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Aborto farmacologico, la circolare di indirizzo della Regione

Sulle criticità giuridiche delle Linee ministeriali / A seguito dell’emanazione, ad agosto, da parte del Ministero della Salute delle Linee di indirizzo sull’interruzione farmacologica volontaria di gravidanza, come noto, la Regione Piemonte ha avviato una verifica di carattere giuridico sulla compatibilità di tali Linee con la legge 194/1978 che disciplina la materia.

Alla luce dei nodi critici emersi dagli approfondimenti, la Regione ha voluto confrontarsi, in questi giorni, con esponenti delle diverse realtà sanitarie e sociali, tra le quali la Federazione Federvi.PA.

e il dott. Silvio Viale, responsabile del Servizio Unificato IVG dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, con i quali è stata condivisa l’opportunità di emanare una circolare di chiarimento e indirizzo destinata ad ASO e ASL piemontesi, che nei contenuti prevede:

  • il divieto di aborto farmacologico direttamente nei consultori piemontesi, riservando l’attuazione dell’interruzione di gravidanza – anche farmacologica – alle strutture tassativamente elencate nell’art. 8 della legge 194, ovvero in ambito ospedaliero;
  • in attuazione dell’art. 2 lett. d della Legge 194, l’attivazione di sportelli informativi all’interno degli ospedali piemontesi, consentita ad idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita (a titolo esemplificativo: il Progetto Gemma avviato da Movimento per la vita e Centri di aiuto alla vita (CAV) con aiuto economico mediante adozione prenatale a distanza, il servizio telefonico SOS Vita, etc);
  • per quanto riguarda l’aborto farmacologico le modalità di ricovero sono valutate dal medico e dalla direzione sanitaria.

Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore alla Sanità Luigi Icardi e l’Assessore agli Affari legali  MAurizio Marrone sottolineano che “tali indirizzi rispondono alla volontà, unanimemente condivisa dalla Giunta regionale e dai Presidenti dei Gruppi Consiliari di maggioranza, di garantire il pieno rispetto di tutte quelle disposizioni della legge nazionale 194/1978 poste a:

  • garanzia della piena libertà di scelta della donna se interrompere volontariamente la gravidanza o se proseguirla superando le cause che potrebbero indurre all’interruzione con la tutela sociale della maternità;
  • garanzia del perseguimento di pratiche abortive rispettose dell’integrità fisica e psichica della donna, della sua dignità personale e meno rischiose per l’interruzione della gravidanza”.

 

I commenti

“La circolare di chiarimento e indirizzo alle aziende sanitarie piemontesi sulle criticità giuridiche delle linee ministeriali sull’aborto farmacologico non è altro che l’esito di un braccio di ferro di uomini senza scrupoli. Il solito compromesso tra falchi oltranzisti e TeoCon. Non posso gioire che siano tornati indietro sui day ospital negli ospedali perché questa campagna rimane un attacco alla libertà delle donne, il cui corpo è usato solo per una battaglia elettorale” – è il commento di Marco Grimaldi capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

“La scelta del Ministero della Sanità era il punto di partenza per applicare una legislazione regionale volta a garantire maggiore sicurezza per le donne, e un percorso di vero supporto ad una scelta che è sempre dolorosa. La destra in Regione, invece, apre la strada agli sportelli pro-vita e alla solita litania contro i consultori”.

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Con un comunicato stampa, datato 2 ottobre, la Regione Piemonte ha annunciato una circolare indirizzata alle Asl che, solo in parte, andrà a correggere le gravi indicazioni fornite dalle linee guida ministeriali sull’aborto praticato con RU486. Queste ultime, ignorando la legge 194 e i rischi maggiori per le donne, avevano consentito di ricorrere all’aborto “farmacologico” sino alla nona settimana di gestazione (anziché fino alla settima), anche senza ricovero e al di fuori delle strutture ospedaliere, addirittura nei consultori o in totale solitudine a casa.
Il Piemonte ristabilisce il divieto di assumere mifepristone nei consultori e rimanda l’eventuale ricovero a una valutazione medica. Non si cancellano però totalmente né il pericolo di un aborto a domicilio né, con l’innalzamento alle 9 settimane, il rischio statisticamente raddoppiato di ricorso successivo a raschiamento. Viene invece prevista, in linea con la stessa legge 194, la presenza all’interno degli ospedali di sportelli informativi gestiti dai nostri Centri di Aiuto alla Vita che potranno così offrire un supporto diretto e alternative concrete all’aborto. Non possiamo dirci pienamente soddisfatti perché, finché anche una sola donna non sarà libera di NON abortire e non sarà riconosciuto il diritto alla vita a ogni essere umano sin dal concepimento, continuerà a realizzarsi sotto gli occhi di tutti un crimine contro l’umanità. Siamo però certamente molto sollevati dal fatto che l’assessore Marrone abbia accolto alcune delle nostre proposte condivise in un cordiale incontro e che si sia posto così un fondamentale argine al grave indirizzo dato dal Governo. Speriamo che l’aver escluso la pratica diretta dell’aborto nei consultori sia solo il primo passo perché queste strutture non rimangano meri distributori di certificati, ma inizino finalmente a svolgere il servizio di aiuto e rimozione delle cause assegnatogli dalla stessa 194 e che il Piemonte, con queste scelte coraggiose, diventi esempio virtuoso, seguito da molte altre regioni. Ci auguriamo sia solo l’inizio di una fruttuosa collaborazione per il bene delle donne e dei nascituri e chiediamo che la questione non si estingua per sterili risse politiche e ideologiche, perché si commetterebbe l’imperdonabile errore di ignorare coloro che hanno bisogno di attenzione e aiuto: la mamma e il figlio concepito appunto.

Claudio Larocca
Presidente Federvi.P.A.
Federazione Centri di Aiuto alla Vita e Movimenti per la Vita– Piemonte e Valle d’Aosta

 

 

“Che fine ha fatto il progetto di recupero di Porta Susa?”

“Era del 2018 la notizia che il colosso svedese IKEA avesse comprato la vecchia Stazione di Porta Susa per trasformarla in un albergo di lusso. Ad ora la situazione risulta immobile:

la vecchia stazione è abbandonata e fatiscente, sporcizia ovunque, rifiuti di ogni tipo, erbacce altissime e tracce di clochard che probabilmente trovano rifugio per la notte”.

Il Capogruppo di Sicurezza e Legalità a Palazzo Civico, Raffaele Petrarulo, che  ha presentato un’interpellanza per chiedere alla Sindaca “quale sia l’attuale situazione, se siano confermate le notizie apparse su un giornale a maggio in cui si ipotizzava l’apertura della struttura per il 2021 e se sia confermato il progetto della struttura alberghiera di lusso”.

Motonautica mondiale sul Lago Maggiore

Sul Lago Maggiore si didputa in questi giorni  il Campionato del Mondo UIM Classe 3D di motonautica.

A Baveno si svolgono anche altre prove internazionali e nazionali del Campionato Italiano FIM. Una ventina gli equipaggi impegnati nelle cinque giornate di gara, fino a domenica. In programma anche le gare delle classi Endurance Gruppo B; Honda Offshore; Formula Junior Elite.

Costanzo (M5S) interviene sulla “plastificazione” della stazione Chivasso-Asti

La proposta di plastificazione della stazione ferroviaria Chivasso-Asti, da utilizzare temporaneamente come pista ciclabile, è stata avanzata dall’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi insieme ad alcuni sindaci della collina chivassese negli ultimi giorni.

Sul tema verrà sottoposto un ordine del giorno ai consigli comunali coinvolti dalla proposta e si è aperto un dibattito che al momento vede contrario il sindaco di Chivasso e favorevoli altri sindaci della collina. 
Sull’idea è intervenuta la deputata Jessica Costanzo (M5S).
“La ferrovia Chivasso-Asti è in preda al degrado, la sua sede e i binari sono invasi da erbacce e arbusti. Una soluzione va trovata, questo è innegabile – afferma Costanzo – ma non sono convinta che sia opportuno far stendere un manto di plastica sui cinquanta chilometri di binario da Chivasso ad Asti. Credo che invece si dovrebbe ragionare su altre soluzioni: penso ad esempio alla possibilità di far curare la pulizia e la manutenzione del verde dei binari e delle aree circostanti ai percettori del reddito di cittadinanza delle zone coinvolte. Proprio in questi giorni – continua Costanzo – si discute molto del reddito di cittadinanza e di come migliorare la sua applicazione, specie in riferimento alle carenze emerse nella cosiddetta “fase 2”, in cui i PUC, progetti utili alla collettività, non sono partiti o vanno a rilento.
Mi farò promotrice di contattare RFI, a cui parte spetta la manutenzione del tratto ferroviario, le istituzioni locali e regionali coinvolte per arrivare ad un protocollo di intesa che possa dare il via a questo progetto. Coinvolgere i percettori del reddito per la manutenzione della linea ferroviaria darebbe un segnale importante e dimostrerebbe come il reddito di cittadinanza possa essere davvero un’occasione di concreta utilità per la collettività, aderendo alle esigenze dei territori in maniera flessibile ed efficiente” conclude Costanzo.

Coronavirus, i contagi superano quota 200 Ancora una vittima

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

28.116 PAZIENTI GUARITI E 389 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 28.116(+44 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3455 (+4) Alessandria, 1641 (+2) Asti, 885 (+0) Biella, 2742 (+3) Cuneo, 2576 (+7) Novara, 14.284 (+27) Torino, 1313 (+0) Vercelli, 1024 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 196 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 389sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4166

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione,nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è quindi di 4166 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 683 Alessandria, 256 Asti, 209 Biella, 401Cuneo, 379 Novara, 1840 Torino, 225 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 35.731 (+219, di cui 58 sono riallineamenti riferiti alla giornata di ieri; dei 219: 163 asintomatici, 55 screening, 120 contatti di caso, 44 con indagine in corso, 9 importati, 42 Rsa, 16 ambito scolastico, 161 popolazione generale) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4407 Alessandria, 1993 Asti, 1130 Biella, 3522 Cuneo, 3388 Novara, 17.861 Torino, 1676 Vercelli, 1224 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 300 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 230 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 13 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 217(+14 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2830.

I tamponi diagnostici finora processati sono 732.585 di cui 403.170 risultati negativi.

Temporali e forte vento Allerta arancione: aperta la sala operativa della protezione civile

Oggi maltempo sul Piemonte, con piogge diffuse, localmente forti o molto forti

Le precipitazioni proseguiranno anche domani e saranno accompagnate da un deciso rinforzo dei venti da sud. Sabato potrebbero ingrossarsi i principali corsi d’acqua.

La Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Piemonte è stata aperta alle ore 8.00 di questa mattina e sarà attiva in modalità H24 fino al termine dell’ondata di maltempo prevista per le prossime 30 ore.

La decisione fa seguito al bollettino di allerta emesso da Arpa Piemonte nella giornata di ieri, che dispone allerta arancione per piogge intense dalle prime ore di oggi nelle zone nordoccidentali (Valli alpine dal Toce fino alla Valle Susa eclusa e pianura settentrionale) e sud del Piemonte (dalla Valle Varaita allo Scrivia) e soprattutto al confine con la Liguria, dove sono previsti forti fenomeni temporaleschi. Gli effetti sul territorio, previsti dal pomeriggio di oggi con estensione nella giornata di sabato, sono rappresentati da innalzamenti dei corsi d’acqua, con limitate esondazioni ed attivazione di fenomeni franosi.

Per il resto del Piemonte è stata emessa allerta gialla ugualmente per piogge ed eventuali temporali, che potrebbero avere effetti più ridotti e localizzati sul territorio.

A livello regionale è stata attivata la fase operativa di preallarme.

Al momento non si segnalano criticità ed il sistema di Protezione civile, attivato in tutto il Piemonte anche nella sua componente volontaristica, monitora con continuità l’evolversi della situazione.

Risultano attivati alcuni Centri Operativi Comunali (COC) in tutte le provincie piemontesi. In taluni casi si segnalano chiusure precauzionali delle scuole in provincia di Torino ed Alessandria.

Si invitano i cittadini a tenersi informati sull’evolversi della situazione consultando i siti e i canali social di Regione (https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile) ed Arpa Piemonte (www.arpa.piemonte.it).

Si ricorda inoltre di attenersi alle indicazioni di comportamento per l’autoprotezione pubblicate sul sito regionale: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/allertamento-monitoraggio/cosa-fare-caso-allerta

 

Istituzioni, politica e mondo della cultura assenti ai funerali di Mathieu. Una vergogna

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / Si sono tenuti i funerali di Vittorio Mathieu alla Gran Madre con tanti amici ed ex allievi. Mathieu e’ stato un filosofo che come professore ha onorato il nostro Ateneo e la nostra Città

E‘ stato un uomo politico di tutto rispetto, anche se Forza Italia non lo fece eleggere senatore. Era un credente convinto e praticante.
Ebbene, salvo una telefonata dell’Arcivescovo Nosiglia, la Città è stata assente, l’Universita’ anche. C’erano i colleghi Pietro Rossi e Riconda, ma la cultura torinese non c’era, sempre che esista ancora. La politica assente, anche il centro – destra che aveva da farsi il fine settimana in santa pace. Certi buzzurri non sanno neppure leggere il nome Mathieu, figurarsi sapere qualcosa della sua opera. La Regione anch’essa assente. Ma dove siamo finiti? Muore uno dei più illustri torinesi conosciuto ed apprezzato a livello Internazionale e le istituzioni sono assenti. Vergogna!

Medici scrittori a convegno per promuovere arte, cultura e bellezza

Verso il 2021. Omaggio a Dante Alighieri. Due giornate di seminari con la partecipazione di medici scrittori e la mostra dell’artista Marco Giordano nell’antica dimora  di casa Berchiatti a San Giorgio Canavese

Verso il 2021. Omaggio a Dante Alighieri‘  è il titolo di un duplice appuntamento in programma sabato 3 e domenica 4 ottobre prossimi presso l’elegante cornice di casa Berchiatti, a San Giorgio Canavese. L’esposizione pittorica del maestro Marco Giordano sarà affiancata da una performance di musica e pittura dal vivo, capace di accompagnare il visitatore in un viaggio sensoriale attraverso l’arte, la Cultura e la Bellezza.

Andremo alla scoperta delle profonde sensazioni spiega LorettaDel Ponte, che ospita l’evento capaci di trasmettere la bellezza in tutte le sue forme e sfaccettature. Vista ed udito dei partecipanti saranno soddisfatti, nel corso della giornata di domenica, dall‘artepittorica e musicale di Marco, la cui performance sarà seguita anche da altri appuntamenti artistici, a conclusione dei quali sarà presentato lo spettacolo di magia del medico Pino Rolle. Gusto ed olfatto troveranno soddisfazione nella degustazione dei prodotti delle migliori aziende enogastronomiche; con Daniela Graglia e gli altri medici presenti sarà esaminato il ruolo fondamentale dell‘arteper il benessere dell’anima, soprattutto nel periodo delicato che tutti stiamo vivendo.

L’evento sarà aperto dal sindaco di San Giorgio Canavese Andrea Zanusso, con il consigliere comunale e editore Giampaolo Verga . Interverranno anche la presidente dell’ AMSI, Associazione Medici Scrittori Italiani, Patrizia Valpiani, e Giovanni Saccani, presidente della Società Dante Alighieri torinese.

Domenica nove medici scrittori si alterneranno in una tavola rotonda per narrare le esperienze in tempo di Covid e dando, in seguito, la loro testimonianza narrativa e poetica. Saranno Federico Audisio di Somma,  Elena Cerutti,  Giuseppe De Renzi, Enrico Riggi,  Sergio Rustichelli, Eugenio Salomone, Gino Angelo Torchio, Patrizia Valpiani e Franco Villa. L’intervallo musicale sarà affidato al trio Les Nuances, con il flauto Fulvio Angelino ed  il violoncello Lorena Borsetti,

Al mattino, invece, il presidente del Museo della Resistenza di Torino, Roberto Mastroianni, anche critico d’arte, interverrà alla mostra delle opere in ceramica dei ragazzi del liceo artistico “25 Aprile-Faccio” di Castellamonte, curata da  Sandra Baruzzi. Gli interventi saranno poi curati da Silvia Casali e Giampaolo Verga.

 

Mara Martellotta

“Noi del territorio”: un nuovo incontro

Neanche il Covid ferma le iniziative di  Silvio Sarri, promotore  di “Noi del territorio, prodotti e servizi” 

 

Con le dovute precauzioni legate al virus, il sodalizio che opera a Pino Torinese e sul territorio e promuove iniziative di valorizzazione delle eccellenze agroalimentari locali, ha tenuto di recente un nuovo appuntamento enogastronomico.

Le iniziative sono in genere destinate ad un numero massimo di 40 persone, in modo che non si crei confusione e l’organizzazione sia sempre efficiente. Protagonisti i prodotti tipici.

 

Gli incontri conviviali organizzati da questo gruppo di persone appassionate del loro territorio e riunitesi in comitati spontanei , consentono di creare dialogo e aggregazione tra la gente. L’obiettivo è di organizzare almeno un paio di incontri al mese.

Fassino e altri 16 rinviati a giudizio per il Salone del Libro

C’è anche l’ex sindaco di Torino Piero Fassino  tra i rinviati a giudizio nel processo sulla vecchia gestione del Salone del Libro che inizierà  il 17 maggio

L’udienza preliminare interessava  29 imputati ed è terminata oggi.

Sono 17, compreso l’ex primo cittadino, i rinviati  a giudizio al termine dell’udienza preliminare. La decisione del giudice riguarda anche l’ex assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi e l’ex patron del Salone Rolando Picchioni. Rispetto all’impostazione della procura ci sono stati  proscioglimenti su diversi capi d’accusa.