ilTorinese

La sindrome di Dorian Gray

L’eccessiva preoccupazione di invecchiare può essere patologica e trasformarsi in un disturbo particolare: la sindrome di Dorian Gray

La sindrome di Dorian Gray si sviluppa in persone caratterizzate dall’essere eccessivamente preoccupate per il loro aspetto e, contestualmente, prive di eccessive difese nello scoprire in se stessi modificazioni strutturali e estetiche comuni a tutte le persone che raggiungono la condizione tipica della vecchiaia.

È stata descritta per la prima volta nel 2000 dal dottor B. Brosig della Justus Liebig University (Giessen, Germania), specialista in Psicoterapia e Psicodinamica che, nel definire tale sindrome, si è ispirato al celebre romanzo scritto da Oscar Wilde nel 1890, in cui si narra di un giovane che, avendo modo di ammirare il proprio aspetto in un ritratto realizzato magistralmente, prova l’intenso e struggente desiderio di non invecchiare, di restare giovane per l’eternità, volendo che la degenerazione senile riguardi la figura abilmente disegnata sulla tela e non più lui che, in virtù di tale artifizio, potrà rimanere giovane per sempre.

Il rammarico di essere costretti a invecchiare, la perdita della freschezza e della tonicità muscolare giovanile, è comune alla maggior parte delle persone ed è anche comprensibile; si tratta di un decadimento ineluttabile che, con il trascorrere del tempo, tende a manifestarsi sempre più con maggiore evidenza e contro cui, purtroppo, non si possono opporre se non che pochi provvedimenti.

Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza“; il noto verso di Lorenzo il Magnifico, scritto nel 1490, descrive con mirabile sintesi, il disagio provato da sempre in tutte le generazioni, e invita con eleganza a non cadere in depressione per la decadente trasformazione del nostro misero corpo terreno.

Quando la preoccupazione diviene eccessiva, i medici parlano di Dismorfofobia, noto disturbo identificato con la sigla BDD (Body dysmorphic disorder), rappresentato da una preoccupazione significativa e insolita per qualche difetto percepito nelle proprie caratteristiche fisiche, siano queste reali o immaginarie.

I pazienti affetti dalla sindrome di Dorian Gray sono ossessionati dal voler mantenere il più giovanile possibile il loro aspetto e, sovente, assumono atteggiamenti tipici delle generazioni più giovani, cercando di assimilarsi a queste, comportandosi e vestendosi di conseguenza e in tale modo rallentano di molto la loro crescita emotiva continuando a comportarsi quasi come degli adolescenti.

Un aspetto da non sottovalutare in questa sindrome è che i pazienti, per ostacolare il processo d’invecchiamento, possono commettere azioni in grado di risultare pericolose per la loro salute, dedicando una gran parte del tempo alla ricerca che spazia dai più svariati prodotti cosmetici fino alla ricerca di specialisti di chirurgia plastica capaci di rimodellare il loro fisico e, in particolare, il volto, in modo da poter recuperare la bellezza ormai sfiorita. Tipico è l’abuso dell’utilizzo di Botox che, specie se somministrato da persone inesperte consultate per lo più con la speranza di risparmiare, possono avere effetti devastanti.

Il problema di fondo di questa sindrome è il rifiuto di se stessi; una persona con questa sindrome non può accettarsi così com’è; è un paziente in grado di accettarsi solo costringendosi ad essere ciò che la società vuole che sia, o meglio è un individuo che pensa di non essere all’altezza di ciò che la società richiede alla sua figura, non rispondente secondo la propria visione distorta, ad una condizione ottimale di bellezza.

E’ ben radicato nella sua mente il concetto che la propria forma del corpo o del viso siano fattori decisivi per il proprio progetto di vita. Nella nostra società, purtroppo, questo può essere vero in parte. Lo sviluppo della superficialità è responsabile del fatto che sempre più aziende utilizzano queste variabili come elementi di accettazione o promozione professionale.

Indubbiamente vi è in questi soggetti una buona dose di narcisismo; il narcisista è una persona ossessionata da ss stesso, che presta pochissima attenzione agli altri: lui o lei deve essere ammirato, sempre.

Il narcisista esagera le sue conquiste e le sue capacità, è ossessionato dal potere, si sente attaccato se non è ammirato, reagisce in modo esagerato se viene criticato, può trasformarsi in una persona presuntuosa e superba.

Per nostra sfortuna la società in cui ci troviamo a vivere è vittima di una certa superficialità, derivante dall’ossessione imposta in particolare da alcuni spot pubblicitari, che tentano di imporre modelli in cui vengono sottolineati per lo più solo meriti esteriori, derivanti dalla bellezza e da un malinteso senso del successo, inteso come accumulazione di ricchezza e beni personali. E, forse, potrebbe essere possibile che buona parte dei disagi delle nostre società dipendano proprio da questo modo di approcciare il mondo da parte di persone, molte delle quali inconsciamente affette dalla sindrome di Dorian Grey, che soffrono di un narcisismo patologico, in accordo con la tesi del drammaturgo e premio Nobel T.S. Elliot il quale sosteneva che “la maggior parte dei problemi del mondo sono dovuti a persone che vogliono essere importanti”. In altre parole, narcisisti.

Rodolfo Alessandro Neri

Tra una settimana la Giornata della prevenzione Lilt

TORINO. LILT: APPUNTAMENTO CON PREVENZIONE ONCOLOGICA SABATO 11 GIUGNO IN PIAZZA CASTELLO
Sarà una grande giornata interamente dedicata alla prevenzione oncologica quella che sabato 11 giugno la Lilt, in collaborazione con
l’Esercito Italiano e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, ha organizzato in Piazza Castello, a
Torino.
Dalle 10 alle 18, chiunque fosse interessato a sottoporsi ad una visita potrà farlo del tutto gratuitamente nei tendoni da campo forniti dall’Esercito che occuperanno la piazza.
Numerosi saranno gli specialisti a disposizione in arrivo dalla Città della Salute e della Scienza di Torino : pneumologi, dermatologi, senologi, otorinolaringoiatri e biologi nutrizionisti.
“La prevenzione oncologica – spiega la Presidente della Lega per la Lotta contro i Tumori di Torino e biologa nutrizionista, Donatella Tubino – è il pilastro su cui si fonda tutta l’attività della nostra associazione. Sappiamo bene quanto uno screening preventivo e uno stile di vita sano siano fondamentali per ridurre la probabilità che compaia un tumore”.
“Per due anni, purtroppo – aggiunge Tubino -, le visite specialistiche hanno subito un brusco stop a causa della pandemia. Anche noi della Lilt, pur avendo ripreso a fornire controlli gratuiti appena è stato possibile, abbiamo dovuto lavorare in modalità ridotta per ragioni di sicurezza. Ora che tutto sta gradualmente tornando alla normalità, abbiamo deciso di metterci al servizio della cittadinanza organizzando questo grande evento”.
L’appuntamento con la prevenzione è, dunque, fissato per sabato 11 giugno, dalle 10 alle 18, in Piazza Castello a Torino. Le modalità per usufruire dei servizi saranno molto semplici: basterà presentarsi il giorno stesso, senza alcuna prenotazione, presso i punti di registrazione per le varie specialità e attendere il proprio turno per sottoporsi alle visite.

“Doveri dell’uomo” di Mazzini su Facebook con il “Pannunzio”

Martedì 7 giugno alle ore 18,30 sulla pagina Facebook del Centro “Pannunzio”, Pier Franco Quaglieni, curatore, ed Ennio Pedrini, editore, presenteranno,  in dialogo con Valeria Fantino, la nuova edizione di “Doveri dell’uomo” di Giuseppe Mazzini, in cui si riassume il magistero morale e civile più alto di uno dei grandi protagonisti del Risorgimento italiano insieme con Cavour, Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Il libro esce per i 150 anni dalla sua morte ed è impreziosito da un inedito su Mazzini di Renzo De Felice e dalla copertina di Ugo Nespolo.

Incidente treno Av Torino-Napoli, circolazione sospesa tra Roma e il capoluogo campano

La circolazione sulla Roma – Napoli AV resta sospesa dopo che, intorno alle 14, il treno AV Torino – Napoli si è arrestato in galleria per lo svio della locomotiva di coda, rimasta in posizione verticale.

I viaggiatori sono stati aiutati a scendere e, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco e del personale di protezione aziendale delle Ferrovie, hanno potuto raggiungere a piedi la vicina stazione di Roma Palmiro Togliatti da dove hanno proseguito il loro viaggio con i mezzi sostitutivi messi a disposizione da Trenitalia. Nessuna persona a bordo ha riportato conseguenze fisiche da quanto accaduto. La circolazione ferroviaria ad Alta Velocità prosegue con allungamenti dei tempi di viaggio compresi fra 60 e 90 minuti come conseguenza degli instradamenti sulle linee convenzionali: i treni con fermata a Napoli Afragola percorrono la Roma – Cassino per poi rientrare nell’alta velocità, mentre gli altri proseguono sulla linea Roma – Formia.

I tempi di ripristino dell’infrastruttura saranno comunicati dopo che i tecnici di RFI avranno completato la ricognizione della linea e il binario sarà liberato dal treno.

Scontro tra furgone e camion, bilancio drammatico di quattro morti

Quattro persone sono morte  e due sono i feriti nello scontro frontale tra un furgone e un camion avvenuto a Strevi (Alessandria) nella zona dell’Acquese. I feriti in codice rosso sono stati trasportati agli ospedali di Torino e Alessandria. L’incidente, le cui modalità sono al vaglio delle forze dell’ordine, è avvenuto sulla statale 30.

Giovane con machete: Casolati, situazione insostenibile

“Non e’ in alcun modo tollerabile che a Torino in pieno giorno si possa assistere a scontri e inseguimenti tra soggetti armati, per giunta di fronte ad una scuola. Quanto avvenuto in zona dell’istituto Parini, dove due giovani si inseguivano ed uno impugnava un machete, e’ purtroppo
solo l’ultimo caso di una situazione insostenibile per i cittadini della nostra citta’”. Lo dice la senatrice della Lega Marzia Casolati. “Ormai – prosegue – e’ noto come gli agenti di Polizia siano chiamati ad intervenire continuamente ed i cittadini siano
costretti a sopportare i continui disagi causati da stranieri violenti, i mancati interventi risolutivi mettono in mostra tutte le lacune della gestione della sicurezza. La Lega non solo segnala da tempo questo genere di problematiche, legate anche
all’immigrazione clandestina, ma ha gia’ dimostrato di saper gestire il fenomeno migratorio con Matteo Salvini Ministro e con i suoi tanti amministratori locali, cosa che in questo momento manca ed e’ sotto gli occhi di tutti. Occorre – conclude  – mettere in condizione le Forze dell’Ordine di lavorare al meglio con strumenti adeguati e numeri adatti a
gestire le esigenze di sicurezza dei cittadini torinesi, ormai esasperati da questa situazione che pervade diverse zone della nostra Citta’”.

Quattro feriti nello scontro tra auto e ambulanza

Incidente all’incrocio tra i corsi Grosseto, Ferrara e Molise a Torino. Un’ambulanza  della Croce Reale di Venaria e una Toyota Yaris si sono scontrate. La conducente  dell’auto ha ferite in codice giallo, invece due volontari dell’ambulanza e il paziente, un ragazzino, che stavano trasportando sono stati portati in codice verde al Maria Vittoria.

Già vent’anni fa si scappava da Barriera di Milano: oggi la misura è colma

Chi ha reso possibile questo scempio in Barriera di Milano almeno non dorma sonni tranquilli. Decenni di incuria e sciatteria.  Chi ha potuto, come il sottoscritto, vent anni fa è scappato.

 Non c’era altra cosa da fare. Quando denunciavi che sarebbe finita così ti prendevano pure in giro. Giocavi allo sfascio ed eri pure considerato un razzista perché  quelli ti davano fastidio. Ora? Sfascio completo.  Chi ci vive ci vive male, malissimo.  E chi si stupisce del machete usato dal giovane che rincorre, probabilmente per questioni di droga, è chiaramente in malafede.  Tutto, ma proprio tutto é stato scritto in questi ultimi trent anni. Ora le solite ed inutili parole stantie di condanna e di impegno di un intervento che non avverrà mai. Che tristezza e soprattutto che rabbia. Potrebbe non essere un problema mio.  Sono anni che non ci vivo.  Ma ci sono nato.  E a vent’anni mai e poi mai avrei immaginato che cosa sarebbe diventata la Barriera di Milano. La rabbia continua per gli amici che sono rimasti, con la convinzione che non sarebbe successo ciò che è avvenuto.  La Barriera è diventata uno dei punti di spaccio più grandi d’Europa. La stragrande maggioranza dei reati non vengono più denunciati. Cresce delinquenza e povertà.  La stessa polizia ammette: da soli non ce la facciamo più.  Ci vuole l’intervento dell’Esercito. Ovvio, no? Eppure sembra che per qualcuno non sia ovvio.  Sono almeno 5 anni , di fronte a questa disperazione che urlo, che urliamo: ci vuole l’esercito affinché lo Stato italiano si riappropri del territorio.  Almeno bisogna tentarci. E’ la panacea di tutti quei mali ? Forse no, ma hanno il dovere di tentarci.  Altra cosa che mi dà decisamente fastidio è il doversi schermire nel fare simili proposte.  E  sembra che una parte dei residenti siano contrari. E chi è questa esigua parte? Chi ha fatto o sta ancora facendo politica a sinistra: e lo dico da uomo di sinistra. La lingua batte dove in dente duole.  Diciamocelo francamente. Perché sono loro i maggiori responsabili.  I pentastellati? Come fare impacchi su una gamba di legno.  Totalmente inutili.  Ricapitolando: colpa degli extracomunitari? Assolutamente no.  Colpa della totale e trentennale assenza dello Stato. Ed è proprio ciò che rappresenterebbe l’intervento dell’ Esercito. 24 ore su ventiquattro. Con telecamere diffuse e insieme ai presidi fissi, ronde, ronde e ronde ancora.  Stato di polizia? E allora? Si, sicuramente a mali estremi rimedi estremi. Se poi preferite il machete ditelo.  Anche su questo ci sapremo regolare.  E’ che non lo dite. Continuate nel fare discorsi fumosi. Discorsi che ” fanno fine e non impegnano “. Povera Barriera di Milano.  Ti hanno trattato da schifo. E l’altra cosa in cui siamo stufi è sperare.  Ma una cosa non faremo mai : tacere , finche’ avremo un filo di voce urleremo. Qualcosa di positivo, anche in Barriera, dovrà pure avvenire.
Patrizio Tosetto

UEFA Nations League. Italia-Germania

 Sabato 4 giugno a Bologna ore 20:45

Torna la Nazionale Italiana di Mancini (dopo la batosta subita contro l’Argentina) per la prima gara di Nations League (girone nel quale sono inserite anche Inghilterra e Ungheria). Anche il calcio tedesco non vive un momento particolarmente brillante, ma va comunque ricordata la recente vittoria della UEFA Europa League da parte  dell’Eintracht Francoforte.
Sia Mancini che  Flick, viste  le liste dei convocati che parteciperanno alle gare  in programma della Nations League,hanno  deciso di puntare su giocatori. giovani.La differenza,a livello qualitativo,è che  i tedeschi,sono più forti e rodati,hanno qualcosa in più, e a questo va aggiunta la maggiore esperienza in campo europeo che i nostri giovani azzurri  non hanno affatto.Sarà una gara comunque ricca di fascino ed aperta ai 3 risultati.
Formazioni:
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Bastoni, Emerson; Barella, Jorginho, Tonali; Bernardeschi, Belotti, Pellegrini. Ct Mancini
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Rudiger, Schlotterbeck, Raum; Gundogan, Goretzka; Havertz, Muller, Sané; Werner. Ct. Flick.
Enzo Grassano

“Una immagine devastante per Torino e per la Sicurezza pubblica”

La lettera di Mino Giachino al ministro Lamorgese e al sindaco Lo Russo

Gentile Ministra, Egregio Sindaco,
L’immagine che allego non arriva da una Città africana ma dalla mia Torino.  Come è possibile? Dove è la sicurezza?  In Città ci sono dieci Premi Nobel della Economia, cosa riporteranno di Torino?  Torino da oltre venticinque anni cresce meno della media nazionale, ha un grande problema di lavoro , soprattutto nei Quartieri svantaggiati e dimenticati dalle Amministrazioni . Parrocchie accerchiate dallo spaccio e dalla violenza.  Occorre intervenire con l’aumento notevole delle forze dell’ordine sul territorio riaprendo un Commissariato Occorre un Grande Piano di investimenti per la riqualificazione di Quartieri come  Aurora,Barriera di MILANO molto più forte di ciò che è previsto nel PNRR. riportare occasioni di lavoro per ridurre la manovalanza della violenza.  Ministro venga a Torino a visitare Aurora e Barriera di MILANO , ascolti i Parroci e le CARITAS parrocchiali e i Consiglieri delle Circoscrizioni.
Il calo della crescita economica e l’aumento della disoccupazione giovanile che abbiamo denunciato insieme all’Arcivescovo Nosiglia , deve essere fermato .
Occorre coinvolgere Banche, Assicurazioni, Imprese, Capitali  privati in un grande piano di rilancio della economia e del lavoro.
Se rilanciamo Torino sarà più facile rilanciare il Paese,
Mino Giachino già sottosegretario ai trasporti