ilTorinese

Merlo: Via Lattea, si apre una nuova fase politica

Servono unità e condivisione sui progetti per valorizzare l’intero territorio.

 

“Per il futuro della Via Lattea si apre una nuova fase. E una nuova stagione. Sotto il profilo politico, gestionale, finanziario e della valorizzazione della intera Via Lattea, cioè di tutti i vari tasselli che compongono il mosaico di questo comparto territoriale che era e resta competitivo per la sua vocazione turistica e sportiva a livello nazionale ed internazionale.

Due sono gli elementi attorno ai quali si può e si deve lavorare con la nuova gestione.

Innanzitutto serve una strategia di grande condivisione e di forte unità tra la nuova proprietà e il pubblico nella sua diversa articolazione. E cioè Comuni Olimpici e Regione Piemonte. Sotto questo versante la presenza dell’ing. Giovanni Brasso come Presidente della nuova proprietà con delega per il rapporto con le istituzioni locali e il territorio non può che essere salutato positivamente e come forte incoraggiamento per l’intero territorio.

In secondo luogo si tratta di rendere sempre più attrattivo e competitivo l’intero comprensorio della Via Lattea. Nessun comune può essere escluso o sottovalutato. Il pacchetto dell’offerta turistica, sportiva ed agonistica non potrà non tener conto della pluralità e della specificità che caratterizzano i singoli Comuni. Ecco perchè, soprattutto su questo versante, è sempre più indispensabile e necessaria una forte unità di intenti a livello politico e gestionale.

Si apre, cioè, una nuova fase e una nuova stagione anche per il nostro territorio dopo molti anni. Occorre essere in grado di guidare questo processo e di valorizzarlo al meglio. Anche da parte della Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Psicologo di Base territoriale, la proposta del Pd

VALLE (PD): “SI ISTITUISCA UNA FIGURA CHE AFFIANCHI MEDICI E PEDIATRI NELL’ATTIVITA’ DI ASSISTENZA. CON LA PANDEMIA I DISTURBI PSICOLOGICI SONO CRESCIUTI IN MODO ESPONENZIALE”

GALLO (PD): “E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI RICONOSCERE LO PSICOLOGO COME PROMOTORE DI SALUTE. CHIEDEREMO LA PROCEDURA D’URGENZA”

“La pandemia da Covid-19 ha aumentato in modo esponenziale i disturbi di natura psicologica, con conseguente necessità di assumere ansiolitici, sonniferi, antidepressivi causati da stati di ansia profonda, da disturbi emotivi, da sintomi ossessivo-compulsivi disturbanti. Solo nell’ultimo anno si è verificato un incremento del 40% delle richieste di aiuto e sostegno psicologico, provenienti principalmente dagli adolescenti, ma anche dalla fascia di età 18-35 anni. Tuttavia, nonostante il notevole incremento dell’offerta di assistenza psicologica registrato negli ultimi decenni in Italia, metà delle persone che sperimentano uno stato di disagio continua a non rivolgersi allo psicologo a causa dei costi troppo elevati. La proposta di legge da me presentata mira proprio a dare una risposta a queste necessità, istituendo la figura dello Psicologo di Base territoriale” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle, primo firmatario del provvedimento.

“Proponiamo – prosegue Valle – che lo Psicologo di Base territoriale venga inserito nel Distretto Sociosanitario e affianchi i medici di base, i pediatri e gli specialisti ambulatoriali nell’attività di assistenza. Lo Psicologo di Base, che assume in carico la richiesta di assistenza, sviluppa un progetto clinico comprensivo di una dimensione diagnostica e di un programma di supporto psicologico, avvalendosi anche delle strutture pubbliche e private di secondo livello che hanno competenza sul tema individuato”.

“Prevediamo, inoltre – afferma Daniele Valle – che la Regione, d’intesa con le Asl, le Aziende Ospedaliere (A.O.), le Aziende Ospedaliere Universitarie (A.O.U.) i Comuni, l’Ordine professionale degli Psicologi, i Medici di Medicina Generale (MMG) e i Pediatri di Libera Scelta, le Associazioni Scientifiche di Psicologia, l’Università di Psicologia, le Scuole di specializzazione in Psicoterapia, istituisca Osservatorio Regionale che dovrà svolgere un’azione di controllo, programmazione e indirizzo. Per la copertura finanziaria degli oneri dell’attuazione della legge prevediamo uno stanziamento di 750.000 euro per ciascuna delle annualità 2022 e 2023”.

“La Campania – interviene il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo – ha già istituito questa figura, la Lombardia ha approvato una mozione che impegna la Giunta a intervenire sul tema e il Lazio il 10 gennaio scorso ha stanziato 2,5 milioni di euro per il bonus psicologo regionale. E’ arrivato il momento di riconoscere che questa figura rappresenta un promotore della salute e del benessere fisico, psichico e sociale dell’individuo e che è in grado di incidere notevolmente non solo sul benessere della persona, ma anche, in termini di risparmio, sui costi della Sanità. Data l’importanza del provvedimento chiederemo la procedura d’urgenza per accelerare la discussione del testo affinché possa essere approvato nel più breve tempo possibile”.

“Musica per una vita”

La Reggia di Venaria celebra il “Giorno della Memoria” con la grande musica di Franz Schubert

Giovedì 27 gennaio, ore 18

“Summa dell’arte compositiva schubertina, ma anche un  testamento in musica della  cultura europea”: sarà il “quintetto per archi in do maggiore D 956”, composizione musicale da camera scritta dal grande viennese Franz Schubert nel 1828 ( a soli 31 anni e circa due mesi prima della sua morte ) a risuonare giovedì 27 gennaio, a partire dalle ore 18, negli spazi barocchi della Sala di Diana a La Venaria Reale per celebrare il “Giorno della Memoria”. Noto anche come “quintetto per violoncello” (poiché l’organico è inusualmente composto da un quartetto d’archi con un secondo violoncello aggiunto) o più semplicemente come “quintetto per archi” di Schubert, l’opera, nonostante sia oggi riconosciuta come un capolavoro assoluto e come una delle massime espressioni del “sublime” nel Romanticismo, non godette inizialmente di alcuna fama, tanto che la prima esecuzione pubblica e la pubblicazione a stampa avvennero solo nel 1850 e nel 1853, anni dopo la scomparsa del compositore, mai davvero preso seriamente in considerazione quand’era in vita come autore sinfonico o cameristico. Eppure “in poche altre pagine nella storia della musica si condensano serie di stati d’animo, di situazioni narrative e di evoluzioni quasi pittoriche così varie ed intense” come nell’opera schubertiana scelta dalla Reggia di Venaria – in collaborazione con “Associazione Bianca” – a celebrazione della ricorrenza internazionale (fissata il 27 gennaio d’ogni anno dall’Assembla Generale delle Nazioni Unite) per commemorare le vittime dell’Olocausto.

In apertura, quasi scolpito, declamato, il “Kaddish” di Maurice Ravel rivisitato da Edoardo Dadone e proposto in prima esecuzione al violoncello solo. “Un brano struggente ma composto, rigoroso, che in poche righe penetra in profondità e consegna un messaggio universale ed inequivocabile di devozione e condivisione”.

Interpreti del concerto saranno il violoncellista Claudio Pasceri ed un gruppo di musicisti di grande valore come Adrian Pinzaru (violino), Sara Mazzarotto (violino), Lara Albesano (viola) e Lorenzo Guida (violoncello).

Ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti e consentito solo se in possesso di “Super Green Pass” e “mascherina FFP2”.

Per info: Reggia di Venaria, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (Torino); tel. 011/4992300 o www.lavenaria.it

g.m.

 

Foto di Alessandro Medda

–         Claudio Pasceri

–         “La Venaria Reale”, Sala di Diana

“Discovery Don Bosco”

A Chieri, itinerario nei luoghi della presenza salesiana

Domenica, 30 gennaio

Chieri (Torino)

Fra i Santi sociali torinesi, fondatore delle Congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, canonizzato da Papa Pio IX nel 1934, Don Bosco (al secolo Giovanni Melchiorre Bosco)  visse per dieci anni, dal 1831 al 1841, a Chieri dove frequentò le scuole pubbliche ed il Seminario. Al suo arrivo in Chieri aveva 16 anni. E proveniva dai Becchi di Castelnuovo d’Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco), dov’era nato il 16 agosto del 1815 da una poverissima famiglia contadina e dove trascorse gli anni della fanciullezza e della prima adolescenza, guidato in particolare dalla figura determinante della madre Margherita Occhiena, rimasta vedova del marito Francesco quando Giovanni aveva solo due anni e che affrontò sacrifici d’ogni genere per permettere al figlio di studiare e di seguire la sua fortissima vocazione spirituale. Chieri (dove si stabilì a pensione presso la casa di Lucia Matta e dove per mantenersi agli studi fece molteplici lavori, dal garzone al cameriere all’addetto di stalla) ebbe dunque nella vita del giovane Giovanni Bosco un ruolo di primaria importanza, mantenendo a tutt’oggi tracce indelebili del suo passaggio. Di qui l’organizzazione – da parte del Comune, dell’Istituto Salesiano “San Luigi” e dell’Istituto “Santa Teresa” – di eventi celebrativi tradizionalmente dedicati al “Santo dei giovani”, scomparso il 30 gennaio del 1888, a Torino, dov’era stato ordinato sacerdote il 5 giugno del 1841 nella Cappella dell’Arcivescovado. Quest’anno, l’appuntamento è per domenica 30 gennaio. In programma un itinerario fra strade e piazza del centro storico di Chieri alla scoperta dei luoghi che videro allora la presenza del Santo, beneficiando negli anni successivi delle sue innumerevoli opere. “Siamo profondamente lieti – sottolinea Antonella Giordano, assessore comunale alla Cultura – nel giorno della Festa del fondatore dei Salesiani, organizzata in collaborazione con la rete delle istituzioni salesiane, di proporre un itinerario in alcuni dei luoghi significativi della presenza salesiana a Chieri, a cominciare dal ‘Centro Visite Don Bosco’, museo e luogo di documentazione gestito dal Comune, ubicato all’interno dell’edificio che nell’Ottocento ospitava il Seminario di ‘San Filippo Neri’ dove don Bosco studiò. Dando così anche seguito a un preciso impegno assunto in Consiglio comunale per rilanciare il percorso museale Don Bosco”.

Questo il programma delle celebrazioni, articolate fra il mattino e il pomeriggio:

alle ore 11, Santa Messa solenne nel cortile dell’Istituto Salesiano “San Luigi” (via Vittorio Emanuele II, 80)

dalle ore 15 alle ore 17, i volontari accompagneranno i visitatori in un itinerario che inizia dal “Centro Visite Don Bosco” (via San Filippo, 2) per arrivare al “Caffè Pianta (via Palazzo di Città, 1), la bottega dove Giovanni Bosco lavorò come garzone, all’Istituto “Santa Teresa”, edificio lasciato in eredità da un possidente chierese a Don Bosco che dal 1878 vedrà le “Figlie di Maria Ausiliatrice” occuparsi dell’Oratorio e di centinaia di giovani ragazze (via Palazzo di Città, 5), per concludersi infine in piazza Cavour, dove Giovanni ed i suoi amici fondarono la cosiddetta “Società dell’Allegria”, attraverso la quale tentare di avvicinare alla preghiera i coetanei con metodi decisamente singolari (ma studiati ad hoc per i ragazzi di allora in condizioni di povertà e facili alla trasgressione) come i giochi di prestigio che lo connotarono con simpatia anche negli anni seguenti e perfino numeri di coraggiosa acrobazia, con i quali – egli stesso raccontava – riuscì un giorno a battere un saltimbanco professionista, acquistandosi così il rispetto e la considerazione degli altri ragazzi. E aprendosi la via per attrarne l’attenzione e l’ascolto.

L’iniziativa è gratuita. Per accedere al “Centro Visite Don Bosco” è necessario il “Green Pass Rafforzato”. Per info: www.comune.chieri.to.it/biblioteca

g.m.

Nelle foto

–         Don Bosco e i suoi giovani

–         Antonella Giordano

Sgomberata la palazzina “anarchica” di via Bersezio

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La palazzina di via Bersezio era stata occupata dagli anarchici a fine ottobre scorso e questa mattina la  Digos l’ha sgomberata

Identificate sei persone: hanno provato a nascondersi nella mansarda ma sono stati bloccati. Il tetto ora è in sicurezza e porte e finestre sigillate sono stati chiusi. I gruppi anarchici si erano dati appuntamento in largo Palermo attraverso  Radio Blackout, ma alle 7 la polizia aveva già sgomberato la palazzina di due piani nel quartiere Aurora.

Eurovision, ecco il tabellone delle prime due serate

Eurovision Song Contest, si comincia. Con il passaggio di consegne che si è svolto questa mattina a Palazzo Madama tra il sindaco di Rotterdam, Ahmed Aboutaleb, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, l’edizione numero 66 dell’Eurovision Song Contest, che si terrà nella città della Mole il 10, 12 e 14 maggio prossimi, è ai nastri di partenza. Un rituale, quello dello scambio delle insegne tra le città ospitanti, che va avanti dal 2007. 

Torino è onorata di essere la città sede della prossima edizione dell’Eurovision  Song Contest 2022afferma Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino -. Oltre a essere l’evento musicale più importante al mondo, rappresenta anche l’Europa e suoi valori. Valori di pace, uguaglianze e solidarietà, principi fondativi della nostra Unione e da riaffermare ancora oggi. L’Unione europea nasce come un sogno, oggi è realtà. E la musica è uno straordinario strumento di unione dei popoli. Con Rotterdam condividiamo la forte convinzione di una Europa sempre più unita e solidale”.

È necessario lavorare insieme agli imprenditori e ai cittadini per rendere l’Eurovision una grande occasione anche per loroaggiunge il sindaco di Rotterdam Ahmed Aboutaleb -. Così si otterranno le migliori idee e la città vivrà appieno questo meraviglioso evento. È ciò che abbiamo fatto noi con l’allestimento della nostra città e con i festeggiamenti. Lasciate che il festival pervada ogni angolo di Torino! Questa competizione musicale è una sorta di accumulatore di energia positiva. Caricatelo al massimo e lasciate che tutti in città ne traggano vantaggio”.

Eurovision Song Contestcommenta la Presidente Rai Marinella Soldiè una grande festa della canzone e dei giovani europei, che ha assunto ormai una dimensione globale. La Rai è orgogliosa di organizzare l’edizione 2022, che si prepara ad essere un grande evento mediatico, per raggiungere una platea di 200 milioni di spettatori in tv e sintonizzarsi su un pubblico giovane, sperimentando una comunicazione social e multipiattaforma e soluzioni tecniche di avanguardia nelle riprese e nelle scenografie. Si tratta inoltre di una preziosa opportunità per intensificare la collaborazione tra Servizi Pubblici Europei. Eurovision Song Contest è un grande trampolino di lancio: lo dimostra il successo internazionale dei Maneskin, vincitori dell’ultima edizione, a cui dobbiamo il piacere di essere il paese ospitante quest’anno. Mi auguro che Eurovision 2022 abbia lo stesso spirito e la stessa energia di questa band italiana che con la sua passione, la sua grinta, la forza della sua musica ha conquistato il mondo. Siamo felici che ad ospitare la manifestazione sia Torino, la città che è stata la culla della televisione italiana, abituata ai grandi eventi sportivi e culturali e ad accogliere visitatori di ogni Paese”.

L’Allocation Drawconclude l’Executive Supervisor dell’Eurovision Song Contest, Martin Österdahlsegna un giorno importante nel calendario dell’Eurovision. Quest’anno è più speciale perché è il primo dal 2020. Ora l’eccitazione sta davvero iniziando a crescere, mentre contiamo i giorni fino a maggio in cui accoglieremo tutti gli artisti partecipanti a Torino e condivideremo il Suono della Bellezza al 66° Eurovision Song Contest”.

La cerimonia di oggi, condotta da Carolina Di Domenico e Mario Acampa, è stata anche l’occasione per decidere, tramite un’estrazione a sorte (Allocation Draw) la composizione del cartellone delle prime due serate, che vedranno 36 paesi competere in due semifinali. Procedura valida anche per i cosiddetti Big Five – Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito – che accedono direttamente alla finale, ma che hanno diritto di voto e trasmettono obbligatoriamente solo una delle due serate iniziali. In totale a questa edizione parteciperanno 41 Paesi.

Alla cerimonia, oltre ai Sindaci, hanno preso parte anche, il Presidente del Reference Group dell Eurovision Song Contest Frank-Dieter Freiling, gli Executive Producer Rai Simona Martorelli e Claudio Fasulo e il direttore del Centro di Produzione Tv Rai di Torino Guido Rossi.

Il video on demand dell’evento sarà disponibile su RaiPlay anche con i sottotitoli per i non udenti curati da Rai Accessibilità per Rai Pubblica Utilità.

Questa la composizione delle due semifinali:

Prima semifinale del 10 maggio

 

Prima metà:

Albania

Lettonia

Svizzera

Slovenia

Bulgaria

Moldavia

Ucraina

Lituania

Paesi Bassi

 

Seconda metà:

Norvegia

Russia

Portogallo

Danimarca

Armenia

Austria

Croazia

Islanda

Grecia

 

Nella prima semifinale avranno diritto di voto i seguenti Paesi dei cosiddetti “Big 5”: Francia e Italia.

 

Seconda semifinale del 12 maggio

 

Prima metà:

Australia

Georgia

Cipro

Serbia

Finlandia

Azerbaigian

San Marino

Israele

Malta

 

Seconda metà:

Montenegro

Romania

Repubblica Ceca

Polonia

Belgio

Macedonia del Nord

Svezia

Estonia

Irlanda

 

Nella seconda semifinale avranno diritto di voto i seguenti Paesi dei cosiddetti “Big 5”: Regno Unito, Spagna e Germania.

 

L’esperienza di Starbucks in onda a Parlaconme

Giampaolo Grossi – General Manager at Starbucks Italy Srl. Mercoledì 26 gennaio alle ore 18.00 su Radio Vida Network.

“Se ti fermi ogni volta che un cane abbaia, non finirai mai la tua strada”

Dopo il grande successo radiofonico e le molte interazioni avvenute sui canali social di Parla Con Me e di Simona Riccio, Founder della trasmissione e SMM del Caat, relativi alla prima parte della puntata dove l’ospite è stato Giampaolo Grossi – General Manager at Starbucks Italy Srl, domani andrà in onda la seconda parte.
Nella prima puntata è emersa l’importanza dell’utilizzo corretto del canale social Linkedin, da dove è nato l’incontro tra Simona e Giampaolo e di quanto è fondamentale l’esempio e l’educazione della Famiglia nella crescita della persona, sia a livello umano che professionale al fine di poter essere il manager pronto all’ascolto e a dare supporto ai suoi collaboratori. Ai giovani ed ai meno giovani Giampaolo ha spiegato la sua vita professionale, da quando è uscito dalla scuola ed è andato a lavorare in America lasciando la sua famiglia fino ai giorni d’oggi, passando per sacrifici enormi e lavori decisamente umili, ma dignitosi e da rispettare. 18 colloqui in giro per il mondo ed arriva a ricoprire il ruolo di General Manager, nessuno regala nulla!
Starbucks lavora sull’uguaglianza razziale e sociale, Giampaolo, che grazie alla sua vita in giro per il mondo promuove l’inclusione di genere, sesso, colore, etnia e religione, ha spiegato come Starbucks affronta questo tema aggiungendo l’impegno costante di fare squadra. Quella squadra di calcio al quale lui ha fatto parte per anni essendo anche stato un calciatore professionista.
Questi solo alcuni motivi per i quali Simona ha voluto fortemente Giampaolo nella sua trasmissione, perché crede che il settore di cui si occupa da molti anni, l’agroalimentare, abbia fortemente bisogno di fare squadra.

Con quale tema inizia la seconda puntata è identificabile in una citazione di Giampaolo Grossi?
“Se ti fermi ogni volta che un cane abbaia, non finirai mai la tua strada”
E in un periodo molto particolare come questo che stiamo percorrendo, dove molte sono le difficoltà imprenditoriali da superare insieme, la troviamo calzante. In un periodo difficile come questo, c’è chi apre, c’è chi chiude, c’è chi non molla e che, amando follemente l’Azienda per la quale lavora, cerca quotidianamente di fare cambiare pelle per rispondere ai continui cambiamenti ai quali ogni azienda, in Italia e nel mondo, deve fare i conti.

?Uno di questi è Giampaolo Grossi.

“La trasmissione continua a stimolare e creare spazi a confronti tra persone che hanno molti valori ed esperienze da raccontare e da trasmettere ai molti giovani che ascoltano l’interessante podcast e che interagiscono sulla rete. Di nota sono le interazioni effettuate direttamente dai relatori con i naviganti, cosa non scontata. Ascoltando la rete ne abbiamo intercettata una che ci è molto piaciuta di Maurizio Fiengo:
Ho ascoltato la prima parte dell’intervista! Riflettevo su due cose:

– perché a scuola (includo anche l’università) non ci vengono trasmessi questi valori attraverso esempi come Giampaolo Grossi? E dire che tra scuola e università ho passato tra i banchi buona parte della mia vita! Fortunatamente la Rete e i Social ci fanno conoscere persone così vere e di ispirazione;

– e i media? Quanto vorrei interviste come queste di Parla con me (vogliamo citare anche Alessandro Ossola?) su radio come RDS Radio Dimensione Suono, Radio 105, Radio Deejay o RTL 102.5 tanto ascoltate dai giovani!”
Trasmettere per educare…”

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Per collegarsi e ascoltare la trasmissione:

– collegarsi al sito www.vidanetwork.it
–  app ufficiale RADIO VIDA NETWORK scaricabile gratuitamente per IOS e ANDROID
– nei maggiori aggregatori di radio
– su speaker Alexa e Google Home

Dal giorno successivo sarà possibile ascoltare la puntata senza stacchi pubblicitari sul nostro sito www.parlaconmeofficial.it

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PARLACONME è il titolo della trasmissione radiofonica ideata da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist e LinkedIn Top Voice Italia, in onda da dicembre 2020 su Radio Vida Network (www.vidanetwork.it ) che si pone l’obiettivo di porre al centro dell’attenzione l’intera filiera agroalimentare, coinvolgendo numerosi ospiti in studio e collegamento telefonico dall’Italia e dal mondo.
Simona Riccio, laureata in Comunicazione Internazionale e Pubblicitaria presso l’Università per Stranieri di Perugia, con un’esperienza ultra-ventennale nel settore del biologico è Social Media Marketing Manager e Ambassador del Caat – Centro Agroalimentare di Torino e svolge altre consulenze nel settore dell’Agrifood & Organic.
Gli obiettivi principali di PARLACONME consistono nel valorizzare, promuovere, tutelare e far conoscere la filiera agroalimentare italiana, creare consapevolezza sul ruolo importante che riveste nel valorizzare l’identità della cultura materiale del nostro Paese e sull’importante ruolo strategico che dovrebbe avere, oltre a creare occasioni di confronto e collaborazione tra i vari attori del sistema.
PARLACONME vuol dare voce a numerosi soggetti appartenenti alla filiera agroalimentare, dando loro la possibilità di raccontare le proprie storie ed esperienze, le proprie criticità ma, soprattutto, le numerose opportunità che si dimostrano capaci di cogliere, creando quella sinergia in grado di rendere il settore agroalimentare trainante per l’economia italiana e tale da costituire un’eccellenza a livello internazionale. Confronti e opportunità che permettano a molti cittadini di conoscere meglio un universo culturale fatto d’identità e amore per la buona tavola e di un’alimentazione sana e consapevole.

Accoltellato perché non da’ la precedenza a un pedone È in gravissime condizioni

Follia pura in corso Trapani a Torino, dove un uomo di 47 anni,  individuato e arrestato dai carabinieri, ha ferito al petto un 25enne con un coltello a serramanico

L’arma è stata sequestrata. Il diverbio è scoppiato perché il ragazzo non aveva dato la precedenza al 47enne che attraversava sulle strisce pedonali.

Il 25enne è stato soccorso da due ufficiali dell’esercito  della Scuola di Applicazione e trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Maria Vittoria. Dopo  è stato trasferito  al Mauriziano per un intervento chirurgico urgente. La prognosi è  riservata.

Il bollettino Covid di martedì 25 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 18.656 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 16.132 dopo test antigenico), pari al 14,9% di 125.106 tamponi eseguiti, di cui112.190 antigenici. Degli 18.656 nuovi casi gli asintomatici sono 16.066 (86,1%).

I casi sono così ripartiti: 15.400 screening, 2.606 contatti di caso, 650 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 819.564, così suddivisi su base provinciale: 67.343 Alessandria, 37.893 Asti, 30.827 Biella, 113.891 Cuneo, 63.788 Novara, 429.709 Torino, 28.963 Vercelli, 30.154 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.007 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 12.999 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono144(-9 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.115 (-25 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 167.505

I tamponi diagnostici finora processati sono 13.807.823 (+ 125.106rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.504

Sono 23, 6 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.504 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.645 Alessandria, 764 Asti, 475 Biella, 1.544 Cuneo, 1.005 Novara, 5.973 Torino, 574 Vercelli, 404 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 120 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

637.296 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 637.296 (+22.163 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 54.950 Alessandria, 31.441 Asti, 23.312 Biella, 91.254 Cuneo, 53.248 Novara, 329.471 Torino, 22.540 Vercelli, 24.726 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.298 extraregione e 4.056 in fase di definizione.

Muore il “re” delle discoteche: da lui i più noti cantanti

Era  uno dei «re» della ristorazione e delle discoteche, Giacomino  Tomatis, 65 anni, conosciuto da tutti come Mino

Il titolare del ristorante – discoteca «La Pagoda» di Caraglio (Cn) è morto all’ospedale Santa Croce di Cuneo, dove era ricoverato da prima delle vacanze di Natale, per un malore seguito da  un grave peggioramento delle condizioni di salute. Nel 1968 i suoi genitori edificarono  il locale sulla strada provinciale per Cuneo, che negli anni vide protagonisti i cantanti più noti dell’epoca.  E nel  1985, in un  capannone vicino, Tomatis realizzò  il «Galaxy Pagoda», allora la discoteca più grande d’Europa, che poteva ospitare oltre 3000 persone.