ilTorinese

Il mese più crudele

IL PUNTASPILLI di Luca Martina

Il 2022 è, secondo il calendario cinese l’anno della tigre, un segno caratterizzato da un segno da grande innovazione, cambiamento e rinnovamento ma anche impulsività e azione.

 

Per il mondo e per i mercati finanziari però i primi quattro mesi sono trascorsi sotto il segno dell’orso (che è utilizzato per rappresentare i periodi negativi mentre per quelli favorevoli è utilizzato il Toro).

 

L’orso russo si è rumorosamente destato dal proprio letargo, dal quale aveva già dato da tempo segnali di un sonno agitato da progetti bellicosi, scatenando una guerra dalle conseguenze e dalla durata imprevedibile.

 

Anche sulle piazze internazionali l’orso è imperversato: si è trattato infatti del peggior inizio d’anno da quarant’anni a questa parte per i mercati obbligazionari (deputati storicamente a rendere stabili i portafogli degli investitori) mentre per quelli azionari, prendendo come riferimento quello statunitense, bisogna ritornare ai primi quattro mesi del 1939 per assistere a un esordio d’anno più negativo.

 

La Terra ci appare da un qualche di tempo davvero desolata, proprio come la descriveva, pochi anni dopo la fine della Prima guerra mondiale, Thomas Stearns Eliot nel suo poema “Wasteland”, ferita com’è da malattie (la pandemia) e da un conflitto che pensavamo non più possibile nel nostro continente.

 

Possiamo allora ben dire che aprile è stato, per parafrasare il poeta americano, il mese più crudele avendo assistito ad una discesa del 10% dell’indice Standard and Poor e del 15% del Nasdaq.

 

Non mancano certo gli argomenti che possono aiutarci a comprendere meglio quanto avvenuto.

 

L’inflazione, risuscitata dopo molti anni dalla ripresa seguita alla prima ondata pandemica e resa più pervicace dall’aumento delle materie prime provocato dalla guerra in Ucraina, ha provocato l’aumento dei tassi di interesse (la cui funzione è quella di proteggere il potere di acquisto delle somme prestate fino al momento della loro restituzione) e questo, per la nota relazione inversa, si è tradotto in pesanti perdite per i titoli obbligazionari.

 

L’aumento dei prezzi si sta riflettendo nel rallentamento della crescita (così ben avviata nel 2021) e, conseguentemente, degli utili futuri delle società quotate in borsa ed in particolare di quelle che, grazie alle loro promettenti prospettive, godevano di valutazioni molto elevate e che sono perciò state punite con pesantissimi ribassi.

 

Ne sono un esempio il poker di titoli più amati, almeno sino a poco tempo fa, dagli investitori, i cosiddetti FANG (Facebook/Meta, Amazon, Netflix e Google/Alphabet), che hanno lasciato sul terreno negli ultimi sei mesi circa il 70% del loro valore.

 

Come se non bastasse, la pandemia non è stata ancora debellata, sebbene si manifesti ora fortunatamente con minore gravità, e la Cina, con la sua tolleranza zero, sta trascinando la propria economia in una fase di pericoloso (anche per il resto del mondo) stallo.

 

Il rischio che tutto ciò ci stia conducendo ad una severa recessione è ora quantomai reale.

 

Le banche centrali sono impegnate nella missione di spegnere le scintille (ormai tramutatesi in incendi) inflazionistiche a costo di fare annegare la ormai fragilissima crescita economica; il Fondo Monetario Internazionale prevede ancora per il 2022 uno scenario positivo per il PIL americano, +3,7%, ed europeo, intorno al +2% ma presto verrà quasi certamente rivista ulteriormente al ribasso.

 

Oggi e domani i signori del denaro della Federal Reserve si riuniranno a Washington per decidere il prossimo aumento dei tassi di interesse; l’opinione più diffusa è che sarà dello 0,5% ma l’attenzione sarà in gran parte rivolta al messaggio del governatore Jerome Powell che, come d’uso, accompagnerà la decisione per cogliere, dall’analisi attenta del testo, quali pensieri si aggirano nella sua preoccupatissima mente e le sue intenzioni sulle mosse future.

 

Le preoccupazioni sono state rafforzate anche dai dati pubblicati la scorsa settimana sul PIL statunitense: la discesa dell’1,4% ha rappresentato uno shock ma occorre considerare che la discesa (evento piuttosto raro e spesso anticamera di una recessione) è da attribuire al peggioramento degli scambi commerciali con l’estero (che ha un andamento molto erratico) e quello dell’accumulo delle scorte (salite tantissimo l’anno scorso, per il riapprovvigionamento delle aziende dopo le chiusure dovute alla pandemia).

 

Il “cuore” dell’economia americana nel primo trimestre, escludendo le esportazioni nette e le scorte, è cresciuto invece di un non disprezzabile 3%.

 

La situazione è quantomai in bilico ma potrebbe ancora tradursi in un rallentamento che, non appena lo stato di emergenza cinese sarà stato rimosso (come avvenuto nel 2020), la crisi Ucraina stabilizzata (si spera con un cessate il fuoco ed un accordo equilibrato tra le parti in causa) e le banche centrali più caute sulle future restrizioni monetarie, non degeneri in una pesante stagflazione (situazione ben più grave, dove l’inflazione si accompagna ad un forte aumento della disoccupazione ed alla recessione).

 

Qualche speranza viene proprio dal gigante asiatico dove il Presidente Xi Jinping ha annunciato al Politburo, tenutosi venerdì scorso, la volontà di sostenere l’obiettivo di una robusta crescita, pari al 5,5%, per quest’anno (al momento pare piuttosto ambizioso e per essere raggiunto sarà necessario riaprire presto tutte le città e le attività economiche attualmente in quarantena).

 

Con i se ed i con ma non si fa certo la storia ma quello che è certo è che concentrarsi eccessivamente sugli avvenimenti, giorno per giorno, può fare perdere la prospettiva (e la lucidità) complessiva.

L’orso potrebbe presto stancarsi e prendersi una pausa, soddisfatto dello scompiglio che ha portato in pochi mesi (il rallentamento della crescita potrebbe essere sufficiente ad interrompere  la spirale innescata dalla salita delle materie prime), oppure continuare ad aggirarsi famelico e nervoso ancora per qualche tempo.

 

Ci conforta ricordare che il maestoso plantigrado non resta mai troppo lontano dalla sua tana (le recessioni sono relativamente rare e di durata più breve delle fasi economiche positive) e che reagire in modo scomposto, arrivati a questo punto, non sembrerebbe la scelta migliore.

 

L’anno che sembrava iniziare sotto i migliori auspici, con la pandemia che stava riducendo la sua pericolosità ed ampi piani di rilancio economico, è stato sinora avarissimo di soddisfazioni.

 

Quanto è successo ci ricorda come le previsioni non sono per nulla difficili: la cosa complicata è, piuttosto, azzeccarle.

 

Prevedo che i prossimi mesi saranno molto, molto interessanti.

 

 

Prosciutto DOP e salame IGP a Cibus

Dal 3 al 6 maggio, il Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo D.O.P. e il Consorzio di Tutela del Salame Piemonte I.G.P. parteciperanno congiuntamente a Parma alla 21° edizione di Cibus, una delle più importanti manifestazioni fieristiche al mondo nel campo del food. La scelta dei due Consorzi è stata quella di promuoversi congiuntamente con l’obiettivo di far conoscere e apprezzare il grande e diversificato patrimonio della salumeria piemontese. I due Consorzi di Tutela saranno presenti a Cibus, nell’ambito di uno stand comune, nel padiglione 02, stand I 037, dove racconteranno e presenteranno i prodotti e li proporranno in degustazione. “La nostra presenza congiunta a Cibus ha un valore particolare – spiegano Chiara Astesana e Daniele Veglio – rispettivamente presidente del Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo e presidente del Consorzio di Tutela del Salame Piemonte – In primis, in un momento di congiuntura particolarmente difficile, vogliamo fare squadra, unire le forze per valorizzare le nostre produzioni. In secondo luogo, si vuole proporre i due salumi piemontesi, che vogliono farsi conoscere sempre più, in un ambito nazionale e internazionale superando la logica dei localismi e delle divisioni ma cercando di fare sistema per uscire dall’isolamento che spesso il Piemonte patisce”.

Isabella Pezzoli, Giovane Ambasciatrice di Torino: l’Italia aumenti il contributo al Fondo Globale

Isabella Pezzoli, 21 anni di Torino e Giovane Ambasciatrice dell’organizzazione anti-povertà ONE, si è recata a Roma per rivolgere un messaggio ai rappresentanti politici in occasione della settimana mondiale dell’Immunizzazione.
Pezzoli e gli altri Giovani Ambasciatori, hanno esortato alcuni dei rappresentanti alla Camera e al Senato, tra cui l’On. Ettore Rosato e la Sen. Maria Domenica Castellone, ad aumentare il contributo dell’Italia al Fondo Globale, un’organizzazione internazionale per la lotta all’AIDS, tubercolosi e malaria che ha salvato 44 milioni di vite fino ad oggi.
“Come giovane attivista di ONE – ha sottolineato Pezzoli – mi batto affinché tutte le persone, in qualsiasi parte del mondo, possano condurre una vita dignitosa e avere accesso a pari opportunità. Con la campagna di rifinanziamento del Fondo Globale si presenta all’Italia l’opportunità di rinnovare in modo ambizioso il proprio impegno sul fronte della salute globale, per proteggere tutti, ovunque dalle malattie più letali. Ma la pandemia ha reso la lotta contro queste malattie più dura, e per la prima volta in una generazione abbiamo visto la minaccia di AIDS, TBC e malaria aumentare.”
Nel febbraio 2022 il Fondo Globale, infatti, ha lanciato la sua settima campagna di rifinanziamento per il periodo 2024-2026, annunciando la necessità di almeno $18 miliardi, per potere porre fine a HIV, TBC e malaria e costruire sistemi sanitari resilienti e sostenibili in preparazione a minacce pandemiche future.
Pezzoli ha aggiunto: “sono entusiasta del supporto ricevuto dai rappresentanti politici italiani. Noi Giovani Ambasciatori ci auguriamo che ora il Governo italiano dia seguito a un maggiore investimento di 208 milioni per contribuire a garantire che il Fondo Globale sia pienamente finanziato e possa continuare il suo lavoro salvavita.”
Martina Nuti, Responsabile advocacy e politiche per ONE Italia, ha dichiarato: “Nonostante tutte le sfide che dobbiamo affrontare – siamo all’apice di una delle più grandi conquiste della storia umana. La scienza ci ha dato gli strumenti per sconfiggere finalmente le malattie più pericolose della storia dell’uomo – e due decenni di progresso ci hanno dato le conoscenze e le abilità per portare questi strumenti dove sono più necessari. È fondamentale che l’Italia e gli altri leader mondiali, si impegnino affinché sia garantito il diritto alla salute ovunque.

Noi di ONE non siamo i soli a sostenere questa necessità: da un sondaggio condotto con YouGov sulla salute globale abbiamo rilevato che 2 italiani su 3 ritengono che il governo italiano debba investire di più in organizzazioni internazionali che rafforzano sistemi sanitari dei paesi più poveri e contribuire in maniera decisiva alla lotta contro le malattie prevenibili. Chiediamo al governo italiano di rispondere agli appelli dei nostri Giovani Ambasciatori e Ambasciatrici, e si impegni ad aumentare il contributo al Fondo Globale.”

Il futuro dell’auto

IL FUTURO DELL’AUTO
Difendiamo il lavoro, difendiamo Torino

Mercoledì 4 maggio, ore 17.00
Collegio Artigianelli – Sala delle Idee
Corso Palestro, 14 – Torino
Incontro organizzato da Torino Bellissima su scenari ed effetti della transizione all’elettrico sull’indotto torinese.
 
***
 
Paolo Damilano Fondatore e leader di Torino Bellissima
 
ha invitato a discuterne
Pierpaolo Antonioli CEO di Punch Torino
Miriam Sala Responsabile Area Studi e Statistiche di ANFIA
Mino Giachino Leader dell’Associazione Sì Tav Sì Lavoro Sì Ambiente
On. Riccardo Molinari Capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati
Modera
Filomena Greco Il Sole 24 Ore

Marcos Lutyens per “Incroci” alla Gam

Da maggio a luglio 2022

INCROCI =||= CROSSROADS

PUBLIC PROGRAM
Per la mostra “Una collezione senza confini”

in collaborazione con Phillips Collection di Washington, DC

e la Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia

 

GAM Torino

Via Magenta, 31 – Torino

 

Primo appuntamento:

Martedì 3 maggio ore 16 workshop con MARCOS LUTYENS

Posti limitati prenotazioni su infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Marcos Lutyens

 

Nell’ambito del programma “La democratizzazione della cultura: i musei come agenti di inclusione sociale” ideato e promosso dalla Phillips Collection di Washington, DC e dalla Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia, che nel 2021 ha coinvolto alcuni musei italiani in un programma di workshop, la GAM di Torino – da un’idea di Antonella Angeloro, Arianna Bona, il Dipartimento Educazione GAM  e Angela Benotto Ufficio Relazioni Internazionali di Fondazione Torino Musei – organizza un ciclo di incontri legato alla mostra “Una collezione senza confini. Arte Contemporanea Internazionale dal 1990” dedicati all’inclusione sociale e al coinvolgimento di nuovi pubblici.

 

Il fulcro del programma è il dibattito sul “nuovo ruolo sociale” svolto dai musei nella nostra società moderna: la loro capacità di promuovere l’inclusione di un pubblico che sta cambiando e che richiede attenzione e coinvolgimento mirato: l’arte deve essere accessibile per una audience allargata.

Il progetto si sviluppa tra maggio e luglio e prevede un focus su alcuni artisti – Marcos Lutyens, William Kentridge, Marina Abramovic, Antony GormleyChen Zhen – e le loro rispettive opere, scelte tra le 57 esposte di 33 artisti internazionali.

 

Sono lieto che il Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Milano abbia portato rappresentanti della rinomata Phillips Collection di Washington, DC alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Torino per collaborare a iniziative che promuovono la diversità, l’equità e l’inclusione nelle attività divulgative del museo – sostiene Robert Needham, Console Generale degli Stati Uniti a Milano – La nostra speranza è che questo programma non contribuisca solo a rafforzare le iniziative culturali ed educative dirette a un pubblico diversificato e a costruire un più forte senso di comunità, ma getti anche le basi per collaborazioni future tra la Phillips Collection e altri musei del paese. Siamo convinti del fatto che non solo arte e cultura siano di vitale importanza per società forti, ma che una società è forte solo quando è anche inclusiva e dà forza a tutti gli individui che la compongono. Siamo grati del fatto che GAM condivida la nostra visione e abbia lavorato con tanto impegno per raggiungere un pubblico diversificato, creare opportunità educative e migliorare l’accessibilità della sua collezione.

 

Questo ciclo di incontri permette a culture e idee differenti di incontrarsi. L’arte è una pratica terapeutica, ha effetti sulla salute e sul benessere della psiche, dello spirito e del corpo. Le opere scelte per il Public Program contengono il racconto di un’esperienza personale dell’artista che rimanda ad altri insegnamenti per un confronto intellettuale, emotivo e fisico.

 

Gli incroci con altre discipline possono attivare un momento di incontro e confronto in cui ritrovare la propria dimensione tra arte, quotidiano e benessere. Tutti gli appuntamenti prevedono una presentazione dell’opera da parte del curatore della mostra, un approfondimento a cura dello specialista di altra disciplina e una attività pratica. I temi includono l’ipnosi e la meditazione, la cristalloterapia, l’uso delle erbe per la cura del corpo, la pratica yoga, il disegno e intessitura.

 

Inaugura il progetto il workshop di un ospite speciale: Marcos Lutyens, artista britannico di fama internazionale con sede a Los Angeles, California. Con i suoi progetti Lutyens cerca di interrompere i modelli interiorizzati del pensiero rivolgendosi all’esplorazione della percezione sensoriale, della sinestesia e della mente inconscia, usando spesso l’ipnosi come parte delle sue performance. La pratica artistica di Lutyens mira al benessere psichico ed emotivo del suo pubblico guidando abilmente i partecipanti in esercizi ipnotici che influenzano i livelli più profondi della loro psiche. Le sue opere prendono forma in installazioni, sculture, disegni, cortometraggi, scritti e performance.

Nelle sue esplorazioni della coscienza, Lutyens ha collaborato con i celebri neuroscienziati V. Ramachandran e Richard Cytowic, oltre ad aver studiato con sciamani di culture diverse. In seguito a queste indagini e ricerche, ha inoltre lavorato con gli stati inconsci dei visitatori in musei, gallerie e biennali di tutto il mondo, fra cui il Guggenheim Museum, New York, Palazzo Grassi, Venezia, The Royal Academy of Arts, London, e ha partecipato a dOCUMENTA(13), Kassel, alla Biennale di Venezia, di Istanbul e dell’Havana

 

IL PROGRAMMA

 

Martedì 3 maggio ore 16

INSIDE WOR(L)DS OF THE MIND

WORKSHOP CON MARCOS LUTYENS

Score for Jeune d’Anvers: La main aux eaux, 2016 di Marcos Lutyens, 2016, mixed media

In lingua inglese – Ingresso libero Posti limitati

 

Marcos Lutyens porterà il pubblico a vivere un’esperienza meditativa, tramite un processo che accompagna a guardare e comprendere in modo diverso l’arte e il mondo intorno e che permette di riconnettersi ai mondi interni della mente. I partecipanti saranno guidati dall’artista attraverso diversi momenti che comprendono una breve visita alla sua installazione in mostra, una seduta di meditazione ipnotica e una fase creativa, in cui saranno chiamati a manipolare pezzi di argilla cruda e, rimanendo in uno stato di rilassatezza, saranno incoraggiati a tracciare le loro forme-pensiero interiori nel sale con la punta delle dita. L’opera in mostra Score for Jeune d’Anvers: La main aux eaux era stata concepita per la mostra Organismi, (2016) ed è stata donata dall’artista alla Collezione Permanente della GAM

 

Ingresso libero posti limitati. Prenotazioni via mail: infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

Domenica 19 giugno ore 15.30

TRAMA E ORDITO. IL PENSIERO È UN FILO

INCONTRO CON NOEMI DI NUCCI, ARTISTA TESSILE

Moscow: the Nose Series City of Moscow di William Kentridge, 2009

Arazzo in lana di mohair tessuta a mano al The Stephens Tapestry Studio, Johannesburg

 

Noemi Di Nucci, textile artist e designer, si occupa di tessitura di arazzi su telaio verticale e orizzontale usando materiali convenzionali e non, tappeti, installazioni, mixed media e scenografie teatrali: ha realizzato le installazioni per l’Estate Romana, per il Comune di Roma e per il Comune di Firenze nell’ex manicomio San Salvi.

I suoi progetti sono caratterizzati dall’unione tra tecniche tradizionali e sperimentali, studio del segno, della forma e del colore e influenze stilistiche contemporanee. Scrive e tiene workshop basati sulla percezione visiva, anche legata ad argomenti specifici, e sulla tessitura di arazzo.

L’incontro con Noemi Di Nucci sarà focalizzato sull’opera Moscow: the Nose Series City of Moscow di William Kentridge: l’arazzo in lana di mohair tessuta a mano presente in mostra è stato prodotto al The Stephens Tapestry Studio di Johannesburg, da Marguerite Stephens e dalle sue collaboratrici, che così descrive il processo: «Quando Kentridge ci consegna il design, subito sembra impossibile tradurlo in un arazzo. Kentridge realizza delle forme di carta nera incollate su una superficie di carta o cartone completata da spilli, scotch e altri materiali. Ci disegna sopra e ogni singolo segno che ha fatto, noi lo reinterpretiamo così che possa essere intessuto.» Durante il workshop ci si concentrerà sul dinamismo del segno e sul senso del bianco e nero. In questo modo i partecipanti potranno disegnare il bozzetto su carta o cartone, metodo che utilizza lo stesso Kentridge, compiendo poi l’intero processo che dalla scelta cromatica porta alla tessitura vera e propria.

 

Costo: 15 € compreso biglietto di ingresso al museo

Posti limitati prenotazioni su infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

sabato 25 giugno ore 15.30

LA MAGIA DEI CRISTALLI, MEMORIA E VIBRAZIONI

INCONTRO CON ELISA TESTA, CRISTALLOTERAPEUTA

The Communicator di Marina Abramović, 2012

Cera con lapislazzuli, malachite, aragonite, cristalli, quarzo, ossidiana, vetro

Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

 

Elisa Testa si occupa di cure naturali e in particolare di trattamenti energetici. Ha conseguito il diploma di abilitazione in Pranopratica con approfondimenti in altre tecniche, che utilizza in modo complementare alla cura energetica, quali la cristalloterapia, l’oligoterapia e l’erboristeria. Nel 2015 ha conseguito l’attestato di terzo livello nel metodo “La via dei Cristalli – livello 3 Pratictioner”, percorso di formazione teorico-pratica di tre livelli sulla Cristalloterapia. Ha seguito numerosi corsi di formazione sulle tradizioni sciamaniche, formandosi con Sciamani del centro e sud America e con Medicine Men nativi americani. Come docente conduce corsi di cristalloterapia presso l’Università Popolare “A.E.ME.TRA”. Oltre a numerose conferenze sui temi delle sue specializzazioni, conduce corsi di base e seminari sullo sciamanesimo, cultura celtica, equilibrio energetico ed altre tematiche affini. Nel mese di marzo è uscito il suo nuovo libro “Guarire il Karma” (Decima Musa Edizioni).

Con l’aiuto di Elisa Testa si esploreranno tutte le proprietà curative e le caratteristiche energetiche dei cristalli e delle pietre che fanno parte dell’opera The Communicator di Marina Abramović, oltre all’utilizzo per il benessere personale. Seguirà una meditazione guidata con i cristalli negli spazi esterni della GAM tra cui l’Arena Paolini, anch’essa costellata da marmi preziosi e minerali.

Camminando per 2.500 km lungo la Grande Muraglia, Marina Abramovic riflette sul terreno che calpesta: argilla, terra, minerali e rocce svelano una connessione con energie fisiche e mentali. In seguito a questa esperienza, nel 1989 Abramovic giunge in Brasile dove si concentra su nuovi lavori con i cristalli i Transitory Objects creati nelle miniere di Maraba. Queste opere includono cristalli che come connettori, ci riportano alla Terra, alla natura, trasmettono energie, generano percorsi mentali e sono come computer che contengono la storia del pianeta e le nostre memorie. Così descrive The Communicator: «ho deciso di creare una replica del corpo umano, associando i minerali agli organi vitali» e ancora, «Penso ai cristalli come a un’agopuntura alla testa, puoi tenere la scultura sul comodino e mentre dormi, avviene la cura. L’idea è di usarli come un voodoo benefico.» Durante l’incontro scopriremo che ogni minerale possiede caratteristiche specifiche e proprietà terapeutiche particolari.  I cristalli hanno una valenza importante, in quanto vengono attraversati dalla luce che assorbono e in parte rilasciano, di conseguenza hanno la possibilità di immagazzinare energia e trasmetterla lentamente ai nostri corpi sottili. Tale caratteristica, unita alle proprietà tipiche di un determinato cristallo, permette di intervenire sulle cause energetiche che danno origine a quegli stati di disagio emotivo che in ciascuno di noi si possono manifestare in modo differente.

 

Costo: 15 € compreso biglietto di ingresso al museo

Posti limitati prenotazioni su infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

sabato 2 luglio ore 15.30

CORPI IMMAGINATI E CORPI PERCEPITI: LE DIVINITÀ DEI SENSI

INCONTRO CON DEVIDATTA (DAVIDE BERTARELLO), INSEGNANTE DI YOGA

Here and There di Antony Gormley, 2002

Ghisa

Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

 

Devidatta (Davide Bertarello) ha trovato una seconda vita quando all’età di 33 anni si è trasferito da Torino in India, dove è vissuto per undici anni. La pratica dello yoga è arrivata come naturale risposta ai quesiti esistenziali cui tutti ci confrontiamo. In India ha iniziato lo studio dello yoga presso lo Shivananda Ashram di Rishikesh, proseguendo poi presso la Agama Yoga School sotto la direzione di Swami Vivekananda Saraswati. A Varanasi la pratica dello yoga ha lasciato spazio a quella dello Shivaismo del Kashmir, sotto la guida di Mark Dyczkowski e Bettina Baumer, discepoli di Swami Lakshman Joo, l’ultimo maestro che ha incarnato questa tradizione, e che è direttamente legato ai grandi maestri illuminati, come Abhinavagupta. Sempre a Varanasi ha conseguito il diploma in yoga presso la Benares Hindu University.

Tornato in Italia nel 2013, ha fondato Satatam Yoga, scuola di Yoga e Tantra, che ha sede a Torre Pellice (Torino), dove vive e trasmette questa tradizione di yoga non duale.

 

Negli anni settanta Antony Gormley vive per tre anni in India, dove apprende le pratiche di meditazione e auto osservazione, esperienza che caratterizzerà la sua ricerca artistica. Per l’artista è fondamentale scrutare la natura mutevole del corpo e della mente, sviluppando una capacità d’introspezione così profonda che permette di liberarsi gradualmente da tensioni mentali, condizionamenti, paure. La contemplazione e la consapevolezza si proietta nello spazio della scultura installazione dove avviene l’incontro tra due vite: quella dell’artista e quella dello spettatore.

L’incontro è ispirato a Here and There di Antony Gormley ed è immaginato come un momento in cui sperimentare direttamente nell’ambiente a noi più vicino, il corpo fisico, la possibilità di usare un risveglio sensoriale profondo per abbandonare i filtri dei costrutti mentali. Quando il pensiero viene abbandonato attraverso la continua presenza sulle percezioni, il corpo non è più immaginato, ma profondamente sentito, e l’esperienza si libera da una dimensione limitata e personale per divenire espansa, universalizzata.   Si inizierà da una breve condivisione di alcune stanze di un tantra della tradizione shivaita per immergersi in una condizione di consapevolezza, e si proseguirà con un’esperienza corporea tranquilla, naturale, attraverso asana yoghici, per lasciarsi andare ad un’espansione di coscienza in azione.

 

Costo: 15 € compreso biglietto di ingresso al museo

Posti limitati prenotazioni su infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

Sabato 9 luglio ore 15.30

VIRUS CULTURALE: ARTE E MEDICINA

INCONTRO CON ZHEN ZHEN ZHU, ESPERTA DI MISCELE DI ERBE E TÈ PREGIATI

Diagnostic Room di Chen Zhen, 2000

GAM – Torino

6 disegni: inchiostro di china su carta, legno, vasi da notte, metallo, vetro, paglia, cenere di giornali, 378 erbe medicinali cinesi, zucche

 

“Da millenni i cinesi adoperano le erbe. Secondo la medicina cinese la salute non significa assenza di malattia, ma di un modo di vivere equilibrato. Credo nella scienza, ma questo non mi impedisce di credere anche in altri mezzi. Voglio adoperare il mio corpo come un laboratorio di riflessione che mi permetta di allargare la mia visione del mondo e dell’arte.” Chen Zhen (dal testo in catalogo Avvistamenti, GAM, “Elogio della Magia Nera”, 2000).

Zhen Zhen Zhu è un’esperta in miscele di erbe e tè pregiati che, per curiosità e interesse personale, ha iniziato un percorso di studio approfondito sulle proprietà benefiche di queste foglie. Tale passione ha radici nelle sue origini cinesi, che l’hanno stimolata a ricercare e combinare gusti e sapori con conoscenze sulla medicina tradizionale del suo paese. Per far conoscere meglio la sua cultura e i suoi tè, nel 2019 ha fondato il marchio Zhencha, seguito da uno shop online personale che non solo è aperto alla vendita di svariati prodotti riguardanti il mondo del tè e delle tisane ma è anche un luogo di condivisione in cui pubblica articoli divulgativi e informativi.

Con l’aiuto di Zhen Zhen Zhu si indagheranno le caratteristiche principali della tradizione medicinale cinese e le proprietà delle erbe contenute nei 378 cassetti che fanno parte dell’installazione, partendo dal metodo di autodiagnosi descritto nei disegni. A seguire, una degustazione di tè e tisane dalle proprietà curative con spiegazione di come depurare e curare il fisico attraverso miscele di erbe da bere.

 

Costo: 15 € compreso biglietto di ingresso al museo

Posti limitati prenotazioni su infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Eurovision Village, cresce il palinsesto: in arrivo nuovi artisti

Cresce il palinsesto di Eurovision Village, tra progetti inediti e nuove proposte. Al Parco del Valentino sabato 7 Maggio giungerà infatti la giovane cantante cmqmartina, aka Martina Sironi, rivelazione di XFactor 2020 che presenterà i due nuovi singoli ‘Serpente’ e ‘Sparami’, entrambi in classifica nella hit parade nazionale. A oggi ha due dischi all’attivo, 130mila followers e oltre 10milioni di stream. Nella giornata inaugurale, inoltre, si esibirà anche G Pillola, nome d’arte di Guglielmo Perri, classe 1995, artista nato e cresciuto a Genova che affonda le sue radici nel mondo hip hop contaminandolo però sempre con altri generi. Trapiantato a Torino dal 2017, vede queste contaminazioni assorbire il genere di partenza fino a virare del tutto verso il pop alternativo con il quale si racconta congelando piccoli momenti di quotidianità.

Il 9 Maggio suonerà un musicista d’eccezione: Fabrizio Sandretto, non vedente dalla nascita, con oltre 160 concerti al suo attivo, 42 anni, un diploma e un dottorato in Musicologia ‘Specialità Pianoforte’ al Conservatorio Ghedini di Cuneo. Il Maestro Sandretto è l’unico pianista concertista cieco d’Italia. Definito il ‘pianista del buio’ ha raggiunto la maturità della tecnica e la professionalità nell’esibizione con l’impegno, lo studio e la costanza. La musica è lo strumento utilizzato dal Maestro per vivere ed esprimersi, per conoscere e raccontare tutto il mondo che custodisce in sé.

Mercoledì 11 Maggio, nella giornata chiamata Torino Calling perché volta a rappresentare la straordinaria ricchezza che la Città di Torino ha da offrire dal punto di vista musicale e artistico, si è aggiunto un superguest, Ensi, torinese di nascita, icona del rap italiano che porterà sul palco una proposta artistica originale, TORINO STATE OF MIND. Nella prestigiosa cornice internazionale dell’EuroVision Village, Ensi, accompagnato in consolle da Dave_Zeta, si farà padrino della scena di casa e porterà sul palco tutte le nuove sensazioni del Rap e dell’Urban targato Torino. Uno show unico dove i diversi stili, le contaminazioni e i volti della nuova generazione si alterneranno dando un’unica voce alla città. Con lui si esibiranno anche Axell, Rico Mendossa, Diss Gacha, Cicco Sanchez, Angelino Panebianco, O.D.T.,  Oliver Green, Thai Smoke, Santi, Joelz, Michael Sorriso, Manny Rivera, Sean Poly and more.

Sempre l’11 Maggio, in una programmazione che riserverà ancora molte sorprese, tra reunion e produzioni originali, debutterà una nuova band, Paloma. Un trio pop musicale composto da Alessandro Bossi, aka Kiol, giovane artista con all’attivo di più di 200 concerti come headliner e come spalla di musicisti del calibro di Joan Baez, Jack Savoretti, Eros Ramazzotti, Placebo, Natalie Imbruglia, Patti Smith, Negrita e tanti altri si unisce a Domiziano Luisetti, chitarrista con alle spalle più di 400 concerti in tutta Europa e Pietro Giay, produttore con all’attivo un EP e numerosi singoli come cantautore solista grazie ai quali ha aperto concerti di artisti come The Zen Circus, Frankie Hi-Nrg e molti altri ancora.

Venerdì 13 Maggio ha confermato la sua presenza a Eurovillage la rapper Beba, all’anagrafe Roberta Lazzerini, uno degli astri nascenti dell’hip hop italiano. Prima rapper a partecipare al format di culto Real Talk, porterà il proprio talento e la propria energia per proporre una musica dallo stile prettamente femminile. I temi affrontati nei testi e le produzioni musicali al passo coi tempi, unite a un’attitudine che non fa il verso agli uomini, infatti, definiscono subito un immaginario e un linguaggio inclusivi e, anche per questo, non comuni.

La sostenibilità parla il linguaggio universale della musica grazie a Lavazza e a Mace (pseudonimo di Simone Besussi), dj e uno tra i più importanti e riconosciuti producer della scena musicale italiana. L’artista porta sul main stage di Eurovision Village – venerdì 13 maggio dalle 22 alle 23 – un’emozionante djset accompagnato da una suggestiva ambientazione ispirata al progetto The Blended Orchestra. Protagonisti sul palco insieme a Mace saranno infatti alcuni degli strumenti inediti fatti da corde, acqua, cereali e fibre naturali, concepiti per quella che si può definire la colonna sonora dei progetti di sostenibilità che la Fondazione Lavazza supporta e finanzia, sia autonomamente, sia attraverso collaborazioni pubbliche e private, in 19 nazioni lungo 3 continenti con 31 progetti, a beneficio di 130.000 persone.

A gestire l’area di Eurovision Village è la Fondazione per la Cultura Torino.

Nuove risorse per le piccole imprese del cinema e della tv

Piccole e medie imprese piemontesi del settore cinema e tv riceveranno 744.293 euro di fondi intercettati dalla Regione sulla linea dei POR FERS che saranno assegnati con un bando tramite «Piemonte Film Tv Fund», la piccola cassaforte di Film Commission nata per sostenere la produzione audiovisiva cinematografica e televisiva Piemontese. Lo sportello sarà accessibile per un mese, dal 16 maggio 2022 al 16 giugno sul portale della Regione Piemonte accedendo alla sezione Bandi.

L’iniezione di liquidità servirà ad irrobustire i bilanci delle aziende, in questo caso a sostenere spese di vitto e alloggio per tecnici, operatori e videomaker in trasferta nei luoghi piemontesi dove si realizzano le produzioni.

L’azione della Regione risponde all’esigenza di rendicontare spese per il personale fino ad ora escluse dagli aiuti pubblici dedicati al comparto.

Gli assessori alla Cultura e alle Attività Produttive hanno sottolineato che questo aiuto è un modo per sostenere le società di un settore che ha vissuto una stagione critica con la parziale interruzione delle attività a causa della pandemia, un comparto potenzialmente in espansione stando alle previsioni di Film Commission che ha calcolato una attivazione di risorse di 21 milioni a fronte dei 4,6 impiegati da quando è stato attivato il fondo, praticamente un ritorno pari a cinque volte l’investimento effettuato. A cui adesso si aggiunge la nuova dotazione di 744.293 euro.

Fiorello conquista il Teatro Colosseo

Poltronissima € 61,00 | poltrona A € 51,00 | poltrona B € 40,80 | galleria € 44,90 | galleria B € 35,70

Il Rosario nazionale torna finalmente al calore del pubblico in teatro dopo cinque anni di assenza con uno spettacolo coinvolgente, in continua evoluzione e – di serata in serata – mai uguale a se stesso, marchio di fabbrica di un artista che lascia ogni sera la sua impronta personalissima nel copione dello show.

Improvvisazioni ed esperimenti scenici, invenzioni mimiche, interazione con il pubblico in sala e incursioni di ospiti a sorpresa, una scaletta musicale fluida e l’innesto di momenti di spettacolo fuori copione: è questa la libertà dello showman. Quella di portare in teatro uno show che mai andrà in scena così come è stato scritto.
Non mancheranno ovviamente i riferimenti all’attualità, lo sguardo acuto e ironico dell’artista sull’Italia e gli italiani, sui cambiamenti degli usi e costumi, sempre all’insegna della leggerezza e del buonumore.
Un rapporto lungo e speciale quello di Fiorello con il suo pubblico, conquistato e rinnovato ogni volta durante le sue tournée di successo in questi anni: Stasera paghi te! (2001-2003), Fiore, nessuno e centomila (2003-2004), Volevo fare il ballerino… (2005-2007), Volevo fare il ballerino … e non solo! (2007), Fiorello Show (2009-2010), Buon Varietà (2011), L’ora del Rosario (2015-2016).
Sul palco, accanto a Fiorello, la consolidata band di sempre con musicisti che strizzano l’occhio al varietà, capaci di accompagnare Rosario anche nelle sue mille improvvisazioni.
FIORELLO PRESENTA: FIORELLO! è uno spettacolo tutto da scoprire, anche per Fiorello stesso.
Scritto da Rosario Fiorello insieme a Francesco Bozzi, Pigi Montebelli e Federico Taddia.

 

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Domenica 8 e lunedì 9 maggio ore 21
GIANNA NANNINI

IN TEATRO TOUR 2022
poltronissima € 75,00 | poltrona A € 70,00 | poltrona B € 65,00 | galleria € 60,00 | galleria B € 49,00

La rocker torna a grande richiesta nei teatri di tutta Italia con la sua band

Dopo i rinvii dovuti alla pandemia da Covid-19, è finalmente partito il tour In teatro di Gianna Nannini, che il prossimo 8 e 9 maggio farà tappa anche al Teatro Colosseo, per un concerto che i fan della rocker senese hanno atteso per mesi.
Gianna sarà accompagnata in questo tour da un gruppo di musicisti che lei stessa ha ribattezzato “Laband”: Davide Tagliapietra alla direzione musicale e alle chitarre, Christian Riganò alle tastiere, Steve Barney alla batteria e Milton McDonald alle chitarre.
Protagonisti del concerto i brani più recenti come La differenza, che dà il titolo all’ultimo album di inediti, ma soprattutto un vero e proprio greatest hits con brani indimenticabili come ProfumoFotoromanza,Sei nell’anima a Bello e impossibile passando per Amandoti e Latin lover.

Le prime date di In teatro tour sono un ottimo riscaldamento per la prima parte del tour europeo (Londra, Parigi, Lussemburgo, Bruxelles, Ginevra), a cui farà seguito il rientro in Italia per la seconda parte del tour teatrale, che culminerà nella grande festa dello Stadio Franchi di Firenze del 28 maggio.

 

 

Tutte le informazioni sul sito www.teatrocolosseo.it e sui profili social del Teatro.

Alle Ogr la Nato elegge Torino a hub internazionale di sicurezza

Le Officine Grandi Riparazioni ospiteranno uno dei nove acceleratori di startup voluti dall’Alleanza nell’ambito di Diana, progetto per l’irrobustimento delle tecnologie avanzate per la sicurezza.

A Torino avrà sede un acceleratore di startup per il potenziamento del comparto difesa. La decisione è stata presa nell’ambito del progetto Diana, programma lanciato poco più di sei mesi fa dall’Alleanza per l’irrobustimento di tecnologie avanzate per la sicurezza e annunciata ieri in occasione dell’Innovation Cybersecurity Summit tenutosi a Roma alla presenza del Sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè.

Hassan Metwalley, CEO e co-founder di Ermes – Intelligent Web Protection, (www.ermes.company/it/), impresa italiana selezionata da Gartner nella top 100 delle realtà mondiali che sfruttano l’intelligenza artificiale applicata alla cybersecurity, ha sottolineato il carattere strategico della scelta: “Una scelta di sicuro non casuale Torino, che è una fucina di talenti grazie all’eccellenza delle sue università a livello europeo soprattutto sui temi di Cybersecurity e Intelligenza Artificiale. Ha un ecosistema di startup tra i più in crescita ed è stata già scelta come polo di ricerca per l’AI. Siamo felici di questo ulteriore riconoscimento e sicuri che questo darà enorme impulso all’innovazione italiana ed europea nel mondo cyber”.

Episodi tragici degli ultimi tempi come guerre ed epidemie stanno dimostrando come il volto della difesa debba cambiare e abbracciare tecnologie sempre più sofisticate.

Ermes

Ermes – Intelligent Web Protection nasce all’interno dell’incubatore I3P del Politecnico di Torino nel 2018 da un’idea di Hassan Metwalley: sviluppare un algoritmo di intelligenza artificiale per proteggere gli utenti dagli attacchi informatici, uno scudo evoluto capace di individuare sofisticati malware e minacce che sfuggono ai tradizionali sistemi di sicurezza. Vincitrice del Primo Premio PNI CUBE 2017, oggi Ermes è l’unica eccellenza italiana selezionata da Garter nella top 100 mondiale delle realtà specializzate in AI Cybersecurity. Le soluzioni diversificate ideate da Ermes hanno protetto +30mila utenti bloccando oltre 360 miliardi di connessioni pericolose e eleggendo l’Italia a leader mondiale della sicurezza informatica.

 

Just Eat e Croce Rossa per la sicurezza dei courier

INSIEME PER LA FORMAZIONE

Grazie alla collaborazione con il Comitato Croce Rossa di Torino, i courier dipendenti di Just Eat seguiranno una formazione specifica sulla sicurezza stradale e i comportamenti da adottare in caso di emergenza.

L’azienda continua a crescere e a investire in città e cerca 100 nuovi courier.

Just Eat (www.justeat.it), parte di Just Eat Takeaway.com, leader nel mercato della consegna di cibo a domicilio, ha avviato una collaborazione con la Croce Rossa per offrire ai propri courier dipendenti, in aggiunta alla formazione specifica in ambito salute e sicurezza, una formazione mirata alla sicurezza stradale e ai comportamenti da adottare in caso di emergenza.

 

Il progetto, partito lo scorso novembre da Milano, ha fatto tappa a Torino e prevede incontri di formazione tenuti dai volontari di Croce Rossa Italiana ai courier, sia in italiano sia in lingua inglese, su temi specifici legati alle regole da adottare su strada, ai dispositivi di protezione da utilizzare e ai comportamenti da tenere in caso di situazioni di emergenza che coinvolgano se stessi o gli altri.

 

Il primo incontro a Torino si è tenuto il 26 aprile scorso e ha visto la partecipazione di 30 courier coinvolti su base volontaria nel corso pratico di 1 ora, regolarmente retribuita. I volontari del Comitato di Torino di Croce Rossa Italiana formeranno in questa prima fase un totale circa 100 courier dipendenti di Just Eat, con altri due incontri già programmati in città, mentre nei prossimi mesi saranno fissati ulteriori appuntamenti per offrire l’opportunità a tutti i courier dipendenti di accedere a questa opportunità formativa.

 

Il progetto con Croce Rossa conferma gli investimenti di Just Eat a Torino, che ha già assunto 400 courier e che ha in programma altre 100 assunzioni entro il 2022. Il trend positivo registrato in città ha segnato infatti un incremento di oltre il 20% anche dei ristoranti che hanno scelto il digital food delivery, arrivando a circa 1300 totali attivi su Just Eat in città, con ulteriori prospettive di crescita entro il 2022.

 

Il progetto approda a Torino, città strategica dove vogliamo continuare a investire e crescere in modo responsabile, anche offrendo una formazione completa e continua sulle regole della sicurezza stradale e su come comportarsi di fronte a situazioni di emergenza o pericolo, in aggiunta a quella obbligatoria, già prevista dal contratto di lavoro subordinato” ha dichiarato Daniele Contini, Country Manager di Just Eat Italia. “Ringrazio la Croce Rossa di Torino per aver aderito con tanto entusiasmo al progetto e i volontari che hanno dedicato e dedicheranno il loro tempo a formare i nostri courier. Contiamo di estendere questa iniziativa in collaborazione con altri comitati locali della Croce Rossa Italiana nel resto d’Italia e di continuare in questo percorso molto apprezzato dai nostri courier”.

 

“La Croce Rossa, oltre alle attività a sostegno di persone vulnerabili e di interventi di emergenza e soccorso, è da sempre impegnata in attività di educazione alla salute, formazione e addestramento al primo soccorso e promozione di stili di vita sani. È una grande iniziativa dal duplice valore sociale: sottolinea la responsabilità della politica aziendale di Just Eat nel voler compiere una scelta orientata alla sicurezza dei propri lavoratori ed evidenzia le competenze dei Giovani di Croce Rossa nel sensibilizzare e formare specifici gruppi target con grande impegno e consapevolezza.” ha concluso Giuseppe Vernero, Presidente del Comitato Croce Rossa Italiana di Torino.

 

Il progetto si inserisce nel percorso più ampio che Just Eat ha avviato con l’obiettivo di garantire ai propri courier dipendenti maggiori tutele sicurezza nello svolgimento del loro lavoro, con la formazione sulla sicurezza di base e specifica (per un totale di 12 ore di formazione) e la consegna a titolo gratuito di tutti i DPI previsti dalla normativa vigente, oltre che la prossima apertura di un Hub sulla città di Torino.