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Curling: l’Italia con Gonin vola ai Giochi di Pechino 2022, quinte le azzurre

Il tricolore italiano sventolerà alto al prossimo torneo olimpico di curling. La Nazionale maschile, infatti, in occasione del Torneo Preolimpico di Leeuwarden ha staccato l’atteso pass per Pechino 2022.

Gli azzurri, tra i quali è stato protagonista il pinerolese Simone Gonin (Aeronautica Militare), hanno battuto per 6-5 la Repubblica Ceca ai playoff, ottenendo la seconda qualificazione consecutiva dopo Pyeongchang 2018 e la terza assoluta considerando l’edizione da Paese ospitante di Torino 2006. Gonin e i compagni – ovvero Joel Retornaz, Sebastiano Arman e Amos Mosaner, agli ordini del coach Claudio Pescia – hanno vinto otto partite su nove sul ghiaccio olandese, sfruttando il primo match point dopo aver concluso al secondo posto il round robin. E chiudendo così in bellezza un 2021 che li aveva già visti salire su uno storico podio ai recenti Campionati Europei. «Siamo davvero felici per questa qualificazione olimpica, che significa tantissimo: sapevamo di meritarcela, perché arriviamo da tanti mesi in cui giochiamo bene ed è il giusto riconoscimento di un lungo percorso», il commento dello skip azzurro Retornaz.

Pur lottando fino all’ultimo match e superando ogni aspettativa della vigilia, invece, ha dovuto salutare le ambizioni olimpiche la Nazionale femminile, che ha terminato il Torneo Preolimpico al quinto posto e, dunque, ai piedi della zona playoff. Le azzurre, con le piemontesi Angela Romei (Fiamme Oro) in pista ed Elena Dami (Mole 2020 Ice Skating) in qualità di alternate, hanno comunque confermato la costante crescita della formazione, dalla salvezza ai Campionati Europei fino alla qualificazione per il prossimo Mondiale, passando per le buone prestazioni offerte a Leeuwarden.

Covid, il bollettino di lunedì 3 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 4.583 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 13.660 dopo test antigenico), pari all’11,2% di 41.025 tamponi eseguiti, di cui 35.284 antigenici. Dei 4.583 nuovi casi gli asintomatici sono 3.641 (79,4%).

I casi sono così ripartiti: 3474 screening, 873 contatti di caso, 236 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 513.449, così suddivisi su base provinciale: 43.089 Alessandria, 24.601 Asti, 17.253 Biella, 72.553 Cuneo, 39.991 Novara, 268.371 Torino, 17.784 Vercelli, 18.799 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.331 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 8.677 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.354 (+60 rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono 112 (+rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 81.995

I tamponi diagnostici finora processati sono 11.887.535 (+41.025 rispetto a ieri), di cui 2.749.547 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.072

Sono 7, nessuno di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.072 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.601 Alessandria, 731 Asti, 449 Biella, 1.488 Cuneo, 968 Novara, 5.779 Torino, 556 Vercelli, 384 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

417.916 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 417.916 (+1.206 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 33.478 Alessandria, 20.417 Asti, 13.643 Biella, 59.304 Cuneo, 33.297 Novara, 222.215 Torino, 14.981 Vercelli, 15.690 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.629 extraregione e 3.262 in fase di definizione.

Vaccini in via Schio, prova di efficienza e buona volontà

Caro direttore,

eravamo  in 600 ieri al centro vaccinale di via Schio. Non era previsto l’accesso diretto ma solo per forze dell ordine e dipendenti dell’amministrazione pubblica. Preso d’assalto, il personale sanitario si è  organizzato al meglio per poter vaccinare. La maggior parte si sono presentati per la prima e seconda dose. Il tam tam mediatico ha fatto effetto e l’affluenza è stata alta: sino a tre ore in attesa per poter essere vaccinati.Tutti pazienti in coda sperando di passare in quanto non era certo. Si era accettati 30 alla volta e i rimanenti attendevano sperando di poter entrare. Un grande esempio di volonta’ sociale nel rispondere agli appelli delle istituzioni.

P. Petromilli

Scuola: Ruffino (CI), ffp2 gratis a rientro sono costo per famiglie

Il diritto allo studio – e su questo credo siamo tutti d’accordo – va sempre e comunque tutelato. Per questo motivo credo che non dobbiamo creare allarmismi tra le famiglie che sono già preoccupate dal rientro in classe dei loro figli visti i nuovi dati di contagio causati dalla variante omicron.

Per fortuna oggi il vaccino nella fascia 5-11 aiuterà tanto i nostri studenti a evitare la dad, che ricordiamolo, è stata davvero dura e penalizzante per i nostri ragazzi.

Finalmente i trasporti sono più sicuri grazie all’introduzione di obbligo di utilizzo di  mascherina ffp2 e del super greenpass e questo è già un punto a loro favore.

Per evitare la dad in classe cerchiamo di far trovare sui banchi di scuola dei nostri studenti, per l’appunto, proprio questi presidi sanitari oramai obbligatori. Le ffp2 sono un costo reale per le famiglie, ma sono anche l’unico mezzo che abbiamo – assieme al vaccino – per fermare la circolazione del virus.

Il Paese sta rispondendo bene alla vaccinazione dei minori. Non mettiamo il carro davanti ai buoi paventando un obbligo vaccinale per i minori di cui non si è mai parlato.

La scuola fino ad oggi ha retto bene. Continuiamo a rispettare le regole che ci indica il cts, addirittura con quarantene azzerate per i vaccinati, e i nostri ragazzi continueranno a studiare in presenza com è giusto che sia.

Tutto il resto è sterile polemica.

Rigenerazione urbana: i fondi per i Comuni

Con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, il 30 dicembre 2021, sono stati individuati i Comuni beneficiari del contributo previsto dall’articolo 1, commi 42 e seguenti, della legge 27 dicembre 2019, n.160 e dal DPCM del 21 gennaio 2021, da destinare a investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.
Per gli anni 2021-2026 i contributi, confluiti nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), ammontano complessivamente a 3,4 miliardi di euro. Ricordiamo che i contributi possono essere nel limite massimo di 5.000.000 di euro per i Comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti, 10.000.000 di euro per i Comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti e 20.000.000 di euro per i Comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i Comuni capoluogo di provincia o sede di Città metropolitana.

Il decreto interministeriale (a questo link: https://dait.interno.gov.it/documenti/decreto-fl-30-12-2021_1.pdf ) ha quattro allegati:
– allegato 1, che contiene l’elenco dei n. 2.418 progetti, per i quali le richieste sono pervenute nei termini previsti, in cui sono evidenziati distintamente quelli ammessi con riserva, e con la indicazione anche dei progetti esclusi dall’assegnazione del contributo perché ritenuti non ammissibili per le motivazioni ivi indicate (pdf qui: https://dait.interno.gov.it/documenti/decreto-fl-30-12-2021-all-1.pdf );
– allegato 2, che riporta l’elenco di n. 2.325 opere ammesse (pdf qui: https://dait.interno.gov.it/documenti/decreto-fl-30-12-2021-all-2.pdf );
– allegato 3, che contieneelenco delle n. 1.784 opere attualmente ammesse e finanziate. Gli enti locali beneficiari sono complessivamente n. 483 (pdf qui: https://dait.interno.gov.it/documenti/decreto-fl-30-12-2021-all-3.pdf );
– allegato 4, atto di adesione e obbligo, che i Comuni assegnatari delle risorse, sono tenuti a sottoscrivere al fine di assicurare il rispetto di tutte le condizioni e gli obblighi previsti dal PNRR.

Vi è però una ulteriore novità. È di particolare interesse – secondo Uncem – non solo questa graduatoria dell’allegato 3 del decreto di eiri, ma anche quanto previsto dalla legge di bilancio 2022, appena approvata in via definitiva dal Parlamento.
Il comma 534 (e successivi) dell’articolo 1 riguarda infatti i progetti di rigenerazione urbana, con lo stanziamento di altri 300 milioni di euro. Ed estendendo la platea dei beneficiari. Vediamo come.
Per i Comuni con meno di 15.000 abitanti si aprirà una procedura parallela a quella già sperimentata per i Comuni più grandi. I contributi potranno infatti essere richiesti anche dai Comuni sotto i 15.000 abitanti che, in forma associata, hanno una popolazione di oltre 15.000 abitanti, nel limite massimo di 5.000.000 di euro.

Le richieste di contributo dovranno riguardare singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi pubblici relativi a:
– manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche compresa la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree;
– miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
– mobilità sostenibile.
Le richieste di contributo dovranno essere inviate al Ministero dell’Interno entro il 31 marzo 2022. L’ammontare del contributo attribuito a ciascun comune sarà determinato dal Ministero dell’Interno entro il 30 giugno 2022.

Rsa Covid-free al 96 per cento Nuovi interventi della Regione

Continua il  sostegno della Giunta regionale alle attività delle strutture residenziali per anziani, disabili, minori, soggetti psichiatrici e con delle dipendenze.

L’assegnazione temporanea di infermieri e operatori socio-sanitari già occupati in tali strutture all’atto dell’assunzione nelle aziende sanitarie è stata prorogata fino al 30 giugno 2022.

E’ stato inoltre approvato un nuovo sistema di convenzioni che  potrà consentire agli infermieri dipendenti delle aziende sanitarie di effettuare nelle Rsa, su base volontaria, turni aggiuntivi al di fuori dell’orario di lavoro e non in libera professione. Potranno così essere ancora più garantiti adeguati livelli di assistenza infermieristica alle persone ospitate.

Sono stati diversi ed importanti i risultati prodotti da 20 mesi di continuo confronto con le associazioni di rappresentanza delle Rsa.

“A contraddistinguere il lavoro – dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio con gli assessori alla Sanità e alle Politiche sociali, Luigi Genesio Icardi e Chiara Caucino – è stato proprio lo spirito di condivisione e soluzione dei singoli problemi nato da scelte non calate dall’alto, ma condivise con chi quotidianamente viveva e vive il problema della pandemia”.

Il presidente Cirio evidenzia anche che il 96% delle Rsa è Covid-free: “Le nostre residenze per anziani si confermano uno dei luoghi più sicuri, grazie alla campagna vaccinale e al lavoro fatto in questi mesi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte insieme alle oltre 700 strutture”. Su più di 34.000 ospiti al momento solo 95 risultano in isolamento per Covid, ovvero lo 0,28%. Minima anche la percentuale di positività nel personale, che è dello 0,44%, così come le ospedalizzazioni per Covid, che sul totale degli ospiti sono solo 8. La mortalità si conferma ridotta dei 2/3 rispetto al dicembre 2020, prima dell’avvio della campagna vaccinale.

Tra le misure principali e più significative vanno ricordate:

– il protocollo d’intesa del marzo 2020 che, grazie alle riunioni dell’Osservatorio RSA e allo svolgimento di oltre 250 cabine di regia provinciali, ha consentito di ottenere significativi risultati a tutela di ospiti e operatori e delle singole imprese sociali che gestiscono le strutture;

– la consegna da settembre 2020 al 31 dicembre 2021 di test antigenici ad ogni singola struttura, per garantire uno screening quindicinale, ora ridotto a 10 giorni, nelle Rsa e mensile in tutte le altre strutture (solo in quelle per anziani sono stati distribuiti oltre 2,2 milioni di test antigenici per un valore economico di oltre 3,3 milioni di euro);

– la distribuzione di test antigenici aggiuntivi per consentire l’ingresso di parenti e visitatori;

– il sostegno infermieristico con dipendenti del Servizio sanitario regionale alle strutture in difficoltà a causa del personale colpito dal Covid;

– la rilevazione settimanale delle Commissioni di vigilanza sulla situazione delle singole strutture, che solo nel 2020 ha prodotto più di 400 interventi (il triplo degli anni precedenti);

– la creazione della piattaforma, unica in Italia, che ha consentito e consente di monitorare quotidianamente più di 1500 strutture ed ha permesso di intervenire sulle situazioni di maggior criticità così individuate;

– l’approvazione della legge regionale n.3/2021, che ha stanziato oltre 40 milioni di euro a favore del sistema della residenzialità piemontese;

– la delibera del 9 aprile 2021 sulle “dimissioni protette”, che ha consentito a oltre 1500 anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti o con bisogni sanitari e assistenziali assimilabili di essere curati e assistiti, senza alcun onere per le famiglie, non più in ospedale ma nelle Rsa;

– l’adeguamento Istat delle tariffe nel luglio 2021 (che non avveniva dal 2017);

– la consegna dal settembre scorso di oltre 3,3 milioni di dispositivi di protezione individuale per un valore di 1.500.000 euro;

– il potenziamento dei corsi per operatori socio-sanitari, inserendo la possibilità di svolgere corsi a compartecipazione economica, per garantire una maggiore presenza e la riqualificazione professionale di chi in emergenza ha operato nelle strutture senza averne titolo;

– nel novembre scorso la possibilità per i medici di medicina generale di estendere il massimale degli assistiti per garantire la presa in carico di pazienti delle Rsa.

Altri importanti provvedimenti saranno adottati nei primi mesi del 2022: adozione di nuove linee guida che consentiranno ad operatori socio-sanitari specializzati di coadiuvare gli infermieri nella somministrazione dei farmaci che gli ospiti devono assumere; il potenziamento delle attuali forme di assistenza domiciliare; il monitoraggio mensile delle convenzioni, in modo da garantire omogeneità e utilizzo delle risorse previste per ogni singola Asl; la revisione dell’attuale assistenza socio-sanitaria alle persone anziane non autosufficienti per arrivare, tra l’altro, ad una riduzione delle fasce di assistenza infermieristica.

Altra rapina in farmacia, Fdi: “Barriera fuori controllo”

“Non è accettabile che in un paese civile i dottori di una farmacia di periferia subiscano tre furti in appena un anno, nell’indifferenza dello Stato – a dichiararlo sono la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e la capogruppo di Fdi in Circoscrizione 6 Verangela Marino, intervenendo sull’ultimo caso di cronaca a Barriera di Milano. “Presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Interno – prosegue Montaruli – per chiedere conto della situazione in cui versa la periferia nord di Torino, divenuta ormai un far west tra rapine e spaccio, senza che da Prefettura, Comune e Ministero arrivino le adeguate risposte. Il caso del carabiniere ferito durante un tentativo di rapina qualche tempo fa avrebbe dovuto destare qualcuno dal torpore, ma evidentemente così non è stato”. “Basterebbe che chi di dovere andasse a riprendere in mano le decine di appelli, denunce, chiamate d’emergenza e petizioni dei residenti per rendersi conto della situazione in cui versa il nostro quartiere – dichiara Marino -. Come Fratelli d’Italia in circoscrizione 6 saremo al fianco dei tanti cittadini e commercianti onesti di Barriera che ogni giorno subiscono degrado e illegalità, ma serve un intervento risoluto. Comune, Prefettura e Ministero ascoltino il grido di protesta che arriva dalla nostra periferia”.

Frontale tra auto: un morto e due feriti

Tragico incidente venerdì scorso a Mappano, nel Torinese. Un morto e due feriti nel sinistro avvenuto in via Margherita Hack

Nel violento scontro tra una Fiat Punto e una Fiat Sedici è rimasto vittima l’uomo alla guida della prima vettura. Sull’altra auto viaggiavano  marito e moglie e l’uomo è stato trasportato in eliambulanza al Cto in gravi condizioni. La donna è finita al Pronto soccorso.

Per gli hotel di Torino è stato un anno difficile

Abbastanza positivo il trend delle prenotazioni negli alberghi in montagna, ma non è la stessa cosa a Torino.

Federalberghi traccia un bilancio del 2021 ed emerge che gli ultimi mesi non sono bastati a salvare un anno ancora fortemente penalizzato dal Covid-19 per il comparto turistico-ricettivo torinese. Rispetto al 2019 si evidenzia un calo del 45% nelle presenze e i primi sei mesi, caratterizzati dalle zone gialle, arancioni e rosse e  dalle restrizioni agli spostamenti interregionali, sono andati peggio del 2020. I fatturati del 2020 e del 2021 assommati non si avvicinano neanche al fatturato del 2019. Nel 2020, poi, il settore turistico-ricettivo della provincia ha perso il 23,8% dei dipendenti. Gli eventi di nuovo in presenza negli ultimi mesi dell’anno, come Salone del Libro, Nitto Atp Finals, Coppa Davis, Tff hanno determinato un aumento delle presenze: 60% a settembre (- 20% sul 2019), 70% a ottobre e novembre (rispettivamente -15% e -10% rispetto agli stessi mesi del 2019).

Momenti di paura per l’incendio in pizzeria

Attimi di paura ieri in una pizzeria di corso Francia a Susa

Nel pomeriggio, prima delle 15, si sono sviluppate alte fiamme in cucina.

E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per domare l’incendio.

(foto archivio)