ilTorinese

Delega alla cyber security

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato all’unanimità una proposta di mozione presentata da Simone Fissolo, Capogruppo dei Moderati, in ambito di cyber security.

Con questo atto si introduce una nuova specifica in capo all’Assessorato competente in materia.

“Dopo i recenti attacchi hacker ai danni del Comune di Torino era necessaria una sottolineatura di un tema così importante che si riversa a cascata sui servizi ai cittadini e sulla tutela delle loro informazioni” sostiene Fissolo.
“Sono soddisfatto per la numerosa accoglienza di questa mozione e ringrazio i colleghi Consiglieri. La protezione e la sicurezza dei dati e delle reti del Comune è un lavoro complesso che i responsabili del CSI stanno già svolgendo con competenza 24 ore al giorno. Ma dobbiamo aumentare e fortificare la struttura amministrativa perché tutto funzioni ancora meglio e costantemente. L’atto che ho presentato va proprio in questo senso.”.

Siamo di fronte a un contesto normativo in via di sviluppo perché quello della cybersicurezza è un tema relativamente recente, e allo sviluppo delle possibilità informatiche si accompagna anche un aumento delle criticità intrinseche.
Il tema della cyber security è talmente urgente che il Governo stesso ha recentemente creato un’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e il Comune di Torino non poteva essere da meno.

Oggi è un passo in più per la sicurezza dei dati dei cittadini e il funzionamento dei servizi.

Durante la mattinata la Commissione I si era riunita per trattare il tema con la presenza dell’Assessora Gianna Pentenero, la Vice Sindaca Michela Favaro, e i responsabili delle aree comunali inerenti i sistemi informativi. Hanno chiarito quali sono gli ambiti in cui potenziare l’attività, che comprende anche la formazione del personale con simulazione di attacchi e un miglioramento della resilienza della struttura informatica attraverso la segmentazione delle reti.

La stessa necessità ha riguardato la Regione Piemonte, dove il Capogruppo dei Moderati Silvio Magliano ha presentato a gennaio una mozione sullo stesso tema.

Comitato Piemonte: due medaglie nell’Olimpiade dei record

Il commento del presidente Viglianisi

La cerimonia di chiusura ha fatto ufficialmente calare il sipario su un’edizione delle Olimpiadi quanto mai generosa per l’Italia. Le 17 medaglie conquistate a Pechino 2022, infatti, rappresentano la seconda miglior prestazione di sempre degli azzurri alle spalle di Lillehammer 1994, quando il bottino si spinse fino a 20 podi. Ma i Giochi appena terminati sono stati indimenticabili anche e soprattutto per gli sport del ghiaccio. In Cina, infatti, è stato doppiato il precedente record di 4 medaglie portate dalla Fisg, statistica fatta registrare tanto a Torino 2006 quanto a Pyeongchang 2018: gli 8 podi complessivi (2 ori, 3 argenti e 3 bronzi) sono arrivati da tre discipline differenti e hanno coinvolto 11 dei 32 atleti presenti a Pechino.

Al lusinghiero risultato ha contribuito anche il movimento piemontese. Nello short track, infatti, il torinese Andrea Cassinelli ha conquistato ben due podi: un secondo posto con la staffetta mista, specialità all’esordio olimpico, e un terzo con la staffetta maschile, a distanza di 20 anni dall’ultima medaglia. «Andrea rappresenta l’emblema del detto secondo il quale chi fatica riesce a raggiungere i propri obiettivi – sorride Renato Viglianisi, presidente del Comitato Regionale Piemonte –. Per livello delle prestazioni e dei risultati avrebbe meritato la gioia di partecipare ai Giochi già in precedenza, ma quanto raccolto a Pechino lo ripaga per tutti gli sforzi compiuti in carriera. Si tratta di un risultato strameritato e di un grande vanto per l’intero movimento regionale». Oltre al 28enne delle Fiamme Gialle, cresciuto nell’Ice Team Torino poi divenuto Velocisti Ghiaccio Torino, ha calcato il ghiaccio di Pechino anche il pinerolese Simone Gonin con la Nazionale maschile di curling. «L’esperienza cinese, dopo quella di Pyeongchang, non potrà che arricchire ulteriormente il bagaglio di un perno della selezione azzurra quale è Simone, nella speranza che rappresenti il miglior viatico verso le Olimpiadi casalinghe di Milano-Cortina 2026».

Scassinava macchina del caffè, arrestato a scuola

Un allarme antifurto scattato intorno alle ore 20.00 nella scuola di via Monterosa 165 come i tanti che ultimamente arrivano alla Centrale Operativa della Polizia Municipale e che, nonostante il rapido intervento delle pattuglie in servizio, spesso si dimostrano falsi allarmi o constatazioni di furti con scasso.

Ieri sera, invece, grazie al coordinamento della Centrale operativa e al rapido intervento di una pattuglia in servizio nelle vicinanze della scuola primaria ‘Carlo LEVI’, gli agenti del Comando Territoriale VI sono entrati nella scuola pochi minuti dopo il segnale antintrusione e hanno sorpreso un uomo intento a forzare la cassetta del denaro delle macchinette del caffè situate al piano terra dell’istituto scolastico. L’uomo alla vista degli agenti ha gettato a terra gli attrezzi da scasso (2 cacciaviti, 2 martelli e alcuni grimaldelli) e tentato la fuga in direzione della finestra da cui si era intrufolato.

Gli agenti, intuendo le sue intenzioni, gli hanno bloccato la via di fuga e lo hanno ammanettato, dopodiché lo hanno trasportato al Comando Generale di via Bologna per gli accertamenti di rito.

Dopo aver sentito il PM di turno, l’uomo, un italiano di 48 anni con precedenti specifici di polizia per furto in abitazione, è stato tradotto in carcere in stato di arresto per i reati di ‘Furto, Resistenza a pubblico Ufficiale, Possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli’,  di cui agli artt. 624-625-337-707 del Codice Penale.

(foto archivio)

Il Partito Radicale. Sessanta anni di lotte tra memoria e storia

Nella metà degli anni Cinquanta, in piena era centrista con la Democrazia Cristiana saldamente al timone dello Stato, venne alla luce un nuovo partito, nato dall’incontro di tre elementi: la sinistra liberale del ‘Mondo’, la famosa rivista di Mario Pannunzio, i liberalsocialisti ed azionisti di Ernesto Rossi e i giovani dell’Ugi, gli universitari laici repubblicani e di sinistra che avevano come leader più in vista Marco Pannella.

Da allora sono passati molti anni ed il Partito Radicale che importò in Italia, il simbolo della Rosa nel pugno dei socialisti francesi è ancora una realtà, sempre sulla breccia delle battaglie per i diritti civili, per l’attuazione della Costituzione Repubblicana, nell’ambito referendario per una giustizia giusta e carceri a dignità d’uomo. I radicali, come tutti i partiti della Repubblica, hanno conosciuto divisioni, cambiamenti, mutazioni, ma il loro dna è rimasto quello. A raccontarne la storia è uno dei suoi principali leader, Gianfranco Spadaccia in un libro tanto ponderoso e completo quanto agile nella lettura e ricco di contenuti: ‘Il Partito Radicale – Sessanta anni di lotte tra memoria e storia’ edito per i tipi della Sellerio editore Palermo. Giornalista con un passato all’Agi, Spadaccia, nato a Roma nel 1935, ventenne, dopo una breve militanza nel Psli di Giuseppe Saragat, iniziò a frequentare l’ambiente del ‘Mondo’ di Pannunzio (bene descritto in ‘La sera andavamo in via Veneto’ di Eugenio Scalfari) e contribuisce alla nascita del nuovo Partito Radicale. Con Pannella ne divenne uno dei principali leader: più volte segretario del partito, deputato e senatore per tre legislature. Con capacità di sintesi e descrizione tutte giornalistiche, l’autore rivive (e fa rivivere come in una sequenza cinematografica) la storia d’Italia sino praticamente ai giorni nostri a partire dal 1955. E pur avendo vissuto molte, se non tutte le battaglie radicali in questo lungo periodo, riesce a mantenere un corretto distacco dagli eventi. Sicuramente un testo che non deve mancare nelle librerie di chi è appassionato di storia e di politica

Massimo Iaretti

 

Frontale tra auto e moto. Centauro muore in ospedale

Aveva 63 anni il motociclista di Agliè che domenica aveva riportato un grave trauma cranico in un incidente in moto sulla strada tra Agliè e Bairo. E’ morto ieri sera al  Cto di Torino. I suoi familiari hanno dato il consenso alla donazione degli organi. Domenica viaggiava su una Kawasaki che si è scontrata con una Punto. I carabinieri stanno svolgendo gli accertamenti.

Circolo privato, clienti senza green pass? Maxi multa

Nelle prime ore di domenica mattina, a seguito di specifiche segnalazioni di alcuni cittadini, gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Municipale, in collaborazione con i Carabinieri del Comando Compagnia Torino Oltre Dora e Stazione Torino Borgo Falchera, hanno effettuato un controllo ispettivo presso il circolo privato in via Schiapparelli.

All’interno dei locali, gli agenti hanno accertato la presenza di 58 persone, di cui 15 sprovviste del necessario green pass. Oltre ai 15 trasgressori è stato sanzionato anche il Presidente del circolo per omissione di controllo dei certificati verdi e altre 5 persone per il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuali (mascherine). Gli agenti hanno disposto la chiusura del circolo per 5 giorni.

Il totale delle sanzioni per inosservanza delle norme anti-covid 19 ammonta a oltre 8.000 euro.

All’interno del locale erano presenti anche persone prive tessera associativa e l’attività di somministrazione veniva svolta in modo imprenditoriale in assenza delle autorizzazioni specifiche, proponendo l’ingresso più un drink al costo di 10 euro, ragione per cui il presidente del circolo è stato sanzionato per un totale di 7.000 euro.

Nei prossimi giorni, i civich svolgeranno ulteriori accertamenti sull’esercizio di trattenimenti danzanti.

I Verdi del Piemonte al Consiglio sul clima

La crisi climatica è oggi!

Oggi una delegazione di Europa Verde – Verdi del Piemonte ha presenziato al Consiglio Regionale aperto a Palazzo Lascaris insieme agli attivisti, alle associazioni ambientaliste piemontesi, ai rappresentanti delle istituzioni, agli esperti di clima degli Atenei piemontesi, alle organizzazioni sindacali e di categoria.

Erano presenti i Co-portavoce regionali Mariella Grisà e Mauro Trombin e alcuni membri dell’esecutivo regionale piemontese e dell’esecutivo di Torino città metropolitana.

La lotta al cambiamento climatico rappresenta, per noi di Europa Verde, una priorità che deve coinvolgere la politica, la scienza e la società civile. I fenomeni meteorologici estremi, sempre più frequenti devono metterci in allarme e farci agire subito.

Leggiamo con preoccupazione i dati illustrati dal direttore dell’Arpa secondo cui il mese di gennaio appena trascorso è stato il quarto gennaio più secco degli ultimi sessantacinque anni ed il secondo più caldo, con un’anomalia di temperatura compresa fra +1 e +3 C° rispetto al clima del periodo 1991-2020.

Alcune dichiarazioni della Co-portavoce regionale Di Europa Verde – Verdi, Mariella Grisà: “Noi siamo i Verdi e potete ben immaginare quali siano le priorità che perseguiamo, la lotta al cambiamento climatico che da trent’anni combattiamo rappresenta proprio una di queste priorità. Il tempo sta finendo vogliamo un cambiamento radicale, e vogliamo contribuire a rendere possibile questo cambiamento, chiediamo una politica che sappia contrastare l’emergenza climatica e guardare alle prossime generazioni”.

Ivrea Capitale del libro si celebra

Martedì 22 febbraio 2022 alle 21 appuntamento al Teatro Giacosa
per ringraziare la Comunità della partecipazione alla competizione

 

La data scelta per festeggiare con la Comunità la proclamazione di Ivrea a Capitale Italiana del Libro 2022 è il 22.02.2022, un numero palindromo che racchiude i tanti significati del riconoscimento ottenuto e vuole essere di buon auspicio per il programma che si dispiegherà nell’arco di tutto l’anno.

L’appuntamento di martedì 22 febbraio 2022 alle ore 21 al Teatro Giacosa, voluto dal Sindaco, Stefano Sertoli e dall’Assessore alla Cultura Costanza Casali, è rivolto alla Città e a tutti coloro che hanno contribuito, a vario titolo, al successo della candidatura, per segnare insieme il punto di partenza di questo anno speciale. L’evento nasce sulla scia dell’entusiasmo che ha colpito favorevolmente la Commissione ministeriale, che lo ha rimarcato più volte nella cerimonia di nomina.

Per questo primo appuntamento si è pensato a un gesto fortemente evocativo che richiama il tema della Comunità alla base del dossier: i partecipanti alla serata sono invitati a portare con sé un libro da donare per costruire la prima “Biblioteca d’accoglienza” che sarà messa a disposizione di tutti coloro che parteciperanno agli eventi programmati nel corso dell’anno.

La serata è a ingresso libero. È obbligatoria la prenotazione sul sito ivreacapitaledellibro.it fino a esaurimento dei posti disponibili che dovranno comunque essere occupati entro le ore 20.50, in caso contrario saranno resi disponibili alle persone in lista d’attesa.

Studenti e violenza, il sindaco: “Gesti senza scusanti ma siano ascoltate le richieste legittime”

Il sindaco Stefano Lo Russo ha risposto,  in Consiglio Comunale, a richieste di comunicazioni da parte dei consiglieri Fabrizio Ricca (Lega), Paola Ambrogio ed Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) e Domenico Garcea (Forza Italia), sugli scontri avvenuti venerdì mattina, davanti alla sede dell’Unione Industriale, in occasione della manifestazione degli studenti.

Il sindaco ha espresso “ferma e durissima condanna rispetto agli atti di violenza occorsi: Questi gesti non hanno alcuna scusante e non sono minimamente ascrivibili alle nobili e condivisibili ragioni della protesta e della mobilitazione studentesca”. Ha quindi espresso piena e totale solidarietà all’Unione Industriale, oggetto di un attacco ignobile, agli agenti di polizia, in particolare a coloro che sono stati feriti e contusi, complimentandosi per la capacità dei Carabinieri di non reagire alle ignobili provocazioni e alle botte date in modo gratuito.

Ha espresso solidarietà agli studenti che hanno immediatamente preso le distanze da questi fatti. Lo Russo ha evidenziato le tematiche di grande attualità sollevate dagli studenti, richieste di attenzione alla scuola e di sicurezza sui luoghi i lavoro e alle modalità di svolgimento dell’alternanza scuola lavoro.

Dopo l’intervento del sindaco, Giuseppe Catizone (Lega) ha aperto il dibattito esprimendo solidarietà alle forze dell’ordine vittime di un attacco premeditato e condividendo, invece, lo scopo nobile della manifestazione studentesca, sottolineando la necessità di prendere le distanze dalle frange eversive talvolta vicine alla maggioranza e la necessità di chiudere i centri sociali. Per Domenico Garcea (Forza Italia), si è trattato di un bilancio degli scontri inaccettabile operati da delinquenti ed occorre prendere le distanze dagli anarchici e non manifestare solidarietà a posteriori. Secondo Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) occorre non speculare, sia da parte della maggioranza sia da parte delle opposizioni, ma è necessario porre attenzione ai temi politici, chiudendo ad Askatasuna come a Casa Pound. Per Andrea Russi (Mov. 5 Stelle), che ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine, è necessario interrogarsi sulle ragioni che portano gli studenti in piazza, con un’istruzione che non è all’altezza delle aspettative, aprendo ad una stagione di riforme utile a colmare il gap con gli studenti europei. Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia), ha invitato il sindaco ad esprimersi su cosa intenda fare rispetto a violenti e facinorosi, quando per contro ci sono studenti che vogliono manifestare per qualcosa di positivo mentre Silvio Viale (Lista civica per Torino) ha sottolineato come vada in scena ogni volta lo stesso copione e come debba essere manifestata solidarietà agli studenti che hanno preso le distanze dai violenti.

Attraverso Nadia Conticelli, il PD ha espresso solidarietà a forze dell’ordine e Unione industriale e la necessità di isolare i gruppi antagonisti perché gli studenti lottano per ottenere attenzione, perché sulla scuola non si spenga quell’attenzione che si era accesa durante la pandemia, puntando ad investimenti continuativi e strutturali. Per Paolo Da Milano (Torino Bellissima), si tratta di cambiare questa città se ad ogni Consiglio Comunale si deve discutere di scontri che nulla hanno a che vedere con le richieste degli studenti mentre Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ritiene non sia possibile la presenza di forze di maggioranza che sono contemporaneamente al governo e e nelle piazze.

Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), esprimendo vicinanza alle forze dell’ordine e apprezzamento per come è stato gestito l’intervento, ha sottolineato la necessità di capire perché alcuni giovani adottino modalità conflittuali e non di dialogo mentre Tiziana Ciampolini (Torino Domani) osserva come la violenza finisca per oscurare le richieste dei giovani e come occorra un impegno perché giovani e scuola non siano lasciati soli.

Secondo Ivana Garione (Moderati), che ha espresso solidarietà a Polizia e Carabinieri, i giovani vanno ascoltati nelle loro richieste di una didattica più moderna e più europea. Così anche Valentina Sganga (Mov. 5 Stelle) che individua in un Consiglio Comunale aperto l’occasione per dare voce agli studenti.

Infine Pierino Crema (Pd) che ha sottolineato la necessità di ripensare la gestione di tirocini curriculari rivolti ai giovani.

In conclusione, il sindaco Lo Russo ha ribadito l’esigenza di essere attenti alle reali richieste dei giovani, molte delle quali condivisibili, a partire da una corretta attuazione dell’alternanza scuola lavoro, senza trascurare il disagio psicologico.

Ha quindi concluso con l’invito a tutte le forze politiche a mettersi in ascolto per cogliere il grido di allarme degli studenti, ad incoraggiarli ad essere protagonisti, e a sostenere la volontà di riappropriarsi del loro futuro.

Il bollettino Covid di lunedì 21 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.047 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 6,3% di 32.562 tamponi eseguiti, di cui 29.317 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 968.465, così suddivisi su base provinciale: 79.569 Alessandria, 44.436 Asti, 37.584 Biella, 130.237 Cuneo, 73.578 Novara, 514.461 Torino, 34.405 Vercelli, 34.477 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.731 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.017 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 49 (1 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.223 (44 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 51.141

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.405.012 (+32.562 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.956

Sono 8, tra i quali 1 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 12.956 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.727 Alessandria, 778 Asti, 494 Biella, 1.589 Cuneo, 1.043 Novara, 6.178 Torino, 598 Vercelli, 420 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 129 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

903.126 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 903.126 (+4.014 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 74.293 Alessandria, 41.991 Asti, 35.234 Biella, 122.879 Cuneo, 70.303 Novara, 482.254 Torino, 32.059 Vercelli, 32.375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.559 extraregione e 8.179 in fase di definizione.