ilTorinese

Rifondazione: No al polo bellico

AGLI IPOCRITI DEL CONSIGLIO COMUNALE DICIAMO:

Non c’è alcun dubbio che viviamo in una società (borghese) basata sull’ipocrisia. Ne è un plastico esempio il Consiglio Comunale di Torino. Da una parte, infatti, il Comune di Torino aderisce alla campagna “Italia Ripensaci!”, che si batte affinché l’Italia aderisca al Trattato internazionale per la messa al bando delle armi nucleari. Dall’altra lo stesso Consiglio Comunale ha approvato, a stragrande maggioranza, la mozione  presentata dal capogruppo della “Lista Civica per Torino che impegna la Città (Sindaco e Giunta Comunale) a sostenere la candidatura di Torino per la sede europea del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A.), che, tradotto in italiano, è una rete di sperimentazione e di  innovazione che dovrebbe sostenere la NATO nella sua attività militare e guerrafondaia tramite due Centri “Regionali”, da istituirsi uno in Europa e uno negli USA.

Non vorremmo deludere le aspettative dei “volenterosi pro NATO”, ma risulterebbe che il centro europeo sia già stato assegnato alla Gran Bretagna. L’allontanamento da Torino è  anche il frutto della mobilitazione che si è sviluppata in città nei mesi scorsi, e alla quale rivendichiamo la nostra partecipazione. Cionondimeno la mozione approvata dal Consiglio Comunale resta ugualmente pericolosa, perché non è stato affatto cancellato, invece, il progetto di realizzare a Torino uno dei nove centri per l’innovazione dell’industria aerospaziale previsti in Europa, da costruirsi nell’area di corso Marche, con il nome pomposo di “Città dell’Aerospazio”. Che c’è di male in tutto ciò? “Un fatto molto semplice – afferma Fausto Cristofari, segretario provinciale di Rifondazione Comunista Torino – e cioè che dietro a magnifiche immagini futuristiche, si nasconde in realtà l’industria bellica. E proprio nel momento in cui l’alito mortifero della guerra è tornato ad affacciarsi in Europa, il Consiglio Comunale si esprime a favore della costituzione a Torino di una struttura della NATO. Come se già non bastassero, in Italia la base di Aviano (dove si custodiscono armi nucleari), quella di Ghedi o le numerose basi americane in Sardegna, tristemente famose per i danni prodotti dall’uranio impoverito.”

Prima di finire anche noi additati nella lista dei filo putiniani – continua Cristofari –  tengo a ribadire ciò che abbiamo sempre detto e ripetuto: consideriamo come un atto criminale l’invasione russa dell’Ucraina. Per fermare questo atto criminale, però, non si possono ignorare le responsabilità degli USA e della NATO. Non vogliamo basi NATO né a Torino né Italia. Produrre armi vuol dire farsi complici della principale causa delle guerre nel mondo: gli enormi profitti portati dall’industria bellica. La quale, nel caso torinese, si avvarrebbe anche, fatto ancor più aberrante, della collaborazione dell’Università, che pensavamo fino a ieri luogo dedicato alla cultura, non alla guerra. Utilizziamo piuttosto le alte competenze nel campo della ricerca e dell’innovazione già patrimonio di Torino per lo sviluppo di dell’industria civile!

Inutile dire che bisognerà opporsi a tutto questo. Sviluppando al massimo, nelle prossime settimane, la controinformazione e sostenendo le mobilitazioni per un progetto di città basato sulla cura (delle persone e del territorio) e non sulla morte e la distruzione su cui si regge l’industria bellica.

Una prossima iniziativa è già in programma, a Torino, lanciata dal “Comitato contro la guerra e chi la arma”, di cui siamo parte, per il prossimo 2 luglio. Occorrerà renderla ancora più ampia e coinvolgente. Noi ci saremo!

Permessi di soggiorno irregolari: arresti a Torino

Nella mattinata odierna è stata data esecuzione a misure cautelari restrittive nei
confronti di nove indagati emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso
Tribunale di Torino su richiesta della Procura della Repubblica all’esito di una
complessa indagine promossa e condotta dalla Squadra Mobile di questo capoluogo.
Le indagini, svolte costantemente in totale sinergia con l’Ufficio di Procura, sono state
rivolte a fare piena luce su alcune anomalie relative alla trattazione di pratiche di
rilascio o rinnovo di permessi di soggiorno per stranieri.
Secondo l’ipotesi dell’accusa, sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine
all’esistenza di un’associazione per delinquere composta da cittadini italiani e stranieri,
della quale sarebbero partecipi operatori dell’Ufficio Immigrazione della Questura di
Torino, tra cui due appartenenti alla Polizia di Stato ed un mediatore culturale.
Il G.I.P. presso il Tribunale di Torino ha disposto la misura della custodia cautelare in
carcere nei confronti di nove persone per il delitto di cui all’art. art. 416 c.p., in
relazione agli artt. 319 e 321 c.p. (associazione per delinquere finalizzata alla
corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio) e per vari episodi di corruzione per atti
contrari ai doveri d’ufficio.

In primo grado 5 anni all’ex assessore Rosso

Il maxi processo Carminius, sulle presunte cosche della ‘ndrangheta nel territorio di Carmagnola e nella cintura sud di Torino, con 29 imputati, di cui 13 per associazione mafiosa è andato a sentenza oggi ad Asti. L’ex deputato e assessore regionale Roberto Rosso, difeso dall’avvocato Giorgio Piazzese, è stato condannato a 5 anni in primo grado.

Stand dell’Esercito italiano a Torino Comics

Torna a Lingotto Fiere di Torino la grande festa di Torino Comics dedicata ai fumetti e al mondo Cosplay. L’Esercito è presente nei 3 giorni di fiera, con personale dell’info point del C.M.E. Piemonte che fornisce informazioni sulle opportunità di studio e di lavoro che la Forze Armate offre, e rispondendo alle curiosità di ragazzi e ragazze. E con la partecipazione del 32* Rgt Guastatori di Fossano, che con i due Robot Pack e iRobot110 stanno intrattenendo i numerosi visitatori.

Per gelosia un minorenne lancia monopattino contro rivale

E’ dovuta intervenire  una volante della polizia per una lite tra due minorenni. Uno di loro ha lanciato un monopattino, noleggiato in sharing, contro il contendente, senza  riuscire a  colpirlo. La motivazione sarebbe la gelosia per questioni affettive.  Il fatto è avvenuto a Novara. L’aggressore è stato denunciato per il reato di danneggiamento aggravato e getto pericoloso di cose.

E’ calato il sipario sui XXXVII Giochi Nazionali Estivi Special Olympics: i giochi della rinascita

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LA BANDIERA DELL’INCLUSIONE SPORTIVA HA CONQUISTATO IL CUORE DEI TORINESI E NON SI FERMERÀ QUI

 

Questa mattina, con le ultime gare di bowling, bocce, calcio a 5, equitazione, ginnastica artistica, nuoto, pallavolo e tennis in programma, è calato il sipario sui XXXVII Giochi Nazionali Estivi Special Olympics: i giochi della rinascita dopo i 2 anni di stop causato dalla pandemia hanno letteralmente invaso Torino di una colorata atmosfera di festa e sport, segnando l’inizio di un percorso che porterà il capoluogo piemontese a ospitare i Giochi Mondiali Invernali nel 2025. Tutto questo grazie all’entusiasmo degli oltre 3mila atleti con e senza disabilità intellettive partecipanti e di tutto il movimento approdato in città per la manifestazione, comprensivo di 1300 volontari, 420 delegati accompagnatori, 520 tecnici e 1400 familiari.

 

La bandiera dell’inclusione attraverso lo sport firmata Special Olympics, accompagnata dal claim #TORniamoINcampO, ha sventolato più forte che mai, riuscendo a conquistare il cuore e la mente dei torinesi anche grazie alle storie di atleti come Federica Borla dell’Eurogymnica Torino, protagonista anche durante la Cerimonia d’Apertura con un discorso in grado di far vibrare tutto lo Stadio Olimpico “Grande Torino”: «È davvero emozionante – ha racconta tra una gara e l’altra – riuscire a fare una cosa che non pensavi di poter fare. Durante le gare di ginnastica ritmica sono più determinata e coraggiosa, supero le mie difficoltà e sento che la diversità non esiste perché quando facciamo sport siamo tutti uguali. Special Olympics organizza gare piene di atleti che vogliono solo dimostrare le proprie capacità e raggiungere i propri obiettivi: è un mondo meraviglioso che mi fa sentire davvero bene».

 

Mercoledì sera al PalaVela, sede del Villaggio Olimpico (chiuso oggi con il Programma Salute Opening Eyes) è andata in scena la Cerimonia di Chiusura: a segnare simbolicamente il passaggio di consegne tra Torino e la prossima sede dei Giochi è stata la consegna della bandiera di Special Olympics Italia nelle mani del Vice-Presidente Nazionale Alessandro Palazzotti, accompagnato dal Direttore Nazionale Alessandra Palazzotti e dal Direttore Regionale Charlie Cremonte: “Voglio ringraziare – ha commentato il primo – la Regione Piemonte, la Città di Torino, le autorità e tutte le istituzioni che hanno permesso la realizzazione di questi Giochi Nazionali Estivi. Insieme a loro, un grandissimo ringraziamento va a tutti i volontari che ci hanno accompagnato in questo fantastico viaggio e contribuito ad allestire tutti gli impianti, e ovviamente al Comitato Organizzatore nazionale e locale per aver realizzato la manifestazione in condizioni non semplici. Ma il ringraziamento più grande va ai nostri atleti, stupendi come sempre, e ai familiari che in questi giorni ci hanno mandato tantissimi messaggi di complimenti e che ci hanno sempre sostenuto in un periodo dove ci siamo impegnati tantissimo”.

 

Di seguito, il dettaglio degli impianti:

  • Atletica Leggera: Stadio Primo Nebiolo, Viale Luigi Huges 10 Torino
  • Badminton: Pala Vela, Via Ventimiglia 145 Torino
  • Bocce: Bocciofila Borgo Rossini, C.so Terenzio Mamiani 5 Torino /

Bocciodromo Crescenzio Colletta, Lungo Dora P. Colletta 53 Torino

  • Bowling: King Center, Via Monginevro 242 Torino
  • Calcio: CUS Torino, Via Milano 63 Grugliasco
  • Canottaggio: Circolo Canottieri Esperia, C.so Moncalieri 2 Torino
  • Indoor Rowing: Società Canottieri Armida, Viale Virgilio 45 Torino
  • Dragon Boat: Circolo Canottieri Esperia, C.so Moncalieri 2 Torino
  • Equitazione: Circolo Ippico Horsebridge, Via Supeia Gallino 27 Nole
  • Ginnastica Artistica: PalaGinnastica, Via Giacinto Pacchiotti 71 Torino
  • Karate: Palazzetto Le Cupole, Via E. Artom, 111 Torino
  • Ginnastica Ritmica: Palasport Moncrivello Eurogymnica, Via Moncrivello 8 Torino
  • Golf: Royal Park I Roveri, Rotta Cerbiatta 24 Fiano
  • Tennis: Circolo della Stampa Sporting, C.so G. Agnelli 45 Torino –

Impianto Sportivo Gaidano, Via Modigliani 25 Torino

  • Pallacanestro: Centro Sportivo Sisport, Via Olivero 40 Torino
  • Pallavolo: Pala Vela, Via Ventimiglia 145 Torino
  • Nuoto: Acquatica Torino, C.so Galileo Ferraris 290 Torino /

Palazzo del Nuoto, Via Filadelfia 89 Torino

  • Tennis Tavolo: CUS Torino, Palazzetto di Grugliasco Via C.L.N. 53 Grugliasco
  • Nuoto Acque Libere: Laghi di Avigliana, Via Monte Pirchiriano Avigliana
  • Flag Rugby: CUS Torino, St. del Barocchio 27 Grugliasco

 

Il programma completo è disponibile a questo link: https://www.specialolympics.it/xxxvii-giochi-nazionali-estivi-special-olympics-torino-2022/programmi-e-impianti/

 

Le immagini, con aggiornamenti quotidiani, sono disponibili a questo link: https://www.flickr.com/photos/special_olympics_italia/

 

I Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di Torino 2022 sono realizzati in collaborazione e con il patrocinio di Piemonte 2022 – Regione Europea dello Sport, Regione Piemonte, Città di Torino e Rai per il Sociale. Special Olympics Italia è un’associazione benemerita riconosciuta dal CONI e dal Comitato Italiano Paralimpico

Premium Partner Banca Intesa San Paolo

Gold Partner Fondazione Compagnia di San Paolo, The Coca-Cola Foundation

Silver Partner Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, iZilove Foundation, Mitsubishi Electric

Bronze Partner Belron, Cooperativa Sociale Sportivamente, Rotary Distretto 2031

Friends Otis, Würth, Michelin, ABB, Mattel, Gruppo Green Vision

Media Partner: La Gazzetta dello Sport

Technical Partner Adidas

Mobility Partner Toyota

YAP Partner iDO

Healthy Athletes Partner Golisano Foundation

Le Torce sono state realizzate per Special Olympics da Bonino Carding Machines Srl

Questa attività è realizzata anche con il contributo di cui alla legge 208/15

 

LINK UTILI:

www.specialolympics.it

www.ioadottouncampione.it

www.specialolympics.org

 

Nations League Inghilterra-Italia

Gli Azzurri,primi in classifica, sfideranno in trasferta la nazionale dei Tre Leoni nella terza giornata del Gruppo 3 sabato 11 giugno alle ore 20.45 È la rivincita del Campionato Europeo di 1 anno fa.

Wolverhampton, 9 giugno 2022 – L’Italia incontrerà nuovamente l’Inghilterra, affrontata meno di un anno fa nella finale di Euro 2020. Gli Azzurri sfideranno gli inglesi nella terza giornata del Gruppo 3 della Lega A della Nations League, sabato 11 giugno alle ore 20:45.Gli Azzurri guidati da Roberto Mancini sono primi nel girone, grazie al pareggio ottenuto contro la Germania ed alla vittoria conseguita contro l’Ungheria.Al momentaneo ultimo posto c’è l’Inghilterra di Southgate, che è stata sconfitta malamente contro gli ungheresii ed è riuscita ad ottenere 1 punto all’ultimo secondo della gara contro i tedeschi,in piena fase di recupero.

Formazioni
Inghilterra (4-2-3-1): Pickford; Alexander-Arnold, Maguire, Stones, Trippier; Rice, Bellingham; Saka, Grealish, Sterling; Kane. Allenatore: Southgate.

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Acerbi, Spinazzola; Barella, Locatelli, Pellegrini; Politano, Scamacca, Raspadori. Allenatore: Mancini.

Enzo Grassano

Ragazzo spinge a terra le donne che incontra: una finisce all’ospedale

Si tratta di un ragazzo di origini egiziane. È stato identificato ma non essendo stato colto in flagranza non è stato possibile fermarlo. Il giovane, con probabili problemi psichiatrici, si  aggira per Chieri e spinge a terra le ragazze e donne che incontra. Una di queste è finita al pronto soccorso per farsi medicare. Non sono state presentate denunce, ma il sindaco ha inviato le vittime delle aggressioni a farlo.

Arrestato rapinatore seriale di farmacie e negozi: aveva messo a segno una ventina di colpi

Nello scorso mese di marzo il personale del Commissariato San Paolo, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha tratto in arresto un cittadino italiano (classe 1976), in occasione di una tentata rapina aggravata in danno di un esercizio commerciale ubicato nel centro del Comune di Rivoli (TO).

A seguito della convalida dell’arresto, il G.I.P. presso il Tribunale disponeva l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

L’arresto scaturiva dagli accertamenti investigativi avviati dal Commissariato a seguito di due rapine aggravate consumate, alcuni giorni prima, in Torino, Corso Peschiera.

L’attività di indagine, condotta successivamente all’arresto, anche attraverso una minuziosa analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti negli esercizi commerciali colpiti e nelle arterie e piazze limitrofe, ha consentito di raccogliere indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato in riferimento a 19 rapine aggravate consumate in Torino (zona San Paolo, San Secondo, Mirafiori, Nizza) e nei comuni di Grugliasco, Collegno, Alpignano[PG1]  e Rivoli, nel corso dei mesi di febbraio e marzo 2022.

L’uomo, dopo aver scelto l’esercizio commerciale o la farmacia da colpire, si travisava con cappellini e mascherine e un giubbotto doubleface, entrava nei locali e, sotto la minaccia di un coltello, costringeva i titolari o i dipendenti a consegnare l’incasso. Consumata la rapina, si allontanava e, nel tentativo di eludere le indagini, si privava di mascherina e cappellino e girava il giubbotto.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, ferma pertanto la presunzione di non colpevolezza dell’indagato.

Centro, non è più la Dc ma assomiglia

Il cantiere del Centro è ormai decollato e ognuno piazza la sua tenda.

L’ultima grande manifestazione a Napoli di ‘Noi Di Centro-Mastella’ ne è la conferma. Il progetto, al riguardo, resta quello più credibile sul tappeto per dar vita ad un’area politica, sociale e culturale che oggi è senza una vera e credibile rappresentanza politica ed organizzativa. Ovvero, dar vita ad una sorta di ‘Margherita 4.0”. Certo, conosciamo perfettamente le obiezioni al riguardo: ci vuole un leader riconosciuto in cui tutti i vari spezzoni si riconoscano; un programma minimo di governo e, soprattutto, dar vita ad una federazione che sappia unire le esperienze, i movimenti e i partiti che non sono più riconducibili al “bipolarismo selvaggio” che caratterizza la nostra cittadella politica da ormai qualche lustro. Nodi che, cammin facendo, saranno comunque sciolti anche perchè non si tratta di mettere insieme decine di sigle ma, al massimo, 4/5 partiti e movimenti che affollano quest’area politica. Un progetto politico, culturale ed organizzativo che, comunque sia, quasi si impone dopo il sostanziale fallimento delle due tradizionali coalizioni denominate centro destra e centro sinistra. Lo ha detto, per l’ennesima volta il sondaggista Noto proprio a Napoli valutando quest’area politica attorno al 18% dell’elettorato italiano. E questo soprattutto dopo l’irruzione del populismo grillino che ha definitivamente fatto saltare un impianto che ormai, lo possiamo dire tranquillamente, era arrivato al capolinea da tempo. Del resto, tutti sanno che i due principali schieramenti sono ormai ridotti a due cartelli elettorali dove al proprio interno si coltivano ricette programmatiche diverse e prospettive politiche addirittura alternative. Tenute insieme esclusivamente dalla volontà di liquidare e di annientare il corrispettivo avversario/nemico.
Ora, di fronte ad un panorama del genere, è addirittura scontato che il quadro politico italiano cambi. Non a caso le prime avvisaglie già si intravedono a proposito della scomposizione e della ricomposizione delle varie forze politiche. Un processo che è sotto gli occhi di tutti e che tarderà a manifestarsi in tutta la sua corposità. Anche all’interno di partiti che, causa la massiccia riduzione dei seggi parlamentari, vedrà una forte mobilità dello stesso personale politico. E una forza di centro che sia in grado di declinare anche e soprattutto una “politica di centro” più che un esercizio di semplice posizionamento tattico è ormai una necessità politica concreta.
Certo, non sarà una Dc bonsai o una banale replica delle esperienze politiche del passato. Ma è indubbio che questo nuovo soggetto politico – che sarà una sorta di federazione e culturalmente plurale – non potrà non assomigliare, nel metodo e nel comportamento concreto, a quello che è stata per decenni la Democrazia Cristiana. Su più versanti: dalla valenza della politica estera al respingimento della radicalizzazione della lotta politica; dal rifiuto pregiudiziale della deriva populista e anti politica all’importanza della cultura della mediazione; dalla centralità del Parlamento alla valorizzazione del pluralismo sociale e culturale; dalla qualità ed autorevolezza della classe dirigente al rispetto delle istituzioni democratiche; dall’efficacia dell’approccio e della cultura riformista alla conservazione e al perseguimento dei valori democratici e costituzionali alla valenza della cultura delle alleanze.
Insomma, un patrimonio culturale, valoriale, politico e programmatico che ci fa oggettivamente ricordare il ruolo, la mission e la funzione che storicamente ha avuto la Dc pur senza replicare quella esperienza politica ed organizzativa. Ma quel che più conta, in questa particolare situazione storica, non è scimmiottare i partiti del passato – che, come ovvio, non torneranno più – ma, al contrario, riuscire a recuperare da quell’immenso patrimonio le ragioni politiche e culturali che siano in grado di ridare serietà, autorevolezza e qualità alla politica contemporanea e, in particolare, alle due dinamiche concrete e alle stesse scelte politiche. E, per centrare questo obiettivo, proprio dal percorso storico della Democrazia Cristiana si possono recuperare idee, metodi, cultura e scelte politiche che conservano una bruciante attualità anche nella stagione contemporanea.
Ecco perchè il nuovo e futuro Centro non è più la Dc ma assomiglierà alla Dc. Contro il “nulla della politica” da un lato e contro la “deriva populista e massimalista” che ha provocato solo danni e cadute verticali della stessa credibilità della politica, della sua classe dirigente e delle istituzioni democratiche.

Giorgio Merlo