ilTorinese

Dumsedafe: il nuovo corso del Sistema Torino si ritrova al ristorante del Sitea

A volte riappaiono. Riappaiono, non ritornano, perché in realtà non se n’erano mai andati.

Così i combattenti e reduci di quello che fu il Sistema Torino si ritrovano a pranzo al ristorante interno dell’hotel Sitea, nel centro della città, per vedere cosa si può fare per salvare la capitale subalpina dai politici che l’amministrano. Hanno anche inventato un nome per il loro gruppo: Dumsedafe, ossia diamoci da fare.

Continua a leggere:

Dumsedafe: il nuovo corso del Sistema Torino si ritrova al ristorante del Sitea

14 Novembre 1973: Inghilterra Vs Italia 0-1

14 novembre 1973
Prima storica vittoria dell’Italia in Inghilterra!
Inghilterra-Italia 0-1
Capello 86′

Storico successo della Nazionale italiana il 14 novembre 1973: gli azzurri per la prima volta espugnano Wembley. Contro l’Inghilterra non c’è nessun trofeo in palio se non l’appuntamento con la storia ed è quella che ci regala Fabio Capello a quattro minuti dalla fine. Una partita combattuta, davanti a 90mila tifosi e sotto una pioggia incessante. Dino Zoff fra i migliori in campo in una partita per lunghi tratti dominata dagli inglesi, come recita il 19-2 nel computo dei calci d’angolo, e risolta da un contropiede, in pieno stile italiano.
Gran gol del regista dai piedi buoni e tanta intelligenza tattica che risponde al nome di Fabio Capello che diventerà poi uno dei più grandi allenatori del mondo.

INGHILTERRA: Shilton, Madeley, Hughes, Bell, McFarland, Moore (cap.), Currie, Channon, Osgood, Clarke (74′ Hector), Peters. A disp. Clemence, Storey, Brooking, Dobson, Worthington, Keegan. C.T. A. Ramsey.

ITALIA: Zoff, Spinosi, Facchetti (cap.), Benetti, Bellugi, Burgnich, Causio, Capello, Chinaglia [7], Rivera, Riva. A disp. Castellini, Sabadini, Zecchini, Furino, Re Cecconi, Bigon, Boninsegna, P.Pulici. C.T. Valcareggi.

Arbitro: Marques Lobo (Portogallo).

Marcatore: 86′ Capello.

Enzo Grassano

Dai dodici titoli in concorso alle “Stanze di Rol”, i tanti volti del 39mo TFF

Dal 26 novembre al 4 dicembre

“Uno strappo, un rapido movimento, una scossa, un’emozione, uno squarcio su un futuro tutto da ripensare e da re-immaginare”. La spianata di piazza Vittorio in una vecchia immagine (credits Maicol Casale e Davide Oberto), il tram d’un tempo che sferraglia lungo il fiume, macchine da presa microfoni e piccoli set, King Kong sulla cupola della Gran Madre, Anna Magnani che nell’ultimo istante urla dietro la camionetta che le sta portando via Francesco, un omaggio al godardiano Jean Paul Belmondo; ma anche una platea di spettatori, Buster Keaton con il suo cappellino schiacciato e il bicchiere di popcorn in mano, Orson Welles con l’eterno sigaro, il robot di “Metropolis”, forse il coltellaccio di “Psyco”, forse Marylin. È l’immagine che accompagnerà dal 26 novembre al 4 dicembre la 39ma edizione del Torino Film Festival, un panorama quantomai colorato del cinema mondiali, un concorso ufficiale con premiazione di rito, una giuria capitanata dalla regista ungherese Ildikò Enyedi, Caméra d’or a Cannes, Orso d’oro a Berlino e nomination agli Oscar (“per molto tempo ho guardato da lontano e desiderato incontrare questa ‘persona’ intrigante, audace e nobile nelle proprie scelte, orgogliosa dei suoi valori e umile nei confronti dei registi – il Torino Film Festival”), una madrina che ha la simpatia di Emanuela Fanelli (la vedremo a breve in “Siccità”, l’ultimo film di Paolo Virzì), la presenza del giurato Alessandro Gassmann, la masterclass della diva Monica Bellucci insignita quest’anno del Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica, a riconoscimento “per la sua versatilità artistica, per la disponibilità a promuovere l’opera di autori emergenti permettendo così la realizzazione di progetti poliedrici con contenuti e linguaggi nuovi, per la sua capacità di padroneggiare magnificamente una potenzialità creativa che può arricchire enormemente l’arte cinematografica”. In ultimo, ma non ultimo, un budget provvidenziale di un milione e 750mila euro che non sarà quello della pre-pandemia ma che non è nemmeno da buttar via.

Nello sconquasso generale, nelle incertezze e nelle precauzioni necessariamente prese, appare come una importante novità il ritorno in sala, la normalità delle proiezioni in sale (quest’anno Greenwich Village, Massimo e Lux) dove il pubblico può essere accolto al 100%, dove si torna a chiacchierare e a scambiarci giudizi. Persino le code all’entrata, nel loro sciogliersi a passi lenti, vanno benedette. La riconferma sono le opere prime e seconde di autori che lo sguardo del TFF si spinge a “proteggere e promuovere”, come sottolinea il direttore Stefano Francia di Colle, “fortemente convinti che dare risalto a questo lavoro possa essere un utile contributo all’industria dello spettacolo e alla produzione culturale italiana e internazionale”.

Inaugurazione e chiusura sull’onda della musica. La prima è affidata a “Sing 2 – Sempre più forte” diretto da Garth Jennings (uscita natalizia il 23 dicembre), coloratissima commedia musicale d’animazione, sequel del “Sing” di cinque anni fa, storia di successo di un gruppo di animali pronti a organizzare una gara canora per riportare il Moon Theatre al suo vecchio splendore e salvarlo così dalla chiusura. “Mi rendo conto – ha affermato di recente il regista – che le nostre ambizioni per il film sono sempre state allineate con quelle del nostro amato Buster Moon: raggiungere le stelle e dare al pubblico la più meravigliosa, la più strabiliante e più sentita celebrazione del cinema e della musica possibile. Non potremmo essere più orgogliosi del nostro film e siamo tutti felici di portare “Sing 2” al Torino Film Festival”. Anche un’occasione per ascoltare le voci originali di Matthew McConaughey (il koala Buster), Reese Witherspoon (la maialina Rosita), Scarlett Johansson (la porcospina rocker Ash) e Bono (il leone Clay Calloway). La serata finale vedrà sullo schermo Valerie Lemercier, interprete e regista di “Aline”, dedicato alla voce e alla vita di Céline Dion, il pubblico e il privato, l’incontro con il produttore Guy-Claude Kamar e il successo planetario.

181 i film presentati al festival (18 lungometraggi, 68 anteprime mondiali, 14 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 53 anteprime italiane, su un totale di 4500 opere visionate), 12 le proposte nel concorso ufficiale, ospiti tra gli altri Corea del Sud, Canada, Argentina, Svezia, Germania, Cina, Francia, Austria, Germania, Usa. Unico titolo italiano “Il muto di Gallura” di Matteo Fresi, quasi un western ambientato tra i monti e i boschi della Gallura, dove, tra il 1849 e il 1856, si consumò una feroce faida tra le famiglie Mamia, Pileri e Vasa, che causò decine di morti: tra gli artefici c’era Bastiano Tansu, detto il Muto, divenuto protagonista di una leggenda ancora, in parte, avvolta nel mistero. Dalla Turchia (coproduzione Romania/Francia/Spagna) arriva “Between two dawns”, storia del giovane Kadir che conduce felicemente con il resto della famiglia una fabbrica tessile; quando un operaio si ustionerà, per lui le cose cambieranno decisamente. Il tema purtroppo attualissimo della sicurezza sul lavoro, gli incidenti sempre più numerosi e le loro conseguenze, l’annullarsi di ogni certezza nello spirito e nella vita del protagonista. “Clara sola” di Nathalie Alvarez (Svezia/Costa Rica/Belgio/Germania) narra di una ragazza, sofferente per dolori a ossa e muscoli, usata dalla madre superstiziosa come guaritrice in raduni religiosi; di “Feathers” di Omar El Zohairy (Francia/Egitto/Olanda/Grecia) è protagonista una donna, totalmente asservita ai suoi doveri di moglie e madre, decisa ad affrontare un cambiamento radicale dopo che ad una festa un prestigiatore ha trasformato suo marito in un pollo: il gusto della nuova libertà, con conseguenze davvero eclatanti. L’austriaco Sebastian Meise porta “Great freedom”, la storia di Hans, dall’immediato secondo dopoguerra alla fine degli anni Sessanta condannato per omosessualità: anche qui una ricerca continua di libertà, ma altresì anni che trascorrono tra silenzi e sguardi, tra dolore e speranza. Da sottolineare ancora due film di produzione francese: “Une jeune fille qui va bien” di Sandrine Kimberlain, Irène nella Parigi del 1942, giovane ebrea francese con il desiderio di studiare recitazione, un futuro sognato sulle tavole del palcoscenico, la persecuzione che cambierà ogni cosa; e “La traversée” di Florence Miailhe, due fratellini, nella dura realtà dell’Europa dell’Est, allontanati dai genitori e pronti ad affrontare un drammatico viaggio per scappare dalle persecuzioni perpetrate nel loro paese d’origine.

Altri appuntamenti da segnalare, “Jane par Charlotte”, ovvero Jane Birkin vista da Charlotte Gainsbourg, una madre vista dalla figlia, un confronto che serve anche a ristabilire anni fatti di incomprensioni e di deboli riavvicinamenti, un momento per rimettersi in gioco, l’una e l’altra parte; ancora la Gainsbourg in “Suzanna Andler” di Benoît Jacquot dal testo omonimo di Marguerite Duras, un’unica giornata all’insegna di sentimenti, menzogne e tradimenti, l’attesa di un amante, una villa affacciata sul mare della Costa Azzurra. “Bangla – La serie” di Phaim Bhuiyan e Emanuele Scaringi, gli stessi autori del film rivelazione del 2019, la storia del ragazzo di origini bengalesi che vive nel quartiere romano di Torpigrattara, che ha formato con gli amici un gruppo musicale e che ama Asia, una ragazza che è il suo esatto contrario, ribelle e scapestrata; “Cry Macho” di e con Clint Eastwood, un anziano cowboy allevatore di cavalli ed ex star del rodeo, incaricato dal suo capo di riportare in Texas dal Messico il figlio allontanato dalla madre alcolizzata: sarà l’occasione perché s’instauri tra il ragazzo e il vecchio (Eastwood è arrivato ai 91 anni!) un’insolita amicizia; Monica Bellucci rivede tra documentario e finzione il mito di Anita Eckberg in “The girl in the fountain”, quattro storie che s’intrecciano in “La notte più lunga dell’anno”, esordio di cui si dice un gran bene di Simone Aleandri, interpreti tra gli altri Ambra Angiolini, Massimo Popolizio e Alessandro Haber. Un omaggio a Giovanna Marini con “Giovanna, storie di una voce” firmato da Chiara Ronchini, l’immagine di una indimenticata icona della musica folk italiana, una coppia in “Bergman island” di Mia Hansen-Løve che si trasferisce per sei settimane sull’isola di Faro per scrivere ciascuno la sceneggiatura di un nuovo film, immersa nel paesaggio caro al grande regista svedese (il film esce sugli schermi il 7 dicembre).

Per gli appassionati, una felicissimo improvvisata del festival, la sezione “Tracce di teatro/Il respiro della scena”, immagini e tavole del palcoscenico dove si allineano il pucciniano “Gianni Schicchi” con la regia di Damiano Michieletto, “Strehler, com’è la notte?” di Alessandro Turci, suggestioni e riflessioni da non perdere, Gabriele Lavia con il pirandelliano “Uomo dal fiore in bocca” e i due titoli di Eduardo, di prossima programmazione televisiva, “Non ti pago” e “Sabato, domenica e lunedì”, interprete Sergio Castellitto e Edoardo De Angelis regista. Un programma nutritissimo, dentro cui, per molti, per i tanti appassionati, spiccheranno “Le stanze di Rol” (media partner Rai 4), ovvero una sezione “magica” nella certezza che “un mondo parallelo e un altrove al cinema tradizionale esistano”, una sezione che “vuole costruire ponti, non barriere protettive; cerca il dialogo tra realtà diverse, non il conflitto”.

Elio Rabbione

Nelle immagini: il manifesto del 39mo TFF; scene da “Il muto di Gallura”, unico film italiano, e “Une jeune fille qui va bien” di Sandrine Kimberlain (Francia); Clint Eastwood in una scena di “Cry Macho” e Monica Bellucci in “The girl in the fountain”

Tennis internazionale, Maratona, Balon. Domenica ricca di eventi in città

Oggi domenica 14 novembre, giornata fittissima di appuntamenti a Torino:

? al Pala Alpitour iniziano le gare delle Nitto ATP Finals; ordine di gioco e tutte le informazioni sul sito https://www.nittoatpfinals.com/it/#

??‍♀️ si correrà la T-FAST 42K, ovvero la Maratona di Torino; le modifiche alla viabilità le potete trovare sul sito del Corpo di Polizia Municipale al link http://www.comune.torino.it/vigiliurbani/

? in piazza San Carlo si svolgeranno le attività in calendario di Torino_SO MUCH OF EVERYTHING_ con il dettaglio sulle pagine di Turismo Torino e Provincia;

? a Borgo Dora, il Gran Balon, consueto mercato dell’antiquariato, del vintage e del collezionismo nato nel 1985 e che si svolge la seconda domenica di ogni mese. Cosa si può trovare e molto altro a questo indirizzo: https://www.balon.it/gran-balon-torino/

Emozione e orgoglio grandissimo nel vedere i magnifici 8 tennisti a spasso per la nostra città (Foto ufficiale © Clive Brunskill/Getty Images for ATP)

La crescita economica in Piemonte meglio che in Italia e in Europa

Continua il recupero dell’economia piemontese dopo la forte caduta causata dai condizionamenti del Covid-19.

Nel III trimestre di quest’anno il Pil piemontese è salito del 4,1% rispetto all’analogo periodo del 2020, una crescita superiore sia a quella italiana (+3.8%) sia a quella europea (+3,9%). Migliore anche di quelle dei due più importanti mercati di esportazione: Francia (+3,3%) e Germania (+2,5%).

Il dato è stato rilevato dal Comitato Torino Finanza della Camera di Commercio di Torino, che valuta l’andamento dell’economia della regione quasi in tempo reale attraverso un modello statistico-economico innovativo denominato Nowcasting. Tramite questo strumento si possono avere indicazioni estremamente affidabili in tempi molto rapidi, al contrario delle statistiche ufficiali che calcolano le variazioni regionali del Pil solo annualmente e “oltre un anno dopo”.

Nei primi tre trimestri del 2021 la variazione del Pil in Piemonte ha fatto registrare i valori di -0,2%, +15,6% e +4,1%, sempre rispetto al trimestre di riferimento dell’anno precedente. La pari variazione del Pil italiano nei primi tre trimestri è stata nell’ordine -0,8%, +17,3%, +3,8%. L’andamento del Pil piemontese è dunque lievemente superiore a quello italiano nell’ultimo trimestre, dopo essere stato nel trimestre precedente lievemente inferiore. Pesa nell’industria, in particolare in quella dell’auto, il rallentamento indotto dalla difficoltà di approvvigionamento di prodotti e materie intermedie critiche, quali sono i chip.

Gli indicatori di interesse che entrano nel calcolo del PILNOW evidenziano che 5 dei 7 ambiti scelti sono in ripresa. Aumenta molto l’interesse per la cultura e lo shopping, mentre appare ancora incerta la dinamica del turismo.

L’indice annualizzato del Pil piemontese vale 132 miliardi (a prezzi 2015). Grazie allo sprint del III trimestre, il Pil annualizzato ha superato il minimo della crisi del 2015 (130 miliardi), nonché il minimo della crisi del 2009 (129 miliardi). Mancano ancora 12 miliardi, ossia l’8%, perché il livello dell’attività economica ritorni almeno a quello di prima della prima crisi del 2008-9.

Con il modello di previsione PILNOW, il Comitato Torino Finanza è in grado di stimare anche la variazione tendenziale mensile del Pil del Piemonte. Nel primo mese del IV trimestre (ottobre 2021) c’è stata una crescita dell’1,4%. Se si confermasse per gli ultimi due mesi dell’anno, il IV trimestre potrebbe chiudere in crescita rispetto al III. Il rimbalzo quindi sta continuando.

“La crisi del 2020 – sottolinea Vladimiro Rambaldi, Presidente del Comitato Torino Finanza – è stata la più grave dalla degli ultimi settant’anni, ma potrebbe essere più breve di durata e migliore per capacità di reazione del sistema economico. Per il futuro, inoltre, ci attendono sfide epocali, come quella di contemperare gli obiettivi di profitto e reddito con gli obiettivi di crescita sostenibile sia dal punto finanziario, ossia senza debiti eccessivi, sia dal punto di vista sociale, senza troppe diseguaglianze, sia sotto il profilo ambientale”.

ll Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, commenta:  siamo sulla strada giusta: quella della ripresa, visti anche i buoni risultati per i settori della cultura e dello shopping. Il nostro impegno però deve essere costante con l’obiettivo di impostare una crescita economica strutturata per la nostra regione, in grado di guardare oltre le emergenze contingenti. Dobbiamo lavorare ancora molto, come istituzioni, nei comparti del turismo e in alcuni settori tradizionali della nostra economia: credere con fiducia nei processi di digitalizzazione e internazionalizzazione delle nostre imprese ci permetterà di avere leve straordinarie su cui puntare per un Pil in crescita”.

Atenei ed Edisu  alle ATP Finals come “sistema universitario del Piemonte” 

Tra le iniziative progettate in sinergia, quattro Talk in Piazza San Carlo su food, innovation technology, sport e green.

Le istituzioni universitarie del Piemonte parteciperanno per la prima volta come entità unica alle iniziative collaterali del grande evento sportivo dedicato al tennis “Nitto ATP Finals”, in programma nella città di Torino dal 12 al 21 Novembre.

Edisu, Università di Torino, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo nei mesi scorsi hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, che ha sancito una nuova sinergia tra le varie istituzioni accademiche e l’ente regionale per il diritto allo studio universitario,  finalizzato alla promozione e valorizzazione non più dei singoli attori, ma del “sistema” universitario del Piemonte, come concreto volano per la crescita dell’intero territorio regionale. E le ATP FInals rappresentano la prima grande occasione pubblica per ufficializzare questo importante cambio di passo.

“Play your game, join us” è lo slogan scelto dal sistema universitario piemontese per accompagnare la nuova immagine coordinata – utilizzata per gadget e supporti multimediali – che richiamerà il brand “Campus Piemonte” come elemento grafico distintivo e unitario. Atenei ed Edisu, insieme, saranno protagonisti di quattro talk tematici, in programma i prossimi 14, 16, 17 e 19 Novembre nel “Padiglione delle istituzioni” del Nitto ATP Finals Fan Village, allestito in piazza San Carlo a Torino.

I Talk

FOOD

14 Novembre h 18

“Il cibo come relazione”

a cura dell’Università di Scienze Gastronomiche

Il cibo è un vettore di rapporti multipli, che attraversano tutti gli ambiti. Questi rapporti sono tanto di ordine naturale che culturale, hanno a che fare con il mutualismo tra viventi ma anche tra esseri umani. Da questo punto di vista, il cibo come relazione è anche un grande esempio di scambi sociali e politici che hanno forte rilevanza anche in quadro ecologico-economico attuale.

Conduce il dibattito Nicola Perullo, professore di Estetica e pro rettore UNISG.

Partecipano e intervengono: Joseph Laganà, Giona Aime, Mohamed Rida (Edisu Piemonte), Davide Porporato (UNIOPO), Cristian Campagnaro (POLITO), Egidio Dansero (UNITO).

SPORT

16 Novembre h 20

“Sport e soft skills per il lavoro”

a cura di Edisu Piemonte

L’attività sportiva sviluppa e potenzia quelle competenze ritenute requisiti fondamentali di accesso nel mondo del lavoro, come ad esempio capacità di lavorare in team, gestione del tempo, determinazione e disciplina.

Lo sport, quindi, diventa parte fondamentale nella crescita personale durante il percorso  Universitario. A testimoniarlo saranno gli invitati speciali di questo talk: studenti e studentesse che praticano discipline sportive a livello agonistico, pur mantenendo alto il livello di performance negli studi. A rappresentare gli atenei nel dibattito, moderato da Walter Rolfo, saranno Paolo Corvo (UNISG), Edoardo Tortarolo (UPO), Enrico Macii (POLITO) e Alberto Rainoldi (UNITO).

Per Edisu Piemonte parteciperanno il Presidente Alessandro Ciro Sciretti e gli studenti atleti Andrea Saggion, Claudia Franzè, Davide Aschieri, Federica Gardella.

GREEN

17 Novembre h 17

“Next Generation EU: l’impegno degli atenei piemontesi”

a cura dell’Università del Piemonte Orientale

Carmen Aina, delegata dell’Università del Piemonte Orientale per la Sostenibilità, modera l’incontro in cui sarà raccontato il contributo concreto che il Sistema universitario del Piemonte sta attuando per formare nuove generazioni con competenze trasversali in tema di sostenibilità a partire dal PNRR e dalle finalità dell’obiettivo sostenibile 4 “Istruzione di qualità”. Nel suo intervento, Aina inquadrerà le finalità dell’obiettivo sostenibile 4 e quelli contenuti nel PNRR in tema di Università e Ricerca, per poi presentare le varie attività in ambito sostenibilità messe in atto dall’Università del Piemonte Orientale.

Partecipano e intervengono: Maria Chiara Bellino di Coldiretti Piemonte e Gabriele Catacchio di Stellantis (Edisu Piemonte), Franco Fassio (UNISG), Patrizia Lombardi (POLITO) e Laura Corazza (UNITO).

INNOVATION TECHNOLOGY

19 Novembre h 17

“L’IA nella robotica per l’educazione e l’assistenza”

a cura di Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino

L’AI e la robotica sono grandi eccellenze del sistema universitario piemontese. La ricerca in questo campo unisce sempre più in modo virtuoso l’innovazione tecnologica e l’innovazione sociale, affermandosi come parte fondamentale di un modello di sviluppo territoriale. Tra i campi di applicazione, che ormai riguardano gran parte della vita quotidiana, dall’impresa alla salute, di particolare interesse è l’applicazione di AI e robotica nell’ambito del sociale. Il talk discute come le macchine intelligenti possano creare valore aggiunto e migliorare le pratiche nei processi educativi e di apprendimento come nei servizi assistenziali alle persone fragili. Partecipano e intervengono: Silvia Bodoardo (Edisu Piemonte), Maria Giovanna Onorati (UNISG), Tracey Pirali (UPO), Tatiana Tommasi (POLITO) e Vittorio di Tomaso nei panni di relatore e moderatore dell’incontro (UNITO).

Il progetto di orientamento in entrata “Xcorsi”

Edisu Piemonte ha avviato un progetto pilota di orientamento in ingresso, unico in Italia tra i trentasette enti regionali di diritto allo studio universitario, che premia gli studenti meritevoli delle migliori scuole secondarie di secondo grado dello stivale.

Dal 14 al 20 Novembre studenti e studentesse delle classi quinte, provenienti da regioni diverse, avranno modo, grazie all’ospitalità offerta dall’ente, di sperimentare come vive un “fuori sede” tra lezioni e i servizi di grande qualità garantiti da Edisu:  alloggeranno, infatti, nella residenza “Olimpia” a Torino e frequenteranno la mensa sia a pranzo che a cena, oltre a vivere tutti i plus che un campus universitario mette a disposizione dei suoi ospiti, come sport, sale studio e tanto altro. Durante la settimana piemontese, grazie alla collaborazione degli atenei, potranno fare una full immersion di “orientamento” in entrata e, tra le altre cose, conoscere meglio il territorio attraverso la visita guidata delle principali attrazioni culturali regionali.

Il Presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti: “Siamo orgogliosi di poterci presentare al mondo con la forza di un sistema di grande eccellenza, sia dal punto di vista didattico che da quello dei servizi. Istituzioni che lavorano insieme, unendo i propri punti di forza per essere sempre più attrattive e competitive nel panorama internazionale. Uno sforzo non trascurabile, che sono certo porterà vantaggi a tutto il Piemonte”.

Il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco: “le ATP Finals rappresentano una grande occasione di visibilità per Torino e per il nostro sistema universitario, quindi sono davvero soddisfatto della collaborazione con Edisu Piemonte e con gli altri Atenei per presentarci con un’offerta coordinata. Solo cooperando e facendo sistema tra Atenei e con tutti i soggetti del territorio, infatti, possiamo pensare di competere a livello internazionale”.

Il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna: “le ATP Finals sono uno straordinario evento sportivo, che porta Torino e il Piemonte sulla ribalta nazionale e internazionale. Sono un’ottima occasione per presentarci al Paese e al mondo con le nostre migliori risorse. L’Università di Torino, insieme agli altri Atenei, si racconta al pubblico delle finali ATP di tennis, ma anche ai media e agli stakeholder, attraverso una ricca e qualificata proposta culturale, pensata per affrontare in chiave divulgativa alcuni temi fondamentali di interesse pubblico. Lo fanno attraverso la valorizzazione delle migliori esperienze di ricerca. Il sistema universitario del Piemonte è forte, qualificato e accogliente. Lo racconteremo anche grazie a questa ottima opportunità”.

Il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, professor Gian Carlo Avanzi: “la presenza del sistema universitario del Piemonte all’evento internazionale ATP Finals è un fatto positivo che dimostra la volontà degli atenei di pensare al sistema di alta formazione in maniera coesa e organica. I temi della sostenibilità e dell’istruzione di qualità, trattati proprio nel talk coordinato dalla professoressa Carmen Aina, sono cruciali per indirizzare le strategie che definiranno la Società di domani; all’Università del Piemonte Orientale ne siamo così convinti che da gennaio attiveremo il nuovo Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica (DISSTE), uno spazio di ricerca multidisciplinare e di didattica innovativa in cui immaginare il futuro e formare nuove generazioni più consapevoli in tema di responsabilità sociale e rispettose del nostro pianeta”.

Il Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Bartolomeo Biolatti:

“in occasione dell’evento ATP Finals, che vede uniti nel Sistema Universitario Piemontese tutti gli atenei, è un’opportunità significativa poter presentare la nostra offerta formativa, improntata sulla ricchezza e sulla diversità delle culture gastronomiche sia italiane che internazionali”.

Fugge da casa dopo l’ennesima aggressione del compagno

Autore di maltrattamenti in famiglia arrestato dalla Polizia di Stato

 

Ha colpito violentemente al volto la compagna dopo essere rientrato a casa per l’ennesima volta ubriaco. L’uomo, cittadino italiano, si era reso protagonista di altre aggressioni sia verbali che fisiche nei confronti della convivente, sempre più gravi negli ultimi tempi: qualsiasi piccolo litigio degenerava con estrema facilità, complice il suo stato di alterazione psicofisica dovuta alla eccessiva assunzione di alcool.  Così la donna, per evitare di riportare lesioni più gravi, l’altra sera è uscita dall’alloggio chiedendo aiuto. I poliziotti del Comm.to Centro intervenuti celermente hanno raccolto la sua testimonianza, dalla quale si è evinto un quadro di maltrattamenti in famiglia in atto da almeno un anno e mezzo, percepito anche dai vicini, sentiti in merito. Per l’uomo, che ha numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona ed inerenti agli stupefacenti, sono scattate le manette per maltrattamenti in famiglia.

22

Torino: controlli ad esercizio pubblico All’interno, due dipendenti privi del green pass

Lo scorso giovedì sera, personale dell’ufficio controllo del territorio del Commissariato San Secondo ha sottoposto a controllo una pizzeria/kebab sita in via XX Settembre, nell’area limitrofa alla stazione Porta Nuova, ove in passato è stata rilevata la presenza di soggetti di etnia nord africana dediti allo spaccio di stupefacenti e persone gravate da precedenti di polizia.

All’atto del controllo era presente il titolare, un cittadino turco di 34 anni, e due dipendenti, suoi connazionali, di 21 e 23 anni.  Gli operatori accertavano che il titolare aveva permesso ai due dipendenti di svolgere attività di somministrazione di alimenti e bevande privi del previsto green pass. Sia il titolare che i dipendenti sono stati sanzionati per la cifra di 600 € ciascuno, per  una sanzione complessiva di 1800 €.

Inoltre, fra i 21 clienti intenti a consumare, erano presenti un cittadino nigeriano colpito dall’obbligo di presentazione alla P.G. quotidiano e un trentaquattrenne senegalese colpito da ben 3 misure cautelari del divieto di dimora nel Comune di Torino. L’uomo, con precedenti specifici per spaccio e privo di attività lavorativa, è stato trovato in possesso della somma in contanti di 535 € in banconote di piccolo taglio. Per lui, palesemente incurante dei provvedimenti a suo carico, è stato richiesto un aggravamento della misura cautelare all’Autorità Giudiziaria.

 

 

E’ l’ora del Vermouth di Torino, aromi e sapori da gustare

Un’esperienza degustativa con protagonista il vermouth di qualità accompagnato da assaggi gastronomici della tradizione piemontese

 

In occasione delle Nitto ATP Finals, Turismo Torino e Provincia ed il Consorzio del Vermouth di Torino con il sostegno della Camera di commercio di Torino e in collaborazione con Ascom, Confesercenti presentano Extra Vermouth – l’ora del Vermouth di Torino, aromi e sapori da gustare.

Un progetto che nasce con l’obiettivo di valorizzare un’eccellenza di Torino e che trova le sue origini nel 1800 con “L’ora del Vermouth”: un momento, circa un’ora prima della cena, durante il quale si degustava il Vermouth di Torino accompagnato dai “piat ‘d rinforss”, dei piattini di rinforzo costituiti da “ulive, acciughe insalate, peperoni in aceto, salsicciotto o prosciutto affettato, ed altre simili cose“.

Il Vermouth di Torino è il più celebre vino aromatizzato italiano, già apprezzato alla corte reale dei Savoia. Il suo nome deriva dal termine tedesco wermut che definisce l’Artemisia absinthium (assenzio maggiore), base aromatica principale nella preparazione di questo vino che ha origini che si perdono nei primi secoli dopo Cristo.

Per molti secoli l’utilizzo del vino aromatizzato fu principalmente medicinale, ma con il Rinascimento l’ampio uso delle spezie giunte dall’Oriente, come cannella, chiodi di garofano e rabarbaro, permise di arricchire la ricetta donandole nuove note aromatiche. E proprio a partire dalla metà del Quattrocento il Piemonte iniziò a distinguersi per la perizia nell’arte della distillazione. Perizia che crebbe rapidamente in pochi secoli, tanto che nel Settecento i liquoristi torinesi godevano già di ampia celebrità al di fuori dello Stivale.

Nell’Ottocento e Novecento il Vermouth ebbe fama all’estero, si distinse nelle varietà bianco e rosso, vide definire con un Regio decreto le sue caratteristiche. È dunque proprio dal capoluogo piemontese che ha inizio lo sviluppo del Vermouth di Torino, come lo conosciamo oggi, non più rimedio medicinale, ma bevanda per aperitivo conviviale.

Ed è proprio per far conoscere ai visitatori, ma anche ai cittadini, questa eccellenza, che nasce l’iniziativa Extra Vermouth – l’ora del Vermouth di Torino, aromi e sapori da gustare.

Come sottolinea Maurizio Vitale, Presidente di Turismo Torino “Ringrazio Camera di commercio e il Consorzio del Vermouth di Torino di aver accolto il nostro stimolo alla realizzazione, in occasione delle Nitto ATP Finals, dell’iniziativa Extra Vermouth, tra i prodotti enogastronomici più identitari della nostra straordinaria tradizione culturale; un’ulteriore azione utile alla valorizzazione internazionale del brand Torino-Piemonte“.

Come sottolinea Enzo Pompilio D’Alicandro, Vicepresidente della Camera di commercio di Torino “Con la proposta Extra Vermouth vogliamo creare un’ulteriore occasione per avvicinare turisti e cittadini alle nostre tradizioni enogastronomiche e ai nostri prodotti d’eccellenza: all’iniziativa collaborano infatti anche i nostri Maestri del Gusto e produttori Torino DOC e Torino Cheese, realtà selezionate dalla Camera di commercio di Torino, che con le loro specialità accompagneranno l’esperienza sensoriale. La scelta di lanciare questa proposta durante le Nitto ATP Finals, sia nei locali, sia nel padiglione Torino So much of everything in piazza San Carlo, mira proprio ad incontrare un ampio pubblico, nazionale e internazionale, per portare alla luce una tradizione e un prodotto locale rivalutati e rivisitati negli ultimi anni dai migliori bartender, non solo a Torino“.

Il format di Extra Vermouth prevede: 3 degustazioni di Vermouth in purezza oppure 1 degustazione in purezza e 1 cocktail con l’abbinamento di 4 assaggi di piatti o prodotti tipici piemontesi, evocativi del concetto di merenda sinoira, e 1 assaggio dolce (dalle bignole al cioccolato) per concludere in dolcezza.

Il costo è di 18€ a persona e l’iniziativa sarà disponibile in numerosi locali torinesi tra i quali: Affini, 100 Vini & Affini, Busca, Caffè Elena, Caffè Platti, Cantina da Licia, DDR, Distilleria Quaglia, Gelateria Pepino 1884, Goustò, La Drogheria, Le Putrelle, Mojo Bar, Pasticceria Gerla 1924, Rossorubino, San Giors Ristorante, Scalo Vanchiglia, Smile Tree, Snodo OGR, Stratta, Terrazza Cocchi in Cloud9. È gradita la prenotazione presso i locali aderenti.

Ogni locale deve rispettare un preciso decalogo: utilizzare esclusivamente il Vermouth di Torino, avere a disposizione 3 marche diverse e 5 differenti tipologie tra Extra Dry, Dry, Bianco, Ambrato, Rosso, Superiore. Il Vermouth di Torino deve essere servito freddo, con o senza ghiaccio (a circa 10 °C) in purezza con la sua guarnizione più classica con scorza di limone o di arancia, non trattata o biologica. È inoltre raccomandato l’uso di un bicchiere a calice del tipo “Nick and Nora” oppure quelli tradizionali da servizio da Vermouth. Per informazioni: www.turismotorino.org.

Roberto Bava, Presidente del giovane Consorzio del Vermouth di Torino che ne tutela qualità e ne promuove la conoscenza nel mondo: “L’ora del Vermouth ha ritrovato la sua capitale a Torino e viene riconosciuto ora anche legalmente con questa identità piemontese dalla Comunità Europea: tocca adesso a noi dimostrarlo. Ecco perché è importante che l’aperitivo in città trovi i suoi rituali nel segno della qualità. Extra Vermouth – L’ora del Vermouth di Torino è quindi anche un prodotto turistico e insieme un’occasione didattica per tutti alla riscoperta piacevole di un nostro tesoro liquido.”

Il vermouth di Torino – sottolinea Maria Luisa Coppa, Presidente Ascom Torino – racconta la storia del nostro territorio ricco di vini e di aromi eccellenti, presente nelle cene regali ed ora nei bar e nei locali storici. È lo spunto per un aperitivo con il fascino della presentazione, liscio o base per cocktail rappresenta un’eccellenza della città. Sarà un benvenuto a tutti coloro che approfitteranno delle ATP per visitare Torino e provincia.”

Una bellissima iniziativa per promuovere le eccellenze torinesi facendole conoscere e apprezzare dai turisti. E riscoprire dai torinesi“. Commenta così Giancarlo Banchieri, Presidente della Confesercenti di Torino e provincia. “Sono certo che le nostre imprese sapranno esaltare le qualità e le caratteristiche del Vermouth di Torino abbinando alla bevanda, in purezza o miscelata, i migliori piattini della cucina tipica. L’aperitivo di qualità come migliore accoglienza, lasciando al contempo un ricordo unico nella sua autenticità tutta torinese“.

Presso il Padiglione “Torino So Much of Everything” all’interno del Nitto ATP Finals Fan Village, in piazza San Carlo dal 13 al 21 novembre alle ore 19, è inoltre previsto un momento “Extra Vermouth Preview”.

****************

Il Consorzio del Vermouth di Torino

Comprende 23 soci (www.vermouthditorino.org) e ha come scopo principale la tutela, la promozione, la valorizzazione, la vigilanza e la cura generale della Indicazione Geografica IG “Vermouth di Torino”. Il Consorzio svolge inoltre nei confronti di tutti i soggetti sottoposti al controllo dell’Indicazione Geografica attività di valorizzazione e promozione della denominazione e dei marchi connessi, attività di tutela e cura degli interessi della denominazione e di informazione del consumatore, attività di vigilanza, nonché ogni altra attività e/o funzione attribuita, delegata o consentita dalla normativa vigente. Istituito nel 2019 dopo oltre 20 anni di lavori, questo Consorzio è nato per volontà dei produttori di vermouth i quali, consapevoli della necessità e dell’importanza di una regolamentazione, hanno definito insieme un disciplinare di produzione approvato dal Decreto del 22 marzo 2017, con il quale il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha regolamentato l’Indicazione geografica Vermut di Torino/Vermouth di Torino.

Chieri Comunità del Benessere

URBES AWARD 2021: CHIERI PREMIATA COME “COMUNITÀ DEL BENESSERE”

Il riconoscimento è stato consegnato alla consigliera Clara BRAMARDI in occasione dell’Assemblea annuale dell’ANCI a Parma

 

Al Comune di Chieri è stato conferito il premio “Urbes-Comunità del benessere” con la seguente motivazione: «per aver efficacemente avviato un percorso partecipato finalizzato a ripensare la città, gli spazi, la mobilità urbana e a sensibilizzare la cittadinanza sul tema del cambiamento climatico».

L’Urbes Award è un riconoscimento assegnato dal magazine “Urbes urbanizzazione, benessere e salute” e la cerimonia di premiazione si è svolta a Parma, in occasione della XXXVIII Assemblea annuale dell’ANCI. Il premio è stato ritirato da Clara BRAMARDI, consigliera comunale con delega alla “Promozione del benessere e degli stili di vita salutari nella comunità”.

«Questo premio onora l’intera comunità chierese, perché riconosce la bontà delle iniziative poste in essere durante l’emergenza sanitaria, traducendo i sacrifici imposti dal lockdown e dalle restrizioni in nuove ed ulteriori opportunità per ripensare il modo di vivere e di concepire gli spazi cittadini-dichiara la consigliera comunale Clara BRAMARDI-In particolare sono state segnalate iniziative come il cicloturismo, gli orti urbani, le Strade Aperte, l’uso delle aree verdi per lo sport, il progetto Samba, il sostegno e la promozione dei gruppi di cammino, è stato elogiato per l’impatto comunicativo il maxi cartellone “Come fai a non vederlo?” ed apprezzata la scelta di istituire una specifica delega relativa al benessere e agli stili di vita».

 

Peraltro, nel mese di settembre il Comune di Chieri aveva aderito al manifesto «La salute nelle Città: bene comune», messo a punto dall’ Health City Institute e strettamente connesso con i contenuti del progetto internazionale “Cities Chan[1]ging Diabetes”, patrocinato da ANCI e dall’Istituto Superiore di Sanità, quale strumento per migliorare la qualità di vita di tutta la comunità locale e porre massima attenzione alla prevenzione ed alla riduzione dei rischi connessi al diabete di tipo 2.

«L’urbanizzazione crea nuovi problemi ed introduce minacce per la salute delle persone e questo Manifesto, a cui hanno aderito oltre 200 Comuni, individua 10 Punti Chiave per incidere sugli stili di vita nella città-spiega Clara BRAMARDI-migliorare la qualità dell’ambiente urbano deve essere l’obiettivo primario delle amministrazioni locali e i cittadini devono essere coinvolti attivamente nelle scelte politiche: incoraggiare stili di vita sani promuovendo una cultura alimentare appropriata e contrastando obesità, sedentarietà e diabete, migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, favorire la mobilità sostenibile attraverso la creazione di piste ciclabili sicure. Tutte azioni che la nostra amministrazione pone già in essere con convinzione e che rispecchiano appieno i principi e le indicazioni contenute nel Manifesto».