ilTorinese

Scale mobili della metropolitana ferme per un calo di tensione

A causa di una perdita di tensione  questa mattina molte scale mobili della metropolitana torinese erano ferme. Per il calo elettrico  sono entrati in funzione i sistemi di sicurezza che hanno arrestato automaticamente il funzionamento di alcuni impianti, spiega GTT.

Il meccanismo di sicurezza si attiva su tutte le scale mobili. Solo alcune possono essere riavviate da remoto, e per queste  non c’è stata ripercussione sul servizio, mentre altre richiedono l’intervento diretto degli operatori. Le squadre di manutenzione sono intervenute tempestivamente.

La Regione approva la legge di riordino. Cosa cambia per imprese e cittadini

È stata approvata dal Consiglio Regionale, dopo un lungo iter, la Legge di Riordino (ddl 73) che aveva come relatore l’Assessore ai Rapporti con il Consiglio, Gian Luca Vignale. Molte le tematiche fondamentali trattate dalla Legge:
dall’Osservatorio sui PFAS, alla modifica della legge sugli Usi Civici, agli articoli sulla valorizzazione del patrimonio regionale, a quelli sull’ urbanistica e la sicurezza. Centinaia gli emendamenti esaminati nelle varie giornate di discussione che hanno portato alla stesura di un testo di vitale importanza per enti pubblici, imprese e, in generale, di interesse per i cittadini piemontesi. Approvate modifiche attese per rilanciare le attività e snellire procedure regionali.

<L’approvazione, attesa, di questa legge di riordino – dichiara l’Assessore Vignale – che come dice il nome stesso, ha permesso di intervenire per sistemare e aggiornare norme esistenti, ma non solo. Il Consiglio ha deliberato -spesso all’unanimità- su tematiche di grande rilevanza per la vita dei piemontesi. In alcuni casi, si trattava di modifiche attese da tempo, in altri permetteranno di rilanciare attività ed interventi sia in ambito pubblico che privato. Si è trattato di un lavoro importante per il quale ci siamo impegnati, come governo della Regione, per rispondere con efficacia e celerità alle necessità di enti, cittadini e imprese>.

Commemorato Bruno Caccia nel 42esimo anniversario dell’omicidio

Un convegno a lui dedicato presso il Palazzo di Giustizia di Torino che porta il suo nome: la sua figura, il suo operato

Era il 26 Giugno del 1983, una calda domenica di inizio estate nella quieta precollina torinese ed erano ormai le 23,30 di quel giorno di elezioni nel capoluogo piemontese. La giornata volgeva al termine e la notte precollinare venne percorsa da alcuni spari, secchi, mirati, di quelli che non lasciano scampo. In quella bella strada elegante e silenziosa che dai grandi corsi sul Po sale tranquilla verso il Monte dei Cappuccini, da un auto, una 128 Fiat, due uomini spararono alcuni colpi colpendo a morte il Procuratore Capo di Torino Bruno Caccia, mentre portava a spasso il suo cane al termine di una giornata finalmente in relax trascorsa con la sua famiglia. E’ questa la cronaca  di un omicidio efferato, il primo avvenuto ai danni di un magistrato ucciso dalla mafia nel Nord Italia come ha detto anche la figlia Paola che con la sorella Cristina hanno rievocato la figura del loro indimenticabile padre nell’anniversario del suo omicidio di cui ancora oggi dopo più di quarant’anni sono tante le ombre ed altrettante le domande senza risposta che ancora l’accompagnano. Proprio nella ricorrenza della sua morte, a quarantadue anni di distanza, nella sua Torino che per molto tempo lo ha quasi dimenticato, è stato commemorato questo grande uomo, magistrato integerrimo, nell’aula Casalbore presso il Palazzo di Giustizia, nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele, luogo più che mai commemorativo poiché porta il suo nome. L’evento “ Bruno Caccia, un solo intento: perseguire il pubblico interesse “, ha visto la partecipazione della famiglia, di amici, magistrati, esponenti di quel complesso mondo che è stato quello elettivo di Bruno Caccia, oltre a giornalisti ed a quanti hanno inteso partecipare a questo momento importante aperto a tutti i cittadini. L’iniziativa a suo ricordo è stata promossa, con la partecipazione del Movimento Agende Rosse,  da “ Libera ” , l’Associazione di promozione sociale presieduta da Don Luigi Ciotti che non è soltanto impegnata contro la corruzione, la criminalità ed ogni forma di ingiustizia  ma anche a favorire e promuovere la verità, la giustizia sociale, la tutela dei diritti. Maria Josè Fava del Direttivo Nazionale ha ricordato la figura di Bruno Caccia come uomo, padre e magistrato mentre il Procuratore generale di Torino la Dott.ssa Lucia Musti ha sottolineato l’importanza del ricordo come dovere per sviluppare la crescita collettiva ed anche per diffondere un validissimo modello per i nuovi giovani magistrati. Per la figlia Cristina la speranza che il ricordo del padre e questo convegno a lui dedicato siano importanti riferimenti perché studiando il passato si possano evitare in futuro simili tragedie.

 

Nella seconda parte si sono avvicendati alcuni relatori molto noti: il Dottor Giancarlo Caselli ex Procuratore generale che ai tempi dell’assassinio del Procuratore Caccia ricopriva l’incarico di giudice istruttore ed erano sempre a stretto contatto tra loro, ha parlato di una Torino, quella di allora, che viveva in un difficilissimo clima di terrorismo, omicidi, corruzione, criminalità organizzata, tratteggiando con queste parole la figura di Bruno Caccia : “ era una di quelle persone che non vengono a patti con la criminalità, scrupolosissimo non faceva sconti a nessuno e seguiva la strada segnata dall’articolo 101 della Costituzione italiana “ . Questa la figura di uomo e magistrato incorruttibile, tutto d’un pezzo, schivo, un esempio ieri come oggi quello che coralmente è apparso da questo importante incontro e che il legale dei figli del Magistrato, l’Avvocato Fabio Repici, ha sottolineato con forza. Ben si sa che la morte violenta del proprio padre è un evento che non può che marchiare a fuoco le vite dei figli protesi sempre a raggiungere la verità quasi per un dovere verso quel padre a loro strappato con brutale violenza. Alla Figlia Paola la conclusione dell’incontro in cui ha puntato l’attenzione sulla scarsa e soltanto parziale verità dei fatti che ha accompagnato questi lunghi quarantadue anni nella speranza che le molte lacune ancora esistenti sulla vicenda possano essere colmate e che quella pesante sensazione di oscurità possa lasciare il posto alla luce della verità nella sua totalità.

Patrizia Foresto                                                                            

Protocollo contro i crimini informatici

Ieri presso la Questura di Torino, è stato rinnovato il Protocollo d’Intesa tra il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica Polizia Postale “Piemonte e Valle d’Aosta” e MSC Technology Italia per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici.

Le parti hanno inteso continuare la proficua collaborazione promossa dal Ministero dell’Interno per la protezione dalle minacce cyber a tutela delle infrastrutture informatizzate di maggiore rilievo sul territorio di competenza.

Il protocollo, rinnovato alla presenza del Sig. Questore di Torino dott. Paolo Sirna, dal Dirigente del COSC Piemonte e Valle D’Aosta, Dott.ssa Assunta ESPOSITO, e dall’Amministratore Delegato di MSC Technology Italia, Dott. Roberto Musumeci, mira a consolidare e migliorare, facendo tesoro del lavoro svolto in questo triennio,  la sinergia tra gli attori coinvolti continuando la condivisione e l’analisi di ogni informazione utile all’implementazione ed all’innalzamento degli standard di sicurezza cibernetica.

La strategia su cui si basano i protocolli d’intesa è rappresentata dalla tempestività e dalla circolarità informativa. La condivisione delle reciproche conoscenze sulle minacce cyber rappresenta un elemento essenziale per lo sviluppo di efficaci azioni operative per fronteggiare situazioni d’emergenza.

Ulteriore elemento cardine è rappresentato dalla possibilità di organizzare appositi momenti formativi dove gli specialisti della Polizia Postale e i dipendenti di MSC Technology possono confrontarsi sui rischi più attuali connessi all’utilizzo degli strumenti informatici aumentando così la consapevolezza e la resilienza verso le minacce cyber.

MSC Technology Italia è la società del Gruppo MSC dedicata ai servizi e al supporto informatici interno, con competenze che spaziano dalla cybersecurity allo sviluppo software. Contribuisce all’innovazione digitale del Gruppo, garantendo efficienza e continuità operativa.

Il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica Polizia Postale “Piemonte e Valle d’Aosta” è presidio territoriale nella protezione delle infrastrutture critiche informatiche. Attività garantita a livello centrale dal C.N.A.I.P.I.C. (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato, che svolge un’efficace azione di impulso e raccordo operativo con gli uffici territoriali. Inoltre, con una sala operativa disponibile h24, è il punto di contatto anche a livello internazionale per la gestione degli eventi critici.

A.D. MSC Technology Italia, Dott. MUSUMECI: «Il rinnovo del Protocollo d’Intesa conferma il valore della collaborazione costruita in questi tre anni e rafforza il nostro impegno nella prevenzione delle minacce informatiche.

La condivisione di informazioni e la collaborazione sono strumenti essenziali per garantire la sicurezza delle infrastrutture digitali.

Il continuo investimento del Gruppo MSC sulla realtà di Torino riflette l’importanza crescente dell’IT nel nostro business. Siamo grati per l’opportunità di crescere ancora e attrarre nuovi talenti, con entusiasmo e senso di responsabilità.»

Dirigente COSC POLIZIA POSTALE Dott.ssa Esposito: “la volontà di rinnovare il protocollo è indicativa del costante lavoro svolto e della solida relazione costruita in questi anni di collaborazione. In un mondo dove la criminalità informatica è sempre più organizzata e insidiosa, è essenziale che tutti gli attori del sistema Paese rafforzino le sinergie esistenti per contrastare in modo efficace la minaccia cyber.”

“Castelli in Rosa” ad Arignano

Un fine settimana fra danze storiche, letteratura “romance” e picnic d’epoca al “Castello delle Quattro Torri”

Sabato 28 e domenica 29 giugno

Arignano (Torino)

Sarà il “Castello delle Quattro Torri” di Arignano (l’unico di stile rinascimentale in Piemonte, fatto costruire dalla famiglia dei Conti Costa fra il 1407 ed il 1430), ad ospitare il prossimo weekend, sabato 28 e domenica 29 giugno, l’evento “Castelli in Rosa”, ultimo e certamente fra i più raffinati appuntamenti della Rassegna “Tutti i colori della cultura”, ideata per celebrare i trent’anni del progetto “Castelli Aperti”, organizzato dall’Associazione “Amici di Castelli Aperti”. Particolarmente ricco e “tarato” su quella che può considerarsi la “dimensione più romantica, letteraria e conviviale” del vivere il nostro patrimonio culturale, il programma, pensato per pubblici d’ogni età, mette insieme “performance” in costume, momenti conviviali, incontri letterari e visite guidate fra storia e architettura. Ideale per un viaggio d’altri tempi e remoti linguaggi, nonché per l’offerta di suggestioni indimenticabili, è sicuramente – sotto questo aspetto – la scelta del “Castello” di Arignano con le sue “Quattro Torri”, le sale affrescate e la spettacolare balconata affacciata sul verde.

Sabato 28 giugno si apre, alle 11, con il “Grande Ballo dell’Ottocento” a cura della “Società di Danza Torinese” : una raffinata esibizione tra quadriglie, valzer, mazurke e danze figurate ispirate all’etichetta dell’aristocrazia risorgimentale, su musiche di Verdi e Strauss, eseguite da danzatori in splendidi costumi d’epoca.

A seguire, alle 12,30, il Parco del Castello si animerà con un gustoso “picnic all’aperto” e giochi d’epoca come il “pallmall” e il “gioco degli anelli”, in un’atmosfera tesa a rievocare le abitudini ludiche delle famiglie ottocentesche. I partecipanti potranno rilassarsi sul prato, degustare prodotti locali e lasciarsi coinvolgere da un intrattenimento dal sapore “retrò”. Alle 14,30 sarà possibile scoprire i segreti del “maniero” con una visita guidata” tra architetture, affreschi e scorci panoramici, mentre, alle 15,30, la“letteratura” diventerà protagonista con la scrittrice sondriese di Chiavenna, Silvia Montemurro , che presenterà “Il segreto di villa Carlotta” (Giunti), romanzo d’esordio di una saga ambientata sulle rive del lago di Como, ispirata alle storie vere di cinque principesse che hanno vissuto in celebri dimore storiche. L’incontro, moderato da Petunia Ollister , divulgatrice letteraria e volto noto della “cultura pop”, sarà l’occasione per esplorare il fascino dell’“historical romance”tra storia, mistero e passioni. Alle 17, il secondo “Gran Ballo dell’Ottocento” riporterà il pubblico tra i fasti della danza di società, seguito da una nuova “visita guidata” del Castello alle 18 . La giornata si chiude alle 19.30 con un “aperitivo in balconata” , un momento suggestivo per brindare ammirando il paesaggio collinare che circonda il Castello, immergendosi in un’atmosfera sospesa nel tempo.

Ad aprire la giornata di domenica 29 giugno, un nuovo “picnic” nel Parco (ore 13) con prelibati “cestini gourmet” preparati ad hoc. Nel pomeriggio, due nuove visite guidate” al Castello (14,30 e 17,30) si alterneranno ad incontri con le protagoniste della scena letteraria “romance” italiana contemporanea.

Alle 15,30 sarà ospite Camy Blue (al secolo Silvia Ciompi) , giovane scrittrice italiana, che ha esordito su “Wattpad” prima di arrivare in libreria, facendo appassionare migliaia di lettori e guadagnando l’affetto di una vasta community. L’autrice presenterà il suo ultimo libro “Wild Hearts” (Magazzini Salani), una storia d’amore estiva, in mezzo alla natura del Montana.

Alle 18.30 toccherà a A.J. Foster (pseudonimo di Aurora, 21enne scrittrice marchigiana di Senigallia) , già autrice di bestseller con oltre 150mila copie vendute, che presenta “Unconditionally Mine” , nuovo capitolo della fortunata “saga degli Harrison”, incentrato sulla figura di Asher, il più enigmatico e amato dei fratelli. Un intreccio di promesse, legami e amore assoluto, per una lettura che emoziona e coinvolge.

Gran finale, ancora una volta, con l’“aperitivo in balcone” alle 19.45 : un momento conviviale, intimo e panoramico, per chiudere il fine settimana in bellezza.

Per info dettagliate e aggiornamenti: www.castelliaperti.it

g.m.

Nelle foto: Il “Castello delle Quattro Torri” di Arignano; “Grande Ballo dell’Ottocento”; A.J. Foster

Torino Spettacoli a Bene Vagienna per il 20° festival “Ferie di Augusto”

 

La comicità di ieri e di oggi nelle commedie di Plauto

Saranno i Germana Erba’s Talents ad aprire il 4 luglio prossimo, alle 21,15, il 20mo ciclo di “Ferie di Augusto 2025”, nella cornice suggestiva dell’antico teatro romano posto nel sito archeologico di Bene Vagienna, un gruppo di oltre cento cantanti-danzatori-attori-performer di musical che si esibiranno in una serata di sicuro successo, tra titoli collaudatissimi, che già in altre occasioni hanno strappato l’applauso, e le tante nuove creazioni: una squadra di artisti ormai molto seguita nei vari palcoscenici italiani e non soltanto, davvero giovani talenti, ragazze e ragazzi catturati in molti casting e coinvolti in numerose produzioni teatrali e cinematografiche, radiofoniche e televisive. Una serata che sarà piena d’emozioni, collaudata dalla passione e dalla maestria dei tanti insegnanti che operano nelle differenti discipline e che nomineremo al completo: Niurka Naranjo De Saà, Laura Boltri e Laura Fonte, da Silvia Iannoli a Gianni Mancini a Simone Gullì, da Luciano Caratto a Elia Tedesco ad Andrea Beltramo, da Stefano Fiorillo a Gabriele Bolletta per terminare con Girolamo Angione. Un grande evento ad aprire il festival, una eccellente vetrina sulle arti performative del futuro, una messa in scena che s’articola in un susseguirsi di quadri capaci di spaziare, con invidiabile ritmo, dal grande repertorio del balletto classico a divertenti brani di prosa, da spezzoni di alta coreografia e canori tratti da celebri musical alla danza contemporanea. Il pubblico sarà così messo di fronte al “divertimento” dei virtuosismi di “Coppelia” e della “Fille mal gardée” e di uno strepitoso “Concerto danzante” che riunisce musiche di Paganini, Mozart e Mendelssohn; mentre il contemporaneo vedrà gli omaggi a Phil Collins (“Take a Look at Me now”), a René Aubry (“Nuances”) e ai Queen. Le pagine dedicate ai musical sono tratte da “Il mago di Oz”, “Il giornalino di Gian Burrasca”, “Il piccolo principe”, “Seize the Day” e “Flashdance”.

L’incasso della serata sarà devoluto alla creazione di borse di studio che verranno date agli allievi meritevoli in modo da sostenere concretamente il loro immediato futuro. Momento non ultimo certamente è la nascita e la consegna del Premio Gian Mesturino, tra i fondatori del Festival “Ferie  di Augusto”, un riconoscimento speciale destinato ai protagonisti dello spettacolo nel ricordo sempre vivo di una straordinaria figura che ha dedicato al teatro l’intera vita, sotto diversissimi ruoli, sulla scena, nell’organizzazione, nella scrittura e nella regia, nell’insegnamento, nella formazione quotidiana dei tanti ragazzi che lo hanno seguito e che, in una unica parola, gli si sono affidati.

Sabato 5 luglio sarà la volta del “Soldato fanfarone”, riaggiornato in passato da Mesturino e da Girolamo Angione, che oggi ne cura anche la regia con il protagonista Elia Tedesco: una modernità che è facile scoprire nella comicità della situazione, nell’invenzione linguistica, nel contributo della musica, nella modernissima lezione della “contaminatio”. Tra gli altri interpreti Stefano Fiorillo, Valentina Massafra ed Enzo Montesano. Sabato 12, sempre con i componenti di Torino Spettacoli, andrà in scena “La commedia delle 3 dracme”, dal “Trinummus” plautino, storia di un giovane scialacquatore che è salvato, grazie a un benevolo raggiro, da un vecchio amico del padre e dall’immancabile servo parassita. Ancora Elia Tedesco protagonista, in compagnia di Massafra e Montesano.

Gli spettacoli, in caso di pioggia, si terranno al coperto nel Palazzetto dello Sport. Costo posto unico Euro 13, abbonamento a 2 spettacoli a scelta del Festival Euro 18. Informazioni e prevendite sul sito www.torinospettacoli.it, presso il teatro Erba di corso Moncalieri 241, tel. 011.6615447 e al numero 320 9050142.

e. rb.

Nelle immagini: Gian Mesturino (foto di Elena Colla), storico fondatore con Germana Erba delle “Ferie di Augusto”; un momento del Galà dei Germana Erba’s Talents e una scena della “Commedia delle 3 dracme”, tratto da Plauto.

Le impercettibili rotte delle mongolfiere sul Verbano

Non avrei mai pensato, pur essendo dotato di buona fantasia, di subire con tanta forza il fascino del volo. Per di più su una mongolfiera per galleggiare nel cielo che sovrasta il lago Maggiore. Ero emozionato come un bambino. Il giorno prima della partenza avevamo controllato le previsioni meteorologiche. La mongolfiera non può staccarsi da terra in presenza di pioggia, temporali, vento troppo forte o gran caldo. Ma il tempo volgeva al bello. Il mio amico, pilota esperto, studiò i venti in quota e le loro direzioni per sfruttarne le correnti. Non vi dico che sensazione che provai quando ci staccammo da terra e iniziò l’ascensione. Il rumore del bruciatore, una fiammata e quasi non ci rendemmo conto di essere già in volo. In meno di un quarto d’ora l’altimetro segnava 3600 piedi. Stavamo  viaggiando a poco più di mille metri d’altezza. La magia di volare era indescrivibile. Il panorama era completo, vario, mobile. Il lago pareva una creatura viva. La nostra ombra, in basso, sfiorava l’acqua e le terre che la circondano. Da quassù le cose mutavano forma: i profili dei monti, il reticolo delle strade, le strutture di case e piazze, i corsi d’acqua, i battelli, la ferrovia. Era davvero un altro punto di vista, una visione diversa del  mondo. Ero eccitato. Come su una mappa in rilievo vedevamo i laghi d’Orta e di Mergozzo, il lungo fondovalle ossolano, la corona delle alpi Pennine e Lepontine. Ma erano i colori del lago, le increspature dell’acqua mossa dalla brezza di superficie, a provocare una vera e propria vertigine. Navigavamo nell’aria con traiettorie che lasciavano tracce impercettibili e sotto di noi non c’era angolo che non contribuisse a comporre la grande suggestione del paesaggio. Anche il tempo volava ed era giunto in momento di tornare con i piedi per terra e nel cuore la gioia intensa per questo memorabile viaggio.

Marco Travaglini

Accesso per i testimoni di giustizia al Fondo vittime dell’usura

 

L’emendamento del Presidente Cirio alla Legge di Riordino è un doveroso passo avanti nella tutela della legalità

Ieri in Consiglio regionale il Presidente Alberto Cirio ha presentato un emendamento alla Legge di Riordino che estende le garanzie e gli strumenti finanziari del Fondo delle vittime dell’usura anche ai testimoni di giustizia. Il Presidente si è anche impegnato ad ampliare la dotazione del Fondo per fare fronte alle necessità derivanti dall’approvazione dell’emendamento.

“L’emendamento presentato dal Presidente Cirio e approvato dall’Assemblea di Palazzo Lascaris  – commentano i consiglieri Silvio Magliano, Sergio Bartoli, Mario Salvatore Castello, Elena Rocchi e Daniele Sobrero del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale – è un significativo passo avanti nella tutela della legalità, ma anche nella cultura della legalità: costruire un sistema che faccia sentire al sicuro e sostenute le persone che scelgono la via scomoda della testimonianza e della responsabilità incoraggia tutti a non tirarsi indietro. Ringraziamo il Presidente Cirio per aver preso spunto dal Convegno ‘Un Piemonte libero dalle mafie’ dello scorso marzo: è importante che quanto emerge da iniziative di questo genere trovi poi applicazione pratica e stimoli l’impegno delle Istituzioni”.

 

Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale

Cirio incontra Newprinces su caso Diageo

«L’acquisizione ufficiale da parte di Newprinces della Diageo di Santa Vittoria d’Alba rappresenta davvero la notizia positiva che tutti aspettavamo. Il 15 luglio, al Grattacielo Piemonte, incontrerò i vertici dell’azienda per approfondire i passaggi dei prossimi mesi – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – e confermare la disponibilità della Regione Piemonte a sostenere la crescita e lo sviluppo di questa importante realtà economica del nostro territorio».
«Sono stati mesi difficili – aggiunge il presidente – nei quali come Regione, insieme agli enti locali e al fianco dei rappresentanti dei lavoratori, abbiamo lavorato per tutelare e difendere posti di lavoro e la continuità produttiva di uno stabilimento strategico per il nostro territorio. Un risultato che abbiamo ottenuto con la vendita di Diageo a Newprinces a cui siamo arrivati anche grazie al contributo del governo, grazie all’impegno dei ministeri del Lavoro e delle Imprese».