ilTorinese

Torna Bardonecchia Arp Festival

All’interno del ricco programma di Scenario Montagna, la rassegna estiva delle valli piemontesi giunta alla sua 18ª edizione e dedicata a chi ama stare all’aria aperta e nutrirsi di natura, musica, cultura e scoperte, torna  BardonecchiArp Festival, uno dei più importanti appuntamenti italiani dedicati all’arpa celtica.

Immancabile dal 2013, BardonecchiArp Festival quest’anno ritorna in “full presence” (conservando un modulo speciale online) dal 16 al 21 agosto a Bardonecchia. Una Masterclass internazionale con i migliori artisti e performer e con corsi per tutti i livelli. Per migliorarsi o avvicinarsi per la prima volta a questo affascinante strumento, anche i principianti (dotati di arpe fornite dall’organizzazione) potranno scoprire tutti i “colori” dell’arpa celtica. Un viaggio in stili, tecniche e sonorità ognuna diversa dall’altra.

Tra gli artisti-docenti, la cinese Yuan Deng con il suo Gu zheng, l’arpa cinese dal suono ipnotico, Vanessa D’Aversa, la più importante performer italiana di arpa cromatica e arpa jazz, Mario Lipparini, grande mae-stro dell’arpa irlandese, Silvia Marmasti, nome di punta a livello nazionale dell’Arpaterapia.

Ma il Bardonecchiarp Festival non è solo fatto di masterclass e lezioni ma anche di un fitto programma di concerti serali al Palazzo delle Feste, eventi speciali, escursioni musicali nei boschi, aperti a tutti!

www.bardonecchiarp.eu 

 

In casa la “fabbrica” della droga

 Materiale per taglio e confezionamento, arrestato dalla Polizia di Stato

L’indagine svolta dagli agenti del Commissariato di P.S. “San Donato”

Alcuni giorni addietro si presentava presso il Commissariato di P.S. “San Donato” una donna per  denunciare di essere stata vittima in strada di rapina con la sottrazione del proprio cellulare.

Immediate sono scattate le indagini da parte degli operatori dell’Ufficio di Polizia Giudiziaria  del Commissariato, i quali sulla base delle testimonianze acquisite  e degli elementi di fatto raccolti, sono risaliti all’identità del presunto responsabile del delitto di rapina, un cittadino extracomunitario di 33 anni.

L’attività di osservazione e pedinamento ha consentito nei giorni successivi di fermare il soggetto a bordo di un’autovettura per un controllo, circostanza che consentiva di rinvenire nel suo possesso il cellulare oggetto di denuncia.

Durante l’attività investigativa sono stati, inoltre, raccolti gravi indizi di colpevolezza circa il coinvolgimento dell’indiziato nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, avvalorati dal ritrovamento nella sua abitazione di crack e cocaina per un totale di circa 130 dosi già confezionate nonché materiale da taglio e per il confezionamento.

Sulla base degli elementi raccolti, dunque, l’uomo è stato arrestato sabato scorso per spaccio di sostanze stupefacenti e portato in carcere; per quanto riguarda invece il suo presunto coinvolgimento nella rapina avvenuta pochi giorni prima, è stato denunciato a piede libero.

Sanità, Azione: “Assumere personale sanitario nei comuni montani per non vanificare fondi Pnrr”

“La mancanza di medici di base, di medici specializzati come i pediatri e di guardie mediche notturne nei comuni montani e’ un problema che va risolto per tutto l’anno e non solo durante le stagioni con maggior afflusso di turisti. Non possiamo assolutamente lasciare senza assistenza medica le persone che hanno scelto di vivere in territori bellissimi ma anche difficili”. Dichiara in una nota la deputata di Azione, Daniela Ruffino. “Sostengo il giusto appello dei tanti sindaci che incontro e ricordo che le assunzioni in sanità vanno fatte quanto prima se non vogliamo vanificare poi l’effetto positivo che avranno i fondi del Pnrr per il comparto. Così si otterranno due importanti risultati, posti di lavoro e risoluzione di un problema serio per le valli e i piccoli centri urbani del nostro territorio”, conclude.

La mancata ossigenazione del cervello e le NDE, un mistero che affascina gli studiosi

Quando si affronta l’argomento del trauma cerebrale, si pensa, in genere a un episodio violento, da impatto, derivanti per lo più da urto importante, come quello causato da gravi incidenti stradali o da caduta, eventi capaci di causare gravi deficit nell’apporto di ossigeno trasportato dal sangue alle cellule cerebrali, ma non vi sono solo i traumi diretti o indiretti; gli infarti, gli ictus possono determinare un grave stato di ipossia cerebrale.

Una situazione analoga si verifica quando una quantità insufficiente di sangue raggiunge il cervello, come quando si è costretti a respirare fumo o monossido di carbonio, ma anche nei principi di annegamento, o nei casi di abuso di farmaci o droghe, nelle gravi emorragie o nella complicazione di interventi chirurgici, o come nelle mancanze acute di ossigeno derivanti da problematiche legate all’anestesia.

La mancata ossigenazione del cervello è un’emergenza medica che può essere responsabile di lesioni cerebrali irreversibili e se tale condizione perdura senza che si possa intervenire, possono verificarsi morte cerebrale e coma.

Secondo MedlinePlus, una pubblicazione della National Library of Medicine degli Stati Uniti,

“Le cellule cerebrali sono molto sensibili alla mancanza di ossigeno. Alcune cellule cerebrali iniziano a morire meno di cinque minuti dopo la scomparsa dell’ossigeno. Di conseguenza, l’ipossia cerebrale può causare rapidamente gravi danni al cervello o la morte”.

Il cervello utilizza circa un quinto dell’apporto totale di ossigeno dell’organismo il gas che inaliamo senza interruzione con il respiro, elemento di importanza fondamentale per la nostra vita perché permette la normale trasmissione degli impulsi nervosi in tutto l’organismo.

Un trattamento rapido può aiutare le persone che hanno lesioni cerebrali dovute all’ipossia cerebrale, ma nessuno può ripristinare la funzionalità di cellule cerebrali morte o invertire una lesione cerebrale; una simile condizione può causare danni cerebrali per tutta la vita. Se continua troppo a lungo, può essere fatale.

I pazienti, superata la fase acuta grazie alle idonee terapie, che vanno iniziate fin dai primi istanti della crisi ipossica, presentano una respirazione veloce e superficiale, appaiono disorientati, le pupille sono dilatate e possono avere una crisi convulsiva, e possono non essere in grado di ricordare il loro nome ed altri elementi legati alla loro vita privata.

Se non si supera la fase acuta, le funzioni principali governate dal cervello, quali la respirazione ed il battito cardiaco si arrestano e solo un intervento rapido e preciso da parte di professionisti attrezzati e capaci può salvare la vita del paziente.

Mentre ormai conosciamo in ogni dettaglio quali sono i fenomeni fisici che conducono al disfacimento corporeo, sappiamo ancora relativamente poco cosa avviene alla mente umana quando la vita termina.

L’arresto cardiaco è la fase finale del processo di morte, indipendentemente dalla causa; studi recenti condotti su pazienti che si sono ripresi e tornati ad una vita normale hanno dimostrato che, di norma, ricordino poco o nulla dell’evento.

Di questi pazienti circa il dieci per ccento sviluppa ricordi molto particolari e suggestivi, coerenti con quelle che oggi sono descritte come tipiche esperienze di premorte. Queste includono la capacità di “vedere” e ricordare descrizioni dettagliate della rianimazione, come verificato dal personale che ha praticato le manovre necessarie a rianimare il soggetto. Molti studi condotti sull’uomo e sugli animali hanno indicato che la funzione cerebrale cessa durante l’arresto cardiaco: si viene così portati a chiedersi come possano verificarsi processi di pensiero tanto lucidi e ben strutturati, con ragionamento e formazione di memoria, in un momento in cui, in base a quanto sappiamo, il cervello non dovrebbe essere più in grado di funzionare.

Le esperienze riferite si somigliano tutte; ad ogni latitudine vengono riferite la sensazione di abbandonare il proprio corpo incosciente e fluttuare al di sopra di questo, salendo verso una luce brillante visibile al fondo di un tunnel, mentre scompaiono le sofferenze e si assapora un profondo stato di calma e benessere.

Più di un soggetto ha riferito incontri con esseri spirituali e con le persone care già morte, in un ambiente meraviglioso che faticano a descrivere.

Se il trauma viene risolto e l’ossigenazione cerebrale e le normali funzioni vitali riprendono, viene riferito un potente richiamo a rientrare nel corpo fisico, abbandonando, a fatica quel luogo di delizie.

A questa successione di eventi si è dato il nome di NDE, Near Death Experiences, una serie di esperienze da cui la vita delle persone che hanno sperimentato simili fenomeni, rimane profondamente influenzata. Nella maggior parte dei casi viene vinta la paura della morte, e maturano la coscienza che la loro esperienza sia stata reale

Dopo una NDE, la vita di molte persone viene profondamente cambiata, spesso portando a cambiamenti nella carriera e nelle relazioni.

Il problema, dibattuto da scienziati di tutto il mondo, è se si sia trattata di una vera e propria esperienza metafisica o, se quanto raccontato da persone che hanno sfiorato la morte, dipenda da una forma di stress cerebrale secondario ad una carenza di ossigeno, un cervello che ha insito in sé una sorta di programma in grado di alleviare la paura del distacco mente-corpo, imponendo all’organismo una risposta che, come detto, è praticamente uguale nelle persone, in ogni parte del mondo.

Cessare di vivere non deve essere certo un’esperienza piacevole; si suppone pertanto che l’organismo, in quei momenti, possa rilasciare una serie di sostanze ( endorfine?) che possono attenuare la paura, rendendo assai meno traumatico il decesso.

Da alcuni decenni la scoperta di questa reazione di fronte ad un evento tragico ha suscitato, e continua a suscitare, un notevole interesse fra i neurofisiologi, particolarmente attenti a cercare di comprendere quale possa essere il rapporto fra coscienza e cervello, una connessione tutt’ora sconosciuta che, nonostante i mezzi di cui disponiamo in quest’epoca che vogliamo moderna, rimane senza una risposta soddisfacente.

Rodolfo Alessandro Neri

“La Città esclusa dalla scelta dei Candidati che in Parlamento dovranno difendere Torino a Roma”

Caro Direttore, 

Il 25 settembre voteremo il nuovo Parlamento che speriamo riesca finalmente a rilanciare economia e lavoro e a ridurre le grandi diseguaglianze che ci sono nel Paese e in particolare a Torino. Stamane è uscita una classifica sulla media degli stipendi percepiti nelle varie Città italiane e Torino è decima su dieci Città . Nella Sicurezza siamo agli ultimi posti così nel lavoro , Torino è prima per disoccupazione giovanile.
Anche se chi ha amministrato , sinistra e grillini , non lo ha detto, Torino da 25 anni cresce meno della media nazionale dopo che per 100 anni aveva trainato la economia del Paese.
Una volta Torino a Roma ,attraverso i suoi politici, contava e avevamo finanziamenti per i trafori autostradali oltre che per Case, Scuole e Servizi assistenziali. Ma allora avevamo politici eletti nei vari partiti di assoluta qualità. Gli ultimi aiuti li abbiamo avuti per le Olimpiadi e recentemente per il settore auto.  Per il Centro della Intelligenza artificiale alla fine è stato ridotto a un quarto. I fondi per l’area di crisi sono arrivati con tre anni di ritardo e tagliati. Per salvare la TAV abbiamo dovuto scendere in piazza noi torinesi grazie alla mia iniziativa e a quella delle madamin.
Ma in Parlamento pare che ritornino quelli che c’erano anche se in numero ridotto.
L’unica novità forse sarà rappresentata dalla candidatura di Paolo DAMILANO , basterà?
Torino può perdere questa occasione per rinnovare i propri rappresentanti in Parlamento. Paradossalmente c’è più rinnovamento nelle squadre di calcio che nei candidati presentati dai vari partiti.
Eppure nessun uomo di cultura , nessuna testa pensante che si lamenti di questa situazione. Lo faccio io che negli ultimi dieci anni per Torino mi sono battuto molto di più di quelli che a Roma incassavano 14.000 euro al mese. In fondo sia per la Autorità dei trasporti trasferita da Roma a Torino, per la TAV organizzando una manifestazione che passerà alla storia, e per il settore auto, il mio contributo da cittadino che si occupa del destino della sua Città e della sua gente, è stato decisivo.
Come diceva  Max Weber nel suo celebre discorso di Monaco sono tre le qualità del politico migliore: passione, senso di responsabilità, lungimiranza.
Io aggiungo anche coraggio perché la differenza con i SITAV da salotto, perennemente sconfitti dai NOTAV, io e le Madamin abbiamo avuto il coraggio di chiamare la gente per bene e le imprese di Torino in Piazza e con quella Piazza piena abbiamo sconfitto la stagione dei NO a TUTTO.
Mino GIACHINO 
SiTAV

Schianto sulla strada “Reale”, muore motociclista

Oggi pomeriggio un motociclista di 69 anni è morto a Cavallermaggiore, nel Cuneese, in un incidente stradale avvenuto sulla provinciale 165, la cosiddetta strada “Reale”. La sua moto e un’auto, sulla quale viaggiavano due persone feritesi lievemente, si sono scontrate per cause da accertare.

Maxi multe per gravi carenze igieniche in alcuni ristoranti e gastronomie

Nella serata dell’11 Agosto, sono stati effettuati, nelle rispettive zone di competenza, servizi di controllo straordinario del territorio ad “alto impatto” dal personale della Polizia di Stato dei Commissariati San Secondo e San Donato, unitamente agli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e del Nucleo Cinofili dell’UPG, coadiuvati da personale dell’ASL e della Polizia Municipale.

Nell’arco del servizio è stato effettuato un posto di controllo, sono state identificate 41 persone, controllati 6 esercizi pubblici e 8 veicoli: 17 mila euro il totale delle sanzioni amministrative.

Nell’ambito dell’attività di controllo degli esercizi pubblici, presso un ristorante di Via Bari, gli ispettori dell’ASL hanno rilevato gravi carenze igieniche nei locali e nella conservazione degli alimenti destinati alla somministrazione. Per l’esercizio, privo di congelatori muniti di termometri, è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività sino al ripristino delle condizioni previste per Legge. 12.600 euro circa le sanzioni elevate e conseguente sequestro degli alimenti.

Per l’occupazione abusiva del suolo pubblico con tavolini e sedie è stata elevata una sanzione di 170 euro a un bar di Corso Umbria sprovvisto di autorizzazione.

Sanzioni per 3100 euro, invece, per un esercizio commerciale di via Saccarelli privo dei previsti dispositivi per il mantenimento corretto della temperatura.

Infine, il personale della Polizia di Stato ha controllato una gastronomia in via Don Bosco dove a seguito delle riscontate pessime condizioni di pulizia personale dell’ASL comminava una sanzione amministrativa di 1000 euro; da questo locale veniva accompagnato uno degli avventori presso gli Uffici della Questura. Per l’uomo, cittadino Senegalese irregolare sul territorio nazionale, con diversi trascorsi di polizia, sono state avviate le pratiche volte alla sua espulsione dal territorio nazionale.

Sanità, Pd: “Oltre gli annunci niente”

«Ad aprile 2021 la Giunta Cirio annunciava trionfalmente il finanziamento Inail per otto nuovi ospedali. Così si poteva leggere sul comunicato della Regione:  “l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi non nasconde la sua soddisfazione per un risultato di quasi due anni di intenso lavoro con i vertici dell’Inail e del Ministero. Gli investimenti dell’Inail avvalorano la bontà del nostro piano di edilizia sanitaria e ci consentiranno di procedere con celerità nella realizzazione di nuovi ospedali che sono di vitale importanza per la sanità piemontese”.

Il punto veniva rilanciato nella conferenza stampa di inizio anno, 4 gennaio 2022, dal presidente Cirio: “prosegue l’iter per i nuovi ospedali”.

Com’era ampiamente previsto (e denunciato dalle opposizioni), quello di Inail non era che un bluff, l’ennesimo annuncio frettoloso a cui non sono seguiti i fatti e così, prima a Cuneo ed ora ad Alessandria, si arriva a parlare di partenariato pubblico privato e ipotesi di manifestazioni di interesse. Come dire: siamo a zero.

Mancano completamente indicazioni sulle condizioni finanziarie di un partenariato e persino una decisione netta sulla localizzazione. Non solo ad Alessandria purtroppo: VCO, Torino sud (AslTO5), eporediese…

Nella conferenza stampa il Presidente Cirio affermava: “Mi hanno insegnato fin da piccolo che le cose che si cominciano si finiscono”. Dopo tre anni, sarebbe ora di cominciarne qualcuna». .

Domenico RAVETTI, Consigliere regionale Pd

Daniele VALLE, vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte

Riparte la serie A! Le torinesi in anticipo e posticipo

Monza:
Sabato 13 agosto ore 20.45
Monza-Torino

Torino:
Lunedì 15 agosto ore20.45
Juventus-Sassuolo

Il 13,14,15 agosto
squadre in campo anche a Ferragosto, per un campionato che prenderà il via una settimana prima di quello 2021/2022. Stavolta infatti non ci sarà nessun Europeo e Mondiale in estate, visto che il mondiale qatariota si giocherà per la prima volta nella storia a novembre. Ad agosto si giocheranno ben quattro turni di campionato, così da velocizzare in vista della sosta per i Mondiali.
La Serie A si fermerà quasi 2 mesi, praticamente è come giocare 2 campionati diversi.Di solito il torneo  italiano va in pausa tra fine dicembre e inizio gennaio, con il Mondiale che si giocherà dal 18 novembre fino a metà dicembre, il torneo 2022/2023 non verrà giocato tra il 13 novembre e il 4 gennaio.
Favorite per lo scudetto sono il Milan Campione d’Italia, l’Inter,la Juventus e la Roma autrice di una campagna acquisti sontuosa.Bene il Torino di Juric che con gli ultimi acquisti di gran classe Ilkan,Vlasic e Miranchuk può legittimamente aspirare ad un settimo posto che garantirebbe l’accesso all’Europa tramite la Conference League.
Anche la Juve di Allegri lotterà per la vittoria del tricolore grazie  all’ultimo acquisto: l’ala della nazionale Serba Kostic.
Buon campionato a tutti!

Enzo Grassano

Altre sei mucche morte per l’erba velenosa

Dopo il caso di Sommariva Bosco, dove nei giorni scorsi sono morte 50 mucche per aver ingerito sorgo che aveva sviluppato una tossina a causa della siccità estrema, ieri i veterinari dell’Istituto zooprofilattico e dell’Asl di Savigliano sono intervenuti in una stalla della zona.  Le mucche si sono sentite improvvisamente male dopo aver mangiato erba fresca. Sono morti sei bovini. Si pensa che l’erba sia della stessa famiglia del sorgo “avvelenato”.