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Cardiologie Aperte 2024 all’ospedale Molinette di Torino

La Cardiologia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Gaetano De Ferrari) organizza: “Il segreto è nel cuore”, in occasione dell’evento Cardiologie Aperte 2024. Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia, con 240.000 morti ogni anno (circa il 40% di tutte le morti in Italia), e colpiscono il 51% degli uomini ed il 37% delle donne, nella fascia di età tra 35 e 75 anni.
Come ogni anno, l’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), in collaborazione con la Fondazione per il Tuo Cuore, organizza, nella settimana di San Valentino, una Campagna di Prevenzione Nazionale chiamata Cardiologie Aperte, quest’anno giunta alla 18° edizione.
Oltre 180 cardiologie su tutto il territorio nazionale realizzeranno dal 12 al 16 febbraio attività divulgative per la popolazione, tra cui momenti di incontro con specialisti cardiologi, visite e consulenze in prevenzione primaria e secondaria.
Sarà inoltre attivo un numero telefonico verde nazionale dedicato (800 05 22 33), da cui esperti del settore risponderanno ai cittadini dalle ore 14 alle ore 16 dal 12 al 16 febbraio.
La Cardiologia dell’ospedale Molinette di Torino organizzerà questo importante evento; in particolare mercoledì 14 FEBBRAIO 2024 DALLE ORE 15 ALLE ORE 18, presso l’Aula sita nel reparto di Cardiologia del piano terreno, si terrà un incontro divulgativo cardiologico, che sarà un’opportunità unica per approfondire la conoscenza e consapevolezza su tematiche cruciali per la salute del cuore.
Gli argomenti trattati saranno:
1. Prevenzione Cardiovascolare: la chiave per un Cuore sano
Si imparerà come le scelte quotidiane influenzano la salute del cuore. Si approfondiranno temi, quali l’alimentazione, l’esercizio fisico ed il controllo dei fattori di rischio, quali il fumo e l’ipertensione, mostrando come ognuno di noi può attivamente prevenire le malattie cardiovascolari.
2. Trattamento della Malattia coronarica: interventi ed innovazioni
Questo segmento sarà dedicato alla comprensione della malattia coronarica, spiegando come si sviluppa e quali sono le opzioni di trattamento disponibili. Dalle terapie farmacologiche ai più moderni interventi chirurgici, verrà fornito un quadro chiaro di come si combatte questa patologia.
3. Scompenso Cardiaco: definizione, sintomi e cure
Infine, si affronterà il tema dello scompenso cardiaco, una condizione spesso fraintesa, discutendo i suoi sintomi, come viene diagnosticato e quali sono le strategie terapeutiche attuali, incluse le innovazioni nella gestione e cura di questa condizione.
L’incontro sarà arricchito dalla presenza di esperti cardiologi e professionisti della salute, che saranno disponibili per rispondere alle domande e curiosità.
L’evento è pensato per essere accessibile a tutti, con un linguaggio chiaro e diretto, adatto anche a chi non possiede conoscenze mediche.

Catturati i cani randagi del parco dell’Arrivore

Saranno sterilizzati e messi in semi libertà nell’apposita area di via Germagnano

 

E’ stato completato l’intervento di cattura di alcuni cani randagi nella zona del parco Arrivore. Dopo essere stati visitati e sterilizzati, gli animali saranno mantenuti in stato di semi libertà all’interno di una grande area che la Città ha realizzato appositamente in via Germagnano.

“La situazione era attenzionata da tempo – ha commentato l’assessore alla Tutela animali Francesco Tresso – ed era già stato programmato un intervento per risolverla, realizzato grazie al lavoro congiunto effettuato dall’Assessorato, dagli uffici della Tutela Animali della Città, da Enpa e dai volontari, con il supporto scientifico dell’Università, agendo in modo tempestiva e nel pieno rispetto degli animali”.

Da una decina di giorni nei pressi di via Ramazzini (l’area che era il branco aveva scelto come proprio rifugio) era stato allestito un grande “recinto di cattura”; gli uffici della Tutela Animali avevano concordato con i volontari le modalità con cui alimentare progressivamente i cani all’interno della gabbia. Ieri, in tarda serata, la gabbia è stata chiusa e, sotto la guida dei veterinari di Enpa, sono stati catturati quattro animali: un esemplare maschio e tre femmine, la mamma con due figlie. In questo momento continua a rimanere libero un solo esemplare maschio, ma a breve si confida di prenderlo con le stesse modalità e con più facilità, perché è rimasto solo.

Enpa stanotte è intervenuta con le sue squadre per recuperare gli animali all’interno delle gabbie. I cani verranno ora visitati, sterilizzati, e quindi mantenuti in stato di semi libertà all’interno dell’area predisposta in via Germagnano. Si tratta di una sperimentazione di assoluta novità, concordata con l’Asl, perché questi cani inselvatichiti non possono essere adottati e neanche essere tenuti insieme agli altri nel canile di strada Courgnè. In questo modo gli animali sono mantenuti sotto controllo, alimentati e monitorati costantemente anche per la parte veterinaria.

Lo svolgimento dell’intera operazione è stata validata da un professore di veterinaria dell’Università a cui è stato chiesto un consulto, che ha fornito consigli utili alla cattura degli cani, che è avvenuta in modo non violento e nel pieno rispetto degli animali, grazie al lavoro di squadra messo in campo da tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni.

Ferrovie, Avetta (Pd): “Durante il carnevale servizio intollerabile”

 “CHE RICORDO AVRANNO I TURISTI DEI NOSTRI TRENI?”

«Si è soliti dire che nei giorni del Carnevale Ivrea diventa un “carnaio” per l’affollamento di cittadini e turisti. In realtà il “carnaio” oggi è iniziato ben prima rispetto ai tradizionali luoghi del centro storico, ed è iniziato sul treno R2765 delle 11.34 tra Torino PS e Ivrea. Ho viaggiato anch’io, insieme a tanti turisti stranieri, in vagoni stracolmi di gente, famiglie con bambini pigiate e costrette a viaggiare in piedi. È davvero impossibile adeguare il servizio ferroviario tra Torino e Ivrea nei giorni “caldi” del Carnevale, quando è noto il maggiore afflusso di persone? Si parla sempre dell’importanza del turismo per il Piemonte, della rilevanza delle nostre tradizioni, ma di fronte a uno spettacolo del genere quale ricordo avranno del viaggio in treno in Italia i tanti turisti stranieri venuti a vedere il Carnevale? E la Regione Piemonte non ha ritenuto di sollecitare Trenitalia in vista del Carnevale? Alla fine la morale è sempre la stessa: non solo i pendolari esasperati si vedono costretti a usare l’auto, ma anche i turisti devono sapere che il Piemonte non è una Regione per treni ed è meglio ricorrere al rent a car».

Alberto AVETTA

Consigliere regionale PD

Vice Presidente Commissione Trasporti

La storica collaborazione tra Politecnico di Torino e Iveco Group si amplia

Siglato un accordo di partnership per nuove ricerche nel settore della mobilità

 

Analisi dei dati e Intelligenza Artificiale alla base della nuova collaborazione tra l’Ateneo e il Gruppo per lo studio e la progettazione dei veicoli commerciali del futuro

 

Iveco Group sarà anche Sponsor ufficiale di Biennale Tecnologia 2024 “Utopie realiste”

 

Il Politecnico di Torino e Iveco Group (EXM: IVG) hanno firmato un accordo di collaborazione volto a sviluppare ricerche e programmi condivisi nel settore della mobilità, soprattutto per potenziare, nei prossimi tre anni, studi e ricerche all’avanguardia nel campo della progettazione dei veicoli commerciali, con lo sguardo rivolto all’innovazione sostenibile.

La cerimonia di firma si è svolta presso il Rettorato del Politecnico di Torino e ha visto la partecipazione di Guido Saracco Rettore del Politecnico di Torino, della Professoressa Giuliana Mattiazzo, Vicerettrice per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino, Francesco Tutino, Chief Human Resources & Information Technology Officer, Iveco Group, e Marco Liccardo, Chief Technology & Digital Officer, Iveco Group.

Gli studi sviluppati in collaborazione con l’Ateneo si focalizzeranno sul contributo della digitalizzazione, coadiuvata dagli algoritmi di Intelligenza Artificiale, alla progettazione di nuovi sistemi di propulsione innovativi, che supportino la transizione verso un futuro più sostenibile. In questo gli aspetti legati alla gestione energetica e alla riduzione dell’impatto sul territorio sono gli obiettivi che i partner intendono raggiungere nel corso della collaborazione, obiettivi perseguibili adottando, nelle ricerche congiunte, le metodologie di LCA – Life Cycle Assessment criteria & eco-design. Strumento fondamentale a supporto del Green Deal Europeo e della sostenibilità ambientale, la LCA è una metodologia di valutazione multi-criterio in grado di coprire un’ampia varietà d’impatti associati alla salute umana, a quella dell’ecosistema e alla disponibilità di risorse.

La storica collaborazione va però già oltre gli ambiti individuati dall’accordo: Iveco Group si conferma Sponsor ufficiale di Biennale Tecnologia 2024, l’evento organizzato dal Politecnico di Torino per riflettere sul rapporto tra la tecnologia e la società, promuovendo insieme cultura tecnica e divulgazione scientifica. Dal titolo “Utopie realiste”, l’edizione di quest’anno, che avrà luogo dal 17 aprile al 21 aprile 2024, si rivolge a un pubblico ampio e diversificato, a cui si richiede di coniugare immaginazione e progettazione, idee e realtà, concrete visioni e inedite prospettive, con il fine ultimo di pensare insieme nuovi possibili mondi.

Oltre alla ricerca, la collaborazione coinvolge anche attività sportiva: dal 2023 Iveco Group e IVECO, il suo marchio che progetta, produce e commercializza veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti, sono i nuovi “Title Sponsor” della squadra di rugby del CUS Torino, il Centro Universitario Sportivo torinese che è la più grande polisportiva a livello nazionale.

Ha dichiarato il Rettore Guido Saracco: “Iveco Group è certamente uno dei partner storici del Politecnico, e sono moltissime le collaborazioni che negli anni hanno rappresentato storie di successo, non ultime la sponsorizzazione di Biennale Tecnologia e della squadra di rugby del CUS. Con questo accordo la collaborazione viene formalizzata consentendo nuovi ed importanti progetti nell’ambito della mobilità e dei veicoli commerciali del futuro, così come importanti opportunità professionali per i nostri studenti”.

Francesco Tutino, Chief Human Resources & Information Technology Officer, Iveco Group, ha commentato, “Questo accordo rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra storica collaborazione con il Politecnico di Torino. Questa partnership, che ha radici profonde, si arricchisce ora di una struttura ancora più efficiente, che sistematizza le numerose attività che da tempo legano Iveco Group all’Ateneo. L’importanza di un dialogo costante con il mondo della ricerca e con centri di eccellenza a livello internazionale come il Politecnico di Torino è fondamentale per un player come Iveco Group, soprattutto in un momento in cui il nostro settore sta evolvendo a un ritmo sempre più rapido. In Iveco Group crediamo fermamente nell’importanza della formazione continua, consci del fatto che la nostra capacità di innovare, adattarci ed eccellere è profondamente radicata nel nostro impegno a promuovere lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze”.

Il Bolero di Sarajevo nel giorno di San Valentino

ACCADDE OGGI

Quattordici febbraio 1984, giorno di San Valentino. Quarant’anni fa a Sarajevo si svolgevano le XIV Olimpiadi invernali, ultima grande occasione di festa e di pace prima che la città finisse sotto assedio nella prima parte della “decade malefica” dei conflitti balcanici nell’ultimo scorcio del Novecento, segnata dalla violenza e dalle atrocità della guerra. Attorno a Sarajevo le montagne innevate (il Trebevic, dalla vetta del quale si domina la città; l’Igman, severo e imponente; la Bjelašnica, immensa e bianca principessa delle nevi, e l’impettita Jahorina) ospitarono gran parte delle gare. Di fronte allo stadio Olimpico, nel quartiere di Koševosotto le volte del palaghiaccio Zetra, una coppia di pattinatori inglesi di Nottingham, Jayne Torvill e Christopher Dean, raccolsero un incredibile successo nella danza su ghiaccio in una gara contro i rappresentanti dell’allora Unione Sovietica, Natalja Bestemianova e Andreij Bukin. Una gara entrata nella storia del pattinaggio e che nessuno potrà mai dimenticare. La coppia dell’URSS presentò nella danza libera, ultima prova della disciplina, la Carmen di Bizet ma Torvill e Dean trionfarono sulle note del Bolero di Maurice Ravel con una interpretazione che fece venire i brividi agli spettatori. Fu qualcosa di straordinario, di irripetibile e i due pattinatori danzarono leggeri sul ghiaccio come creature appartenenti a un altro mondo. Il loro fu un programma perfetto che meritò l’oro olimpico e dodici sei, il massimo punteggio raggiungibile a quel tempo. Jayne Torvill e Christopher Dean entrarono a buon titolo nella leggenda delle olimpiadi e trent’anni dopo tornarono nel giorno della festa degli innamorati nello stadio Zetra ricostruito dopo la guerra, e pattinarono nuovamente accompagnati dal ritmo incalzante e sensuale del grande compositore francese. I fondi raccolti con l’esibizione vennero utilizzati per costruire una pista di pattinaggio permanente e il ricordo di quella giornata è rimasto impresso negli occhi di chi ama le evoluzioni artistiche sul ghiaccio e crede nello sport come mezzo di promozione di una cultura di pace e dialogo.

Marco Travaglini

Contro la violenza di genere le iniziative del Comune

Un documento approvato in aula consiliare, impegna l’Amministrazione comunale  (sollecitando al tempo stesso adeguate iniziative a livello governativo)  ad assumere alcuni provvedimenti per contribuire concretamente al contrasto delle violenze sulle donne.

In particolare, la mozione (prima firmataria, Alice Ravinale) invita in primo luogo ad avviare una campagna permanente di sensibilizzazione contro la violenza di genere, rivolta ad una platea, femminile e maschile, il più ampia possibile, utilizzando canali di comunicazione diversificati e ponendo attenzione all’accessibilità linguistica, coinvolgendo a tale scopo le società partecipate dalla città e le associazioni di categoria dei commercianti.

In questo senso, come indicato da un emendamento proposto da Lorenza Patriarca, si propone anche di valutare l’attivazione di un chatbot sul modello di #NONPOSSOPARLARE, sviluppato da Save the Women, per fornire alle vittime di violenza domestica una fonte di informazioni immediata e discreta, attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale.

Ancora, si segnala la necessità di promuovere percorsi di formazione rivolti alle categorie professionali che più frequentemente possono entrare in contatto con donne vittime di violenza, al fine di aumentare la consapevolezza circa la violenza di genere e facilitare l’attivazione degli strumenti a disposizione, a partire dai medici di famiglia e dai farmacisti (in primo luogo quelli delle Farmacie Comunali) nonché dalla Polizia Municipale.

Sempre a questo proposito, si dovranno avviare interlocuzioni con ASL e Regione Piemonte affinché venga previsto un apposito percorso di formazione obbligatoria per gli operatori e le operatrici delle strutture di pronto soccorso, al fine di renderli in grado di riconoscere e indirizzare le donne vittime di violenza.

Infine, la mozione stabilisce che andranno intraprese interlocuzioni con i gestori di locali, con gli organizzatori di eventi e con le associazioni attive contro la violenza di genere al fine di creare punti di aiuto e informazione per il contrasto alla violenza di genere nell’ambito dei luoghi di aggregazione giovanile, sul modello dei “Punti Viola” sperimentati in Spagna.

Le vostre foto: I Macchiaioli e la pittura en plein air

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La lettrice Alessandra Macario ci invia le sue foto e ci scrive: “Fattori, Signorini, Lega, Corot sono solo alcuni degli artisti rappresentati nella mostra I Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia, allestita presso il Mastio della Cittadella. Un percorso stimolante che illustra la nascita e il significato di un genere pittorico innovativo, nonché i parallelismi con la tecnica en plein air francese”.

San Valentino a Torino tra omaggi floreali e cene al ristorante

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Fiori: non solo rose, scatta la gipsofila mania. Ristoranti: la cucina innovativa si tinge d’amore. Pasticcerie: trionfano i cuori per un ritrovato romanticismo

 Fiori inconsueti, tanti cuori e intriganti tentazioni gourmet per un San Valentino che vuole stupire con regali e pensieri che vanno oltre la tradizione. È il trend rilevato da Ascom Confcommercio Torino e provincia in occasione della festa degli innamorati.

«Molti dei settori che rappresentiamo vivono la ricorrenza di San Valentino con grande entusiasmo – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa -, proponendo ogni anno idee e suggestioni per tutti i gusti e tutte le tasche. Quest’anno, in particolare, vediamo molta voglia di novità in settori come la ristorazione e i fiori. Una festa che si rinnova, dunque, e proprio per questo non perde mai di interesse. Un fiore, un dolce, una cena o un pensiero che esprimono passione e amore sono doni intramontabili anche nel mondo ipertecnologico in cui stiamo vivendo. Ricordiamo che fino al 16 febbraio in piazza Castello il Cuore di Fiori realizzato dai fiorai di Ascom aspetta tutti gli innamorati per l’immancabile selfie di San Valentino».

RISTORANTI

Quest’anno i menù di San Valentino fanno la parte del leone. Sempre meno ristoranti optano, infatti, per la scelta alla carta, preferendo i menù creati appositamente per la ricorrenza. Anche da parte di chi propone un tipo di cucina innovativa.

Da Scatto, ad esempio, le coppie proveranno un’esperienza speciale, pensata in esclusiva per San Valentino, nella saletta aulica del Caffè San Carlo con un vero e proprio percorso emozionale attraverso i piatti creati per la festa degli innamorati.

Menù speciale anche per Casa Vicina, dove tradizione e creatività si esprimono a pieno anche a San Valentino. I piatti nascono da ricette storiche, andando poi incontro alla creatività e alla sperimentazione per soddisfare i gusti contemporanei, mantenendo sempre viva la memoria. Must della serata, i gnocchetti di patate viola con fondente di radicchio.

Altri ristoranti arricchiscono la cucina creando un’atmosfera particolare nel locale, come il Fanfaluc, che realizza un allestimento con tutti i simboli dell’amore; cuori e cupidi ovunque per i più romantici e, a fine cena, una foto ricordo da conservare per sempre.

Anche i giovani potranno trovare proposte stuzzicanti nei ristoranti più innovativi. Il ristorante vegetale L’Orto già Salsamentario, ad esempio, rivisita i suoi piatti dando un tocco di rosso ad ogni portata, prediligendo cuori e altre forme che rimandano all’amore e pensando soprattutto alle giovani coppie che sempre più amano la cucina ‘plant based’.

Per chi preferisce organizzare una cena romantica a casa non mancano i box da asporto con proposte adatte ad una serata all’insegna dell’amore. Sono molto richiesti i menù con contaminazioni culinarie dal mondo, come il Box Love di Oinos, che trova il suo equilibrio tra il sushi della tradizione giapponese e la cucina di mare italiana, con il suo famoso Susciliano.

FIORI

Non solo rose, anzi sempre meno rose. È questa la tendenza nel regalo più classico di San Valentino. Ai tradizionali mazzi di rose quest’anno si preferiscono composizioni di fiori misti, magari con una sola rosa. Si prediligono, inoltre, fiori più duraturi, come i ranuncoli o la gipsofila, che quest’anno vive un vero e proprio boom grazie al grande Cuore di Fiori realizzato proprio con questo delizioso fiorellino in piazza Castello dall’Associazione Fiorai di Ascom Confcommercio Torino. La tendenza è verso i fiori colorati, dal sentore primaverile, che possano trasmettere gioia, insieme alla immancabile passione.

PASTICCERIE

Trionfi di cuori nelle vetrine dei pasticceri torinesi. Il simbolo dell’amore è sempre la forma preferita, su cui i maestri pasticceri scatenano la fantasia con decorazioni di tutti i tipi e farciture che garantiscono intriganti e gustose sorprese. Tantissime le interpretazioni proposte: dal cuore in formato Ying Yang, al cuore-puzzle, la scritta Love componibile, oltre alle tantissime decorazioni tra glassature a specchio rosse, foglie d’oro, scritte romantiche ed evocative.

Il Drapò del Piemonte, un emblema storico

Il Drapò del Piemonte, un emblema storico di grandissimo valore, compie quest’anno 600 anni. Per celebrare questo importante anniversario, l’Associasion Festa del Piemont al Còl ëd l’Assieta, il Museo nazionale del Risorgimento di Torino e l’associazione culturale Linguadoc, in collaborazione con il Consiglio regionale del Piemonte, proprio nel giorno di San Valentino, lanciano la campagna “Drapò 600 anni d’amore”.

Il Drapò, nato il 15 agosto 1424, è uno delle insegne territoriali più antichi d’Italia. Questo simbolo rappresenta la storia, la cultura, il senso di appartenenza e l’identità stessa del Piemonte. Ha attraversato secoli di storia e testimoniato numerosi eventi, diventando un emblema di unità e di comunione per tutti i piemontesi. La campagna “Drapò 600 anni d’amore” prevede un programma fitto di iniziative: conferenze, concerti, pubblicazioni dedicate e performance artistiche, che avranno come filo conduttore l’amore per il Piemonte e per la sua storia. Per partecipare alle singole iniziative occorrerà prenotarsi mandando una mail a partecipa.eventi@cr.piemonte.it

 “La Campagna “Drapò 600 anni d’amore” – dichiara il presidente del Consiglio Stefano Allasia – è un’occasione unica per celebrare un simbolo così significativo per il Piemonte. È un invito a riscoprire il nostro patrimonio storico e culturale, a riappropriarci delle nostre radici e a trasmettere alle future generazioni l’amore nutrito per la nostra terra. Per questo non c’era occasione migliore che la giornata di san Valentino per dare il via alle celebrazioni”.

Cenni storici sul Drapò. Lo stemma di Savoia con il lambello azzurro compare nel 1424, quando il duca Amedeo VIII conferisce al figlio Amedeo junior il titolo di Principe di Piemonte, che designa da subito l’erede al trono e individua per la prima volta un territorio ben preciso che si estendeva, più o meno, da Aosta a Nizza e comprendeva le attuali province di Torino, Vercelli e Biella. Lo stemma rosso alla croce d’argento indicava, nel Medioevo, le famiglie alleate con l’Imperatore (Novara, città imperiale, alza infatti la stessa arme), mentre il lambello azzurro – una sorta di rastrello con tre denti – è la sintesi grafica dei nastri frastagliati appesi all’elmo dei primogeniti. L’azzurro del Drapò, un’innovazione recente, richiama il colore dinastico dei Savoia dal XIV secolo, a sua volta derivato dalla devozione mariana.

Miressi argento e Viberti in semifinale a Doha

Si chiude la prima giornata di nuoto ai mondiali di Doha: in Qatar è argento per i califfi della velocità azzurra e ottimo esordio di Ludovico Blu Art Viberti.

La 4×100 Stile Libero si conferma d’argento, i quattro velocisti azzurri, tra cui il nostro Alessandro Miressi, chiudono in 3’12″08 e non scendono giù dal podio iridato, si confermano vice campioni del mondo, battuti solo dalla Cina con il record asiatico in 3’11″08 e una prima frazione monstre di Pan Zhanle che nuota il primato del mondo in 46″80, cancellando il 46″86 siglato dal romeno David Popovici agli europei di Roma 2022.

“Ancora una volta secondi – dice il moncalierese tesserato per Fiamme Oro e CN Torino – è una medaglia mondiale importante e ce la teniamo stretta. Siamo contenti per il grande Conte Bonin, che ha nuotato una bella prestazione all’esordio iridato. Riusciamo ad essere competitivi ed inserirci tra le migliori nazioni al mondo anche inserendo un elemento nuovo”.

Eliminato in semifinale un bravissimo Ludovico Blu Art Viberti con il decimo crono, secondo degli esclusi. Il 22enne piemontese – tesserato per CN Torino ed anche lui preparato da Antonio Satta – chiude con la seconda prestazione personale di sempre in 59″61.

“Il primo obiettivo era quello di qualificarsi alla semifinale – dice Viberti– il sogno era quello di arrivare in finale. Stamattina non era facile, bisognava rompere il ghiaccio e l’emozione era tanta, però ero anche molto fiducioso. Da quando è uscita la convocazione ho passato un paio di mesi ad immaginare come sarebbe stato, però poi è sempre difficile immaginare come è realmente. E’ stato molto bello, il gruppo è molto unito, siamo in tanti e mi sono trovato subito bene. Non vedevo l’ora di gareggiare”.

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Foto Deep Blue Media