ilTorinese

La parafarmacia di Piazza Carlo Felice riapre ad insegna Medi-Market

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In partnership con Il Museo del Cinema di Torino

 

Dal 3 maggio lo storico punto vendita di Piazza Carlo Felice, 80 a Torino  “veste” la nuova insegna “Medi-Market” – parafarmacie del gruppo belga Medi-Market Group, leader nel settore della salute e del benessere – andando quasi a completare la fase di rebranding del suo ambizioso progetto di sviluppo sul territorio italiano.

Prende forma anche un progetto di collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, con cui il Gruppo condivide passione e interesse per la persona: il cinema lo racconta attraverso l’obiettivo della cinepresa, Medi-Market lo vive quotidianamente applicando il concept del Democratising Health Expertise, ovvero qualità e competenza alla portata di tutti senza compromessi sulla salute e sul benessere, grazie a prodotti e servizi di altissima qualità a prezzi davvero competitivi.

Ai primi 60 clienti che hanno effettuato  un acquisto minimo di 40€, Medi-Market omaggerà i biglietti della validità di 1 anno per visitare lo straordinario Museo Nazionale del Cinema di Torinoospitato dalla Mole Antonelliana, dove è possibile ripercorrere la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri, in un suggestivo itinerario interattivo.

I Radicali per la Giornata dell’Europa

Torino, lunedì 9 maggio alle ore 18, in Piazza Palazzo di Citta, di fronte al Comune.
Presidio di Radicali Italiani in occasione della giornata che l`Unione europea ha scelto per celebrare la cooperazione tra le nazioni europee, per scongiurare nuovi conflitti e assicurare al popolo europeo pace, democrazia e benessere. Le mobilitazioni coinvolgeranno innanzitutto le piazze di Torino, Roma, Bologna e Londra.
Di fronte al Municipio, Insieme al Console onorario dell’Ucraina Dario Arrigotti e a molti cittadini ucraini, militanti e dirigenti di numerose forze politiche, sventoleremo le bandiere dell’Unione europea e dell’Ucraina insieme, a rappresentare il futuro di pace che vogliamo.
Una mobilitazione per concretizzare il sogno federalista europeo, per far crescere l’Unione Europea e favorire l’ingresso immediato dell’Ucraina, per supportare la sua resistenza e darle un nuovo ombrello di protezione.
A Torino hanno aderito alla manifestazione:
Associazione radicale Adelaide Aglietta, Gruppo +Europa Torino metropolitana, Italia Viva, Azione, Volt, Cellula Coscioni Torino.
Sarà di nuovo l`occasione per rilanciare e dare corpo e forza all`iniziativa “Putin all`Aja!”, per cui stiamo raccogliendo le firme sul sito www.radicali.it
Inviteremo i dirigenti politici, i consiglieri comunali, gli assessori e il Sindaco Lo Russo a firmare per sostenere l’incriminazione di chi si è macchiato di crimini di guerra, Putin in primis.

Normanni, da Hastings a Torino. La saga dei Burdet

Nel 1066 alla battaglia di Hastings, immortalata nel celebre arazzo di Bayeux, tra i soldati del duca di Normandia Guglielmo che diventerà Guglielmo il Conquistatore, re d’Inghilterra, combattevano anche Hugo Burdet e suo padre Robert I Burdet di Rabodanges.
A Torino vive un discendente di quei Burdet vissuti quasi mille anni fa. Si chiama Carlo Alfonso Maria Burdet. Architetto, appassionato ricercatore storico, ha svolto studi e ricerche in molti archivi esteri, in Francia, Italia, Portogallo, in Vaticano e in Sud America. “Burdet, genti di Normandia, in Savoia tra XIV e XV secolo” è il suo ultimo lavoro riguardante l’antica dinastia normanna alla quale appartiene il suo casato. Nell’undicesimo secolo importanti famiglie normanne lasciarono i Paesi nordici per stabilirsi in altre regioni europee e tra queste dinastie vi era anche quella a cui appartiene Carlo Burdet. Per la verità già nel Mille scopriamo la patria dei Burdet in Normandia per trovare, nei secoli successivi, testimonianze sulla presenza di vari esponenti di questa famiglia in altri Paesi dell’Europa occidentale. Alcuni di loro erano impegnati nell’amministrazione della giustizia e nel notariato mentre altri si occupavano della riscossione dei tributi. Il cognome Burdet si trova nei primi documenti di storia anglo-normanna. Nel 1066, i Burdet, come detto, erano presenti nella battaglia di Hastings contro re Harold II e due anni più tardi Robert Burdet viene nominato Lord di Lowesby.
Questi eventi di novecento anni fa si svolgono in un contesto storico particolare in cui i normanni sono molto attivi non solo nel nord d’Europa ma anche nella nostra penisola e si mescolano con gli italici nelle terre meridionali dando vita a una lunga convivenza. È l’epoca, per esempio, in cui la contessa piemontese Adelaide del Vasto sposa il conte normanno Ruggero I di Sicilia sigillando un’alleanza tra aleramici e normanni. Gli Aleramici, famiglia feudale di origine franca, si è nel tempo molto ramificata creando numerose dinastie come i marchesi del Monferrato, i marchesi di Saluzzo e i marchesi di Savona. Un personaggio rilevante è Adelaide del Vasto, nata in Piemonte nel 1074, figlia dell’aleramico Manfredi II, fratello di Bonifacio del Vasto, marchese di Savona e della Liguria occidentale. Adelaide sposerà Ruggero I di Sicilia e sarà la madre di Ruggero II, re di Sicilia. Non solo i Normanni si recarono in Sicilia ma nella grande migrazione verso sud dell’XI secolo c’erano anche bretoni, fiamminghi, provenzali e appunto gli aleramici dell’Italia del nord. Una presenza confermata dagli studi sui cognomi siciliani e sulla toponomastica e fu proprio la contessa Adelaide ad incoraggiare questa immigrazione da nord a sud. Morto improvvisamente Manfredi, il fratello Bonifacio invia nel meridione d’Italia, appena conquistato dai normanni, i figli di Manfredi, tra cui Adelaide. A sancire l’alleanza tra aleramici e normanni fu proprio il matrimonio tra Adelaide e il granconte normanno Ruggero I d’Altavilla di Sicilia celebrato nel 1087 a Mileto in Calabria. L’effetto immediato di questa unione fu la fondazione di molti paesi e città in Sicilia con migliaia di persone provenienti da Piemonte e Liguria. La popolazione della parte centro-settentrionale dell’isola parla ancora oggi un dialetto simile al piemontese e quindi molto diverso dal siciliano. Ma torniamo allo studio di Carlo Burdet perché le notizie sulla sua famiglia non si fermano certo qui. Nel 1118 un altro Robert Burdet viene nominato conte di Tarragona da papa Onorio II mentre nel 1151 un William Burdet, fondatore del priorato di Aucote, torna dalla Terra Santa dove forse ha combattuto come crociato. Nel 1618 Thomas Burdet di Bramcote diventa Baronetto.
La presenza dei primi discendenti del casato negli stati transalpini è testimoniata dalle carte e nel 1403 Pierre Burdet viene nominato tesoriere generale del conte di Savoia in Piemonte mentre assistiamo al passaggio nelle terre lemaniche dei primi Burdet. “Fin dagli inizi del tredicesimo secolo il cognome Burdet potè comparire tra le Alpi e il Rodano nelle terre dei Savoia, signori già allora imparentati con gli anglo-normanni per via dei re d Borgogna. Le prime presenze dei Burdet in quest’area europea trarrebbero motivo proprio dagli spostamenti che i Conti di Savoia andavano facendo, non solo in Terra Santa al seguito delle Crociate, ma in Inghilterra dove mantennero contatti e spesso furono anche presenti di persona”.
Filippo Re
Le didascalie:
1 Carlo A.M.Burdet
2 Arme di antiche casate anglo-normanne
3 Vista del Castello di Chillon (Montreux) sul Lago di Ginevra
4 Pierre Burdet conti per la Castellania di Chillon (1415-16)

Il Dj di Manfredonia Carlo Zerulo rende omaggio a Gigi D’Agostino

 

Il Dj di Manfredonia Carlo Zerulo  rende omaggio a Gigi D’Agostino remixando uno dei suoi più grandi successi (Bla Bla Bla) singolo pubblicato sulla piattaforma YouTube. Dopo l’annuncio di Gigi D’Agostino della sua malattia, moltissimi fan e personaggi del mondo dello spettacolo hanno espresso la loro vicinanza, seppur virtuale, al noto artista. Non è tardata ad arrivare anche la solidarietà  della Puglia,  in particolare dal Dj manfredoniano Carlo Zerulo che dedica proprio al grande Gigi il suo remix.

Prc, volontari Esc: il sudore sei giovani senza pagarli

Intervento di Alberto Deambrogio, segretario Rifondazione Comunista Piemonte e Valle d’Aosta, e Fausto Cristofari, segretario provinciale PRC Torino, in merito alla campagna di reclutamento di giovani per attività gestite dalla città di Torino per l’Eurovision Song Contest che si terrà a Torino nei prossimi giorni.

I ragazzi e le ragazze che hanno aderito alla campagna di reclutamento dovranno svolgere parecchie mansioni, dalla gestione flussi e servizi al pubblico alle informazioni sulle sedi turistiche, dall’accoglienza delegazioni ai presidi sala stampa, sino agli accrediti, ai trasporti ecc.; insomma dovranno lavorare in cambio di una uniforme di riconoscimento, di un buono pasto e di un biglietto d’autobus. La città di Torino insomma, come nella vecchia iconografia dello zio Sam, ha puntato il dito verso i giovani: vi voglio e vi voglio gratis!

Ancora una volta la logica sottesa ai grandi eventi dimostra la sua totale incapacità di costruire qualcosa di durevole per il territorio e la sua rapacità dal punto di vista sociale. Siamo nel pieno dell’ipermodernità, ci riempiamo la bocca con le possibilità tecnologiche, magari connesse all’uso bellico come nel ventilato polo torinese, e non vediamo che questo sistema economico continua a basarsi sul lavoro servile, sull’estrazione di valore da attività gratuite di giovani, precari, o più in generale di donne e migranti.

Il bando di reclutamento della città di Torino non ha avuto nessun accenno di critica né dalle forze che governano la città, né dalle forze che stanno all’opposizione. Questo la dice lunga sulla consonanza complessiva intorno all’idea del lavoro come variabile totalmente dipendente e al lavoratore come mero capitale umano senza diritti, da sfruttare e basta.

Nel criticare recisamente questo tipo di iniziativa intendo rilanciare la questione salariale come questione centrale. E’una battaglia sacrosanta che abbisogna di un’ampia convergenza. Oggi più che mai il diritto al lavoro, alla sua giusta retribuzione, a un salario minimo decente sono tra le sfide principali di una sinistra in grado di ricostruirsi dentro le lotte sociali e contro lo sperpero di risorse per le politiche di guerra e riarmo.

Ciò vale a maggior ragione in questa situazione di guerra dove, anziché agire per ricercare una soluzione che ponga fine al conflitto, il governo sostiene l’invio di armi sempre più potenti e aumenta le spese militari, pensando di far pagare i costi della guerra e delle sanzioni ai ceti popolari.

Clima: Torino a impatto zero, nel 2030 tra le 100 città

La Città di Torino rientra ufficialmente fra le 100 città europee che si impegneranno a diminuire le emissioni entro il 2030, diventando anche una “Mission City”, ovvero un hub di sperimentazione e innovazione in ambito climatico, esempio virtuoso per tutte le altre città europee.

“È stata premiata la capacità di Torino di avanzare proposte di valore e di grande qualità. Appena insediati ci siamo messi subito al lavoro per non farci sfuggire l’opportunità di poter avere risorse disponibili sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. È una grande sfida quella della sostenibilità ambientale e le Città ricoprono un importante ruolo per costruire comunità più green. Questo riconoscimento è motivo di grande orgoglio per Torino e per i tutti i torinesi” ha dichiarato il sindaco Stefano Lo Russo.

“Siamo davvero felici di aver ottenuto questo risultato – ha dichiarato Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione ecologica e digitale e alle Politiche per l’ambiente – Appena insediati abbiamo scelto di candidarci alla call europea, sapendo che sarebbe stata per tutta la Città un obiettivo alto e sfidante. La selezione è frutto della capacità di fare rete e sistema fra differenti attori e pone la Città tutta di fronte a una delle sfide più grandi e importanti per il prossimo decennio. Oggi abbiamo strumenti in più per scrivere il futuro di Torino”.

La Commissione Europea ha seguito una procedura molto rigorosa per selezionare le 100 città climaticamente neutre entro il 2030 e il risultato è una lista molto forte e diversificata di città e Paesi Europei coinvolti.

La Città di Torino insieme alle altre 99 città europee sarà sostenuta e guidata in questa sfida dal Mission Board for climate-neutral and smart cities della Commissione Europea, attraverso un processo multilivello e co-creativo che sarà formalizzato in un Climate City Contract, adattato ad ogni città. La Mission Board è pienamente ancorata alla strategia europea del Green Deal per rendere l’Europa climaticamente neutrale entro il 2050.

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato, in occasione dell’annuncio di oggi, che la transizione verde si sta facendo strada in tutta Europa e che c’è bisogno di pionieri che si prefiggono obiettivi ancora più alti. “Queste città ci stanno mostrando la strada per un futuro più sano. Li sosterremo in questo. Iniziamo il lavoro oggi”.

Le Mission Cities riceveranno 360 milioni di euro di finanziamento Horizon Europe per il periodo 2022-2023 per avviare i percorsi di innovazione verso la neutralità climatica. Le azioni riguarderanno la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e la pianificazione urbana verde.

A livello locale, la Città sta già iniziando il dialogo con le principali istituzioni e coi partner strategici del territorio per portare avanti in maniera congiunta le azioni che potranno permettere di raggiungere l’ambizioso traguardo della neutralità climatica.

La candidatura alla call europea, presentata a gennaio 2022, prevedeva la compilazione di un questionario di descrizione della situazione della Città a livello di emissione di gas serra e le misure adottate per contrastarle in campo energetico, nei rifiuti, nel trasporto e in ambito smart city.

La candidatura è stata un lavoro di territorio partito da iniziative in corso, come la collaborazione con l’Energy Center del Politecnico di Torino. Il lavoro si svilupperà coinvolgendo il Politecnico, l’Università di Torino, la ESCP Business School e i numerosi attori dell’ecosistema locale presenti sulle due piattaforme di Torino City Lab e Torino Social Impact.

8 maggio 1898, nasceva il campionato di calcio

Accadde oggi

Mentre si sta disputando la 36esima e terzultima giornata di serie A,campionato 2021/2 proprio l’8 maggio 1898 nasceva il campionato italiano di calcio…Non si chiamava ancora Serie A, era il “Campionato Nazionale di Football” e la sua prima edizione risale appunto all’8 maggio 1898. Sono passati 124 anni da quel torneo che si giocò a Torino in una sola giornata e vide la partecipazione di sole quattro squadre. Tra queste anche il Genoa che si aggiudicò il titolo di campione d’Italia.La passione continua

Enzo Grassano

Karma B, protagoniste della giornata di Eurovillage

Oggi al  Media Center Casa Italia di Eurovision 2022, nei saloni di Palazzo Madama, sono intervenute  le Karma B, protagoniste della giornata di  Eurovillage dedicata ai diritti Lgbtq+.

E’ il duo di drag queen più noto d’Italia. Si tratta di Mauro Leonardi e Carmelo Pappalardo, di origini siciliane.

(foto G. Prestipino)

Covid Piemonte: situazione epidemiologica di domenica 8 maggio

Domenica 8 maggio

Situazione epidemiologica

Positivi: 1.745 (di cui 1.519 a test antigenico)
Positivi/tamponi: 10,9%
Tamponi: 16.058 (di cui 14.504 test antigenici)
Ricoveri ordinari: 659 (-6 rispetto a ieri)
Ricoveri Terapia Intensiva: 19 (+0 rispetto a ieri)
Decessi: 3

Lo sportello “Professione Musica” di Caliel Next Generation

Caliel Next Generation porta agli eventi collaterali di Eurovision 2022 alcuni dei suoi più promettenti artisti.

Non poteva mancare a Eurovision 2022 una delle più importanti realtà italiane, che da sempre si occupa con successo di produzione e promozione di artisti indipendenti, vantando un importante storico di classifica per alcuni di loro. Una lunga storia quella di Caliel che, fondata nel 2009 da un gruppo di artisti, si adopera da sempre a sostegno del settore musica. Ciò significa leggi adeguate, tutela e pari opportunità per i lavoratori dello spettacolo, informazione e formazione adeguata, per il rispetto di diritti e doveri dei facenti parte del settore.

Ed è questo proposito con questo spirito che Caliel Next Generation inaugura in patria, nella sua città Torino, proprio in occasione di uno dei più importanti eventi mondiali di musica, uno sportello dedicato all’informazione e sostegno degli artisti in circoscrizione 5. Lo ha annunciato in conferenza stampa  in una delle sedi più significative della città per la musica, Il Maglio, presenti alcuni relatori facenti parte del progetto: l’avvocato Domenico Latino che si occupa di diritto d’autore, che fornirà l’assistenza legale agli artisti, Marcello Carli che si occupa di assistenza fiscale, Valentina Gautier (nella foto) presidente di Caliel, portavoce per gli artisti, Livio Sterpone  quale voce in rappresentanza dei live club. Durante questa prima conferenza stampa nella la sua città d’origine, Caliel ha illustrato gli anni di lavoro, il grande impegno per costituire una solida realtà a supporto degli artisti per promuovere la loro musica, fidelizzando negli anni moltissimi organi media e potendo vantare ad oggi un report che vede oltre 300 radio italiane e internazionali e altrettante TV nazionali e internazionali, che hanno trasmesso artisti Caliel portandoli molto spesso in classifica.

E dopo un report di presentazione della realtà Caliel Next Generation agli intervenuti, Caliel ha presentato gli eventi televisivi che ha organizzato per i propri artisti, che andranno in onda su scala nazionale e internazionale subito dopo la settimana di EuroVision e ha illustrato  il progetto dello sportello ” Professione Musica”, stimolando anche l’interazione tra i musicisti presenti e i relatori e favorendo così un dibattito