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Vaiolo delle scimmie, un caso in Piemonte

INDIVIDUATO UN CASO IN UN CITTADINO TORNATO DALL’ESTERO

È stato individuato un caso di vaiolo delle scimmie in un cittadino torinese di 46 anni rientrato da un viaggio all’estero, dove ha contratto il virus.

Le sue condizioni di salute sono buone e sono state già attivate dall’Asl Città di Torino le misure di tracciamento e prevenzione previste dai protocolli nazionali. Si tratta del primo caso riscontrato in Piemonte.

Da quando è stata segnalata la presenza dell’infezione in Italia, il Piemonte ha attivato tutti i protocolli e le misure di prevenzione previste e questo ha consentito al Centro multidisciplinare per la salute sessuale dell’Asl Città di Torino di individuare tempestivamente questo caso e intervenire subito: lo sottolinea l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi.

Si torna al voto ad Alessandria, Acqui Terme, Cuneo, Savigliano, Omegna e Chivasso

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Sono 86 i nuovi sindaci del Piemonte. Oltre  agli 82 dei Comuni più piccoli al voto domenica scorsa, se ne aggiungono 4 nelle città con oltre 15 mila abitanti: Asti, Borgomanero, Grugliasco e Mondovì dove al primo turno è  stato eletto il sindaco.

Di nuovo al voto, il 26 giugno, per il ballottaggio ad Alessandria, Acqui Terme, Cuneo, Savigliano, Omegna e Chivasso.

 Ad Asti ha vinto il sindaco uscente Maurizio Rasero (centrodestra) contro Paolo Crivelli (centrosinistra), a Grugliasco Emanuele Gaito (centrosinistra) battuto imDaniele Berardi (centrodestra) e Mariano Turigliatto (Grugliasco Democratica e Gru ecologista). Invece a Mondovì Luca Robaldo, col supporto di 8 liste civiche, ha prevalso sul candidato di centrodestra Enrico Rosso. A Borgomanero, Sergio Bossi (FdI, FI, Lega e tre liste civiche) ha vinto su Nicoletta Bellone (centrosinistra).  Ad Alessandria, ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Giorgio Abonante e il sindaco uscente Gianfranco Cuttica di Revigliasco, a Cuneo tra Patrizia Manassero (centrosinistra) e Franco Civallero (centrodestra), ad Acqui tra Danilo Rapetti, già sindaco in passato, e il sindaco uscente Lorenzo Lucchini.

Ballottaggio anche a Savigliano tra Antonello Portera e Gianfranco Saglione, a Chivasso tra Clara Marta (centrodestra) e Claudio Castello (centrosinistra). Infine a Omegna, tra l’uscente Paolo Marchioni (centrodestra) e Alberto Soressi (centrosinistra).

Rifiuti abbandonati: scatta la multa

CHIERI, ANCORA UN EPISODIO DI ABBANDONO. RAINATO:
“L’ATTIVITÀ DI CONTRASTO È EFFICACE ANCHE GRAZIE ALLE SEGNALAZIONI DEI CITTADINI”

 

Un signore da poco residente a Chieri nei giorni scorsi è stato convocato al Comando di Polizia locale e sanzionato, perché sorpreso in più occasioni a gettare rifiuti domestici nel bidone stradale dell’indifferenziata. Lo comunica l’assessore alla Viabilità e alla Polizia Locale Paolo RAINATO.

«Il problema era noto da tempo e i residenti si erano più volte lamentati degli sversamenti. Oltre alla sanzione, si procederà anche ad un accertamento tributario rispetto all’attivazione della Tari. Un episodio che dimostra l’efficacia dell’attività di contrasto di tali fenomeni condotto dal  nucleo di Polizia rurale e da tutto il corpo dei Vigili urbani, ma anche il fatto che l’abbandono di rifiuti urbani e di macerie in luoghi non idonei continua ad essere una pratica diffusa. Ancora una volta invito i cittadini a segnalare episodi analoghi, affinché si possano attivare i controlli necessari. Colgo l’occasione per ringraziare il Comandante Federico Battel, che a fine mese lascerà il Comando di Chieri, per l’impegno sopruso in particolare sul versante ambientale, anche investendo in attrezzature di ultima generazione».

I cittadini che notino abbandoni o sversamenti di rifiuti in determinate zone della città, possono segnalare il fatto al Consorzio (scrivendo a ccs@ccs.to.it) ai Vigili o all’amministrazione comunale attraverso i canali istituzionali (scrivendo a protocollo@comune.chieri.to.it).

Il Grande Rallentamento

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

 

I tempi per i mercati finanziari sono molto complicati. 

Arrivare alle soglie di una recessione con i tassi di interesse ancorati a livelli vicini allo zero rappresentava un rischio che prima o poi si sarebbe dovuto affrontare ma fino a pochi mesi fa prevaleva la convinzione che la crescita economica sarebbe stata alimentata dalla “normalizzazione” dello shock generato dalla pandemia.

 

L’inflazione sembrava, insomma, ancora un fenomeno temporaneo non sufficiente a spaventare investitori e banchieri centrali.

 

L’ineluttabilità di una fase meno propizia per gli investimenti obbligazionari (penalizzati da aumenti dei rendimenti, legati al livello dell’inflazione) suggeriva prudenza ma i mercati azionari avevano pur sempre dalla loro parte una crescita degli utili futuri ben delineata, grazie anche agli enormi piani di investimento varati da tutti i principali Paesi (Stati Uniti ed Europa, con il NextGenEu da 800 miliardi di euro, in primis).

 

Poi è arrivata, inattesa, la guerra scatenata dalla Russia che sta producendo onde d’urto sull’economia mondiale ben superiori a quanto si poteva immaginare.

 

Il castello costruito dopo la prima ondata di Covid, nel 2020, si è così scoperto estremamente fragile ed a farne le spese sono stati anche i mercati azionari.

 

Le valutazioni delle società quotate erano in qualche caso diventate troppo care ma, più in generale, a creare scompiglio sono stati l’aumento dei rendimenti degli altri investimenti (quelli obbligazionari) e il ridimensionamento delle prospettive di crescita.

 

Si tratta dei fattori che tipicamente accompagnano un mercato ribassista: la prima parte della discesa riporta le valutazioni su livelli più in linea con il loro passato e la seconda, e spesso più violenta, è frutto della maggiore attrattività delle obbligazioni e della riduzione da parte degli analisti delle stime sugli utili futuri.

 

Possiamo dire che il primo tempo è già ben avanzato e non ci sono, dopo gli ultimi cali, più grandi differenze tra le attuali valutazioni e la loro media storica.

 

Quello che potrebbe ancora danneggiare i listini è la presa di coscienza che le attuali previsioni sui risultati aziendali sono ancora lontane dall’incorporare un forte rallentamento economico o, peggio, una recessione.

 

Nella fase iniziale, infatti, le aziende riescono a salvaguardare i loro profitti grazie all’economia ancora in progresso. L’aumento dei costi di produzione (materie prime e salari) inizia poi a mettere a rischio il conto economico e i produttori iniziano a ritoccare al rialzo i propri listini prezzi.

 

Quest’ultimo è il momento più delicato, dove le pressioni inflazionistiche si allargano e non sono più limitate ai settori legati ai consumi energetici, come i carburanti e l’elettricità, e diventano perciò più difficili da sconfiggere.

 

Tutto ciò conduce inevitabilmente a un raffreddamento della crescita mettendo a rischio i margini di profitto aziendali (peraltro vicini ai loro massimi storici) e innescando le revisioni al ribasso degli utili.

 

A complicare ulteriormente le cose ci sono le banche centrali che si trovano ad inseguire e a cercare di riportare nella lampada il genio dell’inflazione con il solo strumento a loro disposizione: l’aumento dei tassi di interesse.

 

In fondo non esiste modo migliore per fare scendere i prezzi di beni e servizi (rallentando l’inflazione) che ridurne il loro consumo, anche tramite l’aumento del costo da sostenere (il tasso da pagare) per finanziare il loro acquisto.

 

A rischiare di più sono i Paesi europei, dove la crescita era già in affanno (a differenza degli Stati Uniti) e l’inflazione galoppante avvicina i rischi di recessione, e tra questi quelli più indebitati, costretti a finanziarsi ad un costo più elevato in quanto ritenuti meno solvibili dai creditori.

 

Assistiamo perciò ad una salita dello “spread” (il maggior prezzo da pagare rispetto al Paese più virtuoso e solido in Europa: la Germania) del nostro Paese che si riflette negativamente sul costo del denaro (con possibili contraccolpi sul mercato immobiliare, gravato da mutui più cari).

L’equilibrio, tra valutazioni, stime degli analisti, livello dei tassi di interesse (finalmente al di sopra dello zero ma ancora ben al di sotto dell’inflazione) verrà prima o poi raggiunto ma il tragitto per arrivarci sarà sicuramente accidentato.

 

Non sono certamente da escludere avvenimenti che possano rendere meno dolorose le giornate degli investitori: la Cina sta riaprendo le proprie città e potrebbe tornare presto a correre mentre il conflitto in Ucraina prima o poi si placherà e si inizierà a parlare della sua ricostruzione (un business molto ambito sul quale si stanno già scatenando molte manifestazioni di interesse).

 

Questo potrebbe ricondurre il tutto, alla fine, ad un Grande Rallentamento che finirebbe per essere solo un lontano parente della stagflazione degli anni Settanta e della Grande Recessione del 2007-2008.

 

Rimane comunque molto arduo prevedere gli effetti sull’andamento futuro dei mercati finanziari che sono spesso il frutto di reazioni emotive. Come ebbe a dire Isaac Newton, travolto dal crollo della South Sea Company nella quale aveva investito: “posso calcolare il moto dei corpi celesti ma non la follia degli uomini”.

 

Laurea in Terapia occupazionale: a Moncrivello aperte le iscrizioni al test

Informazione promozionale

UNIVERSITA’ CATTOLICA – CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA “A. GEMELLI” – A.A. 2022/23

Aperte le iscrizioni al test per accedere al Corso di Laurea in Terapia Occupazionale presso la sede di Moncrivello (VC)

 

Università Cattolica del Sacro Cuore – Corso di Laurea in Terapia Occupazionale/Ergoterapia presso il Centro di Riabilitazione “Mons. Novarese” a Moncrivello (VC): sono aperte le iscrizioni!

Test di ammissione: mercoledì 7 settembre 2022 presso l’Aula Magna del Centro di Riabilitazione “Mons. Novarese” a Moncrivello (VC).

Per partecipare al test di ammissione: consultare il Bando di Concorso per l’a.a. 2022/23 dal sito www.trompone.it.

Iniziativa Open day: utile per visitare la sede universitaria e approfondire la conoscenza della figura del Terapista Occupazionale ed il suo operato.


Per ulteriori informazioni circa le modalità di iscrizione è possibile rivolgersi presso la Segreteria studenti
del Centro di Riabilitazione al numero 0161/426.356 – 647, via e-mail a formazione@trompone.it o consultando il sito www.trompone.it.

A.I.P.S. ricorda Fiorenzo Alfieri con un premio all’assessora Purchia

 

La seconda edizione Premio Aips Fiorenzo Alfieri va all’assessora alla Cultura, Rosanna Purchia. La premiazione è avvenuta in Sala delle colonne a Palazzo Civico, alla presenza di Angelo Catanzaro, presidente dell’associazione italiana paralisi spastica onlus e consigliere comunale, Enrica Baricco, presidente di Casaoz e prima prima vincitrice del Premio dedicato all’ex assessore alla cultura di Torino e presidente onorario dell’associazione Aips, scomparso nel dicembre del 2021. Presenti inoltre Marzia Scarteddu, direttrice artistica dell’associazione, l’attore Dino Mascia, e Francesco La Montagna, il nuovo presidente designato dell’Aips dopo le dimissioni di Angelo Catanzaro a seguito della sua elezione in Sala Rossa.

«E’ il più importante riconoscimento ricevuto fino a ora – ha detto l’assessora Purchia -; ho avuto l’onore, la fortuna e la gioia di conoscere Fiorenzo Alfieri nel 2006 in occasione delle Olimpiadi, è stato un faro, e da allora non l’ho mai perso, ci siamo confrontati fino a pochi giorni prima della sua scomparsa. Abbiamo cominciato il nostro lavoro sulle periferia – ha sottolineato l’assessora -, dando voce e gambe per camminare alle associazioni del territorio, stiamo costruendo un percorso importantissimo contro le discriminazioni attraverso la cultura, l’arte, il teatro e la musica. Ma anche contro le barriere fisiche: il sindaco Lo Russo ha finalizzato i fondi del Pnrr a un grande lavoro sulle biblioteche per trasformarle in luoghi di vita. L’obiettivo è rendere questi luoghi accessibili a tutti e inclusivi».

«Sono felice di assegnare questo importante premio all’assessora Purchia, perché sin dal suo insediamento ha dimostrato particolarmente attenzione al tema della cultura accessibile – ha dichiarato Catanzaro -. Sono sicuro che Fiorenzo Alfieri apprezzerebbe molto l’operato di Purchia». 

La cultura della prevenzione

In occasione del 22 aprile – Giornata Nazionale della Salute della Donna, la Prof.ssa Chiara
Benedetto, Direttore della Ginecologia e Ostetricia Universitaria 1 dell’Ospedale Sant’Anna di
Torino e Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna, ha parlato dell’importanza della
“ Cultura della prevenzione nel percorso di vita della Donna “ come strumento di salute individuale
e sociale.
“ La prevenzione è un percorso che dovrebbe iniziare prima della nascita attraverso le misure
adottate dai futuri genitori in previsione del concepimento e durante la gravidanza perchè il rischio
di sviluppare in età adulta alcune malattie non trasmissibili come ad esempio l’ipertensione,
l’obesità, il diabete mellito, l’infarto miocardico e l’ictus può essere influenzato dallo stato di salute
della mamma e dell’ambiente intrauterine nel corso della gravidanza.
A partire dall’infanzia e dall’adolescenza bisogna imparare ad adottare stili di vita corretti per ridurre
il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, metaboliche e neoplastiche. La donna deve stare
particolarmente attenta perchè è più suscettibile dell’uomo ai danni indotti da fumo, eccessivo
consumo di alcolici, sedentarietà e intolleranza al glucosio. La prima adolescenza è il periodo per
iniziare a prevenire anche le gravidanze indesiderate e le malattie sessualmente trasmissibili. Per
ottenere la massima protezione su entrambi i fronti si consiglia di associare metodi contraccettivi di
barriera ( preservativo ) a metodi ormonali.
Non bisogna dimenticare di sfruttare l’opportunità offerta dalla vaccinazione contro il
papillomavirus che protegge da molti tipi di tumori, ad esempio al collo dell’utero,della vagina,
dell’ano e del cavo orale.
Durante il periodo fertile, se si è in cerca di una gravidanza, si consiglia
una consulenza ginecologica preconcezionale , assumendo anche acido folico a partire almeno da
un mese prima del concepimento. In età adulta prevenzione significa anche fare una visita
ginecologica annuale, controllare regolarmente peso e pressione, e aderire ai programmi di
screening per i tumori al collo dell’utero e della mammella. “
“ Dopo la menopausa – continua Chiara Benedetto – la principale causa di morte nella donna in
Italia è ancora l’infarto del miocardio ma la terapia ormonale sostitutiva può dimezzare il rischio di
questa patologia. Per ottenere i massimi benefici preventivi nei confronti anche di osteoporosi,
malattie cardiovascolari e neurodegenerative la terapia deve essere iniziata il prima possibile dopo
la comparsa dei sintomi menopausali . In questo periodo è importante anche continuare ad evitare il
fumo e l’eccessivo consumo di alcolici, a seguire una dieta con adeguato introito di calcio e
vitamina D e fare attività fisica . Infine è bene sottolineare che durante tutto il percorso della vita la
cultura può essere considerata una ulteriore risorsa per migliorare la salute perchè è dimostrato che
le persone che più frequentemente partecipano ad attività culturali ( musica, cinema, teatro, musei,
letture…) vivono più a lungo e hanno un rischio ridotto di sviluppare demenza.
Per questo motivo la Fondazione Medicina a Misura di Donna ha intrapreso un progetto articolato
su “ Cultura e Salute “ che inizia dal Passaporto Culturale per i nuovi nati e si completa con una
serie di azioni artistiche per l’umanizzazione della cura e dei suoi luoghi, tra cui le Vitamine
musicali e in particolare le Vitamine Jazz, musiche dal vivo che accompagnano la chemioterapia e
danno il benvenuto alle mamme e ai loro bambini .Il progetto delle Vitamine Jazz, di cui è ideatore
e organizzatore Raimondo Cesa, non si è fermato durante la pandemia, anzi ! Le Vitamine sono
diventate “ virtuali “, raccogliendo l’adesione di sempre più numerose stelle del jazz nazionali ed
internazionali , fino ad arrivare al record attuale di ben 300 concerti ! “

Helen Alterio

La finale del Trofeo Coni Piemonte di baseball a 5

Si è svolta nel Parco Alcide De Gasperi di Settimo Torinese la finale del Trofeo Coni Piemonte di baseball a 5, dove si sono confrontare le formazioni 2012-2013 del Porta Mortara Novara e de La Loggia (Torino).
La disciplina in constante ascesa sulla quale la Federazione Italiana Baseball Softball punta per la diffusione dello sport del batti e corri e che ha visto giocatori, allenatori, appassionati e curiosi trascorrere un pomeriggio diverso dove al centro c’è stato il puro e sano divertimento.
Nello svolgimento dell’incontro ogni squadra ha schierato 5 dei 7 atleti convocati, la formula del Trofeo Coni di baseball 5 prevede la contemporanea presenza in campo di 4 ragazze ed 1 ragazzo e disputare la finale sull’estensione di 3 partite su 5, per la durata di 30 minuti ciascuna.
 
Al termine degli incontri la vittoria per 3-0 (14-2, 8-0, 15-2) è andata al Porta Mortara Novara, che accede così alla fase Nazionale del Trofeo Coni che si svolgerà dal 29 settembre al 2 ottobre, in Valdichiana Senese in Toscana, ma i complimenti vanno estesi a La Loggia che si è presentata a Settimo Torinese con 7 ragazze e non sfruttando così nessun apporto maschile.
 
Per la fattiva collaborazione e la buona riuscita dell’evento si ringraziano: il presidente Patrizia Sciarilli ed il vice Michele Brossa del BC Settimo, il Comune di Settimo Torinese nella persona dell’assessore allo sport Daniele Volpatto e Chiara Gaiola assessore alla promozione della Città e Associazioni culturali, partecipazione e politiche giovanili, Rocco Di Miceli nella veste di arbitro, gli allenatori Dorina Boscolo e Luca Saiu de La Loggia, Lorena Cerami e Giuseppe Cerami del Porta Mortara Novara. In rappresentanza del Comitato Regionale FIBS Piemonte era presente alla manifestazione il consigliere Isabella Dalbesio.
 
La stagione del baseball 5 della FIBS Piemonte prosegue e punta dritto verso i try-out di Aosta del 29 giugno e di Novara data da stabilire nel mese di luglio, propedeutici alla composizione della Nazionale Italiana U17 che parteciperà dal 16 al 19 novembre all’Europeo in programma a Sofia (Bulgaria).

L’Umanesimo digitale fa rotta per Itaca. Il 15 giugno a Torino

Intelligenza Artificiale, metaverso, ologrammi, realtà aumentata incontrano arte e creatività con il sostegno del Museo del Cinema ed il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.

Professori universitari ed esperti si incontreranno  Mercoledì 15 giugno alle ore 16.00 presso la sala tre del Cinema Massimo di Torino, per fare il punto sul viaggio verso Itaca.

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L’Umanesimo digitale fa rotta per Itaca. Il 15 giugno a Torino

Magliano: «Disagio psichico tra i giovanissimi, ora è vera epidemia»

L’Ospedale Regina Margherita di Torino lancia l’allarme: liste d’attesa infinite, posti letto gravemente insufficienti per numero. Ma la Giunta Regionale ignora il tema: la mia interpellanza che chiede soluzioni attende da 177 giorni di essere portata in Aula e discussa.

Parlando di salute mentale, la parola “epidemia” non è più un’iperbole: è ormai a tutti gli effetti il termine più corretto per indicare la realtà dei fatti. I dati parlano da sé: i casi di disagio psichico risultano raddoppiati tra i giovanissimi rispetto all’era pre-Covid. È l’Ospedale Regina Margherita di Torino a lanciare l’allarme. Questa Giunta, ora ascolti: non sono soltanto i Consiglieri di Minoranza e i giornali a denunciare il problema, ma le stesse strutture della Sanità regionale. Di fronte all’emergenza – aumentano in maniera drammatica i casi di disturbi alimentari (i ricoveri crescono del 30%, del 67% i nuovi casi), ansia, panico, depressione e atti anche gravi di autolesionismo – chiediamo più posti letto e adeguate risorse economiche. Prima di tutto, pretendiamo l’attenzione della Giunta: la nostra interpellanza sul tema del Reparto di Neuropsichiatria Infantile (presso il quale i ricoveri sono aumentati del 200% dal 2019) dell’Ospedale Regina Margherita di Torino attende di essere discussa dal 15 dicembre scorso: 177 giorni d’attesa per un tema così urgente ci paiono francamente troppi. Attualmente al Reparto NPI del Regina Margherita sono occupati 38 posti letto, tanto che sono stati “presi in prestito” diversi posti letto della Pediatria. Gravissima anche la situazione delle liste d’attesa: due mesi per una visita in teoria urgente, dodici per l’inizio di un percorso di psicoterapia. Questo è un campo nel quale la tempestività degli interventi è fondamentale: sono tempistiche inaccettabili.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.