ilTorinese

Juve e Toro al traguardo! 36esima giornata serie A

6 maggio ore 21
Genoa-Juventus
7 maggio ore 15
Torino-Napoli

-3 alla fine di questo bellissimo e combattuto campionato in cui Juve e Toro hanno raggiunto i loro obiettivi minimi stagionali:quarto posto e qualificazione in Champions League per i bianconeri,salvezza tranquilla e centroclassifica al decimo posto posto per i granata.Sono state preparate delle buone basi per la prossima stagione quando le 2 squadre torinesi saranno chiamate a lottare per obiettivi dichiaratamente più ambiziosi:vittoria della Champions League per la Juve, qualificazione europea per il Toro.
Intanto bisogna chiudere il campionato bene, in queste ultime 3 giornate, senza concedere nulla agli avversari.
Ecco le formazioni
GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Frendrup, Ostigard, Bani, Vasquez; Sturaro, Badelj; Ekuban, Amiri, Portanova; Destro. All. Blessin
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bernardeschi, Zakaria, Miretti, Rabiot; Dybala, Vlahovic. All. Allegri.

Torino (3-4-2-1): Berisha; Djidji, Bremer, Rodriguez; Singo, Mandragora, Pobega, Vojvoda; Praet, Brekalo; Belotti. All. Juric
Napoli (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Ruiz, Anguissa; Lozano, Mertens, Insigne; Osimhen. All. Spaletti

Enzo Grassano

Eurovision, nuove modifiche alla viabilità

Manca poco al via dell’Eurovision Song Contest e, dopo le prime modifiche viabili dello scorso aprile, nelle aree dello Stadio Olimpico e del Parco del Valentino (dove ha sede l’ Eurovillage) stanno per entrare in vigore ulteriori misure per garantire il regolare svolgimento della kermesse e degli eventi ad essa collegati.

Per l’occasione, per favorire il collegamento all’Eurovision Village con mezzi alternativi all’auto è stata inoltre predisposta un’area in piazzale Rita Levi Montalcini dedicata alla mobilità sostenibile.

I provvedimenti che si presume potranno avere il maggiore impatto sul traffico riguardano via Filadelfia, nel tratto tra piazzale Gabriele da Gorizia e corso Agnelli dove, dal 9 al 14 maggio, sarà vietata la sosta.

Lungo il medesimo tratto di strada martedì 10, giovedì 12 e sabato 14 maggio, dalle 10 alle 24 (e, comunque, fino a cessate esigenze) sarà anche vietato il transito, mentre lunedì 9, mercoledì 11 e venerdì 13 maggio potranno essere decise delle chiusure temporanee in base alle esigenze del momento.

Intorno allo Stadio Olimpico sono confermati, fino al 14 maggio il divieto di transito e di sosta nel controviale Ovest di corso Galileo Ferraris, tra piazzale Grande Torino e il civico 282 e, dal 9 al 14 maggio, tra piazza Costantino il Grande e piazzale Grande Torino (con l’eccezione di mezzi di soccorso, delle Forze dell’Ordine, taxi, veicoli muniti del contrassegno disabili, autorizzati o diretti alle proprietà poste lateralmente).

Non sarà altresì possibile transitare e sostare, in corso Montelungo, nell’area interna a Piazza d’Armi (ex area giostrai) posta sul retro ed accessibile dai lati della caserma dei Carabinieri.

Il divieto di sosta e di transito nel tratto tra piazzale Grande Torino e il civico 282 sarà in vigore (con l’eccezione dei veicoli muniti del contrassegno disabili) anche nella giornata di sabato 7 maggio in occasione della partita del campionato di serie A di calcio tra Torino e Napoli.

Per gli spettatori con disabilità o con difficoltà di deambulazione dal 9 al 14 maggio, per l’intera giornata, saranno a disposizione stalli riservati sul lato Ovest del controviale Ovest in corso Galileo Ferraris e sul lato Est del controviale Est di corso IV novembre.

Sempre lungo il lato Ovest della carreggiata Ovest di corso Galileo Ferraris e lungo il lato Est della carreggiata Est di corso IV novembre sono state individuate le aree destinate agli operatori del commercio.

taxi troveranno posto sul lato Est della carreggiata Ovest di corso Galileo Ferraris verso corso Sebastopoli dove sarà istituita un’area a loro riservata.

Per l’intera durata della kermesse, dal 9 al 14 maggio, dalle ore 10 alle ore 24 sarà istituita la sosta a pagamento in corso Galileo Ferraris alla tariffa forfettaria di 8 euro:

–        su ambo i lati della carreggiata centrale, nel tratto tra corso Sebastopoli e via De Cristoforis;

–     sul lato destro del senso di marcia delle carreggiate centrali, nel tratto di via De Cristoforis e piazzale Costantino il Grande.

Nell’area intorno al Parco del Valentino per favorire l’accesso all’ Eurosong Village a tutti i visitatori si è provveduto alla riorganizzazione della sosta in piazzale Rita Levi Montalcini, dando spazio ai disabili, al trasporto pubblico, alla mobilità dolce e ai taxi.

Sul lato Ovest di viale Medaglie d’Oro all’altezza del numero civico 88 e sul lato Nord della carreggiata a Nord dell’aiuola del monumento ad Amedeo di Savoia Duca D’Aosta (procedendo verso Ovest da viale Carlo Ceppi per la carreggiata a Nord del monumento ad Amedeo di Savoia) sono stati ricavati altri stalli per i veicoli, muniti di speciale contrassegno,  degli spettatori con disabilità o con difficoltà di deambulazione.

Nuove aree, che vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti, anche per chi deciderà di utilizzare la bicicletta o il monopattino per raggiungere il Village che avrà spazi – a disposizione anche di chi utilizza i mezzi degli operatori di mobilità condivisa – e rastrelliere dedicati sulla banchina rialzata e sul lato Ovest situata a Sud del civico 88 di viale Medaglie d’Oro.

taxi troveranno collocazione sul lato Nord della carreggiata Nord e sul lato Ovest della carreggiata Est dell’aiuola del monumento ad Amedeo di Savoia, mentre per i veicoli GTT è stata individuata un’area sul lato Est della carreggiata Est dell’aiuola al monumento di Amedeo di Savoia.

Sulla carreggiata Est dell’aiuola al monumento ad Amedeo di Savoia è stato istituito il divieto di sosta e di transito per tutti gli altri veicoli.

Rimangono in vigore le misure adottate a fine aprile che prevedono la chiusura  al traffico (con la sola eccezione di mezzi di soccorso, forze dell’ordine e veicoli autorizzati) per:

– il controviale Sud di corso Vittorio Emanuele II, tra corso Massimo D’Azeglio e viale Virgilio;

– il tratto retrostante l’ Arco Monumentale all’Arma dell’Artiglieria all’entrata del Parco del Valentino;

– viale Virgilio, nel tratto tra corso Vittorio Emanuele II fino all’ingresso della zona a traffico limitato Valentino;

– viale Medaglie D’Oro, da piazza Levi Montalcini a viale Ceppi.

Lungo questi tratti di strada e in corso Massimo D’Azeglio lato Est, tra corso Vittorio Emanuele II e fino all’altezza di via Campana, sarà anche vietata la sosta.

Transito e sosta saranno consentiti ai soli mezzi autorizzati dagli organizzatori dell’evento:

– in viale Virgilio, dal castello del Valentino alla porta ZTL posta a nord del viale;

– in viale Mattioli, nei tratti dalla rotatoria Nikola Tesla a viale Virgilio e dalla rotonda Nikola Tesla a viale Crivelli.

I mezzi pubblici per raggiungere i luoghi dell’Eurovision Song Contest

Dal 10 al 14 maggio, Torino ospita l’evento musicale più seguito al mondo che farà convergere al Pala Olimpico, sede ufficiale della manifestazione, e al Parco del Valentino, sede dell’Eurovision Village, migliaia di persone, oltre 30mila, fra spettatori e personale accreditato.

GTT ha predisposto un piano dei trasporti con potenziamenti e linee dedicate per agevolare l’accessibilità alle venues e al contempo fornire una valida alternativa ecologica di spostamento.

Il Pala Olimpico ospiterà la prima e la seconda semifinale rispettivamente il 10 e 12 maggio nonché il gran finale di sabato 14 maggio: circa 7mila spettatori per serata.

L’impianto è collocato nel parco di piazza d’Armi ed è raggiungibile con le linee 4 e 10, entrambe ben collegate alle principali stazioni ferroviarie di Torino: la linea 4, con transito sull’asse di corso Unione Sovietica, lo collega con le stazioni ferroviarie Porta Nuova e Stura, la linea 10, con transito sull’asse di corso Agnelli, lo collega con la stazione ferroviaria Porta Susa.

Per la mobilità degli spettatori l’elemento sostanziale sarà il trasporto pubblico: per soddisfare la domanda durante le manifestazioni è prevista un’intensificazione di queste linee nelle fasi di afflusso e deflusso del pubblico dal Pala Olimpico.

Inoltre, da Porta Nuova e Porta Susa, è possibile l’interscambio con la linea 1 di Metropolitana che estenderà l’orario di servizio fino alle 2.30 (ultima partenza dai capilinea alle 2.00) il 10, il 12 e il 14 maggio.

Nelle zone in prossimità del Pala Olimpico, nelle giornate degli eventi, sarà attiva la sosta a pagamento.

L’Eurovision Village, allestito presso il Parco del Valentino, è un vero e proprio villaggio dove, già da sabato 7 maggio, si alterneranno le esibizioni di numerosi artisti e dove sono stati allestiti i maxi schermi, che martedì 10, giovedì 12 e sabato 14 maggio proietteranno anche la diretta delle semifinali e della finalissima di Eurovision Song Contest.

I modi per raggiungere il Village con i servizi GTT sono tanti, la soluzione più comoda prevede l’utilizzo della metropolitana che, come accennato, avrà un orario esteso in occasione delle serate degli spettacoli.

La stazione da preferire è Nizza. Per valorizzare la fermata, saranno affissi cartelli dedicati e trasmessi annunci vocali che orientino il pubblico.

L’Eurovision Village è inoltre raggiungibile con una navetta istituita per l’occasione denominata “Eurovision Village”. Collegherà la stazione Porta Nuova con il Parco del Valentino durante tutte le giornate della manifestazione, dalle ore 14.30 fino al termine degli eventi serali, con una frequenza di 12 minuti.

L’abituale servizio notturno Night Buster, attivo il venerdì e sabato da mezzanotte con partenze ogni ora, dedicherà un percorso speciale alla linea 8 Blu (deviata su corso Massimo d’Azeglio, corso Raffaello, corso Vittorio Emanuele II).

Le altre linee a supporto dell’Eurovision Village sono la linea 9 (dal 9 al 13 effettuerà capolinea provvisorio in piazza Carlo Emanuele II) e le linee 16 CD e 16CS.

Tutte le informazioni di dettaglio sul piano trasporti saranno consultabili, anche in lingua inglese, sul sito internet GTT nella sezione specifica dedicata.

Come di consueto, si potrà programmare il proprio viaggio anche consultando le principali App di mobilità e ricevere notifiche in tempo reale su orari e percorsi (Telegram, Twitter, Moovit, Mato).

IL TRASPORTO PUBBLICO GIORNO PER GIORNO

< Scarica la mappa dei trasporti pubblici per l’Eurovision Song Contest 2022 Torino (pdf)

Sabato 7 maggio

Per l’Eurovision Village:

  • Orario metro esteso fino alle 1.00 (scendere a stazione Nizza)
  • Navetta Eurovision Village da Porta Nuova al Parco del Valentino, dalle ore 14.30 (passaggi ogni 12 minuti fino al termine degli eventi)
  • Linee 9 bus su percorso normale, 16CD bus e 16CS bus
  • Night Buster S8 Blu deviata per la manifestazione in corso Massimo d’Azeglio, corso Raffaello, corso Vittorio Emanuele II (dalle ore 00.30 ogni ora)

Domenica 8 maggio

Per l’Eurovision Village:

  • Orario metro esteso fino alle 1.00 (scendere a stazione Nizza)
  • Navetta Eurovision Village da Porta Nuova al Parco del Valentino, dalle ore 14.30 (passaggi ogni 12 minuti fino al termine degli eventi)
  • Linee 9 bus su percorso normale, 16CD bus e 16CS bus

Lunedì 9 maggio

Per l’Eurovision Village:

  • Orario metro esteso fino alle ore 1.00 (scendere a stazione Nizza)
  • Linea 9 deviata con capolinea provvisorio in piazza Carlo Emanuele II (detta “Carlina”)
  • Linee 16CD bus e 16CS bus
  • Navetta Eurovision Village da Porta Nuova al Parco del Valentino, dalle ore 14.30 (passaggi ogni 12 minuti fino al termine degli eventi)

Per il Pala Olimpico:

  • Linee 4, 10, 17 e 17/ potenziate per consentire l’afflusso e il deflusso del pubblico

Martedì 10 maggio

Per l’Eurovision Village:

  • Orario metro esteso fino alle ore 2.00 (scendere a stazione Nizza)
  • Linea 9 deviata con capolinea provvisorio in piazza Carlo Emanuele II (detta “Carlina”)
  • Linee 16CD bus e 16CS bus
  • Navetta Eurovision Village da Porta Nuova al Parco del Valentino, dalle ore 14.30 (passaggi ogni 12 minuti fino al termine degli eventi)

Per il Pala Olimpico:

  • Linee 4, 10, 17 e 17b potenziate per consentire l’afflusso e il deflusso del pubblico

Mercoledì 11 maggio

Per l’Eurovision Village:

  • Orario metro esteso fino alle ore 1.00 (scendere a stazione Nizza)
  • Linea 9 deviata con capolinea provvisorio in piazza Carlo Emanuele II (detta “Carlina”)
  • Linee 16CD bus e 16CS bus
  • Navetta Eurovision Village da Porta Nuova al Parco del Valentino, dalle ore 14.30 (passaggi ogni 12 minuti fino al termine degli eventi)

Per il Pala Olimpico:

  • Linee 4, 10, 17 e 17/ potenziate per consentire l’afflusso e il deflusso del pubblico

Giovedì 12 maggio

Per l’Eurovision Village:

  • Orario metro esteso fino alle ore 2.00 (scendere a stazione Nizza)
  • Linea 9 deviata con capolinea provvisorio in piazza Carlo Emanuele II (detta “Carlina”)
  • Linee 16CD bus e 16CS bus
  • Navetta Eurovision Village da Porta Nuova al Parco del Valentino, dalle ore 14.30 (passaggi ogni 12 minuti fino al termine degli eventi)

Per il Pala Olimpico:

  • Linee 4, 10, 17 e 17/ potenziate per consentire l’afflusso e il deflusso del pubblico

Venerdì 13 maggio

Per l’Eurovision Village:

  • Orario metro esteso fino alle ore 1.00 (scendere a stazione Nizza)
  • Linea 9 deviata con capolinea provvisorio in piazza Carlo Emanuele II (detta “Carlina”)
  • Linee 16CD bus e 16CS bus
  • Navetta Eurovision Village da Porta Nuova al Parco del Valentino, dalle ore 14.30 (passaggi ogni 12 minuti fino al termine degli eventi)
  • Night Buster S8 Blu deviata per la manifestazione in corso Massimo d’Azeglio, corso Raffaello, corso Vittorio Emanuele II (dalle ore 00.30 ogni ora)

Sabato 14 maggio

Per l’Eurovision Village:

  • Orario metro esteso fino alle ore 2.00 (scendere a stazione Nizza)
  • Linea 9 bus sul percorso normale
  • Linee 16CD bus e 16CS bus
  • Navetta Eurovision Village da Porta Nuova al Parco del Valentino, dalle ore 14.30 (passaggi ogni 12 minuti fino al termine degli eventi)
  • Night Buster S8 Blu deviata per la manifestazione in corso Massimo d’Azeglio, corso Raffaello, corso Vittorio Emanuele II (dalle ore 00.30 ogni ora)

Le letture di Belleville: “Fallisci e sei morto”

LE LETTURE DI BELLEVILLE

Fallisci e sei morto.
Giulia Vola
Acquario Edizioni 2021

_“Fallisci e sei morto, mi aveva detto un ragazzo venuto dal Bangladesh. Chi? Sheick, uno dei tanti arrivati nel mio quartiere: San Salvario, Torino, Italia. Uno che si sentiva tagliato fuori. Aveva una
famiglia, lontana. Mamma, papà, fratelli, zii, nonni. E una moglie e una figlia, piccola. Voleva che li conoscessi tutti.”_

Cosa sappiamo dei migranti, degli stranieri che vivono a Torino da qualche mese o da molti anni? In generale molto poco. Frequentiamo i loro negozi, compriamo ai loro banchi al mercato, ci facciamo aiutare nelle nostre case o nell’accudimento dei nostri familiari più fragili. Conosciamo il loro nome, a volte ci facciamo raccontare qualche scarna informazione sul loro paese, se siamo piùcuriosi magari ci spingiamo a parlare di famiglie o di cibo, ma in generale ci sfioriamo costantemente senza arrivare mai a conoscerci in maniera  più approfondita. “Fallisci e sei morto” racconta l’incredibile viaggio che l’autrice, Giulia Vola, ha compiuto intorno al mondo alla ricerca dei
legami e delle storie personali di uomini e donne che hanno lasciato i loro paesi per venire in Italia a cercare fortuna sognando una vita migliore. Il viaggio di Giulia si snoda dalla Thailandia alle Filippine, dal Perù al Marocco, dal Bangladesh al Regno di Tonga. Africa, Asia, Oceania, America: Giulia si muove alla ricerca di chi o che cosa è stato lasciato indietro e lo fa andando a conoscere e in molti casi ricevendo l’ospitalità delle famiglie di chi è partito. C’è Sarwar, che in Bangladesh faceva il geografo e sognava l’università in Italia e invece si è ritrovato a vendere stoffe su una bancarella; Maria, che è tornata nelle Filippine dopo dieci anni di
lavoro in Italia passati ad accudire i figli degli altri mentre i suoi crescevano con i nonni e adesso è diventata una vera istituzione nel suo villaggio; Omar, con una laurea egiziana in matematica che in Italia non valeva nulla ma che ha fatto fortuna nella ristorazione. E poi ancora Diana in Perù, Malia in Colombia, Sabrina in Bolivia, e molti altri . Chi è riuscito e chi ha fallito, anche se più che di fallimento in senso assoluto credo sia più corretto parlare di fallimento percepito e di aspettative deluse. Ci sono le bugie bianche, per non deludere chi ci ha lasciato partire, le mezze verità che aiutano a consolare, e poi ci sono i ricordi con cui convivere, gli affetti lasciati indietro insieme ai profumi di casa
e alle speranze di una vita diversa. L’autrice si muove con delicatezza tra le vite di chi è partito e di
chi è rimasto, ci racconta i suoi viaggi e i suoi incontri con una vividezza di particolari che per un attimo ci fanno entrare in ogni singola tappa di questo incredibile e coraggioso viaggio alla ricerca dei legami e delle radici di quelle persone che hanno scelto l’Italia e Torino per dimostrare a se stessi e ai propri familiari che non falliranno nella difficile impresa di ricostruirsi in un luogo lontano
da casa.

A cura di Paola Tombolini

Libreria Belleville
Piazza De Amicis 80/E
10126 Torino
Tel: 333-9101681
Tel: 011-18582753

www.libreriabelleville.it
Facebook: https://www.facebook.com/libreriabellevilletorino
Instagram: https://www.instagram.com/libreriabelleville/

I PROSSIMI EVENTI IN LIBRERIA:

Sarà giustiziato in Iran Djalali il medico di Novara

E’ accusato di spionaggio verso Israele. Il medico iraniano-svedese Ahmadreza Djalali fu arrestato a maggio 2016 durante una visita accademica in Iran. Dal 2012 al 2015 è stato ricercatore all’Università del Piemonte orientale a Novara. Nel settembre 2019 il Comune di Novara conferì a Djalali la cittadinanza onoraria. In città si sono volte numerose manifestazioni di solidarietà a favore del detenuto alle quali hanno preso parte decine di studiosi e ricercatori. Ahmadreza Djalali è stato ricercatore universitario presso il Centro di medicina dei disastri di Novara. La condanna a morte potrebbe essere eseguita, secondo l’agenzia di stampa Isna, entro il 21 maggio. Numerose sono state le pressioni internazionali per salvarlo, in particolare di Amnesty International che raccolto oltre 220.000 firme con le quali si chiedeva alle autorità di Teheran di rilasciare subito il medico perchè innocente.

Accordo rinnovato tra Politecnico e Cornaglia Group

CONFERMATA LA PARTNERSHIP TRA CORNAGLIA GROUP E POLITECNICO DI TORINO

 

Una collaborazione rivolta ad alzare la competitività dei prodotti e formare profili con nuove competenze

 

 

Torino, 4 maggio 2022

La partnership tra Cornaglia Group e Politecnico di Torino – nata nel 2016 per supportare lo sviluppo di innovative soluzioni nei sistemi di scarico, in linea con le nuove motorizzazioni ecologiche – è stata rinnovata oggi per i prossimi tre anni, con l’obiettivo di rafforzare ed incrementare la collaborazione tra eccellenza nella ricerca ed applicazione industriale. Il Rettore Guido Saracco e l’Amministratore Delegato ingegner Pier Mario Cornaglia hanno così confermato, anche formalmente, l’impegno reciproco in questa direzione.

“Il nuovo ed ampliato piano di collaborazione è rivolto principalmente ai settori dei sistemi di scarico, gestione termica delle batterie e filtrazione – spiega Andrea Bertoglio, Innovation Manager di CornagliaLe attività previste vanno dalla realizzazione di sistemi innovativi per le motorizzazioni con carburanti alternativi (sintetici, bio, idrogeno), allo sviluppo di soluzioni per il raffreddamento delle batterie – sia in ambito automotive che agriculture – con nuovi approcci manifatturieri a basso consumo energetico. Per quanto riguarda l’applicazione nell’ambito della filtrazione e dell’ottimizzazione di processo, si andrà verso un utilizzo sempre più ampio degli strumenti messi a disposizione dall’IoT e dalla data analysis, che consentiranno di arrivare allo sviluppo di prodotti più “smart” e ad un impiego più evoluto e performante della base dati aziendale”.

Il denominatore comune di quasi tutte queste nuove soluzioni tecnologiche sarà la progettazione e l’utilizzo di nuovi materiali che, combinati con l’impiego di nuove tecniche di simulazione e di testing, contribuiranno all’incremento della competitività dei prodotti dell’azienda.

L’accordo, quindi, consentirà un maggiore utilizzo dello strumento della formazione permanente tramite corsi dedicati ai dipendenti, nonché lo svolgimento in azienda di progetti, tirocini, tesi e il finanziamento di assegni e dottorati di ricerca che contribuiranno a formare figure altamente specializzate per i ruoli chiave necessari all’azienda.

La partecipazione a progetti europei e internazionali, insieme alla promozione e diffusione della cultura scientifica e tecnologica che caratterizza il territorio, andranno poi ad arricchire una partnership ormai consolidata tra due realtà dell’eccellenza scientifica ed industriale, rafforzandone la vocazione all’internazionalizzazione.

Il Rettore Saracco ha dichiarato: “È fondamentale, per la crescita delle aziende del nostro territorio, acquisire una vocazione sempre più internazionale e rivolta allo sviluppo di nuove tecnologie in ottica green, che il nostro Ateneo può supportare con la formazione continua, con il training on the job e con i dottorati di ricerca, modalità in cui crediamo fortemente per la formazione dei nostri studenti”.

L’ingegner Cornaglia ha aggiunto: “Per rafforzare ed accelerare maggiormente lo scambio di idee tra azienda ed ente accademico Cornaglia ha dato vita ad una nuova sede dedicata presso la struttura di corso Ferrucci, sede di numerosi Centri Interdipartimentali. Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo e ci aspettiamo che questa combinazione di punti di vista e di conoscenza reciproca con un’eccellenza indiscussa come il Politecnico di Torino contribuisca a rendere ancora più breve la distanza tra genesi ed applicazione di un’idea innovativa”.

 

“Happy days”, i Marcido tornano nel deserto di Beckett

Sino a domenica 8 maggio, al teatro Marcidofilm di corso Brescia 4

 

Uno spettacolo-simbolo di una storia teatrale costruita solidamente e con intelligenza negli anni, la ”necessità” di una ripresa a venticinque anni dal debutto (poi un terreno sondato in altri modi, con altri titoli), il successo e l’affermazione di una straordinaria quanto viscerale e appassionata Maria Luisa Abate (titolare della pièce, l’altra sera, in una delle repliche, confermatasi – se ancora ce ne fosse bisogno – tale ancora una volta, oggi ad alternarsi con Paolo Oricco), l’ideazione del Grande Girello – e la scommessa vinta da Daniela Dal Cin, ad un passo dal premio Ubu nel ’97 per la migliore scenografia: con la ripresa del 2006 s’inaugurava alla Promotrice torinese l’esposizione del lavoro della scenografa -, a sostituire il monticello di sabbia beckettiano e oggi ridimensionato per il palcoscenico della sala Marcidofilm! (il Grande Girello o la Grande Gogna?, strutture ferrose e cinghie in bella vista).

Sino a domenica 8 maggio l’esistenza e il lavoro dei Marcido Marcidorjs rincontrano “Giorni felici”, “Happy days in Marcido’s field” nella riscrittura drammaturgica da parte di Marco Isidori, e la tragedia di Winnie, ogni cosa prosciugata, rimandata ad altri spazi, una spensieratezza iniziale che coltiva una debole vena di speranza, le allucinazioni e il tempo passato, le dolcezze e il sarcasmo e lo strazio, niente progressiva discesa agli inferi, niente più oggetti di una vita, l’ombrellino o la borsa da cui estrarre spazzolino dentifricio specchio rossetto cappellino il flacone di un medicinale, più nulla: oggi una straripante parrucca grigia, un corsetto di rose rosse, un corpo bistrato, soltanto la voce, la sua ultima voce, al centro del deserto, in mezzo alla landa della vita. Anche Willie non c’è più, non è più Willie, oggi al suo posto tre esseri, tre presenze, nudi, sguscianti e striscianti, con il desiderio di colpire e di abbracciare, di farsi parte e di allontanarsi, i validissimi Valentina Battistone, Ottavia della Porta e Alessio Arbustini, “baratro vivente nonché recitante nonché danzante”, elenca l’Isidori, a rendere con centellinata precisione il processo di “suono” e di “senso”.

Isidori gioca di scomposizione, s’impadronisce del testo e se ne allontana con immediatezza, in un gioco perfetto d’incastri, di prospettive diverse, di angolazioni che ti obbligano a vedere e a sentire con sentimenti nuovi, forse anche nella difficoltà dell’assurdo, ma ancora convincenti, veri, afferrabili; costruisce la propria sfaccettatura scenica innanzitutto sonoramente, alterna e scuote, frantuma le voci e le ricompone, l’innalza sul coro o le incanala negli anfratti lasciati liberi dalla protagonista. È un gioco di vibrazioni, di sensazioni fitte di colori diversi, di spasmi che animano e attraggono. È il processo dei Marcido che continua a convincere, ad afferrare lo spettatore, ad impadronirsi di lui. Ci sono ogni sera gli stessi mezzi, la stessa sfida, lo stesso studio attento e, io credo, unico, quali erano quelli di venticinque anni fa. E il pubblico applaude certo non solo la fatica, il pubblico che ritorna, come quello che scopre, nuovo, giovane, incuriosito, animato, teatralmente focalizzato: ogni sera.

 

Elio Rabbione

 

Nelle immagini: Maria Luisa Abate come Winnie, con la presenza del Coro nel “Grande Girello” inventato da Daniela Dal Cin, in un momento di “Happy days in Marcido’s field” nell’edizione del debutto, nel 1997; e Paolo Oricco che oggi si alterna a lei nel ruolo principale.

Il Forte di Bard omaggia il “Giro d’Italia”

“The best of cycling 2021”

Il Forte di Bard omaggia il “Giro d’Italia” con le immagini più belle di un’annata corsa su due ruote

Fino al 31 luglio

Bard (Aosta)

Il passaggio della borraccia fra due ciclisti. Uno (chi la passa) importante professionista delle due ruote. L’altro, che la riceve e tocca il cielo con un dito, un coraggioso e promettente bambino – dilettante – tifoso, ma già in corsa per un avvenire di successi sportivi che gli auguriamo di tutto cuore. E’ quasi certo che la foto non diventerà famosa come quella, la più iconica nella storia del ciclismo italiano, che sulla salita polverosa del Col du Télégraphe (“Tour dr France 1952”), ritrae i mitici Coppi e Bartali immortalati nello storico gesto di solidarietà del passaggio, per l’appunto dall’uno all’altro, di una benedetta borraccia d’acqua. Gesto, come ben si sa, di cui mai s’è decifrata la vera origine. “Chi aiuta chi?”. Il “Ginettaccio” soccorre il “Campionissimo”, o viceversa? Caso irrisolto. Ma poco importa. Resta chiaro ciò che conta davvero. Quella solidarietà e generosità sportiva, di cui forse oggi restano, ahinoi, poche tracce. “Chi aiuta chi?”: non è il caso invece della foto di cui sopra. Quella che ritrae l’olandese Pascal Eenkhoorn che, in una tappa del “Tour of Britain 2021” porge in dono la propria borraccia al piccolo Graham Xander, che era riuscito nell’impresa prodigiosa di pedalare per un lungo tratto, sul marciapiede in salita, davanti ai corridori in fuga. Un’immagine “che rappresenta appieno lo strettissimo legame che c’è fra i professionisti in gara e chi li segue da bordo strada” e che ritroviamo fra i 60 scatti, esposti fino al 31 luglio, al “Forte di Bard”, quale omaggio all’ormai prossimo “Giro d’Italia” (6 – 29 maggio) che, nella sua 15^ tappa, la Rivarolo Canavese – Cogne (22 maggio), solcherà per 140 chilometri le strade della Vallée. Le foto, ospitate negli spazi delle “Scuderie”, sono state selezionate fra quelle che hanno partecipato all’ultima edizione del concorso “The best of cycling 2021” organizzato da Roberto Bettini, il decano dei fotografi del ciclismo, prima con l’agenzia “Olympia” poi alla “Gazzetta dello Sport” e dal 2001 editore e direttore della rivista “Sprint Cycling Magazine”, diventata digitale dal 2014. Il concorso – alla sua quinta edizione cui hanno partecipato 78 fotografi con oltre 200 fotografie visionate da una competente Giuria, presieduta dal ct della Nazionale Daniele Bennati – raccoglie gli scatti più suggestivi realizzati da professionisti di tutto il mondo nel corso delle competizioni ciclistiche della stagione conclusa: fotografie dei grandi eventi (le Olimpiadi, il Giro d’Italia, il Tour de France e le classiche monumento) ma anche quelle realizzate in competizioni di minor risalto, in grado tuttavia di mettere in evidenza il fascino di questo sport antico e moderno al tempo stesso.

Primo premio edizione 2021, si diceva, all’immagine “poetica” della borraccia passata di mano in mano dal “grande” ciclista al “piccolo” tifoso, in un gesto, di forte suggestione emozionale, cristallizzato dal fotografo inglese Alex Whitehead e scattata durante il passato “Tour of Britain”. Notevoli anche gli scatti del colombiano Andres Felipe Cano che coglie l’eroica ( da corsa d’altri tempi) fatica di atleti trasformati in autentiche sagome di fango durante la “Paris – Roubaix”, così come quella festosa realizzata dall’italiana Jennifer Lorenzini, con tanto di coppa in mano (sullo sfondo, le imponenti guglie gotiche del Duomo di Milano) al colombiano Egan Bernal, vincitore del Giro d’Italia 2021. “Nelle fotografie proposte dalla mostra – si è scritto a ragione – c’è l’essenza del ciclismo: la fatica, la gloria, il dolore, la passione, le suggestioni. Ci sono soprattutto i colori: un vero caleidoscopio creato dalle maglie dei ciclisti e dai panorami, dal pubblico e dalle bandiere che sventolano al passaggio dei corridori”.

Gianni Milani

“The best of cycling 2021”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II 85, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 31 luglio

Orari: mart. – ven. 19/18; sab. – dom. e festivi 10/19. Lun. chiuso

Nelle foto:

–       Alex Whitehead: “Tour of Britain”

–       Andres Felipe Cano: “The heroes, Paris-Roubaix”

–       Jennifer Lorenzini: “Egan Bernal, Giro d’Italia 2021”

Prosegue la stagione dell’Orchestra Polledro

Un terzo appuntamento previsto martedì  17 maggio prossimo al teatro Vittoria

 

Prosegue la stagione 2021’22 dell’Orchestra Polledro con, sul podio,  il direttore Federico Bisio e quale primo oboe il Maestro Carlo Romano, già  primo oboe dell’Orchestra RAI. Appuntamento martedì  17 maggio prossimo alle 21, preceduto  dalle prove aperte della stessa Orchestra all’Hub Cecchi Point, in via Cecchi 17, nell’ambito degli eventi del Salone del Libro.

Il programma risulta molto ricco e comprende tre Sinfonie, la Sinfonia in Sol maggiore ED 10:G10 di Joseph Myslivecek; la Sinfonia in re minore Op. 12 n. 4 G 506 intitolata “La casa del diavolo” e, ultima ma non meno importante, la Sinfonia in La maggiore  n. 64 Hob 1:64 di Franz Joseph Haydn dal titolo  “Tempora mutantur”.

Myslivecek, musicista pratese, morto a Roma nel 1781, è stato attivo soprattutto in Italia e, all’epoca, era uno dei compositori più prolifici d’Europa, capace di rimanere fedele alle convenzioni dell’opera seria italiana, senza approfondirne, però, gli aspetti drammatici.

Nonostante sia considerato il padre dell’opera ceca e uno dei primi compositori cechi a diventare un famoso operista, bisogna osservare che il suo linguaggio operistico non presenta caratteristiche ceche, ma maggiormente improntate all’opera seria italiana.

Per il teatro Regio di Torino compose nel 1767 Il Trionfo di Clelia e, nel 1773, l’Antifona.

La Sinfonia in Sol maggiore è strutturata sul modello delle Sinfonie da opera, in tre movimenti, di cui il secondo presenta, come fosse un concerto solistico, un ruolo predominante affidato all’oboe e alle mani del maestro Carlo Romano.

La Sinfonia in re minore opera 12 n. 4, nota come “La casa del diavolo”, fu composta da Luigi Boccherini nel 1771 mentre il musicista era al servizio  dell’Infante Don Luis di Spagna. Si tratta di una delle più note e eseguite delle Sinfonie di Boccherini, che rappresentano la parafrasi di un brano tratto dal Don Juan di Gluck, che ne rappresenta l’ultimo movimento. Il titolo di “Casa del diavolo” compare sulla copia  manoscritta milanese della Sinfonia. Siamo in presenza di una scelta formale compiuta da Boccherini, una vera e propria imitazione del brano di Gluck, con il quale intrattiene una relazione formale molto stretta. Il finale di Boccherini è  costruito a partire dalle unità tematiche di Gluck, ma nessuna di queste è  ripresa in maniera letterale. Tutte le modifiche sono apportate per rendere il movimento rispondente alle linee generali della forma sonata.

L’ ultima sinfonia in programma è quella n. 64 in La maggiore ( Hoboken), nota anche con il soprannome “Tempora mutantur”. Fu composta tra il 1773 e il 1775. Il probabile periodo di composizione fa collocare la scrittura della Sinfonia al termine del periodo dello Sturm und Drang  durante il quale Haydn aveva prodotto alcuni tra i brani più importanti del suo repertorio.

Il soprannome “Tempora mutantur” fu dato dallo stesso Haydn. Il compositore,  infatti, sulle partiture orchestrali preparate per la prima esecuzione di questa sinfonia al castello Esterhazy, appose la dicitura “Tempora mutantur”, proprio all’inizio del manoscritto.

La versione completa della locuzione è  “Tempora mutantur, nos et mutamur in illis”. La strumentazione prevede due oboi, due corni e archi. Sono, quindi, presenti in tutto quattro movimenti, coerentemente con i canoni della Sinfonia del Classicismo.

Per molto tempo gli studi haydiani si interrogarono invano sul significato dell’iscrizione, finché nel 1975 il musicologo Jonathan Poster sciolse l’enigma, provando che si trattava dell’incipit di un distico latino del poeta inglese John Owen, vissuto tra il XVI e il XVII secolo, famoso anche nel XVIII come il “Marziale britannico”, proprio per i suoi epigrammi, genere in cui Marziale, poeta latino del primo secolo dopo Cristo, notoriamente eccelse. In italiano si può rendere con la dicitura “I tempi cambiano e anche noi cambiamo con essi. Ma come? L’uomo diventa sempre peggiore man mano che passa il tempo”.

La Sinfonia è strutturata per due oboi, due corni e archi, (con il fagotto che raddoppia il basso, cioè  violoncelli e contrabbassi all’unisono) ed è tra le più inusuali di Haydn,  maestro riconosciuto dell’insolito. Il primo movimento si attiene alle regole della forma sonata; il tempo Allegro con spirito inizia con un tema di otto battute che è un’unità  in sé  conchiusa, ma presenta al suo interno fortissimi contrasti di dinamica, strumentazione e natura del materiale musicale.

Il primo movimento è un bell’esempio del modo in cui Haydn sappia manipolare dall’interno le regole della composizione, per sorprendere di continuo l’ascoltatore.  Il secondo, un largo in re maggiore, rappresenta uno dei momenti più sperimentali dell’arte di Haydn. Non deve stupire che il titolo di questa Sinfonia siacollegato a questo movimento estremamente strano, quasi una rappresentazione musicale del decadimento del mondo. Il ritorno alla normalità è rappresentato dal Largo, dal Minuetto con Trio  (Allegretto in la maggiore), che non possono che sembrare un ritorno alla normalità.

 

Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro

Sede operativa c/o Cecchi Point, via Antonio Cecchi 17.

MARA MARTELLOTTA

www.orchestrapolledro.eu

Pa, Ruffino: servono formazione e assunzioni

“Il settore degli appalti pubblici è essenziale per la messa a terra degli interventi finanziati con il PNRR. La digitalizzazione del comparto è imprescindibile proprio per ripianare lo storico gap che, purtroppo, grava sugli enti locali. Troppe amministrazioni però sono sprovviste di competenze di personale formato per gestire questi nuovi strumenti digitali” E’ l’allarme lanciato dalla deputata di Azione Daniela Ruffino al Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.

“Dal 3 agosto del 2021 è infatti in vigore il decreto “BIM”, che stabilisce modalità e tempi di progressiva introduzione presso le Pubblica Amministrazione, di nuovi processi, metodi e strumenti elettronici per la gestione e il controllo dei progetti edilizi e infrastrutturali. Si  tratta potenzialmente di una svolta molto importante: l’utilizzo di questo nuovo sistema permetterebbe  di ottenere una serie di vantaggi:  tempi di costruzione ridotti e certi, costi inferiori di gestione e manutenzione, risoluzione di errori e anomalie, uso più efficiente delle risorse. Ci sono però 5498 piccoli comuni al di sotto dei cinquemila abitanti che non riescono ad accedere a questa importante innovazione. Occorre uno sforzo maggiore e tempi rapidi per non perdere il treno di questa sfida fondamentale. Assumiamo e formiamo personale”. Ha concluso la deputata di Azione