Il caldo africano farà toccare a Torino e in Piemonte i 38-39 gradi nelle prossime ore, dopo il breve acquazzone di domenica. Intanto il calore sta letteralmente cuocendo i frutteti e gli orti piemontesi. Le perdite in alcune aree arrivano al 70% del raccolto di peperoni, meloni, albicocche e pomodori che non riescono a crescere. Coldiretti spiega che le scottature danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, tanto da renderle invendibili.
L’isola del libro
Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Brigitte Riebe “Il tempo della speranza” -Fazi Editore- euro 18,50
E’ il capitolo finale della trilogia che narra le vicende delle sorelle del Ku’damm: saga iniziata con tre giovani a Berlino costrette a ripartire dalle macerie della guerra e dai grandi magazzini di famiglia rasi al suolo dalle bombe. Le abbiamo seguite mentre diventavano donne più sicure e padrone dei loro destini. Dopo “Una vita da ricostruire” e “Giorni felici” (che hanno ripercorso la crescita di Rike e Silvie) ora l’epilogo è negli anni Sessanta ed ha come protagonista Florentine la più piccola delle sorelle Thalheim.
L’avevamo conosciuta nel primo capitolo quando era una bambina vivace e curiosa; adesso la ritroviamo nel 1958, al ritorno da Parigi dove ha studiato arte e fatto esperienze, inclusa una storia d’amore dal sapore bohemienne.
Dopo una fase di smarrimento ha capito che la cosa migliore era tornare nella bella villa di famiglia.
Il padre vorrebbe che lavorasse nei grandi magazzini di famiglia, i più prestigiosi di tutta Berlino.
Ma Florentine ha altri piani ed una sola certezza: sa che solo quando inizia a dipingere si sente felice e realizzata, tuttavia deve ponderare bene che direzione prendere nel suo futuro.
Florentine è molto diversa dalle sorelle.
Rilke, assennata e concreta, era stata l’artefice della rinascita dei magazzini a partire da una sfilata tra le macerie che aveva decretato la ripresa.
Silvie, sensuale, estroversa e affascinante ha trovato il successo con il suo programma alla radio.
Rispetto a loro, Florentine è la meno simpatica; umorale, capricciosa, egoista convinta che il mondo giri intorno a lei.
Però in questo romanzo la Riebe la fa crescere nel corso degli anni e quando nel 1961 Florentine ha 27 anni e viene eretto il muro che trancerà in due Berlino (fino al 1989) la troviamo più equilibrata e matura.
Si iscrive all’Accademia d’Arte, però a complicarle la vita sarà il suo insegnante, e seguiremo da vicino l’evolversi della storia.
Intanto sullo sfondo c’è la Berlino divisa tra Est e Ovest, emblema della Cortina di Ferro che segnerà 28 anni complessi e difficili, fatti di tensioni e cambiamenti, anche nel mondo della moda.
Nancy Mitford “Rincorrendo l’amore” -Adelphi” euro 18,00
E’ stato pubblicato nel 1945 e fu subito best seller questo che è il primo romanzo della scrittrice inglese (nata a Londra nel 1904 e morta a Parigi nel 1973), famosa per i suoi romanzi che raccontano luci ed ombre dell’alta società. Senza dimenticare che è stata anche un’abile ed importante biografa; ha ricostruito le vite di Luigi XIV di Francia, di Madame de Pompadour, di Voltaire e di Federico II di Prussia.
E’ la primogenita delle 6 famose e scandalose sorelle Mitford, figlie del barone Redesdale e di Sydney Bowles figlia dell’editore e giornalista proprietario di un’agenzia di stampa che pubblicava, tra gli altri, “Vanity Fair” e “Lady”.
Questo romanzo in parte è autobiografico, nel senso che la Mitford conosce bene il mondo che romanza, e tratteggia un quadro irriverente che porta a galla anche gli aspetti meno nobili delle famiglie blasonate inglesi nella prima metà del secolo scorso.
Lei -figlia primogenita di un proprietario terriero e di una madre erede di un importante agenzia di stampa- era cresciuta tra ricchezze e privilegi, balie, bambinaie e governanti, poi aveva studiato in un eccellente istituto privato per giovani donne di ottima famiglia.
Protagonisti del romanzo sono i Radlett, signorotti di campagna che ospitano per lunghi periodi di vacanza la nipote Fanny. La piccola è stata cresciuta dalla zia Emily che lei riconosce come la sua unica e vera madre, dal momento che l’ha accolta, allevata e guidata.
Dunque molto più responsabile della madre biologica – in famiglia era chiamata “La Fuggiasca”- sorella minore delle zie che non si era mai accollata la responsabilità di quella figlia messa al mondo a 19 anni. Era scappata abbandonando il marito e la piccola quando aveva appena un mese di vita; non si era mai più voltata indietro.
A Fanny non era andata meglio con la seconda moglie del padre che non aveva avuto nessuna intenzione di occuparsi di lei ed insieme al marito si teneva ben lontana.
Nel romanzo Fanny ricorda i periodi della sua infanzia e adolescenza trascorsi ad Alconleigh con i cugini. Soprattutto con Linda, bella, appassionata, considerata molto intelligente dai familiari, coraggiosa e anche un po’ sventata. Al centro c’è soprattutto la vita sentimentale dell’inquieta e capricciosa Linda, le sue avventure amorose, e per molti aspetti la sua vacuità.
Si illuderà di aver incontrato l’amore in due occasioni, confondendo idee romantiche (quelle di una fanciulla che l’amore più che altro lo sogna e lo insegue) e passione; salvo poi incontrare l’uomo che le fa perdere davvero la testa. Peccato sia un nobile e ricchissimo seduttore seriale, fonte di amarezza e delusione.
In senso più ampio il romanzo ritrae con toni spesso umoristici l’ambiente in cui Linda è vissuta.
A partire dal burbero zio Matthew, Lord Alconleigh: insopportabile, uso a memorabili sfuriate che poi sfumano nel nulla, particolarmente attaccato alla sua terra, dalla quale non si allontana quasi mai e nella quale investe tutte le sue risorse.
Poi c’è zio Davey, fidanzato e in seguito marito di zia Emiliy, ossessionato dal timore delle malattie e dalla mania di una perfetta forma fisica.
Un ruolo particolare è quello delle zie Sadie ed Emily che sono la quinta essenza dell’amore materno (quello che a Fanny è mancato). Poi ci sono gli aneddoti legati ai cugini, le loro discussioni, gelosie, bravate ed imprese.
La Mitford è stata maestra nel raccontare gli anni di crescita e formazione dorata nella campagna inglese; tra pettegolezzi, balli, cacce, cene, tè pomeridiani e cambi d’abito continui, a seconda degli impegni nell’arco della giornata.
In luce viene messo anche il rapporto tra proprietari terrieri e banchieri, il nuovo modo di inseguire il denaro. Tutto soffuso di abile ironia….
Miranda Cowley Heller “Il palazzo di carta” -Garzanti- euro 17,90
Svetta in cima alle classifiche americane questo romanzo di esordio di Miranda Cowley Heller, nata a New York nel 1962, per molti anni autore capo delle serie televisive drammatiche di Hbo.
C’è chi ha definito il libro una sorta di thriller sentimentale con al centro una questione parecchi spinosa, il ritorno di fiamma tra due protagonisti che in un attimo combinano il fattaccio e spalancano la voragine sull’ipotesi di lasciare la famiglia per vivere la rinverdita passione.
La vicenda è ambientata nel Massachussetts, a Cape Cod ( luogo caro alla scrittrice che lì trascorre parte del suo tempo, diviso anche tra Los Angeles e Londra). E’ li che la protagonista Elle Bishop -50 anni, un marito affettuoso e tra figli- trascorre l’estate fin da bambina, nella zona di Back Woods, dove si trova il buen retiro di questa famiglia che non si fa problemi a passare dall’Upper East Side di New York alla vita spartana e un po’ selvaggia nell’accampamento messo su anni dietro da un estroso nonno scultore.
Lì si è creata una conclave di famiglie che vanno d’accordo e condividono le vacanze insieme, tra barbecue, bevute e tantissime nuotate.
Proprio durante una cena tra amici con alto tasso alcolico ad allentare freni inibitori, Elle si assenta da tavola e si apparta con Jonas, il marito dell’altra coppia, ed è un’esplosione che affonda radici nell’adolescenza dei due, quando la reciproca attrazione serpeggiava ma era stata tenuta a freno.
Bel dilemma che ora avanza nell’anima di Elle che ha poco tempo, 24ore, per decidere che direzione dare ai suoi sentimenti: di fare l’amante segreta di Jonas non s e ne parla perché il loro legame viscerale pretende di più.
D’altro canto c’è la sua famiglia costruita nel tempo e il dubbio è molto più che amletico.
La bravura della Cowley sta nel suo ripercorrere il passato, condurci al cospetto di due ragazzi che, se le cose fossero andate in un certo modo, e non si fosse verificato un certo evento, avrebbero potuto camminare insieme nella vita.
Se la trama può sembrare da romanzo rosa, ad aggiungere valore a queste pagine è la narrazione acuta dei dubbi e tormenti di Elle. Poi il dosaggio calibrato di flash-back del passato, con la ricostruzione della storia della famiglia Bishop, tra segreti, consuetudini, stili di vita, separazioni, vizi, rancori e confusione.
Marta Sanz “Piccole donne rosse” -Sellerio- euro 15,00
La scrittrice Marta Sanz insegue da sempre la verità e dedica il suo lavoro al complesso tentativo di salvaguardare la memoria e rendere onore ai tanti desaparecidos del franchismo; vittime della dittatura di tutte le età, compresi i bambini, i cui resti giacciono in tombe improvvisate e fosse comuni dimenticate.
La protagonista di questo romanzo – che sta tra lo storico, il politico e l’orrore- è la giovane Paula Quiñones, ispettrice del fisco che decide di trascorrere le ferie in un paesino del nord della Castiglia, e lì si dedica anima e corpo al complesso e triste compito di trovare i resti dei desaparecidos.
Scava le fosse per riesumare i corpi delle vittime della guerra civile, in quel paesino immaginario ma che potrebbe essere identificato in qualunque luogo della “Meseta” del nord della Spagna.
Vuole dare un nome ai desaparecidos, portare alla luce le loro ossa e ricostruire le storie delle loro vite interrotte.
Tra le tante vittime ci sono un’infinità di donne e dalle fosse si leva la potente voce delle “vinte” che sembrano stringere una sorta di alleanza con le donne che oggi camminano sulla terra in cui sono state gettate e sepolte.
Paula alloggia nell’albergo di una numerosa famiglia capeggiata dal patriarca centenario Jesùs, accudito dalla nuora Analía, madre dell’affascinante David. Da lui è attratta Paula e tra i due nasce una relazione.
Un legame fatto anche dei racconti di David che ricostruisce il passato della sua famiglia e racconta a Paula pagine della storia dei suoi antenati, tra i membri più importanti della comunità. Le loro vicende sono anche specchio della storia più ampia; ed ecco tornare a galla segreti, misfatti, risentimenti, delazioni, arricchimenti illeciti, cadaveri antichi e più recenti.
Un romanzo intricato, nero e profondo.
Cadavere di donna trovato nel canale
Il corpo senza vita ritrovato è di una donna di 44 anni residente a Novara. Il cadavere è stato scoperto nel canale Quintino Sella dai vigili del fuoco. Le ricerche erano iniziate dopo l’allerta giunta alla centrale. Il corpo è stato poi trovato alcune ore dopo nel tratto del canale nei pressi di corso Milano. Si ipotizza un suicidio.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Buona Destra Piemonte e Buona Destra Toscana, tramite i rispettivi Segretari Regionali, Dott. Claudio Desirò ed Avv. Kishore Bombaci, si uniscono alla lettera aperta dei sindaci che chiedono a Mario Draghi di andare avanti nell esperienza di governo e di cui sono promotori i Sindaci di Torino e Firenze, Lo Russo e Nardella.
“L’irresponsabilità del movimento cinque stelle”, afferma Claudio Desirò, “ha gettato il Paese in una situazione di caos ed incertezza altamente nocivi in un momento già estremamente complicato a causa delle diverse crisi che si sovrappongono”.
“Purtroppo”, Kishore Bombaci, “il populismo grillino sta mostrando la vera faccia di un movimento allo sbando, preoccupato unicamente per il proprio calo di consenso a scapito dell interesse nazionale”.
“In un momento in cui sono in ballo le risorse del RF e sarebbe necessario proseguire sulla strada delle riforme che il governo Draghi sta portando avanti, la crisi aperta da Conte e dai parlamentari grillini è semplicemente assurda e priva di senso”, proseguono i due coordinatori, “Oggi c’è bisogno di responsabilità e patriottismo nel senso di amore per il bene comune, perciò invocare le elezioni come qualcuno sta già facendo, aggiunge irresponsabilità a irresponsabilità a cui Buona Destra si oppone drasticamente”.
“Per questo”, concludono Desirò e Bombaci, “ci uniamo all appello dei sindaci Lorusso e Nardella affinché Mario Draghi prosegua la propria esperienza di governo fino a fine legislatura con qualsiasi maggioranza anche se fosse senza il Movimento 5 Stelle”.
Oggi, chi decide di far male al Paese deve assumersene la responsabilità e ne dovrà rispondere in Parlamento e di fronte ai cittadini, ulteriormente danneggiati da scelte assurde, guidate da demagogia e populismo da quattro soldi.
Buona Destra Piemonte
Buona Destra Toscana
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A cura di Electomagazine
Il Piemonte, che aveva assicurato la classe dirigente per l’Unità d’Italia e per i primi anni di gestione successiva, non offre ora un grande spettacolo a livello di politica nazionale (ed anche locale). Però può vantare alcune eccellenze in ambito professionale ed imprenditoriale. Non tante, però ci sono. Così i vertici nazionali di Confagricoltura hanno deciso di puntare sul piemontese Ercole Zuccaro per andare a guidare la Direzione nazionale Area Sviluppo Territoriale e Digitale. In pratica a Zuccaro farà capo tutta la gestione organizzativa della Confederazione agricola.
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Il Piemonte politicamente irrilevante ma protagonista in agricoltura
L’educatorio della provvidenza, l’istituzione che da trecento anni si occupa di inclusività apre i festeggiamenti per l’anno di fondazione all’alba del nuovo secolo con l’intitolazione della piazzetta interna a Nelson Mandela.
Carlo Majorino, Presidente della Fondazione Educatorio della Provvidenza, ha evidenziato il successo dell’evento che rappresenta l’avvio di un percorso che si svilupperà nei prossimi mesi, all’alba del quarto secolo di storia dell’Ente. Una cerimonia significativa che si è fregiata della presenza di Makaziwe (Maki) e Tukwini Mandela, che hanno voluto raccontare il frutto dell’esperienza famigliare che le ha portate a fondare “The House of Mandela”. Il busto (vedi foto) rappresentante il leader mondiale della lotta all’apartheid è stato realizzato dal giovane artista Michelangelo Valenti ed è stato scoperto insieme al pubblico sulle note della canzone dedicata a Mandela ‘Asimbonang’ intonate dal Sunshine Gospel Choir.
Numerosi i partecipanti istituzionali e gente comune che hanno gremito la piazza per assistere agli interventi degli ospiti della Fondazione, che hanno evidenziato punti di vista anche talvolta diversi sui temi dell’inclusività e della solidarietà, ma tutti diretti a costruire “reti” e “collaborazioni”: chiara testimonianza di un’attenzione che, da sempre, caratterizza il tessuto sociale torinese. Il moderatore, Paolo Marcesini, direttore di “Italia Circolare”, ha saputo coinvolgere i relatori sviluppando un percorso che ha davvero evidenziato la ricchezza di un modello sociale che si è voluto sintetizzare nel titolo dell’evento stesso: “Entrepreneurship for social inclusion”. L’evento era incluso nel calendario della Torino Fashion week.
“Questo evento – ha dichiarato il presidente Carlo Majorino – è stato davvero un momento importante per la Fondazione Educatorio della Provvidenza perché, grazie alla sensibilità delle persone e degli Enti coinvolti che, immediatamente, hanno colto il senso profondo dell’iniziativa, siamo riusciti a lanciare un tavolo di confronto con i principali“attori” del panorama torinese (Comune, Regione, Fondazione CRT, Enti del Terzo Settore e Privato Sociale) sul tema dell’inclusione sociale, anche con una particolare attenzione al mondo delle Imprese: tema in cui crediamo e per il quale stiamo lavorando in modo concreto. Desideriamo, come Fondazione, essere promotori di un modello dove il terzo settore, con enti pubblici ed imprese, può davvero dimostrare che “lavorando insieme” si possono raggiungere risultati maggiori della semplice somma dei singoli contributi. Siamo infatti convinti che, oggi, per rendere effettivi ed efficaci gli interventi nell’area sociale, sia imprescindibile un nuovo approccio “globale”, un nuovo modo di intendere la filantropia. Perché l’IO è possibile solo attraverso il NOI”.
“La complicata e convulsa fase politica che stiamo vivendo, causa l’irresponsabilità e il populismo
dei 5 stelle, richiede – da adesso in poi – la massima unità delle forze politiche di Centro. A
prescindere da quando si andrà al voto, il recente progetto politico lanciato da Clemente Mastella
di una ‘Margherita 4.0’ adesso si impone. E questo non solo per la prospettiva politica di un
Centro riformista, democratico e di governo ma anche, e soprattutto, per ridare equilibrio e
stabilità al nostro sistema politico.
Non è più tempo di tergiversare con ridicoli e grotteschi pregiudizi di natura politica o, peggio
ancora, personali. Adesso deve prevalere la politica e i comportamenti concreti dei leader dei
partiti e dei movimenti di Centro devono essere adeguati e conseguenti.
Con il fallimento conclamato e palese del populismo dei 5 stelle si apre, finalmente, una nuova
stagione politica nel nostro paese. E il Centro, naturalmente, deve essere unito, compatto, coeso
e determinato. Senza ulteriori rinvii e tentennamenti”.
Giorgio Merlo, Presidente Nazionale ‘Noi Di Centro-Mastella’
Peperone 2022, tutte le novità a Carmagnola
È stata presentata nella splendida cornice di Palazzo Barolo di Torino la 73^ edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola. Organizzata dal Comune, si svolgerà dal 2 all’11 settembre 2022 e dedicherà ampio spazio ai temi di green, sostenibilità, cura e promozione del territorio con 10 giorni ricchi di eventi gastronomici, culturali e artistici che propongono intrattenimenti ed esperienze coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età.
Oltre alle iniziative confermate dal successo delle passate edizioni della Fiera – come Cà Peperone, il Villaggio del Territorio e il Salotto della Fiera – sono molte le novità che si svolgeranno nell’ampia area espositiva di oltre 10000 mq – otto piazze dedicate per 2500 posti a sedere e più di 200 espositori – con un occhio di riguardo a iniziative dedicate alla promozione del territorio, fin dagli esordi della manifestazione.
Tra tutte spicca la prima edizione del Peperone Day.
Domenica 4 settembre, infatti, l’attenzione sarà puntata sull’iniziativa che strizza l’occhio a ristoranti, osterie, pizzerie locali e nazionali, che potranno inserire nei loro menù, piatti preparati con il peperone di Carmagnola. Un’opportunità da non perdere e una vetrina importante per la produzione carmagnolese e per i ristoratori che vorranno aderire con l’obiettivo di dare lustro al prodotto, prestigioso rappresentante dell’enogastronomia piemontese, sotto forma di originali o di tradizionali ricette, all’insegna della fantasia ai fornelli.
Gli interessati troveranno le informazioni per aderire in www.fieradelpeperone.it, riceveranno un adesivo da esibire in vetrina per l’occasione, saranno inserite nell’elenco pubblicato nel sito e riceveranno i contatti dei produttori per l’approvvigionamento della giornata.
Nel corso della giornata del 4 settembre è inoltre in programma il tradizionale Concorso e Mostra/Mercato del Peperone riservato ai produttori locali, che li raccolgono manualmente dalla fine di luglio rispettando un severo disciplinare di produzione
Di grande rilevanza, la presenza, ormai da quattro anni, di Tinto, al secolo Nicola Prudente, volto noto di Decanter, storica trasmissione dedicata all’enogastronomia in onda su Rai Radio2 e ora, presentatore, insieme a Roberta Morise, del programma di Rai Uno “Camper”, alle 12,30 dal lunedì al venerdì. Sarà ancora una volta lui il mattatore della manifestazione, che avrà il compito di presentare il concorso del peperone, animare i talk show ed altri appuntamenti programmati durante la fiera.
Altra novità importante sulla quale si accenderanno i riflettori il 4 settembre è il Peperone Urbano. Un contest rivolto a tutti, ideato dal Consorzio del Peperone e dall’Amministrazione comunale. I partecipanti hanno divuto mettere le mani nella terra e, per l’occasione, vestire i panni di ortolano per coltivare sul terrazzo di casa, sul balcone, nell’orto o in giardino, il peperone, rigorosamente in modalità biologica. Un gioco dedicato al green per coinvolgere adulti, bimbi e giovani, in un momento di recupero delle radici contadine e di riflessioni sull’ambiente e la cura di Madre Natura che tanto può ancora offrire all’uomo, se curata e ben tutelata. Il 4 settembre sono in programma le premiazioni, con tre premi, aperti anche alle scuole primarie e agli asili che hanno partecipato alla divertente sfida orticola.
Altre novità dell’edizione sono il Pizza Village, il Salone della Robotica e il “matrimonio” con il Roero ed i suoi vini.
Il Pizza Village verrà allestito nella splendida cornice dei Giardini Unità d’Italia, uno spazio con stand di pizzerie della città e di altre località nel quale verranno proposti anche momenti di animazione e intrattenimento.
Nella Zona Salone Fieristico (viale Garibaldi), il Salone della Robotica sarà dedicato ad eccellenze del territorio sotto il profilo della tecnologia, in particolare all’azienda carmagnolese ECS, leader nel settore della movimentazione industriale da più di 34 anni, presente in tutto il mondo con i suoi impianti e allo stesso tempo fulcro di un importante indotto sul territorio. Sarà possibile vedere in funzione un sistema automatico per il trasporto veloce di pallet e merci varie, oltre ad avere nozione delle applicazioni di queste tecnologie in ambito agricolo.
Sono davvero numerosi gli ingredienti di questa edizione che si preannuncia ricca, solare ed effervescente, con un cartellone di ospiti internazionali tra cultura, spettacolo, enogastronomia e tanto altro.
Per ciò che riguarda la musica, è in programma la questa quarta edizione de Il Foro Festival, quest’anno a cura della Kontakt Agency di Francesco Andrisani, agenzia specializzata nell’organizzazione di grandi eventi, con un programma di sette concerti gratuiti e tre a pagamento con artisti di grande rilievo.
Domenica 4 settembre un evento in grado di mettere d’accordo generazioni diverse di spettatori. La serata inizierà con un doppio concerto, quello di Cristina D’Avena, voce amatissima di mille sigle di cartoni animati e quello di Ivana Spagna, voce simbolo della dance italiana anni ’80 e non solo. Più tardi si balla con il format “Mania ’90“. Le voci sono quelle di Kim Lukas e Nathalie Aaarts, interpreti di tanti successi di quel decennio. Il sound invece è quello di Emanuele Caponnetto e di Dj Jump.
Il 10 settembre salirà sul grande palco Mario Biondi in una data del suo “Romantic Tour”, in cui proporrà i suoi brani più celebri e quelli contenuti nel suo nuovo album “Romantic” uscito lo scorso 18 marzo.
È in corso di definizione il terzo concerto a pagamento,Radio Vida Network di Carmagnola è media partner del Festival e i biglietti dei concerti sono acquistabili via whatsapp al numero 3277928137 e online su ticketone.it, youticket.net e ciaotickets.com
Per visionare ulteriori informazioni: www.fieradelpeperone.it.
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO:
Ufficio Manifestazioni – Tel. 011.9724222/270 – cell. 3343040338
La Polizia di Ho Chi Minh in missione a Torino
A Palazzo Civico, l’Assessora alle Politiche per la Sicurezza, Giovanna Pentenero, insieme al Comandante della Polizia Locale, Roberto Mangiardi, e al Comandante Vicario, Alessandro Parigini, ha ricevuto una delegazione della Polizia di Ho Chi Minh in missione a Torino.
“La Città di Torino è onorata di ospitare i rappresentanti della polizia di Ho Chi Minh City. Da sempre, ma soprattutto dal 2015 quando è stato siglato il Patto di Cooperazione, le due città collaborano per quanto riguarda l’economia, l’istruzione, la cultura, il turismo e l’ambiente. Ora c’è una nuova sinergia anche tra le due forze di Polizia locale – così ha accolto la delegazione l’Assessora Pentenero – Torino è città che dell’accoglienza ha saputo fare esperienza e condivisione e sono orgogliosa di accogliere la delegazione vietnamita”
La delegazione, composta da sette persone e guidata dal Capo di Polizia, Brigadier Generale Le Hong Nam, dopo aver ricevuto il saluto di benvenuto nella “Sala Congregazioni” di Palazzo Civico, si è trasferita al Comando Generale di via Bologna per un confronto su temi di sicurezza legati al mantenimento dell’ordine pubblico durante gli eventi politici e sportivi in città, alla prevenzione e lotta ai crimini contro i diritti di proprietà intellettuale e ai crimini ambientali.
L’incontro, nato da una richiesta dell’Ambasciatore vietnamita al Sindaco Lorusso per la trattazione degli specifici argomenti, è durato circa due ore, durante le quali i rappresentanti dei due Corpi di Polizia si sono scambiati le reciproche esperienze e metodologie di intervento che per entrambi hanno rappresentato un momento denso di spunti di arricchimento, seppur provenienti da realtà molto differenti sotto l’aspetto sia normativo che organizzativo.