Da Veronica a “Vera Icon”
LA DEVOZIONE AL VOLTO DI CRISTO NEL MEDIOEVO
TRA ORIENTE E OCCIDENTE
Conferenza con Gian Maria Zaccone
direttore del CISS – Centro Internazionale di Studi sulla Sindone
Mercoledì 22 giugno 2022
ore 16.45
Palazzo Madama – Sala Feste
Piazza Castello, Torino
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Dipinto raffigurante la santa Veronica che ostende il Santo Volto, seconda metà del XVI secolo. Torino, Museo della Sindone |
Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone, mercoledì22 giugno alle ore 16.45, la conferenza Da Veronica a “vera icon”: la devozione al Volto di Cristo nel Medioevo tra Oriente e Occidente con il professor Gian Maria Zaccone, direttore del CISS – Centro Internazionale di Studi sulla Sindone.
Due tradizioni, quella orientale del Mandylion e quella occidentale della Veronica si intrecciano fortemente, con esiti diversi nella storia della spiritualità, sebbene entrambe di forte impatto nella evoluzione della ricerca e della Pietà verso la vera immagine di Cristo.
All’epoca di Innocenzo III l’immagine cosiddetta della “Veronica” – presente da tempo in Roma e oggetto di culto crescente – raggiunge il suo status di immagine-reliquia universale del volto di Cristo. L’immagine della Veronica racchiude una doppia valenza, che impronterà la sua iconografia, che la vede ora come immagine del Cristo vittorioso e ora di quello paziente, che l’avvicina all’immagine orientale del Mandylion.
Ciò si riflette anche sulle leggende circa la sua origine, in una versione donata da Gesù alla mitica figura di Veronica che desiderava ardentemente avere un’immagine del suo maestro e guaritore, e in un’altra realizzata durante la passione. Sarà quest’ultima a imporsi nell’ambito occidentale. Per molto tempo gli studiosi si sono interrogati su quale delle due leggende – Veronica e Mandylion – si fosse modellata l’altra.
Al di là della questione storica è fondamentale prendere atto come, da un ben preciso punto della storia della Chiesa, con sempre maggiore interesse la Cristianità anela a identificare le fattezze umane di Cristo.
Il Mandylion in Oriente e la Veronica in Occidente in realtà rappresentano due fondamentali espressioni dello stesso Volto, recepite secondo le più profonde attese delle diverse spiritualità. Ne è palese testimonianza il ruolo della Veronica nella pietà medievale, e in particolare il significato enorme rivestito nel Giubileo del 1300. Le relazioni dei pellegrini, i testi letterari, da Dante a Petrarca, le cronache liturgiche segnalano in maniera inequivocabile l’emozione della presenza di quel volto a Roma, la cui storia ancora oggi risulta di difficile ricostruzione e a tratti controversa.
Gian Maria Zaccone, storico, Direttore del Centro Internazionale di Studi sulla Sindone di Torino. Laureato in Storia del Diritto si è specializzato nello studio dei processi per i percorsi di canonizzazione nel medioevo e nella storia della Pietà. In questo ambito ha approfondito il tema della ricerca della raffigurazione di Cristo con particolare attenzione agli esiti sindonici. È titolare di un corso universitario di Storia della Sindone e delle reliquie di Cristo nell’ambito della Pietà.
Info: ingresso libero fino a esaurimento posti
Prenotazione facoltativa: t. 011 4429629 (da lunedì a venerdì, orario 9,30-13 e 14-16)
e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
Ufficio Stampa Palazzo Madama
Stefania Audisio
+39 3426266357 e-mail stefania.audisio@fondazionetorinomusei.it
Relazioni Esterne CISS – Centro Internazionale di Studi sulla Sindone
Paola Cappa
+39 3356669011 e-mail paola.cappa@sindone.it
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Focaccia genovese e non solo da Sant’Agostino
Torino che, scrisse Bobbio, fu la seconda città più crociana d’Italia, non può rimanere insensibile al grido di dolore che arriva da Napoli.
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Credo che la notizia vada conosciuta in tutta Italia. Bisogna tentare di fermare il progetto di trasferimento della Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli da Palazzo Reale all’ex Real Albergo dei Poveri a Palazzo Fuga. Spostare la Nazionale appare un vero azzardo: la Vittorio Emanuele III ospita circa due milioni di volumi tra cui cinquemila incunaboli, quarantamila cinquecentine, trentamila manoscritti, l’intero corpus autografo delle opere di Giacomo Leopardi, tanti autografi, il fondo Lucchesi Palli, i preziosi codici miniati medioevali, il Dioscoride Napoletano, i manoscritti copti del V e VI secolo d.C., i 1800 papiri ercolanesi del III secolo a.C. … Solo chi non conosce i libri e il delicatissimo patrimonio cartaceo conservato alla Biblioteca di Napoli può condividere una scelta totalmente errata. E’ stato tentato in passato di cancellare il nome a cui è intitolata , adesso vogliono trasferirla il che potrebbe voler dire esporla a danneggiamenti. La Napoli di Benedetto Croce sarebbe inorridita. Torino che, scrisse Bobbio, fu la seconda città più crociana d’Italia, non può rimanere insensibile al grido di dolore che arriva da Napoli.
Focus Piemonte: situazione epidemiologica e vaccinale
Il valore del Piemonte, con un’incidenza di 258.4 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 13-19 giugno), a fronte del valore nazionale di 391.5 si conferma il più basso in Italia assieme alla Valle d’Aosta.
L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 20 giugno si attesta al 3,7% (il valore nazionale è al 7,1%) e quella delle terapie intensive all’1,3% (il valore nazionale è 2,1%), mentre la positività dei tamponi è al 9,3%.
VARIANTI, SEQUENZIAMENTO ACQUE REFLUE: NON SI EVIDENZIA UNA SPECIFICA DOMINANZA
Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 13 giugno nei depuratori di Castiglione Torinese, Cuneo, Alessandria e Novara non hanno evidenziato la dominanza di specifiche varianti, situazione che probabilmente è determinata da una fase di transizione in atto.
Si conferma stabile il quadro delle sottovarianti di Omicron 4 e 5 per le quali si rileva la presenza di alcune mutazioni specifiche con un aumento di frequenza rispetto alla scorsa settimana in tutti i depuratori.
Non si rilevano mutazioni specifiche appartenenti alla sottovariante di Omicron 3.
Nelle prossime settimane verrà monitorato l’evolversi della situazione.
VACCINAZIONI
L’84,5% dei cittadini piemontesi oltre i 5 anni di età ha concluso il ciclo primario con monodose o doppia dose (il 96,3% di coloro che hanno aderito, ovvero 3,7 milioni su 4,2 di platea complessiva).
Gli immunizzati naturalmente, cioè le persone che non hanno aderito ma hanno avuto il Covid negli ultimi sei mesi, sono 163.000, tra cui 43.000 tra i 5 e gli 11 anni e 40.000 over50.
I non aderenti sono al momento 370.000, tra i quali 120.000 nella fascia tra 5 e gli 11 anni e 105. 000 over50.
QUARTE DOSI, IL PIEMONTE SEMPRE IN TESTA ALLA CLASSIFICA NAZIONALE
Il Piemonte si conferma la prima Regione in Italia ( fonte: Covid 19 vaccini open data) per le quarte dosi. Sono oltre 267mila quelle somministrate ad oggi alle platee autorizzate a livello nazionale che hanno maturato i tempi necessari per la quarta dose.
Sono 368mila gli sms di convocazione già inviati dalle Asl: in particolare, oltre 273 mila sms sono stati inviati agli over80 e più di 95mila ai fragili over 60 con specifiche patologie, ovvero circa il 99% della platea piemontese trasportabile a cui può già essere somministrato il secondo booster in un centro vaccinale.
Proseguono le somministrazioni per i circa 20mila non trasportabili.
Tutti coloro che possono già ricevere la quarta dose presso un hub vaccinale hanno già ricevuto una data di convocazione.
Ad oggi la risposta è stata positiva: più del 70% degli over 80 ha aderito (tra coloro che hanno già ricevuto la convocazione).
E’ sempre attivo l’accesso diretto per gli over 80 (l’elenco degli hub è sul sito della Regione Piemonte).
In farmacia dal 26 aprile sono state somministrate 6.800 quarte dosi agli over80. Le prenotazioni sono circa 200.
FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE
In Piemonte nel periodo dal 13 al 19 giugno i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 1.577.
Suddivisi per province: Alessandria 132, Asti 43, Biella 64, Cuneo 150, Novara 118, Vercelli 66, VCO 61, Torino città 334, Torino area metropolitana 554.
In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 11.042(+3.799 rispetto alla settimana precedente).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 923 (+377), Asti 299 (+92), Biella 446 (+133), Cuneo 1048 (+282), Novara 825 (+280), Vercelli 459 (+186), VCO 428 (+ 151), Torino città 2.340 (+840), Torino area metropolitana 3875 (+1279).
INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI
Nella settimana dal 13 al 19 giugno l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 258.4, in netto rialzo (+52.4%) rispetto ai 169.5 della settimana precedente. Si tratta della seconda settimana consecutiva in cui si registra un rialzo, dopo 6 settimane consecutive in cui la curva dei contagi è sempre scesa.
Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 248.9 (+ 61,9%).
Nella fascia 25-44 anni è 321.5 (+ 53,5%).
Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 312.5 (+ 58,3%).
Nella fascia 60-69 anni è 252.3 (+37,6%).
Tra i 70-79 anni è 237.8 (+ 49,7%).
Nella fascia over80 l’incidenza risulta 153.7 ( +30,3%).
INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE
In età scolastica, nel periodo dal 13 al 19 giugno, l’incidenza rispetto alla settimana precedente registra un aumento in tutte le fasce di età.
Nella fascia 0-2 anni l’incidenza è di 197.6 (+ 69,3%).
La fascia di età 3-5 anni registra un’incidenza di 103.4 (+ 64,9%).
Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 128.9 (+ 77,1%).
Nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 191.3 (+ 68,8%).
Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 210.6 (+ 59,5%).
La Cena in Bianco rimarrà nella storia del CAAT
Sabato 18 giugno 2022
La nostra struttura ha accolto, a partire dal pomeriggio fino a notte inoltrata, una community allegra, elegante e festante di oltre diecimila persone.
Sono state allestite, a cura dei partecipanti, 5 tavolate da un chilometro ciascuna, le quali hanno accolto a cena le migliaia di famiglie con bambini, coppie e single tutti rigorosamente vestiti di bianco da testa ai piedi (così come bianche erano le tavolate, le sedute, le installazioni…).
Migliaia di torinesi e di persone giunte da ogni parte d’Italia (una coppia è giunta addirittura da Pescara, al fine di partecipare a questa serata), hanno scoperto e apprezzato una realtà come quella del CAAT, fino ad oggi poco nota fatta eccezione per gli operatori del settore.
Tutto è nato da una chiacchierata informale, parecchi mesi fa, con Antonella d’Afflitto (ideatrice e promotrice della Cena in Bianco), la quale, a seguito di un servizio televisivo sul nostro mercato, mi ha contattato proponendomi la visionaria idea di realizzare questo straordinario evento proprio qui al CAAT; ho da subito accolto con entusiasmo questa suggestione e, dopo tutti i necessari approfondimenti con gli organi istituzionali preposti alla sicurezza e all’ordine pubblico, ho condiviso con la Direzione e con il CDA della società questo progetto, che è stato da tutti abbracciato con convinzione ed entusiasmo, avendone colto la valenza sociale e di valorizzazione del nostro centro.
Si è trattato di un’occasione irripetibile per promuovere nei confronti dei piemontesi e non solo, la nostra realtà, i nostri grossisti ed i nostri produttori locali. Abbiamo portato alla scoperta del CAAT una miriade di persone che altrimenti non avrebbero mai avuto l’occasione di conoscerci.
Da parte nostra ci siamo adoperati con il massimo impegno al fine di garantire un’esperienza piacevole, allegra e da conservare nella memoria e nel cuore.
L’organizzazione di un simile evento, ha richiesto infatti un significativo impegno e lavoro da parte del Caat per fornire:
⦁ soluzioni per la sicurezza poste in essere grazie a un team di 40 steward per gestire il flusso ed il deflusso delle oltre 3000 vetture, curandone il parcheggio all’interno dell’area.
⦁ un servizio di assistenza sanitaria, con tre ambulanze di cui di cui 2 per il soccorso di base ed una per quello avanzato, un medico rianimatore e 10 soccorritori a piedi ed in bici
⦁ un servizio di supporto, con 12 addetti, alle operazioni di scarico dei mezzi e trasporto del materiale di allestimento (tavoli, sedie, stoviglie) fino alla “sala da pranzo
⦁ un piano antincendio tarato per l’evento
⦁ servizi igienici presidiati (uomo, donna e disabili) lungo tutto il perimetro della tavolata attrezzati di fasciatoi per i nostri ospiti più piccoli
⦁ un servizio di igiene ambientale per la pulizia e lo smaltimento dei rifiuti prodotti
⦁ punti acqua potabile in prossimità della sala da pranzo
⦁ un set scenografico che ha riprodotto una “zona mercato” allestita con migliaia di chili di prodotti ortofrutticoli e abbellita da una “quinta” fatta di tende bianche, lampadari, bancali e bilance
⦁ un momento musicale a sorpresa, con la presenza della “pocket” orchestra “Bandakadabra” che ha intrattenuto e fatto ballare tutti i partecipanti coinvolgendoli in una travolgente verve comico-teatrale
⦁ shopping bag, come sorpresa finale, brandizzate Cena in Bianco e Centro Agroalimentare Torino al cui interno sono stati inseriti prodotti a marchio rispettivamente offerti dalle ditte Fogliati e Borgnino
⦁ un allestimento con luminarie per creare suggestione all’interno della sala da pranzo e della “zona mercato”
Questa bellissima festa, che ha visto una massiccia partecipazione, è stata possibile grazie all’ideatrice della Cena in Bianco, Antonella d’Afflitto unitamente agli organizzatori Carlo Bentivoglio e Paolo Faretra e grazie all’eccellente lavoro condotto dalla squadra del CAAT coordinata dal Direttore Generale Gianluca Cornelio Meglio.
Tutto si è svolto in condizioni di totale sicurezza e, nonostante la quantità imponente di persone, non vi è stato nulla che abbia scalfito la speciale atmosfera della serata.
Mai nella propria storia il CAAT aveva visto così tanta eleganza e divertimento all’interno della propria struttura; è stata una serata magica i cui ricordi e le cui immagini rimarranno a lungo nella memoria di coloro che hanno avuto la possibilità di unirsi alla nostra tavola.
(Comunicato stampa CAAT)
Nascondevano la droga sotto i cartelloni pubblicitari
Nelle scorse ore, personale del Commissariato Centro in abiti civili, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio, notava un nutrito gruppo di soggetti stranieri stazionare nei pressi del ponte Carpanini, con atteggiamento sospetto. I poliziotti, eseguita una prima attività di osservazione, durante la quale due di queste persone avrebbero prelevato qualcosa che si trovava nascosto sotto due cartelloni pubblicitari, per poi cederla a un terzo soggetto, allontanatosi in bicicletta dopo aver dato delle banconote a uno dei due, segnalava il fatto alla Centrale Operativa.
Ai fini della verifica, giungeva sul posto una Volante del Comm.to Centro, che fermava le due persone segnalate: si tratta di due cittadini marocchini di 22 e 31 anni, entrambi irregolari sul territorio nazionale; nell’occorso, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato, proprio sotto i due cartelloni pubblicitari, alcuni panetti di hashish, per un peso complessivo di 350 grammi; i due connazionali sono stati arrestati per spaccio di sostanza stupefacente in concorso.
Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la
presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.
Reggia di Venaria, Galleria Grande
Presentazione intervento di recupero e valorizzazione del Teatro d’acque della Fontana dell’Ercole presso i Giardini della Venaria Reale
Oggi viene presentato il risultato dell’ambizioso intervento di restauro e valorizzazione funzionale del
capolavoro seicentesco di Amedeo di Castellamonte.
Alle Aziende e agli Enti Soci della Consulta di Torino si sono uniti l’entusiasmo e il sostegno di prestigiosi
Partners: Fondazione Compagnia di San Paolo, Intesa Sanpaolo, Reale Mutua, Consorzio delle Residenze Reali
Sabaude, A.V.T.A. – Amici Reggia Venaria Reale, Iren solidali nell’intento di aumentare e migliorare la fruibilità
del patrimonio culturale del territorio, nel rispetto della memoria e dell’eredità storica che il presente ha il
dovere di preservare per le generazioni a venire.
Si tratta dell’ultimo tassello del Progetto di recupero della Venaria Reale, avviato nel 1998. Proprio
quest’anno ricorrono i 15 anni di apertura della Reggia di Venaria e i 25 anni del riconoscimento Unesco delle
Residenze Reali Sabaude. La rinascita del Teatro d’acque celebra queste ricorrenze.
Il complesso della Fontana dell’Ercole Colosso, realizzato tra il 1669 e il 1672, era il luogo delle feste: una
straordinaria “macchina scenografica barocca” frutto del dialogo tra natura e architetture.
In origine era costituita da scalinate e padiglioni, ninfei e grotte preziosamente decorati, giochi d’acqua e un
grandioso apparato decorativo, dominato dall’Ercole Colosso, protagonista del contesto e collocato al centro
della grande vasca.
Simbolo del giardino tardo‐manierista l’imponente sito era stato pensato dal Castellamonte come una delle
grandi meraviglie della nuova Reggia voluta dal duca Carlo Emanuele II di Savoia.
Ideato e realizzato per il loisir e impostato su un raffinato gioco di rimandi allegorici e allusioni mitologiche,
dava lustro alla dinastia sabauda, di cui incarnava il desiderio di rivaleggiare con le più grandi corti delle
monarchie europee.
Un mutamento del gusto e gravi eventi bellici ne decretarono lo smantellamento già agli inizi del Settecento.
Il patrimonio decorativo e statuario fu disperso su altre residenze reali e nobiliari e il sito demolito e interrato.
Nei primi anni duemila, nell’ambito del Progetto La Venaria Reale, coordinato dalla Soprintendenza e dalla
Regione Piemonte, vennero realizzati importanti lavori di scavo, liberando i ruderi e riportando alla luce quel
che restava dell’antico splendore.
La Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino ha accolto la richiesta di intervenire su
quello che era stato una delle spettacolari architetture della residenza di caccia dei Savoia, per completare
l’opera di recupero della Reggia di Venaria, andando ad operare sull’ultimo tassello ancora abbandonato al
degrado.
Il progetto ideato dall’architetto Gianfranco Gritella ‐ frutto di studi e indagini accurate ‐ ha richiamato
energie e attivato sinergie tra le principali istituzioni pubbliche e private del territorio nazionale.
“L’intervento di restauro – spiega il Progettista e Direttore dei lavori ‐ ha seguito il principio della
‘progettazione della conservazione’ intesa come garanzia del rispetto delle caratteristiche proprie delle
architetture superstiti. Partendo dallo studio e dalla conoscenza dei manufatti, si è voluto ricucire il rapporto
tra intervento e preesistenza. L’Intero progetto si basa sul concetto di ‘intervento leggero’ richiamato a dare
forza all’idea di un restauro sostenibile, attraverso l’uso di due materiali storici – legno e ferro – entrambi
utilizzati con sistemi di montaggio che ne consentono una completa reversibilità.”
Nei Giardini aulici della Reggia è stata ricreata una preziosa narrazione. Sul tema della Memoria si è rievocato
un mito, la Meraviglia, per offrire un nuovo emozionante motivo per visitare la Venaria e ‐ per chi già la
conosce ‐ una stupenda ragione per tornare.
Michele Briamonte, Presidente del Consorzio delle Residenze Sabaude, ha dichiarato: “L’imponente restauro
e la valorizzazione del complesso monumentale della Fontana dell’Ercole nei Giardini della Reggia,
rappresentano l’ultimo fondamentale atto del compimento generale del progetto di recupero della Venaria
Reale, iniziato ne 2007 e definito come il più grande cantiere d’Europa per un bene culturale. E’ un traguardo
importantissimo che segna la nuova rinascita della Reggia ‐ proprio nel 15° anniversario della sua
inaugurazione – adesso arricchita da un’ennesima straordinaria attrazione. Non posso che esserne orgoglioso
e lieto, e congratularmi anche a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione e del Direttore generale Guido
Curto, ringraziando le varie istituzioni, i mecenati e in particolar modo la Consulta di Torino per aver reso
possibile ‐ insieme al Consorzio ‐ con eccezionale generosità, perseveranza e sforzi notevoli questo incredibile
risultato”
“E’ motivo di orgoglio e soddisfazione per le Aziende e gli Enti Soci della Consulta l’aver portato a compimento
il grandioso intervento di riqualificazione del Teatro d’acque della Fontana dell’Ercole. Alla base della
decisione di realizzare il progetto c’è stato ‐ come in ogni decisione dell’associazione ‐ lo sguardo verso il
futuro. Il risultato ‐ realizzato in regime di Art Bonus ‐ è frutto e dimostrazione della capacità del tessuto
imprenditoriale di investire e collaborare con le istituzioni per la salvaguardia e lo sviluppo del patrimonio
storico‐artistico” conclude il Presidente della Consulta Giorgio Marsiaj
Foto Paolo Robino
TORINO, CHE SPETTACOLO! GLI EVENTI TI EMOZIONANO, LA CITTÀ TI SORPRENDE – ESTATE 2022
Il programma di iniziative che animerà la città è consultabile su http://www.comune.torino.it/eventi/ e sui siti dei singoli punti verdi.
Con l’estate torna la voglia di stare all’aperto, di trascorrere del tempo in compagnia, di partecipare con gli amici e familiari a occasioni di svago e socialità.
Per il 2022 l’assessorato alla Cultura della Città attraverso la Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo ha selezionato un cartellone variegato di proposte ad alto profilo culturale: 12 progetti organizzati da altrettante associazioni e dislocati in diversi punti della città che, per tre mesi, da giugno fino a settembre offriranno – a cittadini e turisti – spettacoli teatrali, musica, danza, cinema, laboratori per bambini e giovani, attività di wellness a contatto con la natura, talk e seminari nei cortili, parchi e giardini in diverse zone della città.
Un palinsesto diffuso e multiforme rivolto a tutte le fasce d’età che saprà incuriosire, coinvolgere e soddisfare interessi diversi.
“Sarà l’estate del ritorno alla socialità e allo stare insieme – sottolinea il Sindaco Stefano Lo Russo – dopo un lungo periodo di limitazioni. La Città di Torino vuole promuovere in ogni modo la voglia di stare all’aperto, di condividere il tempo con amici e familiari nei tanti luoghi della città. Il programma per l’estate è ricco e offre tante opportunità per i cittadini e i turisti, vogliamo rendere Torino sempre più accogliente, vivace e con un programma diffuso in tutti i quartieri. Infine, ringrazio – continua il Sindaco – tutti coloro che stanno lavorando con noi per rendere il cartellone di ‘Torino che Spettacolo! Estate 2022’ un programma di qualità per i prossimi tre mesi”.
PUNTI ESTIVI:
Associazione Tedacà
EVERGREEN FEST 2022
Parco della Tesoriera, corso Francia 186-192, Torino
www.evergreenfest.it – www.tedaca.it
Hiroshima Mon Amour
HIROSHIMA SOUND GARDEN
Via Carlo Bossoli 83, Torino
https://hiroshimamonamour.org/
l’ARTeficIO
APS ESTATE IN CIRCOLO
Giardino dell’Anagrafe Centrale, via Carlo Ignazio Giulio 14/A, Torino
Associazione sPAZImUSICALI- sPAZIO211
SUN OF A BEACH Vol. IV
SPAZIO211, via Cigna 211, Torino
Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario onlus
ESTATE SENZA CONFINI
Casa del Quartiere San Salvario, via Morgari 14, Torino
Associazione Museo Nazionale del Cinema
BARRIERA A CIELO APERTO 2022
Bagni pubblici, via Agliè 9, Torino
Laboratori di Barriera, via Baltea 3, Torino
Arena Monterosa, via Brandizzo 65, Torino
Agrobarriera, Orto urbano del Boschetto, via Petrella 28, Torino
Centro Interculturale, corso Taranto 160, Torino
Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus
ESTATE A SUD 2022
Casa nel Parco, via Panetti 1, Torino
CPG, Strada delle cacce 36, Torino
www.casanelparco.it – www.fondazionemirafiori.it
Associazione Culturale Goodness
IL GIARDINO DI OFF TOPIC OFF TOPIC
Via Pallavicino 35, Torino
https://www.thegoodnessfactory.it
Associazione Nessuno
IL CORTILE DELLA FELICITÀ
Via Lombroso 16, Torino
Assemblea Teatro
ANCORA TI RACCONTO UN LIBRO dalla pagina alla scena
MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN, strada Castello di Mirafiori 148/7, Torino
CASCINA ROCCAFRANCA, via Rubino 45, Torino
Spazio ARENA TEATRAZIONE, via Artom 23, Torino
Stalker Teatro Soc. Coop.
IL CORAGGIO DI ESSERE FELICI
Cortile officine CAOS, piazza Montale 14/A, Torino
www.officinecaos.net – www.stalkerteatro.net
Banda Larga
APS IMBARCHINO ESTATE OF MIND
Imbarchino, viale Umberto Cagni 37, Parco del Valentino, Torino
PAV, Parco d’Arte Vivente, via Giordano Bruno 31, Torino
“CONDIZIONATORI MAL FUNZIONANTI: SUI TRENI REGIONALI NON C’È NULLA DI MAGICO”
Il consigliere regionale Alberto AVETTA ha presentato un’Interrogazione denunciando sulla Torino-Milano e sull’Aosta-Torino sovraffollamento e carrozze allagate causa mal funzionamento dei sistemi di condizionamento: “Rispetto ad ottobre nulla è cambiato.”
«Nelle ultime settimane sulle tratte Torino-Ivrea-Aosta e Torino-Milano si sono verificati diversi disservizi, soprattutto sovraffollamento e intollerabili problemi di natura tecnica con impianti di condizionamento copiosamente “gocciolanti” all’interno delle carrozze. In particolare, un video realizzato recentemente sul treno Torino-Aosta delle 16.25, in un giorno feriale, non lascia spazio a molta fantasia rispetto alla carenza di posti a sedere. Anzi, non si scorge capienza nemmeno per stare in piedi! Analoga situazione, secondo quanto testimoniato dai pendolari, si verifica spesso anche sull’Aosta-Torino che parte da Chivasso alle 7.10. Casi di carrozze allagate dal malfunzionamento dei sistemi di condizionamento si sono verificati pochi giorni fa sul Torino-Milano delle 18.54. In attesa di capire se il nuovo contratto di servizio con Trenitalia porterà con sé un’offerta rinnovata in quantità e qualità, ho presentato un’Interrogazione per sollecitare la Regione Piemonte ad intervenire su Trenitalia. Mentre nei vari spot sull’Alta Velocità, da Frecciarossa a Italo, è tutto “magico”, i pendolari che viaggiano sui treni regionali devono ricorrere agli incantesimi se vogliono arrivare puntuali al lavoro e viaggiare non in carrozze stipate e roventi». Lo afferma il vice Presidente della Commissione Trasporti e consigliere regionale del Pd Alberto AVETTA, che ha depositato un’Interrogazione nella quale si chiede alla Regione di intervenire per porre rimedio all’irrisolto problema della Torino-Ivrea-Aosta.
«Ad ottobre, insieme al Consigliere Mauro Salizzoni, avevamo documentato la stessa situazione. Prendiamo atto che, da allora, nulla è migliorato. Stiamo parlando di due linee molto utilizzate dai pendolari che, per ragioni di lavoro o di studio, non possono scegliere di spostarsi nelle ormai limitate fasce orarie in cui le carrozze non risultano congestionate all’inverosimile. Circa l’Aosta-Ivrea-Torino non basta chiamare in causa la Regione Valle d’Aosta in quanto titolare della linea, perché gran parte degli utenti di questa tratta vivono tra canavese e chivassese e non possono essere trattati alla stregua di “piemontesi di serie C”. Purtroppo, mentre altre Regioni hanno ripristinato il 100% dei servizi ferroviari, in Piemonte ad oggi sono ancora ridotti e l’attesa del nuovo contratto di servizio, che entrerà in vigore il 1 luglio, non lascia spazio all’ottimismo. Speriamo di venire smentiti, ma, nell’attesa, la Regione dovrebbe quanto meno chiedere delucidazioni a Trenitalia e pretendere il rispetto di standard dignitosi in quanto a capienza e corretto funzionamento del condizionamento».