ilTorinese

Auto inseguita dalla polizia: a tutta velocità si schianta sulla rampa della A4

Una Citroen, con a bordo un ragazzo e una ragazza si è schiantata ieri sulla rampa dell’autostrada A4 Torino-Milano dopo una corsa folle a tutta velocità.

La vettura  era partita da Torino arrivando  a Brandizzo dopo essere passata da Leinì e Volpiano, inseguita dalla polizia.

Gli agenti hanno  arrestato i due a bordo del veicolo. In corso accertamenti sulla dinamica dei fatti.

Street Music Festival a Santa Rita e Mirafiori

CON ARTISTI E GRUPPI UNDER 35

Dal 10 al 13 maggio nelle strade e nelle piazze della Circoscrizione 2.
Un ricco calendario di appuntamenti culturali per Eurovision

In occasione dell’Eurovision Song Contest il più importante evento musicale internazionale dell’anno che Torino ospita al Palasport olimpico di piazza d’Armi nella Circoscrizione 2, si svolgerà  nelle vie dei tre quartieri Santa Rita, Mirafiori Nord e Mirafiori Sud – a cornice del grande evento –  un Festival musicale di strada.

La manifestazione è libera e gratuita e nasce come omaggio ai Måneskin, il gruppo musicale vincitore della scorsa edizione Eurovision, nato proprio come Street band. Il programma promosso dai Centri di protagonismo giovanile e Associazioni dei commercianti della Circoscrizione 2 prevede le esibizioni di giovani band e artisti emergenti under 35 del territorio, molti dei quali hanno maturato il loro talento artistico frequentando le realtà dei CPG della Circoscrizione.

L’intento è dare visibilità al grande evento con una manifestazione di musica diffusa e popolare animando alcuni luoghi significativi dei tre quartieri della Circoscrizione 2: corso Orbassano, corso Sebastopoli, via Tripoli, piazza Montanari, Via Barletta e Piazza Santi Apostoli, abbinando alle vie interessate diversi generi musicali (la via del Jazz, del Rock, del Pop, Rap). Il logo del progetto è stato realizzato dalla emergente story art designer torinese Marzia Boaglio.

 

DAL FESTIVAL 2022 AL CONTEST ANNUALE DAL 2023

Dopo la prima edizione, per lasciare un’eredità tangibile sul territorio, partirà un contest, con una selezione e una giuria di esperti, che porterà nella primavera del 2023 alla prima edizione di un contest musicale cittadino dedicato ai giovani.

 

PROGRAMMA E ARTISTI

 

Da martedì 10 a giovedì 12 i gruppi e gli artisti con generi diversi si esibiranno nelle vie interessate, dalle h.16.30 alle h.19.00 che si esibiranno nelle strade dei quartieri sono: Tornado, Emicrania, Andrea Marzolla, Daniele Miola, Blodia, Morange + Crew, Simo Velludo + Comete, Mezzo Luna + Zeno.

Venerdì 13 in Piazza Santa Rita dalle 11 alle 23 spazio alla musica di strada con gruppi e artistici. Poi dalle 21 alle 23 la festa proseguirà con l’accompagnamento Dj Set di Martinelli, Nannini e Marco-one.  Presenta l’evento Cristian Panzanaro in collaborazione con TORadio. Dalle 20 alle 24 altra tappa al Centro di Protagonismo Giovanile di Strada delle Cacce 36 (che ospiterà l’appuntamento anche in caso di maltempo). Tra i gruppi che si esibiranno ci saranno Resine, Smash All, Nakhash, Domanimartina, Narconauta, Thaismoke +Crew.

L’evento è proposto e organizzato da: Associazioni Commercianti della Circoscrizione 2: Associazione “Commercianti e Residenti Via Barletta” (capofila del progetto); Associazione Commercianti “Corso Orbassano – S. Rita Sud”; Associazione Commercianti “Tripoli Nord”; Associazione Commercianti “Sebastopoli-Gorizia”; Associazione Commercianti “Gruppo Urban”; Associazione Commercianti “Tripoli Stadio Olimpico”. In collaborazione con:  L’associazione “Il Laboratorio CTM” – CPG Torino di Strada delle Cacce 36, Cooperativa “L’arcobaleno” – CPG Centro Dentro di Cs. Siracusa 225. 

 

 

 

ALTRI APPUNTAMENTI IN CIRCOSCRIZIONE 2 PER EUROVISION 

5 maggio ore 21 al Teatro Agnelli, di via Paolo Sarpi 111,  la visione dello spettacolo «Rosso Floyd – I Pink e il “Diamante”», realizzato da Assemblea Teatro, sulla storica band che ha venduto oltre 260 milioni di dischi nel mondo. In parallelo fino al 23 maggio , sempre la Circoscrizione 2 ospita, con le Biblioteche Civiche torinesi, negli spazi della Biblioteca di Villa Amoretti (corso Orbassano 200),  la mostra “Vinile a 33 giri – 365 giorni in musica”: anche l’ingresso a quest’evento è offerto gratuitamente, negli orari di apertura della Biblioteca (il lunedì dalle 14 alle 19, dal martedì al venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 9 alle 15, domenica chiuso).

 5 maggio 2022
Dinner & Jazz     Cena accompagnata da musica jazz    Locanda nel Parco – Via M.Panetti 1 Ingresso Libero con prenotazione Info e contatti 3456878874 – 
locanda@cooperativamirafiori.com A cura di Cooperativa Sociale Mirafiori 

 7 maggio 2022
Bside Festival   Concerto: ROBE DI PIAZZA con Pugni, Etanolo&Bacco, Simone di Gioia, Woc & Barabba CpgTorino – Strada delle Cacce, 36 A cura dell’Associazione Il Laboratorio

 8 maggio 2022  ore  20.45
TeatroBaracca-Magic Music in Actung!     Spettacolo magico comico musicale ad opera di un mago, una cantante e un pupazzo CpgTorino – Strada delle Cacce, 36 A cura Cooperativa Sociale Mirafiori  

1 4 maggio  2022 ore 15-19 Mirafiori Music Tour – Un itinerario musicale nel Parco Colonnetti e nel quartiere in bicicletta. Un viaggio in bici con tappe musicali, alla scoperta del territorio di Mirafiori e dei luoghi della trasformazione green che hanno caratterizzato in questi anni Mirafiori. Le tappe musicali saranno effettuate in corrispondenza delle quattro pasticcerie produttrici del Tronchetto di Caterina, pasticceria dell’Agnese, pasticceria da Tony e Maria, pasticceria Venere e pasticceria D’Arrigo e che in questa occasione lanceranno il nuovo dolce del quartiere per l’estate. Prenotazione:  Fondazione Comunità di Mirafiori 011/6825390 info@fondazionemirafiori.it

15 maggio 2022 ore 18-20 Roccafranca’s Vision –  Aperitivo in musica con il Trio Irto sonorità Jazz ambiente etnico blues a cura di Fondazione Cascina Roccafranca – Coop. L’Arcobaleno  in collaborazione con la Caffetteria Andirivieni in Via Edoardo Rubino, 45  – Prenotazione: 011 011 36250  inforoccafranca@comune.torino.it 

 

Per garantire l’irrigazione, in arrivo i contributi regionali

Il 12 maggio apre il bando per la progettazione di infrastrutture per migliorare la gestione delle risorse idriche, essenziali per garantire l’irrigazione in agricoltura

Con una dotazione finanziaria di 2 milioni e 450 mila euro di contributi la Regione aprirà il bando a favore dei consorzi di bonifica, dei consorzi di irrigazione e degli enti irrigui gestori di canali appartenenti al demanio o alla patrimonio regionale, a copertura delle spese di progettazione di infrastrutture irrigue e/o di bonifica per l’approvvigionamento e la gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche in Piemonte.

La dotazione finanziaria disponibile verrà ripartita equamente, ed in proporzione del contributo richiesto, tra i beneficiari fino ad un massimo di 150.000 euro. E’ inoltre ammessa la presentazione di un progetto da un soggetto capofila rappresentante di più consorzi di irrigazione gestori di comprensorio irriguo regionale.

Il presidente della Regione Piemonte e l’assessore regionale all’Agricoltura sottolineano che la Regione ha voluto assegnare una dotazione finanziaria significativa per promuovere un utilizzo efficiente della risorsa idrica consentire una maggiore e più costante disponibilità dell’acqua, essenziale anche per l’irrigazione in agricoltura. Un aiuto concreto da parte della Regione in risposta alle esigenze espresse dai rappresentanti del Tavolo regionale per l’irrigazione e la bonifica, di fronte alle criticità attuali e alle forti preoccupazioni del mondo agricolo dovute alla siccità in atto e che dovrà essere affrontata probabilmente nei prossimi anni.

Il bando sarà pubblicato sul sito della Regione Piemonte il 12 maggio 2022 e scadrà il 31 luglio 2022.

L’effetto Eurovision riempie la città di turisti. Code ai musei, bar e ristoranti affollati

Pienone di turisti nel centro città  per l’Eurovision.

Nei bar, nei ristoranti e nei fast-food di Torino è quasi impossibile trovare un posto libero, in particolare nei locali  del centro e del Valentino, dove è stato aperto l’Eurovillage.

Code anche davanti ai musei: all’Egizio, al Museo del Cinema e ai Musei Reali. E all’aeroporto di Caselle si calcolano 40.000 arrivi, soprattutto da Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna.

Pnnr: oltre 8 milioni e mezzo per una nuova scuola in via Santhià

Approvato l’intervento del valore di 8.760.000 euro per la riprogettazione della scuola secondaria di primo grado “Bobbio” di via Santhià 76 (Circoscrizione 6), finanziato nell’ambito del PNRR – Next Generation EU.

 

Il provvedimento riguarda la sostituzione dell’edificio ormai inadeguato in termini di comfort, qualità ambientale, efficienza energetica e dotazioni funzionali. L’intervento prevede un nuovo edificio scolastico che soddisfi appieno gli standard qualitativi, anche in considerazione delle attuali esigenze didattiche, per una struttura più sicura, moderna, tecnologica, inclusiva e sostenibile.

Per l’Assessora alle Politiche educative e all’Edilizia scolastica della Città di Torino via Santhià è un’ulteriore buona notizia che abbiamo ricevuto per quanto riguarda i finanziamenti dell’edilizia scolastica e speriamo di riceverne altre.

La nostra idea di scuola è quella di una comunità che, attraverso un patto culturale con il territorio, collabora per estendere l’offerta – formativa e non – anche al di fuori dell’orario scolastico. In questo caso è prezioso che proprio a Torino sia nato il progetto  ‘Torino fa scuola’ di Fondazione Giovanni Agnelli, Compagnia di San Paolo e Città di Torino. Oltre alla sostituzione degli ambienti, il progetto ha l’obiettivo di affiancare moderni metodi di insegnamento e apprendimento per gli studenti, incentivando lo sviluppo sostenibile del territorio e l’incremento di servizi volti a valorizzare la comunità e stimolare l’aggregazione sociale.

A ciò si accompagna la convinzione dell’importanza di un’edilizia sempre più sostenibile e orientata all’economia circolare, per un minore impatto ambientale.

Sarà il Ministero dell’Istruzione ora a bandire il concorso di progettazione per la realizzazione dell’opera, che prevederà la fine dei lavori entro il 30 giugno 2026.

Chiederemo con forza che tutta la comunità scolastica venga ascoltata nella progettazione.

Secondo l’Assessora, inoltre, l’edilizia scolastica è una priorità da inizio mandato. I fondi PNRR, del React-Eu e del Piano Urbano Integrato permetteranno alla Città di avviare interventi significativi su molti istituti scolastici con rifacimenti, installazioni e adeguamenti di vario genere. Gli uffici hanno come di consueto fatto un grandissimo lavoro per poter candidare gli edifici con maggiori esigenze ed opportunità di finanziamento, così da poter utilizzare al meglio tutti i fondi, ordinari e straordinari, di cui oggi la città dispone. La scuola che ci immaginiamo per il futuro di Torino è una scuola sicura, aperta al territorio, innovativa, inclusiva ed attenta agli standard di sostenibilità ambientale.

L’isola del libro

Rubrica settinamale a cura di Laura Goria

Delphine De Vigan “Tutto per i bambini” -Einaudi- euro 19,00
Possiamo leggerlo anche come romanzo-denuncia l’ultimo riuscitissimo libro della scrittrice francese Delphine De Vigan, che mette a nudo il dorato, ma difficile, mondo dei baby influencer. Giovani stelle del web, sommerse da popolarità, soldi e giocattoli, e la cui vita viene costantemente ripresa e data in pasto ai fans.
“Tutto per i bambini” è una sorta di indagine investigativa e sociologica; analizza la deriva odierna che corre veloce sui social e su vite sfalsate da filtri. La parola d’ordine è “condividere”. Si vive per essere visti, altrimenti non si esiste.

La trama è quella di un thriller assai realistico.
Scompare Kimmy Diore, influencer di 6 anni, star del canale YouTube “Happy Récré”, in cui sono caricati continuamente video della quotidianità della bimba e del fratello maggiore Sammy.
Dietro a questo business c’è la madre dei piccoli, Mélanie, che in passato aveva cercato, ma senza successo, la notorietà nel mondo dei reality.
Poi con l’avvento dei social ha trasformato completamente la vita dei suoi rampolli. Li ha collocati al centro di un mondo virtuale, e trasformato soprattutto Kim in una baby star.
Mélanie ha aperto un canale You Tube che ha conquistato 5 milioni di iscritti e obbliga i figli a dire e fare cose precise. Li riprende in continuazione negli infiniti banali e comuni momenti della giornata, oppure li incita ad eseguire precisi format; come l’”unboxing” che implica scartare pacchi pieni di giochi, fiera del consumismo dedicato ai più piccoli.

L’autrice è abilissima nel condurre i lettori all’interno di una realtà intrisa di ostentazione ed esibizionismo, e lo fa mettendo in campo un personaggio femminile totalmente diverso da Mélanie.
E’ l’investigatrice dell’anticrimine Clara, single che si accontenta di poche cose per viaggiare più leggera nella vita, decisamente refrattaria alla pseudo- realtà di Mèlanie.
Per Clara, quello dei Dore è un mondo in cui tutto è merce e governato dal culto dell’ego, dove conta soprattutto essere visti da una pletora di follower che vivono di riflesso e per procura.

Le pagine scorrono tra fasi dell’inchiesta, dramma familiare, e con una domanda in prima linea: fin dove è lecito che un genitore possa spingersi nel gestire la vita dei figli? Che parte di colpa ha l’attuale sistema consumistico frenetico, dominato dai brand e dalle piattaforme prive di regolamentazione? Quanto c’è di sbagliato nel messaggio di cui sono portatori i baby influencer, che sembra dicano ai loro coetanei «più oggetti possiedi, più sei felice»?

Un libro magnifico che si chiude con un balzo in avanti, nel 2031: Kim e Sammy ormai sono maggiorenni che hanno tagliato il cordone ombelicale con Melanie, e cercato con immensa fatica di costruirsi una vita a loro misura…..
Pagine che inducono a riflettere più a fondo sulla deriva odierna che fa degli influencer i nuovi miti e modelli da imitare.

 

Ginevra Bompiani “La penultima illusione” -Feltrinelli- euro 19,00
L’autrice è figlia di uno dei più importanti editori italiani, Valentino Bompiani che, dopo essere stato segretario generale di Arnoldo Mondadori, ha fondato una sua casa editrice nel 1929, con una scuderia di scrittori italiani e stranieri di altissimo livello.
Ginevra in questo diario intimo racconta stralci della sua formazione: l’infanzia solitaria, la fuga dalla casa editrice paterna, l’esperienza del femminismo e gli incontri con il Gotha degli scrittori di mezzo mondo.
Il tono delle sue pagine è all’insegna dell’aplomb e dell’ironia con cui guarda al suo lontano passato, narrandoci le ferite peggiori, che però l’hanno forgiata.
Ripercorre gli anni infantili e il legame fortissimo con la sua istitutrice Stella, l’esperienza traumatica ad alto tasso di infelicità dei due anni di collegio, seguiti da una brutta depressione.
A salvarle la vita sono stati gli studi di psicologia, gli amori, la vita a Parigi per un periodo, il matrimonio a Londra con il filosofo Giorgio Agamben e il lavoro nella casa editrice paterna.

Fin da giovane si muove ai massimi livelli del mondo intellettuale internazionale, non solo a contatto di Umberto Eco (approdato quasi insieme a lei nella casa editrice Bompiani come autore e funzionario), ma anche insieme alla vedova di George Orwell, Sonia, regina incontrastata della società letteraria londinese.
Quella di Ginevra è una vita al cospetto di grandi incontri e ardue sfide, come la creazione di nuove collane Bompiani; fino alla creazione di una sua casa editrice, “nottetempo” (con la lettera iniziale rigorosamente minuscola).

Nelle pagine di questo libro la vita dell’autrice incrocia quella di N, profuga somala che le viene data in affido da quando aveva 17 anni. “La penultima illusione” vede correre in parallelo i ricordi della Bompiani e quelli di N; promessa sposa di un guerrigliero del gruppo estremista Al-Shabaab, fuggita a 13 anni a bordo di un camion per arrivare a Mogadiscio. La sua è una vita tragica che passa anche attraverso l’inferno della Libia; e mentre lei riesce a sbarcare in Sicilia, gli uomini dell’Islam si vendicano sulla madre alla quale spaccano i denti a suon di bastonate e poi le sparano alle gambe.

Il lettore viene condotto tra pagine che narrano l’impegno di Ginevra a volere il bene per chi ne ha bisogno, «per il suo bene e non per il proprio»; in questo caso quello di N, che però non trova pace neanche a casa della donna che l’ha accolta e che si è avvicinata con empatia al difficilissimo mondo dell’emigrazione.

 

Benedetta Craveri “La contessa” -Adelphi- euro 24,00
Virginia era solo il primo di ben 7 nomi della Contessa di Castiglione, nata a Firenze il 22 marzo 1837, figlia del marchese Filippo Oldoini e della marchesa Isabella Lamporecchi. Con il matrimonio diventò Virginia Verasis di Castiglione, l’italiana che nell’800 fu una celebrità a Parigi e conosciuta in tutta Europa.
Personaggio di spicco e parecchio controverso, ritenuta «La più bella donna del secolo».

Benedetta Craveri ci conduce nei meandri della vita di questa donna, sulla scorta di approfondite ricerche d’archivio e delle 2000 lettere che segnarono la corrispondenza tra la Castiglione e uno dei suoi alleati principali, il principe Giuseppe Poniatowski, nipote dell’ultimo re di Polonia. Musicista e già amante della madre di Virginia. Il principe fu forse il solo a contare davvero per la nobildonna, certamente l’unico con cui poteva essere pienamente se stessa.

Ed ecco la biografia romanzata della vita di Virginia.
A 15 anni è già consapevole della sua bellezza e dell’uso strategico che può farne. Sa anche cosa vuole: andare a Parigi dove la vita è più interessante e le conoscenze altolocate sono a portata di mano di tanta beltà e fascino.
La sua è una personalità da narcisista estrema: cinica, scaltra, enigmatica e sfuggente, stravagante e imprevedibile.
Dimostrò un notevole fiuto politico che le permise un’innegabile ascesa. Seppe usare la seduzione, collezionò una pletora di amanti e, su istruzioni del cugino, il conte Camillo Benso di Cavour, conquistò in un attimo Napoleone III, e si fece strada presso la corte del Secondo Impero.
Le nozze erano state il trampolino di lancio e, oltre agli intrighi politici, sfruttò gli amanti anche per concludere affari lucrosi.

Aveva capito in fretta che mettere le sue capacità di seduzione e la sua intelligenza al servizio della politica e del Paese, le avrebbe consentito l’affrancamento dalle rigide convenzioni sociali.
Quando i conti di Castiglione giungono a Parigi nel 1856, Virginia -18enne al massimo del suo splendore- irrompe con successo nella società e nelle feste spettacolari del Secondo Impero.
In un mese avrà ai suoi piedi l’imperatore, la corte e la stampa. Cavour dietro le quinte l’aveva arruolata nelle fila della diplomazia e indicato le conquiste che avrebbero aiutato il suo paese.
Tra le trovate geniali della Contessa c’è l’uso sapiente della fotografia; intuì subito la portata delle immagini come mezzo ideale per valorizzare la propria persona e diffonderne il prestigio e l’importanza.
Affidandosi a Pierre –Louis Pierson, diede una svolta al genere fotografico del ritratto, inventando l’autobiografia fotografica come mezzo accattivante per narrare la sua vita incentrata sulla sua bellezza.

 

Eduard von Keyserling “La sera sulle case” -L’orma editore- euro 18,00

Torna ora in libreria questo romanzo pubblicato per la prima volta nel 1914, racconto raffinato della decadenza delle famiglie di sangue blu e proprietarie terriere. Stirpe alla quale apparteneva l’autore, il tedesco Eduard von Keyserling, nato nel 1855 e morto nel 1918, uno dei maestri del primo Novecento.
In questo romanzo il tema centrale è lo scontro generazionale; da un lato gli anziani che perpetuano regole e riti obsoleti, dall’altro lo spirito di ribellione dei giovani.
La trama gira intorno ad un fidanzamento e a un adulterio, usati per rappresentare il dramma di una generazione che cerca di sfuggire all’aria opprimente dei castelli di famiglia.
La baronessa Fastrade von der Wharte torna al castello di Paduren, e rientra nella schiera della generazioni dei figli dell’aristocrazia terriera della Curlandia (l’antica regione baltica dei cavalieri teutonici che corrisponde all’attuale Lettonia).
Keiserling descrive l’esistenza opaca e lenta degli anziani possidenti, che trascorrono le giornate tra scambi di visite, passeggiate, gite e battute di caccia. Dall’altro lato i giovani vorrebbero ribellarsi e anelano alla libertà.
Di fatto entrambi falliscono. I giovani protagonisti del romanzo detestano il passato e le tradizioni, ma nessuno di loro riesce davvero ad allontanarsi. Oppure tenta di prendere le distanze, ma poi viene massacrato dalla vita.

Un esempio è il destino della figlia del barone Port, Gertrud, che si trasferisce a Dresda con il sogno di diventare cantante, salvo poi rinunciare alle ambizioni artistiche e tornare sotto l’ala paterna.
Un altro casso è quello di Dietz che, anelando la ribellione, riesce solo a dilapidare al gioco il patrimonio di famiglia. Oppure Fastrade che se ne va per fare l’infermiera, poi rientra per prendersi cura del padre sul viale
del tramonto. Ma nessuno di questi giovani è capace di opporre una valida alternativa ai valori a cui vivono ancorati gli avi. Ed ogni personaggio sembra prigioniero di un preciso copione dal quale non riesce a fuggire.

La parafarmacia di Piazza Carlo Felice riapre ad insegna Medi-Market

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In partnership con Il Museo del Cinema di Torino

 

Dal 3 maggio lo storico punto vendita di Piazza Carlo Felice, 80 a Torino  “veste” la nuova insegna “Medi-Market” – parafarmacie del gruppo belga Medi-Market Group, leader nel settore della salute e del benessere – andando quasi a completare la fase di rebranding del suo ambizioso progetto di sviluppo sul territorio italiano.

Prende forma anche un progetto di collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, con cui il Gruppo condivide passione e interesse per la persona: il cinema lo racconta attraverso l’obiettivo della cinepresa, Medi-Market lo vive quotidianamente applicando il concept del Democratising Health Expertise, ovvero qualità e competenza alla portata di tutti senza compromessi sulla salute e sul benessere, grazie a prodotti e servizi di altissima qualità a prezzi davvero competitivi.

Ai primi 60 clienti che hanno effettuato  un acquisto minimo di 40€, Medi-Market omaggerà i biglietti della validità di 1 anno per visitare lo straordinario Museo Nazionale del Cinema di Torinoospitato dalla Mole Antonelliana, dove è possibile ripercorrere la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri, in un suggestivo itinerario interattivo.

I Radicali per la Giornata dell’Europa

Torino, lunedì 9 maggio alle ore 18, in Piazza Palazzo di Citta, di fronte al Comune.
Presidio di Radicali Italiani in occasione della giornata che l`Unione europea ha scelto per celebrare la cooperazione tra le nazioni europee, per scongiurare nuovi conflitti e assicurare al popolo europeo pace, democrazia e benessere. Le mobilitazioni coinvolgeranno innanzitutto le piazze di Torino, Roma, Bologna e Londra.
Di fronte al Municipio, Insieme al Console onorario dell’Ucraina Dario Arrigotti e a molti cittadini ucraini, militanti e dirigenti di numerose forze politiche, sventoleremo le bandiere dell’Unione europea e dell’Ucraina insieme, a rappresentare il futuro di pace che vogliamo.
Una mobilitazione per concretizzare il sogno federalista europeo, per far crescere l’Unione Europea e favorire l’ingresso immediato dell’Ucraina, per supportare la sua resistenza e darle un nuovo ombrello di protezione.
A Torino hanno aderito alla manifestazione:
Associazione radicale Adelaide Aglietta, Gruppo +Europa Torino metropolitana, Italia Viva, Azione, Volt, Cellula Coscioni Torino.
Sarà di nuovo l`occasione per rilanciare e dare corpo e forza all`iniziativa “Putin all`Aja!”, per cui stiamo raccogliendo le firme sul sito www.radicali.it
Inviteremo i dirigenti politici, i consiglieri comunali, gli assessori e il Sindaco Lo Russo a firmare per sostenere l’incriminazione di chi si è macchiato di crimini di guerra, Putin in primis.

Normanni, da Hastings a Torino. La saga dei Burdet

Nel 1066 alla battaglia di Hastings, immortalata nel celebre arazzo di Bayeux, tra i soldati del duca di Normandia Guglielmo che diventerà Guglielmo il Conquistatore, re d’Inghilterra, combattevano anche Hugo Burdet e suo padre Robert I Burdet di Rabodanges.
A Torino vive un discendente di quei Burdet vissuti quasi mille anni fa. Si chiama Carlo Alfonso Maria Burdet. Architetto, appassionato ricercatore storico, ha svolto studi e ricerche in molti archivi esteri, in Francia, Italia, Portogallo, in Vaticano e in Sud America. “Burdet, genti di Normandia, in Savoia tra XIV e XV secolo” è il suo ultimo lavoro riguardante l’antica dinastia normanna alla quale appartiene il suo casato. Nell’undicesimo secolo importanti famiglie normanne lasciarono i Paesi nordici per stabilirsi in altre regioni europee e tra queste dinastie vi era anche quella a cui appartiene Carlo Burdet. Per la verità già nel Mille scopriamo la patria dei Burdet in Normandia per trovare, nei secoli successivi, testimonianze sulla presenza di vari esponenti di questa famiglia in altri Paesi dell’Europa occidentale. Alcuni di loro erano impegnati nell’amministrazione della giustizia e nel notariato mentre altri si occupavano della riscossione dei tributi. Il cognome Burdet si trova nei primi documenti di storia anglo-normanna. Nel 1066, i Burdet, come detto, erano presenti nella battaglia di Hastings contro re Harold II e due anni più tardi Robert Burdet viene nominato Lord di Lowesby.
Questi eventi di novecento anni fa si svolgono in un contesto storico particolare in cui i normanni sono molto attivi non solo nel nord d’Europa ma anche nella nostra penisola e si mescolano con gli italici nelle terre meridionali dando vita a una lunga convivenza. È l’epoca, per esempio, in cui la contessa piemontese Adelaide del Vasto sposa il conte normanno Ruggero I di Sicilia sigillando un’alleanza tra aleramici e normanni. Gli Aleramici, famiglia feudale di origine franca, si è nel tempo molto ramificata creando numerose dinastie come i marchesi del Monferrato, i marchesi di Saluzzo e i marchesi di Savona. Un personaggio rilevante è Adelaide del Vasto, nata in Piemonte nel 1074, figlia dell’aleramico Manfredi II, fratello di Bonifacio del Vasto, marchese di Savona e della Liguria occidentale. Adelaide sposerà Ruggero I di Sicilia e sarà la madre di Ruggero II, re di Sicilia. Non solo i Normanni si recarono in Sicilia ma nella grande migrazione verso sud dell’XI secolo c’erano anche bretoni, fiamminghi, provenzali e appunto gli aleramici dell’Italia del nord. Una presenza confermata dagli studi sui cognomi siciliani e sulla toponomastica e fu proprio la contessa Adelaide ad incoraggiare questa immigrazione da nord a sud. Morto improvvisamente Manfredi, il fratello Bonifacio invia nel meridione d’Italia, appena conquistato dai normanni, i figli di Manfredi, tra cui Adelaide. A sancire l’alleanza tra aleramici e normanni fu proprio il matrimonio tra Adelaide e il granconte normanno Ruggero I d’Altavilla di Sicilia celebrato nel 1087 a Mileto in Calabria. L’effetto immediato di questa unione fu la fondazione di molti paesi e città in Sicilia con migliaia di persone provenienti da Piemonte e Liguria. La popolazione della parte centro-settentrionale dell’isola parla ancora oggi un dialetto simile al piemontese e quindi molto diverso dal siciliano. Ma torniamo allo studio di Carlo Burdet perché le notizie sulla sua famiglia non si fermano certo qui. Nel 1118 un altro Robert Burdet viene nominato conte di Tarragona da papa Onorio II mentre nel 1151 un William Burdet, fondatore del priorato di Aucote, torna dalla Terra Santa dove forse ha combattuto come crociato. Nel 1618 Thomas Burdet di Bramcote diventa Baronetto.
La presenza dei primi discendenti del casato negli stati transalpini è testimoniata dalle carte e nel 1403 Pierre Burdet viene nominato tesoriere generale del conte di Savoia in Piemonte mentre assistiamo al passaggio nelle terre lemaniche dei primi Burdet. “Fin dagli inizi del tredicesimo secolo il cognome Burdet potè comparire tra le Alpi e il Rodano nelle terre dei Savoia, signori già allora imparentati con gli anglo-normanni per via dei re d Borgogna. Le prime presenze dei Burdet in quest’area europea trarrebbero motivo proprio dagli spostamenti che i Conti di Savoia andavano facendo, non solo in Terra Santa al seguito delle Crociate, ma in Inghilterra dove mantennero contatti e spesso furono anche presenti di persona”.
Filippo Re
Le didascalie:
1 Carlo A.M.Burdet
2 Arme di antiche casate anglo-normanne
3 Vista del Castello di Chillon (Montreux) sul Lago di Ginevra
4 Pierre Burdet conti per la Castellania di Chillon (1415-16)

Il Dj di Manfredonia Carlo Zerulo rende omaggio a Gigi D’Agostino

 

Il Dj di Manfredonia Carlo Zerulo  rende omaggio a Gigi D’Agostino remixando uno dei suoi più grandi successi (Bla Bla Bla) singolo pubblicato sulla piattaforma YouTube. Dopo l’annuncio di Gigi D’Agostino della sua malattia, moltissimi fan e personaggi del mondo dello spettacolo hanno espresso la loro vicinanza, seppur virtuale, al noto artista. Non è tardata ad arrivare anche la solidarietà  della Puglia,  in particolare dal Dj manfredoniano Carlo Zerulo che dedica proprio al grande Gigi il suo remix.