ilTorinese

Quattro artisti in mostra alla Fondazione Amendola in “Contrappunto”

Ermanno Barovero e Ariel Soulé per la pittura e Roberto Bricalli e Elio Garis per la scultura

‘Contrappunto’ è il titolo di una mostra che unisce in un sodalizio artistico i lavori di due pittori, Ermanno Barovero e Ariel Soulé, e due scultori Roberto Bricalli e Elio Garis, ospitata nella sede della Fondazione Giorgio Amendola, in via Tollegno 52 a Torino. Inaugura giovedì 10 aprile alle 17.30 e rimarrà aperta fino al 3 maggio prossimo.

Dopo la prima tappa a Morbegno, in provincia di Sondrio, la mostra itinerante fa tappa a Torino e chiuderà il suo percorso a Cuneo, nella sede di palazzo Samone.

“Contrappunto, il titolo della mostra – spiega il suo curatore Luca Motto – sottolinea la molteplicità delle voci che, pur producendo un canto individuale e personale, formano un insieme armonico e coerente. L’arte è sempre un rito che mette ordine nella realtà e l’artista cerca sempre di rendere docile qualche aspetto incontrollabile della realtà. L’arte è incantesimo. Ci si arresta davanti a un dipinto, davanti a una scultura. La contemplazione è un’azione magica. L’arte è ordine Ma l’ordine non è necessariamente giusto, benevolo. L’ordine può essere arbitrario, duro, crudele. L’artista non fa dell’arte per salvare gli uomini, ma per salvare se stesso. L’arte è un luogo sacro. Tutto ciò che è immesso in questo spazio si trasfigura. Tutto questo fa parte delle ricerca dei quattro artisti in mostra, che trasformano lo spazio espositivo in cui mescolanza e unione sono dionisiaci, tutto fuoco e passione.

La separazione e l’individuazione sono apollinei, tutta estetica e logica. Nella mostra “Contrappunto” i quattro artisti fanno dell’occhio un occhio esplorante e la loro arte testimonia il linguaggio specifico delle immagini sia pittoriche, sia scultoree, che rimandano ad una realtà altra e stupefacente”.

La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. Sabato 9.30-12.30. Ingresso libero.

 

Mara Martellotta

Anziana derubata in auto, arrestati i borseggiatori

Una donna di 78 anni era stata borseggiata ad Avigliana. I due ladri, nordafricani, sono stati rintracciati e arrestati poco dopo il furto dai carabinieri. Recuperati i 245 euro in contanti di refurtiva.  Mentre la signora parcheggiava l’auto vicino a un centro commerciale e aveva il portafogli sul sedile, uno dei due si è avvicinato dal lato della guida per chiederle informazioni. Nel frattempo il complice rubava il portafogli dal finestrino.

Corno da Caccia: due giorni di musica e tradizione tra Stupinigi e Torino

Torna l’appuntamento con l’Arte Musicale dei Suonatori di Corno da Caccia dell’Accademia di Sant’Uberto

Palazzina di Caccia di Stupinigi: 12 aprile, dalle 15.15 alle 17.30

Concerto gratuito con biglietto d’ingresso

Piazza e Corte d’Onore di Palazzo Carignano: 13 aprile, dalle 10.15 alle 12.30

Concerto gratuito

 

 

L’arte musicale del corno da caccia torna protagonista con le Giornate Internazionali del Corno da Caccia 2025, in programma il 12 e 13 aprile. Un doppio appuntamento all’insegna della musica e della tradizione, che si svolgerà prima nella splendida cornice della Palazzina di Caccia di Stupinigi e poi nel prestigioso Palazzo Carignano.

L’evento è organizzato dall’Accademia di Sant’Uberto come parte della rassegna musicale Cerimoniale e Divertissement 2025, alla sua seconda edizione, che celebra il connubio tra il patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO (grazie alla convenzione del 2023) dell’arte del corno da caccia e un altro importante patrimonio UNESCO del Piemonte, le Residenze Reali Sabaude (convenzione del 1972).

Questa tradizione musicale, nata nelle corti europee della seconda metà del Seicento, vede oggi la partecipazione di ensemble provenienti da tutta Europa: LesTrompes de Bonne dall’Alta Savoia (Francia), i gruppi con Parforcehorn in Mib dell’Alto Adige e della Repubblica Ceca, e con la partecipazione dei corni delle Alpi con il gruppo “I Corni del Generus” di Bellinzona (Svizzera) e LesBriançonneurs (Francia). Si esibiranno in un programma che coinvolge circa 60 suonatori, rendendo omaggio ad uno strumento naturale, senza fori, valvole o pistoni, nato per comunicare tra foreste e montagne e trasportato nei secoli nella musica d’arte da compositori come Vivaldi, Haendel e Alessandro Scarlatti.

Il programma dei concerti

Le Giornate Internazionali del Corno da Caccia 2025 prevedono due appuntamenti:

  • Sabato 12 aprile – Palazzina di Caccia di Stupinigi, Nichelino: Concerto all’aperto con esibizioni dei gruppi internazionali di corno da caccia e dei corni delle Alpi. L’ingresso è gratuito ma con il biglietto d’ingresso alla Palazzina.
  • Domenica 13 aprile – Palazzo Carignano, Torino: Concerto conclusivo in cui si alterneranno i diversi gruppi, con esecuzioni sia collettive che singole, mettendo in risalto le differenti tecniche e strumenti legati a questa affascinante tradizione musicale. Il concerto è gratuito.

Le iniziative sono possibili grazie al supporto del Ministero della Cultura ai patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità UNESCO (Legge 77/2006) e della Fondazione CRT.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti, è possibile consultare il sito ufficiale delle Residenze Reali Sabaude (www.residenzerealisabaude.com) e quello dell’Accademia di Sant’Uberto (www.accademiadisantuberto.org), dove trovare anche il link al canale YouTube degli eventi musicali.

Per informazioni: info@accademiadisantuberto.it

L’arte musicale del corno da caccia e il riconoscimento UNESCO: un po’ di storia

Il corno da caccia è stato inserito nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO nel 2020, grazie a una candidatura internazionale che ha coinvolto Francia, Italia, Belgio e Lussemburgo. Per l’Italia, i partner ufficiali sono: Regione Piemonte, Città di Venaria Reale, Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Città di Nichelino, Palazzina di Caccia di Stupinigi/Fondazione Ordine Mauriziano e Liceo Classico Musicale Cavour di Torino.

La promozione e il recupero di questa antica arte in Italia è opera dell’Accademia di Sant’Uberto – ETS, fondata nel 1996 da un gruppo di persone con diverse competenze, già attivo ai primi anni ’90 per il recupero e la promozione della Reggia di Venaria, all’epoca ancora in stato di degrado. Nell’ipotesi di un recupero, l’obiettivo era quello di salvaguardare l’identità storica della residenza, legata al loisir di corte, al tema ludico, per mettere a fuoco la civiltà delle corti d’Europa sotto diverse prospettive: musica, esercizi del corpo, feste, cerimonie. In questo quadro il corno da caccia era l’elemento rappresentativo del loisir di corte all’epoca più importante, la Venatio Regia – la caccia Reale, e certamente non come semplice svago o divertimento, ma per l’educazione del principe alla difesa del suo territorio, insieme ai giovani aristocratici che ne avrebbero seguito le sorti, in pace e in guerra, e per comunicare la magnificenza attraverso il complesso cerimoniale venatorio. Il corno da caccia divenne quindi per L’Accademia di Sant’Uberto emblematico del valore del tema ludico di corte in tutti suoi diversi aspetti. Da allora il tema è stato sviluppato in diversi modi: musica del corno da caccia e barocca, studi, ricerche, pubblicazioni e mostre sul tema ludico.

Nel corso dell’iter di candidatura UNESCO del corno da caccia la presa di coscienza del valore del patrimonio immateriale ha sviluppato un diverso modo di collaborare con i siti UNESCO, con le Residenze, beni “materiali”. Non può essere UNESCO un patrimonio immateriale che non sia vivente, ossia legato ad una comunità di praticanti che nel corso del tempo, spesso di secoli, ha creato la sua arte, l’ha modificata e sviluppata fino ai nostri giorni, diversa, ma sempre viva e aperta al futuro, con i giovani. Questo aspetto ha incoraggiato una proposta di valorizzazione del patrimonio in generale, rispettosa del passato, ma attenta alla pratica di oggi. Il patrimonio immateriale, vivente, ben si presta a rivitalizzare siti UNESCO, a mettere in luce pratiche esercitate da chi ci viveva, creando un ponte tra passato e presente, mantenendo vivo l’interesse e la curiosità di conoscere. Le antiche fanfare di caccia della corte di Luigi XV oggi si suonano sempre con un corno naturale, ma con tecniche diverse; l’antico gioco della pallacorda, gioco educativo per destrezza, tuttora praticato, è diverso dal suo erede, il tennis di oggi, ma la visione viva e d’insieme di una attività contribuisce a superare le barriere del tempo e a ritrovare l’emozione di un nuovo percorso di visita.

Questo impegno culturale e di comunicazione ha portato alla recente pubblicazione del volume Il corno da caccia. Musica a corte tra Piemonte ed Europa (Secc. XVI – XIX), a cura di Renato Meucci (edito da Olschki), che raccoglie i contributi di 15 esperti da 8 Paesi diversi. È stato peraltro ritrovato un prezioso corno da caccia sabaudo della seconda metà 700, che certamente avrà suonato a Stupinigi, e due copie sono state eseguite, anche per impiego nei concerti barocchi e formazione di giovani musicisti nei corsi tenuti dall’Accademia alla Reggia di Venaria. In Italia sono conservati solo 13 corni realizzati tra il Seicento e il Settecento, dopo le fusioni avvenute nel secondo conflitto mondiale.

Anche in Piemonte i gazebo referendari di Avs

A meno di due mesi dal voto, sabato 12 e domenica 13 aprile, in tutta Italia, Alleanza Verdi e Sinistra ha organizzato i “gazebo referendari” per far conoscere le buone ragioni dei 5 Sì:

* 1. Per un lavoro tutelato: SÌ all’abolizione delle norme del Jobs Act che impediscono la reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo.
* 2. Per un lavoro dignitoso: SÌ all’eliminazione del tetto massimo agli indennizzi per i licenziamenti nelle piccole aziende, affinché il giudice possa stabilire un giusto risarcimento.
* 3. Per un lavoro stabile: SÌ alla cancellazione della liberalizzazione dei contratti a termine, per contrastare il precariato.
* 4. Per un lavoro sicuro: SÌ alla reintroduzione della responsabilità solidale negli appalti, affinché le aziende committenti non possano sottrarsi alle proprie responsabilità in caso di infortuni o malattie professionali.
* 5. Per il diritto alla cittadinanza: SÌ al ripristino del requisito dei 5 anni di residenza legale continuativa per ottenere la cittadinanza italiana, cancellando l’ingiusto innalzamento a 10 anni.

Questi referendum rappresentano una battaglia di civiltà e giustizia sociale.

Per questo anche in Piemonte i e le militanti di Avs saranno in 20 piazze in tutta la Regione con i “gazebo referendari” per spiegare che con “5 Sì la tua rivoluzione inizia così”!

Le nostre strutture territoriali stanno aderendo, inoltre, ai comitati unitari per i Sì a tutti e 5 i referendum e saremo presenti alle diverse iniziative che, da qui all’8 giugno, si svolgeranno in tutto il Piemonte.

La segretaria di Sinistra Italiana Piemonte
Alice Ravinale

I co portavoce di Europa Verde Piemonte
Arianna Nardon
Mauro Trombin

Di seguito i “gazebo referendari” del prossimo week end in tutta la regione

SABATO 12 APRILE

Torino (TO): Mercato di Corso Racconigi, dalle 9:30 alle 13
Torino (TO): Mercato di Piazza Madama Cristina, dalle 9:30 alle 13
Carmagnola (TO): Mercato di Piazza Martiri, dalle 9:30 alle 12:30
Castellamonte (TO): Piazzale Pietro Nenni, dalle 9:30 alle 13
Chieri (TO): Mercato di Piazza Dante, dalle 9:30 alle 12:30
Chivasso (TO): Mercato di Piazza D’armi, dalle 9:30 alle 12
Moncalieri (TO): Piazza Vittorio Emanuele II, dalle 10 alle 17
Nichelino (TO): Mercato di Via 1° Maggio, dalle 9:30 alle 12:30
Pinerolo (TO): Piazza Facta, dalle 10 alle 12
Settimo T.se (TO) Piazza del mercato dalle 9.30 alle 13.30
Venaria (TO): Mercato di Piazza Alcide De Gasperi, dalle 9 alle 12
Biella (BI): Piazza Santa Marta, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18
Bra (CN): Via Cavour, dalle 16:30 alle 19
Saluzzo (CN): Porta Santa Maria, dalle 8:30 alle 13
Novara (NO): Piazza delle Erbe, dalle 10 alle 18
Verbania (VB): Piazza San Vittore, dalle 9 alle 14:30
Vercelli (VC): piazza Cavour, dalle 9 alle 19

DOMENICA 13 APRILE

Alessandria (AL): Piazzetta della Lega, dalle 10 alle 13
Novara (NO) Piazza delle Erbe, dalle 10 alle 18
Cuorgnè (TO): Piazza Martiri della Libertà, dalle 9 alle 13
Collegno (TO) dalle 15 alle 18 Parco Dalla Chiesa
Cs Alleanza Verdi e Sinistra

La prevenzione del tumore del colon-retto, incontro al Koelliker

Proseguono gli appuntamenti de “I Giovedì della Prevenzione” all’Ospedale Koelliker di Torino: il 17 aprile l’attenzione sarà rivolta alla prevenzione del tumore del colon-retto, una delle neoplasie più diffuse, ma anche tra le più prevenibili con controlli adeguati.

 

La prevenzione del tumore del colon-retto è fondamentale per la salute di ogni persona: sottoporsi a screening regolari consente di individuare eventuali anomalie in fase iniziale, aumentando significativamente le possibilità di trattamento efficace e meno invasivo.

 

Durante l’incontro del 17 aprile, l’equipe di gastroenterologia, dietologia e chirurgia del Koelliker guiderà i partecipanti in un momento di confronto e informazione sull’importanza dello screening, le visite consigliate e le buone abitudini quotidiane per il benessere intestinale.

Sarà anche un’occasione per chiarire dubbi, sfatare falsi miti e comprendere quando è opportuno rivolgersi a uno specialista.

In Italia, il tumore del colon-retto rappresenta una delle principali cause di morte oncologica, ma grazie alla prevenzione è possibile ridurre drasticamente il rischio. Partecipare agli incontri de “I Giovedì della prevenzione” offre l’opportunità di acquisire conoscenze utili, confrontarsi con medici esperti e prendersi cura in modo consapevole della propria salute.

 

Per info e prenotazioni è possibile visitare il sito web dell’ospedale:

https://www.osp-koelliker.it/eventi-koelliker/i-giovedi-della-prevenzione

 

L’ospedale Koelliker di Torino ha dato vita a “I giovedì della prevenzione”: un calendario di appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, per accendere un riflettore e fare chiarezza sulle più comuni patologie che possono colpire adulti e bambini: dal mal di schiena all’obesità, dai disturbi della tiroide alle patologie legate al fumo… e poi ancora Alzheimer, psoriasi, diabete, febbre nei bambini, prevenzione delle malattie ginecologiche e del cavo orale. La direzione dell’ospedale e i suoi professionisti sanno bene che la prevenzione e la diagnosi precoce, unitamente ad un corretto stile di vita, sono fondamentali per il successo nella lotta contro patologie anche molto importanti.

 

PROSSIMI INCONTRI:

22 maggio: Tiroide e Diabete
19 giugno: Mal di schiena e scoliosi
17 luglio: Obesità
18 settembre: Alzheimer

Ventinovesima edizione di Giocateatro Torino, il festival delle nuove generazioni

 

Da lunedì  14 a mercoledì 16 aprile la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani  di Torino ospiterà la  ventinovesima edizione di Giocateatro Torino, Festival di Teatro per le nuove generazioni.

“La rassegna rappresenta un’occasione preziosa per il pubblico, operatori e artisti  di incontrarsi e confrontarsi su dove si stia dirigendo il teatro Ragazzi – dichiara Emiliano Bronzino, direttore artistico e progettuale della Fondazione TRG. “Il festival vuole essere uno spazio di dialogo intergenerazionale,  un momento di crescita, riflessione  e cura, dedicato a plasmare il presente e il futuro del teatro per le nuove generazioni. 

La Fondazione TGR prosegue il suo impegno  nell’individuare e valorizzare la creatività emergente rivolta alle nuove generazioni.  Per questo motivo la selezione degli spettacoli avviene attraverso una call nazionale, con l’obiettivo di intercettare nuove produzioni e nuovi artisti e molti sono i partner che collaborano a questo percorso. Tra questi il progetto BUGs, che in questa edizione torna con una nuova produzione,  e Scenario Infanzia e Adolescenza, di cui abbiamo sostenuto una delle campagne menzionate. Il festival non solo accoglie l’eccellenza delle compagnie storiche  ma si propone anche come spazio di scoperta per nuove realtà”.

Nell’ambito dell’edizione di Giocateatro Torino in tre giorni si terranno quindici spettacoli innovativi e coinvolgenti, in grado di fondere tradizione e modernità, arte e tecnologia e di affrontare temi di grande attualità,  esplorando questioni rilevanti per la società contemporanea,  stimolando riflessioni e offrendo  punti di vista nuovi su tematiche cruciali del nostro tempo.

Innovazione e Tecnologia, la fusione tra il mondo digitale e la tradizione, come nelle avventure smart di “Come cucinare uno smartphone”, nelle reinterpretazione di classici intramontabili di Aiaai Pinocchio! E nel mondo distopico di ‘It’s a match!’

Ambiente e sostenibilità è la sezione che affronta la crisi climatica, la tutela della natura e l’urgenza di una maggiore consapevolezza ecologica, temi centrali in spettacoli come “Babù e il bosco di profumi”, “Il respiro del mondo” e “Il ghiacciaio Anselmo ha caldo”.

Miti e Rinascita, la riscrittura di leggende e fiabe tradizionali rivisitate in chiave moderna, per stimolare il percorso di crescita e trasformazione personale, come in “Il contrario di me”, “Iliade” ”Orfeo ed Euridice”, “Cappuccetto rosso nella pancia del lupo”.

Identità e Comunità. La scoperta di sé e il valore comunitario, esplorati attraverso storie che mettono in luce il potere della collaborazione e della diversità in “Il bosco delle storie di Natale”, “La chiave a triangolo” e “Le case che siamo”.

Dalla scuola all’orto: nasce lo spazio educativo di via Zandonai

E’ stato un giorno speciale per le tante bambine e bambini che hanno partecipato all’inaugurazione degli orti educativi di via Zandonai a Torino.

Un evento che ha ridato vita a un’area che, dopo la demolizione dell’ex scuola per infermieri, era rimasta per alcuni anni in disuso e che da oggi torna a disposizione della comunità, con un focus speciale sui più giovani che potranno utilizzare questo spazio per attività educative legate alla natura e all’ambiente.

L’iniziativa, promossa dall’assessorato alle Politiche educative, è frutto di un percorso partecipato con il territorio, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche per l’ambiente e la Circoscrizione 6. Dopo la pulizia dell’area avvenuta nel 2023, il progetto ha preso forma a partire dalla primavera scorsa, grazie al contributo attivo dei “giovani giardinieri”, gli alunni della Scuola Primaria Carlo Levi dell’Istituto Comprensivo Bobbio Novaro.

Questa mattina i bambini, accompagnati dalle istituzioni locali, hanno così inaugurato l’orto in cassetta da loro stessi creato, trasformando un angolo della città in uno spazio verde dedicato all’apprendimento.

Ma le novità non finiscono qui: in autunno nell’area verranno infatti installate alcune colonnine per la ricarica delle auto elettriche, rendendola così uno spazio legato non solo all’apprendimento, ma anche all’innovazione e alla responsabilità ambientale.

TORINO CLICK

Al castello di Agliè la mostra “Nobili tappeti”

Testimonianze d’arte tessile orientale tra XVI e XIX secolo di collezioni private

Al castello di Agliè viene ospitata fino al 4 maggio prossimo una mostra curata da Luca Emilio Brancati  dal titolo “Nobili tappeti. Testimonianze d’arte tessile orientale tra XVI e XIX secolo da collezioni private”, ideata e prodotta in collaborazione  con il Rotary Club Cuorgnè e Canavese e con la galleria Mirco Cattai.

Curatore della mostra è il professor Luca Emilio Brancati del Dipartimento di Storia dell’arte dell’Università di Torino e coordinatore nella scelta delle opere da esporre il noto antiquario del settore Mirco Cattai, insieme al socio rotariano Gianni Sella, in collaborazione quanto la mostra rappresenta l’evento celebrativo del quarantennale della fondazione del RC Cuorgnè e Canavese.

Si tratta ei una straordinaria esposizione di tappeti orientali rari, provenienti dalla Persia, Anatolia e Caucaso e rappresenta un’occasione unica per immergersi nella bellezza e nell’arte tessile orientale, con un’accuratezza nella selezione di opere che narrano secoli di tradizione e maestria.

La mostra si apre nel grande salone di ingresso al castello con una sezione dedicata a esemplari provenienti dall’area di Tabriz, territorio montagnoso nel nord ovest persiano, all’incrocio delle rotte commerciali verso la Russia. Questi tappeti erano molto richiesti nell’Ottocento dal mercato americano ed europeo, prevalentemente in seta, materiale che giungeva dalla Cina e dall’India. Nella sala d’aspetto è esposto un gra de tappeto che appartiene al villaggio di Bacshaiesh, di grandissime dimensioni. Nella galleria Le Tribune prosegue il percorso espositivo dove si incontra un primo nu Leo di tappeti provenienti dall’Anatolia occidentale e risalenti al 500 e 600, di provenienza di Ushak. Giunsero nelle corti europee esportati in epoca ottomana da mercanti genovesi e veneziani, gli stessi che compaiono nei dipinti di Tintoretto e Lorenzo Lotto. Vi è anche un esemplare appartenente alla collezione della Fondazione Francesco Federico Cerruti, oggi inserita nel polo museale del Castello di Rivoli. Non mancano tappeti presenti sempre nella galleria come transilvani . Si tratta di un nucleo di esemplari che provengono dalle chiese della omonima Regione della Romania. Decorazioni geometriche a stella o a raggiera, sono tipiche dei tappeti provenienti dai villaggi, costituiti da lane più pesanti e da colori vivaci e contrastanti.

Durante tutto il periodo di apertura della mostra, giovedì 17 aprile alle ore 15, si terrà una visita con laboratorio didattico per famiglie, dal titolo “Trame di colore”, che consentirà di scoprire segreti dell’arte e i colori di tappeti. L’attività è prevista nell’ingresso al castello.

Info: prenotazione obbligatoria su drm-pie.aglie.sed@cultura.gov.it

Castello di Agliè- piazza Castello 1

Da lunedì a domenica dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19. Martedì chiuso

Info:0124 330102

Mara Martellotta

Il Gianduiotto Croissant, la nuova golosa creazione del Pastry Chef Maicol Vitellozzi

Il Gianduiotto diventa croissant. L’iconico cioccolatino a forma di prisma, il simbolo più dolce ed apprezzato di Torino, il cui impasto unico ed inconfondibile a base di cacao e nocciola ha conquistato il palato di milioni di persone in giro per il mondo, ha ispirato il noto Pastry Chef Maicol Vitellozzi che, in omaggio alla città della Mole, ha realizzato un’originale e suggestiva creazione: il Gianduiotto Croissant.

Volevamo omaggiare Torino – spiega Vitellozzi -, la città che ci ospita da più di 10 anni e che ha saputo ispirarci con la sua cultura, la sua tradizione dolciaria e il celebre cioccolato gianduja, simbolo di eleganza e gusto raffinato, così è nato il Gianduiotto Croissant”.

Vitellozzi che con Francesca Corbo è titolare della bakery Maicol – Croissant Pane Pasticceria di via San Tommaso 27c, in centro Torino, non è nuovo a queste inedite e particolari creazioni. I suoi croissant atipici lo hanno reso famoso, in particolare i celebri Crubik a forma cubica e il Pianeta a forma sferica. “L’obiettivo – sottolineano i due Pastry Chef – è quello di proporre qualcosa di nuovo e di unico, che vada oltre la semplice soddisfazione del palato e che lasci un’impressione duratura”.

Con il Gianduiotto Croissant – proseguono Vitellozzi e Corbo – abbiamo dato al cioccolatino tipico torinese ciò che normalmente non ha, ossia una croccantezza esterna, conferita dalla finissima pasta del croissant, che esalta ed arricchisce il suo cuore morbido e goloso”.

Difficile resiste, quindi, all’abbraccio goloso tra il cuore morbido di gianduia – realizzato con la crema spalmabile prodotta nel laboratorio della pasticceria Maicol – e la pasta di croissant laminata con una tecnica crociata, che dona all’esterno una croccantezza irresistibile ed amplifica, al contempo, le sorprendenti sensazioni generate da questo speciale e imperdibile Gianduiotto Croissant.

di Alessandro Sartore