Il basket visto da vicino
Dimentichiamoci i tempi d’oro e tutti i sogni avuti negli anni scorsi. La prima squadra di Torino nel basket è una controfigura di quanto visto quando tutti tifavano contro chi dirigeva la squadra.
Siamo senza conduzione tecnica e con giocatori con poca voglia e qualità. Qualcosa si è rotto nel meccanismo di Torino, che mai ha giocato bene, ma almeno segnava.
Non tragga in inganno il punteggio: Torino è stata anche sotto di 20 prima di pareggiare sul 72 pari a pochi secondi dalla fine , ma la rimonta più che dal carattere nasce dai frequenti momenti di antibasket che hanno invaso il palazzetto di Casale da parte ( a turni alterni e a volte contemporanei … ) di entrambe le squadre.
Un giudizio sui giocatori è inquietante. Alibegovic è forse l’unico che si salva, pur se con errori, ma almeno ha il coraggio di tirare quando la mano degli altri è assente e non solo tremante. Segna il tiro del pareggio a fine partita ma non basta.
Davon Scott fa quello che può e ribadisco che se segnasse tutti i tiri che prende non giocherebbe in A2 con la Reale Mutua.
Trey Davies non gioca bene ma quando è in campo almeno crea movimento, anche se il passaggio inviato direttamente fuori dal campo in direzione… arbitro va di diritto su “Shaqtin a’ fool”… come tanti episodi fatti apparire da entrambe le squadre.
De Vico non sembra quasi un giocatore di basket e sembra più essere adatto a fare il comprimario in serie A che non la “Star” in A2.
Toscano crea due lampi con due bombe da tre punti e poi sparisce sbagliando anche dei terzi tempi da sotto… .
Landi meriterebbe 8 e 4 contemporaneamente come voto, per i tiri importanti segnati e per quelli importanti sbagliati… ma purtroppo ha sbagliato anche l’ultimo tiro per il pareggio per andare ai supplementari.
Il resto, tranne che nella testa del coach, è inconsistente. Pagani è tornato a giocare come l’altr’anno, cioè male e Zugno non è un giocatore di basket adatto a questo livello.
E nonostante tutto… si poteva vincere!!!
La serie A2 di quest’anno è molto di basso profilo. Un tiro segnato in più, una palla persa in meno e si vince. Certo è che Torino non ha gioco né in attacco né sotto forma di tattica difensiva. Basterebbe poco, un innesto decente, un giocatore medio forte per far salire Torino ai vertici. Non è finita né la speranza né il campionato. Proprio perché pur giocando male si potrebbe vincere la “tenzone” le possibilità sono ancora aperte.
Magari ignorando quanto successo… cioè aver perso tutte le partite con le squadre che ci precedono in classifica… e vinto solo con chi sta dietro… si potrebbe cominciare a vincere domenica con Cantù, una rivalità che di storico tra le società non ha nulla ma per la tifoseria è importante.
Sarebbe ora di tirare fuori quelle cose che volgarmente indicano la volontà di vincere. E sarebbe ora farlo in fretta.
Paolo Michieletto
Addio a Piero d’Amore, l’artista elegante
E’ morto a 78 anni l’artista Piero d’Amore, era malato da tempo.
Proverbiali la sua eleganza e la passione per il rito del caffè e degli aperitivi nei più noti locali torinesi.
Capitava spesso, passando sotto i portici di Corso Vittorio, di vederlo seduto a un tavolino del Caffè Platti (dove in passato tenne anche una mostra) sempre sorridente e ironico, circondato da amici.
Negli anni ’80 fu direttore artistico dell’innovativa Radio Reporter e collaboro’ con registi del calibro di Sidney Lumet, Monicelli, Salce e Dario Argento.
Da apprezzato artista ha esposto in gallerie di Milano, Torino e Venezia e una sua opera litografica, “Wimbledon 1940” venne acquisita dal Moma di New York.
(foto Facebook)
DAL PIEMONTE
Adolfo Bonfantini insieme con Lorenzo De Felici, è stato il “papà” del volley a Verbania. E’ morto nella notte all’età di 95 anni.
Fu cofondatore e presidente di Altiora negli anni 70, nata dal motto «ad altiora semper» (sempre in alto) al posto del vecchio nome «Santa Maria», l’istituto scolastico di Pallanza.
Era molto conosciuto non solo nel VCO e apprezzato dal mondo sportivo. I funerali lunedì 17 gennaio.
A cura di lineaitaliapiemonte.it
Di Carlo Manacorda
Non si vogliono avanzare dubbi sull’assicurazione data dal Presidente Cirio sul completamento dell’immobile. Tuttavia, partendo dalla sua affermazione per cui “il primo modo di rispettare i cittadini è quello di rispettare i loro soldi”, interessa soffermarsi sugli elementi economici riguardanti l’opera, peraltro solo vagamente citati nel corso della conferenza-stampa in cui è stato annunciato che il grattacielo sarò consegnato il prossimo 10 ottobre.
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Azhar Mohssine, il marocchino di 32 anni fermato dalla polizia a Torino per la morte di Fatima, la bimba di tre anni che giovedì sera è precipitata da un palazzo nel centro di Torino, resta in carcere. Il gip Agostino ha però riformulato l’accusa nei suoi confronti: non più omicidio volontario con dolo eventuale, come era stato ipotizzato al momento del fermo, ma omicidio colposo.
Sempre più in alto Juve!
22esima giornata di campionato A
Juventus-Udinese 2-0
Dybala McKennie
E la Juve va:sempre più in alto.Vola in zona Champions League,missione al momento compiuta dopo una lunga rincorsa.41 punti e 3 agguantati contro una tosta Udinese.La squadra bianconera si è ritrovata,compatta ed attenta con grande equilibrio.Belle trame di gioco efficaci e pratiche.Pochi fronzoli e tanta sostanza.Proprio come vuole mister Allegri che pare aver trovato la quadra sia come modulo che come giocatori,vista la rosa molto valida a disposizione.Ora attenzione a non perdere questa unità di squadra in vista dei prossimi impegni per nulla facili.Come si sa ci vuole poco a ricadere nei vecchi vizi quando si pensa d’aver già raggiunto uno dei tanti agognati obiettivi.
Enzo Grassano
“Sul PNRR stanno arrivando le conferme delle preoccupazioni che Uncem ha espresso nell’ultimo anno, sia al Presidente Conte sia al suo successore Draghi e ai relativi Governi. Cioè la necessità, che oggi non si sta verificando, di superare delle sperequazioni territoriali reali, storiche e future nel Paese. Che non sono solo tra nord e sud dell’Italia, come qualcuno ideologicamente continua a credere.”
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, l’unione delle comunità ed enti montani, a sottolineare come alcune aree del Paese (interessata anche la nostra regione, pensando alle aree montane che rappresentano la maggior parte del territorio piemontese) siano penalizzate.
“Sono sperequazioni tra aree urbane e montane, tra zone rurali e zone metropolitane”, aggiunge infatti Bussone. Che prosegue: ” Sperequazioni che determinano disuguaglianze. Il PNRR avrebbe dovuto colmarle. Ma se per le graduatorie di bandi come la “Rigenerazione urbana” si adotta l’effimero e non realistico ‘Indice della vulnerabilità sociale e materiale’, siamo punto a capo. Le regioni del nord vengono fortemente penalizzate sugli investimenti e sulle strategie per vincere le sfide climatiche, pandemica, energetica, economiche. Dunque serve un cambio di passo e lo chiediamo al Governo, oltre che alle strutture che stanno scrivendo bandi e facendo graduatorie. Sia interne sia esterne ai Ministeri, se è vero che vi sarebbero consulenti di società pagati lautamente per scrivere bandi su temi che conoscono poco e male. Anche su questo, su quei 300 esperti che effettivamente ci sono, i Comuni chiedono un chiarimento”.
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 8.857 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 7.713 dopo test antigenico), pari al 14,8% di 60.004 tamponi eseguiti, di cui 50.759 antigenici. Degli 8.857 nuovi casi gli asintomatici sono 7.157 (80,8%).
I casi sono così ripartiti: 7.363 screening, 1.097 contatti di caso, 397 con indagine in corso.
Il totale dei casi positivi diventa 697.936, così suddivisi su base provinciale: 58.337 Alessandria, 32.870 Asti, 25.146 Biella, 98.467 Cuneo, 54.555 Novara, 363.274 Torino, 24.711 Vercelli, 26.346 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.427 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 10.803 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 143 (–3 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.016 (+78 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 165.136
I tamponi diagnostici finora processati sono 12.993.096 (+60.004 rispetto a ieri).
I DECESSI DIVENTANO 12.291
Sono 23, 5 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale diventa quindi 12.291 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.621 Alessandria, 745 Asti, 461 Biella, 1.508 Cuneo, 983 Novara, 5.893 Torino, 568 Vercelli, 396 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
518.350 GUARITI
I pazienti guariti diventano complessivamente 518.350 (+6.512 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 44.827 Alessandria, 25.747 Asti, 17.926 Biella, 73.946 Cuneo, 43.324 Novara, 269.219 Torino, 18.199 Vercelli, 20.012 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.939 extraregione e 3.211 in fase di definizione.
“Se i politici pagati da noi fossero costretti a presentare il Resoconto del loro lavoro forse ci sarebbero più fatti e il Paese e Torino si riprenderebbero?”
