ilTorinese

Mauriziano, unico al mondo: effettuato intervento mini-invasivo non chirurgico per la fibrillazione atriale

Nei giorni scorsi per la prima volta al mondo è stato eseguito dal dottor Stefano Grossi un intervento rivoluzionario ed innovativo per il trattamento della fibrillazione atriale. Un paziente torinese di 56 anni è stato sottoposto ad ablazione della fibrillazione atriale eseguita sia dall’interno sia dall’esterno del cuore (endo-epicardica) associata a legatura non chirurgica dell’auricola sinistra, presso la Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci).
Tale intervento è stato eseguito per la prima volta al mondo e rappresenta una notevole evoluzione nel trattamento di quella che è la più diffusa aritmia cardiaca.
La fibrillazione atriale infatti affligge milioni di italiani. Si può calcolare che solo a Torino e provincia insorgano circa 1000 nuovi casi ogni anno e che la diffusione della malattia sia destinata ad aumentare essendo legata all’invecchiamento della popolazione. Essa produce sintomi sotto forma di batticuore, difficoltà di respiro, facile affaticamento, può dare origine ad una insufficienza cardiaca ed è legata ad un rischio aumentato di ictus cerebrale, di cui è causa nel 20% dei casi. E’ noto inoltre che l’aritmia può essere responsabile di decadimento cognitivo di grado variabile fino alla demenza.
La pandemia da COVID 19 ha ulteriormente aumentato l’incidenza della aritmia nella popolazione.
L’ablazione transcatetere è la metodica classica e tradizionale nel trattamento della fibrillazione atriale, essendo indicata nei pazienti che non rispondono alla terapia farmacologica. Tuttavia anche l’ablazione può risultare inefficace specie in quei pazienti che presentano forme avanzate di lunga durata o cuori strutturalmente alterati.
Il rischio di ictus cerebrale associato alla fibrillazione atriale viene abbattuto mediante la terapia anticoagulante, che tuttavia in taluni casi non può essere assunta per un concomitante elevato rischio emorragico. In queste circostanze viene eseguita una occlusione della auricola sinistra che è la cavità dell’atrio dove si formano i trombi.
Il paziente operato al Mauriziano, affetto da fibrillazione atriale refrattaria a terapia ablativa convenzionale, presentava inoltre un rischio elevato tromboembolico, ma non poteva assumere farmaci anticoagulanti né antiaggreganti a lungo termine per elevato concomitante rischio di sanguinamenti.
E’ stata pertanto eseguita una ablazione della fibrillazione atriale sia tradizionale che attraverso la superficie esterna, epicardica, del cuore, mediante un approccio mini-invasivo non chirurgico associato ad una legatura esterna epicardica, ma non chirurgica della auricola sinistra. La procedura è stata effettuata in corso di sedazione superficiale.
La combinazione delle due tecniche, utilizzata per la prima volta al mondo, ha consentito di ripristinare un regolare ritmo cardiaco ed abbattere sensibilmente il rischio di ictus cerebrale senza la necessità di sottoporre il paziente a terapia anticoagulante o antiaggregante a lungo termine, evitando in questo modo episodi di sanguinamento.
L’ablazione eseguita sulla superficie esterna del cuore, definita epicardica, consente infatti di accedere ad aree aritmogene che non possono essere raggiunte mediante l’approccio tradizionale dall’interno del cuore a causa dello spessore della parete cardiaca, migliorando di molto i risultati della procedura ablativa.
La legatura epicardica della auricola sinistra, mai effettuata prima in Italia, consente di abbattere il rischio di ictus embolico legato alla fibrillazione atriale senza necessità di mantenere il paziente non solo in terapia anticoagulante, ma se richiesto anche in terapia antiaggregante. A differenza di tutti i sistemi utilizzati in precedenza infatti, questa metodica non prevede l’inserimento di alcun dispositivo permanente all’interno delle camere cardiache. Inoltre determina una esclusione anche elettrica della auricola che migliora ulteriormente il risultato dell’ablazione.

Il decorso dell’intervento è stato regolare ed il paziente è stato dimesso dopo soli due giorni asintomatico senza complicazioni.

Esselunga apre a Porta Nuova

Dopo alcuni mesi di attesa ha aperto i battenti oggi il supermercato Esselunga all’interno della stazione di Porta Nuova. La stessa superficie, sul lato di via Sacchi, era già occupata da un supermarket  ormai chiuso da diversi anni.

Torino Fashion Week: dal 6 al 14 luglio nel segno della pace

Dal 6 al 14 luglio torna la Torino Fashion Week, divisa tra la nobile venue di Villa Sassi, che ospiterà le sfilate, e il Mercato Centrale, luogo simbolo di multiculturalità e di inclusione della città, dove avranno luogo i B2B, i talk e i workshop. Il claim di questa settima edizione è La moda veste la pace e tra gli ospiti più attesi vi saranno Maki e Tukwini Mandela, rispettivamente figlia e nipote del Premio Nobel per la pace Nelson Mandela, e una delegazione di stilisti ucraini.

 

Le sfilate a Villa Sassi, dimora seicentesca della collina torinese, un tempo residenza di principi e baroni, saranno trasmesse anche in live streaming sulla pagina Facebook Torino Fashion Week. Come ogni anno protagonisti saranno gli stilisti emergenti, a cui la TFW rivolge particolare attenzione.

Agli incontri B2B, che agevoleranno la nascita di collaborazioni internazionali tra buyer, fornitori, stakeholder, industrie creative e gli esperti dei settori tessile, moda, design, sono già iscritte 220 aziende da 35 Paesi di tutto il mondo.

Creata anche la piattaforma online baiabasa.com, con lo scopo di potenziare il business internazionale offrendo ad aziende, imprenditori, startup e investitori la possibilità di entrare in contatto tra loro e con la filiera aprendo un negozio online.

L’anima business del format è associata, anche in questa settima edizione, al carattere innovativo della Torino Fashion Week e al forte interesse, dimostrato fin dalle prime edizioni, per le tematiche sociali e ambientali. Saranno molti i dibattiti su giustizia sociale, cambiamenti climatici che si terranno al Mercato Centrale e all’ARTiglieria, mentre in passerella sfileranno, tra gli altri, 7 stilisti ucraini, gli abiti della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e i designer selezionati da Dress for Success, organizzazione che aiuta le donne e i gruppi economicamente e socialmente vulnerabili a raggiungere l’indipendenza economica e l’uguaglianza attraverso il lavoro nel settore moda. Un evento di beneficenza al Parco Le Vallere di Moncalieri, inoltre, raccoglierà fondi a favore dell’associazione Donnatea, donne operate al seno: il ricavato sarà utilizzato per acquistare un casco refrigerante per ridurre la caduta dei capelli durante la sessione di chemioterapia. Tra gli ospiti dei talk ci sarà Nicola Paparusso, fondatore di African Fashion Gate, il laboratorio etico permanente contro i fenomeni di razzismo, xenofobia e antisemitismo nella moda, nelle arti e nello spettacolo, e ideatore del premio La Moda Veste la Pace, già conferito a Giorgio Armani, Franca Sozzani, Valentino Garavani e che quest’anno a Roma sarà consegnato al gruppo musicale britannico Simple Minds e a Maki Mandela, figlia del Premio Nobel Nelson Mandela. Quest’ultima, insieme alla figlia Tukwini, sarà protagonista della sfilata di chiusura della TFW, in cui presenterà la collezione streetwear The Struggle Series, della società House of Mandela.

Nella serata finale saranno consegnati i Torino Fashion Week Awards e sarà designato il designer che parteciperà alla fashion week di Parigi con la sua collezione.

Per la Città erano presenti in conferenza stampa l’Assessore al Commercio Paolo Chiavarino e l’Assessore a Grandi Eventi Mimmo Carretta.

L’Assessore Chiavarino ricorda l’importante ruolo di Torino e delle sue fabbriche nella storia della moda italiana, l’Expo del 1911 e la nascita dell’Ente Nazionale della Moda. Sottolinea inoltre come “le iniziative realizzate in città negli ultimi mesi rendono Torino più bella e più conosciuta a livello internazionale. Questa edizione della Torino Fashion Week – prosegue – lancia dei messaggi forti e particolarmente cari a Torino: quello della pace, dell’inclusione, della lotta contro il razzismo e alla xenofobia.

Per l’Assessore Carretta “Torino è un mosaico complesso e avvincente, composto da moltissimi tasselli: Torino è arte, cultura, enogastronomia, industria, innovazione, eventi, moda. È una città in grado di mostrarsi al mondo 365 giorni all’anno. In questo periodo sarà la Torino Fashion Week ad accendere i riflettori su Torino.

di Roberto Ross

Ucraina terra irrisolta

Dal 24 febbraio ad oggi, è fiorito una grande numero di testi che parlano della guerra in Ucraina, dell’invasione russa, dello ‘zar’ del Cremlino e del presidente Zelensky. Ed è stupefacente come tutti siano diventati all’improvviso ucrainologi o russologi, scrivendo testi in pochi giorni che poco poco si distanziano dagli istant bock. Faccio un’eccezione per i corrispondenti di guerra come Fausto Biloslavo, di cui conosco personalmente le grandissime doti di professionista e di Uomo, e non molti altri. In questo oceano di pubblicazioni una meriterebbe maggiore attenzione di quella che ha avuto sinora. Si tratta di ‘Ucraina terra irrisolta nel confronto imperialistico” che, pubblicata nel maggio del 2014, anticipava – cercando di spiegarne con grande rigore scientifico le ragioni – quello che sarebbe accaduto non molti anni dopo. Testo che è drammaticamente tornato alla ribalta proprio in questi mesi. L’autore non è un cattedratico (che magari non ha mai visto uno scenario di guerra), un profondo analista geopolitico ‘in prima linea’ tutte le sere nelle sarabande televisive, o un politico staccato dalla realtà che ‘tifa’ per l’Ucraina o la Russia. L’autore è ‘semplicemente’ un operaio di Reggio Emilia, Edmondo Lorenzo. Tutto questo, va detto a chiare lettere, a dimostrazione che la cultura è un fatto personale, di approfondimento, di capacità e non è fatta (unicamente) di titoli accademici, pur importanti, specialmente se sudati e meritati. In circa 200 pagine, edite da ‘Prospettiva Marxista’, periodico comunista internazionale, Lorenzo, naturalmente dal suo punto di vista ideologico, ma con grande rigore, supportato da dati ed analisi, spiega quella che era la situazione in Ucraina all’epoca della stesura degli articoli, quella che è stata la sua storia, quello che è il suo rapporto con la Russia, che sia stata la Russia degli Zar, la ‘Terza Roma’, o quella del comunismo o quella attuale, inserita in un quadro geopolitico dove, a suo dire, Russia e Stati Uniti, entrambe potenze imperialiste, sono attivi sul Fronte Orientale del continente europeo. E’ un libro ben scritto, agevole, ricco di dati e citazioni che serve a capire cosa ha portato all’attuale dramma che si sta consumando a non grande distanza da noi. Certamente c’è una visione di parte, e ci mancherebbe, ma è un libro che il sottoscritto, da sempre, decisamente agli antipodi del pensiero marxista, si permette di consigliare come lettura.Ucraina terra irrisolta nel confronto imperialistico” è reperibile presso la Libreria ‘Labirinto’ di Casale Monferrato, in via Benvenuto Sangiorgio.

Massimo Iaretti

 

Quattordicenne schiacciato da rotoballe di fieno

Un ragazzo di 14 anni  è rimasto schiacciato da due rotoballe di fieno in un’azienda agricola di  Pratoregio di Chivasso. E’ stato salvato dai vigili del fuoco e dal 118. L’elisoccorso lo ha portato al Cto di Torino. Ha subìto un trauma cranico ma  le sue condizioni non destano preoccupazione.

Ferisce al volto un ragazzo con delle cesoie e accoltella un uomo alla schiena

Ha accoltellato una persona alla schiena, ha compiuto un furto e ha colpito un giovane al volto con delle cesoie. In meno di 24 ore queste le “prodezze” di un 18enne di origini tunisine, residente a Novara. E’ tato arrestato per duplice tentato omicidio, rapina aggravata e furto. Gli agenti di polizia hanno trovato il responsabile, che si era nascosto in un appartamento a Sant’Agabio. Aveva ancora i vestiti sporchi di sangue e  ha opposto resistenza, ma i poliziotti lo hanno bloccato.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

In Duomo la presentazione del libro sulle vocazioni adulte alla presenza dell’autore, Monsignor Anfossi, vescovo emerito di Aosta

Mercoledì 29 giugno alle 20.30, presso il Duomo di Torino, verrà  presentato il volume dal titolo “Le vocazioni adulte- Ricordi di un seminario innovativo,  un’esperienza ancora attuale da trasmettere”, scritto da Monsignor  Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, edito da Lisianthus editore.

Nel corso della presentazione interverranno, insieme all’autore, i relatori don Paolo Fini, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute; don Augusto Negri, professore presso la Facoltà Teologica di Torino, don Federico Botta e don  Mauro Donato, neosacerdoti e esempi di vocazioni adulte. A moderare l’incontro sarà Luciano Saroglia.

Monsignor Giuseppe Anfossi, in quest’ultima opera, tratta in modo magistrale e al tempo stesso semplice la tematica delle vocazioni adulte, ovvero di quelle persone che hanno già percorso un tratto di vita intenso e ricco e che scoprono, in età adulta, la chiamata a seguire il Signore. Il Vescovo emerito di Aosta passa in rassegna i ricordi degli anni in cui venne istituito il Seminario Regionale Piemontese per le Vocazioni adulte.

Soprattutto dopo il Concilio Vaticano II si è iniziato a parlare di vocazioni adulte; prima la maggior parte delle vocazioni proveniva dai seminari minori dove erano in formazione ragazzi entrati in collegio a undici- dodici anni. Dopo di allora le vocazioni adulte erano rappresentate da giovani che chiedevano di diventare preti, con alle spalle studi superiori o universitari o, talora, apprendistati come operai e un’età di circa  vent’anni.  Spesso erano l’espressione concreta di movimenti e di associazioni  in cui avevano sperimentato la loro fede e scoperto la vocazione dell’essere prete. Nel volume si parla, soprattutto, del lavoro professionale e si propongono riflessioni sulle modalità secondo cui il sacerdote oggi debba vivere la sua rinuncia a esercitare un lavoro professionale e debba curare lo spirito e il lavoro dipendente.

Mara Martellotta

Cinema nel Parco del Castello di Miradolo

30 giugno – 11 agosto 2022

 

Sette appuntamenti con il cinema nel parco storico,
7 maxi schermi, cuffie silent system, plaid e tutto intorno il suono della natura

“Cinema nel Parco” è un’immersione totale nella natura, al centro di un’arena di oltre 2.000 metri quadrati disegnata da 7 maxi schermi, nel parco centrale del Castello di Miradolo (TO). Per non disturbare l’equilibrio del parco, l’audio è udibile solo attraverso cuffie silent system luminose.
In programma 7 appuntamenti, dal 30 giugno all’11 agosto, tutti i giovedì alle ore 21.30. I film si possono ascoltare anche in lingua originale. Non ci sono sedie, né posti assegnati: ogni spettatore dovrà portare da casa un plaid per sedersi sul prato e assistere alla proiezione dal proprio angolo preferito.

LA PROGRAMMAZIONE

Giovedì 30 giugno: Crudelia
La vincitrice del premio Oscar Emma Stone (“La La Land”) è la protagonista di Crudelia, il film in live-action sugli esordi ribelli di una delle antagoniste più celebri del cinema: la leggendaria Crudelia De Mon. La pellicola è basata sul romanzo della scrittrice inglese Dodie Smith del 1956 “La carica dei 101” e sul film animato della Disney del 1961 “La carica dei cento e uno”; è inoltre un reboot e prequel della serie cinematografica “La carica dei cento e uno”.
“Crudelia”, ambientato nella Londra degli anni ’70 e della rivoluzione punk rock, segue le vicende della giovane Estella, una ragazza scaltra e piena di inventiva determinata a farsi un nome nel campo della moda. Diventa amica di due giovani ladri che apprezzano la malizia della ragazza. Insieme riescono a costruirsi una vita nelle strade di Londra. Un giorno, il talento creativo di Estella viene notato dalla baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente ricca e orribilmente snob interpretata dalla due volte vincitrice dell’Oscar Emma Thompson (“Casa Howard”, “Ragione e sentimento”). Ma il loro rapporto scatena una serie di eventi e di rivelazioni che spingeranno Estella a seguire il proprio lato malvagio e a diventare la turbolenta, modaiola e vendicativa Crudelia.
Crudelia (Disney, 2021) è diretto da Craig Gillespie.

Giovedì 7 luglio: Il ritratto del Duca 
Nel 1961 il ritratto del Duca di Wellington di Francisco Goya viene rubato dalla National Gallery di Londra. Un’impresa impossibile per un’incredibile e ironica storia vera firmata da Roger Michell (“Notting Hill”) con Helen Mirren.
Kempton Bunton (interpretato da Jim Broadbent) ha sessant’anni e qualcosa da dire, sempre. Contro il governo, contro la stupidità, contro l’ingiustizia sociale soprattutto. Vive a Newcastle e anche in casa è sempre in lotta con la moglie, indurita nel carattere dalla vita e dalla morte prematura della loro figlia. Kempton scrive drammi che nessuno leggerà e si batte con la BBC per abolire il canone agli anziani e ai veterani di guerra. Metà del tempo lo passa a opporsi, il resto a cercare un lavoro. Per contribuire all’economia familiare, il figlio minore ruba alla National Gallery il ritratto del Duca di Wellington. Dopo aver rimproverato il figlio, però, Kempton non impiega molto tempo a divenirne complice, chiedendo un riscatto al governo inglese da reinvestire in opere di bene.
Il ritratto del Duca (2020) è diretto da Roger Michell. Titolo originale: The Duke.

Giovedì 14 luglio: Raya e l’ultimo drago 
“Raya e l’Ultimo Drago”, firmato Walt Disney Animation Studios, è ambientato nel fantastico mondo di Kumandra, dove un tempo umani e draghi vivevano in armonia. Minacciati dalle forze del male, i draghi si sacrificarono per salvare l’umanità. A distanza di 500 anni, quelle stesse forze oscure sono tornate e il compito di trovare l’ultimo leggendario drago per riunire regni e popolazioni divisi da tempo ricade su Raya, giovane guerriera solitaria, che nel corso della sua ricerca imparerà che per salvare il mondo non basta un drago ma servono anche fiducia e collaborazione. Protagonisti con Raya, giovane guerriera dall’acume affilato come la sua spada, la magica Sisu, drago al femminile che spicca per autoironia; Boun, smaliziato “imprenditore” di soli 10 anni; il formidabile gigante Tong e la baby-truffatrice Noi con la sua banda di Ongi.
Raya e l’Ultimo Drago (Disney, 2021) è diretto da Don Hall, Carlos López Estrada. Scritto da Qui Nguyen, Adele Lim. Prodotto da Osnat Shurer, Peter Del Vecho.

Giovedì 21 luglio: Jojo Rabbit 
Il film che ha vinto un Premio Oscar e un Premio Bafta, entrambi per la miglior sceneggiatura non originale, è una commedia sul nazismo. Nella Germania del secondo conflitto mondiale, Jojo Betzler, fiero membro della Gioventù hitleriana, trascorre gran parte del proprio tempo in compagnia del suo amico immaginario Adolf, una versione del Führer adorabile, vitale, motivante. Nella sua completa adesione all’odio nazista, Jojo si infuria quando scopre che sua madre lavora per la Resistenza, e nasconde una giovane ragazza ebrea in soffitta. Con la Germania sull’orlo del collasso, si ritrova a dover affrontare una scelta: aggrapparsi alle sue convinzioni cariche d’odio o abbandonarsi alla propria umanità.
Jojo Rabbit (2019) è diretto da Taika Waititi.

Giovedì 28 luglio: Encanto 
Realizzato dai Walt Disney Animation Studios, “Encanto” racconta la storia dei Madrigal, una famiglia fuori dall’ordinario che vive tra le montagne colombiane, in una casa magica, dentro una città che pullula di vita, in un luogo suggestivo e straordinario chiamato Encanto che dona a ciascun nuovo nato della famiglia un talento: dalla forza sovrumana ai poteri curativi, tutti hanno qualcosa di speciale, tranne Mirabel. Scoprendo che la magia che aleggia su Encanto è a rischio, Mirabel decide di farsi carico della situazione, visto che proprio lei potrebbe essere l’ultima speranza di salvezza.
Encanto (Disney, 2021), con le canzoni originali di Lin-Manuel Miranda, vincitore dell’Emmy®, del GRAMMY® e del Tony Award® (“Hamilton” e “Oceania”), è diretto da Byron Howard (“Zootropolis,” “Rapunzel”) e Jared Bush (co-regista di “Zootropolis”), co-regia di Charise Castro Smith (autore di “The Death of Eva Sofia Valdez”) e prodotto da Clark Spencer e Yvett Merino.

Giovedì 4 agosto: La figlia oscura 
Tratto dal libro omonimo di Elena Ferrante, “La figlia oscura” è il film diretto da Maggie Gyllenhaal, per la prima volta dietro la macchina da presa, che ha ottenuto 3 candidature agli Oscar, 2 ai Golden Globes, 2 ai Bafta ed è stato premiato al Festival di Venezia. La protagonista è Leda Caruso, una docente universitaria americana di letteratura italiana, in vacanza presso una località di mare vicino a Corinto. Sulla spiaggia dove si reca ogni giorno arriva come un uragano una numerosa e rumorosa famiglia di Queens che ha origini greche e probabilmente qualche legame con la malavita organizzata. Dopo la reazione di fastidio iniziale, Leda comincia ad osservare con interesse Nina, la giovane madre che fa parte del gruppo degli “invasori”, e il rapporto fra Nina e la sua bambina riporta alla memoria della docente la propria relazione con le due figlie, ormai ventenni, quando erano ancora piccole. Una relazione complessa e per certi versi conflittuale che è venuta inevitabilmente a cozzare con il legittimo desiderio di Leda, brillante linguista, di avere una carriera nel mondo dell’accademia.
La figlia oscura (2022) è diretto da Maggie Gyllenhaal, con Olivia Colman, Jessie Buckley, Dakota Johnson, Ed Harris, Peter Sarsgaard. Titolo originale: The Lost Daughter.

Giovedì 11 agosto: Il piccolo Yeti 
Yi è una ragazzina solitaria, che si riempie la giornata di lavoretti per guadagnare quanto le serve a fare il viaggio attraverso la Cina che sogna di fare. Avrebbe dovuto farlo con suo padre, ma lui non c’è più, ed è anche per questo che Yi non sopporta di stare in casa, perché niente è più come prima. Si è creata un suo angolino sul tetto ed è proprio qui che, una sera, s’imbatte in una zampa enorme: niente meno che quella di un cucciolo di Yeti, ferito, spaventato e inseguito da un collezionista senza scrupoli. Lo chiamerà Everest e, per riportarlo a casa, sugli splendidi monti dell’Himalaya, Yi viaggerà attraverso paesaggi naturali meravigliosi, resi ancora più emozionanti dalla musica del suo violino e dalle doti magiche di Everest.
Il piccolo Yeti (Dreamworks, 2019) è diretto da Jill Culton. Titolo originale: Abominable.

 

INFO 
Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)
Biglietti: 6,50 euro a persona. Gratuito fino a 6 anni.
Prenotazione obbligatoria al n. 0121 502761 e-mail prenotazioni@fondazionecosso.it

Dalle 19.30 è possibile fare un pic-nic nel Parco con i cesti di Antica Pasticceria Castino. È possibile ritirare i cesti direttamente nella Caffetteria del Castello, previa prenotazione. Menù differenziato per adulti e per bambini. Disponibile proposta vegetariana. Costo: 10 euro cesto bimbi, 14 euro cesto adulti. Non è consentito il pic-nic libero. La prenotazione è obbligatoria: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it
www.fondazionecosso.com

 

Fermata la banda delle spaccate nelle aree di servizio autostradali

3 persone fermate per rapina, riciclaggio, furto pluriaggravato e ricettazione

Individuati ed arrestati dalla Polizia di Stato i presunti autori di numerose spaccate nelle sale slot sulla rete autostradale piemontese.

Gli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale “Piemonte e Valle d’Aosta” di Torino, coordinati dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, hanno svolto indagini accurate al fine di identificare tre uomini che si ritiene abbiano costituito un gruppo criminale di veri e propri “professionisti delle spaccate.

In molti casi, gli obiettivi delle condotte predatorie del gruppo erano macchinette videopoker e cambiamonete; gli autori dei furti non si limitavano a sottrarre beni e denari, ma, in molti casi, hanno devastato i locali, distrutto le vetrine, così da provocare ingenti danni alle persone offese. Sono almeno una trentina i colpi attribuiti in ipotesi di accusa al “gruppo”.

Da segnalare che gli autori  quando si sono trovati davanti terze persone, non hanno esitato a porre in essere atteggiamenti violenti e minacciosi nei loro confronti, pur di portare a segno i colpi; sono contestate anche due rapine perpetrate l’una in data 23.05.2022 presso la sala slot ubicata nell’Area di Servizio Beinasco Sud –sul Raccordo autostradale TORINO – PINEROLO (oggetto di “spaccata” per ben tre volte in un mese), l’altra, in data 09.06.2022, nel centro abitato di Genola (CN).

Molti dei furti  sono stati particolarmente gravi per i danni provocati; per esempio, nella notte del25.05.2022, per porre in essere il furto ai danni della sala slot Sisal MatchPoint di Santena, gli autori hanno utilizzato uno scuolabus ed un furgone appena rubati come “arieti” per sfondare le vetrine del locale.

A seguito di un’accurata attività info-investigativa che si è avvalsa dell’uso delle intercettazioni, di numerosi servizi di appostamento, pedinamento e di un attento e meticoloso lavoro di analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza installate presso i diversi esercizi commerciali, sono stati identificati tre uomini rumeni.

L’attività, durata alcuni mesi, è stata complessa perché gli autori dei reati hanno operato sempre travisati e facendo attenzione a non lasciare alcuna traccia utile alla loro identificazione.

A carico dei tre uomini rumeni, a seguito degli elementi raccolti dagli investigatori nella fase delle indagini preliminari e visto l’evidente pericolo di fuga, la Procura di Torino ha ritenuto necessario intervenire emettendo unprovvedimento di FERMO che i poliziotti hanno eseguito nella prima mattinata del 21 giugno dopo il rientro dall’ennesimo furto compiuto nella nottata.

Sequestrato anche diverso materiale di provenienza illecita e, nelle abitazioni dei fermati, sono stati rinvenuti abiti, indumenti ed effetti personali indossati durante le spaccate.

Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati anche svariati veicoli, tutti provento di furto, utilizzati per le scorribande notturne, tra cui anche la FORD KUGArubata circa un anno fa ai danni di un autosalone di Bra (CN), insieme ad altre 2 autovetture e 2 coppie di targhe.

Dopo la convalida dei fermi, per tutti i componenti della banda, il GIP ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere presso la casa circondariale “Lo Russo e Cutugno” di Torino.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Semplificare la burocrazia per gli interventi contro la siccità

PER VELOCIZZARE GLI INTERVENTI IDRICI SUL PNRR

Dal Piemonte al Ministero l’elenco degli interventi strategici, per i quali viene richiesta la semplificazione, per rispondere al problema dell’emergenza idrica

Abbattere le tempistiche, snellire le procedure, sbloccare le autorizzazioni. Questi gli obiettivi della ricognizione delle infrastrutture idriche realizzata in tempi record dalla Regione Piemonte per individuare quelle progettualità che possono essere avviate subito per potenziare e rafforzare la rete idrica e mitigare l’emergenza siccità. Un elenco di sette importanti interventi, talvolta già pronti a livello progettuale e che potrebbero beneficiare di deroghe specifiche per una realizzazione immediata, è stato inviato  dalla Regione al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in modo che possano usufruire delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La Regione ha infatti chiesto ai gestori di reti idriche e degli invasiquali siano gli interventi che più urgentemente necessitano di semplificazione. La risposta è arrivata prontamente nell’arco di poche ore da parte del Consorzio del Pesio, del Consorzio Irriguo di Miglioramento Fondiario – Canale De Ferrari, del Consorzio Irriguo di II° grado – Valle Gesso; del Comune di Pralormo, della SMAT, dell’Autorità d’Ambito 1 – Verbano Cusio Ossola e Pianura Novarese e di Acqua Novara VCO.

«Ci siamo subito messi al lavoro – affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, e gli assessori all’Ambiente Matteo Marnati e alla Difesa del Suolo Marco Gabusi – per segnalare quali sono le semplificazioni necessarie. Crediamo sia opportuno riprendere le sollecitazioni già fatte in passato sui temi di difesa del suolo e dissesto idrogeologico: bisogna avere il coraggio di identificare delle priorità e poi far correre veloci queste opere eliminando vincoli paesaggistici e burocratici. I passaggi che sono coerenti con un’amministrazione ordinaria evidentemente non possono essere efficaci in una situazione di emergenza; laddove vi siano motivi di emergenza le opere prioritarie devono perciò avere una corsia preferenziale, come abbiamo già fatto presente più volte in passato. Ora il governo è pienamente consapevole delle urgenze e vigileremo affinché le sburocratizzazioni avvengano con la stessa rapidità con cui noi abbiamo fatto le segnalazioni».

Gli interventi segnalati al Mims riguardano:

Potenziamento dell’approvvigionamento esistente invaso di Pianfei nel Comune di Chiusa di Pesio (CN) e realizzazione di una condotta di adduzione (Consorzio del Pesio)
Progetto dell’acquedotto nella Valle dell’Orco (TO) per l’approvvigionamento idrico a tutto il territorio del Canavese (SMAT)
Potenziamento della diga di La Spina nel Comune di Pralormo (TO)
Rilascio degli invasi Enel della Valle Gesso nel Cuneese (Consorzio irriguo di II grado Valle Gesso)
Miglioramento fondiario del Canale De Ferrari nell’Alessandrino (Consorzio irriguo di miglioramento Canale De Ferrari
Riordino, potenziamento dei sistemi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile nel Novarese e Verbano Cusio Ossola (Acqua Novara VCO)