ilTorinese

Gratis il test di fine isolamento

PER USCIRE DA ISOLAMENTO E QUARANTENA IN PIEMONTE TAMPONE ANTIGENICO GRATUITO IN FARMACIA E NELLE STRUTTURE PRIVATE DA LUNEDÌ 17 GENNAIO

Per potenziare il sistema di esecuzione dei tamponi che liberano i soggetti guariti dal Covid e i loro contatti stretti, la Regione Piemonte, con una delibera che sarà approvata in Giunta, da lunedì 17 gennaio renderà gratuiti tutti i tamponi necessari per l’uscita da isolamento e quarantena, inclusi quelli antigenici rapidi effettuati nelle farmacie e nelle strutture private del territorio regionale.

Nella riunione di oggi all’Unità di crisi si è parlato anche di ulteriori snellimenti burocratici delle procedure necessarie all’attivazione e sblocco dei provvedimenti contumaciali per i contagiati e per i contatti che verranno finalizzati nei prossimi giorni.

È stato fatto anche il punto sul sistema definito dal Governo per le quarantene in ambito scolastico, nel primo giorno di ripartenza delle lezioni dopo le festività natalizie.

La roulette russa

IL PUNTASPILLI di Luca Martina  

La fortissima salita dei prezzi del gas, alla quale abbiamo assistito negli ultimi 12 mesi, è stata dovuta in buona parte alla ripresa dell’economia, iniziata già a partire dalla metà del 2020.  

I colli di bottiglia dovuti ad una subitanea ripresa della domanda di beni e servizi, senza che fosse possibile soddisfarla prontamente a causa delle fabbriche ancora a regime ridotto (dopo le chiusure e le riduzioni di personale)  ed alla mancanza di scorte nei magazzini (non ricostituite durante la prima fase della crisi), hanno causato l’aumento parabolico dei prezzi di molte materie prime (diventate merce scarsa e richiestissima) e, successivamente, si sono tradotti anche in elevati incrementi dei prezzi al consumo e, dulcis in fundo, in inflazione.

Ma a questo ha anche contribuito la elevata instabilità politica di molti dei Paesi produttori e, almeno nella prima fase, le condizioni atmosferiche che hanno ridotto la produzione di energia idroelettrica.

Occorre ricordare qui come il mercato del gas naturale sia molto “regionale”: i Paesi europei si riforniscono prevalentemente dalla Russia mentre il mercato americano è in buona parte autosufficiente.

Il nostro Paese, ad esempio, nel 2019 ha importato il 46% del gas consumato dalla Russia (tramite un gasdotto che attraversa il territorio ucraino) mentre il 19% proveniva dall’ Algeria ed il rimanente da Qatar, Norvegia e Libia.

E’ così accaduto che il prezzo del gas sia rimasto sostanzialmente stabile negli Stati Uniti a differenza di quanto avvenuto in Europa ed in Asia.

  Il riacuirsi della crisi tra la Russia e l’Ucraina è stata la classica benzina (o gas…) gettata sul fuoco.

Il conflitto tra i due Paesi è iniziato quasi otto anni fa, nel febbraio del 2014, con l’occupazione russa della Repubblica di Crimea (che apparteneva per legge all’Ucraina) e il sempre maggiore avvicinamento, con la potenziale adesione alla NATO, di Kiev ai Paesi occidentali (che secondo Putin, dopo la rivoluzione del 2014, controllerebbero il Paese) ha provocato la reazione russa (con un massiccio schieramento di truppe ai confini) degli ultimi mesi.

Putin ha disposto inoltre prima la cessazione delle esportazioni di carbone all’ex repubblica sovietica e, successivamente, l’utilizzo del nuovo (appena terminato) gasdotto “Nord stream 2” che consentirà di tagliare fuori l’Ucraina (riducendone così le entrate percepite per questo “passaggio”) dal percorso del gas esportato.

Questo gasdotto sarà in grado di portare nel cuore dell’Europa il gas russo attraverso il mar Baltico ed è stato a lungo avversato sia dagli Stati Uniti che dalla Commissione europea (che deve ancora concedere i permessi necessari, anche se la Germania, con il suo nuovo governo, potrebbe presto sfilarsi) per questioni ambientali e di sicurezza.

Il presidente russo ha reagito con sempre maggiore insofferenza alle critiche, provenienti dai governi occidentali, al suo atteggiamento nei confronti di Kiev ed ha utilizzato senza grandi scrupoli le forniture energetiche per rendere più “malleabili” i paesi importatori.

Uno degli effetti collaterali di questa situazione è stata la creazione di forti tensioni, particolarmente evidenti nei Paesi dove il prezzo del gas, dapprima calmierato, è stato lasciato libero di salire, provocando un forte scontento tra la popolazione.

Ciò è quanto avvenuto in Kazakistan dove le proteste popolari si sono sommate alle richieste di maggiori libertà democratiche (il presidente in carica Tokajev è filorusso ed ha sempre risposto a queste istanze con estrema durezza).

Il Kazakistan e l’Ucraina rappresentano due dei più importanti stati-cuscinetto che hanno storicamente consentito alla Russia di approvvigionarsi di materie prime e di tenere lontani da Mosca, il cuore del Paese, i propri nemici.

Impensabile quindi che l’ex impero zarista si rassegni a rinunciare completamente al controllo (diretto o indiretto) dei territori che la “proteggono”, ad ovest dagli altri Paesi europei della sfera atlantica ed a sud dalla Cina e dalle repubbliche islamiche.

Non sembra perciò realistica, per il prossimo futuro, una totale cessazione delle tensioni e tanto meno la creazione di stati pienamente democratici nell’ambito dei Paesi appartenenti alla Comunità degli stati Indipendenti (la CIS).

Il rischio che la situazione sfugga di mano esiste ma la realpolitik dovrebbe condurre ad una stabilizzazione che consentirà una riduzione delle pressioni sul prezzo del gas ed un suo graduale ritorno a livelli più simili a quelli praticati oltreoceano dai produttori statunitensi.

Il ricorso alla forza rimane improbabile anche se è purtroppo impossibile sapere se, come in una pericolosa roulette russa, la pistola puntata alla tempia sia carica o no.

La Russia, un po’ come la Cina, rivendica sempre di più un ruolo di primo piano nello scacchiere geopolitico mondiale e questo è uno degli effetti del cambiamento di rotta, con un crescente disimpegno a livello internazionale, operato dagli Stati Uniti: iniziato dalla presidenza di Barack Obama, proseguito poi, con ancora maggiore decisione, da Donald Trump e non certo smentito, sinora, da Joe Biden.

Chi è causa del suo male…

Molestie di Capodanno a Milano, coinvolti giovani torinesi

AGGIORNAMENTO Arrestato un giovane ventunenne di Torino, cittadino italiano di origini marocchine che avrebbe partecipato alle violenze


Sono 12 gli indagati per le aggressioni a sfondo sessuale nella notte di Capodanno ai danni di giovani ragazze in piazza Duomo a Milano. 

La procura milanese sta anche  indagando su altri episodi di molestie che si sarebbero verificati nei giorni precedenti.

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, ha compiuto a Milano e a Torino perquisizioni a carico di 18 persone ritenute coinvolte nelle aggressioni.

L’ attività di indagine degli agenti della Squadra Mobile milanese e del Commissariato Centro, ha permesso di accertare tre diversi episodi di violenza consumati quella notte ai danni di  ragazze presenti in piazza per i festeggiamenti. Identificati  15 ragazzi maggiorenni e 3 minorenni, tra i 15 e i 21 anni, sia stranieri che italiani di origini nordafricane, che si ritiene abbiano partecipato ai raid di Capodanno.

Tentata rapina in Piazzetta Reale

 

Arrestato dagli agenti del Commissariato Centro

 

Domenica mattina, intorno alle 5.30 gli agenti del Commissariato Centro vengono fermati in Piazza Castello angolo via Roma da un uomo che racconta loro di aver subito poco prima un tentativo di rapina sotto i portici che collegano Piazzetta Reale con Piazza San Giovanni.

Poco prima, mentre camminava, la vittima aveva incrociato un uomo che aveva tentato di strappargli lo zaino che portava a spalla. Nell’occorso, la vittima si era divincolata per evitare il furto e il rapinatore lo aveva colpito con due pugni al volto. Dopo tale condotta, l’aggressore, un trentanovenne, si era dato alla dato alla fuga lungo i portici inseguito dalla vittima fino a quando non aveva incrociato la volante della Polizia.

Subito dopo essere stati notiziati, gli agenti fermano il trentanovenne in via Viotti angolo via Monti di Pietà arrestandolo per il tentato furto. L’uomo viene anche denunciato in stato di libertà per le minacce rivolte ai poliziotti durante le fasi dell’arresto.

A seguito di accertamenti, emerge che l’arrestato, gravato da numerosi precedenti di polizia, oltre a un divieto di dimora nel Comune di Torino aveva a carico un Allontanamento Prefettizio per motivi di pubblica sicurezza ai quali è risultato inottemperante. Inoltre, l’uomo aveva utilizzato più di 30 alias nel corso delle diverse identificazioni.

Fdi, Rigenerazione Urbana: “governo inefficiente”

“I fondi del bando sulla rigenerazione urbana sono l’ennesima prova dell’inefficienza del Governo che discrimina le buone amministrazioni sull’altare di un algoritmo che va completamente rivisto. L’indice di rigenerazione urbana ha di fatto penalizzato miriadi di comuni meritevoli di ricevere un aiuto. Serve un’integrazione che garantisca anche loro, ammessi al bando, di avere un respiro tramite quelle risorse. I partiti di Governo rivedano le regole e garantiscano i fondi. Presenteremo un’interrogazione urgente affinché interi comuni rimasti del tutto increduli, abbiano la necessaria e doverosa risposta. In caso contrario il risultato del bando si trasformerà nell’ennesima beffa del Governo verso tutti gli amministratori” lo dice in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.

Sanità privata, 500 posti letto per alleggerire la pressione ospedaliera

A SUPPORTO DEGLI OSPEDALI 500 POSTI LETTO ORDINARI NELLE STRUTTURE PRIVATE

Per alleggerire la pressione ospedaliera, la Regione Piemonte ha raccolto la disponibilità di circa 500 posti per la degenza ordinaria nelle strutture private del territorio, con cui verrà siglato in settimana un protocollo di collaborazione.

Posti letto che consentiranno così di liberare spazi e ridurre l’impatto delle ospedalizzazioni Covid su quelle necessarie per altre patologie.

Tv nei comuni montani, l’allarme di Uncem

Uncem ha chiesto a tutti gli Enti montani italiani proprietari di impianti per la trasmissione televisiva di bloccare ogni tentativo di spegnimento dei ripetitori, a opera di imprese incaricate dal Ministero dello Sviluppo Economico. I ripetitori TV non si spengono. La mobilitazione è necessaria, a tutela dei cittadini residenti nei Comuni montani. “Intervenga con urgenza il MISE per sostenere gli Enti, Comuni, Comunità, Unioni montane, in questo complesso passaggio di frequenze e adattamento tecnologico dei ripetori – afferma Marco Bussone, Presidente Uncem – Di certo gli impianti non possono e non devono essere spenti. Faremo resistenza. Perché non accettiamo di fare le spese, come comunità ed Enti locali dei territori, di una non gestione del cambio delle frequenze da parte del Ministero competente. Queste cose non si improvvisano. E vanno guidate, operativamente. Anche d’intesa con Rai e Inwitt. Uncem chiede da almeno un anno al Mise di intervenire. Nulla è stato fatto. Ora il Ministero deve convocarci, in sede tecnica e politica, capire dove sono gli impianti e quante risorse servono per adeguarli. Se non riuscirà, allora si stanzino risorse per consentire ai cittadini delle aree montane coperti da segnali di ripetitori non Rai o RaiWay, di acquistare la parabola e il decoder e dunque vedere la televisione con il TVSat. Uncem prosegue anche nei rapporti con il sistema delle TV regionali, rappresentate da Confindustria Radio-TV, per evitare black-out e ingenti spese da parte delle imprese del settore. I cittadini, in tutto il Paese, anche nelle aree montane, hanno il diritto di vedere l’intero bouquet televisivo, compresi i canali tematici Rai, comprese le tv regionali e locali. Senza ulteriori spese e senza interventi a carico degli Enti locali, onerosi e finora rimasti senza copertura finanziaria e politica”.

TrasformAzioni, Incontri Illuminanti con l’Arte Contemporanea

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Il progetto Incontri Illuminanti con l’Arte Contemporanea, avviato nel 2018 dall’Area Attività Culturali della Città di Torino con l’intento di attivare un public program legato alla rassegna Luci d’Artista, torna per l’edizione 2021/2022 continuando a promuovere progetti educativi e formativi che avvicinano ai linguaggi dell’arte contemporanea.

La quarta edizione del progetto, dal titolo TrasformAzioni – promosso dalla Città di Torino, da quest’anno è realizzato in collaborazione con Fondazione Torino Musei e con la cooperazione dei Dipartimenti Educazione di GAM – Galleria Civica Arte Moderna e Contemporanea, PAV – Parco Arte Vivente – Centro sperimentale d’arte contemporanea, Fondazione Merz e Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea. Per la XXIV^ edizione di Luci d’Artista sono previsti quattro interventi, realizzati nelle Circoscrizioni 2, 3, 4 e 6 rivolti a pubblici differenti e collegati con la presenza, nei diversi contesti urbani, delle Luci: le opere luminose nello spazio pubblico sono facilmente accessibili e costituiscono una straordinaria opportunità per avvicinare i cittadini all’arte contemporanea nel loro contesto di vita quotidiana.

Programma del Dipartimento Educazione GAM
Sguardi Aperti

Il Dipartimento Educazione della GAM propone un percorso dal titolo “Sguardi Aperti” che si articola in una serie di appuntamenti realizzati insieme a diverse realtà attive nel territorio della Circoscrizione 6 e con l’Istituto Comprensivo Gabelli – Pestalozzi.

L’iniziativa nasce dalla possibilità che l’opera Vele di Natale dell’artista Vasco Are, inserita in un particolare contesto urbano, quello del mercato rionale di piazza Foroni, sia vissuta da commercianti, abitanti e passanti nel suo pieno valore artistico e sociale.

Nel mese di novembre il Dipartimento Educazione ha organizzato tre workshop di formazione con le insegnanti, realizzando un’istallazione inserita nel cortile della scuola Gabelli. Le insegnanti coinvolte si sono impegnate a riportare alle loro classi quanto appreso durante i workshop. Il risultato sarà visibile sui balconi e dalle finestre delle case dei bambini.

Tutto il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione con i Bagni pubblici di via Agliè, l’Hub culturale di Via Baltea 3, il Flashback Lab a cura di Maria Chiara Guerra, alcune delle CaseBottega di cui Barriera in divenire coordinato da Cristina Pistoletto, come il collettivo Ventunesimo, i musicisti di Pietra Tonale e l’Associazione Culturale Neutopia.

Dal 10 al 15 gennaio 2022 – Piazza Foroni

COLLETTIVO VENTUNESIMO

Il Collettivo Ventunesimo promuove progetti partecipativi rivolti alla comunità locale. Per richiamare lo sguardo dei passanti sulle Vele di Natale di Vasco Are ne vengono tracciati i contorni proiettati dall’ombra sui muri delle case in diversi orari della giornata. Tale azione funge da meridiana, ponendo l’opera dell’artista in relazione con le superfici della piazza e guidando verso l’alto lo sguardo dei passanti. Le figure rappresentate contengono l’indicazione precisa dell’ora della proiezione dell’ombra di una Vela di Vasco Are.

Inoltre sulla pavimentazione nell’area del mercato di Piazza Foroni sarà disegnata una Rosa dei venti con gessi o colori non permanenti. Il disegno è tracciato sotto l’opera, così da fornire un riferimento concettuale allo spettatore. L’azione di pulizia della piazza con l’acqua del Po a fine mercato prevede la lenta cancellazione del lavoro. L’intervento è dunque volatile e temporaneo.

 

giovedì sera 13 gennaio ore 18:00 – 19:00

Concepire Piazza Foroni come un fiume Po metaforico, utilizzando l’elemento acqua recuperato dal fiume per riflettere le vele sulla pavimentazione.  Questa azione rievoca l’idea originaria di Vasco Are, che aveva immaginato di sospendere l’opera sul corso del Po.

11 e 13 gennaio 2022 ore 18:00 – 19:00 – Piazza Foroni

ASSOCIAZIONE PIETRA TONALE

 

Questa azione si svolge in concomitanza alla performance del collettivo Ventunesimo.

Pietra Tonale è un’associazione culturale e collettivo di improvvisazione e sperimentazione musicale.

La performance si divide in due parti che avvengono contemporaneamente: un gruppo di 7 musicisti (voci, fiati e percussioni) sparsi sui lati della piazza per circondare e delimitare la zona delle luci, avranno il compito di rievocare l’atmosfera del fiume attraverso l’uso degli strumenti e la tecnica del field recordins, usando campionature del vociare del mercato e di un corso d’acqua, unendo dunque a livello sonoro gli elementi di una metafora: fiume e persone, corso d’acqua e fiume di gente.

Un altro gruppo di 3 musicisti, posizionati al centro dell’area delimitata dal primo gruppo, e quindi sotto le luci, suoneranno tre strumenti auto-costruiti che consistono in tre triangoli di legno alti circa due metri a riprendere la forma delle Vele di Natale. Il primo monta delle corde tese sull’intelaiatura, suonate per sfregamento con un archetto; il secondo, suonato in maniera percussiva, presenta una rete tesa a cui sono legati vari oggetti di recupero del mercato; infine sui lati interni del triangolo del terzo strumento sono attaccati dei campanelli, riprendendo l’idea originale dell’artista.

 

Dal 10 al 15 gennaio 2022 – Piazza Foroni
ASSOCIAZIONE CULTURALE NEUTOPIA

L’Associazione Culturale Neutopia propone un intervento di una settimana che interessa l’area di Piazza Foroni, interagendo con il mercato. Le poesie di Vasco Are sono stampate su carta velina trasparente, creando forme triangolari di dimensioni variabili che saranno installate dietro i banchi dei lavoratori del mercato. I negozianti inoltre distribuiranno ai clienti i “pocket poems”: brevi testi di Vasco Are stampati su piccole strisce di carta e tradotti in inglese, arabo, spagnolo, francese.

15 gennaio ore 17:00 – 18:00 – Piazza Foroni

Davide Galipò ed Elena Cappai Bonanni, poet3 attiv3 nel quartiere di Barriera di Milano, realizzano un reading poetico-musicale all’interno del mercato, sul lato est di Piazza Foroni tra il banco del pesce e il banco dei fiori. I temi sono il corpo e la corporeità, il lavoro, la merce e i vizi del sistema, la matria come alternativa a tutte le patrie, l’incontro come antidoto all’alienazione.

 

15 gennaio 2022 | ore 18:30 – Via Baltea 3
ASTRONAVE TERRA | FLASHBACK LAB
Asta benefica e Per la luce, oltre la piazzaInterventi a cura di Maria Chiara Guerra

Nel mese di dicembre, attorno al social table dell’hub culturale di via Baltea 3, come fossero in una tavolata conviviale, dopo aver conosciuto la biografia e l’opera di Vasco Are il gruppo degli Over ha realizzato un unico grande manifesto-racconto, utilizzando materiali per narrare la propria storia e la propria Barriera di Milano. Il manifesto è stato tagliato in rettangoli incorniciati come fotografie di famiglie. I piccoli quadri realizzati durante il workshop diventano oggetto di una asta benefica il cui ricavato è destinato ai pranzi sospesi, iniziativa già attiva in Via Baltea 3, con il coinvolgimento dei commercianti di Piazza Foroni, a sostegno di spese sospese.

Per la luce, oltre la piazza è la seconda tappa di AstronaveTerra, in cui le classi di alunni già coinvolte durante i giorni di Flashback visiteranno le Vele di Natale di Vasco Are.

Tutti gli eventi sono gratuiti, si svolgono all’esterno e sono aperti a tutti.

Edilizia: migliaia di cantieri aperti, ma lievitano costi di ponteggi e materiali Più incidenti sul lavoro

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Le commesse sono cresciute in modo esponenziale, i prezzi dei materiali sono saliti alle stelle (+ 123 % il legno d’abete, +88% i mattoni, nel primo semestre di quest’anno), la manodopera specializzata è diventata merce rara, si sono moltiplicate le nuove ditte edili e gli infortuni sul lavoro hanno registrato una forte impennata: 44 in Piemonte nel 2021.

il 34% degli incidenti mortali di quest’anno si concentra nella provincia di Torino, seguita da Cuneo (29,5%) e Alessandria (20,5%). Tre vittime ad Asti, una a Biella, una nel Verbano Cusio Ossola. Nessuna nella provincia di Novara.

 

L’edilizia, dopo il pieno di incentivi fiscali, ha trasformato l’Italia e il Piemonte in un grande cantiere: le commesse sono cresciute in modo esponenziale, i prezzi dei materiali sono saliti alle stelle (+ 123 % il legno d’abete, +88% i mattoni, nel primo semestre di quest’anno), la manodopera specializzata è diventata merce rara, si sono moltiplicate le nuove ditte edili e gli infortuni sul lavoro hanno registrato una forte impennata.

“In Piemonte – commenta Enzo Tanino, Presidente edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte – i cantieri aperti sono migliaia: piccoli e grandi interventi che hanno avuto il merito di rilanciare l’edilizia ma purtroppo come conseguenza quello di far lievitare i costi dei ponteggi e dei materiali.”

Secondo gli ultimi dati ENEA in Italia lavori certificati sono quasi 70mila che equivalgono a 11miliardi di investimenti ammessi a detrazione. Un’accelerata anomala e incontrollata che ha portato difficoltà a reperire ponteggi, materiale e personale qualificato.

“Inoltre, occorre fare tutto in fretta – continua Tanino – perché per le proprietà unifamiliari bisogna completare almeno il 30% delle opere entro il 30 giugno 2022 per incassare il contributo.  Questa è la ragione che ha portato l’aumento di nuove imprese, spesso improvvisate, e che, in molti casi, non sono in grado di far fronte alle prescrizioni normative sulla sicurezza. La corsa all’incentivo rischia, dunque, di lasciare in eredità dei danni come l’aumento di nuove imprese non sempre affidabili e l’aumento di subappalti, spesso con manovalanza che arriva dall’estero e che non conosce la normativa italiana”.

Un altro aspetto che si intreccia al boom dei cantieri è la crescita degli incidenti sul lavoro.

I dati INAIL dei primi 10 mesi del 2021, al netto del Covid-19, registrano un incremento degli infortuni mortali del 20%.

L’incertezza sulla proroga del superbonus dei prossimi anni, che è stata al centro delle discussioni della Legge di Bilancio in questi mesi, ora superata con l’approvazione della stessa legge -continua Tanino – ha prodotto una situazione di caos nel settore edile: gli incentivi hanno garantito una forte ripresa dell’attività del settore ma anche un aumento esponenziale degli incidenti.”

Il lavoro che uccide. 44 in Piemonte nel 2021 (finora): il 34% degli incidenti mortali di quest’anno si concentra nella provincia di Torino, seguita da Cuneo (29,5%) e Alessandria (20,5%). Tre vittime ad Asti, una vittima a Biella e una nel Verbano Cusio Ossola. Nessuna nella provincia di Novara.

Il tema della formazione e della sicurezza – riprende Tanino – sono per noi in primo piano; è necessario aggiornare i programmi dei corsi in seno agli Enti Bilaterali: i neoassunti devono poter acquisire le competenze pratiche sul campo, in cantiere, e lì applicare quanto appreso in aula sotto la guida delle mani più esperte. Come accadeva un tempo con il maestro di bottega che rappresenta il tratto distintivo del settore artigiano. La legge di abilitazione al settore, che potrebbe impedire l’accesso ad imprese improvvisate, è una richiesta inevasa da 40 anni; l’ultimo testo è fermo in parlamento dal 2010. E’ necessario, dunque, puntare sulla formazione e mettere in campo azioni di prevenzione a livello normativo.”

“Per mettere un freno agli incidenti sul lavoro generati dalla fretta – conclude Tanino – sui bonus bisogna avere una prospettiva di più lungo periodo, per permettere alle imprese di avere una migliore programmazione sul lavoro cantierabile, maggiore disciplina sulle norme di sicurezza e una performance qualitativamente più elevata”.

Incidente sulla minimoto, grave bimbo di 5 anni

DAL PIEMONTE / In un bosco di Bellinzago nel Novarese, nei pressi di una pista di motocross, un bambino di 5 anni alla guida  di una «minimoto» è finito violentemente contro una recinzione. Alcuni presenti hanno chiamato l’ambulanza. Il piccolo è stato trasportato all’ospedale Maggiore di Novara e le sue condizioni sono gravi.
(Foto archivio)