ilTorinese

La polizia arresta  spacciatori Sequestrati  un chilo di cocaina e una pistola

Operazione della squadra di polizia giudiziaria di Mirafiori che, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, nei giorni scorsi hanno proceduto all’arresto di due spacciatori dediti al traffico di cocaina nella zona sud di Torino. Gli arrestati sono un cittadino marocchino del 76 e un albanese dell’81.

L’operazione nasce con l’arresto del soggetto marocchino, quando a seguito di un servizio di pattugliamento gli investigatori notano lo straniero compiere dei movimenti sospetti, una volta accortosi della presenza di possibili poliziotti, all’esterno di un bar. L’uomo, infatti, notata la presenza di alcune persone non conosciute all’esterno, cerca di aumentare il passo e far perdere le sue tracce. I poliziotti lo fermano e lo perquisiscono, ed infatti, all’interno dei pantaloni, trovano un grosso involucro in cellophane contenente oltre 50 grammi di cocaina. Procedono, pertanto, all’arresto per detenzione ai fini di spaccio dell’uomo. In realtà, i poliziotti del Commissariato Mirafiori erano da tempo concentrati sulla zona in questione, ove avevano ricevuto segnalazioni circa la presenza di soggetti dediti al traffico di stupefacenti. Da qualche settimana gli agenti avevano iniziato le indagini annotando informazioni e cercando riscontri.

Dopo questo arresto, nei giorni successivi i poliziotti continuano ad indagare sospettando che, tra i movimenti annotati, ci sia anche il fornitore di buona parte dello stupefacente ai piccoli spacciatori. L’attenzione si concentra su un cittadino albanese residente nel quartiere Mirafiori. A seguito di diversi appostamenti, i poliziotti intervengono quando il giovane, a bordo della sua auto, compie delle manovre sospette intorno ad un bar di via Carlo del Prete. Il sospetto si dimostra fondato: l’uomo ha con sè pochi grammi di cocaina, ma nella sua abitazione gli investigatori trovano oltre un chilo di cocaina e una pistola calibro 9, rubata, oltre a varie bilance usate per il confezionamento della droga, e numerosi cellulari “da lavoro”.

Per lui si aprono le porte del carcere per detenzione e traffico di stupefacenti, ricettazione e possesso di arma da fuoco.

Muore soffocato da un boccone a pranzo

Un uomo di 82 anni è morto domenica ad Avigliana, soffocato da un boccone andatogli di traverso mentre stava pranzando.

La moglie ha chiesto l’intervento del 118. I due stavano mangiando quando l’anziano le ha fatto capire  che non riusciva a respirare.

I soccorsi sono arrivati velocemente ma l’uomo era senza ossigeno da alcuni minuti e non lo hanno potuto salvare. Soccorsa anche la moglie sotto shock.

Ci siamo rotti i polmoni! Il flash mob di Legambiente

Per ribadire l’urgenza di ridurre l’inquinamento atmosferico nelle città italiane

In Italia nel 2019 ci sono stati quasi 50mila decessi prematuri causati dall’inquinamento dell’aria da particolato (PM 2,5)

Parte oggi da 6 capoluoghi italiani una grande mobilitazione nazionale, per dire, con voce ferma e decisa, che i cittadini non sono più disposti ad aspettare: basta emissioni inquinanti adesso!

 

Nelle città di Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli e Bari, gruppi di attivisti di Legambiente, indossando maschere antigas, hanno simulato una realtà non troppo lontana; uno scenario del prossimo futuro, se le emissioni inquinanti nelle città italiane non verranno immediatamente e drasticamente ridotte, in rispetto dei nuovi obiettivi europei ma, soprattutto, per rientrare nei nuovi e più stringenti limiti di esposizione fissati dall’OMS.

CI SIAMO ROTTI I POLMONI! È lo slogan del flash mob organizzato da Legambiente nell’ambito della Clean Cities Campaign, una campagna europea sostenuta da un cartello di associazioni dell’Unione Europea, che punta al miglioramento radicale della qualità dell’aria attraverso stili di mobilità più sostenibile, alla ridistribuzione dello spazio urbano in favore delle utenze deboli e alla conversione dei trasporti all’elettrico. L’obiettivo, dunque, è una mobilità a zero emissioni per le principali città italiane entro il 2030.

Ma quello di oggi non è che l’inizio. Il  flash mob, infatti, avvia una grande mobilitazione che vedrà protagonisti i Circoli di Legambiente su tutto il territorio nazionale, accanto ad altre associazioni, comitati e cittadini. La campagna sarà al centro dell’attività del cigno verde per tutto il periodo invernale e culminerà a febbraio con un’iniziativa itinerante nei principali capoluoghi italiani per fare il punto su quanto si sta facendo per far fronte all’emergenza della qualità dell’aria nei centri urbani.

L’iniziativa di oggi è stata anche l’occasione per ricordare che l’italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia Europea per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti #PM10, in modo continuato, dal 2008 al 2017 e negli anni successivi sino al 2021. A queste condanne seguiranno, se non si correrà ai ripari, delle multe che pagheranno i cittadini.

Inquinamento atmosferico e decessi – Tutte le città interessate nella campagna Clean Cities durante il 2021 hanno avuto problemi di inquinamento atmosferico che stanno mettendo a rischio la salute dei cittadini. Infatti le medie annuali per il PM10 – registrate in tutte le centraline urbane di fondo o di traffico presenti in città – vedono tutti capoluoghi superare i nuovi limiti suggeriti dall’OMS per questo inquinante, 15 microgrammi/metro cubo come media annuale. La media (calcolata come media di tutti i valori medi delle centraline presenti nella città) di Milano è di 30 microgrammi/mc, 2 volte sopra il valore suggerito dall’OMS, seguita da Torino con 29, Roma con 24, Napoli e Bologna con 23 e Bari 22. La situazione dell’inquinamento atmosferico più acuta si è registrata a Milano e Torino e Napoli che hanno anche superato, con almeno una centralina di monitoraggio, il limite di 35 giorni con una media superiore a 50 microgrammi metro cuboMilano Marche con 45 giorni di superamento, Torino Grassi con 55 e Napoli Ferrovia con 40.

L’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) ha stimato, sulla base delle indicazioni dell’OMS, che in Italia nel corso del 2019 ci sono stati 49.900 decessi prematuri causati dall’inquinamento da polveri sottili (Pm 2,5). Mentre il biossido d’azoto può essere ritenuto causa di 10.640 decessi, decisamente meno quelli per l’ozono, 3.170.

Impietoso il confronto con l’Europa: il 17% dei morti per inquinamento nel nostro continente è infatti italiano (uno su 6). Una percentuale altissima considerato che gli italiani rappresentano appena il 13,5% della popolazione dei 27 Paesi dell’Unione. Siamo il Paese dove si registrano più decessi per inquinamento da biossido d’azoto (NO2), il doppio degli anni di vita persi: 180 anni ogni 100mila abitanti, contro i 99 della media dell’Unione.

In che modo l’Europa sta cercando di affrontare questa situazione? La Commissione Europea nel suo Piano d’azione Verso l’inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suololancia l’obiettivo -55% inquinamento entro il 2030 e prevede il dimezzamento dei limiti di qualità dell’aria con la nuova direttiva per la prossima primavera 2022. Creando così un parallelo tra i target di mitigazione della crisi climatica e la lotta all’inquinamento. Un atto che impone di adeguare strategie, piani e stili di vita. Le lievi e lente riduzioni dell’inquinamento in quasi tutte le città italiane non sono certo un segnale soddisfacente: in decine di centri urbani, infatti, le emissioni sono oltre i limiti di media giornaliera stabiliti nel 2005 in tutta Europa per il PM 10.

Quasi l’80% dei decessi è correlato alle emissioni di PM2,5 in Europa sono 400 mila i decessi prematuri ogni anno per inquinamento atmosferico50 mila in Italia. I morti attribuiti in questi 2 anni al Covid19 nel mondo, anche nel caso di co-morbilità, erano 4,5 milioni, in Europa 900 mila e in Italia 130 mila. Non dobbiamo confondere malati, morti e cause ambientali, ma gli ordini di grandezza evidenziano che l’inquinamento atmosferico è un fattore di rischio confrontabile con la peggiore pandemia del secolo. Si stima che ogni anno l’esposizione all’inquinamento atmosferico causi 7 milioni di morti premature. Occorre ridurre le emissioni, non abbiamo più tempo.

“Il PNRR, dovendo rispettare obiettivi stabiliti dall’Europa, ha imposto investimenti nel trasporto pubblico e anche gli investimenti nella rigenerazione urbana possono andare nella stessa direzione puntando alla costruzione di embrioni di smart cities che si orientino verso la mobilità a zero emissioni e la mobilità on demand – dichiara Stefano Ciafani presidente di Legambiente. Stiamo purtroppo andando nella direzione sbagliata: a fine 2020 abbiamo avuto 300 mila auto su strada in più del 2019 e 340 mila abitanti in meno, mentre tra il 2020 e il 2021 il Paese ha speso più di 2 miliardi di euro in bonus auto, e questo non ha agevolato la mobilità elettrica. I nuovi limiti di esposizione fissati lo scorso settembre dall’OMS impongono a tutti i capoluoghi una seria revisione delle proprie strategie e un’accelerazione senza precedenti. Per questo l’iniziativa odierna si pone anche come un appello anche ai neo eletti sindaci nei principali capoluoghi italiani,  per iniziare un processo di trasformazione dello spazio urbano e della mobilità che porteranno a ridurre le emissioni e aumentare la sicurezza, e al mondo industriale che deve impegnarsi da subito nella riconversione ecologica dell’automotive italiano, diventando motore e non freno del percorso verso la fine inevitabile della produzione delle auto a combustione interna, già decisa con convinzione in altri paesi e da alcune aziende straniere.

Come ridurre l’inquinamento atmosferico – Sono molte, infatti, le strategie che si possono adottare per ridurre l’inquinamento atmosferico nelle città, come per esempio cominciare a bloccare gli euro4 dieselSalvo la Regione Piemonte e il Comune di Milano, le altre città e regioni inquinate hanno deciso di non bloccare gli euro4 diesel, come avrebbero dovuto dal 1 ottobre 2020, con la scusa del protrarsi dell’emergenza sanitaria. Ma questa scusa non regge, sembra dimostrato che il maggior inquinamento aggrava le conseguenze sanitarie della pandemia: la causa è lo svuotamento dei mezzi pubblici (per le misure di distanziamento, mascherina, aerazione e sanificazione) a favore delle auto private. Venerdì sera Roberto Cingolani, Giancarlo Giorgetti e Enrico Giovannini, i tre ministri che coordinano la transizione ecologica verso la mobilità sostenibile, hanno deciso di vietare la vendita di automobili dotate di motori a combustione, gasolio, benzina e gas nel 2035. Anche le tecnologie hanno dunque un fine vita: dopo il 2025 non potranno più circolare gli euro5 diesel, mentre dopo il 2030 non potranno più entrare gli attuali euro6.
I primi di novembre il TAR del Lazio ci ha dato ragione contro Eni: è stata confermata la sentenza dell’Autorità (AGCM), il gasolio che non inquina non esiste, il diesel non può essere greenSiamo l’unico paese EU con un bonus per auto non elettriche, che vende più diesel che auto a batteria e che compra pochi autobus (950 su 50 mila nel 2020), pochissimi elettrici (meno del 5%), andando contro la Direttiva Veicoli Puliti.

Dobbiamo prendere esempio dalle Low Emission Zone e le nuove ZEZ (Zero) o ULEZ: centri città, quartieri e interi comuni con limitazioni progressive di uso o di accesso a tecnologie combustibili più inquinanti, che tendono alle emissioni zero anche climatiche. Sono spesso in combinazione con forme di congestion charge, come il pagamento del pedaggio.
Bisogna investire sul Trasporto Pubblico Locale, incrementando le flotte con mezzi elettrici, con un’azione integrata con la sharing mobility  e creando intermodalità del servizio.
Dobbiamo ridisegnare lo spazio pubblico puntando alle città in 15 minuti, in modo che i cittadini possano trovare entro 15 minuti a piedi da casa tutto quello che gli serve per vivere.

L’azione collettiva deve produrre un cambiamento consapevole e pianificato nelle città, nei territori. Ma non basta l’azione decisa e coordinata delle Regioni e delle città ad imprimere il cambiamento necessario. Anche lo Stato deve dotarsi di politiche nazionali coerenti e orientate nella stessa direzione.

Legambiente

Sorteggio ottavi di finale Champions League!

Il nuovo sorteggio della Champions League, rifatto alle 15 per un vizio del software, ha visto la Juve ancora fortunata, avendo trovato il Villareal,al posto dello Sporting Lisbona. E’ andata peggio all’Inter che invece sfiderà il Liverpool,prima era accoppiata all’Ajax.Ecco il quadro completo degli ottavi.. Salisburgo-Bayern Monaco. Sporting Lisbona-Manchester City. Benfica-Ajax. Chelsea-Lille. Atletico Madrid-Manchester United. Villareal-Juventus. Inter-Liverpool. Paris Saint Germain-Real Madrid…la Juve giocherà la gara d’andata in Spagna,l’Inter invece in casa.Le gare si disputeranno tra il 15 ed il 22 febbraio 2022 l’andata,tra l’8 ed il 16 marzo il ritorno.Non esiste più la regola che il gol segnato fuori casa vale doppio in caso di parità di reti tra andata e ritorno.Ci saranno, eventualmente,tempi supplementari e calci di rigore.

Enzo Grassano

Montaruli (Fdi): “Case di comunità scippate da Governo incapace”

“Torino rischia di perdere due Case di Comunità finanziate con i fondi del Pnrr, passando dalle previste 18 a 16, i dati provengono dall’Asl. Era questa la Sanità che voleva il Governo dei migliori? Chiederò conto al ministro Roberto Speranza di come sia possibile che si sia verificato questo episodio grave, soprattutto in pandemia, soprattutto con le periferie in affanno, soprattutto con l’arrivo in Italia dei fondi destinati proprio a sanare tutte le spaccature che l’emergenza da Covid-19 ha creato e in alcuni casi messo in evidenza se già vi fossero. In particolare esistono quartieri come Lucento e Vallette, Borgo vittoria e madonna di campagna , che devono avere le case di Comunità che gli spettano e che invece oggi si vedono sacrificate al contrario dei problemi nazionali” commenta in una nota il deputato torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.

Incendio di Beinasco: a Torino Sud la Protezione Civile raccomanda di tenere chiuse le finestre e uscire solo se necessario

A seguito dell’incendio che si è sviluppato ieri pomeriggio in un capannone di Beinasco dove vengono riciclate materie plastiche e della conseguente diffusione verso Torino dei fumi prodotti dal rogo, la Protezione Civile della Città raccomanda ai cittadini che abitano nella zona Sud di tenere in via precauzionale le finestre chiuse e di uscire di casa solo se necessario, per breve tempo e indossando sempre la mascherina FPP2.

 

 

I tecnici di Arpa Piemonte stanno  effettuando costanti monitoraggi dell’aria nella zona interessata dall’incendio e nelle zone di Torino sud e centro sud, dove la direzione dei venti sta direzionando i fumi.

L’assessore alla Protezione Civile, Francesco Tresso, si è recato sul posto, dove ha fatto il punto della situazione con i tecnici dell’Arpa e dei Vigili del Fuoco, oltre che con i sindaci di Beinasco e di Grugliasco.

“La situazione è sotto controllo, rimaniamo in costante contatto con i tecnici ARPA per accertarci che non si raggiungano livelli critici di sostanze tossiche. Sarà nostra cura – dichiara l’assessore Tresso – tenere informata la popolazione, io stesso riferirò in Consiglio Comunale sulla gestione dell’emergenza”.

Apre a Torino Officine S la “piazza lineare” più lunga d’Europa

Dedicata all’intrattenimento, allo sport e al food con tante novità in esclusiva

Nello storico stabilimento SNOS, un nuovo concept di rigenerazione urbana con spazi indoor e outdoor tutti da vivere, per grandi e piccoli Una vera e propria rinascita, tutta da vivere. L’attesa è finalmente finita: il 16 dicembre riprendono vita le storiche Officine Savigliano di corso Mortara 24 a Torino. Negli spazi industriali dell’ex stabilimento SNOS aprono le nuove Officine S.

S come svago, sapori e sorprese. Tantissime novità in arrivo per tutti, dai più piccoli ai più grandi.
Per quattro giorni, dalle 18 di giovedì 16 dicembre fino a domenica 19, una grande festa rivolta a
tutti in cui Officine S si presenta alla città. Tanti eventi, spettacoli e appuntamenti assolutamente da
non perdere per scoprire il nuovo grande polo attrattivo di Torino.

Officine S è un nuovo format originale di rigenerazione urbana, che coniuga nuove esperienze di
intrattenimento, tra food, sport, eventi, appuntamenti culturali, spettacoli unici e attività del tutto
innovative. Una grande “agorà” dedicata al divertimento di tutta la famiglia, allo sport, al buon
cibo, alla cultura e al relax: 12.600 metri quadri di spazi, 26 nuove attrazioni che aprono subito o a
inizio 2022.

Ma non chiamatelo centro commerciale, perché Officine S è qualcosa di mai visto prima: una
“piazza lineare” lunga 300 metri, tra le più lunghe gallerie d’Europa, che si sviluppa sia all’interno
che all’esterno della struttura originale delle storiche Officine Savigliano, conservate in tutti i loro
tratti industriali. All’esterno, una promenade di 160 metri con dehors e spazi tutti da vivere.
Accanto alle più classiche attività commerciali, arrivano grandi novità esclusive per Torino e il
Nord Italia.

Zero Gravity: la palestra di tappeti elastici più grande d’Italia
Zero-Gravity è un successo straordinario: è la palestra di tappeti elastici più grande d’Italia, con
scivoli, gonfiabili e tantissime attrazioni per i più piccoli, e spazi dedicati alle discipline
acrobatiche, al freestyle e al parkour. Un luogo fantastico anche per organizzare feste. Da fine
dicembre.

Miniso: il primo gadget store nel Nord Italia di ispirazione giapponese
Miniso è il brand lifestyle di tendenza di ispirazione giapponese: offre oggettistica, prodotti per la
casa, cosmetici e alimenti di alta qualità a prezzi accessibili. Piccoli e grandi gadget, smart e low
cost, tutti brandizzati e con una particolare attenzione al green.

Ma Bookstore: la prima libreria contemporanea – made in Italy – esperienziale & green
Una prima assoluta in Italia: a Torino sbarca Ma Bookstore, la prima libreria esperienziale
futuristica e green, con oltre 30mila titoli, un’area co-working open free, un caffè letterario, uno
spazio kids e un forum per tanti eventi culturali da non perdere.
Doppio Malto: la birra artigianale italiana che ha conquistato l’Europa
La prima birreria Doppio Malto a Torino: uno spazio di 600 mq aperto ogni giorno a pranzo e cena
con aree relax e giochi per adulti e bambini. Propone un ricco menù e ben 14 birre artigianali di
produzione propria. Fino al 6 gennaio menù bambini gratuito per tutti i piccoli accompagnati da un
adulto, e prima birra offerta a tutti i clienti (sia a pranzo che a cena).

Gli eventi alle nuove Officine S dal 16 al 19 dicembre
Non perdete gli eventi che dal 16 al 19 dicembre animeranno Officine S.

Ecco il calendario:
giovedì 16 dicembre
Dalle 18 alle 20 Music Show con la comicità di Max Angioni e le voci di Giulia Penna, Comete,
Luca Re e L’IDL delle folle. Conduce Marco Maccarini

venerdì 17 dicembre
Dalle 18 alle 20 Cucinare diverte!: showcooking “irriverente” con gli chef Stefano Callegaro e
Stefano Gorno. A seguire, esibizione di Rossana De Pace e Open Stage musicali di band emergenti.

sabato 18 dicembre
Dalle 16 alle 18 Urban Adrenaline: esibizioni sport experience con CUS Torino e la crew freestyle
Da Move + Open Stage band emergenti.

domenica 19 dicembre
Dalle 15 alle 19 Christmas Time per i più piccoli: Babbo Natale incontra i bambini e distribuisce
dolciumi nel villaggio natalizio.

“Il diritto incontra l’arte”, personale di Andrea Sbra Perego

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Presso lo studio legale tributario Morabito, specializzato in diritto dell’arte.

 

Quando il diritto incontra l’arte, nasce un connubio perfetto come nel caso della mostra ospitata giovedì  16 dicembre prossimo presso lo studio Legale Tributario Morabito, in piazza Statuto 10,e dedicata all’artista Andrea Sbra Perego. L’esposizione,organizzata in collaborazione  con la galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, narra la dicotomia vicinanza -lontananza in un periodo storico in cui le distanze paiono essersi amplificate. Il viaggio viene a assumere una nuova chiave di lettura, non più  scontata, ma capace di stratificarsi attraverso la particolare tecnica mista utilizzata dall’artista, quale il collage, la pittura ad olio e la vernice spray, che si amalgamano per raccontare e restituire la complessità a luoghi percepiti per essere di passaggio.

L’artista Andrea Sbra Perego, nato a Bergamo nel 1982, vive e lavora a Torino. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, ha da sempre compiuto una ricerca artistica  che si alimenta di viaggi e esperienze volti ad indagare lo stretto rapporto presente tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda. Proprio l’uomo risulta il protagonista dell’interazione, studiata dall’artista, con il territorio urbano circostante. Il luogo occupato è sempre umanizzato e risulta il testimone del condizionamento  che la società opera sulla natura. Il suo stile pittorico si è formatoispirandosi a maestri quali Fabio Maria Linari e Gianfranco Bonetti. Dal 2000 l’artista espone i suoi lavori in numerose mostre collettive e personali, dapprima nel Bergamasco, poi in città quali Milano, La Spezia, Genova e Roma, dove si è  trasferito per breve tempo nel 2008, per poi spostarsi a Rimini e Londra. Dopo una breve parentesi messicana, nel 2015 ha fatto ritorno nella città natale. Durante gli anni dei suoi spostamenti la sua produzione artistica si è  concentrata sull’uomo e sull’analisi del rapporto tra questi e la natura, sempre consapevole della necessità  di “narrare il presente perché questo è  o dovrebbe essere il compito di ogni artista”. L’opera d’arte, per Perego, non è soltanto il prodotto del suo lavoro in studio, sul cavalletto, ma rappresenta il vivere stesso seguendo i ritmi della società e facendone parte attiva. L’avventura dell’esistenza, in lui, avviene attraverso la ricerca dell’arte. La sua poliedricità  lo ha portato poi a spaziare dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video, fino ad abbracciare anche la performance.

https://www.andreasbraperego.com

Lo studio Morabito ha quale sua peculiarità  la specializzazione  in diritto dell’arte; i suoi avvocati, forti di una consolidata e lunga esperienza sul campo, sono in grado di sviluppare le soluzioni più  efficaci  per affrontare le sfide legali e commerciali dei clienti. Lo studio fornisce, inoltre, consulenze legali per collezionisti, gallerie d’arte, artisti e organizzazioni artistiche, occupandosi di materie inerenti il diritto dell’arte, la proprietà intellettuale, i contratti, la formazione aziendale, le fondazioni private e charity.

La galleria d’arte Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, fondata nel 2011, ha da sempre focalizzato la sua attenzione sulla produzione e realizzazione di progetti per lo più  inerenti il territorio nazionale,  privilegiando i giovani artisti under 40, che si fossero già distinti  nella ricerca e proposta artistica anche fuori Italia. Lo stesso principio viene applicato agli artisti storicizzati trattati in galleria, con riguardo particolare a coloro che abbianocompiuto la loro ricerca negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta.

MARA MARTELLOTTA

Dopo l’incendio raddoppia la presenza di “veleni” nell’aria

Le rilevazioni dell’Arpa Piemonte dopo l’incendio dell’azienda Demap di Beinasco avvenuto ieri indicano  un incremento di alcuni prodotti della combustione in aria i cui valori rilevati sono il doppio rispetto al  normale. I sindaci dei comuni del territorio  compresa la città di Torino  (in particolare per quanto riguarda la zona sud) consigliano di tenere le finestre chiuse e di uscire indossando sempre la mascherina ffp2. Per precauzione a Beinasco tre scuole oggi sono chiuse. La nube di fumo sollevatasi dal rogo ieri era visibile da buona parte del Piemonte.