ilTorinese

Tra dicembre e marzo uno dei periodi più secchi di sempre: solo 28,4 mm di pioggia

Pochissime gocce di pioggia nel quadrimestre dicembre-marzo, che a Torino è stato il secondo più povero di piogge addirittura dal 1802. Più secco fu solo lo stesso  periodo del 1989/90.

Il quadro è tracciato dalla Società Meteorologica Italiana in relazione al dato di 28.4 mm nei quattro mesi, registrato dalla stazione della Consolata di Arpa – Agenzia regionale di protezione ambientale.

Aprile, solitamente uno dei mesi più “bagnati” dell’anno, nella prima decade  a Torino ha registrato solo 2,8 mm di pioggia. Solo se ci sarà un maggio particolarmente piovoso si avranno risposte a una carenza idrica che produrrà gravi problemi in agricoltura, nella disponibilità di acqua potabile  e nella produzione idroelettrica in estate.

Una mostra per Dario Argento, la “sua” Torino tra i sogni e gli incubi

Alla Mole, fino al 16 gennaio

È nato il 7 settembre 1940, tra pochi mesi arriveranno gli ottantadue. “Mi chiamo
Dario Argento. Sono nato a Roma, in via del Tritone 197. A quell’indirizzo c’era lo
Studio Luxardo, un importante studio fotografico dove lavorava mia madre Elda. Sono
nato sotto i riflettori, dunque. Mio padre, Salvatore, era figlio di un ferroviere. Lavorava
all’Unitalia, un ente del Ministero dello Spettacolo che faceva propaganda per il
cinema italiano nel mondo. Dell’infanzia ho pochi e confusi lampi di memoria”. Tutto
questo è l’inizio, poi le prime curiosità in quello studio e l’abbandono del liceo classico
al secondo anno, quasi una fuga a Parigi e l’impiego in un quotidiano romano come
critico, alcune sceneggiature per alcuni film di genere; e trentenne una scommessa
che s’intitola “L’uccello dalle piume di cristallo” (immediati altri due successi, “Il gatto
a nove code” e “4 mosche di velluto grigio”, restando ben fermo in ambito animalier),
una digressione celentanesca a buttar l’occhio sulle “Cinque giornate” e il capolavoro
di “Profondo rosso” con David Hammings e Gabriele Lavia che di notte s’aggirano in
piazza Cln sotto lo sguardo illuminato di un ricostruito “Blue Bar” di hopperiano
sapore, mentre Macha Meril viene trucidata nel riquadro della finestra lassù in alto –
rivalutando il film a più di dodici anni dall’uscita, Giovanni Grazzini, critico del
“Corriere della Sera”, aveva scritto: “Se l’estrema ambizione di Dario Argento è di
restituire ai reduci dai suoi spettacoli il gaudio di sobbalzare ad ogni scricchiolio, di
guardare sotto il letto e raddoppiare la dose di tranquillante, il “terrorista” del cinema
italiano può dirsi contento. Era infatti da un bel po’ che un film non prendeva
altrettanto allo stomaco e popolava i nostri sonni di incubi così barbari”.
Poi giù giù lungo un percorso cinematografico – venti titoli, senza contare le incursioni
televisive – sino al recente “Occhiali neri”, girato dopo un silenzio di dieci anni. Oggi il
Museo Nazionale del Cinema di Torino – la sua “città feticcio”, se non sbagliamo i conti
sette film girati qui – gli dedica una mostra, “Dario Argento – The Exhibit”, a cura di
Marcello Garofalo e Domenico De Gaetano (sino al 16 gennaio), in collaborazione con
Solares-Fondazione delle Arti, la Regione Piemonte e la Città di Torino, la Fondazione
Compagnia San Paolo e la Fondazione CRT, una carrellata cronologica, un universo di
terrore che sale lungo la rampa elicoidale della Mole attraverso video, copioni, bozzetti
scenografici, costumi, oggetti più o meno raccapriccianti e mortiferi, locandine
originali, fotografie di scena, musiche (chi se li scorda i Goblin e gli apporti di Giorgio
Gaslini?) che riempiono il vasto ambiente.
Come re riconosciuto del giallo e dell’horror, caposcuola dei tanti epigoni che lo hanno
seguito, civetta anche un po’ all’inaugurazione della mostra. “Io non so esattamente
chi sia Dario Argento, non lo conosco tanto bene”, dice mentre arrivano gli applausi di
un pubblico foltissimo e i flash incombono e lui si perde con lo sguardo verso quei
pezzi di cinema che gli ricordano una vita intera. E forse, a pensarci bene, non ha tutti
i torti: sarà riuscito in tutti questi anni a decifrarsi o saranno stati in molti a decifrarlo,
a mettere completamente allo scoperto i sogni e gli incubi, le psicologie e anche quei
rimandi artistici che attraversano le sue opere? È anche emozionato, “forse non merito
tutto questo, non so come ringraziarvi, solo Torino, la mia città (!), poteva rendermi un
omaggio simile. Una città che davvero amo tanto, io ci verrei a vivere qui, tra questi
bei palazzi, i cinema e i teatri, tra queste piazze che mi hanno suggerito molto, tra le
architetture liberty e quelle fasciste, ma a Roma ho le figlie e i parenti e me ne
rimango là”. Mentre gli sta alle spalle l’immagine di Hitchcock in atto di stringere un
cappio, intona una brevissima lezione di cinema, un pensiero che estrae dai suoi titoli:
“Ho un grandissimo rispetto per “Psyco”, un film che amo molto, ma a dirla tutta con
una sceneggiatura anche un po’ banalotta per cui non sarebbe un granché: ma è
l’apporto di un maestro come Hitchcock che dà il successo al film, non è la storia ma
come si mette in scena la storia”.
Osservando anche noi quella rampa che sale titolo dopo titolo, confessiamo che tutti
siamo stati coinvolti, non solo dalle storie, dagli ambienti, dalle paure, dalle invenzioni
​assassine, ma ancora dai tanti particolari con cui il regista ha saputo intrappolarci, con
la scrittura, con gli sguardi, con le soggettive, con quei montaggi nervosi che sono
stati negli anni uno dei suoi più alti punti di forza. Sottolinea Marcello Garofalo: “Tutti i
protagonisti del cinema di Dario Argento hanno in comune il fatto di assomigliarci,
perché possiedono, prima ancora di una psicologia e di un comportamento, la
tendenza a vedere sempre troppo o troppo poco, a essere vittime di abbagli e di
visioni, fino a non distinguere più ciò che è vero da ciò che è falso. In tutta la sua
opera il sogno diventa spazio, quasi come una rete invisibile e l’onirico si insinua nella
realtà, non perché in contrapposizione, ma in quanto terribilmente somigliante a
essa”.
Guarda indietro il nostro Maestro del brivido ma anche ad un futuro non troppo
lontano che lo vede impegnato in Francia, con una nuova produzione. Guarda
emozionato al suo pubblico: “In un film che ho realizzato nel 1993, “Trauma”, mentre
scorrono i titoli di coda l’obiettivo si sposta, continuando a raccontare possibili inizi di
altre vicende. Questo perché mi piace credere che i miei film possano conquistare un
grande spazio nella memoria dei miei spettatori, diventando anche dopo la visione un
tutt’uno con la loro vita”. Ascolta la motivazione al conferimento della “Stella della
Mole” che Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema, gli consegna: “Un
regista ma anche un artista. Il suo cinema visionario dialoga costantemente con le
altre arti, creando universi visivi seducenti e messe in scena sontuose attraverso un
uso vitale e libero della macchina da presa”. Dario Argento ascolta, sorride e stringe
quel premio che gli è uno tra i più cari, dono di una città affascinante e misteriosa che
ha attraversato la sua vita.
Elio Rabbione
Nelle immagini, il presidente Enzo Ghigo consegna a Dario Argento la “Stella della
Mole”; un angolo della mostra riguardante “Profondo rosso”; infine la testa del
pupazzo meccanico inventata da Carlo Rambaldi e utilizzata in “Profondo rosso”

Pasqua e Pasquetta nei beni Fai del Piemonte

Castello della Manta (CN)

Castello e Parco di Masino, Caravino (TO)

Per programmi dettagliati, orari e prenotazioni:www.fondoambiente.it

Picnic in giardini monumentali e parchi storici accompagnati da cestini con prodotti locali primaverili, giochi campestri e “caccia alle uova”, speciali visite, passeggiate ed escursioni guidate: sono queste le proposte del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano per Pasqua e Pasquetta 2022 in alcuni suoi Beni, da nord a sud della Penisola. Un’occasione per trascorrere le giornate di festa all’aria aperta, a contatto con la natura e con l’arte, alla scoperta di luoghi unici che rendono speciali i momenti di svago.

Anche i Beni del Piemonte saranno aperti durante il ponte pasquale. Sabato 16 e domenica 17 aprile il Castello della Manta (CN)proporrà un “viaggio nel tempo” tra le sue stanze: dall’ala del Quattrocento, con la splendida Sala Baronale e i suoi affreschi, fino alla cinquecentesca Sala delle Grottesche con la Galleria, la grande cucina e le cantine. Dopo la visita si potrà trascorrere un po’ di tempo in giardino, dedicandosi alla scoperta dei giochi della tradizione.Lunedì 18 aprile renderanno ancora più divertente la Pasquetta un picnic in giardino (cestini su prenotazione), laboratori per bambini e simpatiche animazioni.

Con il Patrocinio della Provincia di Cuneo e del Comune di Manta.

Ingresso con visita guidata: intero €13; iscritti FAI €3; ridotto residenti Manta €3; famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni) €36; studenti fino a 25 anni €9; ridotto 6-18 anni €6; bambini fino a 5 anni gratuito

Speciali visite guidate anche al Castello e Parco di Masino a Caravino (TO), dove si visiteranno le cantine storiche e il vigneto e si ammireranno le fioriture nel parco monumentale e dove, il Lunedì dell’Angelo, si potrà gustare un buon picnic e partecipare alla caccia alle uova e agli scacchi giganti.

Con il Patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.

Ingresso: intero €20; iscritti FAI €6; residenti Caravino €6; ridotto 6-18 anni €10; bambini fino a 5 anni gratuito; famiglia €50

Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2022” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al significativo contributo di Nespresso, azienda che dal 2020 sostiene la Fondazione, di Pirelliche conferma per il decimo anno consecutivo la sua storica vicinanza al FAI, e di Delicius che riconferma per il secondo anno il suo sostegno al progetto. 

www.fondoambiente.it www.castellodellamanta.itwww.castellodimasino.it

“Le Ragioni del Centro” a Villafranca Piemonte

Le Segreterie Provinciali della Città Metropolitana di Torino “Noi di Centro e Unione di Centro” presentano il convegno:

“Le Ragioni del Centro”

Villafranca Piemonte
mercoledì 13 aprile – ore 21,00
presso “Sala del preconsiglio Comune di Villafranca”

Saranno illustrate le proposte ed i progetti del “Nuovo Centro”
in vista delle prossime elezioni politiche nazionali

Modera il convegno il Sindaco di Villafranca Piemonte
Agostino BOTTANO

Introducono
il segretario provinciale di “Noi Di Centro”
Guido CALLERI DI SALA

il segretario provinciale dell’Udc
Ubaldo CACCIOLA

Interviene Giorgio MERLO
Presidente Nazionale “Noi Di Centro”

Sono invitati Sindaci, Amministratori del territorio e tutti i cittadini

 

Segreterie Provinciali della Città Metropolitana di Torino “Noi di Centro – Unione di Centro”

Dalla Val Maira a Torino, domenica l’arrivo del primo cammino metromontano

Con l’arrivo a Torino, al Museo della Montagna, domenica 10 aprile è giunto al termine il primo Cammino metromontano che ha unito la Val Maira e il capoluogo piemontese, in un incontro tra città e montagna.

 

L’ultima tappa del Cammino è partita alle ore 10 da piazza Caduti della Libertà, a Moncalieri. Dopo una camminata di circa 7 chilometri lungo le rive del Po, il gruppo composto da un centinaio di camminatori è giunto al Monte dei Cappuccini, per una visita gratuita al Museo Nazionale della Montagna e alla terrazza panoramica, una location unica che offre una vista affascinante sullo skyline cittadino e sui 400 chilometri di arco alpino che da qui si possono osservare. I partecipanti hanno infine ricevuto il timbro della Città di Torino che andato a completare il “quaderno di viaggio” in cui sono state registrate tutte le tappe del percorso.

Il Cammino del Maira è partito il 6 marzo da Dronero, cittadina all’imbocco della valle cuneese. I camminatori si sono dati appuntamento per nove fine settimana consecutivi (con una media di 174 partecipanti a tappa) muniti di scarponcini ai piedi e zaini in spalla, e con spirito di avventura e curiosità hanno percorso 100 chilometri di sentieri attraverso undici comuni, incontrando luoghi spesso sconosciuti che meritano di essere riscoperti. Alle spalle il Monviso e le montagne, di fronte il capoluogo piemontese: un modo per vivere la pianura in modo lento, incontrando scorci e luoghi che solitamente vengono vissuti frettolosamente.

I promotori del progetto (la Compagnia del Buon Cammino e il Centro di Turismo escursionistico di Savigliano) hanno voluto sostenere l’uso escursionistico di questi sentieri, in passato utilizzati da agricoltori e pescatori, con l’intento di valorizzare lo splendido habitat che costeggia il fiume Maira. A questo percorso si è aggiunta un’ultima tappa, il collegamento con Torino, per realizzare l’ambizioso progetto del primo Cammino metromontano dalla Val Maira a Torino.

“Come grande appassionato di montagna e come assessore ho accolto in maniera entusiasta l’adesione della Città a questo progetto – ha dichiarato l’assessore ai Parchi e alla Sponde Fluviali della Città di Torino Francesco Tresso -. Poche città possono vantare itinerari nella natura come Torino, a meno di due chilometri dal centro, come quelli percorribili lungo le aree fluviali, i parchi e la collina torinese; un patrimonio unico da valorizzare e salvaguardare. Grazie a iniziative come questa sono messi in relazione percorsi escursionistici che uniscono diversi ambienti – montagna, pianura e centri urbani – come una nuova opportunità di sviluppo dei territori sotto il profilo naturalistico, turistico e di promozione dell’attività fisica”.

“Il rapporto città-montagna è oggi in fase di ridefinizione se consideriamo le relazioni di tipo economico, sociale e culturale dei territori e delle relative trasformazioni. Per questo, per la prima volta, questa Amministrazione ha creato una delega ad hoc – ha spiegato l’assessora alle Politiche per l’Area metropolitana e metromontana della Città di Torino Gianna Pentenero – il ruolo della montagna non deve più essere visto come un ‘optional’ della città-macchina, ma sempre più come elemento altro con cui cercare di stabilire un legame positivo. Le tematiche sono tante e complesse: trasporti, scuole, servizi. Una poliedricità di interventi che occorre pensare, ma soprattutto per avere progetti comuni. E il Cammino della Val Maira va in questa direzione”.

Ermanno Bressy, della Compagnia del Buon Cammino, ha aggiunto: “A nome delle Amministrazioni Comunali interessate dal Cammino desidero manifestare l’apprezzamento nei confronti della Città di Torino, degli assessori Tresso e Pentenero. La loro disponibilità e collaborazione dimostrano che la creazione dell’assessorato alle aree metromontane non è solo stato un atto formale, ma rappresenta un’indicazione per collaborazioni future tra città e montagna”.

Qualità dell’aria, Grimaldi (LUV): studio sui suoi impatti sul Covid

 

“La Regione Emilia-Romagna ha dato il via libera a uno studio sul legame tra il Covid-19 e il livello di smog nell’aria. Un nesso ormai rilevato da gran parte della comunità scientifica internazionale, basti citare la comunicazione del «Max-Planck Institut» secondo cui è stata riscontrata una relazione per la mortalità tra la lunga esposizione a inquinanti (biossido di azoto, Pm2,5) e Sars-Cov-2. Chiediamo alla Regione Piemonte di agire nella medesima direzione” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi.

“L’elemento naturale della barriera alpina viene spesso richiamato per giustificare lo stato di grave inquinamento dell’aria della Pianura Padana, ma sappiamo benissimo che l’effetto catino è amplificato dal carico antropico” – prosegue Grimaldi. – “Torino è fra le diciassette città italiane con i valori più alti di polveri sottili (PM10), con 31 microgrammi per metro cubo su un valore suggerito di 15, fra le undici che superano di oltre 4 volte i valori OMS per il PM2.5. Basterebbe questo per sentire l’urgenza di un’azione radicale per abbattere le fonti di inquinamento. Ma vogliamo che la Regione conduca insieme ad Arpa una ricerca sulle interazioni fra qualità dell’aria e infezione da Covid-19 nel territorio piemontese”.

Vecchie glorie granata a Moncrivello

Paolo Ferrero di Cerrina, autore di libri sulla storia del Torino, è stato protagonista, con altri autori dell’incontro che si è svolto sabato pomeriggio al Castello di Moncrivello, in Provincia di Vercelli, con l’intervento di Angelo Cereser, Claudio Sala e di tante altre vecchie glorie granata. L’incontro era a cura del Toro Club Vercelli e del Toro Club Valcerrina Granata.

Piemonte e Disabilità: le istanze del territorio

Convegno giovedì 14 aprile 2022  Circolo dei lettori – Sala Grande  via Bogino, 9 Torino  ore 10.00 – 13.00 

 

In occasione del convegno del 14 aprile verrà presentato il report che rappresenta l’esito del progetto “WelfareTerritoriale:il lavoro delle Associazioni, ideato e condotto dalla CPD – Consulta per le Persone in Difficoltàe finanziato dalla Regione Piemonte.

Il valore aggiunto del progetto risiede nel coinvolgimento e nella partecipazione diretta di molte associazioni di ciascuna provincia del territorio e nel convinto e determinante supporto del Centro di Servizio per il Volontariato. Un lavoro di rete durante il quale si è riservata una particolare attenzione sia alle correlazioni possibili con disposizioni già vigenti sia alla sostenibilità dellestesse.

L’importanza di questo momento pubblico di restituzione è determinata dal fatto che per la prima volta che viene prodotto e presentato a livello regionale un documento così completo e articolato sui temi della disabilità e non autosufficienza, tanto da essere oggetto durante lo svolgimento dei lavori di una verifica e confronto immediati con le istituzioni regionali cui si chiederà di dare risposta alle istanze del territorio secondo il proprio ambito di appartenenza.

 

L’esposizione dei lavori del convegno si articolerà seguendo i focusdel report: Sostegni alle famiglie; Abitare sociale; Vivere il territorio; Diritto allo studio; Lavorare per crescere; Curare e curarsi.

In ognuno dei focus a margine delle criticità da affrontare sono individuate le istanze operative su cui avviare confronti, approfondimenti, produzioni normative, modulazione di servizi e sostegni.

Per ogni focus è prevista la presentazione sintetica delle istanze con la premessa delle criticità. Per ogni focus saranno chiamati ad intervenire i referenti istituzionali che più di altro possono esprimere le osservazioni che derivano dalla loro esperienza e dal loro ruolo.

A questo scopo per affrontare i temi dei diversi focus

Intervengono:

  • Gianni Ferrero, direttore CPD
  • Francesca Bisacco, presidente CPD
  • Carlo Giacobini, esperto di disabilità
  • Daniela Bucci, sociologa

    Sono stati invitati:

  • Alberto Cirio – Presidente della Regione Piemonte
  • Elena Chiorino– Assessore Istruzione, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario 
  • Marco Gabusi– Assessore Trasporti, Infrastrutture, Opere pubbliche, Difesa del Suolo, Protezione civile, Gestione emergenza profughi ucraini 
  • Luigi Genesio Icardi– Assessore Sanità, Livelli essenziali di assistenza, Edilizia sanitaria 
  • Maurizio Marrone – Assessore Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria, Delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, Rapporti con il Consiglio regionale, Emigrazione, Cooperazione decentrata internazionale, Opere post-olimpiche 

 

Le istanze presentate sono riconducibili a differenti possibili azioni: di natura programmatoria, di attivazione di nuovi servizi, di monitoraggio, ma anche di rivisitazione delle normative regionali già inessere.

Infatti, siè prestata grande attenzione ad agganciare e correlare molte delle proposte a politiche già in essere in Regione Piemonte. Non si è trascuratoneanche l’aspetto della incidenza delle politiche nazionali, del PNRR e dei possibili effetti di nuove disposizioni attese a livello nazionale (decreti delegati della legge delega sulla disabilità, norme sui caregiver,norme di semplificazione, linee guida sul collocamento mirato ecc.).

L’evento, grazie alla sua attenzione per gli aspetti specifici legati al mondo della comunicazione, ha anche una valenza formativa utile agli operatori dell’informazione e ai giornalisti chepossono cogliere sia gli elementi di criticità su molti temi grande rilevanza sociale, sia le aspettative delle comunità.

Durante il convegno inoltre saranno forniti in presenza il servizio di interpretariato LIS e in streaming il servizio di sottotitolazione.

I carabinieri lo inseguono e lo trovano addormentato sull’auto

Guidava una Fiat Punto ed è fuggito alla vista dei Carabinieri che lo hanno trovato dopo un po’ addormentato sul suo veicolo a Moncalieri. Una volta svegliato si è rifiutato di sottoporsi all’alcoltest. Gli è stata ritirata la patente e sequestrato il veicolo. Nei suoi confronti è scattata una denuncia.

 

Una serata per la pace promossa da Ucid

Incontro di testimonianza e preghiera  per la pace in Ucraina alla presenza dell’arcivescovo di Torino Monsignor Nosiglia presso il Centro Interculturale

 

Una serata di testimonianza e di preghiera interreligiosa èin programma martedì  12 aprile alle 19.30 promossa dall’UCIDsezione di Torino, nella sede del Centro Interculturale a Torino, in corso Taranto 160.

A moderare l’incontro sarà il giornalista Bruno Geraci.  L’introduzione è affidata a Walter Nuzzo. La serata, dal titolo “Noi siamo con Voi, per la pace e la giustizia”, vedrà protagoniste le relazioni e le testimonianze di Dario Arrigotti, Console Onorario dell’Ucraina, di Sara Zambaia e Giampiero Leo, componenti del Comitato per i Diritti Umani e Comitato “Emergenza Ucraina” della Regione Piemonte.

Seguirà un momento di preghiera interreligiosa, introdotta da Valentino Castellani, presidente del Comitato Interfedi della Città  di Torino, alla presenza di S.E. Monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino.

MARA MARTELLOTTA 

 

UCID Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti Sezione di Torino.

Corso Palestro 14.

Presenza in sede su appuntamento

Contatto telefonico.

Lunedì  dalle 14 alle 18, mercoledì dalle 14 alle 18, venerdì  dalle 9 alle 13.

ucid@ucidtorino.it