A Collegno un 44enne che cercava di difendere una donna è stato accoltellato da un uomo di 75 anni con un taglierino da 12 cm. Il tentato omicidio è avvenuto per un litigio tra padroni di cani. Il cane della donna, guardia giurata di 31 anni, non aveva il guinzaglio e avrebbe aggredito il cagnolino del pensionato. Nel litigio, il 44enne si è frapposto tra i due e si è preso una coltellata sul fianco sinistro. E’ stato trasportato d’urgenza alle Molinette dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico ma non è in pericolo di vita. L’anziano aggressore dovrà rimanere agli arresti domiciliari.
La passione per la moda è sempre stata un suo pallino ed è da questo leitmotiv che nasce l’idea di creare qualcosa di artigianale, unico e dal gusto un po’ retrò.
Susanna Guernelli, professoressa di chimica all’Università di Bologna, coltiva fin da piccola la passione per il crochet, alternando corsi di telaio all’esercizio dei ferri da maglia.
Dalla nonna eredita l’abilità del decoro manuale e il gusto per il bello, tanto che oggi le sue mani intrecciano con garbo e creatività la trama delle morbide sciarpe della linea “MY”.
“Ridare vita a filati di pregio inutilizzati – spiega Susanna – ma anche produrre con materiali come ciniglia, lana, canapa e cotone permette un recupero sostenibile senza incidere sulla qualità del capo”.
Nel 2004 nasce ufficialmente “MY”, pensata inizialmente per i più piccini: dalle babuche realizzate a crochet per i neonati fino ad arrivare al cuore delle donne milanesi, complice il noto marchio “La Milanesa” che decide di acquistare alcune delle sue creazioni. Da questo momento in poi “MY” diventa per molti sinonimo di artigianalità, esclusività e cura dei dettagli, le stesse caratteristiche che Susanna declina in ogni accessorio non solo dedicato alle donne come sciarpe, borse, fiori creati a maglia e unici nel loro genere, ma anche nella linea Kid, dai gilet ai maglioni, passando per i cappellini, rigorosamente in fibra naturale.
“La voglia di lavorare con le mani – prosegue la creativa bolognese – ha radici nella cultura popolare antica, tramandata da mia nonna e che considero un prezioso dono da non disperdere. Partendo dal materiale, che può essere un tessuto o un colore, studio la migliore commistione di antico e moderno”.
La pandemia degli ultimi due anni ha rappresentato però un punto di arresto per i progetti di “MY”, Susanna aveva finalmente trovato un concept store nel cuore del vivace capoluogo dell’Emilia Romagna, che rispecchiava il suo modo di intendere l’artigianalità e l’accoglienza del cliente ma il Covid ha fermato tutto. Tutto tranne la creatività e la voglia di riprendere in mano quel lavoro che tanto ama: con il supporto del brand “La Milanesa”, “MY” ha creato “Ripartiamo insieme dopo il Covid”, una piccola capsule di borse e flowers da appuntare ad abiti e accessori, per personalizzare anche la più semplice delle mise.
Una meraviglia per gli occhi e per i sensi, perdersi tra la sofficità dei filati e la leggerezza delle trame, un piacere a cui ogni donna non dovrebbe rinunciare. Curiosare tra i petali di fiori in cotone e lino, in quelli realizzati in lurex o addirittura nelle shopper a rete con l’interno foderato è una delizia.
La gamma dei colori dedicati alla produzione di borse spazia dai neutri alle nuance più accese, insomma ce n’è per ogni gusto e per ogni desiderio, personalizzabile e soprattutto realizzabile!
“MY” ha recentemente collaborato con un’altra artigiana piemontese, Sara Battaglino, creatrice del marchio albese “Un tè da matti”, che produce borse in pellami colorati e morbissimi.
L’idea nasce dalla volontà di “vestire” le shopper con un tocco estivo, la rete.
E dalle sapienti abilità di due creative infaticabili nascono gli “abiti” in filato lavorato a rete che colorano e distinguono le borse di Sara.
Opere d’arte di fattura interamente made in Italy ma soprattutto con la preziosità dell’handmade, un lusso che oggi pochi riescono ancora a portare avanti, sia per i costi dei materiali, delle ore di lavoro sia per il dilagare delle produzioni seriali e commerciali.
La qualità, l’amore per il prodotto e la ricerca continua premiano chi realizza, ma soprattutto appagano chi decide di acquistare un capo unico e senza tempo, riconoscendo l’eccezionale valore dell’artigianalità italiana.
Daniela Roselli
A quattro anni dalla riapertura al pubblico della Cappella della Sindone e dopo la restituzione dell’altare, avvenuta nel marzo 2021, durante la chiusura dei Musei Reali per la pandemia, anche la raggiera dorata torna a risplendere.
L’opera è stata realizzata grazie alla collaborazione tra i Musei Reali, il Teatro Regio di Torino e la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi e si inserisce nel più ampio intervento di restauro sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, con gli sponsor tecnici Iren Spa e Performance in Lighting. L’allestimento è stato realizzato con il contributo dell’Impresa Salvatore Ronga Srl.
La grande raggiera sommitale, compiuta dagli intagliatori Francesco Borello e Cesare Neurone tra il 1692 e il 1694, era parte integrante del progetto dell’altare realizzato da Antonio Bertola a partire dal 1688. Completamente distrutta nell’incendio del 1997, viene ora riproposta a compimento del lungo e complesso intervento di restauro, teso, fin dai suoi primi passi all’inizio degli anni Duemila, a una ricomposizione quanto più possibile fedele al progetto originario della Cappella della Sindone.
La raggiera è stata ricostruita grazie a un progetto coordinato per i Musei Reali dall’arch. Marina Feroggio, che è partito dallo studio dei documenti d’archivio e che ha affrontato anche tutte le problematiche di realizzazione, trasporto e montaggio. L’opera ha un diametro di 3,5 metri per un peso di circa 70 kg, ed è stata ricreata adattando e semplificando la forma del suo disegno originale, utilizzando legno Samba e cartapesta. Ogni elemento è stato ignifugato, trattato con gesso di Bologna, dorato a missione con foglia a imitazione oro, patinato con mordente color noce e rifinito con vernice trasparente per rallentarne l’ossidazione nel tempo. Per il trasporto e il montaggio è stato ideato un manufatto componibile in loco, con otto elementi da inserire tra le due piastre ovali di ferro.
«Il progetto di ricostruzione – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali – si è basato sulle fonti d’archivio, adattando e reinterpretando il manufatto per renderlo compatibile con le esigenze attuali. La raggiera restituisce alla sommità dell’altare la sua funzione scenografica di punto prospettico, soprattutto nella visione dalla navata della cattedrale. Il risultato è stato possibile grazie a un lavoro di squadra che ha coinvolto competenze diversificate, provenienti dai Musei Reali, dal Teatro Regio, dalla Soprintendenza di Torino e dal mondo imprenditoriale, che hanno lavorato in perfetta sintonia per raggiungere questo importante risultato».
L’intervento è stato finanziato anche grazie ai fondi donati dai cittadini torinesi e raccolti dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi all’indomani dell’incendio del 1997.
«La generosità dei lettori de La Stampa sostiene non solo i numerosi progetti di solidarietà sociale in corso, ma è attenta ai simboli dell’identità storica e civile della nostra città – dichiara Lodovico Passerin d’Entrèves, Presidente della Fondazione. – Specchio dei tempi negli anni ha dedicato grande impegno a supporto a Torino e al Piemonte. Ma anche in situazioni di emergenza, come la pandemia e, negli ultimi mesi, in supporto della popolazione ucraina. Un esempio unico, un orgoglio per la nostra città. Ancora una volta, cittadini e aziende hanno mostrato la vicinanza e l’attenzione ai più deboli».
La raggiera è ora riproposta in forma semplificata, per restituire l’impatto scenografico originario, grazie alla collaborazione con i Laboratori Artistici del Teatro Regio di Torino diretti da Claudia Boasso.
«Il Teatro Regio è un “marchio” autorevole e apprezzato in Italia e all’estero, ed è nucleo centrale del progetto culturale di Torino – dichiara il Sovrintendente del Teatro Regio Mathieu Jouvin – Sono molto felice di intraprendere il mio percorso alla guida di un Teatro così amato e integrato nel territorio. Lo spettacolo dal vivo è condivisione, partecipazione, sicurezza, fiducia, basi fondanti del sentirsi parte di una comunità, e questa è anche la mia visione di un Teatro che si apre al territorio e che si mette al servizio della collettività. Uno spirito di collaborazione che ha, da sempre, contraddistinto il Regio e che fa emergere anche all’esterno il patrimonio di competenze e professionalità che sono racchiuse in un grande Teatro. Preparazione, passione e cura per il dettaglio, che è il fiore all’occhiello dei nostri Laboratori Artistici, capaci di realizzare gli imponenti allestimenti di titoli d’opera, di esprimere tutta la sua versatilità nel collaborare con il cinema per la realizzazione di scenografie e ambientazioni, fino allo studio e alla esecuzione minuziosa di questa nuova splendida raggiera dorata per l’altare della Cappella della Sindone».
La collaborazione tra i Musei Reali e il Teatro Regio rientra nel Protocollo d’Intesa siglato nel 2021 per dare impulso a uno scambio di competenze volto ad accrescere le professionalità di entrambe le parti e ad arricchire l’offerta culturale da proporre alla comunità.
Il Protocollo è già stato attivato con successo in occasione della mostra Splendori della tavola, inaugurata il 17 marzo 2022 per celebrare i 161 anni dell’Unità d’Italia e per la quale il Teatro Regio ha curato la creazione dei costumi esposti nella Sala da Pranzo di Palazzo Reale fino al 17 luglio.
Il ripristino della raggiera ha completato l’opera di restauro della Cappella della Sindone e ha restituito al mondo l’insieme incomparabile di uno dei monumenti simbolo del Barocco europeo, vincitore nel 2019 del prestigioso riconoscimento European Heritage Awards–Europa Nostra per la categoria Conservazione.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 23 settembre 2022, quando i Musei Reali presenteranno La Cappella della Sindone tra storia e restauro, gli Atti del Convegno Internazionale di Studi che si è tenuto il 28 e il 29 settembre 2018, a corollario della riapertura al pubblico del monumento.
ph credits Andrea Guermani
Asd Dancing School: un successo al Campionato nazionale
Il campionato nazionale è ufficialmente finito e abbiamo portato a casa ottimi risultati!!
Sono davvero orgogliosa di tutte voi, abbiamo lavorato molto, ci siamo divertite, abbiamo riso un sacco,ci siamo emozionate, abbiamo risolto piccoli intoppi con lucidità e determinazione….posso dire che x la prima volta questa è stata la più bella e intensa trasferta della mia carriera da insegnante!
Un grande complimento alla mia cucciola Aurora x essere entrata nei 6 finalisti, su un’infinità di concorrenti, che rappresenteranno l’Italia agli europei,x aver commosso tutti con la tua dolcezza infinita e splendida interpretazione, x esserti emozionata a fine coreografia e aver fatto sentire tutto l’amore che ti porti dentro x il tuo nonno…bhe giuria e pubblico erano seriamente emozionati e ti sei presa un grandissimo applauso…brava vita mia Ti amo immensamente!! un grande complimento alla mia piccola Giulia anche lei entrata nei 6 finalisti che rappresenteranno l’Italia agli europei…il tuo giorno è stato difficile,c’era un gran vento che ti ha un po’ impanicata,ma sei stata una piccola grande professionista!! Poi ci sono loro…i miei gioielli del gruppo di danza contemporanea…non potrei essere più fiera …con la coreografia Sospiri…VICE CAMPIONESSE NAZIONALI – seconde classificate con accesso ai campionati europei!
Poi c’è il mio cuoricino pazzerello Aurora P. …ti è successo di tutto povera stellina …ma la tua coreografia Contatto ha colpito ancora, non temere tesoro mio, sii fiduciosa, riusciremo prima o poi a farla come vogliamo noi senza che ci chiedano la luna!! Ma nel frattempo ci portiamo a casa un accesso diretto ai campionati europei 4 su 4 Asd Dancing School.
Alessandra Colucci
Asd Dancing School
Ubriaco da record fermato dai vigili
La Polizia municipale di Moncalieri ha fermato una vettura in strada Revigliasco. L’alcol test effettuato sul conducente ha rilevato nel sangue la presenza di 2,8 grammi di alcol per litro, una quantità pari a 5 volte il limite di legge. L‘’uomo è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e gli e’ stata ritirata la patente.
Minaccia con un coltello i genitori e i carabinieri
Momenti di paura in via Mascagni a Nichelino dove un uomo, urlando frasi sconnesse, ha minacciato i passanti e i genitori con un coltello. Arrivati i carabinieri ha minacciato anche loro. I militari lo hanno bloccato ed è stato portato in ospedale.
Sarà presieduto dal magistrato Alberto Perduca e ne faranno parte istituzioni e stakeholders pubblici e privati
“Sta lavorando duro, scelta presidente entro settembre”. Leone in pole
QUARTA DOSE OVER60 IN PIEMONTE
Preadesione da giovedì 14 luglio su www.ilPiemontetivaccina.it
“Il Piemonte oggi è la regione italiana con la percentuale più alta di quarte dosi già somministrate e siamo pronti a partire subito per rispondere con elasticità anche a questa nuova fase della campagna vaccinale, perché non ci siamo mai fermati”: lo dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio insieme all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi.
“Continueremo a gestire la quarta dose, come fatto con la terza – spiegano il Presidente e l’Assessore – inviando un sms agli aventi diritto, perché essendo a tutti gli effetti un richiamo è giusto che sia il sistema sanitario a convocare coloro che hanno già maturato i tempi in modo da garantire la massima copertura possibile. In questa prima fase, però, per rendere il sistema più efficace ed efficiente e venire incontro ai cittadini, dato che molti nel periodo di luglio e agosto saranno in vacanza e potrebbero non riuscire a rispettare l’appuntamento, attiveremo una specifica pre-adesione che consentirà di ricevere la somministrazione entro 10 giorni e in parallelo sarà possibile la prenotazione anche in farmacia oppure vaccinarsi dal proprio medico di famiglia se vaccinatore. Il nostro grazie va a tutto il sistema sanitario per lo sforzo che sta facendo in questo momento per portare avanti con grande dedizione l’attività vaccinale accanto al lavoro enorme per recuperare le liste d’attesa. E grazie anche ai medici di famiglia e alle farmacie, ancora una volta al nostro fianco per aiutarci in questa nuova fase della battaglia contro il Covid”.
A partire da giovedì 14 luglio, quindi, gli over60 (in particolare le persone tra i 60 e i 79 anni) potranno preaderire alla quarta dose sul portale www.ilPiemontetivaccina.it, in modo da ricevere l’sms con l’appuntamento presso uno degli hub delle Asl per la somministrazione entro 10 giorni.
In alternativa, dopo aver preaderito sul portale regionale, da venerdì 15 luglio sarà possibile anche recarsi in una delle farmacie aderenti e prenotare la somministrazione della dose.
Sarà possibile fare la quarta dose anche dal proprio medico di famiglia se vaccinatore.
Si ricorda che per riceverla devono essere già trascorsi 120 giorni dall’ultima dose somministrata o dalla positività al Covid. Sono oltre 620 mila gli over60 che hanno già maturato i tempi per il secondo booster.
Per quanto riguarda i fragili over12, come avvenuto finora, saranno invece le strutture che li hanno in cura a procedere alla convocazione diretta per la somministrazione della quarta dose.
Ad oggi in Piemonte sono state già somministrate oltre 280 mila quarte dosi alle platee autorizzate finora, ovvero immunodepressi, over80, fragili over60 e ospiti delle Rsa.