Numerosi tassisti sulle proprie vetture a passo d’uomo sulla tangenziale di Torino, in segno di protesta contro il Ddl concorrenza.
Al termine del raduno sul piazzale dell’Allianz Stadium, il gruppo di auto bianche è entrato in tangenziale.
Numerosi tassisti sulle proprie vetture a passo d’uomo sulla tangenziale di Torino, in segno di protesta contro il Ddl concorrenza.
Al termine del raduno sul piazzale dell’Allianz Stadium, il gruppo di auto bianche è entrato in tangenziale.
PIZZIUM, concept di pizzerie napoletane che conta attualmente 25 store, prosegue la sua espansione con l’apertura del suo terzo punto vendita a Torino. La nuova pizzeria in Corso Matteotti 3 (zona Portanuova) accoglie con i suoi 100 coperti e un dehor di circa 25 posti gli amanti della pizza all’interno del locale dallo stile partenopeo.
La posizione strategica, nei pressi della principale stazione ferroviaria del capoluogo piemontese, favorisce ulteriormente l’evoluzione del brand napoletano, che dal 2017 porta i suoi clienti tra i sapori d’Italia con una ricca selezione di pizze regionali realizzate con ingredienti DOP e IGP locali di alta qualità.
L’inconfondibile pizza napoletana realizzata con farina di tipo “0’’, garantisce un impasto digeribile e fragrante con un cornicione alto e ben alveolato, estremamente morbido e un condimento con ingredienti selezionati con cura. Le pizze e gli abbinamenti sono creati da Nanni Arbellini, maestro pizzaiolo napoletano di grande esperienza e socio fondatore, che propone un menu unico caratterizzato da sapori autentici, proponendo la pizza napoletana classica in abbinamento alle eccellenze gastronomiche italiane.
Lo stile di PIZZIUM resta unico e originale: un ambiente caldo e informale che sa di casa. L’utilizzo di colori caldi, pavimenti in maiolica, sedie di legno e lampadari di stoffa ricreano atmosfere intime e di altri tempi.
Inconfondibile anche l’offerta gastronomica con un’ampia selezione di bruschette sfiziose, Panuozzum e dolci regionali che spaziano dal babà napoletano al cannolo siciliano, in linea con la mission di PIZZIUM che tutela e valorizza le ricette della migliore tradizione italiana proponendole con un pizzico di originalità e innovazione.
Per i clienti che vorranno gustare la propria pizza comodamente a casa, sarà attivo il servizio delivery tramite l’app di Glovo o d’asporto anche con ordine online su ordina.pizzium.com. Infine, i clienti più appassionati potranno unirsi alla famiglia dei PIZZIUM Lovers e scaricare sul proprio smartphone la PIZZIUM Lovers Card, una carta fedeltà totalmente digitale disponibile nell’Apple Wallet per iPhone e in Google Pay per Android. Con la PIZZIUM Lovers Card si potranno accumulare punti pizza e ricevere tante sorprese dedicate.
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PIZZIUM
Nato nel 2017 a Milano da un’idea di Stefano Saturnino, Giovanni Arbellini e Ilaria Puddu, propone la pizza napoletana classica utilizzando il meglio della materia prima italiana. Lo stile PIZZIUM è inconfondibile ma ogni locale è unico perché trae ispirazione dalla terra che lo ospita, senza rinunciare al meglio di Napoli e della Campania.
Grazie al suo approccio creativo e contemporaneo, PIZZIUM si sta affermando in Italia ed è arrivato a quota 25 con 7 locali a Milano, Serravalle, Gallarate, Como, Seregno, Varese, Busto Arsizio, Brescia, 3 a Torino, 2 a Roma, Bologna, Parma, Piacenza, Cesano Maderno, Novara, Reggio Emilia e Firenze.
SITO WEB: https://www.pizzium.com/it/
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/pizzium/
FACEBOOK: https://it-it.facebook.com/pizzium/
Nelle prime ore del mattino di sabato, a seguito di numerose segnalazioni su presunte inosservanze della normativa Covid-19, gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Locale hanno effettuato un controllo ispettivo in abiti civili all’interno di una discoteca in via Andrea Doria, recentemente già chiusa per 15 giorni dalla Questura.
Il numero dei clienti all’interno del locale era di gran lunga superiore rispetto al limite stabilito dalla Commissione di Vigilanza. Nel locale erano infatti presenti 458 persone, un numero equivalente a più del doppio del limite di 225 deliberato dall’Organo competente.
La capienza doppia oltre il limite stabilito ha reso impossibile il mantenimento delle distanze di sicurezza e reso inevitabili gli assembramenti. La quasi la totalità dei presenti, anche quelli che non stavano ballando, non indossava i dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Il locale è stato chiuso per 5 giorni per inosservanza della normativa Covid-19, mentre il titolare, oltre ad essere stato sanzionato, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per inosservanza delle prescrizione sul limite di capienza.
L’accordo conferma ancora una volta che Poste Italiane è il partner logistico strategico per l’Italia, offrendo ai cittadini della provincia di Torino un’esperienza di acquisto più veloce e flessibile. La garanzia offerta dal brand Poste Italiane e la sua capillarità sono al servizio di tutti i clienti IKEA, per acquisti online e negli store IKEA presenti su tutto il territorio nazionale.
Il servizio messo a punto da Poste Italiane mira a rispondere a esigenze di personalizzazione della consegna. Per tutti gli ordini con un peso inferiore ai 50 kg, i clienti possono scegliere la data di consegna e il luogo di ritiro più comodo grazie al servizio SDA Extralarge.
Una soluzione che, grazie alla solida presenza di Poste Italiane nel tessuto sociale ed economico italiano, consente a IKEA di essere più vicino ai cittadini della provincia di Torino. Ad oggi infatti il 94% degli italiani si trova a non più di 5 minuti di distanza da un punto di erogazione dei servizi di Poste Italiane. Un dato che conferma l’ampiezza della rete fisica e digitale offerta dall’Azienda e che mette a disposizione dei cittadini della provincia di Torino una serie di servizi fruibili per tutti secondo le proprie necessità.
Riceviamo e pubblichiamo
SIT-IN : “IL PREMIER BURATTINO DI UE E NATO VUOLE DISTRUGGERE L’ITALIA”. PRESENTE ANCHE GIANLUIGI PARAGONE
In occasione della visita in città di martedì 5 aprile di Mario Draghi per la firma del “Patto per Torino” con il Sindaco Lo Russo, Italexit ha organizzato un presidio di protesta a oltranza dalle ore 10.00 in Piazza Castello angolo Via Palazzo di Città.
Mentre in Sala Rossa la maggioranza del PD e la finta opposizione del centrodestra batteranno le mani al “vile affarista” (secondo la definizione dell’ex Presidente della Repubblica Cossiga), fuori dal Palazzo ci sarà la Torino che soffre ma non intende arrendersi: i lavoratori sospesi per colpa del Green Pass, le famiglie e i piccoli imprenditori che non riescono a far fronte al caro-bollette, i giovani e gli studenti a cui viene precluso il diritto allo studio e alla socialità. Queste categorie porteranno in piazza le loro testimonianze e le loro istanze, a dimostrazione che la cosiddetta “cura Draghi” sta spingendo Torino e l’intera Nazione verso il baratro. Insieme a loro ci sarà anche il Senatore Gianluigi Paragone.
Sulla locandina che annuncia la manifestazione, il Premier è raffigurato come un burattino tenuto in piedi da diversi fili – l’Unione Europea, l’Euro, la NATO e Big Pharma. Secondo Italexit, “sono i centri di potere che alimentano e indirizzano l’azione del Governo dei Peggiori. Draghi non risponde né al Parlamento né tantomeno al popolo italiano: è un ex banchiere a cui è stato dato il compito di concludere il processo di liquidazione dell’Italia avviato 30 anni fa con il Trattato di Maastricht. Questa visita è un insulto per una città che ha perso e perderà decine di migliaia di posti di lavoro e di piccole imprese: i torinesi sapranno accoglierlo come si merita”
Idea bislacca: i Torinesi pur di non far vincere Damilano, che arriva dalla provincia Granda hanno votato Lo Russo chiaramente di origine meridionale.
Storico l’odio ed amore tra le due realtà. Torino capoluogo di Regione ma oramai una nobile decisamente decaduta e Cuneo sempre in sviluppo con le sue Langhe, capoluogo mondiale di cucina vino ed arte. Vecchia storia questa rivalità. Dai tempi dell’Einaudi, quando Cesare Pavese rifiutava di pubblicare i libri di Beppe Fenoglio. Arrivò il ligure Italo Calvino per pubblicare il miglior libro sulla resistenza, Il partigiano Johnny. Negli anni 60 partivano dei pullman da Alba per Mirafiori. Operai alla catena di montaggio Fiat. Ora in corso Settembrini il silenzio totale. E non è un segreto per nessuno che i pochi alti dirigenti ex Fiat rimasti si guardano intorno mandando curriculum in giro o si mettono il cuore in pace e si approntano per fare le valigie e trasferirsi a Parigi. Così Torino 50 anni fa famosa in tutto il Mondo non conta più nulla. Encomiabili le azioni di Cirio e Lo Russo. Purtroppo rimangono tali. Manco più gli occhi per piangere. I francesi assicurano: qualcosa si farà. Prima il motore elettrico, poi le batterie che alimentano i motori e poi sperimentazione e progettazione. Di cosa? Si vedrà. Comunque tutto è possibile se ci sarà un massiccio impegno economico dello Stato italiano. Insomma ci risiamo. I francesi hanno imparato il mestiere. Paga pantalone. Boccheggiano i sindacati. Speranzosa la Flm, defilata la Uil e come al solito arrabbiata la fiom. Mi viene voglia di piangere. Nulla cambiando, e di fatto ulteriormente peggiorata la situazione. Poco lavoro e tanta miseria. Miseria che tocchi con mano. L’intera città è diventata un giaciglio per i senza tetto. L’assessore Gianna Pentenero ha realizzato un accordo con la croce rossa.
Davanti al Duomo, fino a poco tempo fa, tende da campo per dare loro un’assistenza, soprattutto di notte. Insomma, Lo Russo non ha la Bacchetta magica e l’Appendino – sostengono in molti – ne ha fatti di danni.
Ed ora un piccolo raccontino personale. Debbo incontrare un Assessore. Lasciamo stare nomi e luoghi. L’assessorato è in un palazzo a più piani. Ci arrivo puntualissimo ed ad accogliermi ci sono ben sette persone che non fanno assolutamente nulla, non hanno mascherina e il misuratore non funziona. Che faccio? Entri pure. Deve compilare la presenza. Bene, il caldo mi ha appannato gli occhiali ma con un gesto eroico riesco a fare tutto. Cortesemente, a che piano è l’assessore? Quarto piano ma prima di prendere l’ascensore mi raggiunge una voce: no, ci sbagliavamo, è al terzo piano. Bene , raggiungo il terzo piano. Nel gabbiotto sono sedute due donne intente nel giocare con il telefonino. Scusate ? Dove posso trovare l’ufficio dell’assessore? “Qui non c’è nessun assessore , in tutti i 5 piani, deve provare in un altro edificio”Scherzate? No, assolutamente non scherzavano.
Mi arrendo e telefono all’addetta stampa.
Eureka. La risposta: siamo al secondo piano. Ma perché tanta sciatteria e menefreghismo?
Ai posteri l’ardua sentenza. E anche qui mi viene voglia di piangere. In queste condizioni è difficile farcela. O forse è pressoché impossibile. Oramai mi limito a constatare ciò che avviene. Senza nessuna velleità che cambi qualcosa in meglio.
Peccato per questa nostra bella e decaduta Torino, delle stelle del passato alle stalle di questo ingrato presente.
SINERGIA TRA EDISU, UNITO, POLITO E UPO
Edisu, Università di Torino, Politecnico e Università del Piemonte Orientale hanno costituito la cosiddetta “Task Force 338”: nei giorni scorsi nella Sala Consiliare dell’Ente di via Madama Cristina si sono riuniti per la prima volta sei professionisti, tra cui due dirigenti, in rappresentanza del sistema universitario del Piemonte proprio per cominciare a programmare e progettare interventi finalizzati all’accrescimento dei servizi sul territorio regionale. accedendo ai fondi messi a disposizione dallo stato attraverso la Legge 338/2000 che prevede il cofinanziamento da parte dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per universitari.
Il gruppo di lavoro, nato dal Comitato Regionale di Coordinamento e formalmente distaccato in EDISU grazie alla disponibilità dei Rettori e dei Direttori Generali degli atenei piemontesi, si occuperà di definire il più grande investimento in residenzialità universitaria pubblica che il Piemonte abbia messo in atto.
La Task Force 338 è formata da Sandro Petruzzi e Renato Rossi per l’Università di Torino, Concetta Di Napoli e Caterina Arnò per il Politecnico, Claudio Tambornino per l’Università del Piemonte Orientale e Mauro Meneghetti per Edisu.
L’obiettivo sarà quello di candidare progetti a carattere regionale per un intervento complessivo di circa 200 milioni di euro.
Ancora in fase di definizione le aree individuate e sulle quali sviluppare i progetti; quelli che non dovessero rientrare per mancanza di copertura nell’ambito di questo intervento potranno essere candidati quando verrà bandita la prossima misura.
Per l’Assessore Regionale al Diritto allo Studio Universitario Elena Chiorino: “Il bando rappresenta un’occasione straordinaria che conferma l’attrattività del nostro sistema universitario. La Regione ha deciso di investire risorse importanti, proprio perché il diritto allo studio universitario deve passare attraverso un sistema meritocratico, garantito da servizi adeguati per tutti gli studenti che scelgono il Piemonte per il proprio percorso di studi. Questa azione sinergica territoriale dimostra la massima attenzione di questa Giunta nei confronti di ogni singola realtà universitaria, mettendo a disposizione servizi rispondenti alle necessità espresse dai singoli territori”
Per il Presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti: “ecco un esempio concreto di come, unendo le forze e facendo rete, si possa competere a livello nazionale ed internazionale. Questo è il Sistema Universitario del Piemonte, questo è ciò su cui abbiamo creduto e puntato negli ultimi due anni per creare nuovo valore e prospettive per il Piemonte. Abbiamo gettato le fondamenta, ora costruiamo insieme un nuovo futuro”.
Il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna osserva: “confronto e collaborazione sono elementi essenziali per ogni politica a sostegno del diritto allo studio. Ancora una volta il sistema universitario piemontese si è dimostrato unito e coeso per migliorare la vita degli studenti che scelgono il nostro territorio per la formazione universitaria. La residenzialità è parte necessaria dello svolgimento di questo percorso a garanzia di un diritto allo studio concreto che mette al centro proprio gli studenti. Siamo pronti a lavorare insieme per progettare e realizzare uno straordinario piano di investimento per alloggi e residenze”
Commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco: “la costituzione della Task Force 338 testimonia nel concreto la nostra capacità di ‘fare sistema’ a livello regionale. Insieme ai nostri partner piemontesi ci troviamo di fronte al più grande investimento in residenzialità universitaria degli ultimi anni e abbiamo deciso di unire le forze per definire come usare questi fondi in chiave strategica a favore di chi sceglie Torino e il Piemonte per i propri studi, per garantire strutture e servizi adeguati e moderni, a fronte di una formazione di prim’ordine riconosciuta a livello internazionale. L’obiettivo è dare a studenti e studentesse la possibilità di pensare con serenità al proprio futuro, potenziando il diritto a beneficiare di posti letto quanto mai necessari per i prossimi anni”
Per il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale Giancarlo Avanzi: “il Coordinamento dei Rettori e degli istituti di alta formazione piemontesi ha fortemente perseguito l’obiettivo di un progetto regionale unitario di realizzazione di residenze studentesche. La creazione di una task force regionale che renda organico lo sviluppo di questo progetto è sicuramente un’ottima notizia poiché ne sancisce l’unitarietà e la volontà degli Atenei di collaborare alla sua realizzazione sotto l’egida di EDISU Piemonte. L’università è il luogo aperto per antonomasia, il terreno fertile in cui, grazie all’incontro tra le persone, è possibile far crescere le idee. Avere nuovi spazi anche nelle sedi UPO ad Alessandria, Novara e Vercelli, ci consentirà di essere più attrattivi nei confronti degli studenti italiani e stranieri, che riconoscono al Piemonte un ruolo importante nel panorama delle eccellenze nazionali”.
DAL PIEMONTE
Nato a Mondovì, imparò l’arte della pasticceria durante il servizio militare a Roma. Lavorò per anni in Lombardia e tornando Cuneo, nel 1983 in via Alba, il laboratorio B. B. G.. Produceva croissant, pizze, torte, stuzzichini per aperitivi. Molto stimato e conosciuto , era vedovo dal 2019 della moglie Franca che lavorava con lui. Lascia due figli che continua nell’attività di pasticceria e quattro nipoti. I funerali si sono svolti questa mattina nella chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo a Beinette.
(foto archivio)
Il 4 aprile, riservata agli operatori del settore, è in programma la degustazione del DOCG e DOC Langhe e Roero dalle 10 alle 17.
Dalle 18.30 alle 21.30 è revista l’apertura ai soci AIS e agli appassionati del mondo del vino.
Martedì 5 aprile dalle 10 alle 17, riservata agli operatori del settore, si terrà la degustazione della DOCG e DOC di Langhe e Roero. Dalle 17 alle 19.30 avrà poi luogo un convegno dal titolo “CHANGES – Ambiente e Etica nelle Langhe del futuro”.
Per maggiori informazioni info@grandilanghe.com
L’ingresso è consentito previa prenotazione o invito.
OGR Torino, corso Castelfidardo 22, Torino
Mara Martellotta