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Baseball: Il 5 luglio l’Italia di Mike Piazza in amichevole a Torino

Mike Piazza il manager dell’Italia Baseball, in vista dell’imminente partecipazione all’Haarlem Baseball Week di, ha diramato le convocazioni per il raduno di Milano e l’amichevole che il 5 luglio alle ore 19.30 gli azzurri disputeranno allo stadio del baseball di via Passo Buole a Torino contro i ASD Grizzlies Torino 48.
L’ingresso è libero.

Il gruppo si è radunato domenica 3 luglio all’hotel Da Vinci di Milano, dove resterà per svolgere alcune sedute di allenamento in campo e di lavoro in palestra, poi si trasferirà il 5 luglio a Torino dove svolgerà un test match contro la locale formazione che milita nel campionato italiano di serie A di baseball.

Il programma della giornata del 5 luglio è intenso e prevede:

• dalle 14,45 alle 16,30 inizio allenamento Nazionale
• dalle 16,30 alle 17,30 Batting Practice della Nazionale coi ragazzini sulla linea di fondo campo
• dalle 17,30 alle 18,00 campo disponibile ai Grizzlies per riscaldamento
• dalle 18 alle 18,45 Home Run Derby con 3 atleti selezionati per squadra
• dalle 17,45 sino alle 18,15 area autografi nazionale
• dalle 17,30 alle 18,30 conferenza stampa con un atleta e un dirigente/coach della nazionale e gli ospiti ed enti locali (come da richiesta Grizzlies)
• 19,30 inizio gara
• Al cambio campo tra secondo e terzo inning premiazione formazione U13 softball Piemonte

questi i convocati dell’Italia:

Aldegheri Mattia (San Martino Junior/Parma Baseball Club),
Andretta Maurizio (Rams BC Viterbo/Fortitudo Baseball Club),
Bassani Alex (Fortitudo Baseball Club),
Bocchi Matteo (Fortitudo Baseball Club),
Brolo Gouvea Murilo (Fortitudo Baseball Club),
Celli Federico (San Marino Baseball Club),
Donnels Tanner Michael (Reggio Rays Baseball/Macerata Angels),
Epifano Duran Erick Alessandro (San Marino Baseball Club),
Ferrini Colmenarez Jose Leonardo (Reggio Rays Baseball/San Marino Baseball Club),
Garbella Nicola Luciano Sathya (Aosta Bugs/Nettuno 1945),
Gonzalez Sanamè Noel (Parma Baseball Club),
Liberatore Ernesto Paolo (Reggio Rays/Fortitudo Baseball Club),
Lugo Lareschi Luis Eduardo (Parma Baseball Club),
Martini Parilli Renzo Guillermo (Fortitudo Baseball Club),
Mercuri Mattia (Nettuno 1945),
Mineo Alberto (New Black Panthers/Parma Baseball Club),
Morresi Lorenzo (Macerata Angels/San Marino Baseball Club),
Palumbo Cardozo Angelo Michelle (Reggio Rays/San Marino BC),
Paolini Ricardo Segundo (Reggio Rays/Fortitudo Baseball Club),
Quattrini Gabriele (Le Pantere Potenza Picena/San Marino),
Rivera Yomel (Collecchio/Parma Baseball Club),
Scafidi Christian Paul (Fortitudo Baseball Club),
Scotti Claudio (Fortitudo Baseball Club),
Sellaroli Andrea (Nettuno 1945)

Edilizia: è allarme per la carenza di personale

L’edilizia, anche quella  piemontese registra una carenza di manodopera a tutti i livelli: dai capocantiere agli ingegneri ai manovali. Lo evidenzia  Paola Malabaila, presidente di Ance Piemonte e Valle D’Aosta. E’ stato  appena siglato un accordo con il Politecnico di Torino per facilitare l’inserimento dei tirocinanti, futuri ingegneri civili ed edili, nelle aziende. Inoltre a ottobre, con la Regione Piemonte, verrà promosso attraverso un evento il ruolo delle scuole edili che non riescono ad attrarre un numero sufficiente di giovani. Per Ance è necessario promuovere la revisione del codice degli appalti: urge  una legge che permetta di snellire aggiudicazione e conduzione dei cantieri.

Lo “scandalo” delle parole di Papa Francesco contro la guerra in Ucraina e contro tutte le guerre

A Torino Comunione e Liberazione, Comunità di Sant’Egidio e Movimento dei Focolari rilanciano il messaggio del Santo Padre

Lunedì 4 luglio, al Centro congressi Santo Volto, via Borgaro 1, a Torino, ore 21,

tre tra i più rappresentativi movimenti ecclesiali della regione, Comunione e Liberazione, Comunità di Sant’Egidio e Movimento dei Focolari, organizzano un incontro per presentare il libro che raccoglie i più recenti interventi di Papa Francesco sulla guerra in Ucraina e contro tutte le guerre. Il volume, dal titolo “Contro la guerra – Il coraggio di costruire la pace” e pubblicato in coedizione da Solferino e da Libreria Editrice Vaticana, sarà presentato attraverso alcune testimonianze.

Introduzione e conclusioni sono state affidate a Emmanuele Riu, responsabile di Comunione e Liberazione per la Diocesi di Torino, mentre prenderanno la parola Matteo Matzuzzi, vaticanista de “Il Foglio” e Giovanna Parravicini, ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana, cui seguirà una testimonianza della comunità di Pinerolo del Movimento dei Focolari e quella di Daniela Sironi, responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Piemonte.

Il libro, oltre a contenere l’introduzione di papa Francesco “La guerra è un sacrilegio, smettiamo di alimentarla” e a offrire le sue riflessioni su tre temi principali (“Lavoriamo per la pace”, “Pace e Fraternità, un cammino possibile”, “Un mondo migliore”) si conclude con la proposta di alcune preghiere per la pace e con una post-fazione del giornalista Andrea Tornielli. Nel suo intervento, Tornielli sintetizza così il momento che Occidente e mondo intero stanno vivendo:

Il no alla guerra di Francesco, un no radicale e convinto, come quello pronunciato dai suoi predecessori, non ha nulla a che vedere con una posizione di parte né è motivato da calcoli politico-diplomatici. Nella guerra in Ucraina ci sono gli aggressori e ci sono gli aggrediti. C’è chi ha attaccato e ha invaso uccidendo civili inermi, mascherando ipocritamente il conflitto sotto il maquillage di una ‘operazione militare speciale’; e c’è chi si difende combattendo per la propria terra. Francesco questo lo ha detto più volte con parole chiarissime, condannando l’invasione e il martirio dell’Ucraina.

Ciò non vuole dire però ‘benedire’ l’accelerazione della corsa al riarmo, perché il Papa non è il ‘cappellano dell’Occidente’ e perché ripete che oggi stare dalla parte giusta della storia significa essere contro la guerra cercando la pace senza lasciare mai nulla di intentato.

Certo, il Catechismo della Chiesa cattolica contempla il diritto la legittima difesa. Pone però delle condizioni, specificando che il ricorso alle armi non deve provocare mali e disordini più gravi del male da eliminare, e ricorda che nella valutazione di questa condizione ha un grandissimo peso ‘la potenza dei moderni mezzi di distruzione’. Chi può negare che l’umanità si trovi oggi sull’orlo del baratro proprio a causa dell’escalation del conflitto e della potenza dei ‘moderni mezzi di distruzione’?

L’ingresso all’incontro è libero.

Merlo: Enti locali, sì alla fusione dei servizi. No alla fusione dei Comuni

“Se si vuole veramente aiutare la montagna e i territori dell’alta montagna, non si parli a vanvera di ‘fusione dei Comuni’ ma, al contrario, si affronti seriamente il tema della ‘fusione dei servizi’ tra i singoli Comuni. Gli enti sovra comunali, a cominciare dalla Regione, devono attivare politiche che garantiscono e promuovono i servizi essenziali a favore della persona e della comunità. E i servizi si possono garantire, mantenere e consolidare solo attraverso un ruolo sempre più attivo delle Unioni Montane.
Al contempo, però, vanno archiviate le iniziative propagandistiche e del tutto prive di senso di fondere i comuni. Anche perchè, com’è noto a tutti, nessuno si assume la responsabilità diretta di cancellare storiche identità territoriali a favore di altre identità. L’accorpamento dei Comuni non può nascere per decreto o dall’alto ma solo e soltanto attraverso un processo politico fortemente condiviso dalle popolazioni locali. Senza questo coinvolgimento ogni proposta è del tutto inutile, se non addirittura ridicola e grottesca. Se si vuole aiutare realmente i Comuni montani e la montagna si lavori per consolidare i servizi per la comunità. Per cancellare i Comuni c’è sempre tempo. Senza ulteriore demagogia e propaganda”.
Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci. 2 7 2022

500 runners alla Stracandiolo-Corri per la Ricerca

Dopo due anni “virtuali”, è tornata la tradizionale “corsa della solidarietà” a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, cui è stata devoluta la somma raccolta per le iscrizioni (circa 10 mila euro). Nella parte competitiva, in campo maschile ha vinto Alberto Mosca dell’Atletica Biellese, in quello femminile Carlotta Montanera della Podistica Torino.

Candiolo, 3 luglio – Dopo due lunghi anni di corsa virtuale a causa delle restrizioni per il COVID-19, 500 runners provenienti da tutto il Piemonte si sono ritrovati questa mattina nel piazzale antistante l’Istituto di Candiolo – IRCCS per partecipare alla 23/ma edizione della Stracandiolo-Corri per la Ricerca, classica del podismo regionale che da sempre sostiene la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Organizzata da TeamMarathon e da Torino Road Runners ASD,con la collaborazione del Comune di Candiolo, e inserita nel calendario regionale Fidal e Uisp, la corsa si è snodata su un percorso lungo 8,5 chilometri, su cui si sono cimentati sia i partecipanti alla gara competitiva sia a quella non competitiva. Dopo la partenza dall’Istituto di Candiolo, il tracciato prevedeva che si imboccasse la strada provinciale 142 fino all’abitato di Candiolo e che, raggiunta la piazza principale del paese, si ritornasse al punto di partenza.

Fra gli uomini la vittoria è andata ad Alberto Mosca dell’Atletica Biellese, mentre fra le donne la vincitrice è stata Carlotta Montanera della Podistica Torino.

Al di là dell’aspetto ludico/sportivo, la caratteristica peculiare della Stracandiolo è di essere una “corsa della solidarietà”, che devolve sempre il frutto delle iscrizioni – quest’anno sono stati raccolti quasi 10 mila euro – alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, a sostegno del lavoro degli oltre 300 ricercatori italiani e internazionali, impegnati nei 37 laboratori e unità di ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

Hanno sostenuto la manifestazione: Chiusano Immobiliare, Banca dei Territori del Monviso, Farmacie Trotta, Ambrogio Intermodal, Battaglio e Raspini.

Bonus teleriscaldamento Iren: esteso al 31 agosto il termine

È stata estesa al 31 agosto 2022 la proroga per presentare domanda per ricevere il Bonus Teleriscaldamento Iren 2022, uno sconto sulla bolletta riconosciuto da IREN per la stagione termica 2021-22.

Il prolungamento dei tempi per la presentazione delle domande è stato concordato con i Comuni interessati, per consentire tempistiche ulteriormente favorevoli a quanti hanno bisogno di maggior tempo per dotarsi di SPID o dell’ISEE.

Per sapere i Comuni interessati e la documentazione da presentare è necessario consultare le indicazioni sul sito di IREN (https://www.irenlucegas.it/bonus-teleriscaldamento), dove è anche disponibile un’area dedicata che riporta tutte le indicazioni su come procedere per la richiesta dell’agevolazione.

Il “Bonus Teleriscaldamento 2022” può essere richiesto da tutti i Clienti domestici che dispongono di un contratto di teleriscaldamento per la propria abitazione (singolo o condominiale), attivo tra il 1° ottobre 2021 e il 31 maggio 2022 e con ISEE non superiore a 12.000 euro, estendibile a 20.000 euro in caso di almeno 4 figli a carico.

Gli importi dello sconto sono i seguenti:

  • 487 euro (pari ad un risparmio di 536 euro con IVA 10% inclusa) per le famiglie sino a 4 componenti;
  • 679 euro (pari ad un risparmio di 747 euro IVA 10% inclusa) per le famiglie con più di 4 componenti.

 

La protezione dati: da 25 anni la bussola del futuro


Tra i temi trattati dai panel di esperti: Metaverso, cybersicurezza, cyberwar, fake news, AI e Internet delle cose

“La protezione dati: da 25 anni la bussola del futuro” è il titolo del convegno [VEDI PROGRAMMA] organizzato in occasione dei 25 anni del Garante per la protezione dei dati personali, che si terrà il prossimo 4 luglio a Torino presso la Sala delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale (ore 9.30-18,00). L’evento è organizzato nell’ambito delle iniziative a tutela dei consumatori finanziate dal MISE.

Saranno presenti il Vice Ministro dello sviluppo economico Gilberto Pichetto, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

L’evento, coordinato da Agostino Ghiglia, Componente del Collegio del Garante privacy, si concentrerà su temi di strettissima attualità, come le prospettive tecnologiche e giuridiche connesse al Metaverso, la cybersecurity, la cyberwar, la disinformazione online e le innovazioni, anche sociali e tecnologiche, connesse a tecnoogie come Intelligenza artificiale e IoT.

Al convegno parteciperanno i Componenti del Garante, giuristi, esperti, giornalisti, esponenti del mondo accademico ed imprenditoriale, coinvolti in cinque sessioni in cui si articola l’evento.

La prima sessione, moderata dalla giornalista del Corriere della sera Martina Pennisi, ha come titolo “Le Costituzioni del Metaverso: occorrono delle meta-leggi?” e vede la partecipazione di Stefano Fratta, Francesco Pizzetti, Derrick de Kerckove, Stefano Zecchi e Don Luca Peyron.

La seconda sessione, moderata dalla giornalista di Rai TG2 Simona Burattini, è dedicato al tema “AI, Smart City, IoT, auto connesse: futuro innovazione, lavoro”, con interventi di Mauro Velardocchia, Barbara Caputo, Anna Maria Mandalari, Paola Zambon e Marco Gay.

La terza sessione vedrà il direttore de “La Stampa”, Massimo Giannini, approfondire le future sfide che attendono la protezione dei dati con i Componenti del Collegio dell’Autorità, Pasquale Stanzione (presidente), Ginevra Cerrina Feroni (Vice Presidente), Agostino Ghiglia e Guido Scorza (Componenti).

La quarta sessione, coordinata da Fausto Carioti Vice Direttore di Libero, focalizza il tema “L’era della cyberwar”, con la partecipazione di Adolfo Urso, Nunzia Ciardi, Carmine Masiello e Fabio Contini.

La sessione di chiusura, coordinato da Baldo Meo, Capo Ufficio Stampa dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, verte sulla tematica “L’informazione nell’era digitale: vero, falso o virtuale?”, coinvolgendo nella discussione, Federico Ferrazza, Raffaele Barberio, David Puente, Massimiliano Panarari e Gianni Riotta.

Bolgheri, che delusione. Suvereto, che gioia

Certamente è uno spettacolo emozionante. 

Un viale alberato lungo cinque chilometri, reso splendente e poetico da oltre 2000 cipressi secolari, accompagna il turista verso il borgo di Bolgheri nella Maremma livornese e si arresta ai piedi del paese. È considerato il viale più famoso d’Italia per le poesie del Carducci che qui trascorse gli anni della sua infanzia e scrisse i celebri versi che tutti abbiamo imparato a scuola. Bolgheri è un paesino piccolissimo con un centinaio di abitanti residenti in un spazio assai ridotto. Lo scenario è suggestivo, romantico, ma, appena varcata la soglia del borgo, è facile accorgersi che qualcosa non va, qualcosa stona profondamente con l’ambiente, anzi lo sfregia, lo rovina, lasciando perplessi gli stessi visitatori a spasso tra le incantevoli stradine, il castello medievale, anche se molto ristrutturato, le chiesette e le case dei pochissimi abitanti. Ecco d’improvviso spalancarsi un grande ristorante all’aperto, un’assurda concentrazione di locali, ristoranti, bar, bistrot, negozi di souvenir che mettono in bella mostra addirittura il sapone e l’acqua miracolosa del luogo, oscurando le bellezze del posto. Per fortuna ci si può rifugiare nel curioso cimitero ottocentesco in cui è sepolta Lucia, la nonna di Carducci, un’oasi di pace nella parte più alta del paese. Vero è che d’estate centinaia di turisti si recano a Bolgheri, dove tra l’altro si bevono ottimi vini, e quindi bisogna accontentarli ma ci sembra che tutto sia davvero esagerato, dalla ristorazione eccessiva, senza limiti, ammucchiata nei vicoli, a un modo di fare turismo che forse non piace neanche agli stessi visitatori. Circondato da ulivi, vigneti blasonati e cantine vitivinicole d’autore, Bolgheri, frazione del comune di Castagneto Carducci, si allunga sulle colline a sud di Livorno, a poca distanza, non più di 15 minuti d’auto, dalle spiagge della Costa degli Etruschi. Le vicende di Bolgheri sono legate al casato dei conti della Gherardesca, antica famiglia toscana, e naturalmente a Giosuè Carducci che nell’ode “Davanti San Guido” celebra il viale dei cipressi. Il panorama cambia del tutto a Suvereto, a una trentina di chilometri da Bolgheri, forse perché qui non c’è nessun personaggio famoso da rievocare ma la bellezza del paese è unica.
Quasi 3000 abitanti in provincia di Livorno, Suvereto è un gioiello dell’Alta Maremma, un borgo di origine medioevale ricco di storia e cultura, ancora cinto di mura. È ritenuto uno dei borghi più belli della penisola, è proprio così, e affascina subito salendo per le sue stradine collinari. A Suvereto c’è un turismo discreto e rispettoso del luogo, non c’è la folla di Bolgheri, ristoranti e locali fanno parte del paesaggio, senza eccessi. Tutto attorno boschi di querce da sughero, ulivi vecchi di secoli e vigneti. E infatti il nome del luogo deriva proprio dalle piante di sughero, quercus suber, di cui sono ricchi i boschi circostanti. Dalla Suberetum romana si è passati a Sughereto e all’attuale Suvereto. Da vedere in particolare l’antichissima Pieve di San Giusto del 1189, il Palazzo comunale che risale all’inizio del Duecento e la Rocca Aldobrandesca fatta erigere nel XII secolo dai signori del castello, i conti Aldobrandeschi, nel punto più in alto del paese, di cui oggi si possono vedere i ruderi dell’antica torre e i resti della cinta muraria.       Filippo Re 

Non vuole pagare e minaccia il barista con due bottiglie

Un marocchino 38enne è stato arrestato a Moncalieri. Entrato in un bar ha preso due bottiglie di alcolici con le quali ha minacciato il titolare del locale dicendo apertamente che non avrebbe pagato. L’uomo minacciato ha chiamato i carabinieri che sono intervenuti in breve tempo.

Cambiamenti climatici: il Piemonte in prima fila nel monitoraggio dell’ambiente alpino

Giovedì 7 luglio ore 13.30 in Sala Trasparenza, piazza Castello – Torino

Il rifugio Gastaldi, a monte del paese di Balme, in alta Valle di Lanzo, ospiterà la “base” per lo studio e il monitoraggio del bacino glaciale della Bessanese, consentendo così a tecnici e scienziati di acquisire in loco dati sul cambiamento climatico in ambiente alpino e ai frequentatori della montagna di essere informati grazie a un programma di divulgazione scientifica dei risultati.

È quanto prevede la convenzione fra Arpa, Club Alpino Italiano, Museo Nazionale della Montagna e Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio nazionale delle Ricerche, che sarà sottoscritta,  giovedì 7 luglio alle 13.30 nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione.

Saranno presenti

-l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati

-il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto

-rappresentanti degli enti firmatari della convenzione (Cai, Museo Nazionale della Montagna, Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche)