ilTorinese

Dal 1° agosto quarta dose in Piemonte anche per i turisti over 60

A partire da lunedì 1° agosto i turisti italiani over 60 che stanno soggiornando in Piemonte potranno ricevere la 4^ dose di vaccino contro il Covid presentandosi ad accesso diretto presso gli hub del territorio (l’elenco sarà consultabile nei prossimi giorni sul sito Regione Piemonte). Sarà necessario presentare un documento attestante la storia vaccinale Covid (nel caso non si avessero pregresse vaccinazioni in Piemonte) e compilare l’autocertificazione (sarà scaricabile dal portale regionale) sull’intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla terza dose o dalla data di un test positivo al Covid contratto dopo la terza dose.

Ad oggi gli over60 non fragili con domicilio sanitario in Piemonte che hanno aderito alla quarta dose sono oltre 43 mila. La maggior parte (ovvero quasi il 90%) ha già ricevuto l’appuntamento per la somministrazione entro 10 giorni da quando ha preaderito sul portale regionale e 16 mila, ovvero più di un terzo, sono stati già vaccinati con la seconda dose booster

PD: “Gioco d‘Azzardo Patologico: il piano è benvenuto ma la destra ci risparmi l’ipocrisia”

“Dov’era tutta questa attenzione alle dipendenze da gioco, alle ricadute sulle famiglie, alle categorie più fragili, quando il centrodestra ha deciso di cancellare con un colpo di spugna la legge 9/2016 per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico? Quanta ipocrisia” Il vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi, e il vicepresidente della Commissione Cultura e Istruzione Diego Sarno, intervengono sulle dichiarazioni del Presidente Cirio e dell’assessore Icardi che hanno annunciato il piano per prevenire e ridurre il rischio di dipendenza.

“Il Piemonte aveva una legge che funzionava bene, come raccontavano i numeri: la riduzione dell’offerta di gioco, senza proibirla, e dei soldi spesi dai piemontesi avevano inciso positivamente sulle patologie derivanti dal gioco” sottolinea Domenico Rossi. “Il centrosinistra – ricorda il consigliere Dem – ha difeso fino all’ultimo il diritto alla salute dei Piemontesi, il centrodestra ha scelto, invece, di tutelare gli interessi, senza dubbio legittimi, di un settore, quello del gioco, nonostante gli appelli della società civile, dei medici, degli psicologi, degli assistenti sociali, delle fondazioni antiusura, le associazioni antimafia, della Chiesa, persino dei Sindaci di ogni schieramento politico”.

“L’ipocrisia di questa Giunta è ancora più grave se si considera che solo tre settimane fa denunciavo il fatto che, a un anno dall’approvazione, non era ancora stato approvato uno dei pochi strumenti che la legge prevede per contrastare il gioco d’azzardo patologico. Con l’annuncio del Piano, Cirio e Icardi provano a interpretare la parte di chi intende avversare il fenomeno, nascondendo la loro accondiscendenza nei confronti delle lobby del gioco” aggiunge il consigliere Diego Sarno.

“Il piano è il benvenuto e ci auguriamo non resti sulla carta, ma se davvero l’obiettivo della giunta fosse il benessere dei concittadini, basterebbe prendere atto della raccolta firme per la ‘Proposta di legge regionale d’iniziativa popolare, per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico’ che riparte proprio dalla Legge 9/2016 per rimettere al centro la tutela e la salute dei cittadini” concludono Rossi e Sarno.

Dalle fiabe occitane alle fiabe dei Grimm

Si terrà domenica 31 luglio alle ore 21.00 presso la Piazza del Comune di Usseaux, una conferenza a tema sul mondo delle fiabe, dal titolo: Dalle fiabe occitane alle fiabe dei Grimm.

Un viaggio magico verso le radici dell’uomo. Ospite dell’evento lo scrittore, saggista e mitologo Paolo Battistel che riprendendo il suo ultimo libro La vera origine delle fiabe. Gli ultimi frammenti di un mondo perduto (Uno Editori), prenderà in esame, analizzandole in chiave mitologica e antropologica, le più note fiabe del folklore

popolare occitano, comparandole con le principali fiabe dei fratelli Grimm come “Hänsel e Gretel” o “Cenerentola”. Verrà posta particolare attenzione alle fiabe e leggende legate al territorio di Usseaux come “La leggenda del colle della vecchia”.

 

L’evento patrocinato dal Comune di Usseaux sarà moderato dalla vicesindaco, la dottoressa Ester De Donatis.
In caso di pioggia la conferenza avrà luogo presso i locali del Punto Museo Eugenio Brunetta con sede in via Conte Eugenio Brunetta, 53, Usseaux (Torino).

 

Le fiabe, che la società moderna ha rinchiuso a forza nella stanza dei bambini, sono molto più antiche di quello che possiamo lontanamente immaginare e nascondono un volto segreto: sono ciò che rimane di antichi miti precristiani diffusi in Europa durante l’antichità e il Medioevo. Queste narrazioni sopravvissute agli stessi popoli che le avevano generate vennero censurate ed epurate dalla cultura cristiana trasformandole in seguito in racconti per l’infanzia.

Paolo Battistel, studioso di miti e leggende, metterà in luce l’antico significato delle fiabe immerso in una mitologia ormai perduta ma ancora presente dietro il primo livello di lettura di questi racconti. Sopravvissute agli stessi popoli che le avevano generate, le fiabe vennero infatti censurate ed epurate dalla cultura borghese benpensante trasformandole in “semplici” racconti per l’infanzia. Le fiabe ci incantano perché ritroviamo in esse i frammenti della nostra stessa anima, frammenti che ritenevamo perduti e che si risvegliano appena iniziamo a leggere “C’era una volta…”.

 

Paolo Battistel, laureato in filosofia con tesi in mitologia, è profondo conoscitore dei miti e delle leggende precristiane. Vanta numerose collaborazioni con testate giornalistiche e trasmissioni televisive nazionali e locali. Ha scritto una raccolta di fiabe dal titolo Lu Barban, il diavolo e le streghe e un saggio di storia dal titolo Il mistero della Roccaforte dei Rosacroce. Ha pubblicato tre saggi d’argomento mitologico Il sangue di Caino, I figli di Lucifero e Il dio cornuto. Ha scritto inoltre il saggio letterario J.R.R. Tolkien, il lungo sentiero tra ombra e luce. La vera origine delle fiabe è la sua ultima pubblicazione. Vive e lavora a Torino come scrittore, docente ed editor.

 

Ester De Donatis, dal 26/05/2019 è vicesindaco del comune di Usseaux con delega all’Istruzione, ai servizi sociali, alla cultura, all’ambiente e alla promozione del territorio.

 

 

Per informazioni:

Comune di Usseaux

E-mail: usseaux.sindaco@gmail.com

E-mail: info@comune.usseaux.to.it

 

Patto Repubblicano: Ruffino “alleanza di gente di buona volontà per rinascita Italia”

“Bene l’apertura di Calenda e della Bonino a tutti i liberali, europei e atlantisti che si riconoscono in una continuità dell’agenda avviata dal governo Draghi. Si tratta delle forze migliori che possono davvero portare un contributo concreto alla ripresa economica e al rilancio del Paese”. Dichiara in una nota la deputata di Azione, Daniela Ruffino. “Dai progetti del Pnrr alla transizione ecologica, dalle infrastrutture strategiche alla detassazione del lavoro sarà un alleanza basata su contenuti concreti e fatta di gente di buona volontà che crede in un Patto Repubblicano per la rinascita
dell’Italia”, conclude.

Beach volley al Palavillage

Esplode la voglia di beach volley e il Palavillage fa il pieno di appassionati

L’estate fa scoppiare la voglia di beach volley ma il caldo e l’umidità mettono a dura prova la passione degli sportivi, anche i più esperti e appassionati.

In queste ultime settimane la soluzione più amata dai torinesi è il beach volley indoor…tutto il bello di una partita con i piedi nella sabbia con i vantaggi di un’aria (condizionata) fresca e secca.

Palavillage, nuovissima e attrezzatissima struttura alle porte di Torino, da settimane sta registrando il tutto esaurito non solo sui campi da Padel ma anche in quelli da beach volley.

Una vera e propria spiaggia metropolitana, tre campi dotati di tutte le ultime tecnologie: finissima sabbia portoghese – la migliore disponibile sul mercato – igienizzata tutto l’anno e riscaldata in inverno, reti di ultima generazione, illuminazione naturale e una temperatura ottimale in ogni stagione. 

Campi perfetti per sentirsi in vacanza anche in città, giocare tra amici, frequentare corsi e partecipare a tornei ed eventi organizzati da BVT – Beach Volley Training, società torinese vincitrice del Campionato italiano per società 2021 che ha in gestione l’area beach volley di Palavillage e che, con oltre 500 atleti, offre una vasta panoramica di scelta di corsi specifici per il beach volley con istruttori qualificati per tutte le età e livello di gioco. A partire dai più piccoli, dove il Mini Beach Volley (dai 6 ai12 anni) rappresenta una vera attività propedeutica con un programma motorio finalizzato al Beach Volley, ai corsi per adulti con tutti i livelli di gioco.

Palavillage

Viale Lucio Battisti 10, Grugliasco (TO)

www.palavillage.com

Palavillage è il luogo ideale per vivere l’esperienza del villaggio vacanze in città unendo sport e divertimento, tempo libero e cura di sé. È uno spazio unico in Italia: 8000mq attrezzati e progettati secondo i concept più innovativi e tecnologici che sorgono all’interno dell’ex capannone industriale Camel, riqualificato in chiave ecosostenibile. Non solo uno dei più grandi poli italiani di padel indoor, ma anche un nuovo centro di aggregazione che strizza l’occhio al sociale. Palavillage è un luogo di aggregazione per tutti, sportivi, gruppi, famiglie, amici, adulti e bambini, nel quale convivono, interconnessi fra loro: Sport, con 10 campi da Padel di ultima generazione, 3 campi da beach volley gestiti da BVT Beach Volley Training e palestra fitness; Free time, con Fisio e Funzione, uno studio di osteopatia e massofisioterapia, un centro benessere con estetica avanzata, parrucchiere e criosauna gestito da Pearl’age, un Hub Store che ospita referenze sportswear, fashion e di interior design, a cura dei brand Suite 55, Perrero Porte e Finestre, iGD PhotoWork, un’area meeting e una dedicata al coworking gestita in collaborazione con CowoFamily club, spazi per attività ludiche e didattiche per bambini e ragazzi in collaborazione con Bricks4Kidz®, e area ristorazione per tutta la famiglia gestita da Gerla 1927.

Ucciso per strada con cinque colpi di pistola: è caccia al killer

Prosegue la caccia al killer che domenica 24 ha assassinato  un uomo di 32 anni di origine magrebina. La vittima viveva in un casolare di via Garibaldi a Vercelli.

Gli spari – cinque o sei – sono stati sentiti dai vicini di casa. Poi un’auto ha  sgommato a tutta velocità, alla guida presumibilmente il killer o gli assassini, poiché non è escluso che chi ha sparato avesse complici. L’ipotesi da parte delle forze dell’ordine  sarebbe un regolamento di conti legato alla droga.

(Foto archivio)

Malamovida: tre arresti per lesioni a pubblico ufficiale

Nella notte fra sabato e domenica, personale della Polizia di Stato ha coordinato un servizio straordinario interforze disposto con ordinanza del Questore nelle zone del centro cittadino maggiormente interessate dalla movida, in particolare nel quartiere Vanchiglia (via Balbo, Piazza Santa Giulia, Piazza Vittorio Veneto) e in San Salvario, che ha consentito l’identificazione di 31 persone e il controllo di 4 esercizi commerciali.

In particolare, alle ore 3.30, unitamente alla Polizia Locale, gli operatori sono intervenuti  presso un locale di via Santa Giulia ove era stata segnalata la somministrazione di cibi e bevande al pubblico oltre l’orario consentito (ore 3.00).

Nel corso della verifica si è riscontrato che in un dehors esterno al locale erano effettivamente presenti 6/7 avventori, seduti ai tavoli in attesa di essere serviti, che sono stati invitati  ad allontanarsi.

Mentre alcuni avventori si recavano effettivamente alla cassa per poi andare via pacificamente, tre soggetti (due uomini ed una donna) assumevano un atteggiamento ostile e polemico da subito nei confronti del personale operante, che sfociava  poco dopo in una vera e propria aggressione nei loro confronti.

Nel contesto, un funzionario ed un ispettore superiore della P. di S. hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 5 giorni.

Si è proceduto all’arresto dei tre soggetti per resistenza, violenza  e minaccia a P.U., lesioni a P.U. aggravate,  mentre sono in corso da parte della Polizia Locale accertamenti nei confronti del titolare dell’esercizio in merito alle irregolarità di carattere amministrativo.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Cardiologi e cardiochirurghi delle Molinette di Torino a Tokyo per insegnare una nuovissima tecnica di riparazione  della valvola mitrale

Trasferta di lavoro a Tokyo nei giorni scorsi per i dottori Stefano Salizzoni ed Alessandro Vairo, rispettivamente cardiochirurgo e cardiologo dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.

Il viaggio ha avuto lo scopo di insegnare l’innovativa tecnica micro-invasiva di riparazione della valvola mitrale a cuore battente mediante posizionamento di corde artificiali in quattro ospedali della capitale nipponica: Juntendo University, St. Luke’s Hospital, Tokyo University School of Medicine e New Heart Watanabe Institute. Grazie agli insegnamenti ed alla supervisione dei due medici torinesi, il dottor Ryuta Seguchi, membro dell’équipe del professor Go Watanabe, è stato certificato quale primo operatore indipendente in Giappone.
La stretta collaborazione tra cardiologi e cardiochirurghi ha permesso alle Molinette di essere nell’élite mondiale per le tecniche di riparazione della valvola mitrale, oltre che centro di riferimento per il trapianto di cuore e per il trattamento dello scompenso cardiaco avanzato. Questa tecnica a cuore battente, importata in Italia dagli Stati Uniti dal dottor Stefano Salizzoni, permette di eseguire, mediante una incisione di 5-6 cm nel torace di sinistra, lo stesso intervento di riparazione che invece tradizionalmente viene eseguito a “cuore aperto” e con il supporto della circolazione extracorporea. Questo approccio innovativo é molto vantaggioso rispetto alla sostituzione della valvola, poichè preserva la funzione dell’apparato valvolare nel suo complesso con effetti benefici sulla funzione cardiaca nel lungo periodo, limita l’utilizzo di anticoagulanti ed i tempi di degenza e di recupero. Insomma questa tecnica ha il grande vantaggio di ricostruire l’anatomia normale della valvola mitrale senza fermare il cuore. I pazienti che possono essere operati con questa tecnica devono essere affetti da insufficienza mitralica dovuta a prolasso del lembo posteriore, patologia di cui é affetto circa il 2% della popolazione. Alle Molinette vengono eseguiti circa 250 casi all’anno di interventi sulla valvola mitrale e circa il 10% vengono eseguiti con questa tipologia di intervento a cuore battente. A limitare questa tecnica, oltre ad un follow-up ancora relativamente breve (circa 5 anni, rispetto ad esperienze di più di 40 anni della chirurgia tradizionale), vi sono anche i costi elevati dovuti all’utilizzo delle nuove tecnologie. Per questo motivo i pazienti al momento vengono selezionati in base al profilo di rischio. Le Molinette è tra i primi centri al mondo per quantità e qualità di questa tipologia di intervento.
Grazie all’esperienza maturata in questi anni i dottori Salizzoni e Vairo vengono spesso chiamati in altri ospedali per eseguire, insegnare e supervisionare questo intervento innovativo. Finora i due giovani medici hanno divulgato questa tecnica in numerosi centri italiani e tedeschi, in Olanda, Austria, Lituania, Slovenia e Belgio. Hanno inoltre eseguito i primi interventi in Portogallo, Irlanda del Nord, Cina, Hong Kong e Giappone.
Un aspetto determinante é la strettissima collaborazione tra il cardiochirurgo ed un cardiologo ecocardiografista esperto, che valuti il paziente prima dell’intervento e che guidi il cardiochirurgo stesso durante l’operazione nel corretto posizionamento delle cosiddette “neocorde” e nella giusta tensione da dare alle corde stesse.
“L’evoluzione tecnologica e la volontà di ridurre sempre di più l’invasività degli interventi, complice l’innalzamento dell’età media della popolazione, l’incremento del numero di patologie per singolo paziente e quindi del rischio operatorio, hanno portato allo sviluppo di tecniche micro-invasive di riparazione a cuore battente che permettono di diminuire in maniera consistente il rischio operatorio e le giornate di degenza, spesso evitando anche il transito in terapia intensiva ” – spiega il professor Mauro Rinaldi (Direttore Cardiochirurgia ospedale Molinette).
“Venendo alle Molinette – chiarisce il professor Gaetano Maria De Ferrari (Direttore Cardiologia universitaria ospedale Molinette) – un paziente ha la certezza di essere valutato in uno dei pochi centri al mondo dove si ha l’esperienza in ogni tipo di approccio per la patologia valvolare mitralica. Grazie allo strettissimo rapporto tra cardiologi e cardiochirurghi, è così possibile proporre un trattamento individualizzato per ogni singolo paziente, offrendo ad ognuno la migliore opzione, bilanciando attentamente i rischi ed i benefici.”
“E’ un orgoglio per la nostra Azienda che il team di cardiologi e cardiochirurghi sia richiesto a livello mondiale in Nazioni quali il Giappone, che più spesso esportano tecnologie verso l’Italia piuttosto che viceversa – dichiara il dottor Giovanni La Valle (Direttore generale Città della Salute di Torino) – Tutto ciò costituisce un’ulteriore conferma delle eccellenze in questi campi e non solo dei nostri ospedali”.

Grimaldi: risposte a una generazione che sa di essere l’ultima che può salvare il pianeta

“Nessun esponente di Giunta è arrivato in piazza Castello a interloquire con Extinction Rebellion. La Questura ha sequestrato gli striscioni e le casse di amplificazione delle attiviste, poi ha denunciato non solo loro, ma tutti i militanti presenti davanti al palazzo per manifestazione non autorizzata e invasione di terreni ed edifici. Invasione di 20 persone che semplicemente solidarizzavano, in una piazza che ne ospita comodamente 20.000! Una reazione scomposta a una manifestazione radicale ma pacifica. Le azioni dimostrative di queste ragazze, che molti colleghi ‘benpensanti’ trovano ‘scandalose’ ed eccessive, non fanno che rappresentare il senso di urgenza di una generazione che sa di essere l’ultima che può salvare il pianeta, un’urgenza che la politica e le istituzioni non comprendono – e in Italia meno ancora che nel resto dell’Europa – e che una guerra intrecciata alla dipendenza dal fossile ha di nuovo messo in secondo piano”. – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi e Responsabile nazionale Transizione ecologica per Sinistra Italiana, Marco Grimaldi, giunto immediatamente sul balcone della Regione in piazza Castello per interloquire con le attiviste di Extinction Rebellion salite per affiggere uno striscione.

“Dobbiamo dare loro una risposta, prima che sia tardi, prima che sia dopo” – prosegue Grimaldi. – “La Giunta Cirio ha invece sottovalutato, minimizzato, addirittura negato la gravità della crisi climatica. Di certo non ha fatto nulla per imprimere una svolta nella transizione energetica, nella lotta alle emissioni climalteranti, nella rivoluzione della mobilità. Oggi cominciano i cinque giorni del Climate Social Camp. Noi consiglieri regionali possiamo fingere che la Colletta sia un altro mondo, che restando chiusi nei nostri uffici e nelle nostre aule potremo ignorare ancora quei ragazzi e quelle ragazze. Fino a quando non vengono a bussarci ai balconi”.

I Gozzano di Cereseto e la loro discendenza dai Gozani di Casale e Luzzogno

Una apprezzabile ricerca genealogica sulla antica e nobile famiglia Gozzano, frutto di una accurata pubblicazione di Armano Luigi Gozzano.
La presentazione avvenuta in molte dimore prestigiose del Piemonte ha avuto come ultima tappa il castello di San Giorgio Monferrato. Nella prima parte dell’interessante volume é stata inserita la prefazione simbolica e visionaria di Carlo A. M. Burdet che descrive “il filo della vita”, una pittura del torinese Vittorio Cavalleri (1860-1938), pubblicata nel 1979 sullo Strona di Omegna.
Viene immaginato un sortilegio valligiano legato alla emigrazione delle famiglie di Luzzogno dedite al commercio di ferrame che cercarono fortuna altrove, tra le quali i Gozzano. Ricercando le proprie origini, i loro discendenti non sempre collegavano i fili genealogici allo stesso antenato, impresa ancora tentata ad Armano Luigi Gozzano. Il libro racconta la storia dei personaggi più importanti, apparentamenti ed altre emigrazioni in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Roma, Spagna, Francia, Austria, Balcani, Germania e USA. La loro nobiltà fu autentificata dalle investiture dei governi nelle varie epoche e dai diplomi imperiali: conti e marchesi dai Gonzaga, conti e cavalieri dai Savoia, principi del Sacro Romano Impero dall’imperatore Leopoldo I° d’Asburgo e re d’Ungheria, marchesi von Gozani dall’imperatore Franz I° d’Austria. La parte iconografica riporta i documenti inerenti a titoli onorifici e nobiliari, le proprietà, l’evoluzione nel tempo del cognome e dell’araldica familiare. Inoltre si sofferma sui grafici delle genealogie di Cereseto, Casale e Luzzogno, luogo d’origine della famiglia, dal 1525 ad oggi.
Della genealogia dei Gozzano di Agliè si occupa Carlo A. M. Burdet di Torino, discendente dalla antenata Marianna Gozzano. Ha pubblicato ad oggi una serie di approfondimenti relativi alle loro parentele con esponenti della cultura contemporanea del poeta Guido Gozzano, massimo esponente crepuscolare.
Il castello di San Giorgio, risalente all’anno 859 costruito attorno alla torre di origine sassone, fu per molti secoli feudo imperiale dei marchesi del Monferrato con a capo la dinastia degli Aleramici. Le forme architettoniche descrivono la vita di un maniero medioevale dove la torre era la vedetta, i piani nobili erano gli ambienti amministrativi dove viveva la corte mentre i piani inferiori erano adibiti a scuderie, granai e cantine. La difesa era rappresentata dai quattro torrioni angolari collegati dal muro di protezione. Le tracce evidenti del passato risalgono alla guerra di successione del ducato di Mantova e del Monferrato, durante la quale si insediarono le truppe francesi. Dopo la semidistruzione effettuata dalle truppe spagnole, il castello venne ceduto nel 1670 da Gaspare Maria Galeazzi Salviati a Giovanni Gozzano il giovane per 2100 doppie d’oro, per cui fu infeudato della contea di San Giorgio.
Dalle proprietà dei Gozzano riportate sul cabreo notarile risalente agli anni 1662-1740 risalta la piantina a colori del castello descrivendo le scuderie, la casa del torchio, la casa del forno, la giazzera (ghiacciaia), il piantamento dei frutti, la cappella barocca, il giardino e lo scalone singolo di accesso ai piani nobili precedente il doppio scalone barocco del 1700 tuttora esistente. Nel 1879, dopo la morte dell’ultimo marchese Felice Carlo von Gozani detto l’Alman, il castello venne ereditato dalla figlia contessa Paolina Gozani e dal marito conte Alessandro Cavalli d’Olivola. Dal 1950 ad oggi é proprietà della famiglia Rolla.
La presentazione al castello Gozzani avvenuta il 3-7-2022 é stata curata da Dionigi Roggero e da Bruno Pesce.
Sono intervenuti il sindaco Dallera, il proprietario Francesco Rolla, la nostra critica d’arte Giuliana Romano Bussola, Giuseppe Costanzo, Elio Botto ed Aurelio Marchese.
Hanno partecipato il vice sindaco Lavagno,
i rappresentanti delle associazioni storiche Orizzonti Casale e Compagnia della Polvere di Pontestura.