ilTorinese

Amichevole a Dallas(USA): Barcellona-Juventus 2-2

Un’ottima Juve 

pareggia 2-2 contro il Barcellona a Dallas nel secondo match del Summer Tour 2022.I Bianconeri volano grazie ad un ritrovato Moise Kean: doppietta per l’attaccante classe 2000, che ha riequilibrato per due volte le reti di Ousmane Dembélé.Grandissima prova di Di Maria che è già il leader,trascinatore della Juve:sontuosa prova di Bremer che ha stoppato più volte Lewandowski,neo acquisto del Barcellona.Per Pogba l’infortunio subito l’altro ieri è più grave del previsto:2 mesi di stop!
Per quanto riguarda il mercato Juve è molto vicino l’incredibile colpo Firmino!
Attaccante in uscita dal Liverpool,bomber della nazionale Brasiliana.

Barcellona Juve 2-2: risultato e tabellino

Reti: 34′ Dembélé, 38′ Kean, 41′ Dembélé, 52′ Kean

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen (46′ Pena); Sergi Roberto (32′ Dest) (77′ Collado), Christensen (62′ Torre), Garcia (46′ De Jong), Jordi Alba (62′ Piqué); Nico Gonzalez (46′ Gavi), Busquets (46′ Pjanic), Kessié (62′ Balde); Dembélé (46′ Raphinha) (77′ Abde), Lewandowski (62′ Depay), Aubameyang (46′ Ansu Fati) (76′ Casado). All. Xavi. A disp. Tenas

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny (46′ Perin); Danilo (60′ Fagioli), Bonucci (46′ Gatti), Bremer (59′ Rugani), Alex Sandro (60′ Pellegrini); Rovella, Locatelli (60′ Compagnon), Zakaria; Cuadrado (77′ Barbieri), Kean (77′ Cudrig), Di Maria (76′ Soulé). All. Allegri. A disp. Pinsoglio, Garofani, McKennie, Vlahovic, Aké, Da Graca

Ammoniti: 74′ Di Maria, 84′ Barbieri

Enzo Grassano

L’ultima guerra di Mario Schifano 1988-1998

Al valdostano “Castello Gamba” di Chatillon, una retrospettiva incentrata sull’ultima fase pittorica dell’artista romano

Fino al 25 settembre

“Pittore puma”, lo chiamava Goffredo Parise. “Un piccolo puma – spiegava lo scrittore vicentino – di cui non si sospetta la muscolatura e lo scatto, che lascia dietro di sé l’impronta nitida e misteriosa dell’eleganza”. Artista poliedrico (non solo pittore, ma anche musicista e regista cinematografico), animo ribelle, vita fortemente borderline, Mario Schifano (Homs-Libia italiana, 1934 – Roma,1998) seppe tastare annusare e attraversare, soffermandovisi più o meno a lungo, gran parte delle correnti dell’avanguardia artistica contemporanea con la lievità, l’eleganza, la muscolatura e lo scatto di un “puma”. Calzante a pennello, dunque, il ritratto cucitogli addosso da Parise. Il suo fu un lungo percorso d’arte che lo portò  dalla Scuola Romana di Piazza del Popolo (quella del “Caffè Rosati”), con approcci più che solidi ma altalenanti dall’Informale alla Pop Art (girovago fra New York e Parigi, grandi amicizie e pericolosi eccessi, a braccetto con Andy Warhol, Roy Lichtenstein non meno che con i Rolling Stones che a lui dedicarono il brano “Monkey Man”) fino all’attraversata di “rimembranze futuriste” o ai singolari “paesaggi anemici” così come alle “tele computerizzate”, per poi girare l’angolo e ritornare ai vecchi amori legati alla totale dedizione al colore lasciato libero di raccontare, con vigore e lirici sussulti, emozioni e natura, emozioni e vita, emozioni e drammi come la dolente assurdità delle guerre. Su questa linea verte la produzione dell’ultimo decennio di vita di Schifano. 1988 – 1998.

Dieci anni  raccontati con rigore nella retrospettiva “L’ultima guerra di Mario Schifano”, nata da un progetto di “Casa Testori” curata da Davide Dall’Ombra e realizzata dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, negli spazi del “Castello Gamba – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea” di Chatillon. La mostra prende avvio e spunto da un concreto episodio della vita dell’artista, che fra il febbraio e il marzo del 1988 soggiornò in Vallée, lavorando a tutto spiano in un’ala dell’antico Priorato di Saint-Bénin producendo decine di quadri, insieme ad opere su carta, che vennero esposte alla “Tour Fromage”, nella mostra titolata “Mario Schifano. Verde fisico”, svoltasi da aprile a luglio dell’’88. Racconti di paesaggio, di occhi e anima a confronto con il potere della Natura. Opere che fanno tutt’oggi parte della Collezione permanente del Museo. Quello fra il 1988 ed il 1998 è un decennio irripetibile per l’artista: “anni febbrili e prolifici – si sottolinea – di ritorno alla pittura e di ‘guerra’ con la pittura stessa, come con le proprie dipendenze e ossessioni”. Introdotte da un video, che racconta la nascita di “Chimera”, l’opera monumentale realizzata da Schifano durante la performance di una sola notte a Firenze (1985), le grandi opere in mostra al “Castello Gamba” sono invece “ritratti” amari di guerra in senso reale. Dell’allora “Crisi del Golfo” che segnò in modo particolare l’artista, soprattutto attraverso le immagini televisive. Due opere su tutte. Nella sala principale dedicata alle esposizioni temporanee, troviamo due tele di monumentale forza espressionistica (de Kooning?), dedicate al dramma della guerra in Iraq“Tearful (In lacrime)” del 1990 e “Sorrisi Scomparsi” del 1991, l’unico volto possibile della tragedia in Kuwait. In “Tearful” il dramma della guerra parte da una foto ritagliata dal “Time” del 10 dicembre 1990, dove un bambino ci guarda smarrito mentre il padre soldato, in partenza per il fronte, china la testa coprendosi il volto in lacrime. In “Sorrisi scomparsi” una “folla di nuovi volti senza volto” sono sovrastati dalla traduzione in arabo del titolo dell’opera e danno corpo al dramma collettivo del Kuwait. La rielaborazione pittorica delle immagini televisive si affianca a quella fotografica. Schifano manda a stampare decine di rullini al giorno: foto scattate agli schermi TV che si accumulano nel suo studio “in un processo divorante e germinativo insieme”.

In mostra vengono presentate attraverso quattro grandi composizioni in pannello incorniciate in plexiglass che presentano oltre 1300 fotografie (10×15 cm.) ritoccate ad olio e pennarello, realizzate tra la fine degli anni Ottanta e il principio degli anni Novanta. Una produzione sterminata che Emilio Mazzoli (grande gallerista modenese e grande sostenitore di Schifano) ha definito il “rosario di Schifano”, snocciolato durante il giorno. Nel tentativo di lasciare un’impronta su quanto accadeva intorno a lui. Tentativo riuscito.

Gianni Milani

“L’ultima guerra di Mario Schifano 1988-1998”

Castello Gamba, Località Cret-de-Breil, Chatillon (Aosta); tel. 0166563252 o www.castellogamba.vda..it

Fino al 25 settembre

Orari: tutti i giorni, dalle 9 alle 19

Nelle foto:

–       Mario Schifano al lavoro in Valle d’Aosta, Ph. T. De Tommaso

–       “Per vedere”, acrilico su tela, 1988

–       “Tearful”, tecnica mista su tela, 1990, Ph. Amos Parlatini

–       “Sorrisi scomparsi”, tecnica mista su tela, 1991

Covid, la situazione in Piemonte

FOCUS SETTIMANALE SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

Il valore del Piemonte, con un’incidenza di 663.2 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana dal 18 al 24 luglio), a fronte del valore nazionale di 854,4 è il più basso in Italia insieme alla Lombardia.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 25 luglio si attesta al 9,5% (il valore nazionale è al 17,3%) e quella delle terapie intensive al 2,4% (il valore nazionale è 4,3%), mentre la positività dei tamponi è all’8,6%.

CONFERMATA LA DOMINANZA DI OMICRON5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 18 luglio nei depuratori di Castiglione Torinese, Cuneo, Alessandria e Novara, si evidenzia la dominanza di Omicron5 e la presenza con basse frequenze di alcune mutazioni (BF1 e BF5)

Per quanto riguarda la sottovariante di Omicron 4 si continuano a rilevare mutazioni specifiche.
Nelle prossime settimane il laboratorio di Virologia Ambientale monitorerà l’evolversi della situazione anche per quanto riguarda nuove sottovarianti di Omicron, come BA.2.12 e BA.2.75 che non sono state rilevate nei depuratori in questa settimana.

VACCINAZIONI

Il Piemonte continua ad essere in testa per la somministrazione delle quarte dosi (fonte: Covid-19 vaccini open data / lab24 il sole24ore) con 291.000 dosi somministrate alle platee autorizzate a livello nazionale che hanno già maturato i tempi necessari per la quarta dose (immunocompromessi, over 80, ospiti Rsa, fragili over 60 con specifiche patologie, over 60 e fragili over 12).

Nelle farmacie dal 26 aprile sono state somministrate 8.000 quarte dosi e le prenotazioni sono circa 4.300.

Le preadesioni degli over60 per la quarta dose su www.IlPiemontetivaccina.it sono state ad oggi oltre 43.000. Sono già stati inviati il 90% degli sms di convocazione e più di 1/3 è già stato vaccinato.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 18 al 24 luglio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 4-048.

Suddivisi per province: Alessandria 393, Asti 189, Biella 166, Cuneo 424, Novara 336, Vercelli 155, VCO 127, Torino città 771, Torino area metropolitana 1.344.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 28.338 (-8.143 rispetto alla settimana precedente).

Questa la suddivisione per province: Alessandria 2.749 (-614), Asti 1320 (-272), Biella 1.159 (- 453), Cuneo 2.971 (- 657), Novara 2.353 (- 607), Vercelli 1.082

(-205), VCO 891 (-349), Torino città 5397 (-1928), Torino area metropolitana 9411 (-2892).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 18 al 24 luglio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è 663.2, in forte calo

(-22.3%) rispetto agli 853.7 della settimana precedente.

Si tratta del primo calo dopo sei settimane consecutive in cui la curva era al rialzo.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 579.1 (- 26,4%).

Nella fascia 25-44 anni è 778.9 (-21,1%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 745 (-23%)

Nella fascia 60-69 anni è 733.3 (- 23,6%).

Tra i 70-79 anni è 706.3 (- 20,2%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 503.8 (- 17,5%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 18 al 24 luglio, l’incidenza rispetto alla settimana precedente è in calo in tutte le fasce di età.

Nella fascia 0-2 anni l’incidenza è di 508.3(- 18,2%).

La fascia di età 3-5 anni registra un’incidenza di 279.9 (- 30,4%).

Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 360.1 (-26,1%).

Nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 495.9 (-24,5%).

Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 407.6 (- 26,5%).

Medici di medicina generale in arrivo a settembre nelle località senza dottore

A settembre la Sanità regionale provvederà alle convocazioni dei candidati per l’assegnazione degli incarichi per le zone carenti di medici di medicina generale per l’anno in corso.

Così l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi  ha risposto  in Consiglio regionale ad un’interrogazione sulle tempistiche di pubblicazione della graduatoria.

L’assessore ha spiegato che le zone carenti 2022 di assistenza primaria sono state pubblicate il 20 aprile scorso e i medici in possesso dei requisiti hanno avuto tempo fino al 21 maggio per presentare domanda. I tempi di conclusione del procedimento di assegnazione, dallo scorso anno, sono passati da 180 a 120 giorni. La graduatoria provvisoria sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte il prossimo 28 luglio. I candidati avranno 15 giorni di tempo dalla pubblicazione per presentare eventuali istanze di riesame. Passati questi 15 giorni, cioè ad agosto, verrà emanata e pubblicata sempre sul Burp la graduatoria definitiva e contestualmente verranno inviate le lettere con la data di convocazione, che dovrà essere comunicata con un preavviso di 15 giorni.

Consiglio regionale: orari estivi URP e Biblioteca

Da lunedì 25 luglio e fino al 2 settembre 2022l’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale (via Arsenale 14/G a Torino) sarà aperto sia per i servizi di informazione istituzionale che per i servizi bibliotecari, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.30 e il venerdì dalle 9 alle 12.30.

Nello stesso periodo la Biblioteca Umberto Eco di via Confienza 14 sarà chiusa la pubblico.

All’Urp di via Arsenale negli orari previsti il personale sarà a disposizione per fornire informazioni sulle attività dell’Assemblea e dei suoi organi e sulle iniziative promosse dal Consiglio regionale.

Il servizio di prestito dei libri della Biblioteca sarà attivo su appuntamento mentre la riconsegna dei volumi presi in prestito potrà avvenire liberamente.

Negli orari di apertura il personale sarà a disposizione degli utenti per fornire informazioni bibliografiche in presenza, al telefono e via email.

La consultazione di libri e periodici della Biblioteca sarà possibile su appuntamento presso la postazione allestita presso l’Urp.

Cinque generazioni di ombrellai a Torino

Una storia, che ha attraversato cinque generazioni, cominciata nel 1890 dal trisnonno Bernardo e proseguita fino ad oggi, nella bottega di Via Sesia 23, dove ancora si realizzano ombrelli in pezzi unici.

Carlo Suino, ultimo discendente racconta con orgoglio la storia della sua famiglia, del trisnonno, del bisnonno Fiorino scomparso negli Stati Uniti, del nonno Carlo, del papà Fiorino, delle difficoltà, delle soddisfazioni e soprattutto del tanto lavoro, iniziato fin da giovani in bottega fra gli odori degli appretti, dei mordenti, della celluloide, dei tessuti, dei vari materiali.

Continua a leggere:

https://www.fatto-a-mano.it/ombrelli/

La politica delle occasioni perdute

Era ovvio che Salvini avesse  promesso qualcosa a Berlusca per mollare Mario Draghi. Ora è chiaro: fare il Presidente del Senato.

Seconda carica dello Stato. Come sarà chiaro che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà l’unico Presidente che svolgerà due mandati pieni nella storia repubblicana. Che Berlusca non sia in ottima forma è notorio a tutti. Ma tant’è che pur di far cadere Mario Draghi tutto ha fatto buon brodo. Ed ora, se notate non c è nessuno che si assume la responsabilità di aver fatto cadere questo governo. Conte lo giura, non sono stato io, Salvini lo giura, non sono stato io e Berlusca lo giura non sono stato io. Sicuramente qualche spergiuro c’è. Appena intuito qualcosa si è fiondata la Giorgina di Garbatella. Tutto per fare il Presidente del Consiglio. Addirittura Vittorio Sgarbi fa l’elenco dei futuri Ministri con lui Ministro della Cultura e ha assegnato un misero 5% ai Cinquestelle:  su ciò non mi sento di dagli torto. Il Pd non sarà solo nel presentare le proprie liste. Articolo uno che vale ben l’ 1 % è già confluito ed il Ministro Speranza ha già assicurato un seggio in parlamento. Chiamalo stupido. A Torino ennesimo trionfo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Oramai incontrastato primo nelle graduatorie di gradimento degli italiani e secondo, forse non a caso,  Mario Draghi. Letta sprona i suoi sindaci a candidarsi. Semplicemente questo il suo ragionamento: avete vinto ieri e vinceremo, insieme a settembre. Perché non esistono più i partiti, almeno i partiti, come si diceva una volta radicati nel territorio. Ma proprio perché i Sindaci sono radicati nel territorio dovranno obtorto collo rimanere nel territorio.
Il nostro Sindaco Lo Russo non lo manda a dire: per lui il male assoluto sono i pentastellati che hanno fatto saltare tutto,  in particolare i soldi europei. Difficile dargli torto. Sono soldi subordinati a riforme che non arrivano. Niente riforme? Niente soldi.
Ed i primi a rimetterci sono le periferie delle nostre città e a Torino in particolare dove il degrado aumenta di giorno in giorno. Il grido di dolore diventa grido di rabbia. Come è possibile perdere una occasione simile? Eppure le premesse di una irreversibile tragedia ci sono tutte. E i fatti sconcertanti si verificano tutti i giorni. Orban il sovranista, Orban il razzista vagheggia la purezza della razza. Già sentiti questi deliri. E non è andata molto bene per il Mondo intero. E l’Europa che fa? Totale silenzio. La presidente  dell’Ue è proprio una incapace. Anche da Torino a Roma una classe politica incapace e rissosa. Ma non siamo soli in questa totale inconsistenza. Biden continua ad addormentarsi. Putin continua a fare quello che vuole e i cinesi guardano compiaciuti lo scannamento tra Occidente e Oriente, con lo scopo di comprarsi il tutto a prezzi di saldi . Siamo proprio messi mali. Impossibile essere ottimisti per i nostri figli.

PATRIZIO TOSETTO

Fondi Pnrr, il dibattito in Comune

Il Consiglio comunale ha discusso le comunicazioni chieste da Silvio Viale (Lista civica) sulle possibili conseguenze immediate e future del regime di ordinaria amministrazione del Governo sui Fondi Pnnr e sui progetti strategici della Città.

Il sindaco Stefano Lo Russo ha introdotto l’argomento riepilogando il quadro organico sul Pnnr e i fondi comunitari ricordando che per il nostro Paese il Piano ha stanziato 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 a fondo perduto e 122,6 per prestiti e finanziamenti. Le risorse assegnate dal Piano alla Città di Torino ammontano a 675 milioni (di cui 154 alla Città Metropolitana) ha aggiunto, per poi riepilogare l’ammontare complessivo dei finanziamenti formati, assieme al Pnnr, dai Fondi complementari statali, dal Decreto Aiuti, dai Fondi React, dai Fondi del Pon Metro Plus (2021-2027); la somma complessiva, ha evidenziato, ammonta 1,109 miliardi di euro, a cui aggiungere 1,8 miliardi di euro per la componente mobilità (circa un miliardo per la linea due e 800 milioni per la prosecuzione della linea uno).

Il punto nodale, ha commentato Lo Russo, è la mancanza di automatismi nell’erogazione delle risorse; da parte del nostro Paese occorrerà rispondere agli obblighi mantenendo le scadenze fissate per l’introito delle prossime rate previste dal Pnnr in un quadro globale di grande incertezza. Il sindaco ha auspicato sia presto operativo un nuovo Governo eletto che possa proseguire nel rispetto degli obiettivi prefissati. La Città monitorerà la situazione, ha aggiunto, e non potremo che produrre e avviare tutte le procedure previste per l’introito dei fondi appannaggio della nostra città.

Nel dibattito in aula, la consigliera Elena Maccanti (Lega) ha chiesto che il sindaco faccia gli interessi della Città e non dica bugie: il Governo è operativo – ha spiegato – e verranno stanziati 15 miliardi di euro nel Decreto Aiuti e i fondi del Pnrr non sono a rischio. Ha quindi accusato di Pd di non aver accettato un Governo “Draghi bis” per interessi di partito.

Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) ha ribadito che il Paese si merita un Governo “politico” e non “tecnico” e ha tranquillizzato i torinesi, “spaventati dal sindaco”, sull’arrivo delle risorse del Pnrr a Torino.

Anche per Andrea Russi (M5S) i fondi del Pnrr, ottenuti grazie all’allora premier Conte, arriveranno in città. A penalizzare le periferie – ha sostenuto – è l’operato dell’attuale sindaco Lo Russo.

Sono stati raggiunti gli obiettivi del primo semestre 2022 e la caduta di Draghi non mette a repentaglio le risorse del Pnrr per le periferie torinesi, secondo Domenico Garcea (Forza Italia), anche se in futuro – ha precisato – si rischiano rallentamenti. Il problema – ha concluso – sono le varie Amministrazioni che si sono dimenticate delle periferie.

La capogruppo del Pd Nadia Conticelli nel ringraziare il sindaco per la relazione ha evidenziato il nervosismo di alcune forze politiche di minoranza in Aula che invece di proporre delle scelte progettuali svolgono mero ostruzionismo.

Il capogruppo dei Moderati, Simone Fissolo, si è detto soddisfatto per aver sentito parlare del Pnnr in Aula. E’ stato un bene sentire parlare di stabilità da parte del sindaco – ha aggiunto – perché il fatto che si voti con frequenza pone il nostro Paese a dover rivedere gli accordi europei.

Silvio Viale (Lista civica), ha definito vergognoso l’atteggiamento del centrodestra in Sala Rossa nel fare le barricate con centinaia di emendamenti per fare un dispetto alla Giunta. Non credo non cambi nulla con la crisi di Governo, ha aggiunto; penso che ritardi nell’erogazione dei fondi europei ci potranno essere.

Giuseppe Catizone (Lega) ha detto che gli unici “risultati” raggiunti dall’Amministrazione Lo Russo nelle periferie sono stati l’aumento dell’Irpef e aver portato i monopattini in Barriera di Milano, usati peraltro dagli spacciatori – ha sottolineato.

La maggior parte degli Italiani non capisce il motivo di questa crisi di Governo – ha sostenuto Tiziana Ciampolini (Torino Domani) – e ai torinesi interessano soltanto i risultati concreti, da raggiungere in fretta e sui quali sta lavorando la Giunta Lo Russo, e non questo dibattito.

Questa maggioranza parla di povertà, ma non sostiene la nostra proposta sul salario minimo e anzi utilizza la caduta del Governo Draghi per coprire le proprie inefficienze – ha denunciato Valentina Sganga (M5S).

Le nostre politiche si basano su una visione e non solo sul Pnrr, che comunque porterà risorse fondamentali – ha affermato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista). E dobbiamo essere responsabili, come è questa Amministrazione dal primo giorno, soprattutto per quanto riguarda la transizione ecologica.

Nella replica conclusiva il sindaco Lo Russo ha ringraziato l’Aula per il dibattito svolto riguardo un tema di grande rilevanza.

A Torino con i veicoli green delle Poste il recapito è sempre più sostenibile

Anche in provincia di Torino Poste Italiane punta sulla sostenibilità e aumenta il numero dei mezzi in grado di conciliare l’efficienza nel servizio di recapito con le politiche green.

Torino, 26 Luglio 2022 – Da oggi anche in provincia di Torino sono operativi 363 veicoli a basse emissioni che si aggiungono ai tricicli e quadricicli elettrici già presenti sul territorio per la consegna dei pacchi e della corrispondenza.

La nuova fornitura è composta da veicoli a quattro ruote, tra macchine e furgoni allestiti con propulsori endotermici di ultima generazione: metano, motorizzazioni ibride e full electric.

Grazie a questi nuovi mezzi, da oggi anche sul territorio torinese la posta viaggia completamente “green” durante tutto il processo di recapito. I veicoli prima di entrare a far parte della flotta di Poste Italiane sono stati modificati e resi funzionali alle esigenze del servizio postale; ad esempio, in alcune macchine, il sedile passeggero è dotato di un particolare allestimento per l’alloggiamento delle cassette o di particolari scaffalature per il trasporto dei pacchi. Altri ancora hanno accessori ad hoc per la mission di Poste Italiane, come il sistema Keyless Entry&Start per il riconoscimento a distanza del conducente. Grazie a questa tecnologia, le portiere e il portellone si sbloccano automaticamente, facilitando il lavoro degli operatori.

Il rinnovo della flotta aziendale in ottica sostenibile è uno degli obiettivi del piano industriale ’24 SI’ dell’Azienda guidata dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, e proseguirà per tutto il 2022. Al momento sono 13 mila i veicoli green che Poste ha messo su strada, per arrivare nel 2024 ad un totale di 17.000.

Con i nuovi mezzi elettrici, dunque, la mobilità dell’Azienda è sempre più sostenibile, in linea con l’ESG – Environmental Social and Governance, il piano d’azione in materia di sostenibilità ambientale e sociale del Gruppo.

 

Rivoli: controlli straordinari per il contrasto del fenomeno della “Malamovida”

Durante le serate della settimana ricompresa tra il  18 ed il 24 luglio, sono stati eseguiti dei servizi mirati specifici per il contrasto del fenomeno della “Malamovida” sul territorio rivolese.

Il Commissariato P.S. “RIVOLI” ha impegnato il centro cittadino del Comune  di Rivoli che durante le serate estive diventa abituale ritrovo di numerosi gruppi di giovani.

Le Forze di Polizia sul campo hanno effettuato controlli tramite pattuglie nei principali luoghi di ritrovo, come piazza Martiri, via San Paolo,  piazza Rombò, il complesso residenziale “Rivoli Reale” ed i giardini “La Marmora”, parco Filippo Turati nonché il Castello di Rivoli,  provvedendo a dissuadere i presenti da schiamazzi e da comportamenti molesti associati al fenomeno della c.d. “mala movida”.

 Durante i servizi sono state controllate n.  209 persone, nonché 5 esercizi pubblici. In particolare i controlli amministrativi sugli esercizi pubblici hanno comportato l’applicazione delle sanzioni previste dalla l.r. 38/2006  per un totale di 900 euro; è inoltre stata comminata la sanzione dell’art. 14 ter 1 L. 125/2001, per un totale di 666 euro,  per vendita di alcolici ai minorenni  nei confronti del minimarket sito in via Rombò n.50.

Durante i controlli sono stati effettuati altresì dei posti di controllo su corso Francia, con lo scopo di disincentivare condotte scorrette alla guida che troppo spesso in passato hanno provocato incidenti in concomitanza con l’affluenza dei giovani verso il centro cittadino.