Cordoglio per la morte della sindacalista Cgil
Di seguito vi proponiamo il comunicato postato su Facebook dalla Cgil di Asti per ricordare Franca Mossetti
La notizia della scomparsa di Franca Mossetti lascia in tutti noi della CGIL astigiana una profonda tristezza. Franca apparteneva a quel gruppo di persone, non molte in verità, che ci capita di incrociare nelle nostre vite e, quando vengono a mancare, lasciano in noi un senso di vuoto. Anche se da tempo non la incontravamo, la sua malattia non glielo permetteva, lei era, per noi, sempre presente: con il suo sorriso e la sua tenacia di militante.
Franca è stata il volto e “l’accoglienza” della CGIL di Asti: la prima che si incontrava entrando al primo piano della Camera del Lavoro e, non di rado, anche l’ultima. Lo so per personale esperienza, facendo sovente ora tarda assieme a lei. Il suo sorriso, spesso insieme a suoi amati gatti, era il saluto che la Camera del Lavoro porgeva ai suoi militanti e ai tanti che a noi si rivolgevano per un consiglio, una pratica da sbrigare, un problema da risolvere.
Franca è stata un elemento imprescindibile per la nostra CGIL. Una dei tanti compagni che non avranno mai “una notizia stampa” per il loro lavoro, ma senza le quali nessuna organizzazione può vivere e prosperare. Ci ha accompagnati dal ciclostile a internet: sempre pronta a imparare cose nuove e ad insegnarle a noi, trogloditi dell’informatica e ai quali tal volta toccava una delle sue sfuriate, che si concludevano con un sorriso che, da solo, faceva capire quanto amasse la CGIL e le compagne e i compagni che con lei lavoravano. Aveva anticipato la pensione per potersi godere, dopo tanti anni di faticoso lavoro sempre in prima linea, la sua famiglia e gli amatissimi nipoti. La sorte maligna ha impedito che questo suo desiderio potesse avverarsi.
Tutta la CGIL si stringe alla sua famiglia, partecipando al loro dolore che è anche quello di tutti noi.
Ciao Franca, grazie per il tanto che ci hai dato e che la terra ti sia lieve.
Per la CGIL di Asti
Il Segretario
Luca Quagliotti
Inaugurata la 3^ edizione del Master internazionale di I livello in “Cultural Property Protection in Crisis Response”.
Ha avuto luogo ieri presso l’Aula Magna di Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, la cerimonia inaugurale della terza edizione del Master Internazionale in “Cultural Property Protection in Crisis Response”.
All’evento, moderato dal vice Direttore del Master, Giovanna Segre hanno presenziato numerose autorità accademiche, civili e militari tra cui: il Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Roberto Riccardi, il Director of the UNESCO Regional Bureau for Science and Culture in Europe, Ana Luiza Massot Thompson-Flores, il Presidente dell’’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario (HIIL) e Direttore del Master, Edoardo Greppi, il Direttore dell’area Educazione e Ricerca Scientifica della Fondazione CRT, Luigi Somenzari, il Coordinatore del Programma International Affairs della Compagnia di San Paolo, Nicolò Russo Perez, il Vice Segretario Generale dell’IIHL, Gian Luca Beruto, il Segretario Generale presso il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, Sara Abram ed il Segretario Generale della Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura, Alessio Re.
Nel suo intervento di saluto il Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi, ha sottolineato come Il patrimonio culturale, in tutte le sue forme, rappresenta l’identità e la memoria storica dei diversi popoli, esprime valori che vengono universalmente riconosciuti, rappresentando originale testimonianza delle civiltà passate e fungendo da collante tra le diverse generazioni.
Ana Luiza Massot Thompson-Flores intervenendo on line dalla sede di Venezia, ha tratteggiato il mandato dell’Ufficio Regionale dell’UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa. In materia di cultura le principali attività dell’Ufficio si concentrano sulla formazione e lo sviluppo di capacità professionali e istituzionali a favore dei Paesi del Sud-Est Europa, nonché al rafforzamento della cooperazione regionale relativamente alla salvaguardia del patrimonio culturale, alla lotta al traffico illecito di oggetti culturali, alla promozione della diversità delle espressioni culturali e della creatività contemporanea.
“Monumenti, opere d’arte, reperti archeologici, sono sempre stati in pericolo, a causa di calamità naturali, traffici illeciti, terrorismo e guerra. In un passato non troppo lontano le Nazioni, la stessa Comunità Internazionale, non disponevano di strumenti giuridici per tutelare l’eredità degli antenati. Oggi, le cose sono cambiate con l’avvento di nuove agenzie di cooperazione e coordinamento e con l’entrata in vigore di importanti standard e convenzioni internazionali, ma la strada è ancora lunga”, ha affermato il Generale Riccardi.
Infine, il Prof. Greppi, ha illustrato l’obiettivo del Master, che si propone di formare “esperti in protezione del patrimonio”, cioè esperti militari e civili nelle più moderne tecniche e metodologie internazionali, secondo gli standard UNESCO, per la protezione del patrimonio culturale.
Il Master, in lingua inglese, realizzato dalla Scuola Universitaria Interdipartimentale di Scienze Strategiche (SUISS) dell’Università degli Studi di Torino, si rivolge ai membri delle Forze Armate – italiane e straniere – che si trovano in prima fila nella tutela dei beni culturali, alle organizzazioni non governative – e ai civili in generale – che operano nel settore, con l’obiettivo di diffondere un approccio multidisciplinare anche nella società civile, che si trova a cooperare con enti governativi nella gestione di situazioni complesse.
Il corso vedrà interessati rappresentanti del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, dalla Brigata Alpina Taurinense, dell’Arma dei Carabinieri e quindici frequentatori provenienti da Brasile, Egitto, Italia, Francia, Libano, Repubblica Dominicana, Slovenia e Ungheria.
Saranno protagonisti di una cena a Torino, venerdì 11 febbraio
Una serata con protagonisti i sapori di Capo Verde è in programma venerdì 11 febbraio prossimo a partire dalle 19.30 presso l’Osteria della ASD Madonna del Pilone, dove l’osteria stessa e CapoverdeGo.it condurranno gli ospiti in un viaggio attraverso i sapori, le immagini (con foto e video), le parole e la musica del meraviglioso arcipelago al largo delle coste africane, che rappresenta un crocevia tra Africa, Europa e America Latina, dove la lingua parlata è quella creola.
Il menu a tema capoverdiano, preparato dallo chef Gabriele Accardi e dalla sua brigata, consentirà di conoscere l’arcipelago di Capoverde attraverso i sapori d’influenza lusitana, in quanto il Paese è stato fino al 1975 una colonia portoghese, diventando poi una repubblica indipendente con la Rivoluzione dei Garofani.
Durante la serata verranno anche proiettati fotografie e video di ‘Capo Verde Go’, la guida realizzata e prodotta da giornalisti italiani che vivono e da anni frequentano queste isole. Nata due anni fa in tempi di pandemia, si è attestata quale un valido punto di riferimento per il pubblico italiano che voglia visitare l’isola. Capo Verde Go contiene informazioni che sono verificate e vissute e si rivolge a pubblici differenziati, a partire da chi desideri trascorrervi anche solo una settimana di vacanza, fino a chi, in particolar modo, voglia conoscere davvero le isole e vivere un’esperienza immersiva a contatto con le culture autectone.
Capo Verde presenta molti aspetti invitanti trattandosi del secondo Paese dell’Africa per livello di democrazia, con un buon PIL e la presenza di Università quotate. Situato tra il Tropico e l’Equatore, offre un clima buono tutto l’anno, con temperature dell’acqua che non scendono mai al di sotto dei 22 gradi e quelle atmosferiche che si aggirano intorno ai 28/-30 gradi grazie all’aliseo che soffia costante. Da dicembre a marzo, infatti, nelle isole di Sal e Boa Vista si svolgono i campionati di Kite Surf. È presente un mare intatto ricco di pesce, da febbraio a maggio, che regala la vista delle megattere, che transitano spesso vicino alla Costa. Si tratta, inoltre, del secondo posto sull’Atlantico per la deposizione delle tartarughe Caretta-caretta. Nel Paese la pandemia sembra quasi non essere arrivata e la situazione vaccinale è piuttosto buona. Nonostante ciò dall’Italia non si può ancora viaggiare per turismo, ma si spera che la situazione possa normalizzarsi per questa estate.
Capo Verde può rappresentare per le sue caratteristiche una scelta molto interessante dal punto di vista dell’investimento e anche da quello lavorativo, a patto di conoscere le proprie esigenze, il posto, i vantaggi e gli svantaggi presenti.
Il menu che verrà proposto, servizio incluso, è al costo di 29 euro.
Per prenotazioni e informazioni ASD Madonna del Pilone- L’Osteria 3317293939/ 0118999205
La bocciofila Madonna del Pilone, nata nel 1922, aveva originariamente sede in corso Casale e nel ’46 si trasferì in quella attuale. Sui campi di corso Michelotti 102/A si sono misurati, nel corso dei decenni, campioni e star di bocce, compreso il grande Pinin Corno. Oggi la ASD Madonna del Pilone è sinonimo di sport, cultura, eventi, attività per famiglie e ristorazione, di cui l’Osteria rappresenta un fondamentale punto di riferimento non soltanto per il quartiere circostante.
Il 2022 ne costituisce l’anno del centenario e si prevedono festeggiamenti e novità.
Mara Martellotta
L’assessore all’Ambiente Marnati: “Abbiamo condiviso le nuove linee guida adottate dalla Giunta. Oggi più che mai è fondamentale la tempestività nell’adozione di provvedimenti”
Incontro, da remoto, con le Province piemontesi per fare il punto sullo stato della siccità, sulla scorta dei dati elaborati da Arpa. Dati dai quali emerge che lo scorso mese di gennaio è stato il quinto più secco degli ultimi 65 anni, che si sono persi oltre 1000 milioni di metri cubi di acqua provenienti dalla neve (oggi siamo a 620 milioni di metri cubi contro una media di circa 1600 Milioni di metri cubi) e che, all’orizzonte, non si intravedono precipitazioni significative o comunque tali da poter parzialmente risolvere il problema.
“I dati più allarmanti – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – arrivano dal fiume Sesia, che mostra quasi l’80% in meno di acqua, dal Tanaro, con il 65% in meno. La portata del Po è quasi dimezzata e il lago Maggiore invasa solo 35% della capacità massima teorica. Accanto a ciò vi sono anche situazioni, sporadiche e confinate nelle aree montane e collinari, in cui preoccupa l’uso di acqua per scopi potabili e, se questa situazione dovesse perdurare, a rischio anche l’approvvigionamento di acqua per uso agricolo”.
Il momento di incontro con le Province è stato anche l’occasione per condividere le nuove linee guida adottate dalla giunta a dicembre scorso.
“Linee che – spiega l’assessore Marnati – in particolare hanno lo scopo di fornire indicazioni a tutti gli attori rispetto agli accorgimenti da mettere in pratica, ciascuno per la propria competenza, in modo progressivo rispetto all’eventuale aggravarsi della situazione nel corso degli eventi critici di scarsità e siccità, per garantire in prima battuta l’erogazione di acqua potabile per la cittadinanza. Ma anche di prevenire fenomeni estremi, attraverso una gestione razionale della risorsa sin dalle prime avvisaglie di scarsità. Oggi più che mai è fondamentale la tempestività nell’adozione di provvedimenti”.
“Si è inoltre affrontato il problema della responsabilizzazione all’uso dell’acqua in tutti i settori di utilizzo – aggiunge l’assessore – Tutti gli enti preposti al controllo alzeranno il livello di attenzione in modo tale da prevenire atteggiamenti indiscriminati che in questo momento di scarsità si rivelerebbero particolarmente dannosi anche per la collettività. Rinnoviamo infine l’appello a tutti i cittadini piemontesi per un uso consapevole e attento della risorsa acqua, per prevenirne lo spreco”.
Prossimo appuntamento il 15 febbraio quando si terrà l’incontro con tutte le regioni del nord e dove “l’osservatorio stabilirà lo stato reale della gravità della situazione”.
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“Steve McCurry. Animals”
Fino al primo maggio 2022
Uomini e animali, compagni di viaggio e di vita. In ogni tempo e luogo. Nel bene e nel male. O solo animali (ma dietro c’è sempre la presenza, ostile o rassicurante, dell’uomo), come nel caso dei cammelli che attraversano senza meta precisa, incerti e spauriti, i pozzi di petrolio in fiamme o degli uccelli migratori interamente cosparsi di petrolio: suggestive terribili immagini diventate iconiche e scattate nel ’91 da Steve McCurry durante una missione nell’area del Golfo, specchio del disastroso impatto ambientale e faunistico nei luoghi del primo conflitto che oppose l’Iraq ad una coalizione ONU guidata dagli USA, ai fini di restaurare la sovranità del piccolo emirato del Kuwait. Un reportage che farà vincere al fotoreporter di Phlidelphia (oltre trent’anni di attività, classe ’50) il prestigioso “World Press Photo”, assegnatogli da una giuria molto speciale, la “Children Jury” composta da bambini di tutte le nazionalità. Siamo nel 1991. E proprio allora prende idea e corpo il progetto “Animals”, diventato (dopo anni di appassionato lavoro peregrinando dall’Africa all’India, dall’Afghanistan agli States, dal Kuwait al Pakistan) mostra di intensa, a volte drammatica poeticità, e arrivata oggi per la prima volta in Piemonte, ospite delle antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi.
Prodotta con la consueta minuzia di eventi e saggezza espositiva da “Next Exhibition”, in collaborazione con “SUDEST 57”, l’Assocciazione culturale “Dreams” e la curatela di Biba Giacchetti, la rassegna raccoglie sessanta emozionanti scatti (“opere d’arte indimenticabili”) che raccontano al pubblico le mille sfaccettature di una vita quotidiana dove uomo e animale appaiono indissolubilmente legati da comuni destini e da rapporti di empatia e di amore che toccano davvero a fondo occhi e anima. Negli scatti, un’ampia coralità di immagini realizzate da McCurry – nominato in Francia “Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere” e palmarés d’eccezione, inclusa la “Robert Capa Gold Maedail”, il Premio della “National Press Photographers” e per quattro volte il primo premio della “World Press Photo” – in tutti i sei continenti del Pianeta, ponendo sempre al centro dell’obiettivo storie e narrazioni legate alle categorie degli ultimi e dei più fragili, con un’attenzione particolare ai bambini, alle “condizioni dei civili nelle aree di conflitto, documentando le etnie in via di estinzione e le conseguenze dei cataclismi naturali”. Quanto mai ampia e decisamente varia la panoramica di opere selezionate per la mostra che prende avvio da un toccante spunto di riflessione con la ricostruzione del fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai, attraverso l’innovativo sistema di proiezioni multimediali realizzati con il sistema “Remix 4.0”.
In parete troviamo immagini tecnicamente perfette nella scelta del momento (che non poteva essere che quello per rivelarsi geniale) e nell’uso insuperabile del colore; immagini che raccontano di piena condivisione d’affetti fra uomo e animale o di bestie sfruttate, d’allevamento o da lavoro – come unica risorsa alla miseria e alla sopravvivenza – animali domestici, di compagnia o esotici colti in situazioni anche bizzarre (e per questo ancor più intriganti) per il nostro mondo e le nostre abitudini da mondo occidentale. Con loro troviamo spesso ad interagire bambini, come il ragazzino indiano dal viso stupito e anche un po’ corrucciato che porta al collo come niente fosse uno sgusciante serpentello o come quello thailandese rannicchiato pensieroso o triste fra i larghi bracci di un albero e consolato dal giovane elefantino. All’apparenza più aggressivo e meno conciliante il mega-biscione dall’aria nient’ affatto socievole, sfoggiato sul petto nudo di un appariscente giovanottone colto fra gli scomparti poco affollati (e ci credo bene!) di un centro commerciale di Los Angeles. La mostra “ci invita a riflettere – scrive la curatrice Biba Giacchetti – sul fatto che non siamo soli in questo mondo, in mezzo a tutte le creature viventi attorno a noi. Ma soprattutto lascia ai visitatori un messaggio: ossia che, sebbene esseri umani e animali condividano la medesima terra, solo noi umani abbiamo il potere necessario per difendere e salvare il pianeta”. E durante il percorso numerosi approfondimenti sono volti proprio a sensibilizzare il pubblico sulle tematiche della salvaguardia del nostro pianeta e sull’ecosostenibilità. Nella sala didattica verranno realizzati anche seminari e workshop, con il coinvolgimento di diverse fasce d’età.
Gianni Milani
“Steve McCurry. Animals”
Palazzina di caccia di Stupinigi, piazza Principe Amedeo 7, Nichelino (To); tel. 375/5475033 o www.mostramccurry.com
Fino al primo maggio 2022
Orari: mart. ven. 10/17,30 – sab. dom. 10/18,30
Nelle foto
– “Al Ahmadi”, Kuwait, 1991. Photo Credit Steve McCurry
– “Gujarat”, India, 2009, Photo Credit Steve McCurry
– “Chiang Mai”, Thailand, 2010, Photo Credit Steve McCurry
– “Los Angeles, USA, 1991, Photo Credit Steve McCurry
Partito Democratico, Italia Viva, Azione: Da che parte state?
I coordinatori dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta di Torino, Andrea Turi Daniele Degiorgis e Patrizia De Grazia, con il Presidente di Radicali Italiani, Igor Boni, hanno dichiarato: “Siamo molto felici delle tantissime associazioni e dei molteplici partiti e movimenti politici che hanno aderito in queste settimane al neonato Coordinamento torinese per la difesa dei referendum sull’Eutanasia Legale e sulla Cannabis Legale lanciato dalla Cellula Coscioni di Torino. Non possiamo fare a meno di notare con preoccupazione, tuttavia, tre grandi assenze politiche di rilievo: quella di Italia Viva, di Azione e del Partito Democratico. Essendo convinti che la libertà di scelta di ciascun essere umano sia elemento prioritario del programma di ciascuno di questi partiti, li invitiamo oggi a mettere il proprio nome, la propria faccia e la propria militanza in questa grande battaglia di civiltà che avrà la forza di scrivere un nuovo, grande, capitolo dei diritti civili nel nostro Paese.
Il 15 Febbraio, la Corte Costituzionale sarà chiamata a decidere della ammissibilità dei referendum. Speriamo che prima e dopo questa importantissima data, tanto il Partito Democratico, quanto Azione e Italia Viva decideranno di essere al nostro fianco e di aderire al Coordinamento per il SÌ con il proprio simbolo. Perché dietro un simbolo politico si nasconde la piena assunzione di responsabilità delle proprie idee e delle proprie convinzioni, responsabilità a cui nessun Partito dovrebbe mai sottrarsi.
Se è quando decideranno di esserci, saranno accolti a braccia aperte, come compagni di strada, fino a che questa battaglia non l’avremo vinta insieme.
Senza il driver costituito da dati aggiornati, uniformi e affidabili (che non sempre ci sono) sviluppare politiche sensate sull’edilizia popolare è impossibile.
Occorre evitare che, in seguito a operazioni non necessarie di vendita o permuta degli appartamenti, il numero totale di unità disponibili si riduca. Una supervisione “sovrana” della Regione è necessaria. Con un’interpellanza, ho portato in Consiglio il caso di San Mauro, significativo di altre situazioni analoghe sul territorio regionale. Il tema va affrontato in Commissione, alla presenza della Giunta e dei soggetti proprietari degli alloggi.
Un caso specifico, quello di San Mauro, è significativo di un fenomeno più vasto: la crisi economica connessa alla pandemia sta aggravando anche nel comune collinare l’emergenza abitativa. Nel più recente Bando Casa pubblicato dal Comune di San Mauro (2018), risultano sul territorio del Comune 49 nuclei familiari in graduatoria, mentre altri 23 attendono di esservi inseriti (72 famiglie in totale attendono una casa). Risultano attualmente liberi, nelle disponibilità di ATC, diversi appartamenti in attesa di ristrutturazione: vogliamo sperare che siano consegnati al Comune di San Mauro in tempi brevi e che la possibilità di assegnare queste unità abitative ai cittadini in graduatoria sia presa in considerazione, ai sensi della Legge regionale n. 3 del 17 febbraio 2010 articolo 22 bis, senza vendite o permute non necessarie. Ho appena discusso, sul tema, un’interpellanza in Consiglio Regionale del Piemonte.
Questi i fatti. Ecco, invece, i problemi: la prima criticità, emersa anche in fase di discussione del mio atto, è la difficoltà a ottenere dati omogenei e certi su appartamenti liberi, appartamenti a disposizione e appartamenti da ristrutturare. ATC ha dichiarato che sono 13 gli appartamenti liberi, 9 dei quali in attesa ristrutturazione, sul territorio del Comune di San Mauro. L’Ufficio Casa ha dato una risposta diversa alla medesima domanda: 8 alloggi non sono attualmente disponibili in quanto inseriti nei casi di cambio / vendita. Che alla stessa richiesta ATC e un Comune diano risposte diverse è di per sé assurdo. Senza dati omogenei realizzare politiche efficaci è impossibile. Evitare di vendere o permutare beni che, con piccoli interventi e spesa limitata, potrebbero essere messi a disposizione dei cittadini è a sua volta un tema urgente. È assolutamente da evitare che, tra vendite e acquisti, il saldo risulti negativo.
Le possibili soluzioni: sia la Regione, con la sua regia, a tenere le fila della questione, coordinando ATC e i Comuni. Si convochi in Commissione l’Assessora Caucino e i soggetti proprietari delle unità abitative. Che scelte non coordinate da un’unica regia finiscano per creare una riduzione dei posti disponibili è un’eventualità da scongiurare assolutamente. Garantire una casa alle famiglie in difficoltà è una condizione necessaria per assicurare loro una seconda chance. Chiedo con forza che si apra la discussione in Commissione e che si affronti il tema in maniera seria prima che sia troppo tardi. La regia regionale sia sovrana e lavori per supportare chi non è in grado di pagare un affitto sul mercato ordinario.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
Covid e movida: chiusi due locali
All’alba di sabato mattina, per non aver rispettato le linee guida sulla normativa anti covid, un circolo privato di via Regaldi è stato chiuso per 5 giorni.
Le persone trovate all’interno del locale, non rispettavano il distanziamento di sicurezza, non indossavano le mascherine ed erano prive di Green pass e i ‘civich’ del Reparto Polizia Commerciale, unitamente agli agenti della Polizia di Stato, hanno sanzionato 10 persone.
Nelle prime ore di domenica mattina, invece, gli agenti della Polizia Municipale hanno chiuso per 5 giorni un locale Piazza Emanuele Filiberto e sanzionato il titolare. Anche in questo caso, le persone erano assembrate senza rispettare il distanziamento sociale e senza indossare le mascherine.
Nel dehor del locale, inoltre, era in corso un dj set, ragione per la quale il titolare è anche stato sanzionato per violazione del “Regolamento dehor”.