ilTorinese

Siccità, le richieste del Piemonte al Governo: realizzare invasi per fronteggiare l’emergenza

Oggi pomeriggio la Conferenza delle Regioni incontra Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile. E all’incontro Regione Piemonte porterà sul tavolo richieste precise per fronteggiare, sia nell’immediato che nella prospettiva del medio – lungo periodo, la grave emergenza idrica che sta colpendo in modo particolare il territorio regionale.

Chiederemo al Governo, sottolinea il Presidente della Regione Alberto Cirio insieme all’Assessore all’Ambiente, Matteo Marnati coordinatore delle attività del tavolo permanente del Piemonte per l’emergenza idrica, che si intervenga, nell’immediato, per trovare le migliori soluzioni possibili per poter dare subito sostegno all’agricoltura in un momento in cui le colture sono in una fase cruciale. L’acqua così come le misure straordinarie – sottolineano – servono ora.

Stiamo già lavorando da mesi, aggiungono ancora insieme all’Assessore alla Difesa del Suolo, ad una pianificazione di medio periodo che ci consenta la realizzazione di piccoli invasi in grado di poter rilasciare acqua in casi di emergenza come quello che stiamo attraversando, ma anche di mitigare le esondazioni nei periodi storicamente più soggetti ad alluvioni.
Gli ultimi eventi impongono di accelerare questa pianificazione e per tale motivo chiederemo che a questi specifici progetti e in generale a queste infrastrutture – in Italia ci sono 1000 richieste – vengano destinate ingenti risorse, a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, fino a 4 miliardi di euro (attualmente sono destinati 400 milioni).

Peter Russell, la vita dell’ultimo dei “grandi poeti moderni”

Più di cent’anni fa, il 16 settembre del 1921, nasceva a Bristol, nell’Inghilterra sud-occidentale, Peter Russell, uno dei più grandi poeti del secolo scorso.

Tra i maggiori letterati inglesi della seconda metà del  ventesimo secolo, grande esperto e conoscitore di Dante, candidato al Premio Nobel per la Letteratura alla fine degli anni ’90, riconosciuto dalla critica letteraria ufficiale come “ultimo dei grandi poeti moderni”, Russell  – decisamente influenzato dalla poetica di Yeats e grande amico di Thomas Stearns Eliot e Ezra Pound – fu tra i primi a curare le traduzioni in inglese di Mandel’štam, Pasternak e Jorge Luis Borges. E’ a lui che è stata dedicato l’imponente  volume Peter Russell Vita e Poesia, a cura di Wilma Minotti Cerini ( Edizioni Il Foglio, Piombino, 2021). Un’opera di oltre ottocento pagine, curato dalla poetessa e scrittrice nata a Milano e oggi residente a Pallanza sul lago Maggiore, che raccoglie poesie di Russell, recensioni di vari critici e poeti sull’opera del poeta inglese. Un libro molto utile per conoscere uno dei principali protagonisti della scena culturale inglese degli anni ’50 ( Russell aveva fondato a Londra la rivista Nine, alla quale collaborarono le maggiori personalità letterarie dell’epoca) che scelse poi di girare il mondo. E’ in quel periodo che Peter Russell conobbe a Firenze, frequentando il celebre Caffè Letterario “Le Giubbe Rosse”, Montale, Quasimodo, Landolfi, Ungaretti, con i quali strinse un particolare sodalizio culturale e personale, tant’è che ospitò successivamente e a lungo nella sua casa londinese Salvatore Quasimodo. Dopo una serie di vicissitudini personali e un breve soggiorno a Berlino, nel 1964 si trasferì a Venezia per restare accanto a Pound fino alla morte di quest’ultimo avvenuta nella città della Serenissima il 1 novembre 1972.  Negli anni settanta fu poeta-residente alla Purdue University negli Stati Uniti e all’University of Vìctoria, British Columbia, in Canada. Dal 1977 al 1979 insegnò filosofia occidentale e orientale all’Accademia Imperiale di Filosofia a Teheran. Dopo l’avvento della rivoluzione khomeinista lasciò l’Iran e tornò a Venezia, dove rimase fino al 1983, per poi trasferirsi definitivamente in Toscana, al confine tra il Valdarno fiorentino e quello aretino. A Pian di Scò, in un vecchio mulino, “La Turbina”, divenuto la sua casa-biblioteca, visse e lavorò fino al gennaio del 2002 quando, poco prima di morire, donò tutto il suo patrimonio librario e documentaristico al comune toscano. Russell vantava un numero incredibile di estimatori in tutto il mondo e con molti di loro, dai più raffinati  intellettuali alle persone più comuni avviò e mantenne una fitta corrispondenza, scrivendo instancabilmente, con pazienza e  dedizione soprattutto negli ultimi vent’anni della sua vita confrontandosi, discutendo, suggerendo e accogliendo consigli. Soprattutto si soffermò nell’analisi del suo manifesto poetico, cifra assolutamente originale di questo intellettuale irregolare, innamorato  delle sue idee su poesia, bellezza e libertà. A compendio della monumentale opera curata da Wilma Minotti Cerini va citato anche il volume Epistolari e memorie con Irwin Peter Russell (Venilia Editrice,2021) che raccoglie le corrispondenze dell’autrice con il poeta inglese, impreziosite dalle immagini e dal commento del famoso fotografo  Roberto Salbitani e dal ricordo della figlia Sara Russell.

Marco Travaglini

Al MAO  le suggestive “Rose Mandala” della performer americana Chrysanne Stathacos

“Blowing roses”

Da mercoledì 22 a venerdì 24 giugno

Per tre giorni al “MAO” di Torino, ci si potrà immergere nella mistica atmosfera creata attraverso la realizzazione di un “mandala” di specchi e rose ( nella tradizione religiosa buddista e induista, la rappresentazione simbolica del cosmo ), installazione performativa di Chrysanne Stathacos, artista multidisciplinare, nativa di Buffalo (NY), ma da tempo attiva e residente in Grecia (Atene) e Canada (Toronto). Attiva in più campi, dalla stampa al tessile, dalla performance all’arte concettuale, l’artista incentra il suo percorso artistico su tematiche di assoluta attualità, sempre affrontate con grande e personale impegno, da quelle legate alle rivendicazioni femministe, al sociale nel suo più ampio significato, fino alla condivisione di motivi legati alla mitologia greca piuttosto che alla spiritualità orientale e al buddhismo tibetano. E proprio in quest’ultimo scenario creativo va inserita l’installazione della serie “Rose Mandala” per cui l’artista è stata invitata al “MAO-Museo d’Arte Orientale” di Torino, nell’ambito della mostra “Il Grande Vuoto” (attualmente in corso al Museo di via San Domenico) e del progetto #MAOTempoPresente. La performance di Chrysanne Stathacos si svolgerà nel “Salone Mazzonis” del “MAO” nell’arco di tre giorni, dal mercoledì al venerdì 24 giugno prossimi. Dice la stessa artista: “Creerò un’opera dalla mia serie Rose Mandala, ‘Blowing Roses’. Le installazioni Rose Mandala si basano su strutture circolari storiche che hanno lo scopo di creare un’opera che cambia nel tempo. Questi lavori sono realizzati strappando dozzine di rose – petalo per petalo –  che vanno a circondare specchi colorati di grandi dimensioni. I sensi dello spettatore sono investiti da ondate di profumo di rose che abitano lo spazio dell’opera”. “I mandala – prosegue – vengono lasciati seccare mentre i petali si riducono a un quarto della loro dimensione originale. Alla fine, il mandala viene smantellato in una rappresentazione finale. I Rose Mandalas vengono gettati, raccolti e dispersi nel vento o spazzati via dal respiro umano, mio e del pubblico. Queste installazioni/performance riflettono l’effimero processo di cambiamento, età, decadenza e vuoto”.

Orbene, mercoledì 22 ( per tutto il giorno) e giovedì 23 giugno (nel corso della mattinata), il pubblico è invitato ad assistere alla creazione del “mandala”, mentre venerdì 24 giugnoalle 16,30, nel corso di una cerimonia rituale sempre aperta al pubblico, Chrysanne Stathacos distruggerà l’opera, soffiando nel vento i petali di rosa ormai secchi, a simboleggiare l’impermanenza (anitya in sanscrito) del mondo materiale. “Per me i ‘Rose Mandala’, evocativamente creati da Chrysanne Stathacos– afferma Jetsnma Tenzin Palmo, fra le più eminenti maestre buddhiste occidentali – simboleggiano il graduale dispiegamento del nostro innato potenziale spirituale. Al contrario, questi mandala ci ricordano l’impermanenza intrinseca anche del bello”.

L’accesso alla performance è incluso nel biglietto d’ingresso alla mostra “Il Grande Vuoto” e nel biglietto d’accesso alle collezioni permanenti. Non è necessaria la prenotazione. In occasione dell’evento di venerdì 24 giugno, i “Servizi Educativi” del Museo propongono l’attività per famiglie “L’impermanenza del bello: Rose mandala”. In presenza dell’artista, si assisterà al gesto conclusivo della sua performance con il soffio che spazza via: il momento della distruzione del “mandala” di fiori. A seguire, in laboratorio i partecipanti potranno realizzare con i petali di rosa raccolti un piccolo “mandala” su un piatto di ecocarta.

Per l’evento conclusivo, il numero di posti é limitato. La prenotazione è dunque obbligatoria, allo 011/4436927 o maodidattica@fondazionetorinomusei.it

Costo: bambini euro 7adulti biglietto mostra (gratuito per possessori Abbonamento Musei).

Per ulteriori info“MAO-Museo d’Arte Orientale”, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436927 o www.maotorino.it

Gianni Milani

Controlli antispaccio in Barriera: identificate 70 persone

Personale del Commissariato Barriera Milano, coadiuvato dal Reparto Mobile di Torino e da pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”, ha svolto due servizi straordinari di controllo del territorio, in orario serale, nella giurisdizione di competenza. In particolare, è stata controllata la zona di corso Palermo, via Malone, via Sesia, Corso Giulio Cesare, il Parco Sempione, piazza Derna. Complessivamente, sono state identificate oltre 70 persone ed effettuate verifiche nei confronti di 5 esercizi pubblici, ove non sono state riscontrate irregolarità.

Nel corso dell’attività, i poliziotti del Comm.to hanno individuato un alloggio in uso a due cittadini nigeriani, di 28  e 27 anni, irregolari sul territorio nazionale: i due si sarebbero resi responsabili di spaccio di sostanza stupefacente. I poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato una quantità di marijuana di oltre 700 grammi, nonchè materiale vario utile al confezionamento della stessa.

Un terzo arresto, sempre per spaccio, ha riguardato un venticinquenne di nazionalità gabonese, che avrebbe ceduto, all’angolo fra via Malone e corso Palermo, una dose di marijuana a un altro cittadino straniero; a suo carico, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un pacchetto di nylon  contenente altri 12 grammi della stessa sostanza.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Esauriti in poche ore i 400 milioni del Fondo Impresa Femminile. 826 domande dal Piemonte su oltre 13mila 

Sara Origlia (Presidente Donne Impresa Confartigianato Piemonte): Occorre prevedere un rifinanziamento del Fondo e rivisitare le modalità con le quali erogare le risorse”

Sono durati poche ore i 400 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico a sostegno dello sviluppo e del consolidamento delle imprese femminili. Incentivi, quelli del “Fondo Impresa Femminile”, esauriti nell’arco di pochi click su una tastiera.

Secondo la rielaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, su dati Invitalia, il bando si è chiuso con 826 domande provenienti dal Piemonte su oltre 13mila totali. Dal Piemonte, hanno presentato domanda 324 attività con meno di 12 mesi di vita, mentre 502 sono state quelle con più esperienza lavorativa che hanno inoltrato la richiesta.

 

A livello nazionale, il Piemonte si classifica al settimo posto. Le Regioni che hanno inviato il maggior numero di richieste sono state la Lombardia (1.904 di cui 1.1176 da imprese già costituite), Lazio (1.707, di cui 978 da imprese già attive), Campania (1.277, di cui 684 da imprese già costituite) ed Emilia Romagna (1.071, di cui 625 da imprese già costituite).

“Pur avendo apprezzato l’impegno del Ministero per lo Sviluppo Economico nel sostenere, dopo tanti anni, le aziende al femminile, purtroppo sono l’esiguità dei fondi e la procedura del click day a deludere le aspettative delle imprenditrici – commenta Sara Origlia, Presidente Donne Impresa di Confartigianato Piemonte – ed è soprattutto la procedura per l’assegnazione delle risorse, che premia la velocità e chi ha una connessione più potente, a creare disparità nelle condizioni di accesso agli incentivi da parte dei potenziali richiedenti”.

“Ci chiediamo se sia davvero importante per le singole imprenditrici, e per lo sviluppo del Paese, fare un click un minuto prima delle altre? – rimarca la Origlia – è davvero questo l’elemento determinante per scegliere di premiare un progetto invece di un altro? Dobbiamo ancora ricorrere alle “lotterie”? Non dimentichiamo come le risorse stanziate erano molto ridotte rispetto alla domanda potenziale. Su questo dobbiamo ragionare e lavorare per fare meglio”.

Il Fondo impresa femminile è l’incentivo del Ministero dello Sviluppo Economico ideato per sostenere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. La dotazione finanziaria era stata messa a disposizione per sostenere le imprese femminili di qualsiasi dimensione, già costituite o di nuova costituzione, con sede in tutte le regioni italiane, e si rivolge a quattro tipologie di imprese: cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie, società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne, imprese individuali con titolare donna, lavoratrici autonome con partita IVA.

“Il forte interesse per le misure di sostegno all’imprenditoria femminile messe in campo dal Ministero dello Sviluppo economico – aggiunge Origlia – impone sia di prevedere un rifinanziamento del Fondo sia di rivisitare le modalità con le quali erogare le risorse. Riteniamo opportuno intervenire in modo strutturale per rendere gli incentivi permanenti almeno per i prossimi 5 anni”.

Secondo Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte “lo strumento di una sovvenzione una tantum non è la strada migliore da perseguire. Il sostegno alle imprese guidate da donne non può esaurirsi nello spazio di un click day e non va inteso come un’azione di inclusione sociale, di assistenza e di integrazione al reddito. Deve essere, invece, un pilastro della politica economica del Paese per rendere le donne realmente partecipi del processo di crescita competitiva dell’Italia”.

Secondo i dati forniti da Unioncamere, al 31/03/2022 le imprese femminili con sede in Piemonte sono 95.948, di cui 19.715 artigiane.

Le aziende in rosa rappresentano una fetta importante del tessuto imprenditoriale regionale, raggiungendo una quota di oltre il 22% delle imprese complessivamente registrate in Piemonte.

 

Auto si scontrano nel sottopasso: cinque feriti

Ieri sera per cause ancora all’esame della polizia locale due auto si sono scontrate nei pressi  del semaforo tra il sottopassaggio e via Oxilia a Novara, in corso Risorgimento. Nello scontro sono rimaste ferite cinque persone, ma nessuna in modo grave. Il traffico è rimasto bloccato per diverso tempo per permettere i soccorsi e i rilievi del caso.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Politecnico di Torino tra i migliori nella classifica di U-Multirank 2022

Politecnico di Torino tra i migliori nella classifica di U-Multirank 2022, il più grande database internazionale sulle università del mondo

U-Multirank, sviluppato con il supporto della Commissione Europea e Programma Erasmus, valuta ogni anno oltre 2.200 università: l’ateneo torinese si conferma eccellenza in knowldge transfer

 

Nella sua nona pubblicazione annuale, l’ U-Multirank , classifica avviata dalla Commissione Europea e cofinanziata dal Programma Erasmus, premia Politecnico di Torino, che si conferma tra i migliori in knowledge transfer.

Gli ultimi dati rilevati dalla ricerca U-Multirank non solo forniscono indicazioni sulle prestazioni nazionali delle università, ma, in quanto classifica globale multidimensionale, consentono di mettere in luce la diversità del settore dell’istruzione superiore su un palcoscenico mondiale.

In Italia le università con il maggior numero di punteggi più alti includono:

Università italiane con il maggior numero di migliori risultati in assoluto

Totale punteggi “A” 2022

Università Bocconi

15

Università Humanitas

14

Scuola IMT Alti Studi Lucca

13

Politecnico di Bari

12

Università IULM

12

Politecnico di Torino

12

La piattaforma di U-Multirank, il più grande database internazionale sulle università del mondo, consente infatti agli utenti di generare confronti interattivi multidimensionali su cinque dimensioni di performance: una valutazione ponderata dell’offerta formativa che consente agli utenti di orientarsi meglio nella scelta dell’università e che colloca gli istituti italiani in cima alle classifiche di determinate aree di eccellenza. Nell’ambito della Ricerca, ad esempio, il 72% delle università italiane ottiene una valutazione superiore alla media, mentre il 62% si posiziona molto bene per connessione e impegno verso il territorio, attività con valore educativo, culturale e di sviluppo sociale:

Le indagini più recenti, che coinvolgono in totale 82 università italiane, misurano le performance dei vari istituti su scala nazionale e globale: osservando da vicino le prestazioni degli atenei nazionali nella categoria Ricerca di U-Multirank, si può capire facilmente perché le italiane si trovano in vetta al ranking. Le seguenti misurazioni della capacità di Ricerca evidenziano le specifiche aree di forza delle università italiane:

Numero di posizioni Post-dottorato (93% di risultati ‘A’ o ‘B’ )
Tasso di citazione (85%)
Pubblicazioni più quotate (83%)
Pubblicazioni ad accesso aperto (79%)
Percentuale di autrici donne (79%)

Offrendo una classifica personalizzabile, gli studenti possono scegliere con maggiore consapevolezza cosa o dove studiare in base a ciò che è più importante per loro. A loro volta, le università possono utilizzare i dati di U-Multirank per valutare i propri punti di forza e di debolezza e trovare il modo di creare o rafforzare i propri piani strategici, compresi gli aspetti di cooperazione.

Il prof. Angelo D’Orsi a Torino

PER UNA COSTITUENTE DELLA SINISTRA
MERCOLEDÌ 22 GIUGNO ALLE 18 – Circolo Arci La Poderosa – Via Salerno 15a
 
Il prof. Angelo D’Orsi si confronterà con varie voci del mondo politico, culturale, associativo sulla sua proposta di COSTITUENTE DELLA SINISTRA.
 
Il tour per la “Rinascita della Sinistra” finalmente fa tappa a Torino, dove tutto ebbe inizio con la campagna elettorale del 2021 per le elezioni comunali.
Per poco non si riuscì ad entrare in Consiglio Comunale – dichiara il prof. D’Orsi – ma proprio dall’esperienza di quella pur onorevole sconfitta concepii il progetto di una rinascita della Sinistra. Da allora, quanta strada nei miei sandali!”.
E il percorso prosegue, anche davanti a difficoltà, dubbi, disillusioni. Proprio in queste ore dalla vicina Francia ci vengono, con il successo di Melenchon, segnali che dobbiamo cogliere.
A Torino, il 22 giugno, faremo il punto.
Grato fin d’ora – conclude Angelo D’Orsi – a chi vorrà essere presente.

VideotecaGAM presenta Jannis Kounellis

22 giugno – 13 novembre 2022 a cura di Elena Volpato

Prosegue il ciclo di esposizioni dedicate alla storia del video d’artista italiano tra anni Sessanta e Settanta. La mostra, sesto e ultimo appuntamento della collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia, si compone di tre diverse manifestazioni dell’immagine di Apollo che Kounellis mise in opera, tra il 1972 e il 1973, nascondendo il proprio volto dietro una maschera di gesso recante le fattezze del dio.

La prima, del 1972, ebbe luogo all’Attico di Roma. Ad essa, in quanto immagine di una soglia, è affidato l’inizio del percorso: in uno scatto di Claudio Abate, Kounellis appare a cavallo, all’interno di una sala. La testa dell’animale avanza verso l’osservatore, oltre la porta. È un’immagine attraversata da inquietudine e tensione per i molti tratti di ambiguità che ne emergono: un cavallo all’interno della sala di un palazzo, la classicità della maschera unita alla contemporaneità degli abiti del cavaliere, l’aprirsi della visione e il sovrapporsi della porta all’imponente presenza che inibisce il passaggio. Tuttavia, il più rimarcabile segno di contraddizione è dato dalla dimensione temporale dell’apparizione: da un lato c’è la vita animale, il respiro del cavallo, il calore e l’odore del suo corpo, la sua incapacità a restare immobile; dall’altro c’è il bianco assoluto del gesso, la fissità imperturbabile della maschera, la terribilità di uno sguardo vuoto, il silenzio solenne.

L’animale vive nell’ora, il dio si mostra nella continuità del suo essere. L’opera abita uno spazio indecidibile tra le due temporalità. Ricongiunge il divenire all’immutabile, il presente all’eterno e sovrappone la sua contemporaneità al passato dell’arte.

La seconda, del 1973, è una diversa fotografia scattata in occasione della performance di Kounellis presso la galleria La Salita di Roma. L’artista siede al centro dell’inquadratura con la maschera di Apollo sul volto. Davanti a lui, su un tavolo, sono disposti i frammenti di una scultura classica che appare come il corpo smembrato del dio. Sopra il torso sta appollaiato un corvo impagliato. Alla sinistra di Kounellis un suonatore di flauto esegue musiche di Mozart e alla sua destra c’è una finestra aperta. Anche in questa apparizione la tensione è creata dall’intreccio di opposti. La ieratica presenza del volto di Apollo si confronta con l’immagine di morte della scultura disgregata e del corvo il cui corpo imita la vita ma ne è privo, al contempo, però, si unisce al corpo vivo di Kounellis che perpetua la divinità assumendone le fattezze.

Questo ciclo di morte e di rinascita trova un contrappunto, ai due lati, dalla presenza del flautista e della finestra, forse immagini di due diversi soffi vitali e di due diversi spazi che vanno mescolandosi: quello interno, abitato dall’arte e dal dio, risuonante di musica, e quello all’esterno, oltre il recinto sacro, immerso nella quotidianità.

La terza e ultima opera è un videoNo title del 1973, proveniente dall’Archivio Storico della Biennale di Venezia, l’unica opera video che Kounellis abbia mai realizzato. La sua visione, nel piccolo percorso di mostra, avviene oltre una tenda nera, in una stanzetta ricavata all’interno dello spazio espositivo perché i visitatori entrino uno alla volta. È da soli che ci si reca a interrogare l’oracolo. Da un monitor, posto più in alto dell’usuale, la maschera di Apollo appare nella sua inscalfibile immobilità. Kounellis la regge con la mano destra, mentre nella sinistra tiene una lampada a petrolio accesa.

Esiste il tempo misurabile del video, i 25 minuti della sua durata fisica; esiste il tempo storico in cui l’artista si offrì all’inquadratura fissa della telecamera, il tempo narrato dalla foggia della camicia che indossa; esiste infine il tempo perenne, il ciclo incorrotto della divinità antica che da sempre presiede alla manifestazione della luce e dell’arte e di cui l’opera di Kounellis non è che una delle infinite epifanie.

Sopra: Jannis KounellisSenza titolo, 1973

video, 25’, b/n, muto, Courtesy Archivio Storico della Biennale di Venezia

© Estate Jannis Kounellis

Colf e badanti. In un workshop i numeri che emergono

Mercoledì̀ 22 giugno 2022 alle ore 10,30, a Torino, presso l’Hotel Victoria (Via Nino Costa 4), avrà luogo il workshop organizzato da NC Nuova Collaborazione intitolato: “Colf e badanti. I numeri che emergono dal “Report 2022 dell’Osservatorio INPS sul Lavoro domestico in Italia”.
In occasione della pubblicazione del Report 2022 dell’Osservatorio INPS sul Lavoro domestico in ItaliaGiulio Mattioni (Coordinamento statistico attuariale della Direzione generale INPS) – responsabile del rapporto – illustrerà i principali dati nazionali su colf e badanti pubblicati dall’Istituto, con un focus specifico relativo a Torino e al Piemonte.
I dati saranno, poi, commentati da Alfredo Savia (Presidente nazionale NC Nuova Collaborazione e Fidaldo) e dall’economista Giuseppe Russo (Direttore del Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi), con la moderazione del giornalista Francesco Antonioli (Direttore di Mondo Economico).