ilTorinese

Sul mezzo Gtt senza documenti e con precedenti per spaccio: in arresto

Viaggiava a bordo di un mezzo di trasporto pubblico della linea 2 indossando una mascherina non idonea e privo di documenti identificativi, quando un controllore della GTT lo ha invitato a scendere dall’autobus in attesa dell’arrivo degli agenti del Comando Territoriale II della Polizia Municipale.

L’uomo non ha opposto resistenza ed è stato accompagnato al Comando Generale di via Bologna per l’identificazione. Al termine degli accertamenti di rito, a carico del giovane è emersa una disposizione per misura cautelare di custodia in carcere per reati connessi allo spaccio di droga.

Su disposizione del PM di turno, l’uomo, un ventenne originario della Mauritania, è stato associato alla Casa Circondariale Lorusso e Cutugno.

Scialpinista torinese muore cadendo su una roccia

Non è stato possibile salvare lo scialpinista del  Cai di Torino che ha perso la vita in Valle d’Aosta, sul monte Colmet, nella zona  di La Thuile e Morgex

Si chiamava  Mauro Fornaresio, di  68 anni, residente a Trofarello. Mentre saliva in vetta con i propri compagni di scalata e’ caduto da diversi metri di altezza e ha battuto violentemente la testa su una roccia.

 

Minacce di Marrone al capoluogo, Grimaldi: “inaccettabile, Cirio prenda distanze”

“Marrone nel suo delirio di onnipotenza ha deciso di passare al ricatto nei confronti non solo di una persona o di un’istituzione come l’Istoreto, ma di un’intera città. La scorsa settimana  scherzavo dicendo che lo liquiderei con un meme da psico-gerarca, ma non vorrei che l’assessore vedendo le immagine del Dombass fosse entrato davvero in trance.

È inaccettabile che un Assessore ai rapporti con il Consiglio regionale pensi di minacciare la città di Torino di tagliare i trasferimenti al Comune per compensare i maggiori introiti derivanti da un ritocco dell’Irpef che si è reso necessario per riequilibrare il bilancio, un atto indispensabile perché Torino non perda i fondi dello Stato.

I ricatti sono sempre una pratica odiosa, il ricatto istituzionale è vergognoso oltre che, nel caso specifico, una vera e propria assurdità da mitomani. Cirio dimostri la sua cultura istituzionale prendendo le distanze dal suo Assessore. Altro che dargli più deleghe” – così Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

‘L’età dell’oro’ del pittore analitico Gianfranco Zappettini

Protagonista della personale che si apre il 15 febbraio alla galleria d’arte Mazzoleni

Gianfranco Zappettini è il protagonista della personale che la galleria d’arte Mazzoleni ospita da martedì 15 febbraio al 7 aprile prossimo nella sua sede torinese di piazza Solferino 2.
La mostra, intitolata “The golden age”, segue e completa, a due anni di distanza, la presentazione della produzione recente dell’artista esposta nell’omonima mostra londinese, durata dal febbraio all’aprile del 2020 e curata da Martin Holman.
Cofondatore negli anni Settanta del movimento internazionale della pittura analitica, Gianfranco Zappettini è considerato uno tra i più importanti artisti astratti italiani viventi. La sua evoluzione artistica ha seguito, in parallelo, il suo percorso di ricerca interiore e spirituale snodandosi, a partire dagli anni Novanta e Duemila fino ai primi anni del 2010, per approdare, infine, ai recenti dipinti in color oro.
La pittura per questo artista risulta esercizio spirituale, operazione rituale capace di tradursi nella distribuzione di diverse campiture di colore, che scandiscono la tela, e nella stratificazione di materiali che sono di origine comune o industriale, ma sempre lavorati con una grande maestria artigiana e un notevole rigore alchemico.
Nato a Genova nel 1939, Gianfranco Zappettini si è orientato, così, nella sua arte pittorica, verso mezzi poveri, scartando a priori quelli tradizionalmente più nobili, “affinché – affermava l’artista negli anni Settanta – il suo fare, abbandonata ogni possibile condizione di privilegio, assumesse il carattere di anonimita’- lavoro. Mentre la pennellata tende alla gestualità, alla connotazione autobiografica, il rullo non produce un oggetto, ma un “movimento” impersonale non riconoscibile”.
L’artista iniziò a esporre all’inizio degli anni Sessanta e a metà decennio le sue opere prima accolsero vari colori, poi si ridussero alla dualità del bianco e del nero. In quegli anni emerse anche la sua vicinanza alle opere degli anni Cinquanta di Mario Nigro ma, soprattutto, alla lezione dell’architetto tedesco Konrad Wachsmann, che ne accentuò l’interesse per la struttura interna del quadro e della superficie. A partire dal 1973 Zappettini iniziò a dipingere i suoi bianchi, superfici apparentemente monocrome, ma attraversate, in realtà, da linee ortogonali di luce non voluta, ma ottenuta. Alle superfici acriliche l’ artista avrebbe poi affiancato il ciclo delle tele sovrapposte, un’operazione di carattere analitico in cui veniva ottenuto il grado zero, una superficie senza segni, pronta per essere ri-disegnata, in una ciclicità che era destinata a diventare seriale.

Mara Martellotta

Galleria Mazzoleni, piazza Solferino 2
Tel 011534473
L’ingresso è consentito ai visitatori che esibiscono il Supergreen pass, in ottemperanza alle disposizioni governative vigenti.

(Foto Italics.art)

 Spaccata notturna per rubare alcool Arrestati in tre dagli agenti della Squadra Volante

Tre giovani di età compresa tra i 21 e 22 anni sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Volante martedì notte per tentato furto a danno di un bar di via Cavalli.

Transitando nella via, intorno alle 3 della notte, gli agenti notano tre ragazzi sbucare dai bancali del bar e allontanarsi con delle bottiglie in mano. Uno di questi alla vista della volante cerca di liberarsi di alcune bottiglie, finendo però di consumerne una terza.

I poliziotti fermano i tre che vengono trovati in possesso di 17 bottiglie, in prevalenza birra e vino, per un valore superiore ai 260 euro. I giovani vengono anche trovati in possesso di un mazzo di chiavi e di sacchetto contenente monete prelevate nel locale.

I poliziotti appureranno poi che i tre si erano introdotti nell’esercizio divellendo la paratia in lamiera che chiudeva il magazzino.

Controlli della Polizia di Stato a Barriera Milano Chiusa una gastronomia

Sono proseguiti giovedì e venerdì i controlli straordinari del territorio nell’area del quartiere Barriera Milano, coordinati dal Commissariato giurisdizionale con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine.

Giovedì sono state controllate 35 persone e due esercizi commerciali. Due cittadini stranieri sono stati denunciati in stato di libertà per la violazione delle norme sull’Immigrazione.

Venerdì, invece, sono state controllate una quarantina di persone, due delle quali sono state denunciate per non aver ottemperato a un ordine di espulsione. Una terza, invece, è stata denunciata per il possesso di un’arma da taglio. Gli agenti hanno anche sottoposto a chiusura per 5 giorni una gastronomia di via Feletto per la violazione delle norme sul contenimento della pandemia.

 

Casa: in Piemonte il bilocale è il più affittato

PIEMONTE LOCAZIONI: analisi socio-demografica

In Piemonte l’80,9% delle locazioni sono per scelta abitativa La tipologia più affittata è il bilocale con il 42,3% delle scelte

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le locazioni realizzate attraverso le proprie agenzie attive in Piemonte nel primo semestre del 2021.
L’80,9% dei contratti di locazione sono stati stipulati per scelta abitativa, il 15,3% riguarda lavoratori trasfertisti ed il 3,8% gli studenti universitari. In Piemonte i contratti più stipulati sono quelli a canone libero (53,0%), a seguire quelli a canone concordato (23,9%) ed infine quelli a carattere transitorio (23,2%). Gli inquilini sono coppie e famiglie nel 49,3% dei casi, mentre sono single nel 50,7% dei casi. Il 44,8% degli inquilini ha un’età compresa tra 18 e 34 anni. La tipologia più affittata in Piemonte è il bilocale con il 42,3% delle scelte, mentre al secondo posto ci sono i trilocali con il 32,3% delle preferenze. Anche nel 2019 e nel 2020 la tipologia più affittata in Piemonte era il bilocale ed al secondo posto si piazzavano i bilocali
Rispetto al 2019 ed al 2020 in Piemonte si registra una diminuzione della percentuale di affitti da parte di lavoratori trasfertisti, l’emergenza sanitaria in corso quindi ha determinato un rallentamento su questo segmenti di affitti a livello regionale. Aumentano le percentuali di contratti a canone concordato e a carattere transitorio..

 

Focalizzando l’analisi su alcuni capoluoghi piemontesi si può notare come sia Vercelli a primeggiare per contratti stipulati a lavoratori trasfertisti (21,4%), mentre è Novara la città con la percentuale più alta di contratti a canone concordato (68,8%). Torino primeggia per quanto riguarda i contratti a carattere transitorio (20,8%) ed anche la percentuale di contratti a canone concordato è alta e si attesta al 51,7%.

In tutti i capoluoghi considerati la maggior parte degli inquilini ha un’età compresa tra 18 e 34 anni, a Torino e a Novara si supera il 50% del totale. Torino è la città con il più alto tasso di inquilini single (56%).

La tipologia più affittata nei capoluoghi piemontesi è il bilocale, al secondo posto si piazzano i trilocali.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria


Francesca Diotallevi
  “Le stanze buie”    -Neri Pozza-    euro 18,00

Questo è il libro di esordio della giovane scrittrice milanese, pubblicato nel 2013 ed ora riproposto in una versione parecchio rivista. Una coinvolgente storia, abilmente orchestrata tra toni gotici e opere classiche, con misteri ingarbugliati, un passato doloroso tenuto nascosto, destini tragici che si incrociano….e tantissimo altro in una lettura affascinante scandita da colpi di scena che vi incolleranno alle pagine.

Il racconto inizia a Torino nel 1904 con la vendita all’asta del ricco mobilio “della casa stregata”. Tra gli oggetti c’è un carillon che viene strapagato da un anziano «..un uomo che sta cercando di rimettere insieme i frammenti di un passato che, come sassi nelle tasche di un suicida, pesano da troppi anni sulla sua coscienza».

E’ l’avvio di un viaggio a ritroso nel tempo, protagonista VittorioFubini (l’anziano dell’asta) che narra a partire dal suo arrivo a Neive nel 1864.

A 39 anni era partito da Torino per andare al funerale di uno zio che non aveva mai conosciuto ma che nel testamento gli aveva riservato un lascito preciso. Assumere al suo posto l’incarico di maggiordomo nella villa di campagna dei conti Flores.

Tutto si svolge nella loro maestosa villa, gravata da un clima d’inquietudine, piena di scricchiolii e strane atmosfere che aleggiano, episodi che sembrano inspiegabili, stanze chiuse a chiave e proibite.

Nell’augusta magione, trasandata e umida come una cripta, vive il burbero padrone; il conte Amedeo Flores, dedito alle sue vigne, uomo severo che presto scopriremo profondamente tormentato e incline a cadute alcoliche ed irose.

La giovane moglie Lucilla: eterea, bellissima e delicata, anticonformista, annunciata dal suo inconfondibile profumo, misteriosa, sola e infelice. E’ totalmente devota alla piccola figlia Nora: vivace, intelligente, ma forse malata, sicuramente nottambula.

Intorno a loro si muovono una vecchia domestica nume tutelare di oscuri segreti e un cameriere geloso di Vittorio e dalla doppia faccia.

Suo malgrado il nuovo maggiordomo si troverà a scavare nel passato di quella famiglia, catapultato in storie di rapporti troppo ossessivi tra fratelli, e scoprirà che dietro la porta della stanza che deve restare sempre chiusa si è consumata una storia d’amore e morte……

Preparatevi davvero a conoscere destini unici e tragici in un gioco di rimandi tra passato e presente che sfiora i migliori romanzi gotici.  

Anne Griffin  “Ancora in ascolto”    -Blu Atlantide-   euro  18,50

Storia affascinante che ha per protagonista la giovane JeanieMasterson, dotata dello straordinario potere di sentire le voci dei morti arrivati da poco nell’agenzia di pompe funebri di famiglia. Dono o condanna, eredità del padre, che sta per ritirarsi dal lavoro e lasciare a lei la gestione dell’attività.

Siamo nell’affascinante campagna irlandese e la storia non è per niente cupa come potreste pensare di primo acchito.

Si intrecciano i sentimenti di Jeanie, la sua storia personale oscillante tra un amore rimpianto e uno non pienamente vissuto. Poi c’è la sua straordinaria facoltà di raccogliere le voci dei morti e riferire i messaggi che questi vorrebbero mandare ai loro cari, oppure pronta ad esaudire i loro ultimi desideri.

La giovane tende a farsi condizionare dalle decisioni della famiglia e un po’ anche dai morti di cui raccoglie lasciti e pensieri.

E’ un libro decisamente particolare e delicato, che non scivola in banalità o aspetti scontati. Piuttosto racconta di una ragazza sospesa tra un ferreo senso del dovere verso il padre; ma anche un forte senso di responsabilità nei confronti di chi non c’è più e di cui lei resta l’ultimo breve tramite.

I dialoghi che la scrittrice imbastisce tra Jeanie e i defunti deceduti da poco sono bellissimi. Non sempre simpatici o buoni; anzi a volte lanciano parole e verità scomode che possono stravolgere i loro cari.

Poi ci sono anche momenti di notevole intensità, narrati con uno stile gradevole che dona leggerezza a un tema pesante come un macigno.

In mezzo c’è la crescita della protagonista che riesce a far chiarezza su chi è davvero e cosa vuole veramente.

 

Andrea Albertini   Una famiglia straordinaria”    -Sellerio-   euro   16,00

Andrea Albertini, con questo romanzo desordio, riannoda i fili  della sua storia familiare e le vicissitudini dei suoi avi, le cui vite si intrecciarono per l’alchimia dell’amore. L’autore nato nel 1960 racchiude nel suo Dna tracce di personaggi leggendari, nelle sue vene scorrono echi di storia della letteratura mondiale, del giornalismo e del teatro.

E’ la storia di 3 dinastie che finiscono per incrociare i loro destini, pur partendo da luoghi lontani, tra metà Ottocento e metà Novecento. I Tolstoj con la nipote dello scrittore russo; i Giacosa, famiglia del drammaturgo italiano che scrisse la Tosca e la Bohéme; Luigi  Albertini leggendario direttore del “Corriere della sera”.

Queste le vite di personaggi incredibili in un romanzo che pesca in due angoli del mondo distanti: Jasnaja Poljana dimora di Tolstoje Colleretto nella campagna torinese dove cresce Giuseppe “Pin” Giacosa.

L’autore ci conduce all’interno della tenuta tolstojana, di cui racconta la vita, i ritmi, le stanze e i destini di personaggi come la figlia dello scrittore Tatiana, che a 41 anni e dopo 4 traumatici aborti spontanei, arriva dai genitori incinta. La bimba che darà alla luce è Tania (1905-1996) e sarà la futura moglie del primogenito del direttore del “Corriere della sera” Luigi Albertini (1871- 1941), grande giornalista che coraggiosamente si oppose a Mussolini.

Luigi aveva sposato la seconda delle tre figlie del drammaturgo piemontese Giuseppe “Pin” Giacosa (1847-1906), librettista pucciniano (due fratelli Albertini sposarono due sorelle Giacosa).

L’autore di questo memoir storico-letterario è un loro discendente e quella che racconta è davvero la storia straordinaria dei suoi avi, a cui si aggiunge negli ultimi capitoli quella dei Carandini. Infatti Elena Albertini, sposata Carandini, nel capitolo conclusivo è incinta di Andrea che diventerà il famoso archeologo che conosciamo.

Sullo sfondo appare la storia con tutta la sua dirompente portata:le traversie dei Tolstoj e la decadenza di Jasnaja travolta dalla guerra, e dai disperati esili. Le delusioni, le difficoltà e i primi successi del giovane Giacosa, drammaturgo librettista tra i più famosi al mondo.  Le vicissitudini dei leggendari fratelli Albertini comproprietari del quotidiano più letto in Italia e più famoso in Europa, con i suoi rivoluzionari supplementi.

Ma uno dei tanti pregi di queste 451 pagine è quello di cogliere i caratteri, pensieri, stati d’animo, sentimenti dei vari personaggi; il loro modo di reagire a lutti, rovina, malattie e momenti difficilissimi. Un punto di vista che rende speciale questo libro: osservare come i grandi uomini sono prima di tutto “esseri umani”.

 

Denise Boomkens  “AndBloom. The art of AgingUnapologetically”  – Octopusbooks.

Questo libro è una sorta di manifesto dedicato all’invecchiamento declinato in fascino, colore, personalità e stravaganze. Sono le strepitose foto di oltre 100 donne non più giovanissime ma con le loro interessanti vite da raccontare, tra rughe, stile, ironia e saggezza nell’affrontare il tempo che inesorabilmente passa.

A mettere insieme i loro ritratti e le brevi biografie è stata Denise Boomkens Den” una sorta di intelligente amica che su Instagramci dà appuntamento quotidiano con le sue divertenti, istrioniche stories tra trucco e  outfit fuori dagli schemi.

Il suo connotato principale è l’intelligenza con cui si destreggia nel cambiamento, trasformandolo in glamour a tonnellate.

Inutile dire che lei è bellissima, ha un passato da modella in giro per il mondo, che però a 25 anni ha deciso di tornare in Olanda e diventare fotografa. Anche per questa professione è planata a varie latitudini del globo, da New York a Tokyo, Seul e Capetown.

E’ quando si sta avvicinando ai 40 anni che coglie paure, insoddisfazioni, cambiamenti fisici e tutto il bagaglio che rende l’invecchiamento una tappa temibilissima. Nota il disastro emotivo che creano le campagne antietà, con modelle-bambine o dive hollywoodiane ampiamente rifatte tra botox, chirurgia, riempitivi vari e un’unica meta….arrestare il tempo e dimostrare a tutti i costi 15 anni meno della realtà anagrafica.

Den a 40 anni mette al mondo suo figlio e si affaccia su una prospettiva drasticamente diversa, in cui i valori cambiano e l’essenziale balza agli occhi.

Così nasce l’idea del progetto AndBloom, ovvero una comunità che esalta in modo positivo l’età che avanza. Lei fotografa donne sopra i 40 anni, autentiche e fascinose, con grandi personalità, che hanno saputo dare nuove direzioni alle loro vite. L’età non è più uno spettro temibile quando rivedi le priorità e ti lanci in nuove entusiasmanti sfide: dall’ avviare nuove attività imprenditorialiall’ accrescere la propria istruzione, dal seguire i propri interessi, e ancora …iniziare nuove relazioni o avere bambini e non ultimo decidere di viaggiare alla scoperta del mondo.

 

La Mole Antonelliana si colora di Viola: Torino celebra la Giornata Internazionale Dell’epilessia

14 Febbraio 2022

 

·       Illuminata di viola anche la Basilica di San Gaudenzio di Novara.

·        L’iniziativa promossa dalla LICE – Lega Italiana Contro l’Epilessia, che illumina del colore dell’Epilessia i principali monumenti italiani.

·        Al via la campagna di sensibilizzazione “Io vedo le stelle”, con testimonial l’astronauta Umberto Guidoni.

·        Anniversari: i 50° della LICE tra formazione, assistenza e informazione

 

 

Torino si colora di viola. In occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia in programma il 14 febbraio, la Mole Antonelliana, il più celebre monumento del capoluogo Piemontese, si colorerà di viola, il colore dell’Epilessia.

Un’iniziativa promossa dalla LICE – Lega Italiana Contro l’Epilessia, che invita chi convive con questo disturbo a non arrendersi alla propria condizione, ma anzi a raggiungere la consapevolezza che – con il giusto supporto – una migliore qualità della vita oggi è assolutamente possibile.

Oltre a Torino, dal 12 al 14 febbraio anche la Basilica di San Gaudenzio a Novara si tingerà di viola.

“Anche il Piemonte farà la sua parte a sostegno di chi convive con questa condizione”, racconta la Dott.ssa Irene Bagnasco, Coordinatrice LICE sezione Piemonte-Liguria e Valle d’Aosta . “La Mole Antonelliana, uno tra i più importanti monumenti della Città e simbolo stesso di Torino, si illuminerà di viola a partire dal tardo pomeriggio fino a notte, per celebrare la Giornata e testimoniare la vicinanza della città a questa iniziativa e a questa condizione, che in Italia interessa oltre 500 mila persone”.

 

Quella piemontese sarà un’iniziativa seguita in tutta Italia, dove si rinnova la tradizionale illuminazione dei monumenti nelle principali città nell’ambito delle iniziative della LICE, che quest’anno festeggia il 50° anniversario della fondazione, assicurando da mezzo secolo formazione e ricerca, assistenza e informazione.

Un compleanno speciale celebrato con Io vedo le stelle“, la campagna di sensibilizzazione che mette al centro il viaggio nello spazio, simbolo del superamento dei propri limiti e invito ad andare oltre le barriere che – non solo per chi soffre di Epilessia – condizionano la nostra vita. Un messaggio contro lo stigma sociale che comporta l’esclusione di chi convive con l’Epilessia da una vita normale.

Testimonial della campagna della LICE – realizzata con il contributo non condizionato di Angelini Pharma – Umberto Guidoni, l’astronauta italiano che nel 2001 fu il primo europeo a mettere piede sulla Stazione Spaziale Internazionale, ISS, protagonista di un video messaggio rivolto alle persone con Epilessia e presente all’evento celebrativo della LICE ospitato il 14 febbraio all’ASI – Agenzia Spaziale Italiana.

 

EPILESSIA: IN ITALIA 86 NUOVI CASI NEL PRIMO ANNO DI VITA, 180 DOPO I 75 ANNI 

Nei Paesi industrializzati, l’Epilessia interessa circa 1 persona su 100. Questa patologia si può verificare in tutte le età, con due maggiori picchi di incidenza, uno nei primi anni di vita e l’altro – sempre più elevato – nelle età più avanzate. Attualmente si calcola infatti che in Italia ogni anno si verifichino 86 nuovi casi di epilessia nel primo anno di vita, 20-30 nell’età giovanile/adulta e 180 dopo i 75 anni. Alla base dell’alto tasso di incidenza nel primo anno di vita ci sono soprattutto fattori genetici e rischi connessi a varie cause di sofferenza perinatale, mentre per gli over 75 la causa risiede nel concomitante aumento delle patologie epilettogene legate all’età: ictus cerebrale, malattie neurodegenerative, tumori e traumi cranici.  

 

 

Per maggiori informazioni:

www.lice.it