
In tempi tristi come questi, dove sentiamo un leader religioso come il patriarca russo ortodosso come Kyrili incitare i suoi fedeli ad arruolarsi in una guerra di aggressione,
In tempi tristi come questi, dove sentiamo un leader religioso come il patriarca russo ortodosso come Kyrili incitare i suoi fedeli ad arruolarsi in una guerra di aggressione,
MUSIC TALES, LA RUBRICA MUSICALE
“Il peggio sono i viaggi, le avventure
Una canzone fa rivivere un ricordo
Le domande senza risposta, questo è il peggio”
” Si t’étais là ” è una canzone della cantante francese Louane . È stato pubblicato il 21 ottobre 2017 come secondo singolo dal suo secondo album in studio Louane . La canzone ha raggiunto la posizione numero due nella classifica dei singoli francesi .
Tolti certi “cult”, non sono particolarmente amante della canzone francese anche se ammetto di aver goduto in adolescenza con “jo le taxi” di Vanessa Paradis che ha segnato una delle mie estati più belle e spensierate.
Ma questo brano, che cerca di elaborare un lutto (probabilmente la perdita dei genitori n.d.r.) mi ha particolarmente colpita.
Sarà la voce soave di Anne Peichert, conosciuta con il nome d’ arte Louane, sarà la perdita di mia madre che forse ancora del tutto non ho elaborato ma questa canzone mi tocca le corde dell’anima.
Di Louane si sa che è stata una semifinalista nella stagione 2013 di The Voice: la plus belle voix in Francia con Louis Bertignac come coach.
Nel 2014 è stata scritturata nel film La Famille Bélier , per il quale ha vinto il Premio César come attrice più promettente .
Il padre di Louane, Jean-Pierre Peichert, era francese, figlio di madre polacca e padre tedesco. Sua madre, Isabel Pinto dos Santos, era portoghese, figlia di padre portoghese e madre brasiliana.
Il 5 febbraio 2015, ha servito come atto di apertura per la vetrina di Jessie J a Parigi.
Il suo album di debutto in studio, Chambre 12 , è stato pubblicato il 2 marzo 2015, con grande successo. Anche il suo singolo ” Avenir ” ha scalato le classifiche francesi.
Nel 2017, ha fornito la voce per il brano “It Won’t Kill Ya”, dall’album di debutto di The Chainsmokers , Memories… Do Not Open .
Il 1 settembre 2021, per Pokemon 25 , ha pubblicato il brano “Game Girl”, il cui nome è un gioco di parole sul Game Boy .
Tutto questo per farla conoscere a chi, di voi, magari non ne sapeva nemmeno dell’esistenza…un po’ come me se non me l’avessero indicata.
“Viviamo tra cose destinate a morire – Intra peritura vivimus.”
(Lucio Anneo Seneca)
Buon ascolto
Chiara De Carlo
https://www.youtube.com/watch?v=yo-CCYzm_SQ&ab_channel=LouaneOfficielVEVO
GLI APPUNTAMENTI
Reimmaginando Lucio:
https://fb.me/e/9fo31sl7n?ti=wa
Sabato 8 ottobre 2022
ore 21
Chiesa di San Remigio
Via San Remigio
Villadeati (AL)
Per prenotazioni: 3290488928
Due donne, due uomini, una sola protagonista. Sara D’Amario è l’interprete di Un quartetto per la Resistenza, monologo per la regia di François-Xavier Frantz. La storia, ambientata negli anni della Resistenza, inizia tra le montagne tra Barge e Bagnolo, passa per Moncalieri, per arrivare a Torino nei giorni della Liberazione.
Mattatrice assoluta è la torinese Sara D’Amario che qui si cimenta in 4 ruoli diversi.
La storia
In Un quartetto per la Resistenza, Sara D’Amario veste i panni di Maria Rovano, nome di battaglia Camilla, e di Leletta Oreglia d’Isola, due donne apparentemente agli antipodi per cultura e formazione politica. La prima è comunista e incarna il pragmatismo di una donna del popolo, la seconda è di famiglia nobile ed è cattolica, poetica e luminosa. In comune hanno il fuoco della libertà, sono testimoni della Resistenza e le loro voci, diverse ma complementari, compongono l’asse portante principale della rappresentazione. Le altre due presenze evocate da Sara D’Amario sono due uomini, anche loro molto diversi: Pompeo Colajanni, il comandante Barbato, e Aimaro Isola.
Il primo adulto, siciliano, carismatico, trascinatore, preparato dal punto di vista militare e strategico. L’altro è un adolescente, fratello minore di Leletta, che osserva tutto con sensibilità, profondità e passione; qualità che lo porteranno a scrivere Paesaggi Partigiani, a dare voce alla natura in modo poetico, pensandola come un essere dotato di una memoria propria e concreta, oltre a farlo diventare uno degli architetti più celebri d’Italia.
Aimaro Isola ha letto e registrato, proprio per lo spettacolo, diversi passaggi, battute significative, poetiche, struggenti.
Lo spettacolo sarà preceduto dalla proiezione del video della durata di 5 minuti dal titolo “I Dormienti”, sull’opera di Hilario Isola dedicata a Maria Rovano, Camilla e al comandante Barbato.
La versione dell’8 ottobre a Villadeati sarà inedita poiché ci sarà anche il racconto di cosa accadde il 9 ottobre 1944 nel piccolo paese del Monferrato.
La lettura
Il senso allegorico di Un quartetto per la Resistenza è ben chiaro. François-Xavier Frantz e Sara D’Amario mettono in risalto che, in una particolare condizione storica, persone con sensibilità, cultura, provenienza radicalmente diverse e posizionate ai poli opposti della società italiana di allora, hanno saputo unirsi in nome di una causa fondamentale, vitale per tutti, lasciando un messaggio di speranza univoco e potente.
Ecco perché le loro parole delineano differenti modi per lottare per la pace, ma riescono a intendersi in termini di consapevolezza e di impegno in un momento di confusione storica. In altre parole, le voci di Camilla, di Leletta, di Barbato e di Aimaro offrono un messaggio dal valore inestimabile, senza barriere, senza limiti, vitale per tutte e tutti, in modo duraturo, fino a noi, fino ad oggi.
Gli Interpreti
Sara D’Amario è nata a Moncalieri e nel 1993 si è diplomata presso la Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino, fondata e diretta da Luca Ronconi.
Si è perfezionata a New York con Susan Batson e Elizabeth Kemp; ha conseguito la laurea in Lettere Moderne, specializzandosi in drammaturgia presso l’Università degli Studi di Torino e a teatro è stata diretta, tra gli altri, da Luca Ronconi, Krzysztof Zanussi, Nanni Garella e Luca Zingaretti.
Per il cinema ha recitato in diversi film, tra cui Il ricco, il povero e il maggiordomo, La banda dei Babbi Natale, Il cosmo sul comò (con Aldo Giovanni e Giacomo), Caos calmo (con Nanni Moretti), Solo un padre (Luca Lucini), Colpo d’occhio (di Sergio Rubini), Assassini dei giorni di festa (di Damiano Damiani), La ragazza del lago (con Toni Servillo), Casomai (di Alessandro D’Alatri), Come diventare grandi nonostante i genitori (di Luca Lucini).
In televisione ha partecipato a molti sceneggiati, tra cui Le stagioni del cuore, Il commissario Nardone (nel ruolo di Rina Fort), Le tre rose di Eva (nel ruolo di Angela Corti), Non smettere di sognare, Distretto di polizia 8, Io ci sono (la storia vera di Lucia Annibali), L’onore e il rispetto, Sacrificio d’amore, I Topi, “Fratelli Caputo” di cui è la protagonista femminile accanto a Nino Frassica e Cesare Bocci, oltre alle soap opera Vivere e Centovetrine.
È in tournée con 4 One Woman Show: (XXn) SFUMATURE DI DONNE DI SCIENZA ( un monologo su 20 scienziate che hanno rivoluzionato il mondo), STORIE DI DONNE DI FUOCO E DI LUCE ( in cui racconta di alcune donne che hanno cambiato il loro destino e hanno acceso luci che non si sono mai spente nelle menti e nei cuori di tante persone), GREENMINDS (un viaggio intorno alla terra tentando di schivare le fake news), UN QUARTETTO PER LA RESISTENZA (la storia di 20 mesi di due donne e due uomini emblematici per la Storia del nostro Paese) e una commedia feroce NEGLI OCCHI DI MIA MADRE – IL MAMMONE sul trio più famoso del mondo: Mamma, Moglie e Mammone, tutti per la regia di François- Xavier Frantz.
È autrice di quattro romanzi: NITRO (Baldini Castoldi Dalai editore, 2009); UN CUORE XXL (Fanucci Editore, 2013) vincitore del Premio Sirmione per la Letteratura per Ragazzi; KIKKA (Fanucci Editore, 2014); MAGNETIC (Leggereditore, 2018) semifinalista Premio Bancarellino 2019.
François-Xavier Frantz è regista, attore e drammaturgo francese e vive in Italia da diversi anni.
Si è diplomato nel 1983 alla Scuola per Attori Le Cours Simon di Parigi e nel 1988 si è diplomato con lode in Arti Plastiche all’Accademia di Belle Arti di Metz (Francia). Nel 1993 ha partecipato a un seminario intensivo di regia condotto da Luca Ronconi, presso il Teatro Stabile di Torino.
Tra il 1983 e il 2004 ha lavorato come attore, regista teatrale, drammaturgo con alcuni grandi maestri, tra cui Anatoli Vassiliev (Russia), Jerzy Grotowski (Pontedera), Michelle Kokosowski – Académie Expérimentale des Théâtres (Francia).
Ha collaborato con Daisy Amias alla prima creazione mondiale di Phaedra (Seneca), Andromaca (Jean Racine) in lingua coreana a Seoul – Corea del Sud, e sull’adattamento di Nadja di André Breton; in seguito ha collaborato con Isabelle Janier sulla messinscena di diversi testi di Marivaux.
Tra le sue regie teatrali spiccano varie opere di Pasolini, Fassbinder, Georges Ribemont-Dessaignes, Tennessee Williams, Werner Schwab, Jean Genet, Edouard Dujardin.
Ha realizzato alcuni cortometraggi di fiction in lingua francese e italiana.
Tra il 2004 e il 2011 ha lavorato come produttore di lungometraggi per il cinema a livello internazionale presso Love Streams agnès b. Productions, Parigi. Dal 2011 lavora come attore, autore, regista e script doctor indipendente anche in Italia.
Partners e sponsor
Un quartetto per la Resistenza è una produzione dell’associazione Ancóra con il sostegno del Comune di Barge, del Comitato Resistenza e Costituzione, del Consiglio Regionale, della Fondazione CRT, in collaborazione con Constellation Factory, Polo del ‘900 e Istituto della Resistenza di Cuneo, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Comune di Moncalieri, Proloco di Moncalieri.
Sabato 8 ottobre 2022
ore 21
Chiesa San Remigio
Via San Remigio
Villadeati (AL)
Per prenotazioni: 3290488928
www.duepuntisas.it
La bella e netta vittoria in campionato contro il Bologna ha riportato entusiasmo in casa bianconera, ma il momento difficile non sembra ancora del tutto superato. La sfida di mercoledì 5 settembre contro il Maccabi Haifa, valevole per il terzo turno di Champions League, è un’occasione molto importante per la Juventus affinché ottenga un nuovo risultato positivo.In Europa i bianconeri sono ancora a zero punti dopo 2 giornate avendo subito le sconfitte contro PSG e Benfica.
Formazioni
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Bremer, Bonucci, Danilo; Cuadrado, Locatelli, Paredes, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Milik.
MACCABI HAIFA (3-4-1-2): Cohen; Batubinsika, Goldberg, Seck; Sundgren, Lavi, Abu Fani, Haziza; Chety; Pierrot, David.
Enzo Grassano
Torino può essere definita la città italiana dove tutto ebbe inizio in tempi moderni. Il Palazzo delle Segreterie è uno dei primi esempi di struttura appositamente concepita per ospitare i capi a comando degli Stati, specialmente quelli degli Esteri, rendendolo ai tempi, uno strumento molto efficace, semplice e soprattutto veloce accessibile alle predisposizioni di esecuzione del sovrano. Durante il risorgimento si svolgevano anche i balli diplomatici a Corte, uno dei più importanti ed esclusivi si teneva a Torino preso la Società del Whist-Accademia Filarmonica, fondata da Cavour nel marzo 1841, ispirato dai club per gentiluomini londinesi, creò un circolo di nobili liberal-moderati per colmare il “vuoto sociale creato dalla scomparsa della tradizionale vita di corte” ed avere anche un degno luogo d’incontro. Infatti, in essa si incontravano le maggiori diplomazie a Torino e vi trovavano rifugio e accoglienza molti rifugiati politici di molte nazioni. Ma anche la nobiltà e civiltà dei caffè intellettuali, i quali solitamente erano frequentati dai maggiori esponenti della diplomazia vecchia e nuova, della cultura, dell’eleganza, dell’ esercito e da noti politici.
Sofia Scodino
È forte la crescita della mobilità attiva e della mobilità micro-elettrica in Piemonte e a Torino in particolare. A certificarlo sono questa volta i risultati del Giretto d’Italia – bike to work 2022, il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente, Euromobility con la collaborazione con 36 amministrazioni comunali aderenti all’iniziativa.
Torino si è piazzata al terzo posto tra le 40 città campionate per il numero di monopattini e mezzi elettrici monitorati in sole due ore nella giornata del 16 settembre confermando come questi mezzi rappresentino ormai una reale pratica alternativa negli spostamenti urbani. Esponenziale poi l’aumento delle persone che hanno effettuato lo spostamento casa-lavoro con bici e mezzi sostenibili: + 86% rispetto al 2021.
Giunto alla sua seconda edizione, nel pomeriggio di sabato primo ottobre, nell’elegante sala Garden del Best Western Plus Executive Hotel and Suits di Torino, si è celebrata la serata conclusiva del Premio Letterario e Fotografico Nazionale denominato “Il Paliotto”, patrocinata dal Rotary Club Torino Duomo.
La serata ha visto una nutrita e appassionata partecipazione dei numerosi premiati nelle due sezioni: fotografia e letteratura, sotto lo sguardo attento della giuria capitanata dai due Presidenti, Toni Spagone per la sezione fotografica, e Enzo Restagno per quella letteraria, a sua volta suddivisa in narrativa, libri per bambini e saggistica.
Il Presidente del r.c.Torino Duomo, Marco Novara, ha condotto la serata regalando un’atmosfera molto piacevole, che ha portato il pubblico a applaudire durante le premiazioni e a qualche commossa lacrima da parte dei protagonisti. Degno di nota il video proiettato su un libro fuori concorso, “Ricette di una centenaria” dove l’anziana Rosetta Cagnarelli, visibilmente commossa, salutava il pubblico, ricevendo un caloroso applauso.
I premiati, provenienti da tutta Italia, si sono susseguiti in brevi discorsi sulle loro opere, illustrando le fotografie e descrivendo l’ispirazione alla base dei racconti. Dopo l’elenco delle Menzioni Speciali della giuria, è arrivato il momento della premiazione della terna vincitrice.
Ad aggiudicarsi il primo premio nella sezione fotografia è stato Duilio Fiorille con la sua “Fairytale”, mentre nella sezione narrativa ha vinto “Diomira” di Paolo Lavarda. Nella sezione libri per bambini si è aggiudicato il primo premio Michele Cecchini con “20 giorni” e in quella dedicata ai saggi Antonio De Caro con “(Ri)trovare la propria voce”.
A sorpresa, quasi al termine della serata, è stato proclamato il vincitore assoluto della Seconda edizione de “Il Paliotto” che, grazie alla collaborazione con la casa editrice Lisianthus Editore, vedrà a breve la pubblicazione del suo libro. A aggiudicarsi l’ambito premio, nella cornice suggestiva del Rotary Club Torino Duomo, è stato Michele Cecchini con “20 giorni”, tenera e istruttiva storia sull’arco di vita di una piccola mosca, Fli, che durante, appunto, i venti giorni del suo ciclo vitale, impara a amare la vita e a accettare la sua inevitabile fine. Un libro coraggioso che tratta un tema difficile e di forte impatto. La serata si è conclusa con l’invito ai premiati ad assistere al concerto tenutosi in Duomo dall’”Accademia del Ricercare”, con brani di Georg Philipp Telemann.
MARA MARTELLOTTA
Il centrodestra ha vinto con i proclami, ora deve convincere gli italiani con i fatti. Il passaggio dalla campagna elettorale al governo del Paese è un abisso in cui si può precipitare oppure superare, rinnegando ogni punto e virgola delle promesse farlocche della propaganda. Adesso è finita la solfa sull’abolizione della legge Fornero, sulle dentiere gratis agli anziani, sulla flat tax al 23 o al 15% o “a chi offre di meno”. Meloni ha mostrato, dai primi exit poll, di aver colto il mutamento radicale di scena e la parola “responsabilità” è quella che più ricorre nelle sue rare dichiarazioni.
Diciamo pure che “la pacchia è finita” ma non per l’Europa, bensì per un centrodestra che si ritrova, molto frastornato, ad assumere le redini del governo in una condizione drammatica per l’Italia e per l’Europa. Dominare le pulsioni demagogiche dei suoi alleati è il primo, difficile compito a cui è attesa Meloni. Le insidie maggiori verranno per lei da Forza Italia e Lega, al di là degli equilibri di potere che si costruiscono. In Azione troverà un’opposizione ferma ma dialogante, pronti a sostenere le misure che riterremo utili per il Paese, e altrettanto pronti a contrastare con determinazione qualsiasi provvedimento dovesse mettere a rischio il già precario equilibrio della finanza pubblica o lo stato dei diritti. Nessuna insidia verrà a Meloni dalle altre opposizioni, troppo impegnate a guardarsi l’ombelico.
on. Daniela Ruffino (Azione)
Non solo auto elettrica e riciclo, ma trasporto collettivo e fotovoltaico.
“Nei primi 9 mesi del 2021 in Piemonte sono state autorizzate 201,7 milioni di ore di cassa integrazione: 7 volte il numero del 2019 e il 9% in più del 2010. Il nord produttivo è in crisi profonda da ben prima della pandemia e credo sia ormai chiaro che senza produzione un territorio muore. Se Mirafiori dovrà essere il nuovo hub del riciclo e polo dell’elettrico per Stellantis, dovremo presto comprendere il quadro occupazionale non solo degli stabilimenti ma anche dell’indotto: come verrà convertita la componentistica? C’è ancora la possibilità di attrarre parte dell’indotto dentro lo stabilimento di Mirafiori? Servono nuove assunzioni di giovani per dare continuità e prospettive allo stabilimento – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, appena eletto alla Camera con Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, a seguito delle comunicazioni del Presidente Cirio in seduta di Commissione III-VI sulla situazione di Stellantis.
“Al contempo, se immaginiamo una nuova mobilità non solo elettrica ma anche intermodale e condivisa e un Piemonte che sia centro della mobilità sostenibile, dovrà far parte della trasformazione anche Iveco, con il ritorno a Torino della produzione dei bus elettrici, a partire dalle batterie” – prosegue Grimaldi. – “Così come sarà fondamentale ragionare sulle infrastrutture, per arrivare davvero a 10 milioni di veicoli e 100mila punti di ricarica, e capire come le grandi aziende partecipate che gestiscono energia e rifiuti entreranno in questo processo, adeguandosi maggiormente a un futuro di economia circolare. Infine: credo che i tetti di Mirafiori dovrebbero essere interamente coperti da pannelli fotovoltaici, affinché la transizione sia davvero completa e quindi anche energetica”.