Aveva 49 anni l’uomo morto nella notte, finito in moto contro un palo della luce all’altezza della nuova rotonda di corso 23 marzo alla Bicocca di Novara. Ancora in vita è stato soccorso dal 118 e portato all’ospedale Maggiore dove è stato ricoverato in Rianimazione. Purtroppo, in seguito alle gravi ferite è deceduto poco dopo.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Sottopassi Spezia e Mortara, chiusura temporanea
L’esecuzione di alcune prove tecniche sugli impianti di sicurezza da parte di Iren, comporterà nei prossimi giorni la chiusura temporanea al traffico veicolare dei due sottopassi Spezia e Mortara.
Nello specifico, lunedì 6 giugno dalle ore 9 alle 17 verrà chiuso in entrambe le direzioni il sottopasso Spezia. Martedì 7 e mercoledì 8 giugno, sempre dalle ore 9 alle 17 e in entrambe le direzioni, la chiusura riguarderà il sottopasso Mortara.
Nations League Italia-Ungheria
martedì 7 giugno 2022
ore 20.45
Martedì 7 giugno andrà in scena Italia-Ungheria, gara valida per la seconda giornata del gruppo A di Nations League.
Gara
da vincere a tutti i costi per gli azzurri di Mancini, con l’obbligo morale di riscattarsi in Nations League dopo la mancata qualificazione al prossimo Mondiale in Qatar e la brutta sconfitta subita nella Finalissima contro l’Argentina;
dopo il convincente pareggio ottenuto nella serata di sabato contro la Germania di Flick (1-1, reti di Lorenzo Pellegrini per l’Italia e Kimmich per i tedeschi) i campioni d’Europa in carica sfideranno la sorprendente Ungheria del ct italiano Marco Rossi che ha battuto l’Inghilterra,in un match che in caso di vittoria potrebbe regalare agli azzurri il primo posto (solitario in caso di mancata vittoria della Germania) nel girone.
Qualche curiosità statistica:negli scontri diretti l’Italia è in vantaggio sull’Ungheria
per 16 vittorie ad 8 con nove pareggi;le 2 squadre non si affrontano dal 2007 quando i magiari s’imposero sugli azzurri per 3-1.
Formazioni
Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Acerbi, Bastoni, Dimarco; Frattesi, Cristante, Tonali; Gnonto, Scamacca, Pellegrini. Ct. Mancini
Ungheria (3-4-2-1): Gulacsi; Lang, At. Szalai, Orban, Nego, Schafer, A. Nagy, Z. Nagy; Sallai, Szoboszlai; Ad. Szalai. Ct. Rossi
Enzo Grassano
SFILATA DELLE DELEGAZIONI, GIURAMENTO, INGRESSO DELLA TORCIA, ACCENSIONE DEL TRIPODE, MUSICA E SPETTACOLO: LA CERIMONIA D’APERTURA DEI XXXVII GIOCHI NAZIONALI ESTIVI SPECIAL OLYMPICS DI TORINO 2022
L’attesa è finalmente finita: con la cerimonia d’apertura andata in scena nella serata di domenica 5 giugno presso lo Stadio Olimpico “Grande Torino”, si sono aperti ufficialmente i XXXVII Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di Torino 2022, la più grande manifestazione sportiva dedicata a persone con disabilità intellettive mai realizzata in Italia con 3000 atleti, 20 discipline sportive, 1300 volontari, 420 delegati accompagnatori, 520 tecnici e 1400 familiari.
L’evento si è caratterizzato per un susseguirsi continuo e incessante di emozioni, con momenti di grande musica e spettacolo alternati al protocollo del cerimoniale olimpico con la conduzione di Francesco Gherardi, Raffaele Italiano e della campionessa di scherma Margherita Granbassi: la serata ha avuto inizio alle 21 con la sfilata delle delegazioni, suddivise per regione, con i 3mila atleti protagonisti assoluti delle gare in programma fino a giovedì 9 insieme ai loro tecnici. Dal campo si è poi levato un messaggio di pace universale, con l’ospite d’onore Arisa a intonare Imaginedi John Lennon accompagnata al pianoforte dal Maestro Giuseppe Barbera e seguita da una intensa versione vocale dell’Inno di Mameli. “Che io possa vincere, ma se non ci riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”: è stato il giuramento dell’atleta Special Olympics, ad annunciare al pubblico presente sugli spalti l’ingresso della torcia simbolo della diffusione dei valori olimpici tra i popoli scortata da un atleta e un atleta partner. L’entusiasmo è poi salito alle stelle con l’accensione del tripode e la dichiarazione di apertura dei Giochi a cura del Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo.
Da lunedì 6 proseguiranno invece le gare (con orario 9-18.30) iniziate domenica mattina con il “divisioning”, raggruppamento degli atleti in batterie/gironi omogenei in base al livello di abilità per garantire a tutti la possibilità di esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. #TORniamoINcampO, oltre a essere il claim scelto per i Giochi, da questo punto di vista sarà anche la parola d’ordine per i campioni che si cimenteranno dopo due anni di pandemia nelle 20 discipline in programma; gli sport di squadra si svolgeranno in modalità unificata, con la contemporanea presenza di giocatori con e senza disabilità. Torino sarà, a questo proposito, grande protagonista non solo come città ospitante attraverso la messa a disposizione delle oltre 20 strutture sportive coinvolte, ma anche e soprattutto come luogo accogliente e inclusivo.
Di seguito, il dettaglio delle gare e degli impianti:
• Atletica Leggera: Stadio Primo Nebiolo, Viale Luigi Huges 10 Torino
• Badminton: Pala Vela, Via Ventimiglia 145 Torino
• Bocce: Bocciofila Borgo Rossini, C.so Terenzio Mamiani 5 Torino /
Bocciodromo Crescenzio Colletta, Lungo Dora P. Colletta 53 Torino
• Bowling: King Center, Via Monginevro 242 Torino
• Calcio: CUS Torino, Via Milano 63 Grugliasco
• Canottaggio: Circolo Canottieri Esperia, C.so Moncalieri 2 Torino
• Indoor Rowing: Società Canottieri Armida, Viale Virgilio 45 Torino
• Dragon Boat: Circolo Canottieri Esperia, C.so Moncalieri 2 Torino
• Equitazione: Circolo Ippico Horsebridge, Via Supeia Gallino 27 Nole
• Ginnastica Artistica: PalaGinnastica, Via Giacinto Pacchiotti 71 Torino
• Karate: Palazzetto Le Cupole, Via E. Artom, 111 Torino
• Ginnastica Ritmica: Palasport Moncrivello Eurogymnica, Via Moncrivello 8 Torino
• Golf: Royal Park I Roveri, Rotta Cerbiatta 24 Fiano
• Tennis: Circolo della Stampa Sporting, C.so G. Agnelli 45 Torino –
Impianto Sportivo Gaidano, Via Modigliani 25 Torino
• Pallacanestro: Centro Sportivo Sisport, Via Olivero 40 Torino
• Pallavolo: Pala Vela, Via Ventimiglia 145 Torino
• Nuoto: Acquatica Torino, C.so Galileo Ferraris 290 Torino /
Palazzo del Nuoto, Via Filadelfia 89 Torino
• Tennis Tavolo: CUS Torino, Palazzetto di Grugliasco Via C.L.N. 53 Grugliasco
• Nuoto Acque Libere: Laghi di Avigliana, Via Monte Pirchiriano Avigliana
• Flag Rugby: CUS Torino, St. del Barocchio 27 Grugliasco
Il programma completo è disponibile a questo link: https://www.specialolympics.it/xxxvii-giochi-nazionali-estivi-special-olympics-torino-2022/programmi-e-impianti/
Il PalaVela sarà il fulcro dell’intera manifestazione non solo come sede delle gare di badminton e pallavolo, ma anche con il Villaggio Special Olympics, punto di incontro tra gli atleti e i volontari: qui si svolgeranno attività di intrattenimento con musica live e animazione durante l’intero arco della giornata, oltre a laboratori didattici e un’area famiglie dedicata al relax. All’interno della struttura è fissata, per mercoledì 8 alle 21, anche la Festa di Chiusura dei Giochi.
Tra le proposte del Villaggio figurano:
• Programma Salute “Healthy Athletes – Villaggio Salute”: area dedicata alla salute e alla prevenzione con screening gratuiti per tutti gli atleti da parte di 150 medici e specialisti volontari (lunedì 9-18, martedì 9-18, mercoledì 9-17, giovedì 9-13);
• MATP Motor Activities Training Program: programma rivolto ad atleti con disabilità intellettive gravi/gravissime che non possono partecipare alle gare sportive, basato sullo sviluppo delle attività motorie di base (mercoledì 10-12);
• YAP Young Athletes Program: programma che prevede attività di gioco motorio per bambini con e senza disabilità intellettive dai 2 ai 7 anni prima di poter entrare, a partire dagli 8 anni, a far parte del mondo Special Olympics.
LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI DELLA CERIMONIA
Fabiana Dadone – Ministro per le Politiche Giovanili: «Con il vostro impegno durante la pandemia avete elevato il concetto di resilienza a un livello superiore: siete la testimonianza vivente di come grazie allo sport e a una grandissima esperienza di socialità sia impossibile lasciare qualcuno indietro. Con il Governo abbiamo sostenuto la candidatura per i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 2025, che si svolgeranno proprio qui a Torino, e continueremo a farlo: auguro ai ragazzi di divertirsi perché vederli felici mi riempie di gioia».
Alberto Cirio – Presidente Regione Piemonte: «Vedervi sfilare su questo campo meraviglioso per questo evento di grandissimo livello è stato un fiume di vita. Ripartire dal Piemonte e da Torino, inoltre, ha un significato simbolico di grande valore: siamo orgogliosi di aver ospitato grandi eventi come Eurovision, il Salone del Libro e il Festival dell’Economia in questi mesi, ma i Giochi Special Olympics sono sicuramente l’evento più qualificante in assoluto perché è in grado di scaldare i nostri cuori. Tutto il Piemonte vi abbraccia e vi manda un grandissimo in bocca al lupo».
Stefano Lo Russo – Sindaco di Torino: «Diamo il benvenuto a Torino a tutto il movimento Special Olympics: il vostro giuramento ci permette di sottolineare la voglia di stare insieme all’uscita di 2 anni molto duri, che ci hanno tenuti distanti facendoci entrare in una dimensione non naturale di distanza fisica. Essere qui oggi è un motivo di grandissimo orgoglio e speranza perché lo sport avvicina le persone facendoci immergere nella realtà e nello spirito di condivisione».
Angelo Moratti – Presidente Special Olympics Italia: «Che emozione rivedervi dopo 2 anni e mezzo: ricordo ancora con grande piacere i Giochi Mondiali del 2019 ad Abu Dhabi, con decine di migliaia di persone da tutto il mondo, l’evento più bello nella storia di Special Olympics. A un certo punto, però, il mondo si è chiuso ed è arrivato il momento più duro con decisioni coraggiose: da lì ci siamo inventati gli Smart Games dando la possibilità ai nostri atleti di fare sport direttamente dalle proprie case condividendo video virali in grado di essere esempio per tutto il mondo».
Alessandra Palazzotti – Direttore Special Olympics Italia: «Durante la pandemia, i nostri atleti ci hanno guidato e indicato la strada, sono stati il nostro faro anche se non ci siamo mai realmente fermati: negli ultimi 2 anni, infatti, abbiamo formato 60 atleti leader e 40 atleti leader per le famiglie, oltre ad aver organizzato gli Smart Games. Oggi è tutta un’altra storia perché siamo finalmente ritornati in campo, invito tutti a sottolineare le capacità, le abilità e le unicità di ogni nostro atleta, a cui voglio dire di divertirsi e dare il meglio di sé perché ci avete dimostrato che non esistono ostacoli che non potete superare».
Carlo Cremonte – Direttore Special Olympics Italia Team Piemonte: «Abbiamo lavorato sodo con tutto lo staff nazionale e locale per permettere agli atleti di gareggiare nel migliore dei modi. Le porte aperte sono state tante e per questo voglio ringraziare le istituzioni e le aziende che ci hanno sostenuto: se messi nelle migliori condizioni, i nostri ragazzi possono stupirci ed esprimere quei talenti che li rendono protagonisti anche nella vita di tutti i giorni. Creare queste condizioni è un dovere di ogni cittadino e siamo sicuri che gli atleti non ci smentiranno».
Federica Borla – Atleta Eurogymnica Torino: «Gli ultimi 2 anni sono stati molto pesanti non solo per l’isolamento e la solitudine ma anche per il timore di avvicinarmi alle persone, in allenamento e in palestra, o anche solo nell’abbracciarle. Oggi, finalmente, siamo qui per i Giochi Nazionali Estivi, dove torneremo in campo tutti insieme e sono sicura che ci divertiremo un sacco. Da domani vi aspetto a tifare per tutti gli atleti che parteciperanno alle gare».
I Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di Torino 2022 sono realizzati in collaborazione e con il patrocinio di Piemonte 2022 – Regione Europea dello Sport, Regione Piemonte, Città di Torino e Rai per il Sociale. Special Olympics Italia è un’associazione benemerita riconosciuta dal CONI e dal Comitato Italiano Paralimpico
Premium Partner Banca Intesa San Paolo
Gold Partner Fondazione Compagnia di San Paolo, The Coca-Cola Foundation
Silver Partner Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, iZilove Foundation, Mitsubishi Electric
Bronze Partner Belron, Cooperativa Sociale Sportivamente, Rotary Distretto 2031
Friends Otis, Würth, Michelin, ABB, Mattel, Gruppo Green Vision
Media Partner: La Gazzetta dello Sport
Technical Partner Adidas
Mobility Partner Toyota
YAP Partner iDO
Healthy Athletes Partner Golisano Foundation
Le Torce sono state realizzate per Special Olympics da Bonino Carding Machines Srl
Questa attività è realizzata anche con il contributo di cui alla legge 208/15
(photo credits Simone Castrovillari/Marco Andreola/Marco Ciccolella – Special Olympics Italia)
LINK UTILI:
www.flickr.com/photos/special_olympics_italia
Io difendo Gianni Vattimo
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Premetto che non ho mai avuto tanta considerazione per Gianni Vattimo e il suo pensiero debole. L’unico vero filosofo torinese e’ Maurizio Ferraris, noto ed apprezzato a livello internazionale. Ma quando leggo su “L a S t a m p a” l’articolo “I silenzi di Vattimo” in cui l’assistente e compagno del prof. Vattimo, 85 anni, diventa protagonista di una infame conferenza stampa non posso tacere. Dispiacerebbe se quel giornale, dopo la direzione di Ronchey, Levi, Fattori, Sorgi, dovesse rimeritarsi il nomignolo di “Busiarda“.
G i a n n i n i sta a Frassati, fondatore del quotidiano, come il commediografo omonimo, fondatore del Qualunquismo, sta al pensiero democratico. Vattimo, tra il resto, è stato autorevole collaboratore di quel giornale per molti anni anche se per questo non merita trattamenti privilegiati. Ma le parole usate contro di lui, dipinto come fosse persona quasi affetta da demenza senile o qualcosa di molto simile travalica il diritto di cronaca perché il rispetto verso un uomo malato e anziano e’ un obbligo morale e perfino deontologico. Definirlo “una fulgida mente in declino” appare un’inutile cattiveria, come lo è parlare di un suo silenzio che sembra quasi torpore. Sottolineare che non sia più il professore che “ammaliava schiere di studenti“ è sintomo di una indelicatezza di sentimenti oltre che di stile giornalistico. Questo, più che un pezzo di cronaca, potrebbe configurarsi come un vero e proprio linciaggio verso una persona che non può difendersi, che cozza in modo stridente con le regole del giornalismo che deve aver rispetto per le persone delle quali scrive. Se non lo fanno altri, io difendo Gianni Vattimo in nome di diritti che non vanno calpestati. Distruggere la figura intellettuale di un uomo su sedia a rotelle e’ troppo facile ed e’ anche un atto poco umano.
In occasione del cinquantenario della Giornata Mondiale dell’Ambiente
i Co-portavoce regionali di Europa Verde – Verdi Piemonte, Mariella
Grisà e Mauro Trombin, inviano una lettera agli assessori
all’ambiente delle 8 province piemontesi, in Regione e in Città
Metropolitana per ribadire che: “non c’è più tempo da perdere!”
Non c’è più tempo da perdere quando si parla di cambiamento
climatico.
“Cambiamenti climatici, natura e perdita di biodiversità,
inquinamento e rifiuti: l’evidenza che la Terra si trovi in codice
rosso – scrive l’ONU – è tutt’intorno a noi e diventa ogni giorno
più minacciosa. La via d’uscita da questo dilemma è trasformare le
nostre economie e società per renderle inclusive, eque e più connesse
con la natura. Dobbiamo passare dal danneggiare il pianeta a curarlo.”
Mariella Grisà Co-portavoce regionale di Europa Verde – Verdi ricorda
che: “Il 15 maggio è stato l’Overshoot day 2022 per l’Italia: il
giorno in cui, se tutti i Paesi consumassero come noi, avremmo finito le
risorse che il pianeta riesce a rigenerare nel corso di un anno. Gli
italiani, da soli, avrebbero bisogno di 2,7 pianeti per sostenere il
proprio stile di vita.”
I risultati sono stati pubblicati dal think thank indipendente Global
Footprint Network, che analizza, tra gli altri, parametri come:
alimentazione, edilizia, agricoltura, allevamento, energia e gestione di
città e foreste.
Dobbiamo assumere il contrasto al climate change, e più in generale la
sostenibilità ambientale, tra i principali obiettivi nella strategia di
crescita collettiva per questo occorre un impegno costante nelle
politiche ambientali.
Sosteniamo che la battaglia contro il riscaldamento globale passa dalle
energie rinnovabili, dobbiamo incentivare e supportare i cittadini, gli
imprenditori, i professionisti e le istituzioni nel percorso di
transizione energetica del Paese per raggiungere gli obiettivi entro il
2030 e 2050.
Quanto tempo ci rimane contro la crisi climatica?
Risponde Mauro Trombin Co-portavoce di Europa Verde per la Regione
Piemonte: “Ce lo dice un orologio 7 anni 47 giorni 18 ore 32 minuti,
questo è il tempo che ci è rimasto per agire prima che l’emergenza
climatica già in corso abbia conseguenze irreversibili sulla vita sul
Pianeta.”
Il Climate clock segna quanti anni, giorni, ore e minuti l’umanità ha
ancora a disposizione prima di una catastrofe climatica irreversibile.
Proponiamo l’installazione di questi orologi nelle nostre città per
portare i cittadini a volerne sapere di più, per rafforzare la
consapevolezza dei piemontesi in merito all’importanza di gestire la
crisi climatica, di tutelare il patrimonio forestale e le biodiversità
e di accrescere gli investimenti verso le fonti di energia rinnovabili.
L’isola del libro
Rubrica settimanale a cura di Lura Goria
Mazo de la Roche “Il padrone di Jalna” -Fazi- euro 18,00
Ecco il quarto capitolo della saga di Jalna, di Mazo de la Roche, (dopo “Jalna”, “Il gioco della vita” e “La fortuna dei Finch”) in cui la scrittrice canadese -di enorme successo negli anni Trenta- ha narrato la storia della famiglia Whiteoak proprietaria della vasta tenuta in Canada. Una delle saghe più famose della letteratura del 900.
Ora, dopo la morte della matriarca Adeline, la famiglia rischia di perdere tutto.
A dirigere il clan è Renny che ha preso in mano le redini della famiglia e della tenuta, nella quale vivono i 3 zii anziani, fratelli e sorelle con le rispettive famiglie. Un bel guazzabuglio di personalità diverse da gestire, tra rancori vecchi e nuovi, intrighi….insomma la commedia umana sciorinata in una delle saghe più intriganti di tutti i tempi.
Renny si trova a fronteggiare, prima di tutto, la penuria di denaro; poi a tormentarlo c’è la decisione dell’amministrazione locale che, per ampliare la strada, ha deciso di abbattere le querce secolari al confine della tenuta. Quegli alberi sono il simbolo di Jalna e Renny intende proteggerli a qualsiasi costo.
Ma i problemi non si limitano a questo. La sua natura di donnaiolo sta mettendo parecchio in crisi il suo rapporto con Alayne; per di più si scontrano sull’educazione della figlia Adeline. La ragazza ha ereditato la tempra dell’omonima nonna e dà parecchio filo da torcere.
Ma queste solo alcune delle questioni che vi coinvolgeranno in una lettura appassionante.
Roy Jacobsen “Gli invisibili. Saga dei Barrøy” -Iperborea- euro 18,00
E’ il primo volume della quadrilogia che il pluripremiato scrittore norvegese ha dedicato alla storia di una famiglia di pescatori che vivono su un’isola minuscola a sud delle Lofoten.
Jacobsen, che è anche sceneggiatore e autore di libri per bambini, è uno dei più importanti scrittori norvegesi contemporanei ed è stato in lizza tra i finalisti dell’International Booker Prize nel 2017.
La saga narra la storia di tre generazioni di una famiglia di pescatori alle prese con la vita difficile e la sopravvivenza, a partire dall’inizio del secolo scorso. Vivono su una sperduta, minuscola isola, una delle migliaia che spuntano dal mare al largo delle coste norvegesi dello Helegeland, a sud delle isole Lofoten.
E’ su quell’impervio fazzoletto di terra brulla che vivono i Barrøy: hanno lo stesso nome dell’isola e sono gli unici abitanti di quello spazio.
Ci sono il vecchio Martin e la moglie Maria –donna inquieta che arriva da un’altra isola e rimane sempre un po’ estranea-. I figli Hans e Barbro, folle e coraggiosa, l’unica a fuggire davvero. E poi la piccola Ingrid che cresce in questa realtà, dove scorrazza impavida alla scoperta delle meraviglie possibili su una lastra di ghiaccio, incurante del pericolo in agguato.
Un microcosmo di creature la cui vita è poco più che sussistenza: poca terra coltivabile, esigui pascoli per il bestiame, la pesca solo quando le tormente, gli uragani e le tempeste di neve e ghiaccio lo consentono.
Un nucleo in cui i ruoli sono precisi e ben definiti: gli uomini a pescare, le donne, Maria e Barbro, invece riparano le reti da pesca, raccolgono le uova di edredone, cucinano il poco che hanno.
E’ la natura gigantesca e potente che qui fa da sovrana, domina le loro esistenze e non fa sconti. Orizzonte sconfinato, silenzio, paesaggi che mutano con il volgere delle stagioni scandiscono vita e occupazione dei Barrøy. E balza agli occhi il fortissimo contrasto tra uomo e natura.
Eppure il legame della famiglia con l’isolotto è simbiotico, un cosmo in miniatura dove la lotta per la sopravvivenza non concede tregua. I personaggi nutrono l’inconfessabile desiderio di andarsene verso lidi più ospitali; l’idea della fuga però resta un sogno, perché il legame con l’isolotto è più forte di tutto il resto, una sorta di idillio che nulla può scalfire.
Ayesha Harruna Attah “Zainad conquista New York” -Marcos Y Marcos- euro 18,00
E’ il terzo romanzo della scrittrice ghanese Ayesha Harruna Hattah, una delle voci più interessanti della narrativa africana contemporanea. Racconta le peripezie di una giovanissima immigrata di colore, appena 20 anni e tanti sogni nel cassetto.
Vuole diventare disegnatrice di fumetti e dare vita ad una propria graphic novel a New York, città che la fa sentire al centro della vita. Mentre la sua famiglia rimasta in Ghana vorrebbe per lei un percorso più tradizionale, Zainad ha deciso di seguire uno stage estivo in America, per poi frequentare i corsi alla School of Visual Arts di New York. Così plana nella sfolgorante Big Apple…..dove non tutto luccica come potrebbe sembrare.
Allora seguiamo Zainab che vaga alla ricerca di una casa. Impresa complessa, che si scontra subito con un materasso pulcioso nella stanza che avrebbe dovuto affittare per ben 500 dollari, e dalla quale fugge con una scusa prima ancora di aver disfatto il bagaglio.
Il sogno americano si rivela piuttosto complicato da realizzare e le difficoltà intralciano continuamente il suo cammino.
Le case in affitto non sono quelle promesse dalle agenzie, lo stage è più noioso di quello che pensava e, poiché siamo nel 2006, la tragedia delle Torri Gemelli ha accentuato il clima di sospetto nei confronti degli stranieri. Ma Zainab non molla e passa da una sistemazione all’altra, a partire dall’ospitalità angusta di parenti nel Bronx.
La bellezza del romanzo alberga soprattutto nel continuo dialogo interiore tra Zainab e le voci di tre sue antenate che sente rimbombare nella testa e l’accompagnano nell’avventura.
Sono la trisnonna Jamila, la bisnonna Zeina e la nonna Mma Fati, che le parlano, la consigliano, la guidano, la sgridano all’occorrenza e soprattutto la ispirano continuamente. Tre voci potenti che si avvicendano nella sua testa fin dai primi passi sul suolo straniero.
E al di là degli incontri, delle soluzioni, e delle amicizie che stringerà Zainab, il romanzo diventa un affascinante spaccato di vita della giovane; arricchito dalle voci del passato che ci danno la misura della potenza della tradizione, ma anche del cammino verso l’emancipazione. Voci ancestrali che ricompattano storia familiare, nostalgie, malinconie e tanto altro ancora.
Julia Chapman “Appuntamento con la morte” -Neri Pozza- euro
Julia Chapman è lo pseudonimo di Julia Stagg, conosciuta autrice britannica di romanzi gialli; questo è il primo capitolo della serie poliziesca “The Dales Detective Series”, articolata in 7 volumi, ambientata nelle verdi e apparentemente tranquille colline dello Yorkshire, nel cuore dell’Inghilterra.
La storia si svolge nel villaggio di Bruncliffe, che in realtà non esiste; l’autrice ha volutamente inserito uno spicchio di finzione nel mezzo di una vera mappa, perché il mondo in cui è ambientato il giallo è reale.
Il piccolo paese ha un passato di prosperità industriale, ma ora le fabbriche sono dismesse e parecchi posti di lavoro andati in fumo. La comunità si è rinserrata in se stessa, tutti sanno tutto degli altri, le notizie corrono veloci di bocca in bocca, nulla sfugge e si guarda sempre con sospetto chi non ne fa parte.
Su questo sfondo si dipana la trama gialla, con morti sospette e un’improbabile coppia di detective a svolgere le indagini.
Lì vive e si arrabatta come può Delilah Metcalfe, esperta informatica che cerca di guadagnarsi da vivere con un’agenzia di appuntamenti online, “La Dales Dating Agency” DDA. Però gli affari non vanno per niente bene e lei è sempre a contrattare con la banca per ottenere dilazioni nei pagamenti. Non le resta che affittare un piano del caseggiato, così da ricavare almeno un’entrata fissa.
Ed ecco che a scuotere la sonnolenta cittadina arriva su una moto rombante una sorta di figliol prodigo, è Samson O’Brien, cresciuto a Bruncliffe, con alle spalle un passato turbolento e un padre alcolizzato.
Samson aveva lasciato la cittadina oltre 10 anni prima, ora è un ex agente di Scotland Yard sotto copertura, ma sospeso dal servizio e in attesa di sapere se può tornare alla sua vita londinese oppure se deve reimpostare il suo futuro.
Nel frattempo ha deciso di tornare a casa ed aprire un’agenzia investigativa. Quando Delilah scopre che il suo affittuario è lui, la cosa non le aggrada per nulla. I due si conoscono da sempre, sono cresciuti insieme, ma tra loro non correva buon sangue ed anche ora abbondano incomprensioni e battibecchi.
Fin qui la parte più divertente, ma la morte è al centro della trama. Viene scoperto il corpo senza vita di Richard Hargreaves, falciato da un treno sotto il quale sembra si sia buttato di sua volontà. Suicidio o meno, era un cliente della DDA, dunque pessima pubblicità per gli affari di Delilah.
Poi, in fondo a Gordale Scar viene trovato anche il cadavere di Martin Foster, altro cliente della ragazza. E un terzo morto è in arrivo. Tutti e tre avevano partecipato alla stessa serata di speed-date….quali donne avevano scelto?
A Delilah non resta che chiedere l’aiuto di Samson e vedremo dove li condurranno le indagini….in pagine intriganti, ma senza troppo orrore e nel solco della migliore tradizione del giallo inglese.
Il ponte della Festa della Repubblica ha portato 10815 visitatori ai Musei Reali di Torino confermando l’apprezzamento della proposta culturale offerta.
Alle 13 di domenica 5 giugno erano infatti 8.384 gli ingressi ai Musei Reali.
In 461 hanno scelto di visitare la mostra Nel segno di Raffaello, mentre in 1970 hanno visitato la mostra Vivian Maier Inedita.
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