ilTorinese

Auto si ribalta contro muro di cinta: muore il conducente

Incidente mortale a Borgone di Susa, dove un automobilista sessantenne di Exilles, è deceduto mentre stava viaggiano alla guida di una Fiat Bravo sull’ex statale 24 del Monginevro.

Presso il bivio di Molere ha perso il controllo della vettura, che si è ribaltata,  finendo contro il muro di cinta di una casa.

Sono intervenuti i carabinieri e i soccorsi ma per l’uomo non c’è stato più nulla da fare.

Il museo “Gallerie d’Italia” apre a maggio in piazza San Carlo

Martedì 17 maggio 2022 a Torino in Piazza San Carlo a Palazzo Turinetti, sede legale e storica di Intesa Sanpaolo, la Banca inaugura il quarto museo, diecimila metri di percorso espositivo su cinque piani, di cui tre ipogei.

Il progetto architettonico trasforma gli spazi di Palazzo Turinetti, in un luogo unico dove fotografia e video arte documenteranno e conserveranno immagini, avvenimenti, riflessioni per promuovere i temi legati all’evoluzione della sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance). Le “Gallerie d’Italia – Torino” saranno sede dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo – con circa 7 milioni di scatti realizzati dagli anni Trenta agli anni Novanta da una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane – ed esporranno una selezione di opere dalle collezioni del Gruppo tra cui il ciclo pittorico dell’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo di proprietà della Banca.

L’apertura dei due musei costituisce un fondamentale passo di Intesa Sanpaolo nella promozione della cultura in Italia e nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico formato da oltre 35 mila opere d’arte di proprietà, il cui valore economico è inserito a fair value nel bilancio dal 2017.

I quattro musei delle Gallerie d’Italia – Milano, Napoli, Torino e Vicenza – richiamano i tratti distintivi comuni consolidando il sistema museale di Intesa Sanpaolo gestito dal Progetto Cultura della Banca, nato per valorizzare il patrimonio storico artistico confluito negli anni nel Gruppo. Le sedi sono palazzi storici già uffici della Banca che, nell’opera di ristrutturazione guidata dalle nuove esigenze – tra cui l’apertura al pubblico, la tutela e conservazione delle opere d’arte, la sostenibilità, la piena accessibilità –, mantengono evidente il ricordo delle loro passate funzioni.

Il Piano d’Impresa 2022-2025 presentato di recente dal Consigliere delegato e CEO Carlo Messina rafforza l’impegno di Intesa Sanpaolo nella cultura con l’ampliamento degli altri due musei della Banca a Milano e Vicenza, portando entro il 2025 al raddoppio degli spazi espositivi complessivi delle Gallerie d’Italia – da 14.200 metri quadri a 30.000 metri quadri – e consolidando la posizione del Gruppo tra i primi operatori culturali privati a livello internazionale per reputazione, impegno e per dimensioni, qualità e valore finanziario della collezione, impegno che si inserisce nelle attività ESG del Gruppo.

Entrambi i musei realizzeranno numerose attività tra cui mostre temporanee originali, didattica per le scuole, ricerca scientifica, iniziative per l’inclusione sociale. Alcuni degli spazi saranno a disposizione per eventi e iniziative cittadine.

 

Le Gallerie d’Italia – Torino

L’ingresso alle nuove Gallerie d’Italia – Torino avverrà dall’attuale accesso al cortile della Banca, piazza San Carlo 156, attraverso un grande scalone che diventerà anche luogo di socialità e porterà i visitatori verso gli spazi espositivi ipogei destinati alle mostre.

Al primo piano sotterraneo, il progetto prevede la presenza di aule didattiche con spazi modulari caratterizzati da una grande vetrata che si affaccia sulla “Sala dei 300”, la storica sala dove si svolgevano le Assemblee dell’Istituto Bancario Sanpaolo-IMI prima della costruzione del grattacielo torinese. Qui saranno ospitate le mostre temporanee.

Il secondo piano ipogeo, dove si troverà la biglietteria, sarà un luogo di comunicazione e di incontro, anche per le scolaresche in visita, punto di snodo del museo da cui il pubblico potrà decidere come muoversi attraverso molteplici percorsi secondo le scelte e gli interessi. Una “manica lunga” pensata per la fotografia classica condurrà ai locali al terzo piano sotterraneo dove troverà sede l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, visibile da parte dei visitatori attraverso una grande vetrata. Un pannello touchscreen di grande dimensione permetterà di consultare le immagini digitalizzate dell’Archivio, reso così accessibile alla fruizione collettiva.  In questo piano si troverà uno dei maggiori elementi caratterizzanti delle Gallerie torinesi: una sala multimediale (40 x 14 m), vero gioiello di tecnologia e di innovazione, dotata di 17 proiettori 4K in grado di offrire al visitatore la sensazione di essere letteralmente immersi nelle immagini e nei video.

Il percorso di visita non si limita agli spazi ipogei. Risalendo fino al piano terra il pubblico troverà un chiostro all’aperto delimitato da Piazza San Carlo, via XX Settembre e via Santa Teresa, dove apriranno anche una nuova libreria, il caffè e il ristorante.

Al piano nobile del Palazzo, nell’infilata di sale che affacciano su Piazza San Carlo, il percorso museale curato da Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione esporrà circa cinquanta opere – dipinti, sculture, arazzi, arredi – dal XIV al XVIII secolo, allestiti in dialogo con gli apparati decorativi tardobarocchi (sovrapporte, boiseries, specchi) del palazzo; un ambiente dedicato ospiterà inoltre le nove grandi tele di proprietà della Banca realizzate nella seconda metà del Seicento per decorare l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, oggi distrutto. Nello stesso piano la storica “Sala Turinetti” sarà destinata a eventi e iniziative cittadine.

La Direzione del museo torinese è affidata a Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici e Direttore delle Gallerie d’Italia, affiancato dal Vicedirettore Antonio Carloni, già direttore del Festival internazionale Cortona On The Move.

Le due mostre inaugurali

L’inaugurazione degli spazi espositivi avverrà con la mostra “La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia” di Paolo Pellegrin, un reportage fotografico d’autore dedicato al tema del cambiamento climatico con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi. Il lavoro rappresenta una committenza originale che ha visto impegnato il fotografo in Paesi come Namibia, Islanda, Costa Rica, Italia per fornire una personale lettura per immagini del rapporto tra l’uomo e il suo ambiente naturale, tema cruciale della contemporaneità. La riflessione per immagini di Pellegrin dialogherà con la mostra “Dalla guerra alla luna. 1945-1969”, una selezione di immagini storiche dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso che documenta il miracolo economico fino alla più grande conquista dell’uomo moderno, lo sbarco sulla luna.

Parità di Genere nel mondo dell’Ingegneria

A SCUOLA DI PARITÀ: AL VIA LE ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE DELLA CAMPAGNA WE ARE HERE NELLE SCUOLE DI TORINO E PROVINCIA

We Are Here, il progetto del Politecnico di Torino per promuovere la Parità di Genere nel mondo dell’Ingegneria e delle STEM, ha iniziato un ciclo di incontri e di attività di sensibilizzazione che impegneranno 750 ragazzi e ragazze delle Scuole di Primo e Secondo grado di Torino e provincia

WE ARE HERE – CONTRO GLI STEREOTIPI DI GENERE NEL MONDO DELL’INGEGNERIA è il progetto con cui il Politecnico di Torino ha deciso di mettersi in gioco sulle Pari Opportunità e sull’inclusione di tutte e tutti nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).

La disparità di genere è ancora un fenomeno molto presente in Italia sia in termini retributivi e di carriera, che in termini di scelta del percorso di studi. Un tema che riguarda da vicino il settore delle scienze e delle tecnologie, in cui vi è tuttora una grave carenza di occupazione rispetto alla media europea, specialmente per le donne.

Una tendenza che non può essere ridotta a una questione di preferenze individuali, senza considerarne le origini: i pregiudizi sociali e culturali che agiscono direttamente sulle scelte di migliaia e migliaia di bambine e ragazze, fin da piccole.

Per questo la campagna We Are HERe – noi siamo qui, noi siamo lei – coinvolge le alunne e gli alunni di 20 classi degli Istituti Superiori di Torino e Provincia, insieme a 10 classi delle Scuole Medie, in dibattiti, giochi di ruolo e attività in presenza con le studentesse di Ingegneria del Politecnico. Per contrastare anche con la loro testimonianza lo stereotipo di genere secondo il quale le donne sarebbero meno portate degli uomini per le STEM.

WeAreHERe nasce nel 2019 e in questi due anni di azione concreta, WeAreHERe ha portato a toccare il maggior numero di sempre di neo immatricolate ai corsi di laurea in Ingegneria (oltre 1300 per l’a.a. 2019/2020), fino a raggiungere il 26% per l’anno 2021/22.

Violento scontro sulla Provinciale: una donna in ospedale

DAL POEMONTE / Ancora da accertare le le cause dello scontro tra auto avvenuto ieri nei pressi di Ponderano, sulla Provinciale di Corso Casalvolone.

Due le vetture  coinvolte. Una donna è stata trasportata in ospedale per essere visitata. Sul posto la polizia municipale di Biella.

Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi passeggiate guidate al Parco Storico

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“Leggere il giardino”. Il parco ospitò anche l’elefante Fritz

Da sabato 19 marzo

Progettato sul modello francese nel 1740 da Michel Bénard, direttore dei “Reali Giardini”, che riuscì perfettamente ad elaborare il pensiero juvarriano di “spazio aulico dinamicamente collegato con l’ambiente venatorio circostante”, il giardino della Palazzina di Caccia di Stupinigi aprirà eccezionalmente i cancelli al pubblico, da marzo ad ottobre, una volta al mese, il sabato mattinadalle 10,30 alle 12,30. Muniti di caschetto di protezione, i visitatori potranno addentrarsi nei giardini, dal cortile d’onore, al padiglione centrale, al giardino di levante, alla scoperta delle evoluzioni del parco interno alla Palazzina. Attraverso mappe e documenti storici le passeggiate ripercorreranno le fasi e gli stili del giardino, dal gusto alla francese del Settecento all’evoluzione del gusto romantico, fino ad arrivare al giardino Novecentesco risalente al periodo delle villeggiature della regina Margherita. L’iniziativa, titolata “Leggere il giardino” e promossa dalla “Fondazione Ordine Mauriziano” (ente governativo dedicato alla conservazione e valorizzazione della “Residenza Sabauda per la Caccia e le Feste” edificata a partire dal 1729 su progetto di Filippo Juvarra) prenderà il via sabato prossimo 19 marzo. Per proseguire il 2 aprile, il 21 maggio, il 18 giugno, il 17 settembre e l’8 ottobre. La Palazzina di Caccia di Stupinigi, con il suo parco, rappresenta un sistema integrato tra l’attività venatoria e il loisir della corte. Occupa una superficie di circa dieci ettari lungo l’asse longitudinale che attraversa Stupinigi in direzione nord-sud: arrivando da Torino si trovano i grandi prati semicircolari che introducono ai parterres fino al cortile d’onore, con una serie di viali trasversali a collegare le scuderie e i diversi appartamenti reali. Nella concezione progettuale dell’architetto messinese Filippo Juvarra, l’area verde era strettamente connessa alle linee, straordinariamente innovative per il tempo, della Palazzina di Caccia. Nel 1740 iniziarono i lavori, per terminare verso la fine del secolo, sotto la direzione dell’Architetto Reale Tommaso Prunotto e portati avanti da Ludovico Bo e dal Direttore dei Reali Giardini Michel Bénard che seppero elaborare e mantenere l’idea originaria juvarriana di simmetria e prospettiva. Durante l’occupazione napoleonica, il giardino subì una prima trasformazione: vennero eliminati i sostegni in ferro e legno delle “gallerie verdi” come anche i vasi di fiori e alcuni parterres furono trasformati in “bosquet” con la messa a dimora di alberi anche di alto fusto. Reimpiantati nel tempo, oggi rimangono comunque ancora visibili i filari di carpini. Nell’Ottocento, intorno alla metà del secolo, il giardino venne rimaneggiato per adeguarsi al nuovo gusto inglese e sotto la direzione di architetti e paesaggisti del tempo come MelanoRoda e Scalarandis si introducono nuovi elementi paesaggistici come il laghetto con l’isolotto, la capanna dell’eremitaggio, un labirinto di bossi e il “casino cinese”, il giardino di fiori nell’area di levante che ospitava il luogo di ricreazione dell’elefante Fritz, inviato nel 1827 dal vicerè d’Egitto Mohamed Alì come omaggio a Carlo Felice che ricambiò con 50 pecore merinos. Triste storia quella dell’elefante Fritz. Accolto come un’autentica star di fama internazionale, il pachiderma per venticinque anni rappresentò una grandissima attrattiva per i torinesi e fu il primo animale ad essere immortalato su un dagherrotipo, oltreché in vari dipinti ed incisioni e perfino nelle pagine di scrittori e poeti. Senonché nel 1852 accadde l’irreparabile. Il nuovo guardiano (succeduto al primo) lo colpì involontariamente con un tridente ferendolo alla proboscide. Il che non piacque affatto a Fritz che, dopo averlo lanciato in alto, lo schiacciò inesorabilmente al suolo. Gesto di stizza che per l’ormai anziano Fritz, ritenuto da allora “animale pericoloso”, indusse le autorità a sopprimerlo mediante asfissia con ossido di carbonio. Tassidermizzato, Fritz è oggi conservato nel “Museo Regionale di Scienze Naturali” di Torino.

g.m.

Per info: Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza Principe Amedeo 7, Nichelino (Torino); tel. 011/6200634 o www.ordinemauriziano.it

Obbligatoria la prenotazione: costo del biglietto 13 euro, comprendente la visita guidata e l’ingresso a prezzo ridotto in palazzina.

Caro carburante, Ruffino: Iva al 10 %

“Di fronte alle difficoltà sempre crescenti di famiglie e imprese il Governo sembra non avere ancora compreso appieno la gravità della situazione. Anche l’intervento del ministro Cingolani ci pare ottimo sul piano dell’analisi ma carente su quello delle proposte. Per raccogliere il grido di dolore che proviene da ampi settori della nostra società e prevenire inaccettabili speculazioni è necessario ridurre immediatamente l’Iva sui carburanti al 10%”. Lo dichiara Daniela Ruffino parlamentare e capogruppo in commissione ambiente.
“E’ necessario mettere a disposizione delle imprese – continua Ruffino – parte delle riserve strategiche di gas a prezzi calmierati. E’ prioritario ridurre il costo delle bollette per imprese e famiglie e le accise sui carburanti utilizzando i proventi delle vendite delle quote ETS, gli extra-profitti dei produttori e dei distributori di energia e l’extra-gettito Iva che deriva dall’aumento dei prezzi al consumo”.

Ivg, Grimaldi (LUV): “accesso all’aborto farmacologico anche nei consultori”

 

“Rispetto a qualche mese fa, quando ancora alcuni esponenti della Giunta paventavano ricorsi contro le Linee di indirizzo ministeriale, quello di oggi è certamente un passo avanti: la Regione dichiara di volerle rispettare e anzi di averle già attuate in modo diffuso sul territorio le Linee per quanto riguarda l’aborto farmacologico in Day Hospital.  Tuttavia occorre sapere quali sono i tempi, i modi e i contenuti dell’indagine condotta insieme alle ASL: quante e dove sono le strutture di territorio (consultori) in cui si garantisce la pratica? In quanto non ci risulta che nei consultori sia mai stata attivata” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, che ha presentato in Aula un question time in merito alla diffida notificata alla Regione il 26 novembre 2021 da parte di 27 associazioni aderenti alla “Rete Più di 194 voci” di Torino e di Laiga (Libera associazione italiana ginecologi), poiché la Regione non si è ancora adeguata alle nuove Linee di indirizzo delle autorità sanitarie nazionali.

“L’aborto farmacologico è in uso nella gran parte degli altri Paesi europei e garantisce maggiormente il principio di autodeterminazione delle donne, oltre a favorire un importante risparmio per il Sistema sanitario pubblico” – prosegue Grimaldi. – “Ecco perché anche in Piemonte deve essere consentito a tutte le donne scegliere il metodo (farmacologico o chirurgico) con il quale effettuare l’interruzione della gravidanza e il luogo ove effettuarla (ospedale o consultorio)”.

Auto fuori strada, conducente intrappolato tra le lamiere

DAL PIEMONTE Sulla strada provinciale tra Casale ed Asti, in territorio casalese, questa mattina un’auto è finita fuori strada per cause  da verificare. Il conducente è rimasto incastrato tra le lamiere, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sono intervenuti  i Vigili del Fuoco di Casale Monferrato e il 118.

Monferrato – Fuma che ‘nduma a Parlaconme

Puntata in onda  Mercoledì 16 marzo ore 18.00 – 19.00

 

Andrea Cerrato Presidente Consorzio Sistema Monferrato Asti e Alessandria

​​   Presidente della Federazione Consorzi Turistici del Piemonte e

               Founder del Progetto Via(E)

Monferrato – Fuma che ‘nduma

Parla Con Me, con la puntata che andrà in onda domani sera, porta a “termine” una fase importante della trasmissione dedicata all’importanza di fare scoprire il territorio a chi non lo conosce, ma anche a chi pensa di conoscerlo e lo fa non solo attraverso il racconto delle attività tradizionali fino ad ora utilizzate, ma anche attraverso il racconto di metodi diversi, non da meno il gaming.

Simona Riccio – Founder di Parla Con Me e Social Media Marketing Manager del Caatne parla a lungo proprio con Andra Cerrato Presidente Consorzio Sistema Monferrato Asti e Alessandria – Presidente della Federazione Consorzi Turistici del Piemonte e Founder del Progetto Via(E)

In questa puntata si farà emergere, attraverso un percorso ben preciso, quanto il settore agricolo è fortemente legato al turismo a tutto tondo soprattutto in ottica dei nuovi cambiamenti delle persone che viaggiano. Ma viaggiare non significa solo turismo, viaggiare significa anche spostare i nuovi professionisti che sempre di più hanno possibilità di lavorare da luoghi diversi da quelli attuali e sfruttare location come nuovi luoghi di lavoro.

Certo le opportunità valgono anche come sfide da chi fino ad ora non era pronto alla ricezione. Siamo in un momento di forte cambiamento dove però ancora una volta il nostro settore agroalimentare viene legato al turismo ed all’enogastronomia. Ma a Simona piace sempre fare emergere e proporre realtà diverse maricche di opportunità da cogliere soprattutto per andare a confermare quanto ancora all’interno della nostra stessa Nazione, sono molte le regioni che non sfruttano il territorio e non colgono le giuste opportunità che generano interesse e sviluppo economico. Tra le varie realtà che sono state raccontate, di estremo interesse è il progetto (attuato realmente) che si chiama:

Monferrato – Fuma che ‘nduma

Rivolto ai residenti, agli appassionati e ai turisti “Monferrato, fuma che ‘nduma!” è un modo divertente per viaggiare attraverso l’epico e il poetico Monferrato, tra le provincie di Alessandria e di Asti passando per Grazzano Badoglio, Portacomaro, Cocconato, Moncalvo, Canelli, Vignale Monferrato, Cella Monte, Casale Monferrato, Tortona, Gavi, Novi Ligure, Valenza, Ovada, Acqui Terme, Bistagno e il Sacro Monte di Crea, Fontanile, Nizza Monferrato, Agliano Terme, Costigliole d’Asti e Montiglio Monferrato.

L’obiettivo del gioco è accumulare più soldi di tutti gli avversari grazie ai giusti investimenti: dai paesi sulle colline con vigne e castelli alle cattedrali sotterranee, dal Sacro Monte di Crea alla valle del Tanaro, il vincitore diventa il nuovo Marchese del Monferrato!

Le carte “Fà che t’nabi” e “Va ben parei” contengono dinamiche che ogni persona monferrina conosce: storie della tradizione, espressioni popolari, modi di dire.

I soldi di “Monferrato, fuma che ‘nduma!” si chiamano Alerami in omaggio al mitico Aleramo da cui ebbe origine il Monferrato e le banconote portano l’effige di Giovanni Gerbi il “Diavolo Rosso”, i campionissimi Costante Girardengo e Fausto Coppi, e Luigi Malabrocca, la storica maglia nera del Giro d’Italia, atleti che hanno fatto la storia del ciclismo.

Casa editrice Demoela – Progetto ViA(E) per Viaggiare – Autrice: Liana Pastorin

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Dal giorno dopo è possibile seguire la puntata senza interruzioni sul sito www.parlaconmeofficial.it

Turin Palace Hotel e Les Petites Madeleines: una primavera di altissima qualità

Il coraggio di non osare.

Può sembrare paradossale, ma Giuseppe Lisciotto – chef del ristorante Les Petites Madeleines all’interno del Turin Palace Hotel del capoluogo subalpino – ha deciso che il menu di primavera deve prevedere meno sperimentazioni e più ricerca dell’identità di ogni singolo prodotto, sino ad arrivare in qualche caso al mono ingrediente. Serve coraggio, serve la capacità di rivalutare esperienze e tradizioni per arrivare a proposte più delicate.

Di Augusto Grandi

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