ilTorinese

Nove podi piemontesi nella prima prova del Campionato Italiano Elite

La prima prova del Campionato Italiano Elite, disputata sul ghiaccio del PalaTazzoli di Torino, si è conclusa con la bellezza di nove podi per gli atleti piemontesi. Un lauto bottino per l’intero movimento, impreziosito dal fatto di essere stato raccolto in una competizione andata in scena sotto l’attenta organizzazione di Ice Club Torino e Pattinatori Artistici Torino.

Tre, nello specifico, i successi di categoria. Tra le Senior affermazione per Greta Baldan (PAT) con il punteggio di 120.64, mentre tra gli Advanced Novice ha preceduto tutti Nikita Dossena (ICT) con 78.66. Successo per Viola Fois, sulle note di “The White Crow”, tra le Junior: l’atleta dell’Ice Club Torino con 135.66 punti ha preceduto Anita Gemelli (PAT) e la compagna di squadra Amanda Ghezzo sul podio del gruppo 2 (4ª Anna Bodrone e 5ª Giulia Barucchi, nel gruppo 1 invece Micol Panepucci è 5ª, Victoria Nobile 12ª).

Piazzamenti sul podio anche per Rina Taniguchi ed Ekaterina Cociu dei Pattinatori Artistici Torino, rispettivamente 2ª e 3ª tra le Advanced Novice, categoria in cui Annalisa Ursino (ICT) si è posizionata 6ª. Tra gli Junior piazza d’onore per Giorgio Rossetti (ICT), con il compagno di team Aiden Lino Alexander Buttiero Khorev 4°, mentre ha concluso al secondo posto il suo esordio tra i Senior anche Raffaele Zich, campione Junior in carica ed al suo personal best con 183.26.

Aristopulci al Castello di Pralormo

Domenica 17 ottobre 2021 dalle 10 alle 18 nella cornice storica del Castello di Pralormo si svolge la terza edizione di Aristopulci.

Dopo il successo della prime due edizioni, il mercatino tematico dedicato alla vendita di oggetti provenienti da antiche dimore quest’anno si arricchisce di altre interessanti esposizioni.
Oggetti tramandati di generazione in generazione, ma oggi non più utilizzati, sono rispolverati ed esposti per suscitare l’interesse dei più curiosi e, magari, trovare una nuova casa.
Centrale, infatti, è anche il tema del recupero e del riutilizzo: da soffitte, solai, granai e cantine dipinti, stampe, porcellane, giocattoli, fotografie, giornali, marchingegni, piccoli mobili adatti al riutilizzo e alla decorazione della casa, oggetti originali ma anche sconosciuti trovano in questa occasione la possibilità di avere un nuovo utilizzo e una nuova destinazione.
Un’occasione imperdibile e unica per appassionati collezionisti, e non, di trovare pezzi originali e interessanti, ma anche per chi desidera proporre in vendita oggetti custoditi da secoli nelle proprie dimore.
Cosa c’è infatti di più intrigante del poter sbirciare nelle case e negli armadi degli altri per scoprire tante curiosità?
Tra i banchi si possono trovare abiti antichi del Settecento e Ottocento, stampe, fotografie e manifesti pubblicitari, pentole di rame, calzature, oggetti di modernariato, complementi d’arredo, biancheria e ceramiche. Inoltre, macchine fotografiche, bauli, valigie e cappelliere.
Anche in questa edizione il Castello ospita, tra i partecipanti, due associazioni benefiche torinesi che mettono in vendita porcellane, argenti, cristalli e molte curiosità.

Il Castello di Pralormo è aperto alle visite dal 2006 con un percorso ideato alla scoperta, in ogni stanza, di oggetti curiosi che il visitatore è invitato ad indovinare.
A questo proposito, anche in questa edizione di Aristopulci, è riproposta l’iniziativa “CHI SA COS’È?” con l’esposizione di curiosità ed oggetti misteriosi, non in vendita, provenienti dai cassetti e dagli armadi del Castello di Pralormo di cui il visitatore può provare ad indovinarne il nome e l’utilizzo: un semplice modulo da compilare permette a chi indovina di vincere un premio speciale.
Ma non è tutto qui…
Prepariamoci a Messer Tulipano: giornata dedicata al piantamento dei bulbi
Al Castello di Pralormo, da più di 20 anni, nel mese di aprile si svolge la manifestazione di Messer Tulipano, la straordinaria fioritura di 100.000 tulipani che vengono piantati nel parco del Castello nel mese di ottobre.
Abbiamo pensato quindi di svolgere la ‘’giornata dedicata al piantamento dei bulbi’’ in occasione di Aristopulci!
Il visitatore potrà quindi passeggiare tra i banchi degli espositori di Aristopulci e soffermarsi infine nel parco per assistere alle diverse fasi del piantamento dei bulbi di tulipano, a conversazioni sulla storia dei tulipani e della tulipomania, con approfondimenti sulle caratteristiche e particolarità della varietà botaniche dei bulbi.
Sempre nel parco si può incontrare anche un abile intrecciatore di cestini all’opera, uno scultore del legno, alcuni pittori naturalisti e un curioso personaggio che si diverte a realizzare attrezzi da cascina a tema agricolo in miniatura.
E’ presente anche UNICEF, il Fondo delle nazioni Unite per l’Infanzia, che in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design (IED) e il Castello di Pralormo nell’anno 2020 hanno realizzato una Pigotta speciale, ispirata al personaggio di ‘’Messer Tulipano’’ simbolo dell’evento che si svolge da più di 20 anni nel parco del Castello di Pralormo ogni anno ad aprile, e che in occasione di Aristopulci è possibile acquistare.
Non mancano intrattenimenti per i bambini, come ad esempio l’attività del Signor Binocolo!

Inoltre, possibilità di VISITARE L’INTERNO DEL CASTELLO: la visita è guidata e si propone di illustrare ai visitatori alcuni dei principali ambienti, mostrando loro come si svolgeva la vita delle persone che vi lavoravano e vi abitavano nel periodo tra la metà del XIX° e l’inizio del XX° secolo: dalle cantine alle dispense, dai fruttai al salone dedicato ai sistemi per illuminare e scaldare la dimora, dalla stanza dei domestici allo studio del Mastro di casa, dalla sala da bagno al salotto della musica e poi lo studio del Ministro, la camera dei bambini, la sala da pranzo completamente allestita e il salone d’onore dove sembrano ancora risuonare i passi dei ballerini.
Inoltre, una menzione particolare meritano le grandi cucine del Castello, in cui si rivive l’atmosfera ottocentesca fra pentole di rame, attrezzi per tostare il caffè, gelatiere e sorbettiere, ma anche il sistema di conservazione dei cibi nelle ghiacciaie e in ogni stanza sorprese e oggetti curiosi.

La RISTORAZIONE è a cura delle Cascine di Pralormo che propongono le loro specialità sia da degustare sul posto che da acquistare.

CASTELLO DI PRALORMO
Via Umberto I 26 10040 Pralormo TO www.castellodipralormo.com – info@castellodipralormo.com
Segreteria: CONSOLATA PRALORMO DESIGN via Bicocca 9 10133 Torino 011.884870-814098

Vaccini, mancano all’appello circa 600 mila persone (di cui 150 mila over60)

IN PIEMONTE L’80% DEI PAZIENTI COVID IN TERAPIA INTENSIVA NON È VACCINATO
Dai dati aggiornati ad oggi in Piemonte l’80% dei pazienti Covid che si trovano in questo momento ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato. In particolare, dei 20 ricoveri attuali in terapia intensiva 16 riguardano pazienti non vaccinati (8 uomini e 8 donne), altri 4 sono invece pazienti vaccinati ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse (2 uomini e 2 donne). Dei 177 ricoveri in terapia ordinaria i pazienti non vaccinati sono 93.

COPERTURA VACCINALE

In Piemonte l’85% delle persone con più di 12 anni ha aderito alla campagna vaccinale e di questi l’83% ha completato il ciclo con due dosi. Circa 100.000 persone hanno già ricevuto anche la terza dose.
Ad oggi mancano all’appello circa 600 mila persone (di cui 150 mila over60), un dato però in costante miglioramento se consideriamo che a fine settembre erano 100 mila in più e a metà agosto erano 250 mila in più.

DETTAGLIO ETÀ NON ADERENTI

– 300 mila hanno tra i 30 e 60 anni, l’età centrale a livello lavorativo

– a cui si aggiungono circa 65 mila ventenni e 75 mila sessantenni

Fuori dalle età lavorative ci sono anche:

– 70 mila over70

– 90 mila studenti tra i 12 e i 19 anni (sono gli ultimi ad aver iniziato le vaccinazioni, ma con una percentuale di adesione alta di oltre il 70%. Un dato che si riflette sulla buona situazione a scuola rispetto allo scorso anno, grazie anche all’adesione alla vaccinazione del personale scolastico che in Piemonte è del 94%).

INCREMENTO ACCESSI DIRETTI

Negli hub vaccinali del Piemonte si è registrato negli ultimi due giorni un incremento del 45,5% degli accessi diretti rispetto alle stesse giornate della settimana scorsa.

Assembramento irresponsabile e pericoloso in via delle Rosine

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il prof. Quaglieni

Per entrare alla discoteca di via delle Rosine ieri sera alle 22,30 c’era una coda incredibile di gente in attesa di entrare in un locale con una capienza quasi sicuramente molto inferiore. C’è da domandarsi se la Questura di Torino non abbia visto questo colossale, pericolosissimo assembramento. C’erano per strada perfino dei giovani sdraiati per terra con evidenti malesseri, forse dovuti all’alcool ingurgitato per non ipotizzare l’uso di droghe.  Uno spettacolo ripugnante e inquietante che può ricacciare indietro Torino dopo quasi due anni di pandemia. Sono rigorosi sui luoghi della cultura, ma sui luoghi del divertimento fatuo e inutile si consentono trasgressioni incredibili ai piacioni delle notti subalpine.

Occorre severità e decisione senza cedimenti e concessioni. Questi spettacoli offendono il sacrificio di chi è stato in casa per mesi. E‘ un affronto agli anziani rimessi in pericolo da episodi che andavano prevenuti e perseguiti. Non è possibile che in piazza Vittorio mi chiedano giustamente il Green pass per cenare, ma poi, per recuperare l’auto, mi debba immischiare in una situazione di pericolo di questo tipo. Se esiste un giudice a Torino e non solo a Berlino, è indispensabile un intervento durissimo. Per salvare la salute e la vita delle persone. Mi auguro che non si tratti di una festa di chiusura della campagna elettorale perché mi rifiuto di credere a tanta irresponsabilità.

Garage rock USA 1966. Discografia minore / 9

“Io ora credo, guardandomi indietro, che non abbiamo combattuto contro il nemico… Abbiamo combattuto contro noi stessi. E il nemico era dentro di noi”.

Il finale del film “Platoon” (1986) di Oliver Stone riassume il dramma universale della tragedia della Guerra del Vietnam, in quell’inferno dove “il vero nemico è quello che si annida nel più profondo della coscienza”.
In relazione al tema della nostra rubrica posso solo dire che l’impatto della chiamata alle armi fu devastante per moltissime bands di garage rock americano nel biennio 1966-1967; videro interrompersi in modo traumatico la parabola musicale che avevano avviato, senza poter (in molti casi) raccogliere nemmeno i frutti di medio termine di tanto impegno ed entusiasmo impiegati nel costruire un’idea di futuro per le loro compagini musicali.
Nella seguente lista di questa sezione discografica sono presenti alcune bands che subirono proprio questo trauma dello “scioglimento forzato” a causa dell’arruolamento nell’esercito.

 

– Long John and The Silvermen “Heart Filled With Love / Wind In The Sky” (Wanted 001);
– Syndicate Of Sound “Little Girl / You” (Hush G-228);
– Limey and The Yanks “Love Can’t Be A One Way Deal / Guaranteed Love” (Star-burst Records SB-127);
– The Scoundrels “Easy / The Scoundrel” (ABC-Paramount 45-10892);
– Paul Bearer & The Hearsemen “I’ve Been Thinking / Route 66” (Riverton 105);
– Phil and The Frantics “I Must Run / What’s Happening” (Ramco ARA 1970);
– The Outspoken Blues “Not Right Now / Mister You’re A Better Man Than I” (Orlyn ORL 66821 / 8140-6821);
– Theze Few “I Want Your Love / Dynamite” (Blacknight BK-901);
– The Tempo’s “All That I Really Want / Termite” (Twin-Spin Records 105);
– The Ariel “I Love You / It Feels Like I’m Crying” (Brent 7060);
– Joe Frank & The Knights “Can’t Find A Way / Won’t You Come On Home” (Block 510);
– The Staccatos “Gypsy Girl / Girl” (Syncro Records 661);
– Zorba and The Greeks “One And Only Girls / You’ve Had Your Chance” (Golden State Records GSR-597-A);
– The Wizard’s “I Want To Live / I’m A Blind” (Era Records 3161);
– The Chants “Hypnotized / Elaina” (B. Ware 869);
– The Yo Yo’s “The Raven / Crack In My Wall” (Coral 62501);
– The Uniques “Run And Hide / Good Bye, So Long” (Paula Records 245);
– S.J. and The Crossroads “The Darkest Hour (I / II)” (Salmar Productions SJ 100);
– The Laymen “Time Or The Place / Searchin’ Round The World” (Minaret MI-123);
– Robin and The Three Hoods “I Wanna Do It / That’s Tuff” (FAN Jr. Records 884S-5680);
– The Mor-loks “What My Baby Wants / Lookin’ For A New Day” (Decca 31950);
– The Regents “Words / Worryin’ Kind” (Penthouse 502);
– The Darelycks “Wait For Me / Bad Trip” (Fine Records FI-111);
– The Bats “How Could You Have Known / Evelyn” (Merben Records MR 501).

(… to be continued…)

Gian Marchisio

Kashmir, conflitto e lavoro ad ago. Al Museo del tessile

Museo del Tessile di Chieri

ADAM STCLAIR

KASHMIR: conflict and stitchery

KASHMIR: conflitto e lavoro ad ago

Mostra di fotografia e cultura materiale tessile

Dal 16 al 26 ottobre 2021

 

Sabato 16 ottobre, alle ore 15.00, si inaugura al Museo del Tessile di Chieri, in via Santa Chiara 5, la mostra del fotografo, antropologo e docente inglese Adam STCLAIR (Norwich, 1967, vive e lavora a Torino), che, insieme ad una selezione di fotografie di viaggio, presenta anche una collezione di manufatti di artigianato artistico dal Kashmir.  

 

Come il vicino Afghanistan, anche il Kashmir ha subito una delle più lunghe occupazioni militari al mondo. Tuttavia, la comunità internazionale sembrerebbe aver ignorato per decenni la negazione o la ripetuta violazione dei diritti umani delle popolazioni che abitano il territorio oggi identificato come Kashmir, le cui terre sono controllate in parte dall’India, in parte dal Pakistan e in parte dalla Cina. L’instabilità derivante da questa situazione ha pesato inevitabilmente sulle attività delle piccole manifatture e botteghe di artigiani, la cui vitalità e maestria traspaiono dagli smaglianti manufatti tessili che ancora producono.

 

Adam STCLAIR ha avuto modo di rapportarsi direttamente con la vita in Kashmir poiché, per diverso tempo, è stato ospite di una famiglia sul lago Dal, nei pressi della città di Srinagar, e ha viaggiato in lungo e in largo attraverso il Kashmir per condurre la sua ricerca di dottorato in antropologia visiva, che già lo aveva condotto a Mumbai (India). Durante i suoi viaggi attraverso paesaggi himalayani, ha fotografato, ripreso e intervistato persone che lavoravano nelle botteghe e piccole manifatture tessili del Kashmir. Ha così realizzato il valore dell’intenso lavoro manuale necessario a realizzarli, quasi sempre eseguito da donne che operano in condizioni ambientali estreme subendo ingiustizia ed esclusione dalla vita sociale e culturale. Ha osservato le loro abili mani filare, pettinare e tessere disegni intricati con fili di seta, lana e cotone a telaio. Ha visto la manifattura di bellissimi tappeti in seta, stole in lana Pashmina (ricavata dalla capra tibetana) tessute con aghi porgifilo lignei detti kani, ma anche scialli in lana Shahtoosh (ricavata dall’antilope tibetana) decorati con splendidi disegni ricamati a mano, ognuno dei quali esprime un senso di identità e orgoglio per i Kashmiri.

 

«Il Kashmir non è una storia, bensì una moltitudine storie che accadono intorno all’osservatore»,afferma Adam STCLAIR, la cui mostra, ospitata al al Museo del Tessile di Chieri fino al 26 ottobre, offre scorci sulla sua esperienza di viaggio in quell’area tormentata nel cuore dell’Asia centrale. Oltre a raffinati tappeti e stole, sono esposti strumenti tradizionali quali aghi uncinati per il ricamo a punto catenella, pettini e kaniimpiegati a telaio per oltre un secolo e persino un Corano Kashmiri. Le fotografie ritraggono bambini e adulti in abiti tradizionali, ambienti domestici e paesaggi, manufatti di alto artigianato e particolari di quegli stessi lavori d’arte tessile. Una produzione audiovisiva restituisce i suoni che erano parte integrante della vita quotidiana del Kashmir al tempo in cui furono effettuate le riprese – musica trasmessa da una stazione radio locale, l’adhān (chiamata islamica alla preghiera) da diverse moschee di Srinagar, il suono ubiquo della voga prodotto sul lago Dal da chi cerca un incontro o la fuga dal coprifuoco.

 

«Questa esposizione dalle diverse anime racchiude ‘storie personali’ che restituiscono il senso di cosa significa vivere in Kashmir, dove conflitto e lavoro ad ago coesistono-spiega di Melanie ZEFFERINO, Presidente della Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile, e curatrice del ciclo di eventi “Ars et Industria”-Scriveva la storica e scrittrice di viaggi gallese Jan Morris che “il Kashmir è sempre stato più di un mero luogo. Esso ha la qualità di un’esperienza, di uno stato mentale o forse di un ideale”. Anche Adam STCLAIR vede il Kashmir come una realtà dalle molteplici sfaccettature, e le diverse tradizioni tessili del Kashmir, seppure diffuse anche in alcune regioni limitrofe, sono presentate per la prima volta al Museo del Tessile in questa intrigante mostra, contestualizzandole attraverso immagini di grande impatto. Tutto ciò non solo nell’ottica di esaltare il valore estetico ed etnografico dei manufatti esposti, ma anche di riconoscere, attraverso la cultura materiale, la diversità come valore per l’essere umano».

Il giorno dell’inaugurazione della mostra, sabato 16 ottobre, sarà possibile visitare presso la sede del Museo del Tessile di Chieri anche il laboratorio di ricamo diretto da Anna Ghigo, Presidente dell’Associazione Amici del Ricamo Bandera, tecnica di tradizione chierese che contempla anche il punto catenella tipico del lavoro ad ago nel Kashmir.

 

Prenotazione obbligatoria (prenotazioni@fmtessilchieri.org, tel.329/4780542)

costo del biglietto 6 euro (Museo + mostra)

Orari: Martedì, Mercoledì e Venerdì: 9:30-12:30Sabato: 14:00-18:00 Domenica 10:00-12:00

I visitatori devono essere in possesso di green pass, da esibire all’ingresso,

e indossare la mascherina in ottemperanza delle norme di sicurezza in vigore

 

Adam STCLAIR

Fotografo, attore, antropologo e docente, Adam STCLAIR (Norwich, 1967), si è laureato in Archeologia e Antropologia alla University of Manchester. Ha lavorato in diversi ambiti, dalla ricerca urbanistica alla pratica museale alle industrie creative fra Austraila, Stati Uniti e Regno Unito. Ha trascorso diversi anni in India mentre era impegnato nella sua ricerca universitaria e, dal 2018, vive e lavora a Torino. Si focalizza sull’impatto sociale e storico della fotografia, sugli aspetti legati alla rappresentazione, al viaggio e alla visione di chi lo compie, ma anche sui diversi linguaggi con cui è possibile raccontare le storie delle persone.

 

L’evento, che riceve il sostegno del Churchill British Centre di Torino, fa parte del ciclo di conferenze «ARS ET INDUSTRIA», organizzato dalla Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile con il patrocinio del Comune di Chieri, della Città Metropolitana di Torino, della Regione Piemonte, e il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando CivICA-progetti di cultura e innovazione civica.

 

KolbeVolleyTorino, campionati al via

Ci siamo!
Sabato 16 OTTOBRE iniziano i campionati di pallavolo? del #KolbeVolleyTorino, nella speranza che la nuova stagione inizi e continui nel migliore dei modi. La prima a scendere in campo, alle ore 11, sarà la squadra #Under14 femminile guidata da Luca Mastroianni nell’impianto Lesna di via Bard. La sera, alle ore 20:30, invece si disputerà la prima gara del settore maschile in un campionato regionale; nell’impianto di via Parri la squadra creata in collaborazione con il Lasalliano Volley Torino, guidata da Alessio Roccati, darà il via al campionato di #SerieD con il derby torinese contro il Volley Parella Torino. Forza #Kolbe ?e che i campionati abbiano inizio!✌ #kvt #noisiamopronti #giocodisquadra #fipav

Covid, il bollettino di venerdì 15 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 203nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 107 dopo test antigenico), pari allo 0,3% di64.502 tamponi eseguiti, di cui 59.390 antigenici. Dei 203 nuovi casi, gli asintomatici sono 120 (59,1 %).

I casi sono così ripartiti: 113 screening, 64 contatti di caso, 26 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 385.499,così suddivisi su base provinciale: 31.710 Alessandria, 18.430 Asti, 12.165 Biella, 55.589 Cuneo, 29.943 Novara, 205.246 Torino, 14.339 Vercelli, 13.739 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.590 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.748 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 20 (invariato rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 177(+2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.067.

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.524.184(+ 64.502 rispetto a ieri), di cui 2.268.582risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.785

Due decessi di persona positiva al test del Covid-19 ( 0 di oggi) sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.785deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.579 Alessandria, 720Asti, 435 Biella, 1.463 Cuneo, 949 Novara,5.630 Torino, 533 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

370.450 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 370.450 (+185rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.819 Alessandria, 17.530 Asti, 11.669 Biella, 53.583 Cuneo, 28.842 Novara, 197.994 Torino, 13.707 Vercelli, 13.285 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.502 extraregione e 2.519 in fase di definizione.

A Omegna il Festival e il museo dedicati a Gianni Rodari

Torna a Omegna l’ottava edizione del Festival della Letteratura per Ragazzi  dedicato al più illustre cittadino del capoluogo del lago d’Orta, lo scrittore Gianni Rodari. Da sabato 16 a domenica 24 ottobre il Festival sarà accompagnato da molti eventi in un crescendo che culminerà con l’inaugurazione del Museo “Una fantastica storia”, interamente dedicato a Rodari.

L’edizione 2021 dell’evento rodariano si inaugura con una  serie di mostre che porterà  sulle rive del Cusio  importanti autori ed editori . “Per questa ottava edizione – commenta Sara Rubinelli, assessore comunale alla Cultura – avremo ospiti Beatrice Masini, Angelo Ruta, Nicola Cinquetti, Giuseppe Festa, Sergio Olivotti, Guido Quarzo e Cinzia Ghigliano”. Evento importantissimo, sabato 23 ottobre, giorno del 101° compleanno di Rodari. l’inaugurazione di ‘Una fantastica storia’ , il museo realizzato a Omegna dopo un attento lavoro di riqualificazione di un immobile comunale fatiscente, allestito dalla società torinese Aurora Meccanica in collaborazione con un gruppo di esperti conoscitori dell’opera di Rodari, prenderà spunto dalle sue opere e da quel testo fondamentale intitolato Grammatica della Fantasia. Nello spazio espositivo del Forum saranno visitabili l’interpretazione artistica delle opere letterarie di Rodari a cura dell’artista omegnese Giorgio Rava, nonché la mostra sugli illustratori di  C’era due volte il barone Lamberto ,curata dal professor Pino Boero che, attraverso sedici roll up, presenterà la figura dell’illustre omegnese, affrontando le diverse sequenze narrative attraverso la riproduzione delle illustrazioni di Paola Rodari, Federico Maggioni, Bruno Munari, Francesco Altan, Javier Zabala e Mauro Maulini. Gianni Rodari era nato a Omegna il 23 ottobre 1920, in riva al Lago d’Orta dove i genitori, originari della Val Cuvia nel Varesotto, si erano trasferiti per lavoro. E il ricordo dell’infanzia nella città sul lago d’Orta emerse più volte nelle su interviste e nei racconti. “Da ogni punto della parola Omegna partono, per me, fili che si allungano in ogni direzione  […]. Per adesso preferisco che i ricordi, quando si fanno vivi, rimangano dentro di me a nutrire le mie emozioni, a colorare le mie fantasie”. In C’era due volte il barone Lamberto  scrisse: “Se vi mettete a Omegna, in piazza del Municipio, vedrete uscire dal Cusio un fiume che punta dritto verso le Alpi. Non è un gran fiume, ma nemmeno un ruscelletto. Si chiama Nigolia e vuole l’articolo al femminile: la Nigolia”. E anche le sue umili origini  ( aveva visto la luce in via Mazzini, una delle vie principali di Omegna, dove il padre, Giuseppe Rodari, fornaio, svolgeva la sua attività) vennero descritte così: “Credo di averlo già detto sono figlio di un fornaio […] La parola “forno” vuol dire, per me, uno stanzone ingombro di sacchi, con un’impastatrice meccanica sulla sinistra, e di fronte le mattonelle bianche del forno, la sua bocca che si apre e chiude, mio padre che impasta, modella, inforna, sforna. Per me e per mio fratello, che ne eravamo ghiotti, egli curava ogni giorno in special modo una dozzina di panini di semola doppio zero, che dovevano essere molto abbrustoliti. L’ultima immagine che conservo di mio padre è quella di un uomo che tenta invano di scaldarsi la schiena contro il suo forno. È fradicio e trema. È uscito sotto il temporale per aiutare un gattino rimasto isolato tra le pozzanghere. Morirà dopo sette giorni, di broncopolmonite. A quei tempi non c’era la penicillina“. Nonostante l’infanzia segnata da quel lutto, Rodari seppe sviluppare al meglio la sua straordinaria fantasia, diventando uno dei più grandi scrittori per l’infanzia di tutti i tempi.

Marco Travaglini

 

No green pass in centro a Torino: “difendiamo i diritti”

Alcune centinaia di manifestanti si sono radunati in Piazza Castello a Torino, per una dimostrazione contro il Green pass. L’iniziativa è stata organizzata dal comitato  “Fronte del dissenso”. Tra gli interventi  anche quello del giurista Ugo Mattei, candidato sindaco di Torino alle comunali. Davanti alla Avio Aero di Rivalta questa mattina si è invece svolto un presidio di lavoratori contro la certificazione verde. Code di fronte alle farmacie per effettuare i tamponi.