“Torino rischia di perdere due Case di Comunità finanziate con i fondi del Pnrr, passando dalle previste 18 a 16, i dati provengono dall’Asl. Era questa la Sanità che voleva il Governo dei migliori? Chiederò conto al ministro Roberto Speranza di come sia possibile che si sia verificato questo episodio grave, soprattutto in pandemia, soprattutto con le periferie in affanno, soprattutto con l’arrivo in Italia dei fondi destinati proprio a sanare tutte le spaccature che l’emergenza da Covid-19 ha creato e in alcuni casi messo in evidenza se già vi fossero. In particolare esistono quartieri come Lucento e Vallette, Borgo vittoria e madonna di campagna , che devono avere le case di Comunità che gli spettano e che invece oggi si vedono sacrificate al contrario dei problemi nazionali” commenta in una nota il deputato torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.
A seguito dell’incendio che si è sviluppato ieri pomeriggio in un capannone di Beinasco dove vengono riciclate materie plastiche e della conseguente diffusione verso Torino dei fumi prodotti dal rogo, la Protezione Civile della Città raccomanda ai cittadini che abitano nella zona Sud di tenere in via precauzionale le finestre chiuse e di uscire di casa solo se necessario, per breve tempo e indossando sempre la mascherina FPP2.
I tecnici di Arpa Piemonte stanno effettuando costanti monitoraggi dell’aria nella zona interessata dall’incendio e nelle zone di Torino sud e centro sud, dove la direzione dei venti sta direzionando i fumi.
L’assessore alla Protezione Civile, Francesco Tresso, si è recato sul posto, dove ha fatto il punto della situazione con i tecnici dell’Arpa e dei Vigili del Fuoco, oltre che con i sindaci di Beinasco e di Grugliasco.
“La situazione è sotto controllo, rimaniamo in costante contatto con i tecnici ARPA per accertarci che non si raggiungano livelli critici di sostanze tossiche. Sarà nostra cura – dichiara l’assessore Tresso – tenere informata la popolazione, io stesso riferirò in Consiglio Comunale sulla gestione dell’emergenza”.
Dedicata all’intrattenimento, allo sport e al food con tante novità in esclusiva
Nello storico stabilimento SNOS, un nuovo concept di rigenerazione urbana con spazi indoor e outdoor tutti da vivere, per grandi e piccoli Una vera e propria rinascita, tutta da vivere. L’attesa è finalmente finita: il 16 dicembre riprendono vita le storiche Officine Savigliano di corso Mortara 24 a Torino. Negli spazi industriali dell’ex stabilimento SNOS aprono le nuove Officine S.
S come svago, sapori e sorprese. Tantissime novità in arrivo per tutti, dai più piccoli ai più grandi.
Per quattro giorni, dalle 18 di giovedì 16 dicembre fino a domenica 19, una grande festa rivolta a
tutti in cui Officine S si presenta alla città. Tanti eventi, spettacoli e appuntamenti assolutamente da
non perdere per scoprire il nuovo grande polo attrattivo di Torino.
Officine S è un nuovo format originale di rigenerazione urbana, che coniuga nuove esperienze di
intrattenimento, tra food, sport, eventi, appuntamenti culturali, spettacoli unici e attività del tutto
innovative. Una grande “agorà” dedicata al divertimento di tutta la famiglia, allo sport, al buon
cibo, alla cultura e al relax: 12.600 metri quadri di spazi, 26 nuove attrazioni che aprono subito o a
inizio 2022.
Ma non chiamatelo centro commerciale, perché Officine S è qualcosa di mai visto prima: una
“piazza lineare” lunga 300 metri, tra le più lunghe gallerie d’Europa, che si sviluppa sia all’interno
che all’esterno della struttura originale delle storiche Officine Savigliano, conservate in tutti i loro
tratti industriali. All’esterno, una promenade di 160 metri con dehors e spazi tutti da vivere.
Accanto alle più classiche attività commerciali, arrivano grandi novità esclusive per Torino e il
Nord Italia.
Zero Gravity: la palestra di tappeti elastici più grande d’Italia
Zero-Gravity è un successo straordinario: è la palestra di tappeti elastici più grande d’Italia, con
scivoli, gonfiabili e tantissime attrazioni per i più piccoli, e spazi dedicati alle discipline
acrobatiche, al freestyle e al parkour. Un luogo fantastico anche per organizzare feste. Da fine
dicembre.
Miniso: il primo gadget store nel Nord Italia di ispirazione giapponese
Miniso è il brand lifestyle di tendenza di ispirazione giapponese: offre oggettistica, prodotti per la
casa, cosmetici e alimenti di alta qualità a prezzi accessibili. Piccoli e grandi gadget, smart e low
cost, tutti brandizzati e con una particolare attenzione al green.
Ma Bookstore: la prima libreria contemporanea – made in Italy – esperienziale & green
Una prima assoluta in Italia: a Torino sbarca Ma Bookstore, la prima libreria esperienziale
futuristica e green, con oltre 30mila titoli, un’area co-working open free, un caffè letterario, uno
spazio kids e un forum per tanti eventi culturali da non perdere.
Doppio Malto: la birra artigianale italiana che ha conquistato l’Europa
La prima birreria Doppio Malto a Torino: uno spazio di 600 mq aperto ogni giorno a pranzo e cena
con aree relax e giochi per adulti e bambini. Propone un ricco menù e ben 14 birre artigianali di
produzione propria. Fino al 6 gennaio menù bambini gratuito per tutti i piccoli accompagnati da un
adulto, e prima birra offerta a tutti i clienti (sia a pranzo che a cena).
Gli eventi alle nuove Officine S dal 16 al 19 dicembre
Non perdete gli eventi che dal 16 al 19 dicembre animeranno Officine S.
Ecco il calendario:
giovedì 16 dicembre
Dalle 18 alle 20 Music Show con la comicità di Max Angioni e le voci di Giulia Penna, Comete,
Luca Re e L’IDL delle folle. Conduce Marco Maccarini
venerdì 17 dicembre
Dalle 18 alle 20 Cucinare diverte!: showcooking “irriverente” con gli chef Stefano Callegaro e
Stefano Gorno. A seguire, esibizione di Rossana De Pace e Open Stage musicali di band emergenti.
sabato 18 dicembre
Dalle 16 alle 18 Urban Adrenaline: esibizioni sport experience con CUS Torino e la crew freestyle
Da Move + Open Stage band emergenti.
domenica 19 dicembre
Dalle 15 alle 19 Christmas Time per i più piccoli: Babbo Natale incontra i bambini e distribuisce
dolciumi nel villaggio natalizio.
Presso lo studio legale tributario Morabito, specializzato in diritto dell’arte.

Quando il diritto incontra l’arte, nasce un connubio perfetto come nel caso della mostra ospitata giovedì 16 dicembre prossimo presso lo studio Legale Tributario Morabito, in piazza Statuto 10,e dedicata all’artista Andrea Sbra Perego. L’esposizione,organizzata in collaborazione con la galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, narra la dicotomia vicinanza -lontananza in un periodo storico in cui le distanze paiono essersi amplificate. Il viaggio viene a assumere una nuova chiave di lettura, non più scontata, ma capace di stratificarsi attraverso la particolare tecnica mista utilizzata dall’artista, quale il collage, la pittura ad olio e la vernice spray, che si amalgamano per raccontare e restituire la complessità a luoghi percepiti per essere di passaggio.
L’artista Andrea Sbra Perego, nato a Bergamo nel 1982, vive e lavora a Torino. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, ha da sempre compiuto una ricerca artistica che si alimenta di viaggi e esperienze volti ad indagare lo stretto rapporto presente tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda. Proprio l’uomo risulta il protagonista dell’interazione, studiata dall’artista, con il territorio urbano circostante. Il luogo occupato è sempre umanizzato e risulta il testimone del condizionamento che la società opera sulla natura. Il suo stile pittorico si è formatoispirandosi a maestri quali Fabio Maria Linari e Gianfranco Bonetti. Dal 2000 l’artista espone i suoi lavori in numerose mostre collettive e personali, dapprima nel Bergamasco, poi in città quali Milano, La Spezia, Genova e Roma, dove si è trasferito per breve tempo nel 2008, per poi spostarsi a Rimini e Londra. Dopo una breve parentesi messicana, nel 2015 ha fatto ritorno nella città natale. Durante gli anni dei suoi spostamenti la sua produzione artistica si è concentrata sull’uomo e sull’analisi del rapporto tra questi e la natura, sempre consapevole della necessità di “narrare il presente perché questo è o dovrebbe essere il compito di ogni artista”. L’opera d’arte, per Perego, non è soltanto il prodotto del suo lavoro in studio, sul cavalletto, ma rappresenta il vivere stesso seguendo i ritmi della società e facendone parte attiva. L’avventura dell’esistenza, in lui, avviene attraverso la ricerca dell’arte. La sua poliedricità lo ha portato poi a spaziare dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video, fino ad abbracciare anche la performance.
https://www.andreasbraperego.com
Lo studio Morabito ha quale sua peculiarità la specializzazione in diritto dell’arte; i suoi avvocati, forti di una consolidata e lunga esperienza sul campo, sono in grado di sviluppare le soluzioni più efficaci per affrontare le sfide legali e commerciali dei clienti. Lo studio fornisce, inoltre, consulenze legali per collezionisti, gallerie d’arte, artisti e organizzazioni artistiche, occupandosi di materie inerenti il diritto dell’arte, la proprietà intellettuale, i contratti, la formazione aziendale, le fondazioni private e charity.
La galleria d’arte Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, fondata nel 2011, ha da sempre focalizzato la sua attenzione sulla produzione e realizzazione di progetti per lo più inerenti il territorio nazionale, privilegiando i giovani artisti under 40, che si fossero già distinti nella ricerca e proposta artistica anche fuori Italia. Lo stesso principio viene applicato agli artisti storicizzati trattati in galleria, con riguardo particolare a coloro che abbianocompiuto la loro ricerca negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta.
MARA MARTELLOTTA
Le rilevazioni dell’Arpa Piemonte dopo l’incendio dell’azienda Demap di Beinasco avvenuto ieri indicano un incremento di alcuni prodotti della combustione in aria i cui valori rilevati sono il doppio rispetto al normale. I sindaci dei comuni del territorio compresa la città di Torino (in particolare per quanto riguarda la zona sud) consigliano di tenere le finestre chiuse e di uscire indossando sempre la mascherina ffp2. Per precauzione a Beinasco tre scuole oggi sono chiuse. La nube di fumo sollevatasi dal rogo ieri era visibile da buona parte del Piemonte.
La foto di Vincenzo Solano
Magnifica Torino / I torinesi guardano l’albero di Natale dal bus
Un Natale speciale per i bimbi del Regina Margherita
È iniziata nel fine settimana con i supereroi calati dal tetto del Regina Margherita il calendario di appuntamenti che proseguono fino al 19 dicembre di “Babbo Natale in Forma” . Gli eventi vanno dall’esposizione dei 300 modelli 3D di Babbo Natale realizzati dai bambini delle scuole piemontesi alle sfilate di Babbi Natale in auto, moto, bici o canoa per dare uno speciale saluto ai piccoli ricoverati. “L’obiettivo – commenta Irene Bonansea, responsabile di Forma Onlus – e’ regalare un’atmosfera natalizia ai piccoli ricoverati del Regina Margherita e raccogliere fondi per la ristrutturazione dell’area Diurna della Nefrologia e Gastroenterologia dell’ospedale”.
La città deve sapere. A Torino, un convegno
Lunedì 13 dicembre 2021 | ore 14.30-18.30
Sala Conferenze – Polo del ’900, ingresso Corso Valdocco 4/a, Torino
Era il 13 novembre 1971 quando Cgil, Cisl, Uil e Fim, Fiom, Uilm di Torino, partiti, movimenti politici, associazioni, indissero al Teatro Alfieri una pubblica assemblea dal titolo “La città deve sapere” cui aderirono partiti e movimenti politici associazioni, enti, circoli e semplici cittadini. A presiedere l’Assemblea fu l’avvocata e ex partigiana Bianca Guidetti Serra. Al centro della discussione le 350.000 schedature illegali compiute dalla Fiat a partire dal dopoguerra fino all’inizio degli anni ’70, in mano alla Magistratura.
Tra le tante denunce di diritti civili e sociali negati che dobbiamo a Bianca un posto di primo piano ha quella delle schedature Fiat: “un vero e proprio schedario” su vita privata e idee, soprattutto politiche, di centinaia di migliaia di cittadini che “per più di vent’anni […] è stato strumento di una gestione autoritaria i cui effetti si sono estesi ben oltre le mura della fabbrica”. Commentando l’esito del processo Bianca scrive: “Non credo ci sia da rammaricarsi molto per la mancata condanna. Siamo in molti a dubitare dell’efficacia emendatrice della pena, specie in casi del genere. Importa, invece, che il processo come momento di verità ci sia stato”.
Nata da una sollecitazione di Franco Aloia, al tempo responsabile Fim-Cisl torinese per la Fiat poi Segretario generale Fim torinese, l’iniziativa “La città deve sapere” intende ricordare l’importante vicenda a 50 anni da allora. Giuristi, storici e testimoni affronteranno diversi temi, ricostruendo il contesto della città in quegli anni fino a creare un parallelismo su magistratura e sindacato ieri e oggi con un focus conclusivo sulle ripercussioni della vicenda nella Seat-Fiat della Spagna Franchista (segue programma).
A realizzare l’iniziativa il Polo del ‘900 e il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Bianca Guidetti Serra, in collaborazione con il Centro Studi Piero Gobetti, di cui Bianca Guidetti Serra fu presidente.
Durante l’incontro sono previste letture tratte dal libro “Le schedature Fiat”, più contributi video a cura di Franco Aloia e l’intervento diretto dalla Spagna di un capo delle Comisionies obreras SEAT-FIAT, presso le quali la vicenda torinese, unita ai risultati del contratto, costituì motivo di mobilitazione cui il regime franchista dovette piegarsi. Il convegno si terrà lunedì 13 dicembre alle ore 14.30 presso il Polo del ‘900 di Torino e trasmesso in streaming sui canali FB e YouTube del Polo.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Per accedere all’evento sarà obbligatorio esibire il Super green pass (decreto legge n.172 del 26 novembre 2021) in forma cartacea o su smartphone unitamente ad un documento di identità. Non dovranno esibire il Super green pass i soggetti esclusi dalla campagna vaccinale per età o in possesso di certificazione medica di esonero. Tutte le info sul sito www.polodel900.it.
Programma
Saluti
Sergio Soave
Presidente Fondazione Polo del ’900
Chiara Acciarini
Presidente Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Bianca Guidetti Serra
Letture tratte da Le schedature Fiat di Bianca Guidetti Serra*
Testimonianze video, a cura di Franco Aloia
Coordina
Dora Marucco, vicepresidente Centro Studi Piero Gobetti
La città che cambia
Stefano Musso, Storico, Università degli Studi di Torino
I fatti e i protagonisti
Raffaele Guariniello, già Magistrato – Giurista
Adriano Serafino, già responsabile della Fim torinese per la Fiat e Segretario generale della Fim torinese
Gian Giacomo Migone, Presidente della Commissione Affari Esteri del Senato (1994-2001)
Salvatore Tropea, giornalista e scrittore
Letture tratte da Le schedature Fiat di Bianca Guidetti Serra*
Ieri e oggi: nel sindacato
Giorgio Benvenuto, già Segretario Generale Uilm e Segretario Generale Uil Nazionale
Raffaele Morese, Presidente Associazione Nuovi Lavori, già Segretario Generale FIM-Cisl Nazionale e Segretario Generale Aggiunto della CISL Nazionale
Francesca Re David, Segretaria generale della FIOM
Ieri e oggi: nella magistratura
Rita Sanlorenzo, Sostituto Procuratore Generale Corte di Cassazione, già segretaria nazionale di Magistratura Democratica
Le ripercussioni nella Seat-Fiat della Spagna Franchista
Carlos Vallejo, già responsabile Comisiones Obreras Seat Fiat
Franco Aloia, già responsabile Fim-Cisl torinese per la Fiat poi Segretario generale Fim torinese.
* letture tratte dal volume di Bianca Guidetti Serra, con un’introduzione di Stefano Rodotà, Le schedature Fiat: cronaca di un processo e altre cronache, Rosenberg & Sellier, Torino 1984
La settimana al Circolo dei Lettori
GLI INCONTRI AL CIRCOLO
Ingresso libero fino a esaurimento posti (salvo dove espressamente indicato). Con la Carta Plus è possibile prenotare il posto in sala: acquistabile sullo shop online o in Accoglienza.
lunedì 13 dicembre ore 18.30 | Circolo dei lettori, sala grande
Crepacuore (Rizzoli)
Selvaggia Lucarelli
Storia di una dipendenza affettiva
con Sara Ricotta Voza
“Quando non eravamo insieme sentivo uno strano disordine emotivo, una specie di febbre, di sete che dovevo placare. Vivevo le mie giornate senza di lui come un intervallo, una pausa dell’esistenza. Mi spegnevo, in attesa di riaccendermi quando lo avrei rivisto. Ero appena diventata una giovane tossica, convinta, al contrario, di aver colmato quella zona irrimediabilmente cava della mia esistenza.” Così Selvaggia Lucarelli descrive gli esordi di una relazione durata ben quattro anni in cui nulla, nella sua vita, ha avuto scampo: dal lavoro agli amici, l’ossessione per una storia che non aveva alcuna possibilità di funzionare, piano piano, come un fungo infestante, ha intaccato tutto quello che la circondava. Perfino l’amore per suo figlio, che finisce trascurato tra decisioni imprudenti e un’asfissiante sindrome abbandonica: “Oggi, guardandomi indietro, faccio ancora fatica ad ammetterlo, ma la felicità di mio figlio, la sua sicurezza perfino, erano la cosa più importante solo in quei rari momenti in cui sentivo di aver messo la mia relazione al sicuro. L’unico pericolo che avvertivo come costante e incombente era quello che lui mi lasciasse per la mia evidente inadeguatezza”. Con coraggio, senza fare sconti soprattutto a se stessa, racconta come un incontro tra un uomo che non vede nulla oltre se stesso e una donna che non vede nulla oltre lui può trasformarsi in una devastante dipendenza affettiva da cui la protagonista uscirà solo dopo aver toccato il fondo. Solo dopo aver compreso cos’era quel vuoto da colmare e perché ha coltivato la speranza distruttiva che qualcuno potesse colmarlo: “Siamo stati, insieme, una profezia feroce che per avverarsi aveva bisogno delle ferite di entrambi”.
lunedì 13 dicembre ore 21.00 | Circolo dei lettori, sala grande
Brillo. La guerra degli ovetti (Oblomov)
Igort
L’edizione integrale di un fumetto dal sapore antico
con Bruno Ventavoli
Brillo nasce sulle pagine di “Linus” a metà degli anni Novanta, durante l’esperienza giapponese di Igort. Serie tra le migliori mai scritte da Igort e molto amata dai lettori, rende omaggio al fumetto dei tempi antichi, quello di Herriman, Segar, della tradizione dei funny animals, gli animali parlanti dell’epoca d’oro del cartooning americano. Piccoli uomini, disegnati con le sembianze di pupazzi – un richiamo a Maus di Spiegelmann – vivono, soffrono e si confrontano con l’irrompere nel loro mondo fiabesco della realtà drammatica della guerra. Storie poetiche, dolenti, ironiche al contempo, che rivelano echi di Buzzati e George Grosz. Il paese di Fafifurnia – omaggio al Buzzati de La famosa invasione degli orsi in Sicilia – è scosso da una guerra che dura da sette lunghi anni. Noto con l’irriverente appellativo di “guerra degli ovetti”, il conflitto è il risultato di un effetto domino che origina dal banale errore di un impiegato innamorato: uno scambio di forniture di ovetti di cioccolato con sorpresa, nell’ordine provoca: la rabbia nazionalista di due popoli, una grave crisi diplomatica tra Stati, il fallimento di un’antica fabbrica di cioccolato con il conseguente licenziamento di 400.000 dipendenti e, infine, la guerra. Inserito da Oreste del Buono, mitico direttore di “Linus”, tra i “fumetti del millennio”, Brillo arriva in libreria in un’edizione integrale che include tutte le storie della serie pubblicate su “Linus” e le immagini inedite che restituiscono il percorso di una serie amatissima, oltre una postfazione di Igort sulle genesi della serie.
martedì 14 dicembre ore 18 | Teatro Colosseo, via Madama Cristina 71
Una vita nuova (Mondadori)
Fabio Volo
«Ero bambino e vivevo in un mondo più lento, e senza paure»
con Alberto Infelise
a cura di Fondazione Circolo dei lettori e Mondadori
in collaborazione con Teatro Colosseo Torino elaFeltrinelli Torino
Due amici su un’auto rossa attraversano l’Italia: musica da cantare, il vento tra i capelli, la mano fuori dal finestrino a giocare con l’aria. Hanno una quarantina d’anni e una vita incagliata. Andrea aspetta un verdetto da cui dipende la sua vita sentimentale. Paolo è in crisi: di coppia, di identità, di mezza età. O forse è solamente bisogno di leggerezza. L’auto su cui viaggiano è una vecchia Fiat 850 spider. Il padre di Paolo l’aveva dovuta vendere per far spazio alla famiglia, e ancora la rimpiange. Così Paolo ha deciso di recuperarla e fargli una sorpresa. Mentre risalgono dalla Puglia a Milano, Paolo e Andrea parlano tra loro con la spietatezza che ci si può concedere solo fra amici: l’amore, il lavoro, i genitori… E quelli che sembravano problemi insolubili si sgonfiano alla luce di una leggera ironia. Sarà un viaggio pieno di divertentissimi imprevisti e di scoperte, delle bellezze che a volte non si vedono mentre siamo concentrati a fare quello che gli altri si aspettano da noi. Un viaggio che condurrà Paolo dal dovere al volere, dal pensare al sentire, dal pudore alla tenerezza. Ingresso gratuito con posto assegnato | prenotazione obbligatoria su https://bit.ly/EventbriteVolo | Prenotazione Carte Plus 011 8904401 | info@circololettori.it
martedì 14 dicembre ore 18.30 | Circolo dei lettori, sala gioco
La prima figlia (e/o)
Anna Pavignano
Quel conflitto tra desiderio e paura di far venire al mondo un essere umano
con Enrica Baricco e Antonella Parigi
Una storia sul conflitto tra cuore e ragione, sul legame viscerale tra madre e figlio che si instaura prima della nascita, sul perché sentiamo il desiderio di procreare e sul timore di farlo per la responsabilità che comporta il decidere di far venire al mondo un essere umano. Un modo trasversale per accostarsi al mondo della diversa abilità, a ciò che significa essere genitori di una persona down, al “dopo di noi”. Sassi lanciati nello stagno e non risposte, perché quelle si possono trovare solo nella consapevolezza di ognuno e nel proprio modo di vedere la vita. E forse in un “sentire” che poco ha a che fare con la ragione e la saggezza. Poliana è incinta e ricoverata in day hospital per fare l’amniocentesi: ha quarant’anni, il rischio di avere un bambino down è piuttosto alto. Non ha mai pensato al feto che ha in corpo come a un bambino, l’ha sempre considerato un essere provvisorio il cui futuro è legato all’esito dell’esame. È scontato che se dovesse essere down non lo farà nascere. Poliana ha una fervida immaginazione e, così come in passato aveva dato vita con la fantasia a una figlia che non ha mai nemmeno concepito, ma che ha molto desiderato tanto da immaginarne ogni particolare, anche il modo in cui l’avrebbe vestita – la bambina con il vestito a pois – ora si concede di pensare alla creatura che ha in grembo, di parlarle, di essere certa che è femmina, di darle un nome, di farla essere viva e, in qualche modo, di affezionarsi a lei.
martedì 14 dicembre ore 21 | Circolo dei lettori, sala grande
La casa senza ricordi (Longanesi)
Donato Carrisi
Un bambino, un ipnotista e una storia da brividi
con Petunia Ollister
Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell’Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l’ha nutrito, l’ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile. L’unico in grado di risvegliarlo è l’addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico. Ma quando la voce del bambino inizia a raccontare una storia, Pietro Gerber comprende di aver spalancato le porte di una stanza dimenticata. L’ipnotista capisce di non aver molto tempo per salvare Nico, e presto si trova intrappolato in una selva di illusioni e inganni. Perché la voce sotto ipnosi è quella del bambino. Ma la storia che racconta non appartiene a lui.
mercoledì 15 dicembre ore 18 | Circolo dei lettori, sala gioco
Ecchecavolo (Einaudi)
Mariolina Venezia
Il mondo secondo Imma Tataranni, la PM più famosa della tv
con Vanessa Scalera
I colleghi che si sentono in dovere di fare i simpatici a tutti i costi, le suocere impiccione, i tuttologi dell’ultimo minuto. Quelli che non si regolano durante il pranzo della domenica e quelli che chiedono «ti è piaciuto?» dopo aver fatto l’amore: nel suo mondo ideale Imma Tataranni non fa sconti a nessuno. Neanche a se stessa. Dopo il successo televisivo, la Dottoressa torna in libreria, ma non con una delle sue indagini: questa volta vuole dettare legge. Cosí, mentre risolve un caso o fa la spesa al supermercato, elabora le sue personali normative. Un libro divertente, struggente, pungente. Proprio come lei. In questa raccolta di leggi immaginarie, decreti e piccoli editti, architettati mentre fa la fila alla posta o risolve un caso, la Piemme piú chiacchierata di tutto il Centro Sud esprime la sua visione del mondo. Non com’è, naturalmente, ma come dovrebbe essere. Almeno secondo lei. Dalle misure per i proprietari di cani agli incentivi per chi è capace di starsene zitto, dal patentino per diventare madre alla lettera di motivazione per i turisti in visita nei Sassi di Matera, la Tataranni ne ha per tutti. Paradossale, insofferente, allergica ai luoghi comuni, ma anche capace di autocritica e autoironia, Imma si colloca di prepotenza fra i grandi pensatori di ogni epoca, da Platone a Cesare Beccaria. Immagina cosí una sua Società Ideale, un po’ dispotica, certo, ma con una profonda aspirazione alla giustizia. Legge dopo legge, intanto, prendono vita i personaggi che l’hanno accompagnata nei libri precedenti, il marito Pietro, la figlia Valentina, il bel Calogiuri, le compagne di scuola e tutta la Procura. Emergono in filigrana pensieri e desideri inconfessabili, idiosincrasie, debolezze, aneddoti inediti e segreti del Sostituto Procuratore che passando dai romanzi alla fiction di Rai 1 ha conquistato tanti cuori. Imma salta fuori dalla pagina grazie a una scrittura briosa, dissacrante, personalissima e letteraria, che attraversando il genere poliziesco e la commedia racconta la nostra società, le sue storture e il coraggio di tante straordinarie donne comuni.
mercoledì 15 dicembre ore 18 | Circolo dei lettori, sala biblioteca
La voce d’oro di Mussolini (Neri Pozza)
Sandro Gerbi
Storia di Lisa Sergio, la donna che visse tre volte
con Barbara Berruti e Enrica Bricchetto
Chi era l’elegante figurina che la sera del 9 maggio 1936, dai gradini più alti del Vittoriano, trasmetteva in inglese il famoso discorso di Mussolini sulla conquista dell’Impero?
Si chiamava Lisa Sergio (1905-1989) e stava vivendo la sua prima incarnazione: quella della «fervente fascista», nota all’estero come la «voce d’oro» di Roma. Giornalista fiorentina plurilingue, di madre americana e padre napoletano, nel 1937 fu licenziata dal ministero della Propaganda forse perché sospettata di mormorare contro il regime o più probabilmente perché ritenuta troppo loquace circa una sua breve relazione con il genero del duce Galeazzo Ciano. Protetta da Guglielmo Marconi, approdò negli Stati Uniti nel 1937 e ricominciò una brillante carriera radiofonica all’insegna della democrazia americana: ecco la sua seconda vita. Dopo la guerra però, ottenuta la nazionalità statunitense, fu accusata dall’FBI di simpatie per il comunismo, allontanata dalla radio e inserita in alcune «liste nere» da seguaci del maccartismo. Alla fine decise di trasferirsi a Washington, dove si reinventò come conferenziera.
mercoledì 15 dicembre ore 18.30 | Circolo dei lettori, sala grande
La mappa del mondo
Trent’anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica
con Dario Fabbri, Orietta Moscatelli e Lorenzo Pregliasco
a cura di “LIMES”
in collaborazione con YouTrend
mercoledì 15 dicembre ore 21 | Circolo dei lettori, sala grande
Il martirio di Norma
Cantata per Norma Cossetto, studentessa istriana caduta per la Libertà
musica di Luigi Donorà su testo di Luca Dorizzi
nell’ambito di Identità oltre confine
progetto realizzato da Fondazione Circolo dei lettori
in collaborazione con Assessorato all’Emigrazione Regione Piemonte
Cantata da Camera per Soprano, Baritono, Voce Recitante, Quartetto d’Archi e
Pianoforte.
La Cantata è stata scritta in onore e memoria di Norma Cossetto, studentessa istriana caduta per la Libertà. L’assassinio di Norma si consumò nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943 assieme a quello di altre venticinque persone. Il suo cadavere venne estratto dalla foiba di Villa Surani il 10 dicembre dello stesso anno. Secondo la ricostruzione di autorevoli storici la ragazza fu ripetutamente violentata e successivamente le furono pugnalati i seni e penetrata nella vagina con un oggetto di legno, rinvenuto sulla salma. Su denuncia di Licia Cossetto, sorella di Norma, i soldati tedeschi catturarono sedici partigiani che avevano partecipato alle sevizie e li costrinsero a vegliare tutta una notte la salma di Norma, per poi fucilarli all’alba del giorno successivo: di questi, tre partigiani impazzirono nel corso della notte. La vita e soprattutto la morte di Norma – o meglio le ragioni delle violenze subite e della sua uccisione – continuano tuttavia a essere oggetto di interpretazione politica, in particolare il suo presunto legame diretto con il fascismo. Ricerche d’archivio avvalorano di contro la tesi che Norma ha sempre dimostrato un totale disinteresse per la politica e la non militanza fascista. Norma, come molte altre centinaia di donne e uomini infoibati, è stata uccisa perché colpevole di abitare un’area geografica oggi divisa tra Italia, Slovenia e Croazia. Non da ultimo, la drammatica vicenda di Norma Cossetto è riconducibile all’altrettanto drammatico fenomeno che oggi conosciamo con il nome di femminicidio. Prenotazione consigliataprenotazioni@circololettori.it
giovedì 16 dicembre ore 18 | Circolo dei lettori, sala musica
Estetica dell’improvvisazione (il Mulino)
Alessandro Bertinetto
Quella miscela di abitudine e creatività alla base dell’agire
con Pietro Cavallotti, Gaetano Chiurazzi, Nicola Perullo eFederico Vercellone
L’improvvisazione è un tema in auge fin dal secolo scorso, come testimoniano i grandi nomi dei filosofi che se ne sono interessati, fra gli altri Derrida ed Eco. Felice miscela di abitudine e creatività, di norma e libertà, l’improvvisazione è costitutiva dell’agire. La consentono e spesso la richiedono in gradi variabili molte pratiche umane anche ben regolamentate, come il gioco degli scacchi, il pilotaggio di aeroplani o la medicina. Ed è anche la sorgente stessa dell’esperienza artistica. L’arte nasce come improvvisazione, eppure quest’ultima ha una sua dimensione estetica specifica: quella di una «grammatica della contingenza» in cui nozioni quali emergenza, presenza, curiosità e autenticità spiegano il piacere dell’avventura improvvisativa e il coinvolgimento empatico che essa può generare. Questo libro propone una teoria estetica generale dell’improvvisazione nell’arte, in tutte le arti, performative e non, in riferimento a molti casi concreti.
giovedì 16 dicembre ore 19 | Circolo dei lettori, sala biblioteca
L’ultimo lupo (Rizzoli)
Corrado Fortuna
Enigmi e passioni nelle montagne della Sicilia
con Petunia Ollister
Tancredi Pisciotta ha quarant’anni, è nato a Palermo ma vive a Milano. Sente forte la mancanza di un figlio, che sembra non arrivare mai. E sente forte la Camurrìa, che invece sembra perseguitarlo. Ha bisogno di staccare e così si rifugia a Piano Battaglia, nelle Madonie. In quel pezzetto di terra sperduto tra le montagne siciliane, mezzo secolo prima, suo nonno Adelmo ha portato una casa mobile, che è diventata l’abitazione di famiglia. In quel luogo Tancredi spera di ritagliarsi qualche giorno di pace. Mai però avrebbe immaginato di essere catapultato tra le maglie di un mistero. Dopo una notte di luna piena infatti è lui a ritrovare il corpo di Amir, un pastore marocchino: è riverso a terra, con un grosso ramo vicino alla testa. Dalla sua bocca escono due parole debolissime: «Il lupo». Ma l’ultimo lupo delle Madonie è stato ammazzato tanto tempo prima. A Piano Battaglia la gente mormora; c’è anche Angela. È bionda, sulla ventina, di una bellezza selvatica, e non parla da quando era bambina. Dentro i suoi occhi si celano segreti più grandi di lei. Toccherà a Tancredi guadagnarsi la fiducia di questa strana ragazza, per riportare a galla verità nascoste in un remoto passato. In un romanzo caldo e amaro come la Sicilia, Corrado Fortuna si misura con le passioni indecifrabili dell’animo umano. Rivelazione dopo rivelazione, esplora i lati più inaspettati di personaggi sorprendenti, costretti a fare i conti con le proprie vite e con un enigma insondabile custodito dai boschi.
venerdì 17 ore 18.30 | Circolo dei lettori, sala grande
La cucina di famiglia (Einaudi)
Antonino Cannavacciuolo
40 ricette spiegate come a casa
con Elena Loewenthal
Quella di Antonino Cannavacciuolo è una cucina che nasce dal cuore, fatta di ingredienti scelti con cura ed elaborati con passione, sempre attenta a mantenere un perfetto equilibrio fra tradizione e innovazione. Ora, per la prima volta, le preparazioni complete, i suggerimenti per rendere eccezionale ogni piatto e i segreti che hanno conquistato migliaia di appassionati sono raccolti da Antonino in un libro che è una sintesi della sua arte: dall’antipasto al dolce.
sabato 18 dicembre ore 16 – 17.30 | Circolo dei lettori, sala grande
Il rapimento geometrico
dal movimento incontrollato a una direzione
laboratorio per bambini 6-10 anni con Fabrizio Einaudi
€ 10 (merenda compresa)
prenotazione obbligatoria 011 8904401 | info@circololettori.it
sabato 18 dicembre ore 18 | Circolo dei lettori, sala biblioteca
L’omino rosso (Sandro Teti Editore)
Doina Ruşti
Uno spaccato della Romania di oggi tra realtà e virtuale
con Roberto Merlo
a cura di Accademia di Romania in Roma e Libreria Internazionale Luxemburg
partner Dipartimento di Lingue e letterature straniere e culture moderne Università di Torino
Laura Iosa è una quarantenne costretta a competere con una società che delle donne apprezza soprattutto aspetto, giovinezza e impudenza. Trattata con sufficienza dalle case editrici a cui chiede invano di pubblicare un suo dizionario e delusa dall’ambiente che la circonda, Laura decide di scrivere la sua storia su un blog, aperto ai commenti dei visitatori, imprimendo così una svolta radicale alla sua vita: sviluppa una relazione con due strani personaggi, un ragazzo solitario, mago dell’informatica e un sorprendente omino saggio che la condurrà in un paradiso virtuale e allucinante. Doina Ruşti è una delle scrittrici romene contemporanee più celebrate dalla critica e dai lettori per la forza epica e l’originalità della narrazione.
Sono 25.116 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate ieri all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 1.546 è stata somministrata la prima dose, a 1.054 la seconda dose, a 22.516 la terza dose.
Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 7.393.804 dosi, di cui 3.063.597 come seconde e 922.273 come terze, corrispondenti al 97,7% di 7.569.990 finora disponibili in Piemonte.
Nei primi tre giorni sono state circa 9.300 le preadesioni per la fascia 5-11 anni.