ilTorinese

Politiche sociali, Ravetti (Pd): “Nuovo assessore, stessa musica”

Si è tenuta questa mattina in IV Commissione consiliare l’illustrazione da parte dell’Assessore regionale Marrone dei capitoli di Bilancio dedicati a politiche sociali e integrazione sociosanitaria.

“E’ sconcertante che, nel suo intervento, l’Assessore alle Politiche sociali abbia affermato che quasi tutti gli stanziamenti del 2021 sono stati confermati nel 2022. Infatti, mi sarei atteso da lui un nuovo approccio alla materia e non la semplice conferma di quanto già fatto dalla sua collega Caucino lo scorso anno. L’Assessore Marrone, con questa nuova delega, fortemente voluta da Fratelli d’Italia, si è limitato a tenere conto delle necessità del suo bilancio e non dei bisogni sociali dei cittadini” afferma il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“L’Assessore alle politiche sociali – prosegue Ravetti – non ha infatti compreso che sono aumentati i costi dei servizi erogati. Non ha detto nulla, per esempio, sull’aumento dei costi energetici che incidono su quelli generali, né tanto meno su come intende riorganizzare il sistema e su come intende integrarlo con il sistema sanitario territoriale. Nulla ha detto sulle differenze dei costi in progressivo aumento a carico delle famiglie a seconda del territorio piemontese da cui provengono e neppure sulle disuguaglianze generate dalle liste d’attesa, anche queste differenti in base ai territori”.

“Crescono i bisogni sociali, crescono i costi e l’Assessore pare soddisfatto per avere mantenuto le risorse del passato: così i piemontesi pagheranno di più e altri saranno esclusi dai servizi sociali. Non proprio un buon inizio da parte di Marrone” conclude il Consigliere Pd.

 

Doppio fondo nell’auto con serratura elettronica per nascondere la droga

Torino: trentasettenne arrestato dalla Guardia di Finanza per traffico di sostanze stupefacenti. L’uomo sorpreso a bordo di un’auto modificata con un doppio fondo artigianale appositamente ideato per il trasporto della droga e apribile mediante un meccanismo elettronico. 

La Guardia di Finanza di Torino ha arrestato un trentasettenne di origini marocchine, titolare di regolare permesso di soggiorno, con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti.  La Squadra Cinofili del Gruppo Pronto Impiego ha fermato, nei pressi dell’uscita autostradale di corso Giulio Cesare, il soggetto magrebino a bordo di un veicolo risultato essere di proprietà di un suo connazionale.

Fin da subito, il cane antidroga delle Fiamme Gialle, la Pastore Belga Malinois Maya, ha segnalato, con particolare convinzione, la presenza di sostanze stupefacenti all’interno dell’autoveicolo, tanto da indurre i finanzieri ad approfondire l’ispezione del veicolo presso un’autocarrozzeria locale. Il controllo dell’autovettura ha permesso di accertare l’esistenza di un doppio fondo artigianale, che percorreva tutto il pianale inferiore del veicolo, creato appositamente per il trasporto della sostanza stupefacente e apribile mediante un meccanismo elettronico.

Le operazioni di perquisizione dell’intercapedine, hanno consentito di rinvenire 329 panetti, pari a 33 kg di hashish e 1 panetto di cocaina. 

 La sostanza stupefacente, sottoposta a sequestro, avrebbe potuto fruttare sul mercato circa mezzo milione di euro.

’uomo, dopo essere stato tratto in arresto in flagranza di reato, è stato condotto presso la casa circondariale di Torino, ove è tuttora a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

29 marzo 1997: Vieri sigla il millesimo gol dell’Italia

Accadde oggi

Ancora nazionale italiana nell’accadde oggi quotidiano,una rubrica che fa ricordare a tutti gli appassionati di calcio episodi che hanno segnato la nostra vita quotidiana non solo dal punto di vista della passione per la sempre amata sfera di cuoio.Il grande bomber Christian Vieri,oggi 48enne,segna il millesimo gol dell’Italia, esattamente 25 anni fa,è trascorso un quarto di secolo.
L’attaccante nella Nazionale italiana guidata da Cesare Maldini supera la Moldova, nella gara delle qualificazioni a Francia ’98 a Trento.
Paolo Maldini Gianfranco Zola siglano nel primo tempo il 2-0, mentre Christian Vieri all’esordio in Nazionale nella ripresa entra nella storia. Al suo debutto segna la sua prima rete in Nazionale che diventa il millesimo gol della storia dell’Italia calcistica.Decisivo il
suo tiro di sinistro a superare il portiere moldavo Romanenco in uscita. Mille gol di distanza da quello di Lana, prima rete dell’Italia arrivata nel 1910 durante l’amichevole vinta per 6-2 contro la Francia.
Vieri ha giocato 49 partite con l’Italia segnando ben 23 reti,collocandosi al decimo posto nella speciale classifica dei cannonieri della nazionale italiana.

Enzo Grassano

Pallanuoto, successo netto dell’Aquatica su Firenze

SERIE A2 FEMMINILE: RISCATTO IMMEDIATO

L’Aquatica Torino torna subito al successo, riscattando la sconfitta subita la scorsa settimana a Imperia. Domenica, la squadra torinese si è imposta 11-6 su Firenze Pallanuoto al termine di un match che è sempre stato in controllo della squadra di casa.

La formazione di coach Ferrigno è partita subito bene andando immediatamente sul 2-0 nella prima metà del quarto iniziale con le reti di Scifoni e Ariadna Andreeva. Il risultato avrebbe potuto essere anche più rotondo se la squadra di casa avesse sfruttato meglio le occasioni create. Nel secondo tempo, due reti di Scifoni e una di Lardo hanno lanciato Torino sul 5-0, prima del gol finale di Puccioni per la squadra ospite.

Sul 5-1 Ferrigno ha dato spazio anche ad alcune giovani che hanno avuto meno opportunità di giocare, ma una doppietta di Osti ha riavvicinato le toscane sul 5-3. A quel punto l’Aquatica ha dato una nuova accelerata, realizzando tre gol in quattro minuti (D’Amico e doppietta di Andreeva), chiudendo la frazione sul punteggio di 8-3. All’inizio dell’ultimo quarto, le torinesi sono arrivate fino al 10-3 con Andreeva e Catto. A quel punto, messa in cassaforte la partita, le torinesi si sono un po’ rilassate fino all’11-6 finale.

Questo il commento di coach Ferrigno: «Sono soddisfatto in parte per la partita. Sono contento perché dopo la brutta prestazione di Imperia c’era bisogno sicuramente di vincere. Sono invece meno contento della prestazione delle ragazze, perché potevamo fare molto meglio e vincere con un risultato più rotondo. Ora ci rimettiamo subito a lavorare per preparare al meglio la trasferta sul campo della Locatelli Genova. Si tratta di una partita importante per le prime posizioni in classifica, in quanto la squadra ligure è seconda a pari punti con Rapallo. Se facessimo risultato le scavalcheremmo, quindi cercheremo di preparare al meglio questa partita che è davvero importante».

AQUATICA TORINO – FIRENZE PALLANUOTO 11-6 (2-0; 3-1; 3-2; 3-3)

Aquatica: Ignaccolo, Crepaldi, Fasolo,  Liardo (1), Barbero, Orsenigo, D’Amico (1), Scifoni (3),  Panattoni (1), Campo, Andreeva (4), Catto (1), Vitale. All.: Ferrigno.

Foto Stardero.com

Lutto a Grugliasco Muore a 51 anni il consigliere Bisceglia

Ha lottato a lungo  contro la malattia e a 51 anni è deceduto Matteo Bisceglia, consigliere comunale del Pd a Grugliasco. Aveva dato notizia del suo stato di salute tempo fa.  Lascia la  moglie e tre figli.

Ci sono notizie che non si è mai pronti a ricevere – commenta il segretario Pd di Grugliasco, Dario Lorenzoni -. Ci lascia un amico, un uomo che con noi ha fatto battaglie, condiviso progetti, gioito delle vittorie e ragionato sulle sconfitte. Matteo, la tua lotta contro la malattia è stata senza sosta e non hai mai perso la speranza. Ciao Matteo. Ci mancherai“.

Verde pallido

IL PUNTASPILLI  di Luca Martina

 

Tra il 1940 ed il 1970 la quota mondiale di energia prodotta da idrocarburi è passata dal 26% al 70%, in larga misura in sostituzione del carbone. 

 

I “petro-stati”, Paesi, quasi mai democratici, concentrati per lo più nell’area mediorientale, resi ricchissimi dalle loro risorse energetiche, erano nati.

 

Stati fino ad allora poverissimi accumulavano in pochi anni immense ricchezze (in larga parte a vantaggio di pochi fortunati).

 

Per avere un’idea di quanto è accaduto negli anni successivi, basti pensare che tra il 1970 ed il 1980 il PIL pro-capite in Quatar ed Arabia Saudita è cresciuto rispettivamente di 12 e 18 volte.

 

Potremmo essere ora alla vigilia di qualcosa di molto simile: la transizione energetica che ci porterà ad uscire dall’era degli idrocarburi incanalerà enormi investimenti verso i produttori delle materie prime rese necessarie dal passaggio alle energie rinnovabili.

 

Secondo uno studio pubblicato dall’autorevole settimanale “The Economist”, a beneficiarne sarà ancora una volta un limitato numero di Paesi che soppianteranno così i “petro-stati” e che potremmo chiamare le nuove “superpotenze verdi”.

 

Non si tratterà, infatti, semplicemente di una transizione energetica bensì di un cambiamento che coinvolgerà l’utilizzo di un ampio spettro di materie prime innescandone un potentissimo ciclo di crescita.

 

Ad onor del vero le materie prime non sono nuove a movimenti prolungati e bruschi (i “cicli”).

 

Nella prima parte del nostro secolo la frenetica industrializzazione, accompagnata da una urbanizzazione di dimensioni bibliche, della Cina ha trasformato il gigante asiatico nel principale consumatore di molte risorse minerarie ed ha scatenato una corsa al loro accaparramento che ha consentito a Brasile e Russia (due dei principali produttori) di accrescere il loro PIL del 75% tra il 2000 ed il 2014.

 

Il rallentamento cinese, frutto della nuova linea inaugurata con l’ascesa al potere dell’attuale presidente, Xi Jin Ping, ha bruscamente interrotto il ciclo delle materie prime e con queste a soffrire sono stati i loro produttori.

 

Questa volta il mega-ciclo (che condurrà alla decarbonizzazione) non dipenderà dalla decisione di un, seppur gigantesco, singolo Paese ma da scelte condivise a livello mondiale e richiederà parecchi decenni.

 

Un’altra differenza è costituita dai materiali che verranno utilizzati.

 

I protagonisti non saranno più il carbone, il ferro e l’acciaio che hanno contribuito a costruire fabbriche e palazzi in Cina.

 

La rivoluzione verde si nutrirà anche di una serie di metalli non ferrosi relativamente poco diffusi (e con produzioni limitate) e di nicchia e questo finirà per renderle molto preziose (pessima notizia per noi che dovremo acquistarle).

 

Quali saranno le nuove superpotenze “verdi”?

 

Alcuni Paesi democratici come l’Australia ed il Cile (che detiene il 42% delle riserve mondiali di litio ed il 25% di quelle di rame) figurano nella lista ma la maggiore quota sarà composta da regimi autoritari, dal Congo (che produce il 70% del cobalto) alla Cina (alluminio, zinco, terre rare) e, naturalmente, la Russia.

 

Tra i Paesi OPEC, produttori degli “odiati” idrocarburi, potrebbero non soffrire troppo quelli a basso costo di produzione (Iran, Iraq, Arabia Saudita e Russia) che riusciranno a compensare la discesa dei consumi con l’aumento della loro quota sulla produzione complessiva, che passerà dall’attuale 45% al 57% nel 2040.

 

A soffrire di più saranno quei territori dove l’estrazione del petrolio è più difficoltosa e costosa: in Africa (Algeria, Egitto, Sudan, Angola e Nigeria) ed in Europa (Regno Unito e Norvegia).

 

Non c’è dubbio che il verde si tramuterà in fruscianti verdoni per molti Paesi ma la storia ci insegna che questa enorme fortuna può diventare velocemente una terribile maledizione.

 

L’abbondanza di risorse naturali si è spesso trasformata, infatti, in una perniciosa dipendenza: dopo avere (male) utilizzato le enormi ricchezze molti Stati (dal Brasile alla Nigeria) hanno iniziato a vivere al di sopra dei loro mezzi e non appena il ciclo ha cambiato direzione (con una discesa dei prezzi) si sono ritrovati in preda di violente crisi economiche, finanziarie, politiche e sociali che ne hanno, qualche volta irrimediabilmente, minato la stabilità.

 

La International Energy Agency (IEA), un ente indipendente, prevede che nel mondo, per diventare a “zero-emissioni”, l’eolico ed il fotovoltaico genereranno il 70% dell’energia entro il 2050 contro l’attuale 10% circa.

 

La domanda di metalli come cobalto, rame e nickel, ingredienti indispensabili per foraggiare le tecnologie utilizzate, salirà di ben sette volte entro il 2030.

 

Potrebbe essere un boom (con una conseguente salita dei costi che dovremo sostenere) senza precedenti che dovremo gestire con saggezza per evitare che, alla fine, la rivoluzione verde sia molto, molto più pallida di quella che sognavamo.

 

Arriva la pioggia dopo la siccità più lunga

Dopo più di tre mesi di siccità  da oggi  cielo nuvoloso e verso  sera si preannuncia finalmente la pioggia.

I corsi d’aqua piemontesi hanno ridotto in molti casi la portata del 70 per cento.

L’allarme dei coltivatori per le colture a rischio troverà una risposta in questi giorni con l’arrivo delle prime precipitazioni: ma forse la pioggia non basterà poichè non dovrebbe essere molto consistente.

Mercoledì 30 marzo  sarà lieve fino al pomeriggio. Solo al confine con la Liguria si attendono piogge più consistenti. Dopo una pausa,  giovedì altre piogge sempre deboli.

Temperature minime sui 9 gradi,  le massime scenderanno a 13 gradi. Il primo aprile è prevista neve sulle montagne.

Treni, in arrivo 150 milioni (in 10 anni) per migliorare il servizio

DALLA REGIONE PIEMONTE  “In questo bilancio e per i prossimi 10 anni abbiamo previsto di stanziare 15 milioni di euro, per un totale quindi di 150, sul trasporto ferroviario in forza del nuovo contratto di servizio con Trenitalia. Sono risorse che in passato non erano previste”. Lo ha annunciato dall’assessore ai Trasporti Marco Gabusi durante la Seconda commissione (presidente Mauro Fava), riunita per il parere consultivo sul bilancio 2022-2024.

“Questi fondi serviranno a garantire servizi che già oggi sono presenti, ma senza queste risorse avremmo dovuto tagliare alcune tratte. Tale stanziamento è il primo step, è prevista anche la sostituzione di 30 treni e partiremo da qui con un’analisi di classificazione di priorità rispetto alle linee da riaprire. Dobbiamo sapere che anche in questo caso avremo bisogno di risorse”.

Durante la discussione sono intervenuti diversi consiglieri per approfondimenti sui capitoli di bilancio. Alberto AvettaMonica Canalis e Diego Sarno (Pd) hanno chiesto “notizie sui tempi di firma del contratto con Trenitalia, sulla situazione della Torino-Pinerolo e sui fondi per la soppressione dei passaggi a livello su tutte le linee, su cui leggiamo un disimpegno preoccupante”.
Per Ivano Martinetti Sean Sacco (M5s) “il piccolo stanziamento voluto dalla Giunta sulla sicurezza stradale rappresenta un importante, ma ancora non sufficiente, passo nella giusta direzione che abbiamo più volte sostenuto. Chiediamo, inoltre, chiarimenti sullo sviluppo della linea Sfm5 Torino-Orbassano”.
Marco Grimaldi (Luv) ha chiesto “spiegazioni sullo stanziamento di 70 mila euro per un incarico di studio per le misure di accompagnamento della Torino – Lione”.
Il focus di Silvio Magliano (Moderati) è stato “sulla riduzione dei contributi ai comuni per l’acquisto di scuolabus in regola con le norme di accessibilità”. Il tema degli scuolabus usurati è sottolineato anche da Matteo Gagliasso e Valter Marin (Lega), insieme a una richiesta di “aggiornamento sugli investimenti di Rfi sulle tratte Torino – Pinerolo e Torino – Torre Pellice”.
Nelle risposte, Gabusi ha spiegato che “il contratto con Trenitalia sarà operativo dal 1 luglio. I 15 milioni servono per garantire il servizio, che però non potrà tornare ai livelli pre-covid perché non è più sostenibile. Sulle linee sospese, oggi siamo in condizione di trovare risorse per riattivarne alcune. Per quanto riguarda i passaggi a livello, dobbiamo avere la capacità di rendere complementari i nostri fondi con quelli nazionali e quelli di coesione, sulla base delle nostre priorità e delle situazioni più pericolose. L’accordo di programma sull’Sfm5 è completato e pagato, mentre sulla sicurezza stradale ci sono 500 mila euro di spesa corrente per i corsi di guida sicura, negli anni passati eravamo a zero: cominciamo da qui. Sugli scuolabus, l’anno scorso siamo partiti con 500 mila euro poi innalzati a 600. Quest’anno ripartiamo da 500 con la volontà di aumentare. I 70 mila sulla Torino – Lione sono per finanziare uno studio fatto dall’Università di Torino, per ovviare a un vuoto vista l’assenza del Commissario e della nomina nel precedente Osservatorio che ci sembrava opportuno colmare. È una base per il terzo lotto di opere complementari”.

 

 

Ucraina, Ruffino (Azione): “M5S rasenta irresponsabilità”

“L’atteggiamento dei Cinquestelle sull’aumento delle spese militari rasenta l’irresponsabilità. Se l’incremento sarà ‘massiccio’, ha detto Conte ieri in tv, il Movimento Cinquestelle dirà di no. Quindi mi chiedo: e se invece fosse consistente, rilevante o notevole? Come si schiereranno i grillini? In altre parole, è proprio il caso di dire, più che una questione di linea politica e di leadership (alle prese con voti elettronici e carte bollate) si tratta di una questione grammaticale. Un…‘massiccio’ sulla strada della coerenza”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione.

Mattarte, il Piemonte a Modenantiquaria

La casa d’arte e antiquariato di Verolengo

Ha preso il via il 26 marzo scorso, fino al prossimo 3 aprile,Modenantiquaria, manifestazione internazionale dedicata all’Alto Antiquariato, giunta ormai alla sua 35esima edizione. Designer, esperti e appassionati d’arte si ritrovano alla kermesse artistica di Modena, dove sono protagoniste le opere d’arte d’eccezione, garantite dai maggiori antiquari italiani e esteri.

Anche il Piemonte è presente a Modenantiquaria con la partecipazione, ormai consueta, di MATTARTE, realtà del territorio specializzata nella compravendita di arte e antiquariato, nata nel lontano 1896 come bottega d’arte. L’antiquariato ha, da sempre, rappresentato una passione di famiglia, anche negli anni Cinquanta, in cui era attivo Giovanni Matta, sensibile ai cambiamenti del mercato e capace di sviluppare ulteriormente l’azienda, introducendo anche il ruolo di casa d’aste. Oggi l’attività è arrivata alla quarta generazione con Pinuccia Matta e il marito Raffaello Lucchese, perito e esperto d’Arte del Tribunale di Torino.

Diverse le opere che MATTARTE, che gode di una affezionata clientela, espone a Modena, tra cui una coppia di dipinti di nature morte realizzate da Andrea Scacciati, nella fase più felice dell’attività dell’artista, negli anni Ottanta del Seicento. Andrea Scacciati, pittore di Casa Medici, favorito in particolar modo dalla granduchessa Vittoria, ma altrettanto apprezzato dal Granduca Ferdinando, mostrò una cultura figurativa capace di conciliare i preziosismi dei pittori fiamminghi e olandesi contemporanei, non tralasciando legami con le opere di Mario de Fiori.

Un altro dipinto di pregio esposto è quello intitolato “Madonna con il Bambino in trono e angeli musicanti”, realizzato a tempera su fondo oro, risalente al 1497. Il dipinto rappresenta il pannello centrale di un polittico, i cui laterali, San Filemone e San Giuseppe, Sant’Anna e San Francesco, sono conservati alla Pinacoteca di Brera a Milano. L’opera è stata notificata dai Beni Culturali Italiani.

Tra le altre opere presentate a Modenantiquaria figura anche l’olio su tela intitolato “Giochi di tre putti e due conigli” di Vittorio Amedeo Rapous  (Torino 1729-1800).

MARA MARTELLOTTA 

ModenaFiere

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