ilTorinese

Un nuovo inizio per la sinistra italiana?

Elezioni amministrative 2021

DI GIAN GIACOMO MIGONE

Proviamo a chiederci le ragioni dei pochi che hanno votato, determinando la vittoria dei candidati del PD, con relativi alleati, nelle principali città italiane. Potrebbe essere un modo per comprendere quelle dei non votanti il cui numero crescente viene giustamente indicato come sintomo di cattiva salute della nostra democrazia. Potrebbe anche scaturirne qualche indicazione affinché i pur comprensibili festeggiamenti a sinistra non risultino effimeri.

In primo luogo vi sono i fedelissimi, coloro che partecipano direttamente alla vita del partito di centro – sinistra e che ne votano le candidature. Tanti ex comunisti che votano per candidati per lo più ex democristiani, sempre nel nome della Ditta. Sono un numero decrescente, pur sufficiente a contribuire ad altrettante vittorie amministrative. A costoro vanno aggiunti i fedelissimi dei partitini di sinistra, le Ditte minori, che in questa occasione, nel secondo o anche al primo turno, scelgono, talvolta negoziano, quello che ritengono il male minore. Nei casi in cui sono stati concordati candidati comuni, si sono allineati una frazione di votanti M5S.

Vi sono poi i voti di cittadini, indipendenti di sinistra e non, per una moltitudine di ragioni più o meno insoddisfatti della qualità delle forze politiche organizzate, dei candidati – non occorre usare l’*, tutti maschi! – e dei loro programmi, che hanno deciso di ingurgitare la minestra che veniva loro propinata.
In questa occasione – favorita, non dimentichiamolo, dalla legge elettorale che in sede di ballottaggio costringe ad una scelta netta – queste due categorie di elettori di centro – sinistra nel segreto dell’urna hanno deciso di convergere. Sarebbe importante comprendere il perché. Sottopongo a chi legge alcune ragioni convergenti. E’ da studiare l’importante e virtuosa eccezione di Savona laddove la convergenza è stata esplicita e preventiva.

Chiunque abbia modo di confrontarsi con l’umanità circostante, non importa se di città o di paese, avverte immediatamente un rifiuto adirato e/o rassegnato non soltanto dei partiti, ma della politica in quanto tale. Chi ha fatto l’esperienza di porgere un volantino, non importa per quale causa virtuosa, se lo è visto per lo più rifiutare come si trattasse di materiale osceno. Le spiegazioni sono tante – non ultima la modalità con cui i media trattano la politica, illuminandone gli aspetti deteriori – ma il risultato è quello di una crescente fragilità delle istituzioni di cui un numero, che ci auguriamo crescente, di cittadini democratici sentono il dovere di farsi carico.

E’ innegabile che il moltiplicarsi di presenze violente, culminanti nella devastazione della sede nazionale della CGIL alla vigilia del voto, ha acuito questo senso di urgenza e anche di identità democratica, costituzionale, antifascista. Il sindacato, pur con le sue pecche, ha saputo cogliere e rappresentare questo momento che potrebbe costituire una svolta in un modo di sentire collettivo. I cinquecentomila di Piazza San Giovanni, i milioni che anche da lontano hanno ascoltato, in primo luogo, le parole di Landini, si sono sentiti rappresentati da esse. Non capitava da molto tempo. Va anche riconosciuto che la presenza di esponenti politici, da Letta a Conte, ha contribuito allo spirito unitario del momento.
Resta la consapevolezza che quanto conquistato in questi giorni deve resistere alla prova dei fatti. La cronaca politica locale e nazionale può facilmente logorare e sbriciolare quanto conseguito in queste giornate di un autunno non proprio caldo. Soprattutto, come disse Mao, viviamo tempi interessanti, in cui rivolgimenti ma anche contraddizioni colossali sembrano irrimediabilmente fuori dalla nostra portata, anche se permeano la nostra quotidianità.

Questa tappa elettorale, e quanto l’ha preceduta, forse presenta l’occasione per un nuovo inizio per la sinistra italiana. Per cogliere l’occasione, i vincenti di oggi dovranno interpretare i bisogni anche di coloro che non vi hanno partecipato. Non basteranno le schermaglie all’interno di una maggioranza parlamentare ridondante che di fatto delega i propri poteri anche costituzionali ad un esecutivo paternalista, soprattutto ligio ai poteri forti che governano il pianeta. Occorreranno analisi puntuali con obiettivi precisi, coerenti con i bisogni di una maggioranza sociale di fatto esautorata, oltre che con una visione largamente prefigurata nella nostra Costituzione. Stimoli utili, anche di linguaggio, provengono dalla sinistra del partito democratico degli Stati Uniti, guidata da Bernie Sanders. In una situazione non dissimile da quella italiana – siamo in una fase trasformativa che accomuna larga parte dell’Occidente – nemmeno per un istante essa rinuncia a denunciare le contraddizioni profonde che dividono il paese e a negoziare, nella situazione data, quanto è possibile ottenere di obiettivi esplicitamente dichiarati.

Prenotazioni per la terza dose di vaccino della fascia 60-79 anni

DA OGGI PRENOTAZIONE SUL PORTALE ILPIEMONTETIVACCINA.IT PER LE TERZE DOSI DELLA FASCIA 60-79 ANNI

Per ottimizzare i tempi ed evitare le code, da oggi tutti i cittadini di età compresa tra i 60 e i 79 anni che hanno già completato il percorso vaccinale da almeno 6 mesi (ad eccezione dei soggetti affetti da patologie gravi) hanno la possibilità di prenotare un appuntamento per la dose addizionale, la cosiddetta “terza dose”, attraverso il portale www.ilPiemontetivaccina.it (è possibile selezionare e scegliere sia giorno e ora per la somministrazione della dose aggiuntiva che l’hub in cui recarsi).
Resta sempre valida, fino al 31 ottobre, anche la possibilità di accesso diretto agli hub vaccinali.

I 60-79enni che finora in Piemonte hanno concluso il ciclo vaccinale sono oltre 680 mila. Di questi, 164 mila potranno accedere alla terza dose già tra ottobre e novembre, avendo ricevuto l’ultima dose da almeno 6 mesi come previsto dalle disposizioni ministeriali.


RICHIAMO PER JOHNSON&JOHNSON

Coloro che rientrano in una delle categorie autorizzate ad oggi per la dose “booster” di vaccino antiCovid, la cosiddetta “terza dose”, e hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson da almeno 6 mesi riceveranno il richiamo con Pfizer. Si tratta in particolare degli over60. Per le altre fasce d’età vaccinate con J&J si attendono invece al momento le indicazioni da parte dell’autorità sanitaria nazionale.

DOPO 40 MILA VACCINI IL VALENTINO VA IN STAND BY COME HUB VACCINALE E RESTA PRONTO IN CONFIGURAZIONE OSPEDALIERA

Alla luce dell’avanzamento della campagna vaccinale, che ad oggi vede meno la necessità di specifici Open day e visto anche l’abbassamento delle temperature che implicherebbe un elevato costo di riscaldamento, l’hub del Valentino di Torino viene messo in stand by come centro vaccinale e resta pronto in configurazione ospedaliera, qualora dovesse essere necessario (al momento in Piemonte si conferma una bassa occupazione dei posti letto per Covid e la situazione è sotto controllo, per cui ci si augura che questa ipotesi non debba verificarsi).

Attraverso l’hub del Valentino dal 4 giugno ad oggi, in 21 weekend di attività, oltre all’Open day della vigilia di Ferragosto, sono state vaccinate quasi 40 mila persone, grazie al supporto dell’AOU Città della Salute di Torino e dell’Asl Città di Torino.


SITUAZIONE NEGLI AEROPORTI

Per fare il punto sulla situazione negli aeroporti piemontesi e valutare eventuali criticità, soprattutto per gli arrivi dai Paesi in cui si riscontra al momento un incremento importante del contagio, verrà convocata nei prossimi giorni una riunione straordinaria da parte della Regione Piemonte con tutti gli interlocutori coinvolti.

I rischi per chi occupa abusivamente la corsia di emergenza

CODICE DELLA STRADA

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Sulle corsie per la sosta di emergenza, si può circolare solo ed esclusivamente per arrestarsi o riprendere la marcia e invece su quelle di variazione di velocità solo per entrare o uscire dalla carreggiata. Il comma 15 dell’articolo 3 del Codice della strada definisce la corsia di emergenza in questo modo: ”Corsia adiacente alla carreggiata, destinata alle soste di emergenza, al transito dei veicoli di soccorso ed, eccezionalmente, al movimento dei pedoni nel casi in cui sia ammessa la circolazione degli stessi”.
Gli automobilisti che utilizzano la corsia di emergenza per superare ingorghi o code, commettono una violazione molto grave. C’è però un’eccezione: nel caso di ingorghi autostradali, si può utilizzare la corsia di emergenza ma solo per raggiungere la più vicina uscita autostradale se questa dista meno di 500 metri (art. 176 comma 4).
E’ vietato fermarsi o sostare nella corsia di emergenza, a meno che non ci si trovi in una situazione di emergenza dovuta al malessere di un passeggero oppure a un guasto del veicolo. In questo caso il mezzo deve essere spostato velocemente sulla corsia d’emergenza o sulla prima piazzola nel senso di marcia, evitando ovviamente di ingombrare le corsie. (art. 176 comma 5).
Se il guasto dell’auto rende impossibile spostare il veicolo sulla corsia di emergenza o sulla piazzola di sosta o se queste manchino, bisogna apporre l’apposito segnale mobile di pericolo almeno a 100 metri.
In caso di sosta forzata, secondo le nuove normative, è vietato scendere dal veicolo senza aver prima indossato i prescritti giubbini segnaletici omologati con marchio CE.

 

La piccola umanità di Carlo D’Oria

A Palazzo Madama, sino al 12 dicembre

Carlo D’Oria, scultore torinese, con una formazione artistica presso l’Accademia Albertina di Belle Arti, lavorando su differenti materiali – il ferro, il marmo, la pietra, l’acciaio o la terracotta -, da anni ha posto il nucleo della sua produzione sul concetto di umanità, sulla fragilità dell’uomo, sulla sua unicità come pure sulla moltitudine, in una cifra stilistica ormai ben riconoscibile. Riducendo allo spasimo la forma, procede per linee, per percorsi lineari attraverso l’essenzialità, costruisce un nuovo universo popolato di forme minime (le lunghe processioni dei suoi “omini”), prosciugate, rimpicciolite, rese prive di ogni elemento superfluo: ma forme vitali, che richiedono una pronta riflessione a chi le guarda, specchio di una umanità confusa, dolente e schiacciata dal peso della società.

Nell’ambito di Art Site Fest 2021, D’Oria presenta (sino al 12 dicembre) in cima allo scalone d’ingresso di Palazzo Madama, “Sentinelle”, con l’apporto critico del direttore artistico Domenico Maria Papa. Affidandosi alla “prossimità”, a quel fattore umano, insostituibile e irrinunciabile, che per troppi mesi ci è stato negato. Ovvero quel bisogno di legami, di vicinanza, di abbracci, di contatti fisici che unisce gli individui, che li fa crescere, che li spinge all’ottimismo, che coinvolge altresì il progredire della cultura. Sagome, a riprodurre prepotentemente figure umane, linee ritmate che pur non toccandosi formano allo stesso tempo un tutt’uno nello spazio e nella sontuosità dei marmi inventati da Juvarra. Sentinelle che stanno ad esprimere il dovere che l’uomo ha ad essere vigile su quanto ci lega uno all’altro, un insieme che, con forme altezze curvature diverse – D’Oria guarda nella propria estrema modernità, in questo oggi ridotto a linee e a pura essenzialità, al passato e cita per certi “atteggiamenti” della sua opera il “Pensatore” di Rodin -, paiono stare lì, tutte insieme, per discutere su qualcosa da fare. Forme che spingono a pensare, ad agire, a progredire, quindi ancora una volta a sottolineare il senso forte di comunità.

Comunità che ben si riconosce in “Ingranaggi” del 2010, opera posta all’interno del Giardino Botanico Medievale del castello, l’uomo e l’umanità tutta come parte di un meccanismo, in una continua marcia, pronti a riaffermare con forza che “se non riusciamo a far comunità resteremo sempre delle individualità e diventeremo degli ingranaggi in disuso, dei rottami pronti a essere distrutti”.

“Sentinelle” non è il solo intervento pensato da D’Oria per Art Site Fest. Per la Palazzina di Caccia di Stupinigi ha progettato “Titani”, dove i possenti protagonisti tentano di trovare un equilibrio e un dialogo con l’architettura settecentesca; e davvero interessante sarà ritrovarsi di fronte a quanto l’artista inventerà nella seconda metà di novembre all’interno dell’area archeologica della Basilica paleocristiana, posta alla base della Nuvola Lavazza.

Elio Rabbione

Nelle prime due immagini “Sentinelle”, nelle altre due “Ingranaggi”

Export distretti, il Piemonte recupera

Le  esportazioni dei distretti industriali piemontesi sono aumentate del 21% nei primi sei mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 (+27,6% la media nazionale).

Uno scenario condizionato dalle difficoltà del comparto Moda. I distretti piemontesi, tutti eccetto il Riso di Vercelli, sono in crescita rispetto al primo semestre 2020 e  8 distretti su 12 hanno già superato i livelli di export dei primi sei mesi del 2019. Il distretto aerospaziale resta importante punto di riferimento internazionale  per i progetti del settore.

Macai, servizio di spesa online con consegna veloce, arriva a Torino

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Macai, azienda italiana che effettua servizio di spesa online, ha aperto il suo primo dark store a Torino, in zona centro storico.

Il modello di Macai si basa sulla presenza capillare di dark stores (supermercati a tutti gli
effetti, ma chiusi al pubblico) nei centri cittadini, tramite i quali porta la spesa a casa delle
persone entro 30 minuti.

La consegna viene effettuata da una squadra di rider, che arriva a casa dei clienti con
biciclette o motorini elettrici.

Il primo dark store torinese permetterà a Macai di raggiungere clienti nelle zone di Cenisia,
Cit-Turin, San Paolo, Quadrilatero, Crocetta, Santa Rita, San Salvario, Borgo Filadelfia
e il centro storico.

La seconda apertura, prevista per inizio dicembre, completerà la copertura del comune di
Torino.

Gli utenti possono scaricare l’app gratuita Macai da App Store e Google Play Store, e creare
il proprio carrello virtuale tra oltre 3.000 prodotti: frutta, verdura, gelato, pasta, detersivi e
tutto ciò che troverebbero in un tradizionale supermercato.

Nei prossimi mesi l’offerta salirà fino a 7.500 prodotti, per garantire una scelta sempre più
vasta ai propri clienti e per posizionarsi come un vero e proprio supermercato, ma con i
vantaggi dell’online.

Questo nuovo modo di fare la spesa mira a ridurre l’inquinamento dovuto agli spostamenti in
auto e nei mezzi pubblici, a far risparmiare tempo prezioso ai clienti e a promuovere prodotti
nuovi e del territorio.

La consegna in 30 minuti conclude un servizio innovativo che mette al proprio centro la
soddisfazione dei cittadini.

Macai è nata a maggio 2021, ed è attualmente presente a Milano e Torino. Nei prossimi
mesi si espanderà in tutto il nord Italia, e successivamente nel centro e sud.

Dal 2022 aprirà i primi dark stores anche all’estero, in paesi del sud, centro ed est Europa.
Contatti:

Informazioni generali e collaborazioni: info@macaiapp.com
Supporto per gli ordini: supporto@macaiapp.com
Scopri dove consegniamo: https://macaiapp.com/info.html#dove-consegniamo
https://macaiapp.com

Tre Sorelle di Anton Čechov. Un viaggio ai confini del testo

Teatro Comunità 2021

 

LE SORELLE

Biografie teatrali

da Tre Sorelle di Anton Čechov

Un viaggio ai confini del testo attraverso i vissuti delle/degli interpreti

 

Regia di Maria Grazia Agricola e Duccio Bellugi Vannuccini

con la collaborazione di Céline Schlotter

 

Una co-produzione internazionale Associazione Choròs, Torino

Université Paris 8, ARTA e Théâtre du Soleil, Parigi

 

dal 27 al 31 ottobre 2021, ore 21

Teatro Marchesa, corso Vercelli 141, Torino

 

 

Con Le Sorelle, L’Associazione Choròs – TeatroComunità 2021 ha ricevuto quest’anno il riconoscimento di “Progetto Speciale” dal MiC Ministero della Cultura – Direzione Generale dello Spettacolo.

 

L’Associazione Choròs arriva al “Progetto Speciale” da un lungo viaggio teatrale nei territori che nel 2011 l’ha portata in Barriera di Milano a Torino, all’interno della cornice del Teatro Marchesa, luogo in cui poter esplorare le potenzialità della propria metodologia: il coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine nella creazione teatrale attraverso il racconto biografico.

 

Oggi, questo importante riconoscimento, si accompagna a un ulteriore sviluppo a livello internazionale: Le sorelle è infatti una co-produzione nata dalla collaborazione con Università Paris 8, Associazione ARTA e Théâtre du Soleil di Parigi. A seguito dello stage condotto da Maria Grazia Agricola e Duccio Bellugi Vannuccini nell’ottobre 2019 a Parigi e nel gennaio 2020 a Torino, è stato avviato un processo di ricerca con un gruppo di giovani artisti italiani, francesi ed europei che vede finalmente il suo debutto ufficiale a Torino.

 

Il gruppo di lavoro, partito a gennaio 2020, prevedeva la possibilità di sviluppare il progetto in una serie di tappe, tra Torino e Parigi, durante il corso dell’anno artistico 2020-21. Fino al lockdown e al blocco delle attività artistico-teatrali dal marzo 2020. In quei mesi, nonostante il Teatro Marchesa fosse chiuso, e i partecipanti fossero in isolamento forzato, l’Associazione ha continuato a lavorare al progetto. Nonappena è stato possibile, sono ripartiti i laboratori virtuali con un intenso lavoro condotto nei luoghi della quarantena.

 

 

A ciascun partecipante è stato chiesto di scrivere storie, racconti, lettere rivolte a una persona prescelta. Scritti capaci di evocare la condizione di vita in cui ci siamo trovate/i in questi mesi. Le lettere, editate e rielaborate drammaturgicamente, sono diventate eredità-prodotto di un lavoro intenso lungo l’arco di tre mesi.

Un patrimonio drammaturgico e teatrale – le “Biografie Teatrali” – che s’intreccia in profondità con il testo di Čechov, annullando le distanze. In questa mescolanza e fluidità testuale il flusso di parole diventa un “unicum” in cui diventa impossibile riconoscere le parole delle attrici e degli attori da quelle di Čechov.

 

La drammaturgia è un lungo viaggio insieme in una periferia dell’esistenza sospesa tra sogno, speranza, momenti di felicità e disillusioni. Il passaggio continuo tra italiano e francese rende ancora più intenso ed incalzante il ritmo della scrittura scenica. L’apparente assertività di Olga, la passione delegata all’amore di Masa, l’illusione di un futuro felice di Irina, le visioni di Versinin risuonano nei racconti e nelle immagini delle persone in scena. Queste svelano, attraverso e insieme al testo di Čechov, i propri desideri e i sogni di un altrove possibile.

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TeatroComunità 2021

Le Sorelle

Biografie Teatrali

Da Tre Sorelle di Anton Čechov            

Un viaggio ai confini del testo attraverso i vissuti delle/degli  interpreti

Regia di Maria Grazia Agricola e Duccio Bellugi Vannuccini

Con la collaborazione di Céline Schlotter

In scena e autori                     Marianna Barbaro, Marie Beau, Isabelle Baron, Olivier Becker, Sara                                                       Cesaretti, Alba Galbusera, Federica Gamba, Gabriella Inglese, Olivia                                                    Kryger, Antonio Ruggiero, Céline Schlotter, Antonio Verdini

Contributo musicale                Ali Ghasemi

Disegno luci                            Cristian Perria con la collaborazione di Francesco Serra

Riprese video                          Andrea Deaglio Mu produzioni audiovisive

Fotografie                               Gaetano Toldonato

Co-produzione                        Associazione Choròs, Torino

Université Paris 8, ARTA e Théâtre du Soleil, Parigi

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INGRESSO 10 euro // ridotto 7 euro

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

infochoroscomunita@gmail.com

345 1445550 // 346 9509347

www.choroscomunita.com

 

Curling, quattro formazioni piemontesi hanno inaugurato la serie A

Le piste di Cembra e di Cortina, nel fine settimana, hanno inaugurato la Serie A 2021/2022. Quattro le formazioni piemontesi impegnate tra il massimo campionato maschile e quello femminile, con un bottino finale di sette successi complessivi.

Percorso netto, innanzitutto, per i campioni in carica del Team Retornaz Raspini, realtà di stanza a Pinerolo che annovera in squadra il pinerolese Simone Gonin: i detentori del tricolore, infatti, hanno hanno centrato tre successi su tre, superando il CC 66 Cortina, il CC Cembra 88 ed il Trentino Cembra. Due vittorie ed un solo passo falso, invece, per il BiellA di Fabio Ribotta, Fabrizio Gallo, Giovanni Tosel e Davide Forchino, mentre ha ottenuto un successo in tre partite il Cembra 88 in cui milita il giavenese Alberto Pimpini.

In campo femminile, poi, il primo fine settimana di gare si è concluso il un successo ed una sconfitta tanto per la Virtus Piemonte Ghiaccio quanto per il Team Di.Fo.B. La squadra di Elisa Marten Perolino, Lucrezia Laurenti, Emanuela Matino e Denise Pimpini ha superato 8-5 il Trentino Cembra e si è arresa di misura al Lago Santo, mentre la formazione composta da Emanuela Cavallo, Roberta Tosel, Alice Bertolin e Rebecca Dezzani si è imposta nettamente sul Lago Santo prima di cedere al Trentino Cembra.

Disabili, Costanzo (L’Alternativa C’è): “Da INPS atto ingiusto, Orlando intervenga”

 “Il ministro Orlando intervenga subito per correggere l’equivoco interpretativo che il messaggio del 14 ottobre scorso n. 3495/2021 dell’INPS ha generato sull’assegno di invalidità civile.

Togliere l’assegno di invalidità alle persone più fragili è un atto ingiusto”. Lo afferma la deputata de L’Alternativa C’è Jessica Costanzo, che ha presentato in Commissione Lavoro un’interrogazione al ministro del Lavoro e delle politiche sociali sulla questione.
“Con il suo messaggio – prosegue –  l’Istituto modifica inaspettatamente una linea interpretativa risalente al 2008, ritenendo di escludere dal beneficio dell’assegno mensile gli invalidi civili parziali (74%-99%) che svolgono attività lavorativa precaria o parziale ma comunque produttiva di reddito, anche se il reddito è inferiore a quello che è previsto (euro 4.931,29 l’anno) per ottenere la prestazione assistenziale”.
“Si tratta di un assurdo logico e giuridico – conclude Costanzo – che preclude a chi è disoccupato o inoccupato, ma svolge una piccola attività lavorativa  percependo un reddito bassissimo, la possibilità di percepire una prestazione economica istituita proprio per sostenere la  persona disabile che è in cerca di un lavoro stabile e risulta completamente privo di reddito. Per questa ragione abbiamo presentato un’interrogazione in Commissione Lavoro e ci aspettiamo non solo una risposta rapida da parte del ministro, ma anche il ripristino della compatibilità tra occupazione e diritto alla prestazione assistenziale dell’assegno di invalidità civile”.

Milan – Torino, turno infrasettimanale

10′ giornata di campionato: turno infrasettimanale martedì 26 ottobre 
Ore 20.45
Milan-Torino

Formazioni

Milan (4-2-3-1): Tatarusanu, Calabria, Tomori, Romagnoli, Ballo-Touré, Kessié, Tonali, Saelemaekers, Krunić, Leão, Giroud. All. Pioli

Torino (3-4-2-1): Milinković-Savić, Djidji, Bremer, Rodríguez, Singo, Lukić, Pobega, Aina, Linetty, Brekalo, Sanabria. All. Juric

Il Toro di Juric all’esame del Milan capolista (assieme al Napoli),per trovare una vittoria che manca a Milano,sponda rossonera,da ben 36 anni:era il 1985 ed il Toro vinse 1-0 gol di Schachner.
I tempi sono cambiati ed i granata di Juric provano a risalire in classifica dopo 2 anni disastrosi.Questa stagione il Toro ha ritrovato il bel gioco, l’aggressività e la mentalità vincente.Potrebbe bastare se non per vincere almeno per pareggiare contro i forti rossoneri,rimaneggiati, di Pioli.Anche ai granata mancheranno 5 giocatori:i titolari Pjaca,Mandragora,Ansaldi;le riserve Verdi ed Edera.
Le alternative di qualità non mancano.

Vincenzo Grassano