ilTorinese

Il manifesto degli intellettuali ebrei pro Palestina e l’ombra di Pannella

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

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Una delle forme peggiori di arroganza di buona parte degli intellettuali italiani è stato il ricorso ai manifesti con decine se non centinaia di firme a sostegno delle più disparate cause. Già tanti anni fa Mario Pannunzio ironizzava su queste firme raccattate spesso attraverso una telefonata o catene di Sant’Antonio letterarie. Già cent’anni fa nel 1925 iniziò Giovanni Gentile con il manifesto degli intellettuali fascisti a cui doverosamente rispose Benedetto Croce con il manifesto dei non fascisti. Anzi aveva iniziato Marinetti con il Futurismo ,ma si trattava in tutti e tre i casi di cose serie, non confrontabili con le mode successive  dell’impegno firmaiolo. Con la formazione del fronte popolare in Italia, in vista delle elezioni del 1948 ,gli intellettuali vennero reclutati a frotte per sostenere l’alleanza socialcomunista. I vari Natalino  Sapegno, Luigi Russo, Carlo Salinari  insieme ai resti filocomunisti  e gobettiani  del partito d’azione  reclutarono  plotoni di professori che firmarono il proprio sostegno di fatto allo Stalinismo. Solo pochi intellettuali come Silone e Pannunzio come Flaiano e Brancati steccarono nel coro nel  solco tracciato da Benedetto Croce  e crearono l’associazione per la libertà della cultura che ebbe un ruolo importante nel chiarire quale fosse la scelta giusta. Poi nel corso dei decenni ci furono tanti manifesti, naturalmente sempre schierati a senso unico, con le solite firme da Moravia a Bocca , da Brass a Fellini , sulle più disparate questioni, in primis la guerra in Viet Nam, ignorando cosa accadeva in URSS e nei paesi satelliti, in Cina o a Cuba. Furono intellettuali strabici che finirono di squalificare la parola stessa intellettuali che Giordano Bruno Guerri rifiuta. Clamoroso fu il manifesto contro il commissario Calabresi che armò la mano ai suoi assassini di “Lotta Continua”. Furono 757 i firmatari tra cui anche uomini come Bobbio e Amendola. Bobbio anni dopo chiese scusa di quella firma. Poi la moda passò ed  era in  netto declino da un po’ di anni. E‘ ripresa nella confusione più totale dell’agosto 2025  dominato da Gaza e Putin, in cui prevalgono le teste calde e le teste vuote, con un “manifestino”  di intellettuali ebrei italiani contro Israele accusata ovviamente  di Genocidio. Saviano e Ginzburg, la solita Anna Foa e il solito Gad Lerner esibiscono  le solite tiritere  che trasudano di antisemitismo, con la richiesta  del riconoscimento unilaterale  di uno  Stato palestinese che  oggi non  esiste, a meno di volerlo identificare con Hamas. Ho ammirato la senatrice a vita Segre che per fortuna non è un intellettuale e che non ha firmato ,dimostrando coraggio e subendo insulti vergognosi. Ambienti della comunità ebraica definiscono questi intellettuali  “ ingenui pacifisti “. Persino la piccola scrittrice Carmen Moravia  non ha firmato il manifestino dicendo che “per creare lo stato di Palestina deve sparire Hamas“. Chissà cosa direbbe oggi il firmaiolo per antonomasia Alberto Moravia? Magari starebbe con la sua terza moglie o magari starebbe con Saviano? Ma soprattutto mi piacerebbe sapere cosa direbbe Marco Pannella che ebbe sempre per Israele un’attenzione speciale, seguendo in questo Pannunzio che fece saltare per aria il primo partito radicale per un episodio di antisemitismo. Oggi manca una grande coscienza laica e liberale come la sua, capace di andare controcorrente con onestà e coerenza. Sui firmatari grava l’ombra severa e irridente  di Marco che certo non sarebbe dalla parte dei firmatari del manifestino anti -israeliano.

Da fine ottobre il nuovo volo Torino – Sofia

Wizz Air amplia il proprio network da Torino introducendo una nuova rotta internazionale per Sofia.
I voli saranno operati a partire dal 28 ottobre 2025 con tre frequenze settimanali il martedì, il giovedì e il sabato, e saranno attivi per tutto l’anno. Tutti i voli saranno operati con i modernissimi aeromobili Airbus A321neo, noti per il loro comfort, la silenziosità e le minori emissioni.
I biglietti sono già disponibili su wizzair.com e tramite l’app ufficiale WIZZ, con tariffe a partire da soli €24.99.
Sofia, la capitale della Bulgaria, è una città ricca di storia e cultura, dove si incontrano influenze romane, ottomane e sovietiche. Offre un affascinante mix di antiche chiese, moschee e monumenti del periodo comunista, oltre a vivaci mercati e una crescente scena artistica e culinaria. Circondata dalle montagne del Vitosha, è anche un punto di partenza ideale per gli amanti della natura e degli sport invernali.
Con questa nuova rotta, Wizz Air continua a rafforzare la sua presenza a Torino. A seguito dei recenti annunci, nella stagione invernale 2025/2026,Sofia andrà ad aggiungersi alle altre 6 destinazioni della compagnia: Bucarest, Budapest, Catania, Iasi, Tirana e la ski route Varsavia. Questa nuova connessione è in linea con il Customer First Compass, il piano strategico della compagnia aerea che prevede 14 miliardi di euro di investimenti nei prossimi tre anni, volti a migliorare l’esperienza dei passeggeri, espandendo continuamente il network con nuove rotte e innovando i servizi forniti.
Si prevede inoltre che il lancio della rotta Torino-Sofia genererà effetti economici positivi nel Nord Italia, in particolare nella regione Piemonte. Migliorando l’accesso dalla Bulgaria, questo collegamento contribuirà ad incrementare il turismo in entrata, a sostenere le attività locali di ospitalità e servizi e a contribuire alla creazione di posti di lavoro nella regione. Il Nord Italia continua ad attrarre un crescente interesse tra i viaggiatori bulgari, grazie al suo patrimonio culturale, all’eccellenza culinaria e all’accesso alle principali destinazioni montane, il che lo rende una delle rotte preferite sia per i city break che per le fughe nella natura.
Salvatore Gabriele Imperiale, Corporate Communications Manager di Wizz Air, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di annunciare la nuova rotta Torino-Sofia, che sottolinea il nostro impegno a migliorare la connettività tra l’area nord-ovest italiana e l’Europa dell’Est. Il nostro obiettivo è continuare ad investire con decisione nel mercato italiano, il primo per Wizz Air in termini di passeggeri trasportati, e per farlo è essenziale sviluppare la connettività delle aree strategiche del Paese, come il Nord Italia. Torino ha un ruolo importante in questa cornice, e continueremo ad investire su questa città perché crediamo fermamente nel suo potenziale sia per viaggiatori business che leisure. Il tutto in linea con il nostro slogan Let’s WIZZ!”
Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha commentato: “Siamo molto contenti del nuovo volo Torino-Sofia annunciato oggi da Wizz Air. A partire dalla prossima stagione invernale il Piemonte e la Bulgaria saranno collegati per la prima volta da un volo diretto di linea, arricchendo così il nostro network di destinazioni con un nuovo paese strategico a fini commerciali e turistici. Se da un lato il volo consentirà ai piemontesi di scoprire una città ricca di cultura e storia, dall’altro ci aspettiamo anche un rafforzamento dei flussi incoming destinati al turismo della neve, e non solo, grazie ai tre voli settimanali. Sofia rappresenta solo una delle tante novità del network invernale, a testimonianza della crescente attrattività del nostro territorio. Il nuovo collegamento fa seguito al volo per Budapest annunciato la scorsa settimana da Wizz Air.”

5 libri per l’estate

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THE PASSWORD Torino oltre gli asterischi 

 

Anche quest’anno l’estate è ufficialmente alle porte. Tra vacanze al mare ed esami universitari, la maggior parte delle persone trova questa stagione ideale per potersi concedere una pausa e dedicarsi alla lettura, trascorrendo le giornate più calde al fresco in un prato o sotto l’ombrellone, sfogliando le pagine di un buon libro. I generi prediletti dai lettori durante il periodo estivo spaziano tra avventura, giallo, saggistica e romance, ma, nonostante le profonde differenze di genere, i libri perfetti per l’estate sono generalmente caratterizzati da trame leggere ma intriganti, difficili da scordare.

Oggi vi proporremo 5 libri per la vostra estate 2023.

Wild.

Il più famoso romanzo dell’autrice americana Cheryl Strayed ci dona un’emozionante storia di crescita personale e di avventura, nella quale una giovane ventiseienne si ritrova senza una meta in seguito alla morte della madre e alla fine del suo prematuro matrimonio. Decide pertanto di mettersi in cammino e di attraversare a piedi l’America, immergendosi nella natura selvaggia. Tra foreste, dirupi e animali selvatici, la fragile ragazza affronterà così un’avventura indimenticabile, fatta di paure, coraggio e formazione.

L’insostenibile leggerezza dell’essere

Questo romanzo di Milan Kundera, scritto nel 1982, è forse tra i più letti e apprezzati degli ultimi anni. Già il titolo enigmatico del romanzo affascina, trasportandoci verso una dimensione esistenziale fatta di mille dubbi, scaturiti dalle storie dei personaggi: vista la transitorietà delle nostre vite, è meglio scegliere la leggerezza o la pesantezza? Troviamo così Tereza e Tomáš a rappresentare i due poli opposti di pesantezza e leggerezza in amore, dove uno non desidera legarsi nuovamente a una donna, mentre l’altra sente il “peso” della mancanza di un compagno di vita. Allo stesso modo troviamo Sabina e Franz, i quali si ritrovano a rivalutare le loro scelte di vita di fronte all’inevitabile sbocciare dell’amore. Una storia di amori, compromessi, scelte e conseguenze che riflettono la complessità della vita stessa, ponendoci domande senza risposte.

L’isola del tesoro

L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson è un classico intramontabile, ambientato nell’Inghilterra del Settecento. Il protagonista, Jim Hawkins, gestisce una locanda insieme alla madre, spesso frequentata da un vecchio pirata. La morte di quest’ultimo porta il giovane Jim a trovare una mappa di un tesoro nascosto su un’isola: si tratta dell’ambito tesoro nascosto del capitano Flint. Jim, insieme al dottor Liversey e a un nobile gentiluomo, decidono di organizzare una spedizione alla volta dell’isola, portando con sé anche un cuoco, Long John Silver, un uomo apparentemente innocuo con una gamba di legno. Inizierà così un’avventura che porterà Jim all’iniziazione della vita adulta e alla scoperta della cattiveria degli esseri umani. Un romanzo perfetto per gli amanti delle avventure e dei pirati.

I miei giorni alla libreria Morisaki

Si tratta del romanzo d’esordio dell’autore giapponese Satoshi Yagisawa, ambientato a Tokyo. Qui Tatako, una giovane ragazza piuttosto infelice, trova il suo posto grazie al quartiere Jinbōchō, tranquillo e pieno di librerie e case editrici. Insomma, un vero e proprio paradiso per i lettori, dove si possono scorgere libri di ogni tipo e dove si trova la libreria Morisaki, che appartiene all’eccentrico zio di Tatako, il quale dedica la propria vita ai libri. Ospitata dallo zio, la protagonista si ritrova improvvisamente immersa in questo mondo a lei nuovo e pieno di colori, imparando piano piano a relazionarsi con gli altri attraverso le letture, lasciandosi finalmente andare.

Il cacciatore di teste

Questo thriller mozzafiato di Jo Nesbø è ricco di colpi di scena e sfide psicologiche. Il protagonista, Roger Brown, possiede la fama di miglior “cacciatore di teste” per via della sua abilità a trovare le persone giuste da assumere per le grandi aziende. Possiede, tuttavia, un hobby segreto: i furti d’arte, grazie ai quali si permette l’elevato stile di vita che conduce con la moglie. Quando viene a conoscenza di Clas Greve, un dirigente perfetto da assumere per un’importante società, Roger scopre che quest’ultimo possiede un importante dipinto andato perduto durante la Seconda Guerra Mondiale. Decide pertanto di compiere l’ennesimo colpo, ma le cose purtroppo non vanno come sperava: intrufolandosi nella casa del dirigente, il protagonista si ritrova presto in una situazione inaspettata, rendendosi conto di non essere cacciatore ma vittima.

Monica Poletti

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Ex vigile muore in bici investito da un’auto

La vittima di un nuovo incidente sulle strade del Piemonte è Luigi Airoldi, ex vigile urbano di Novara. Il 65enne, di Oleggio, dal 2020 era in pensione. L’uomo è stato investito da un’auto sulla strada provinciale 34 a Pisano, sul lago Maggiore, mentre era sulla sua bici da corsa. È stato trasportato all’ospedale di Borgomanero dove  è deceduto dopo il ricovero per le gravi ferite.

La Vuelta parte dalla Reggia di Venaria

Sabato 23 agosto 2025, Venaria Reale entrerà ufficialmente nella storia del grande ciclismo internazionale, ospitando la partenza della Vuelta a España, una delle tre corse a tappe più prestigiose al mondo insieme al Giro d’Italia e al Tour de France.

È la prima volta che la corsa spagnola prende il via dal Piemonte, e l’onore della “Salida Oficial” è affidato alla Reggia di Venaria Reale, Patrimonio dell’Umanità UNESCO e simbolo di bellezza, cultura e rinascita urbana. Un riconoscimento importante in un anno speciale per la città, insignita del titolo di Città Europea dello Sport per l’anno 2025. Per l’occasione, sono stati organizzati circa 40 eventi tra iniziative sportive, convegni, premiazioni e cerimonie, in un ricco programma che coinvolge la cittadinanza e celebra il legame tra sport, territorio e identità europea.

«La partenza della Vuelta da Venaria Reale è un traguardo straordinario – dichiara il sindaco Fabio Giulivi – La Città e la Reggia si confermano protagoniste sulla scena internazionale, valorizzando le proprie radici storiche e culturali attraverso lo sport. È una data storica, una grande occasione per mostrare al mondo la nostra identità, il nostro patrimonio e la nostra visione per il futuro».

La tappa inaugurale partirà dalla suggestiva Reggia di Venaria, percorrendo Via Andrea Mensa, la cosiddetta Via Maestra che unisce il borgo antico con il complesso sabaudo, proseguendo su Corso Garibaldi per poi dirigersi verso Torino, dove verrà dato il Km 0 davanti al monumento a Fausto Coppi, all’ingresso dello storico Motovelodromo: un tributo sentito al “Campionissimo” e alla tradizione ciclistica piemontese.

La tappa di 189 km, prevalentemente pianeggiante, attraverserà alcune delle zone più affascinanti del Piemonte: da Torino all’Eporediese, passando per Biella, Vercelli, Novara e fino al Lago Maggiore, con arrivo a Novara, la città di San Gaudenzio. Un solo Gran Premio della Montagna e un finale pensato per i velocisti, con una volata spettacolare che assegnerà la prima Maglia Rossa della corsa. Le altre tre tappe in Piemonte e oltre: 2ª tappa (24 agosto): da Alba a Limone Piemonte – 160 km con arrivo in salita; 3ª tappa (25 agosto): da San Maurizio Canavese a Ceres – 135 km tra le Valli di Lanzo; 4ª tappa (26 agosto): da Susa alla Francia (Voiron) – 207 km attraverso le Alpi, con passaggio da Vizille, città gemellata con Venaria Reale.

«Lo sport è un linguaggio universale che unisce e ispira – commenta l’assessore allo Sport, Luigi Tinozzi – e questa partenza rappresenta il culmine del nostro impegno come Città Europea dello Sport 2025. Sarà una festa collettiva che coinvolgerà famiglie, giovani, associazioni e appassionati dello sport, lasciando un’eredità importante alla comunità».

La visibilità mediatica dell’evento è straordinaria: la Vuelta è seguita da milioni di spettatori in oltre 190 Paesi, un’occasione unica per mettere in luce il meglio di Venaria Reale e del Piemonte.

Inoltre, la tappa è coadiuvata da circa cinquanta volontari, tra associazioni e cittadini che hanno risposto alla manifestazione d’interesse della Città di Venaria Reale.

«Ci siamo preparati con entusiasmo per accogliere atleti, turisti e media da tutto il mondo – sottolinea l’assessora agli Eventi, Turismo e Commercio, Monica Federico – offrendo un’esperienza che unisce ospitalità, cultura, arte e tradizione gastronomica. È un volano eccezionale per la promozione turistica del territorio. Un ringraziamento speciale va ai volontari della Vuelta 25, cittadini e associazioni venariesi che hanno risposto con generosità all’appello del Comune, contribuendo con passione all’accoglienza e all’organizzazione dell’evento».

Sabato 2 agosto 2025, Venaria Reale ha celebrato “La notte della Vuelta” – aspettando i campioni”. Una serata di festa nel centro storico. Tra street-food spagnolo, musica, animazione culturale ed esposizioni di abbigliamento e accessori, Piazza Vittorio Veneto, Via Mensa e Piazza Annunziata si sono trasformate in un vivace salotto a cielo aperto.  Grande successo anche per l’apertura straordinaria dei negozi. L’iniziativa, curata da Goia Fenapi Piemontese e patrocinata dalla Città di Venaria Reale, ha anticipato con entusiasmo la storica partenza della corsa.

Il Piemonte diventa così l’unico territorio italiano ad aver ospitato tutte e tre le partenze delle più conosciute gare a tappe di ciclismo: Giro d’Italia (Venaria Reale nel 2011, 2018, 2024); Tour de France (Torino nel 2024); Vuelta a España (Venaria Reale nel 2025).

Un risultato senza precedenti che consacra la regione come cuore pulsante del ciclismo internazionale.

Per tutte le informazioni aggiornate su chiusure strade, modifiche alla viabilità, divieti di sosta e aree di parcheggio, si rimanda alla prossima pubblicazione dell’ordinanza ufficiale sul sito della Città di Venaria Reale, completa di mappe e dettagli operativi.

Altre informazioni sulla Vuelta 25 sono consultabili sul sito della Regione Piemonte e su quello ufficiale della corsa https://www.lavuelta.es/en

Ruffino (Az): “Ingordigia di potere mette a rischio Atp Finals”

“Se non è zuppa è pan bagnato: a voler sintetizzare, le cose sul decreto sport sono andate più o meno così. Era in gioco, fra le altre questioni, la titolarità dell’organizzazione delle Atp Finals, appuntamenti clou della stagione tennistica ospitato a Torino a metà novembre. E il governo di Giorgia Meloni, afflitto da ingordigia di potere, voleva sottrarre quell’evento dalla Federazione italiana tennis e padel per metterlo sotto l’ala dell’agenzia Sport e Salute. Il decreto è stato modificato, dopo un chiarimento non proprio lineare con il Quirinale, e Sport e Salute è stata estromessa. Non si è tirato indietro il governo, e il decreto infatti prevede che il ministero competente affianchi la Federazione nell’organizzazione delle Finals. Con il risultato di irritare l’Atp internazionale, contraria da sempre alla presenza della mano pubblica. Meglio avrebbe fatto Meloni a spendere tempo e risorse per rendere tutto il tennis, non solo le Finals, visibile e in chiaro sui canali Rai. Ora il rischio è che Atp decida di traslocare altrove e privare, dopo il 2026, l’Italia e Torino delle Finals”. Così l’on. Daniela Ruffino di Azione.

Mai più Hiroshima e Nagasaki

Riflessioni, letture, canti e meditazione intorno al simbolo della pace

 mercoledì 6 agosto 2025 – ore 21 – Piazza Carignano – Torino

 A 80 anni dai bombardamenti atomici sul Giappone la minaccia delle armi nucleari per l’esistenza stessa del genera umano è più che mai attuale.

  • Ricordiamo le vittime di prima, seconda e terza generazione delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki e dei test nucleari successivi
  • Ribadiamo il nostro NO alle armi nucleari
  • Chiediamo all’Italia di ratificare il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021

Assistiamo ad un inquietante ritorno di interesse per le armi nucleari; attualmente gli Stati Uniti, la Francia, la Cina, la Russia, l’Inghilterra, India, Israele, Pakistan e Corea del Nord sono possessori accertati di armamenti nucleari. Questi ultimi quattro paesi non hanno aderito al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, che dovrebbe in teoria regolamentarne e limitarne lo sviluppo.

La minaccia dell’uso delle armi nucleari è sempre più spesso utilizzata per consentire politiche aggressive e al di fuori del diritto internazionale.

In Italia sono custoditi diversi ordigni atomici, nelle varie basi Nato disseminate sul territorio.

Poiché l’esistenza stessa delle armi nucleari è universalmente riconosciuta come una terribile minaccia per la stessa sopravvivenza del genere umano, ICAN, l’organizzazione internazionale che ha promosso il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, è stata insignita del premio Nobel per la Pace 2017.

La questione del riarmo nucleare si pone nel contesto di un aumento generalizzato della violenza come metodologia d’azione: la violenza è sempre più accettata come metodo di risoluzione dei conflitti, siano essi personali, sociali o politici, dalle relazioni tra i singoli al livello internazionale.

Il pericolo di un escalation nucleare è diventato più forte a partire dal 2022 a causa del conflitto in Ucraina e delle crescenti tensioni regionali in Medio Oriente, conflitti che coinvolgono potenze nucleari; parlare dell’utilizzo di armi nucleari di potenza superiore a quelle lanciate sulle città giapponesi e definite “tattiche” non è più un tabù.

Per queste ragioni chiediamo al nostro governo di lavorare perché queste armi siano ripudiate e di attivarsi perché vengano ovunque abolite; in questo contesto chiediamo che l’Italia ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021, in coerenza con l’art.11 della nostra Costituzione.

Sette musei e archivi d’impresa torinesi insieme per avvicinare i giovani alla storia dell’industria

Con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alla storia dell’industria italiana e di favorire  lo sviluppo di competenze trasversali, prende il via la terza edizione di “A scuola d’impresa”, progetto promosso da Museimpresa, Associazione Italiana degli archivi  e dei Musei d’impresa, e Università LIUC, con il contributo dell’archivio Nazionale del Cinema d’impresa di Ivrea.

La terza edizione del progetto è rivolto agli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado e si svolgerà durante l’anno scolastico 2025-26 e vedrà la partecipazione di 45 musei e archivi d’impresa associati a Museimpresa. Il percorso si propone di far conoscere l’evoluzione del sistema industriale italiano e il ruolo culturale dei musei e archivi d’impresa, fornendo al contempo un’occasione concreta per sviluppare abilità utili nel mondo nel lavoro e nella scelta del proprio futuro professionale.
Il percorso si articola in due fasi, una prima parte teorica online, con contenuti multimediali e attività interattive, dedicata all’approfondimento della storia industriale italiana e dei suoi settori economici; una seconda fase esperienziale in presenza, durante la quale gli studenti saranno coinvolti in attività pratiche presso musei e archivi d’impresa. Il percorso culminerà con la realizzazione di un project workshop finale, che rappresenterà un’opportunità per confrontarsi con sfide  organizzative e operative reali, stimolando la creatività, il lavoro di squadra e la capacità nel problema solving.

Dei project workshop proposti agli studenti dei sette musei e archivi torinesi l’Archivio Storico Sanpaolo ne propone uno intitolato “I documenti raccontano le imprese”, allo scopo di scoprire le imprese nazionali e del territorio  a partire dai documenti e dalle fotografie conservate nell’Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo e nell’Archivio Storico Intesa Sanpaolo, per poi costruire un racconto che possa interessare i propri coetanei.
L’Associazione Archivio Storico Olivetti a Ivrea, in provincia di Torino, propone un progetto intitolato “La storia Olivetti al tempo del social”. Gli studenti in questo caso dovranno scegliere un determinato aspetto legato alla storia dell’azienda e raccontarlo con immagini, parole, video o un podcast sui canali social più diffusi, creando una vera e propria mostra virtuale. I ragazzi parteciperanno ad una visita guidata della mostra #Storiadiinnovazione, per conoscere la storia e vedere dal vivo i principali prodotti realizzati dall’azienda.
Questa occasione servirà da spunto per individuare un aspetto che sarà poi l’oggetto di studio.
In un secondo momento verranno messi a disposizione degli studenti documenti provenienti da archivio e biblioteca sulla base del tema scelto in precedenza, e attraverso il supporto dello Staff dell’Associazione,  i ragazzi selezioneranno i materiali storici per costruire un racconto social destinato ai coetanei.

Il Museo Officina della Scrittura, Aurora Penne, propone un project work intitolato “Scrivere il futuro. Raccontare la storia, immaginare l’impresa” per coinvolgere gli studenti in un percorso volto alla realizzazione di contenuti video originali dedicati al tema della scrittura, del suo valore emozionale e storico. Questo progetto è  finalizzato a far conoscere ai ragazzi la storia di un’eccellenza italiana come Aurora, promuovendo una riflessione sul significato della scrittura come atto culturale, creativo e identitario.
Il Centro Storico Fiat propone il progetto “Il grande lancio” e prevede la realizzazione della redazione di un numero speciale dell’illustrato Fiat, il giornale aziendale, nel quale gli studenti, dopo aver analizzato e studiato le fonti,  lavoreranno per scrivere articoli e approfondimenti sulle tematiche socio-culturali legate all’azienda partendo dalle fonti. Obiettivo è quello di studiare il valore della cultura d’impresa e la relazione tra questa e la città di Torino, il tessuto sociale e i cambiamenti urbanistici, architettonici  e antropologici di ieri e di oggi.

Il Mu-Ch Museo della Chimica propone il progetto “Fake news detective”. Scopo è quello di far riflettere gli studenti sul ruolo della divulgazione della scienza nella società, dal momento che è  fondamentale rendere questa tipologia di contenuti comprensibili e accessibili a tutti. Per questo motivo,  gli studenti si trasformeranno in giovani divulgatori, seguendo attività  di fact checking e debunking in diversi ambiti scientifici.  Al termine ogni team realizzerà un video o un contenuto social consigliando fonti affidabili da cui attingere le informazioni.

Il Museo è Archivio Storico Reale Mutua propone due project work. Il primo intitolato “I semi dell’innovazione” prevede la realizzazione di una locandina promozionale che sarà pubblicata sul sito. Verranno svolti degli incontri dedicati ai ragazzi , durante i quali comprenderanno il valore storico e culturale di ogni oggetto, come cogliere le diverse narrazioni racchiuse in un documento, come familiarizzare con i diversi metodi narrativi, come scegliere un allestimento,  quali priorità darsi, e come definire la funzionalità di un museo. Inoltre approfondiranno le figure dell’archivista e le nuove figure professionali legate all’archiviazione digitale, con i rischi e le opportunità dei diversi metodi conservativi.

Il secondo progetto, invece, il “Saper fa-re” prevede la creazione di un video  o un podcast che riassuma i temi trattati arricchiti dal punto di vista degli studenti, finalizzati a comprendere cosa significhi proteggere la funzionalità del valore storico e culturale delle polizze assicurative, cogliere quanto i valori sani e condivisi siano alla base della longevità di un’azienda, familiarizzare con i concetti di mutualità, sostenibilità e società benefit.

Infine il Museo Lavazza e Archivio Storico Lavazza propone il project work “ Dirigi un museo di impresa accessibile”, che vede la realizzazione di un piano per una giornata dedicata all’accessibilità,  organizzando il personale, le attività,  il budget, gli spazi, i supporti e la comunicazione.
Il progetto intende sviluppare la capacità critica e costruttiva per riflettere sulle proprie attitudini come visitatori e possibili addetti del settore culturale. I partecipanti proveranno a calarsi nei panni di un direttore/direttrice museale o di un archivio.
Dopo aver analizzato i dati e le strategie dovranno programmare una giornata dedicata all’accessibilità,  includendo tutti i criteri che questa comporta, ragionando sul pubblico e le sue esigenze.

“A scuola d’impresa” è gratuito e riconosciuto come percorso valido per l’Orientamento e per i PCTO, percorsi per le Competenze trasversali e per l’Orientamento, coinvolgendo discipline come storia, lingua e letteratura italiana, cittadinanza e costituzione. Nella precedente edizione ha coinvolto oltre 1250 studenti in dodici regioni italiane, confermando l’interesse crescente verso la cultura industriale come strumento educativo.

I docenti interessati possono iscrivere le classi entro il 31 ottobre, indicando il Museo o archivio d’impresa scelto, anche se ubicato in una regione diversa da quella dell’istituto scolastico.
Per consultare l’elenco completo dei musei e degli archivi d’impresa che partecipano per l’anno scolastico 2025-26 e la brochure  del progetto con le modalità d’iscrizione si può fare riferimento al sito di Museimpresa, sezione per le scuole.

Mara Martellotta