ilTorinese

Il Comitato per i diritti umani premia quattro donne speciali

Sono quattro le donne che, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani,  il Comitato regionale per i diritti umani e civili ha voluto  premiare con un riconoscimento speciale  poiché  si  sono distinte per la tutela dei diritti nel mondo, anticipando quello che sarà il tema 2022 di cui si occuperà il Comitato regionale “I diritti  delle donne”. 

Al centro della cerimonia svoltasi  nella sala Viglione di Palazzo Lascaris, alla presenza del presidente del Comitato diritti umani e civili Stefano Allasia e dei vicepresidenti  Sara Zambaia e Giampiero Leo, le protagoniste femminili :

  • suor Angela Pozzoli (Italia) Presidente del Gruppo di volontariato vincenziano. Nata nel 1933 in Brianza, arrivata a Torino nel 1968, suora delle figlie della carità di San Vincenzo De Paoli, nel 1989 ha fondato il coordinamento mamme-bambino firmando successivamente un protocollo d’intesa con il Comune di Torino e la Regione Piemonte, nell’ambito del quale é nato un call center per le donne in difficoltà e la prima casa delle donne vittime di tratta e violenza. suor Angela in questi decenni ha aiutato migliaia di donne
  • Amiri Farzana  (Afghanistan) ginecologa presso la “Clinica dell’Amicizia Italia/Afghanistan” nel distretto 13 di Kabul. Il suo coraggioso impegno professionale è stato speso in particolare sul versante delle vaccinazioni del family planning, pratiche mediche che hanno ottenuto grande approvazione da parte della popolazione, pur se invise agli estremisti islamici.
  • Mariela Magallanes  (Venezuela), deputato venezuelano dello Stato di Aragua. Da gennaio 2019 è componente della Commissione Speciale per il Piano Paese. Dal 7 maggio 2019, a seguito della violazione della sua immunità parlamentare, perseguitata dal regime di Nicolas Maduro, è costretta a tutelare la sua integrità fisica e la sua vita e a rifugiarsi nella Residenza dell’Ambasciata d’Italia a Caracas . A marzo 2020 viene nominata dal Ministero degli Esteri del governo provvisorio Coordinatore dei deputati in esilio e da gennaio 2021 è Membro della Commissione Permanente di Politica Estera dell’Assemblea Nazionale.
  • Marie-Jeanne Balagizi Sifa, (Congo) nata nel 1979 a Bukavu, una piccola città del Kivu, all’Est della Repubblica democratica del Congo al confine con il Rwanda, in una famiglia di 13 figli. A Torino ha fondato la prima Associazione di donne dell’Africa subsahariana, poi il Forum Africane Italiane perché le donne africane e italiane abbiano uno spazio di dialogo.  Lavora sull’integrazione per portare le donne africane a partecipare attivamente alla crescita dell’Italia e allo sviluppo dell’Africa. Con la rete delle donne dell’Africa francofona collabora con 26 paesi africani per incentivare le donne a partecipare al processo di sviluppo in Africa, a lottare per la pace che è un elemento fondamentale per lo sviluppo dell’Africa e contro ogni forma di violenza sulle donne.

“Anche quest’anno la Giornata mondiale dei diritti umani assume un significato importante a causa dell’emergenza pandemica che purtroppo continua ad accrescere le disuguaglianze – ha dichiarato il presidente del Comitato per i diritti umani e civili, Stefano Allasia   – Oggi diamo un riconoscimento a quattro donne diverse tra loro, ma accomunate però dalla determinazione e dalla volontà di combattere in prima linea per i diritti umani e civili. Ancora oggi nel mondo centinaia di milioni di persone sono prive di diritti fondamentali, e di tutti quei principi richiamati anche nel preambolo dello Statuto della nostra Regione, che vede quale fonte d’ispirazione la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”.

“Non possiamo rimanere indifferenti al destino di popoli che sono afflitti da regimi dittatoriali, fame, discriminazioni civili e sociali – ha dichiarato in una nota scritta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Esprimo, quindi, la mia piena adesione all’iniziativa odierna,  con la premiazione di quattro grandi donne esemplari nella difesa di questi valori. A loro e a tutti  coloro che si battono per i principi di libertà, giustizia, pace e inclusione, garantisco la vicinanza ed il pieno appoggio del governo regionale, anche tramite gli appositi strumenti di cui abbiamo voluto che la giunta regionale si dotasse”

“Il tema attorno al quale ruoterà l’attività del Comitato diritti umani nel 2022 sarà quello dei diritti delle donne – ha esordito  la vicepresidente del Comitato Diritti umani e civili Sara Zambaia – Proprio in quest’ottica abbiamo deciso di dedicare la Giornata mondiale dei diritti umani a quattro donne che si sono distinte, soprattutto nei loro paesi d’origine, per lo straordinario impegno nella difesa dei diritti. Vogliamo inoltre che sia un segnale per dare il giusto riconoscimento anche chi è attivo sul nostro territorio con associazioni e attività di volontariato”.

“Credo che il Comitato per i diritti umani – ha concluso Giampiero Leo (nella foto piccola) , vicepresidente del Comitato Diritti umani e civili –  sia partito veramente nel verso giusto e nello spirito del tempo,  decidendo di dedicare il 2022 all’impegno delle donne per la difesa dei diritti umani nel mondo. Di conseguenza assume un grande significato la premiazione di quattro straordinarie donne, provenienti dai quattro angoli del mondo, in ragione del loro coraggio, della loro coerenza, della loro dignità e della loro generosità”.

 

Il bollettino Covid di venerdì 10 dicembre

2021

 COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.791 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 909 dopo test antigenico), pari al 2,9% di 62.217 tamponi eseguiti, di cui 52.114 antigenici. Dei nuovi casi gli asintomatici sono 1.020 (57,0%).

I casi sono così ripartiti: 960 screening, 581 contatti di caso, 250 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 414.884, così suddivisi su base provinciale: 33.698 Alessandria, 20045 Asti, 13.166 Biella, 59.421 Cuneo, 32.140 Novara, 220905 Torino, 15.174 Vercelli, 15.074 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.706 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.555 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 44 ( invariati rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 488(+25 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 14.869

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.425495(+ 62.217 rispetto a ieri), di cui 2.557.549 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.912

Due decessi di persone positive al test del Covid-19 sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, uno di oggi.

Il totale diventa quindi 11.91deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 727 Asti, 441 Biella, 1.471 Cuneo, 955 Novara, 5.690 Torino, 548 Vercelli, 378 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

386.577  GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 386.577 (+ 770  rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.330 Alessandria, 18.614 Asti, 12.213 Biella, 55.558 Cuneo, 30.178 Novara, 206.310 Torino, 14.270 Vercelli, 13.933 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.551 extraregione e 2.620 in fase di definizione.

Piazza San Carlo, Appendino e Giordana: “Siamo morti”

“Se viene fuori che gli steward non c’erano per problemi di soldi siamo morti”. Scriveva così in una chat al suo capo gabinetto Giordana, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, due giorni dopo la tragedia di piazza San Carlo, il 5 giugno 2017.
La conversazione è stata illustrata oggi in Corte d’Assise dagli avvocati difensori di uno dei nove imputati, il viceprefetto Roberto Dosio. Le ondate di panico di quella sera, durante la proiezione della finale di Champions League,  provocarono 1500 feriti e successivamente due vittime.

 

Secondo caso di variante Omicron Il Piemonte resta in zona bianca

SECONDO CASO DI VARIANTE OMICRON IN PIEMONTE

Oggi è stato individuato in Piemonte il secondo caso di variante Omicron. Si tratta di un ottantenne, residente nella provincia di Torino, di rientro dal Sudafrica: è stato sottoposto a un tampone all’aeroporto di Caselle.

L’uomo, non vaccinato, è del tutto asintomatico ed attualmente si trova in isolamento domiciliare nella propria abitazione.

IL PIEMONTE SI CONFERMA IN ZONA BIANCA

Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto Superiore di Sanità

Nella settimana 29 novembre-5 dicembre, in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale.

L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.36 a 1.30 mentre la percentuale di positività dei tamponi passa dal 2% al 3%. L’incidenza è di 179,51 casi ogni 100 mila abitanti, mentre il tasso di occupazione dei posti letto sale, ma resta sempre sotto soglia di allerta (7% per le terapie intensive e 7,9% per i posti letto ordinari).

La situazione epidemiologica e il numero dei ricoveri, sempre contenuti, concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.

Frenava i treni per divertimento: dopo 100 volte è finito in manette

Un 47enne residente in Piemonte è stato arrestato per interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale: ora è in carcere a Genova. La polizia lo ha incastrato visionando i video delle telecamere di sorveglianza.

Lo hanno già definito ‘l’uomo che fermava i treni’, poiché azionava il freno di emergenza dei convogli in modo seriale, lo ha fatto un centinaio di volte, pare per puro divertimento, facendo accumulare ore di ritardo.

Il soggetto, bulgaro, era diventato l’incubo di pendolari liguri, piemontesi e lombardi. Una volta ha tentato, completamente ubriaco, di fermare un aereo partito da Orio al Serio.

Ma non ha trovato il freno, proprio perché non si trattava di un convoglio ferroviario.

Spaccio in Borgo San Paolo, operazione della polizia sgomina la gang

La Polizia di Stato, con personale della Questura di Torino, Commissariato San Paolo, sta dando esecuzione in queste ore a 6 provvedimenti di custodia cautelare in carcere, 1 degli arresti domiciliari e 1 di obbligo di presentazione alla p.g., nei confronti di 8 giovani cittadini italiani, per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Sono attualmente in corso alcune perquisizioni nel quartiere San Paolo. Seguiranno approfondimenti
AGGIORNAMENTO

Nella mattinata, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, personale della Questura di Torino, Commissariato di P.S. San Paolo, ha dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Torino, nei confronti di otto soggetti, fra cui una donna, indagati, a vario titolo, per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti:

–          M.M. classe 1993, residente in Torino (custodia cautelare in carcere);

–          M.F., classe 1986, residente in Torino (custodia cautelare in carcere);

–          B.E., classe 1997, residente Torino (custodia cautelare in carcere);

–          M.J., classe 1987, residente in Torino (custodia cautelare in carcere);

–          D.D. M., classe 1977, residente in Torino (custodia cautelare in carcere);

–          C.C., classe 1991, residente in Torino (custodia cautelare in carcere);

–          M.A., classe 1989, residente in Torino (arresti domiciliari);

–          L.A., classe 1980, residente in Torino (obbligo di presentazione alla P.G.).

 

L’attività d’indagine trae origine da un arresto per detenzione ai fini di spaccio di circa 400 gr di marijuana operato in zona San Paolo dal personale in servizio di volante, nel settembre 2019, a carico di un cittadino italiano.

 

La successiva complessa attività investigativa, supportata da attività tecnica e da servizi di osservazione anche con l’apporto di telecamere fisse e mobili, ha consentito di disarticolare una fitta rete di soggetti, dediti in forma continuativa allo spaccio di sostanze stupefacenti di varia tipologia (cocaina, hashish, marijuana) prevalentemente in zona San Paolo di Torino.

 

Nel corso della pregressa attività d’indagine venivano sequestrati gr. 255 di cocaina e gr 400 di marijuana e venivano arrestate in flagranza di reato per spaccio di stupefacenti 4 persone.

 

Nel corso delle perquisizioni di oggi è stata rinvenuta e sequestrata ulteriore sostanza stupefacente a carico di alcuni indagati:

  1. 60 circa di cocaina, gr. 16 circa di hashish, gr, 3,5 di marijuana a carico di D.D.M.;
  2. 30 circa di cocaina a carico di M.J.

 

Pertanto, i medesimi sono stati tratti in arresto in flagranza per detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti.

Sciopero generale, Fi: l’Italia non ha bisogno di una prova muscolare

ZANGRILLO (FI): TUTTI POSSONO ESSERE PROTAGONISTI, ANCHE CGIL E UIL A CONDIZIONE DI ACCANTONARE AUTOREFERENZIALITA’

“È vero, come ricorda il segretario della UIL Bombardieri, che lo sciopero è un diritto costituzionalmente garantito, ma come ogni diritto va rivendicato e utilizzato con senso di responsabilità e consapevolezza del contesto. In un Italia che sta facendo ancora i conti con la pandemia e le sue drammatiche ricadute economiche, una classe politica che si è autotassata accettando un governo di unità nazionale, lo sciopero generale è qualche cosa di cui non si sentiva proprio il bisogno. La tutela degli interessi di lavoratori e pensionati passa necessariamente dalla capacità di stare insieme, coltivando il dialogo ed il confronto tra governo e parti sociali, in quell’esercizio idoneo a trasferire ai cittadini la volontà di condividere problemi e soluzioni senza strappi e forzature. Due rilevanti forze sindacali come CGIL e UIL hanno certamente la possibilità di essere protagonisti della ripresa, a condizione che la disponibilità a fare squadra prevalga su una sempre discutibile autoreferenzialità”. A denunciarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro per gli azzurri e coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte.

Accadde oggi. Ciao Paolo Rossi

Il grandissimo attaccante Paolo Rossi muore il 9 dicembre dello scorso anno, all’età di 64 anni, all’ospedale di Siena per le conseguenze di un tumore ai polmoni indimenticabile protagonista del Mondiale 1982 trascinò la nazionale italiana sul tetto del mondo, trascinata dai suoi gol e dalla magia che scaturiva dalle sue giocate.Il bomber azzurro aveva tante qualità:tecnica di base eccellente, fiuto del gol, senso della posizione inimitabile, punto di riferimento essenziale ed imprescindibile per tutti i club in cui ha giocato.Oggi esistono attaccanti con queste qualità?La risposta è: no!Pablito era e resta unico.

Enzo Grassano

Giovanni Dell’Agnese, Natale tra dolce e salato

GLI ABBINAMENTI DELLE FESTE SECONDO IL NOTO PASTICCERE CHE CREA ANCHE UNO SPECIALE PANETTONE: “IL TORINESE”

Sono una bella famiglia i Dell’Agnese, che portano avanti con entusiasmo la loro storica pasticceria nel quartiere difficile di Mirafiori Sud a Torino. Ne hanno addirittura dedicato un dolce, il tronchetto di Santa Caterina, divenuto il dolce rappresentativa della comunità di Slowfood in quel quartiere , il Mirafood, progetto volto allo sviluppo della cucine di recupero e delle botteghe di quartiere.

I dolci che Giovanni dell’Agnese propone per il Natale sono ovviamente i panettoni, nella versione dolce e salata, rinnovati nell’utilizzo di ingredienti di ottima qualità e non solo appartenenti al territorio, come ad esempio l’uso del burro a denominazione AOP prodotto nelle regione belga delle Ardenne.

Lo intervistiamo in un momento libero durante la recente manifestazione dedicata alla promozione e alla vendita dei panettoni, “ Una mole di…” .

1. Secondo Giovanni dell’Agnese, quest’anno – in particolare- è un Natale tradizionale o rinnovato nella proposta della tua linea dolci?

Siamo finalmente ripartiti e senza dubbio il panettone dolce legato alla tradizione torinese rimane un punto di riferimento. Per quanto riguarda però , la versione salata che realizzo ormai da due anni con ricette che richiamano quelle legate al territorio, si sta rivelando di grosso successo. I clienti, spesso quelli meno avvezzi a cucinare, si trovano talvolta in difficoltà nel pensare alla preparazione di un aperitivo natalizio di effetto sulla tavola e soprattutto gustoso. Ed è così che il panettone salato, proposto anche in pratiche confezioni da 500 grammi e quindi soggetto a meno spreco, si può servire in accompagnamento ai formaggi o ai salumi. Le versioni che che ho pensato per il Natale della ripartenza sono state due: la “Piemontese”, realizzata con castelmagno , peperoni e finita con granella di nocciole; la “ Mediterranea” con pomodori, olive, capperi e, all’interno, parmigiano qualità vacche rosse, dal gusto un po’ più dolce rispetto al classico parmigiano reggiano, finito invece con scaglie di mandorle. Dal 12 dicembre, per i clienti che lo desiderano, le proporremo in accompagnamento ad un goloso gianduiotto di burro salato alle erbe alpine.

La novità, invece, per ciò che riguarda il panettone dolce è nata da un’idea di mio figlio Luca, e lo abbiamo chiamato il “Torinese”: è realizzato con un impasto al cacao, origine Venezuela quindi molto aromatico, gianduia e con una glassa sempre al cioccolato con l’aggiunta di nocciole piemonte igp spezzate a metà, quindi visibili nel rivestimento : la lavorazione è un po’ più complicata rispetto agli impasti tradizionali ma di effetto assicurato!

La linea dei panettoni tradizionali , Torinese e Milanese, vengono comunque sempre prodotti e venduti per andare incontro agli irrinunciabili della glassa alla mandorle o alle nocciole.

2. Com’è è cambiato nel tempo il tuo approccio alla pasticceria in generale?

Ho cercato nel tempo, grazie soprattutto all’aiuto dei miei figli, di anticipare i tempi e di pensare già quali sarebbero stati nuovi trend di consumo.

Da sempre ritengo che il primo critico dei miei prodotti siano i clienti : ed è così infatti che le lavorazioni, prima di metterle definitivamente in produzione, le faccio assaggiare ad una fetta di pubblico che ritengo adatta ad apprezzare certi gusti con un approccio imparziale.

3. Con quali vini abbineresti le tue versioni salate e dolci ?

Noi in pasticceria abbiamo una vasta selezione di vini e spumanti da proporre al cliente che spesso ci chiede quali abbinamenti siano i più adeguati a seconda dell’acquisto.

Al panettone salato “ Il torinese” , ci abbinerei, ad esempio, un’Alta Langa “ Vite Colte” , a quello dolce, invece, la mia special edition dall’impasto tutto al cacao, un Moscato d’Asti DOCG “ La gatta Vite colte” .

Chiara Vannini

 

Pasticceria “ Dell’Agnese” , C.so Unione Sovietica 417 – Torino . Tel. 011 616157

Per ordini e consegne a domicilio : www.dellagnesegiovanni.it