ilTorinese

Leone (Lega ): “Continuiamo il lavoro di rilancio del Piemonte”

Riceviamo e pubblichiamo
Il Consiglio regionale rinnova le Presidenze di Commissione per affrontare al meglio la seconda parte della consiliatura. Alla guida del gruppo di lavoro della Terza commissione viene riconfermato Claudio Leone, imprenditore canavesano eletto nella Lega. Con lui lavoreranno i vicepresidenti Sara Zambaia, anch’essa della Lega Salvini Piemonte, insieme a Monica Canalis.
“La riconferma della presidenza della Terza commissione – commenta Leone – che si occupa di economia, industria, commercio, agricoltura, artigianato, montagna, foreste, fiere e mercati, turismo, acque minerali e termali, caccia e pesca, formazione professionale, energia, cave e torbiere, movimenti migratori ci permette di affrontare questa congiuntura con coerenza e continuità. La situazione del post pandemia, del conflitto in Ucraina con la conseguente crisi energetica, le emergenze legate a peste suina e siccità non devono fermare il percorso di ripartenza del nostro Piemonte”.
“Con i colleghi e con i molti assessori con i quali mi confronto, vista l’ampiezza dell’interlocuzione interna alla Terza commissione – aggiunge Leone -, già da mercoledì torneremo sui temi che ci permettono di perseguire la ripartenza economica del Piemonte, con una seduta sul parere relativo alla modifica delle quote ai beneficiari di ristori all’interno delle macro-categorie economiche. Ringrazio i colleghi che mi hanno rinnovato la loro fiducia e ai vicepresidenti Sara Zambaia e Monica Canalis vanno i miei auguri di buon lavoro, onorato di essere supportato dalla loro professionalità, competenza e sensibilità per affrontare i prossimi step del nostro comune mandato”.

La magnifica avventura dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics

La portacolori del Pandha Torino sarà impegnata nel nuoto: dalle prime bracciate fino alle gare ufficiali, diario di una passione che non conosce confini

La componente più importante dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics in programma dal 4 al 9 giugno a Torino, e di tutto il movimento sportivo dedicato a persone con disabilità intellettiva, è sicuramente quella rappresentata dagli atleti. Nel capoluogo piemontese, in particolare, ce n’è una che ha legato il proprio percorso al nuoto in una passione che non conosce confini: stiamo parlando della 19enne Margherita Malisani, portacolori del Pandha Torino.

La storia di Margherita con il nuoto è iniziata durante i primi anni di età, dalle prime bracciate fino ad arrivare alle gare ufficiali Special Olympics in giro per l’Italia: «Margherita – racconta Lucia Ferrero, che oltre a essere sua mamma è anche la Vice-Presidente della società guidata da Luciano Conteha iniziato a fare nuoto da piccola, più precisamente in 1° elementare, accompagnata da me in diverse piscine torinesi partendo dai corsi di acquaticità. Avendo dimostrato fin da subito una buona predisposizione, a un certo punto ho desiderato che imparasse a nuotare veramente e così, poco alla volta, è riuscita ad apprendere tutti gli stili: 5 anni fa, tramite un’amica, siamo venute a conoscenza del mondo Pandha e grazie a loro le capacità natatorie si sono ulteriormente affinate; con grande sorpresa di tutta la famiglia, Margherita sta ottenendo buonissimi risultati».

L’influenza positiva dell’attività sportiva sul benessere della persona è dimostrata dai progressi ottenuti da Margherita dal punto di vista dell’autonomia: «A spiccare maggiormente – prosegue Ferrero – è il suo desiderio di emergere e la sua eccitazione nel poter competere in gara con i suoi compagni: questo l’ha sicuramente aiutata ad autodeterminarsi, a misurare le proprie capacità, ad accettare le sconfitte e a gioire tantissimo per le vittorie. Allo stesso tempo, con i miei occhi di madre e di spettatrice ho avuto modo di osservare e comprendere le potenzialità dello sport non solo nell’unire le persone ma anche nel dare la possibilità a ragazzi con disabilità intellettiva di vivere appieno una parte di vita che spesso gli viene negata: il tempo trascorso lontano dalla famiglia per gli allenamenti, le gare e le trasferte aiutano anche ad acquisire quell’autonomia non sempre concessa per paura o per troppo amore».

Un ultimo, grande tassello è quello rappresentato dalle relazioni: «Durante questi anni – conclude – sono nati rapporti di amicizia saldi e duraturi con tutti i ragazzi e le ragazze di Pandha, in grado di andare oltre lo sport nonostante le differenze di età e non solo. Il confronto giornaliero con molti tecnici e accompagnatori suoi coetanei, inoltre, ha fatto sì che i rapporti potessero essere alla pari e che nascessero delle belle amicizie anche con loro. Margherita al momento frequenta il 4° anno delle superiori indirizzo servizi socio-sanitari e lo sport, in generale, le ha permesso di mettersi in gioco con le proprie forze alzando il suo livello di autostima e concentrazione. Quello che ammiro di più, in lei e nei suoi compagni, è la costanza nell’impegnarsi al massimo: vedere la loro felicità alla ripresa dopo la pandemia dimostra la fondamentale importanza di questa preziosa risorsa».

Il cantiere e i cestini dell’immondizia intasati

Il cantiere in piazza Arbarello impedisce ai mezzi dell’Amiat di provvedere alla pulizia del cestino dell’immondizia collocato sul marciapiede tra via Barbaroux e via della Consolata. Uno spettacolo che sarebbe indecoroso  ovunque. Lo è ancora di più nel centro storico di Torino

Il direttore Rai: “Eurovision, cresce l’interesse”

Abbiamo chiesto al Direttore di RAI 1 Stefano Coletta, presente all’Eurovision, se l’Italia ha risposto con entusiasmo alla rassegna internazionale:

“Non so ancora rispondere a questa domanda. Ma penso che  ci sarà maggiore attenzione anche grazie a ciò che è successo a Sanremo.  Vedremo a conti fatti cosa succederà. È la prima volta che tutte e tre le serate andranno su Rai uno. Scelta che ho voluto fortemente. Di certo l’interesse è destinato a crescere”.

Loredana Barozzino

Le istituzioni insieme per la Città della Salute

Sarà uno dei più importanti e strategici Poli in Italia per la cura, la formazione e la ricerca clinica e biomedica. Confermato l’obiettivo di aggiudicare i lavori entro il 2022.

Sui rincari di materie prime ed energia il Piemonte proporrà un emendamento nazionale per adeguare i costi delle gare d’appalto
Il Parco della Salute di Torino è un progetto prioritario per il futuro del Piemonte e tutte le istituzioni del territorio lavoreranno unite per garantirne la realizzazione.
È una piena comunione di intenti quella espressa oggi dalla Cabina di monitoraggio di cui fanno parte la Regione Piemonte, il Comune di Torino e la Prefettura insieme all’AOU Città della Salute, l’Università degli studi di Torino e il Politecnico.
La riunione è stata convocata dal Presidente della Regione Alberto Cirio e dall’Assessore alla Sanità Luigi Icardi per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto.
Presenti all’incontro il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo il Vice Prefetto Brunella Favia, il direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle, il rettore del Politecnico Guido Saracco e in rappresentanza dell’Università di Torino il vice rettore Area Medica e direttore della Scuola di Medicina Umberto Ricardi e il vice rettore all’Edilizia Giuseppe Di Giuda.
Quattro i temi prioritari condivisi dalla Cabina di monitoraggio.
Innanzitutto l’importanza di proseguire con la realizzazione del progetto attuale che diventerà non solo il più grande polo sanitario del Piemonte, ma uno dei più importanti e strategici in Italia per la cura, la formazione e la ricerca clinica e biomedica. Confluiranno sotto le ali del nuovo Parco l’ospedale delle Molinette, il Cto (quest’ultimo insieme all’Unità Spinale parte dell’azienda sanitaria e fisicamente in continuità con la sua sede attuale) e il Sant’Anna, ad eccezione dell’Ospedale infantile Regina Margherita che resterà al di fuori dal Parco della Salute come azienda sanitaria autonoma. Una decisione, come noto, deliberata dalla Regione nel gennaio del 2020 e già recepita in sede di gara come unica modifica al progetto originario.
Secondo tema affrontato quello che riguarda i posti letto e in generale l’offerta di cura sul territorio. Pur condividendo, infatti, l’importanza di proseguire con il progetto, senza mettere in discussione il percorso approvato e andato in gara, le Istituzioni sono tutte altrettanto concordi sulla necessità di avviare una riflessione parallela per assicurare a Torino e ai suoi cittadini un adeguato numero di posti letto per le patologie ad alta intensità che richiedono ospedalizzazione. Un tema questo che, dopo due anni di pandemia segnati dal bisogno costante di posti letto per garantire il diritto alla cura di ogni cittadino e delle criticità determinate dall’assenza di una adeguata rete di medicina territoriale, le Istituzioni sanno di non poter ignorare. È stata quindi condivisa la volontà di

lavorare insieme per fare in modo di potenziare ulteriormente non solo la rete ospedaliera del capoluogo piemontese e dei posti letto a sua disposizione, guardando anche alla nuova struttura che dovrà servire l’area di Torino Nord, ma anche la rete della medicina di territorio attraverso l’integrazione con il lavoro quotidiano dei medici di famiglia e le opportunità date dalla telemedicina e dalla tecnologia per la presa in carico delle patologie a bassa intensità di cura. Cambiare il paradigma per un nuovo modello di erogazione dell’offerta di salute è il presupposto che tutte le istituzioni ritengono indispensabile per abbassare dove possibile i livelli di ospedalizzazione,
Terzo tema prioritario, affrontato durante l’incontro, la volontà di valorizzare l’ingresso nel Parco della Salute del mondo imprenditoriale accanto a quello universitario, anche attraverso l’opportunità di individuare nuovi spazi da utilizzare, incluse le Arcate Ex Moi per la formazione innovativa. Anche in questo caso sarà consolidato il gruppo di lavoro messo in campo dalle diverse istituzioni coinvolte, per mettere a punto un progetto integrato degli spazi associati alle diverse funzioni del Parco, anche con il supporto di esperti in project management.
Infine, aspetto determinante, la Cabina di monitoraggio ha affrontato la necessità di
garantire la gara d’appalto e l’avvio del cantiere di fronte all’eccezionale rincaro delle materie prime e dei costi dell’energia, provocati anche dalla guerra in Ucraina.
Ad oggi sono in corso i lavori di bonifica dell’area avviati a fine settembre dello scorso anno e, in base al cronoprogramma, la Commissione di gara procederà alla valutazione dei progetti definitivi e delle relative offerte in autunno per giungere all’individuazione del vincitore entro fine 2022.
Su questo fronte, la Regione Piemonte e la Città della Salute hanno avviato da settimane un confronto con l’Anac, perché la situazione internazionale e le conseguenze sui costi di qualsiasi cantiere, imprevedibili quando la gara è stata avviata, rappresentano per tutti una forte criticità. Ciò che il Piemonte chiede è un meccanismo di riequilibrio analogo a quello che il Governo ha già approvato per le gare d’appalto lanciate a partire da fine gennaio di quest’anno, ma non previsto al momento per quelle che erano già in corso.
La Cabina di monitoraggio ha condiviso la volontà di proporre su questo tema un emendamento nazionale, attraverso il supporto dei parlamentari piemontesi, che consenta con una clausola di salvaguardia di tener conto delle variazioni sui costi intercorse dopo la pubblicazione di un bando di gara, senza necessità di indire una nuova procedura.
Condividendo la necessità dell’individuazione di una soluzione a livello nazionale, è stato confermato l’obiettivo comune di arrivare all’aggiudicazione dei lavori del Parco della Salute entro il 2022.

Ugl: “Un’autostrada non è un bene privato”

VIABILITA’ E LOGISTICA

Riceviamo e pubblichiamo

“L’Autostrada non può essere gestita come se fosse un’impresa. Non a caso la concessione è lo strumento con cui
lo Stato, quale espressione della collettività dei cittadini, realizza finalità pubbliche, utili alla stessa collettività. La
finalità della concessione non è la mera realizzazione del profitto, ma garantire senza intoppi la mobilità veicolare
dei cittadini, mantenere efficiente l’infrastruttura generando le condizioni per la crescita economica e sociale del
territorio a vantaggio dei cittadini.

Nello specifico, come rappresentanti di lavoratori, vogliamo mettere in evidenza come la viabilità autostradale sia
un settore del pubblico che non può ridursi alla sola attività di esazione del pedaggio! Autostrada è sicurezza,
autostrada è manutenzione, autostrada è prevenzione rischi, autostrada è presidio antincendio, autostrada è corretta
posa dei cantieri, autostrada è segnalazione degli ostacoli… tutte attività che in val Susa, su un itinerario
internazionale, la direttrice Torino – Modane fra Italia e Francia, sono attualmente realizzate con professionalità e
dedizione dai lavoratori di RO.S.S. srl” lo dichiara il Segretario Regionale Ugl Viabilità e Logistica Piemonte,
Gianluca Mazzotta.

RO.S.S. è oggetto di una vendita che “porta via” dal territorio della Val Susa una sua eccellenza. Sitaf, la società
della A32 Torino – Bardonecchia e del traforo del Frejus, è nata come società pubblica per una finalità pubblica.
Fra i suoi azionisti, accanto ad ANAS, c’erano i soggetti pubblici del territorio, rappresentanti delle collettività
(Provincia, Comuni, Camere di Commercio…), come in tante realtà che gestivano e controllavano, con “pubblico
profitto”, a vantaggio dei pubblici bilanci, tante concessionarie autostradali. Oggi Sitaf, anziché continuare a
finanziare con i suoi lauti profitti le casse pubbliche garantendo sicurezza, manutenzione e occupazione, è
progressivamente passata nelle mani di soggetti privati che fanno “efficientamento” con scelte di concorrenza fra
contratti di lavoro, che riducono all’osso l’impiego di personale, che usano disinvoltamente rapporti di lavoro
precari, che speculano anche a danno delle risorse di un territorio fragile, come quello di montagna, e lo fanno
senza minimamente ricordarsi che stanno sfruttando un’infrastruttura pubblica, cioè “di tutti” aggiunge il
Segretario Ugl Piemonte, Armando Murella.

Il caso di Tecnositaf appare emblematico. Società leader in Italia e all’estero nella realizzazione di sistemi per
la gestione del traffico, non solo per Sitaf, ma principalmente per Anas, per la quale realizza tutti i sistemi che
quest’ultima, che è anche azionista di Sitaf, utilizza per la gestione della rete stradale nazionale.

I rappresentanti del “pubblico”, chi a nome di ANAS siede nei Consigli di Amministrazione di queste società,
come delle altre Concessionarie in Italia, il Ministero che ha l’onere di dare in concessione un bene di tutti avente
finalità pubbliche, ma che ha anche il dovere di dirigere e garantire il rispetto di queste pubbliche finalità, l’Autorità
dei Trasporti, chiamata a regolare e mitigare gli effetti della deriva economicista delle privatizzazioni, trovino il
modo di evitare che un patrimonio di professionalità, di redistribuzione di redditi sul territorio, di garanzie di
qualità e continuità del servizio, non venga disperso con la vendita di RO.S.S. e con la liquidazione di Tecnositaf.
Perché l’autostrada e il traforo fra Torino e Modane, fra l’Italia e la Francia, è un bene pubblico di valore
internazionale ed europeo, e come tale va tutelato e gestito!

Per non dimenticare Aldo Moro

Ricorre oggi l’anniversario della morte di Aldo Moro avvenuta per mano delle Brigate Rosse dopo aver passato 55 giorni in prigionia. Non possiamo dimenticare una pagina cosi’ triste e dolorosa della recente storia della nostra Repubblica. Il sacrificio del Presidente Moro è una pagina che ancora oggi ci rattrista, ma i suoi insegnamenti e la sua esperienza devono essere ancora vivi per essere ricordati. Noi di Centro lotterà sempre contro il terrorismo e contro la violenza!

Guido CALLERI Segretario Provinciale Città Metropolitana di Torino – Noi di Centro Mastella;
Renato ZAMBON Segretario Regionale – Noi di Centro Mastella.

“No all’impiccagione di Djalali”

 

Il Consiglio regionale e il Comitato Diritti Umani si mobiliteranno martedì 10 maggio.

Il Consiglio regionale e il Comitato Diritti Umani e Civili si mobilitano per dire no all’esecuzione di Ahmadreza Djalali a Teheran.

Domani, martedì 10 maggio alle 13, nella pausa dei lavori dell’Assemblea a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15, Torino), i consiglieri regionali e tutti i componenti del Comitato sono stati invitati dal presidente del Consiglio contro l’annunciata impiccagione del ricercatore iraniano, vissuto tre anni a Novara, che sarà eseguita entro il 21 maggio.

I partecipanti si riuniranno nel cortile di Palazzo Lascaris esponendo silenziosamente dei cartelli con la scritta #SAVEAHMAD

Portiere di hotel assassinato dopo una violenta aggressione

Violento omicidio: vittima il portiere del Londra hotel, un  albergo quattro stelle vicino alla stazione di Alessandria. E’ stato trovato morto in una pozza di sangue da un passante, che lo ha visto a terra davanti alla reception. Sarebbe stato ucciso dopo una violenta aggressione. I carabinieri stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza.

Eurovision, la dimostrazione di Extinction Rebellion

ATTIVISTI INVADONO IL TURQUOISE CARPET

Riceviamo e pubblichiamo

 Durante il Turquoise Carpet di inaugurazione dell’Eurovision Song Fest, alcuni attivisti di Extinction Rebellion hanno scavalcato le recinzioni della Reggia di Venaria per portare un messaggio agli artisti presenti. “Music: Declare Climate Emergency”

Ieri, durante la giornata di inaugurazione di Eurovision, alcuni attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Turquoise Carpet con lo scopo di portare un messaggio all’intero mondo della musica.

“Music: Declare Climate Emergency”. O ancora: “Humanity needs your voice”. Questi gli slogan che gli attivisti indossavano sulle magliette e sui cartelli che reggevano in mano. Non appena gli attivisti sono saliti sul carpet, gli addetti alla sicurezza dell’evento sono subito intervenui trascinando di peso gli attivisti fuori dalla Reggia. Attualmente sono tre i fermati.

L’azione  si inserisce all’interno della campagna internazionale “Music Declares Emergency” [Manifesto Ufficiale] nata nel 2019 a Londra e rilanciata adesso dagli attivisti di Torino in occasione di Eurovision. Music Declares Emergency nasce da un gruppo indipendente di artisti, organizzazioni e professionisti dell’industria musicale, consapevoli della crisi in atto e del potere della musica nel promuovere i cambiamenti culturali per un futuro più sostenibile. Spinto dalla necessità di ridurre l’impatto ambientale dell’industria musicale e convinti della necessità di un’azione condivisa tra artisti, industria musicale e fans, il mondo della musica a livello internazionale si sta già muovendo nella lotta per contrastare l’emergenza climatica ed ecologica e per fare pressione sui governi per una risposta rapida ed efficace. Tra gli artisti e le artiste che supportano attivamente la campagna ci sono artisti come Radiohead, Massive Attack, Billie Eilish, Brian Eno e molti altri [GreenMe].

È ormai innegabile che stiamo affrontando un’emergenza globale senza precedenti [The Guardian].
Ondate di calore, siccità e inondazioni aumentano, il livello dei mari cresce, i ghiacciaci si sciolgono, le foreste bruciano, le persone e le specie viventi stanno già morendo. La pandemia che ha messo in ginocchio il pianeta è anche frutto della folle corsa dell’umanità a sfruttare ogni ecosistema e ogni specie vivente.

La musica e l’arte hanno il potere di promuovere i cambiamenti sociali necessari a costruire un futuro migliore. “È il momento di chiederlo insieme, a tutti gli artisti del mondo” dicono gli attivisti.
Perché non ci sarà musica su un pianeta morto.

Extinction Rebellino Torino