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L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Bonnie Garmus “Lezioni di chimica” -Rizzoli- euro 19,00
Bonnie Garmus è una splendida ed elegante signora 65enne originaria di Seattle, vissuta in Svizzera, Colombia e Londra. Ha lavorato come direttrice creativa e copywriter, è un’esperta di tecnologia e medicina, e questo suo libro di esordio è stato conteso dagli editori di mezzo mondo. Un successo planetario che diventerà anche una serie televisiva interpretata da Brie Larson nei panni della protagonista Elizabeth Zott.
Eroina a cui ci si affezione in un istante: bella, tosta, intelligente, resistente e magnetica oltre ogni dire, invischiata nei limiti stingenti della società fortemente maschilista degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Troppo intraprendente, forte e moderna, per l’epoca in cui vive; ma il suo non cedere mai ai compromessi risulterà vincente ed è un modello a cui ispirarsi. Sfondo del romanzo è la California, dove si muove Elizabeth donna multiforme: scienziata, chimica anticonformista, compagna di vita pressoché perfetta, madre single, cuoca, star televisiva.
Ha 30 anni, una forza d’animo inarrestabile, una figlia precoce e adorabile, un cane geniale che comprende il linguaggio degli umani. Soprattutto ha intelligenza e tenacia da vendere.
Elizabeth sa veleggiare tra i marosi della vita, dribblare gli sgambetti degli invidiosi e ha la sorprendente capacità di cambiare vita. Lo fa conquistando un successo oltre le più rosee previsioni. La conosciamo quando nel 1952 è una giovane chimica promettente, la cui strada per il dottorato è stata intralciata dalle molestie subite dal suo relatore, e ogni denuncia è stata vana.
Cacciata ingiustamente dall’Università in cui imperava la baronia del suo violentatore, Elizabeth trova lavoro come tecnico di laboratorio all’Hastings Research Insitute californiano, dove vige un maschilismo soffocante. Il suo talento viene sabotato e non riconosciuto dai colleghi. L’unico che capisce il suo valore è Calvin Evans: scienziato, genio della chimica in odore di Nobel e fiore all’occhiello dell’Istituto. Tra i due nasce un amore puro e disinteressato, condividono la stessa passione per il lavoro e il canottaggio. Peccato che il destino non abbia in scaletta l’happy end per loro due.
Elizabeth si ritrova incinta e senza lavoro. Situazione a dir poco disperata, ma non per lei che è di acciaio.
Bella da togliere il fiato, quasi per caso, la sua strada incrocia quella di Walter Pine, produttore televisivo che le affida un programma che è una scommessa per risollevare le sorti della rete. E’ così che Elizabeth si ritrova a creare e condurre la trasmissione “Cena alle sei” e lo fa a modo suo. Mica si limita alle ricette; lei ha una formula unica e vincente perché trasforma ogni puntata anche in una sorta di lezione di chimica.
Applica la scienza alimentare alla gastronomia e rivoluziona le disastrose abitudini alimentari degli americani. Lo fa con rigore e innata maestria; dispensa anche pillole di educazione invitando ad ogni fine puntata i bambini ad aiutare le madri ed apparecchiare la tavola.

La sua formula dapprima spariglia le carte, poi diventa super vincente. Anche perché lei non tratta le casalinghe come dimesse donnine relegate a grembiule, mestolo e cucina; parla loro in modo divulgativo spiegando caratteristiche, pregi ed effetti di ogni ingrediente.
Di più, anche davanti alle telecamere e al paese dice sempre e solo quello che pensa, incoraggia le donne a stimarsi maggiormente e a farsi valere. Insomma insieme a ricette salutari finisce anche per spingere l’universo femminile a una maggiore consapevolezza di diritti e libertà. E il programma si trasforma in un successo che travalica i confini della California.
Ma il grande sogno che Elizabeth aveva dovuto chiudere nel cassetto -perché glielo avevano rubato e infranto- rimane lo spigolo duro che le impedisce di essere davvero appagata e felice…..

 

Lorenza Pieri “Erosione” -edizioni e/o- euro 16,00
Immaginate di aver venduto l’amata casa delle vostre vacanze e di dover riempire uno scatolone con quello a cui più tenete di quel luogo; un’operazione nostalgica e a tratti dolente che scatena sicuramente ricordi ed emozioni di un certo peso.
E’ questo il climax dell’ultimo romanzo di Lorenza Pieri; giornalista, scrittrice, traduttrice, con esperienza quindicinale nell’editoria. E’ nata a Ravenna nel 1973, ma ha vissuto in più luoghi: da Parigi a Roma a Washington ed è naturalizzata americana.
E’ proprio negli States che ambienta questa storia. A Chesapeake Bay, in Virginia, sulla costa atlantica, nella casa sul promontorio, la villa di Cape Charles, luogo di vacanze della famiglia dei tre fratelli Anna, Geoff e Bruno, che sono stati costretti a venderla per salvarla dall’erosione del mare e dall’abbandono.
L’erosione non è solo quella del tempo che passa e della natura che incalza, ma anche quella altrettanto subdola e devastante della memoria; la loro madre vedova è ormai preda dell’Alzheimer, relegata su una sedia a rotelle e sta per essere ricoverata in una struttura adeguata.
I figli hanno venduto la casa ed ora si ritrovano a dirle addio. Su idea di Anna si sono dati appuntamento nella magione dove ognuno ha a disposizione una scatola in cui riporre qualche oggetto ricordo, legame con gli anni passati; stesso rito che aveva segnato le loro vacanze di ragazzini quando la madre chiedeva di raccogliere quello che sarebbe loro servito.
Ed ecco la suddivisione del romanzo in 3 capitoli, uno per ogni figlio, con quello che sceglie e i ricordi che ne scaturiscono.
E’ anche l’occasione di una saga familiare ricostruita attraverso le memorie dei protagonisti.
Anna, la figlia di mezzo, è quella più legata alla villa, la più emotiva e ancora culla il ricordo del nonno Joe.
Ricostruiamo così la storia di tre generazioni di immigrati siciliani, il cui capostipite è stato l’anaffettivo Giovanni Amenta, (detto Joe) arrivato a Baltimora. Ripercorriamo la storia della nuora Margaret rimasta presto vedova e con 3 bimbi da crescere.

Bruno, il maggiore che ha sempre sentito la responsabilità della primogenitura, diventato avvocato di successo; Geoff il piccolo di casa, viziato dalla madre, ma non per questo il più felice.
Ognuno di loro, a modo suo, sceglie ricordi e ai ricordi torna; soprattutto all’educazione materna, tendenzialmente fredda e punitiva, che aveva inciso sulle loro vite.
Bruno ricorda le punizioni subite, Anna che si era sempre sentita poco accettata, e Geoff è l’unico consapevole di essere stato amato da Margaret.

Un affascinante viaggio interiore nei pensieri, nei ricordi e nelle emozioni dei protagonisti che non lascia indifferenti.

 

Margaret Kennedy “La ninfa costante” -Fazi Editore- euro 18,50

Margaret Kennedy è una delle scrittrici inglesi più importanti del Novecento, nata a Londra nel 1896 e morta nel 1967; esordì come storica di spessore e si dedicò anche alla narrativa. Questo romanzo è considerato il suo capolavoro. Fu pubblicato la prima volta nel 1924 e riscosse un enorme successo, tanto che fu trasposto anche in film per cinema e televisione, e testo teatrale. Poi cadde nel dimenticatoio, ma scoprirete che, pur essendo un classico della letteratura inglese, si legge piacevolmente anche oggi.
“La ninfa costante” racconta della famiglia fuori dagli schemi e bohemienne dei Sanger, detta anche “il circo Sanger”; a partire dal capofamiglia Albert, compositore famoso in Europa ed apprezzato in patria solo dopo la sua morte. Una famiglia in cui la musica aveva un posto d’onore.
Il circo era abitato da 7 figli. I primi, Carol e Kate, nati dalla prima moglie di Albert, Vera Brady, stroncata dalla malattia.
Poi ha sposato una sua giovane allieva, la gentildonna Evely Churchill, con 20 anni meno di lui, gli ha dato 4 figli -Antonia, Teresa, Pauline e Sebastian- prima di abbandonare anche lei questo mondo.
Il suo posto viene preso dalla terza consorte, Linda Cowland, che metterà al mondo Suzanne.

Una famiglia di artisti girovaghi, che non hanno frequentato alcuna scuola e sono cresciuti alla stato brado, senza regole, ma dotati di genialità in abbondanza e cresciuti con una solida educazione musicale impartita dal padre e respirata fin da piccolissimi, cresciuti nei teatri delle maggiori città europee e in mezzo agli artisti. I ragazzi erano stati sempre spronati da Albert a dare ampio e libero sfogo alla loro creatività, spinti a sperimentare varie forme di arte.

Vivono in uno spartano cottage sulle Alpi austriache che è una sorta di porto di mare sempre aperto agli ospiti, artisti e musicisti di ogni dove. A casa Sanger trovano libero sfogo alle loro passioni. Tra loro c’è anche l’amico di Albert, Lewis Dodd di cui si innamora la giovane Tessa appena quattordicenne, romantica e piena di aspettative.
Le cose però precipitano quando Albert muore improvvisamente lasciando solo una montagna di debiti e una prole allo sbando.
In loro soccorso arriva la cugina Florence Churchill, ben contenta di evadere dalla vita claustrofobica e super controllata che conduce. Si innamora subito del luogo e prende a cuore i 7 orfani; soprattutto inizia a respirare ventate di libertà e spensieratezza insperate. Troverà anche l’amore e finirà per sposare proprio Lewis Dodd, e poi altro aspetta i lettori…..

 

Elena Medel “Le meraviglie” -Einaudi- euro 18,50

Nelle nostre vite quanto contano famiglia e denaro? Cosa accade quando una madre rinuncia a crescere una figlia? E quando una figlia rifiuta di prendersi cura della madre? Questo romanzo della spagnola Elena Medel mette a fuoco queste tematiche e si interroga su come saremmo diversi se fossimo nati in altri tempi e luoghi, in altri corpi e famiglie. Argomenti belli tosti che lei sviluppa intorno a due donne – Maria e Alicia- legate dalla genetica senza saperlo, sullo sfondo di Madrid dove entrambe cercano un nuovo futuro. Maria alla fine degli anni Sessanta è una ragazza madre, sedotta e sfruttata, che non riconosce la figlia e la lascia alla sua famiglia nella città del sud in cui vive. Si trasferisce a Madrid in cerca di lavoro e si arrabatta tra lavori umili, al servizio dei ricchi, senza mai possibilità di riscatto. E’ una donna semplice, gentile, dotata di grande pazienza e poco esigente. Più di trent’anni dopo Alicia viene al mondo in una famiglia ricca, figlia di un imprenditore di successo, e questa agiata partenza sembra promettere un luminoso futuro. Non sarà così, perché il suo mondo crolla alla morte del padre che si è impiccato per sfuggire all’onta del fallimento. Una ferita profondissima che si insinua in modo indelebile nell’anima della ragazza.. Maria e Alicia sono nonna e nipote anche se non si conoscono, le loro strade si incroceranno solo per poco; mentre le loro vite si riecheggiano a vicenda nei tratti che le uniscono; come la rinuncia all’ambizione, lo sfinimento per i lavori umili con cui si sostentano ed altro che scoprirete leggendo

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