Arbitri in TV?
Potrebbe essere la novità del 2022,usare il condizionale è d’obbligo, l’arbitro che andrebbe in TV a spiegare il suo operato ai telespettatori.Invece,a quanto pare, sarà realtà!
Protagonisti di questa importante e storica novità saranno l’AIA (Associazione italiana arbitri) e la Figc(federazione Italiana Gioco calcio) le quali stanno lavorando assieme per realizzare uno spazio all’interno di un canale video su internet in cui saranno spiegate tutte le decisioni più discutibili prese dai direttori di gara. Controverse e discutibili per la percezione da parte degli spettatori, tifosi e giornalisti. Al momento i particolari non sono molti, ma il fischio iniziale del progetto potrebbe arrivare nel corso del mese di gennaio.Il rappresentante della classe arbitrale che dovrebbe esse deputato a parlare sarà il designatore Gianluca Rocchi. Ma dov’è la novità visto che l’ex arbitro fiorentino è spesso ospite radiofonico sui canali Rai all’indomani di ogni singola giornata del campionato di Serie A? La novità è che ci sarà uno spazio web dedicato dove il video con le spiegazioni sarebbe accessibile a un numero più alto di tifosi (e anche di giornalisti) che possono collegarsi in qualsiasi momento della giornata per capire esattamente le motivazioni dietro cui è stata presa una decisione sul rettangolo verde di gioco.
Se tutto ciò avverrà assisteremo ad una vera rivoluzione nel mondo del calcio visto che il Var non basta più a sfamare gli appetiti di dubbi e curiosità all’interno delle partite di pallone.
Enzo Grassano
1.100 nuovi ingressi e il lancio di un ambizioso Piano Industriale che prevede 12,7 miliardi di investimenti entro il 2030
Si è chiuso un 2021 che ha visto il Gruppo Iren molto attivo sul fronte industriale ed economico-finanziario, grazie a un forte dinamismo e una spiccata resilienza, che hanno permesso all’azienda di rispondere con i propri servizi agli scenari imposti dalla pandemia e di gettare le basi per un ambizioso piano industriale.
In particolare, nel corso del 2021 il Gruppo ha investito quasi un 1 miliardo di euro, con dati in crescita in tutte le Business Unit e con prevalenza di iniziative di sostenibilità ambientali coerenti con la strategia ESG.
Questo è stato per Iren soprattutto l’anno del nuovo Piano Industriale al 2030, il primo decennale e il più ambizioso nella storia del Gruppo, con 12,7 miliardi di investimenti in arco piano. Un piano presentato a novembre da Gianni Vittorio Armani, da maggio nuovo Amministratore Delegato del Gruppo, e poggiato su tre pilastri fondamentali: la transizione ecologica, attraverso una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership nell’economia circolare e nell’utilizzo sostenibile delle risorse; l’attenzione al territorio, con l’ampliamento del portafoglio di servizi offerti e una sempre maggior vicinanza a cittadini e pubbliche amministrazioni per identificare nuove esigenze, soddisfare le necessità e trovare soluzioni innovative; la qualità del servizio attraverso il miglioramento continuo delle performance e la massimizzazione dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini.
Il 2021 ha confermato il trend positivo di nuovi ingressi in Iren, che si stimano in circa 1.100, comprensivi di oltre 850 nuove assunzioni. Dei nuovi assunti circa il 60% ha meno di 35 anni di età. Fra quest’ultimi il 27% sono donne, a conferma del forte ricambio generazionale avviato all’interno dell’azienda e dell’attenzione alle politiche di genere, con inserimenti di rilievo a livello manageriale e in nuovi ambiti professionali.
Nel 2021 l’azienda ha realizzato inoltre significative operazioni di M&A per circa 50 milioni di euro, in particolare per acquisizioni nell’ambito dell’efficientamento energetico e della gestione delle reti di teleriscaldamento.
Nel corso dell’anno, Iren ha inoltre concluso con successo, l’emissione di un nuovo prestito obbligazionario in formato Green Bond di importo pari a 200 milioni di euro, risultando la prima multiutility italiana per numero di strumenti emessi in questo formato (quattro Green Bond benchmark per complessivi 2 miliardi di euro).
La solidità finanziaria dell’azienda è stata inoltre avvalorata da positivi rating confermati nelle ultime settimane dalle più importanti agenzie di valutazione a livello internazionale.
In ambito industriale, l’anno che si sta chiudendo ha visto la messa a terra di investimenti significativi per il potenziamento della rete di teleriscaldamento, con un focus particolare sulla rete di Torino: nel corso dell’anno sono stati realizzati nuovi allacciamenti per una volumetria complessiva di 2,4 milioni di metri cubi, con l’avvio del servizio in nuove aree della città e del perimetro metropolitano, anche attraverso operazioni di M&A e importanti accordi con realtà produttive quali Leonardo e lo Shopville Le Gru.
Nell’ambito dell’economia circolare, Iren ha realizzato nel 2021 alcuni importanti interventi sul piano impiantistico: tra i più significativi il revamping della centrale di Turbigo, l’inaugurazione del nuovo depuratore di Rapallo, il revamping del biodigestore di Cairo Montenotte e il potenziamento dell’impianto IBlu di San Giorgio di Nogaro per il riciclo delle plastiche miste e produzione del polimero Bluair®. Partita anche la costruzione di nuovi impianti di economia circolare a Vercelli e a Reggio Emilia.
Forte di un know how sempre più consolidato, Iren ha saputo infine rafforzare la propria presenza nell’ambito delle Smart Solutions, con un focus sull’efficientamento energetico: grazie all’offerta proposta da Iren Smart Solutions per gli edifici condominiali, il 2021 ha visto il Gruppo chiudere oltre 700 contratti e avviare più di 500 cantieri relativi a lavori di riqualificazione.
La presenza sul territorio, da sempre uno dei punti di forza di Iren, si è tradotta nel sostegno da parte del Gruppo a iniziative culturali, sportive e sociali realizzate nelle aree di più storica presenza, anche in occasioni di grandi eventi di richiamo mondiale quali le Nitto ATP Finals di Torino e The Ocean Race Europe a Genova.
Non ci piace per niente che un documento ancora, metaforicamente, grondante sangue sia messo all’asta, mercificato come un cimelio e magari acquistato a suon di rilanci.
Il passato tragico della nostra nazione non può essere trattato alla pari dei memorabilia di rock star e campioni dello sport. Ma se così deve essere, sia la Regione Piemonte o il Comune di Torino – proprio in Piemonte e a Torino particolarmente violenti e drammatici sono stati gli anni di piombo e la follia del terrorismo – o comunque un soggetto istituzionale ad acquisire il volantino con il quale le BR rivendicarono il sequestro dello statista e Presidente della Democrazia Aldo Moro. Il documento sia poi conservato ed eventualmente esposto in un contesto adeguato, come monito e testimonianza di crimini che hanno segnato la nostra storia e il nostro Paese.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
Atalanta-Torino non si gioca!
Ultim’ora! l’ASL di Torino ha vietato al Toro la trasferta in casa dell’Atalanta a causa delle tante positività al Covid riscontrate nelle ultime ore all’interno della squadra granata. Il resto della squadra non potrà partire e quindi non si disputerà la sfida in trasferta contro l’Atalanta, prevista per domani alle ore 16.30.I giocatori bergamaschi si presenteranno regolarmente in campo e l’arbitro decreterà la vittoria a tavolino all’Atalanta per 3-0.Poi ricorsi e controricorsi da parte della società granata.
Enzo Grassano
Muore bimbo di due mesi: “un caso di morte in culla”
Si è probabilmente trattato di un caso di Sids – Sudden infant death syndrome
Così sarebbe morto il bambino di due mesi, a Bardonecchia il 2 gennaio, mentre era in braccio alla mamma, nei pressi degli impianti sciistici a Campo Smith.
Lo dimostrerebbe il risultato dell’autopsia effettuata dal medico legale della procura di Torino.
E’ la cosiddetta “morte in culla”, che può verificarsi anche in altri momenti, oltre a quando i bambini riposano adagiati.
Il corpo del piccolo è stato restituito alla famiglia per celebrare i funerali.
Visibile in TV durante la puntata di Gentleman Driver in replica fino al 6 gennaio su Sky Sport canale 229 MS Motortv, Tivùsat canale 55 e Digitale Terrestre.
“Il risveglio della Principessa”, cortometraggio ideato e prodotto da Adrenaline24h, agenzia di comunicazione italiana dedicata al motorismo storico e dal Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, è un omaggio alla splendida e “unica” OM 469 Sport del 1922 del MAUTO e alla sua partecipazione alla 1000 Miglia 2021
Un vero e proprio documentario emotivo che testimonia tutte le fasi di preparazione della vettura e i quattro giorni di gara, che si sono svolti dal 16 al 19 giugno 2021, attraverso i borghi e le città tra le più belle d’Italia.
L’avventura della “Principessa” OM 469 Sport è iniziata quando Ermanno De Angelis, Co Founder di Adrenaline24h, l’ha notata al MAUTO e ha pensato di interrompere il suo lungo “sonno” durato 70 anni e farla tornare nel suo habitat naturale… la stradae le competizioni.
Il “risveglio” della vettura è iniziato con l’arrivo presso l’officina di Bontà Classic Garage (Viterbo) dove Gianluca Bontà, titolare dell’azienda e tutto il suo staff, hanno iniziato il restauro completo e minuzioso, durato circa 2 anni, con la supervisione del Centro di Restauro del Museo.
Un compito decisamente arduo e faticoso che ha visto riportare all’ antico splendore le parti meccaniche della OM, seguendo metodi di lavorazione specifici in modo tale da rispettare l’originalità della vettura.
Con questo metodo e criterio lavorativo, è stato affrontato anche il rifacimento totale degli interni intrapreso da Trinchero 1957(Venaria Reale Torino) che, grazie ai suoi “sarti” e alla documentazione offerta dal MAUTO, ha potuto ricostruire l’interno dell’abitacolo e i 4 sedili come erano all’epoca, utilizzando materiali e pellame coerenti con l’età della macchina.
Grazie alla loro esperienza e competenza, sono riusciti a preparare la vettura per la 1000 Miglia 2021, dove è risultata essere l’auto più anziana che abbia partecipato e terminato la gara.
Infatti, la OM 469 Sport, sapientemente guidata dall’equipaggio di Adrenaline24h composto da Ermanno De Angelis e Nunzia Del Gaudio, è riuscita a concludere tutte le tappe della gara e a tagliare il traguardo finale di Brescia.
“In questo docufilm è raccontata e racchiusa, l’essenza del motorismo storico: storia, cultura, passione, sfida, emozione. E’stata una grande avventura durata due anni tra mille difficoltà, sembrava una sfida impossibile, che invece grazie alla passione di tutti, è stata superata. Dichiara Ermanno De Angelis – Co Founder di Adrenaline24h, Il docufilm che è stato possibile realizzare in virtù del progetto media strutturato da Adrenaline24h, è messo a disposizione di tutti i club, organizzazioni, che vorranno proiettarlo, divulgarlo ed utilizzarlo come strumento di comunicazione e condivisione, proprio nei confronti dei giovani.”
Il cortometraggio è ora visibile in TV durante la puntata di Gentleman Driver Tv in onda fino al 6 gennaio su Sky Sport canale 229 MS Motortv, Tivùsat canale 55 e Digitale Terrestre.(per sapere gli orari visitare il sito www.adrenaline24h.com)
Tutti i club, associazioni, sodalizi e circoli che condividono la passione per il motorismo storico, possono richiedere ai produttori la disponibilità gratuita del cortometraggio “Il Risveglio della Principessa” per organizzare attività presso i propri club e/o sodalizi.
Il risveglio della Principessa on-line
Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=aeuST5IROC4
Adreneline24h.com: https://www.adrenaline24h.com/2021/12/il-cortometraggio-il-risveglio-della-principessa/
Facebook: https://fb.watch/acmbCQ7vAV/
La carenza di un enzima, la ciclofillina A, induce la sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
Uno Studio pubblicato sull’autorevole rivista scientifica Brain dall’Istituto Mario Negri e dalla Città della Salute di Torino apre nuovi scenari terapeutici
Lo studio, effettuato presso l’Istituto Mario Negri di Milano e presso la Città della Salute di Torino, ha messo in luce uno dei meccanismi che provoca la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), dimostrando che la carenza di un enzima (la ciclofillina A) nelle cellule induce la malattia. La Sla è una grave malattia neurodegenerativa progressivamente invalidante che colpisce individui adulti, caratterizzata dalla compromissione dei motoneuroni (le cellule responsabili della contrazione dei muscoli volontari) di tutto il corpo, fatto che conduce alla paralisi dei muscoli volontari fino a coinvolgere anche quelli respiratori.
Studi precedenti avevano già evidenziato che la stragrande maggioranza dei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) presentano anomalie nella proteina TDP-43, che ha un ruolo importante nei processi cellulari e se mutata causa la SLA. Il nuovo studio, condotto su modelli animali e pazienti, ha evidenziato che l’enzima ciclofillina A (PPIA) è fondamentale per il corretto funzionamento di TDP-43. Infatti, l’assenza di ciclofillina A (PPIA) nel modello animale induce una malattia neurodegenerativa che è simile alla SLA e provoca l’accumulo anomalo della proteina TPD-43 .
Lo studio, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Brain, è stato disegnato e coordinato da Valentina Bonetto dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS con il gruppo di ricerca del Centro regionale esperto per la SLA (CRESLA) dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino e Dipartimento di Neuroscienze Università di Torino, coordinato dal professor Andrea Calvo.
“Abbiamo osservato – spiega Laura Pasetto dell’Istituto Mario Negri, primo autore del lavoro – che quando PPIA è assente il modello animale sviluppa i sintomi della SLA con demenza frontotemporale, cioè una progressiva disfunzione motoria, disinibizione ed alterazioni del comportamento in associazione alla morte dei motoneuroni ed alterazioni di TDP-43. “Questi dati sono in accordo – aggiunge Valentina Bonetto – con quanto visto in un gran numero di pazienti SLA con e senza demenza frontotemporale che mostrano di essere carenti di PPIA”.
“Inoltre abbiamo identificato un paziente SLA con una rara mutazione nel gene PPIA – spiega Andrea Calvo, del CRESLA della Città della Salute di Torino e Dipartimento di Neuroscienze Università di Torino¬ – che rende la proteina disfunzionale. Questa mutazione, pur non rappresentando una causa comune di SLA, è importante perché ci dà delle indicazioni su quali possano essere i processi cellulari alterati nei pazienti”. “La mutazione, le evidenze sui pazienti e quelle sul modello animale vanno tutte verso la stessa direzione, cioè che nella SLA le funzioni protettive di PPIA sono deficitarie – conclude Valentina Bonetto – quindi come prospettiva futura abbiamo pensato di sviluppare un approccio terapeutico che miri a ripristinare queste funzioni. Ora dobbiamo tornare in laboratorio e valutare se questa è la strada giusta per fermare l’insorgenza e la progressione della malattia. Se così fosse sarebbe un primo passo importante verso lo sviluppo di una terapia per la SLA”.
La ricerca è stata finanziata principalmente dalla Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica di Regione Lombardia (Progetto TRANS-ALS) ed il Ministero della Salute (Progetto di Ricerca Finalizzata GR-2018-12365614).
La notizia arriva subito dopo l’annuncio da parte della Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (AriSLA) che il progetto della dottoressa Bonetto su PPIA (GATTALS) è tra quelli selezionati dal Bando AriSLA 2021 ed ha ricevuto anche un contributo dall’Associazione “Io Corro con Giovanni”.
Da una prima valutazione dei dati relativi al PM10 nel 2021 fatta da Arpa si rilevano concentrazioni medie annue inferiori a quelle dell’anno precedente. Cirio e Marnati: “La salute dei piemontesi è una priorità per la nostra Giunta”
Migliora, ben oltre le previsioni, la qualità dell’aria in Piemonte e a Torino: da una prima valutazione dei dati relativi al particolato PM10, misurato nel corso del 2021, si rilevano in generale concentrazioni medie annue inferiori a quelle dell’anno precedente.
“Un grande risultato – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore all’Ambiente Marnati – che conferma il nostro impegno ma anche la bontà delle azioni messe in campo che stanno portando significativi benefici. La salute dei piemontesi è una priorità per la nostra Giunta”
“Il dato non solo è il migliore in assoluto sulla media annuale in Piemonte da quando esistono i rilevamenti – aggiunge Marnati – ma anche il miglior dato in assoluto di sempre, così come il numero di giornate che hanno sforato i limiti di legge è il più basso in assoluto”.
“La stazione della qualità dell’aria di Arpa di Torino Rebaudengo – aggiunge il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto – una delle stazioni automatiche di traffico che rileva i dati peggiori del Piemonte, nel 2021 ha registrato 65 superamenti. Superiori ai 35 giorni stabiliti dalla legge, ma è il dato migliore dalla data di installazione del campionatore. Siamo passati da 94 superamenti annui nel 2014 o 118 nel 2017 a 65. E anche la media annuale ha visto un decremento importante: da 40 nel 2009 o 46 nel 2017 a 33 microgrammi al metro cubo. Dati che indicano quanto è stato fatto e quanto è migliorata la qualità dell’aria negli ultimi anni”.
https://www.arpa.piemonte.it/news/prime-valutazioni-sulla-qualita-dellaria-nel-2021
Rientra da un viaggio e trova la moglie morta in casa
E’ probabilmente morta a causa di un infarto la 58enne di nazionalità polacca, da anni residente a Nole (To).
Il marito era rientrato da un viaggio all’estero, ha provato a rianimare la donna ed ha chiamato la polizia locale.Ma non è stato possibile salvare la moglie.
Sul posto, con la polizia municipale è intervenuto il medico legale dell’Asl To4: si dovrebbe trattare di morte naturale ma la procura di Ivrea, per fugare ogni dubbio, ha disposto un’autopsia nei prossimi giorni.
Il corpo della donna è stato trasferito nelle camere mortuarie dell’ospedale di Ciriè.