ilTorinese

Medici di medicina generale in arrivo a settembre nelle località senza dottore

A settembre la Sanità regionale provvederà alle convocazioni dei candidati per l’assegnazione degli incarichi per le zone carenti di medici di medicina generale per l’anno in corso.

Così l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi  ha risposto  in Consiglio regionale ad un’interrogazione sulle tempistiche di pubblicazione della graduatoria.

L’assessore ha spiegato che le zone carenti 2022 di assistenza primaria sono state pubblicate il 20 aprile scorso e i medici in possesso dei requisiti hanno avuto tempo fino al 21 maggio per presentare domanda. I tempi di conclusione del procedimento di assegnazione, dallo scorso anno, sono passati da 180 a 120 giorni. La graduatoria provvisoria sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte il prossimo 28 luglio. I candidati avranno 15 giorni di tempo dalla pubblicazione per presentare eventuali istanze di riesame. Passati questi 15 giorni, cioè ad agosto, verrà emanata e pubblicata sempre sul Burp la graduatoria definitiva e contestualmente verranno inviate le lettere con la data di convocazione, che dovrà essere comunicata con un preavviso di 15 giorni.

Consiglio regionale: orari estivi URP e Biblioteca

Da lunedì 25 luglio e fino al 2 settembre 2022l’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale (via Arsenale 14/G a Torino) sarà aperto sia per i servizi di informazione istituzionale che per i servizi bibliotecari, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.30 e il venerdì dalle 9 alle 12.30.

Nello stesso periodo la Biblioteca Umberto Eco di via Confienza 14 sarà chiusa la pubblico.

All’Urp di via Arsenale negli orari previsti il personale sarà a disposizione per fornire informazioni sulle attività dell’Assemblea e dei suoi organi e sulle iniziative promosse dal Consiglio regionale.

Il servizio di prestito dei libri della Biblioteca sarà attivo su appuntamento mentre la riconsegna dei volumi presi in prestito potrà avvenire liberamente.

Negli orari di apertura il personale sarà a disposizione degli utenti per fornire informazioni bibliografiche in presenza, al telefono e via email.

La consultazione di libri e periodici della Biblioteca sarà possibile su appuntamento presso la postazione allestita presso l’Urp.

Cinque generazioni di ombrellai a Torino

Una storia, che ha attraversato cinque generazioni, cominciata nel 1890 dal trisnonno Bernardo e proseguita fino ad oggi, nella bottega di Via Sesia 23, dove ancora si realizzano ombrelli in pezzi unici.

Carlo Suino, ultimo discendente racconta con orgoglio la storia della sua famiglia, del trisnonno, del bisnonno Fiorino scomparso negli Stati Uniti, del nonno Carlo, del papà Fiorino, delle difficoltà, delle soddisfazioni e soprattutto del tanto lavoro, iniziato fin da giovani in bottega fra gli odori degli appretti, dei mordenti, della celluloide, dei tessuti, dei vari materiali.

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https://www.fatto-a-mano.it/ombrelli/

La politica delle occasioni perdute

Era ovvio che Salvini avesse  promesso qualcosa a Berlusca per mollare Mario Draghi. Ora è chiaro: fare il Presidente del Senato.

Seconda carica dello Stato. Come sarà chiaro che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà l’unico Presidente che svolgerà due mandati pieni nella storia repubblicana. Che Berlusca non sia in ottima forma è notorio a tutti. Ma tant’è che pur di far cadere Mario Draghi tutto ha fatto buon brodo. Ed ora, se notate non c è nessuno che si assume la responsabilità di aver fatto cadere questo governo. Conte lo giura, non sono stato io, Salvini lo giura, non sono stato io e Berlusca lo giura non sono stato io. Sicuramente qualche spergiuro c’è. Appena intuito qualcosa si è fiondata la Giorgina di Garbatella. Tutto per fare il Presidente del Consiglio. Addirittura Vittorio Sgarbi fa l’elenco dei futuri Ministri con lui Ministro della Cultura e ha assegnato un misero 5% ai Cinquestelle:  su ciò non mi sento di dagli torto. Il Pd non sarà solo nel presentare le proprie liste. Articolo uno che vale ben l’ 1 % è già confluito ed il Ministro Speranza ha già assicurato un seggio in parlamento. Chiamalo stupido. A Torino ennesimo trionfo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Oramai incontrastato primo nelle graduatorie di gradimento degli italiani e secondo, forse non a caso,  Mario Draghi. Letta sprona i suoi sindaci a candidarsi. Semplicemente questo il suo ragionamento: avete vinto ieri e vinceremo, insieme a settembre. Perché non esistono più i partiti, almeno i partiti, come si diceva una volta radicati nel territorio. Ma proprio perché i Sindaci sono radicati nel territorio dovranno obtorto collo rimanere nel territorio.
Il nostro Sindaco Lo Russo non lo manda a dire: per lui il male assoluto sono i pentastellati che hanno fatto saltare tutto,  in particolare i soldi europei. Difficile dargli torto. Sono soldi subordinati a riforme che non arrivano. Niente riforme? Niente soldi.
Ed i primi a rimetterci sono le periferie delle nostre città e a Torino in particolare dove il degrado aumenta di giorno in giorno. Il grido di dolore diventa grido di rabbia. Come è possibile perdere una occasione simile? Eppure le premesse di una irreversibile tragedia ci sono tutte. E i fatti sconcertanti si verificano tutti i giorni. Orban il sovranista, Orban il razzista vagheggia la purezza della razza. Già sentiti questi deliri. E non è andata molto bene per il Mondo intero. E l’Europa che fa? Totale silenzio. La presidente  dell’Ue è proprio una incapace. Anche da Torino a Roma una classe politica incapace e rissosa. Ma non siamo soli in questa totale inconsistenza. Biden continua ad addormentarsi. Putin continua a fare quello che vuole e i cinesi guardano compiaciuti lo scannamento tra Occidente e Oriente, con lo scopo di comprarsi il tutto a prezzi di saldi . Siamo proprio messi mali. Impossibile essere ottimisti per i nostri figli.

PATRIZIO TOSETTO

Fondi Pnrr, il dibattito in Comune

Il Consiglio comunale ha discusso le comunicazioni chieste da Silvio Viale (Lista civica) sulle possibili conseguenze immediate e future del regime di ordinaria amministrazione del Governo sui Fondi Pnnr e sui progetti strategici della Città.

Il sindaco Stefano Lo Russo ha introdotto l’argomento riepilogando il quadro organico sul Pnnr e i fondi comunitari ricordando che per il nostro Paese il Piano ha stanziato 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 a fondo perduto e 122,6 per prestiti e finanziamenti. Le risorse assegnate dal Piano alla Città di Torino ammontano a 675 milioni (di cui 154 alla Città Metropolitana) ha aggiunto, per poi riepilogare l’ammontare complessivo dei finanziamenti formati, assieme al Pnnr, dai Fondi complementari statali, dal Decreto Aiuti, dai Fondi React, dai Fondi del Pon Metro Plus (2021-2027); la somma complessiva, ha evidenziato, ammonta 1,109 miliardi di euro, a cui aggiungere 1,8 miliardi di euro per la componente mobilità (circa un miliardo per la linea due e 800 milioni per la prosecuzione della linea uno).

Il punto nodale, ha commentato Lo Russo, è la mancanza di automatismi nell’erogazione delle risorse; da parte del nostro Paese occorrerà rispondere agli obblighi mantenendo le scadenze fissate per l’introito delle prossime rate previste dal Pnnr in un quadro globale di grande incertezza. Il sindaco ha auspicato sia presto operativo un nuovo Governo eletto che possa proseguire nel rispetto degli obiettivi prefissati. La Città monitorerà la situazione, ha aggiunto, e non potremo che produrre e avviare tutte le procedure previste per l’introito dei fondi appannaggio della nostra città.

Nel dibattito in aula, la consigliera Elena Maccanti (Lega) ha chiesto che il sindaco faccia gli interessi della Città e non dica bugie: il Governo è operativo – ha spiegato – e verranno stanziati 15 miliardi di euro nel Decreto Aiuti e i fondi del Pnrr non sono a rischio. Ha quindi accusato di Pd di non aver accettato un Governo “Draghi bis” per interessi di partito.

Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) ha ribadito che il Paese si merita un Governo “politico” e non “tecnico” e ha tranquillizzato i torinesi, “spaventati dal sindaco”, sull’arrivo delle risorse del Pnrr a Torino.

Anche per Andrea Russi (M5S) i fondi del Pnrr, ottenuti grazie all’allora premier Conte, arriveranno in città. A penalizzare le periferie – ha sostenuto – è l’operato dell’attuale sindaco Lo Russo.

Sono stati raggiunti gli obiettivi del primo semestre 2022 e la caduta di Draghi non mette a repentaglio le risorse del Pnrr per le periferie torinesi, secondo Domenico Garcea (Forza Italia), anche se in futuro – ha precisato – si rischiano rallentamenti. Il problema – ha concluso – sono le varie Amministrazioni che si sono dimenticate delle periferie.

La capogruppo del Pd Nadia Conticelli nel ringraziare il sindaco per la relazione ha evidenziato il nervosismo di alcune forze politiche di minoranza in Aula che invece di proporre delle scelte progettuali svolgono mero ostruzionismo.

Il capogruppo dei Moderati, Simone Fissolo, si è detto soddisfatto per aver sentito parlare del Pnnr in Aula. E’ stato un bene sentire parlare di stabilità da parte del sindaco – ha aggiunto – perché il fatto che si voti con frequenza pone il nostro Paese a dover rivedere gli accordi europei.

Silvio Viale (Lista civica), ha definito vergognoso l’atteggiamento del centrodestra in Sala Rossa nel fare le barricate con centinaia di emendamenti per fare un dispetto alla Giunta. Non credo non cambi nulla con la crisi di Governo, ha aggiunto; penso che ritardi nell’erogazione dei fondi europei ci potranno essere.

Giuseppe Catizone (Lega) ha detto che gli unici “risultati” raggiunti dall’Amministrazione Lo Russo nelle periferie sono stati l’aumento dell’Irpef e aver portato i monopattini in Barriera di Milano, usati peraltro dagli spacciatori – ha sottolineato.

La maggior parte degli Italiani non capisce il motivo di questa crisi di Governo – ha sostenuto Tiziana Ciampolini (Torino Domani) – e ai torinesi interessano soltanto i risultati concreti, da raggiungere in fretta e sui quali sta lavorando la Giunta Lo Russo, e non questo dibattito.

Questa maggioranza parla di povertà, ma non sostiene la nostra proposta sul salario minimo e anzi utilizza la caduta del Governo Draghi per coprire le proprie inefficienze – ha denunciato Valentina Sganga (M5S).

Le nostre politiche si basano su una visione e non solo sul Pnrr, che comunque porterà risorse fondamentali – ha affermato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista). E dobbiamo essere responsabili, come è questa Amministrazione dal primo giorno, soprattutto per quanto riguarda la transizione ecologica.

Nella replica conclusiva il sindaco Lo Russo ha ringraziato l’Aula per il dibattito svolto riguardo un tema di grande rilevanza.

A Torino con i veicoli green delle Poste il recapito è sempre più sostenibile

Anche in provincia di Torino Poste Italiane punta sulla sostenibilità e aumenta il numero dei mezzi in grado di conciliare l’efficienza nel servizio di recapito con le politiche green.

Torino, 26 Luglio 2022 – Da oggi anche in provincia di Torino sono operativi 363 veicoli a basse emissioni che si aggiungono ai tricicli e quadricicli elettrici già presenti sul territorio per la consegna dei pacchi e della corrispondenza.

La nuova fornitura è composta da veicoli a quattro ruote, tra macchine e furgoni allestiti con propulsori endotermici di ultima generazione: metano, motorizzazioni ibride e full electric.

Grazie a questi nuovi mezzi, da oggi anche sul territorio torinese la posta viaggia completamente “green” durante tutto il processo di recapito. I veicoli prima di entrare a far parte della flotta di Poste Italiane sono stati modificati e resi funzionali alle esigenze del servizio postale; ad esempio, in alcune macchine, il sedile passeggero è dotato di un particolare allestimento per l’alloggiamento delle cassette o di particolari scaffalature per il trasporto dei pacchi. Altri ancora hanno accessori ad hoc per la mission di Poste Italiane, come il sistema Keyless Entry&Start per il riconoscimento a distanza del conducente. Grazie a questa tecnologia, le portiere e il portellone si sbloccano automaticamente, facilitando il lavoro degli operatori.

Il rinnovo della flotta aziendale in ottica sostenibile è uno degli obiettivi del piano industriale ’24 SI’ dell’Azienda guidata dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, e proseguirà per tutto il 2022. Al momento sono 13 mila i veicoli green che Poste ha messo su strada, per arrivare nel 2024 ad un totale di 17.000.

Con i nuovi mezzi elettrici, dunque, la mobilità dell’Azienda è sempre più sostenibile, in linea con l’ESG – Environmental Social and Governance, il piano d’azione in materia di sostenibilità ambientale e sociale del Gruppo.

 

Rivoli: controlli straordinari per il contrasto del fenomeno della “Malamovida”

Durante le serate della settimana ricompresa tra il  18 ed il 24 luglio, sono stati eseguiti dei servizi mirati specifici per il contrasto del fenomeno della “Malamovida” sul territorio rivolese.

Il Commissariato P.S. “RIVOLI” ha impegnato il centro cittadino del Comune  di Rivoli che durante le serate estive diventa abituale ritrovo di numerosi gruppi di giovani.

Le Forze di Polizia sul campo hanno effettuato controlli tramite pattuglie nei principali luoghi di ritrovo, come piazza Martiri, via San Paolo,  piazza Rombò, il complesso residenziale “Rivoli Reale” ed i giardini “La Marmora”, parco Filippo Turati nonché il Castello di Rivoli,  provvedendo a dissuadere i presenti da schiamazzi e da comportamenti molesti associati al fenomeno della c.d. “mala movida”.

 Durante i servizi sono state controllate n.  209 persone, nonché 5 esercizi pubblici. In particolare i controlli amministrativi sugli esercizi pubblici hanno comportato l’applicazione delle sanzioni previste dalla l.r. 38/2006  per un totale di 900 euro; è inoltre stata comminata la sanzione dell’art. 14 ter 1 L. 125/2001, per un totale di 666 euro,  per vendita di alcolici ai minorenni  nei confronti del minimarket sito in via Rombò n.50.

Durante i controlli sono stati effettuati altresì dei posti di controllo su corso Francia, con lo scopo di disincentivare condotte scorrette alla guida che troppo spesso in passato hanno provocato incidenti in concomitanza con l’affluenza dei giovani verso il centro cittadino.

Avetta, PD: Ivrea entri nel servizio ferroviario metropolitano

Il consigliere regionale Alberto AVETTA, dopo aver inutilmente denunciato sovraffollamento e carrozze allagate, chiede alla Regione di attivare la SFM8 così da rendere la Ivrea-Torino autonoma rispetto ad Aosta.

 

«Ai numerosi disservizi sulla tratta Torino-Ivrea-Aosta, in particolare sovraffollamenti e allagamenti di carrozze denunciati da pendolari e utenti, la Regione Piemonte riesce solo a scaricare la colpa sulla Valle d’Aosta,  che, modificando il programma di esercizio dei treni di propria competenza, avrebbe tutelato gli utenti valdostani e penalizzato quelli piemontesi. Prendiamo atto che la Valle d’Aosta comanda ed il Piemonte subisce. Ci pare una risposta evasiva ed insufficiente. Stando così le cose, inutile continuare a discutere di orari e tariffe con la Valle d’Aosta, ma serve una diversa soluzione: ovvero, attivare la SFM8, includendovi Ivrea, così da liberare Ivrea e i pendolari canavesani dalla tratta Aosta-Torino». Lo afferma il vice Presidente della Commissione Trasporti e consigliere regionale del Pd Alberto AVETTA, in occasione della discussione a Palazzo Lascaris dell’Interrogazione relativa ai più recenti disservizi sui treni regionali, in particolare sulle tratte Torino-Ivrea-Aosta e Torino-Milano. «Ho chiesto all’assessore Marco Gabusi di illustrare cosa stia facendo la Regione Piemonte per porre rimedio all’irrisolto problema della Torino-Ivrea-Aosta. La risposta è stata: continuiamo a trattare con Aosta. Bene essere riusciti a sospendere l’applicazione delle nuove tariffe previste dal contratto di servizio valdostano, bene l’immissione in servizio di nuovi treni, bene il ripristino delle fermate di Strambino, Caluso e Montanaro per il treno del mattino, ma è evidente dalla stessa risposta dell’assessore Gabusi che gli utenti piemontesi sono di fatto di “serie B”. Se non c’è modo di ottenere il dovuto rispetto da Aosta, allora bisogna investire da subito sulla nuova SFM8 includendo Ivrea».

Saracinesca forzata: rubano la cassa del bar

Martedì 26 Luglio, poco dopo l’una di notte, perveniva alla Centrale Radio operativa della Questura la segnalazione relativa a un furto in atto in via Chiesa della Salute angolo Stradella, ove un uomo sarebbe stato intento a forzare la saracinesca di un esercizio commerciale. Personale della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Mobile, Contrasto al Crimine Diffuso, intercettava la persona segnalata mentre cercava di allontanarsi dal posto, tentando di  dileguarsi scavalcando alcune recinzioni in piazza Baldissera. L’uomo veniva fermato dagli operatori, coadiuvati da personale della Squadra Volante. Nelle immediate vicinanze, gli agenti rinvenivano  la cassa asportata dall’esercizio commerciale, contenente sia denaro contante che assegni, che veniva restituita all’avente diritto. Il soggetto, un trentacinquenne di nazionalità moldava, gravemente indiziato del furto di cui sopra, è stato tratto in arresto.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Cinema nel Parco del Castello di Miradololo: Encanto