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ilTorinese

Merlo: Elezioni, Renzi si conferma un leader

Riceviamo e pubblichiamo

Per questo il populista Conte ha paura del confronto.
“Anche in questa campagna elettorale Matteo Renzi conferma di essere un vero leader politico. E
non solo dopo le clamorose ed inquietanti accuse di Conte nei suoi confronti. E, proprio su
questo versante, lo stile di Renzi è quello che svela le difficoltà palesi dei populisti dei 5 stelle. E
cioè, non accettare – pere nessun motivo – un confronto pubblico sui contenuti per il semplice
fatto che il populismo regge solo se non deve spiegare nel merito la sua propaganda. Soprattutto
quando quella propaganda rischia di essere smontata pezzo dopo pezzo.
E l’attacco violento contro Renzi da parte di Conte spiega, meglio di molte altre ragioni, che
quando c’è la paura a confrontarsi il tutto si limita alla propaganda, alla demagogia, all’antipolitica
e alla trivialità. Cioè, in ultimo, alle parole d’ordine di ciò che è sempre stato il populismo
qualunquista, violento e anti politico del grillismo”.

On. Giorgio Merlo, candidato Italia Viva/Azione Piemonte 1.

Luigi de Magistris, capo politico di Unione Popolare, torna in Piemonte

Lunedì 19 settembre 2022

Luigi de Magistris, capo politico di Unione Popolare, torna in Piemonte: dalla Valsusa a Torino

 

Dopo la visita a Torino con passeggiata dalla Cavallerizza al Po del 18 agosto per presentare la lista e le candidate e i candidati di Torino e provincia, Luigi de Magistris torna in Piemonte iniziando la giornata con la visita in Valsusa, territorio della lotta simbolo per tutto il paese di resistenza contro le grandi opere inutili come la TAV, e proseguendo nel capoluogo piemontese in un percorso che toccherà luoghi significativi per i temi del programma di Unione Popolare.

Il programma

ore 12  Piazza del mercato a Bussoleno

ore 14:00 Passeggiata intorno al cantiere di San Didero

ore16:30 Ritrovo a Torino in piazza XVIII dicembre che ricorda le vittime della strage fascista del 18 dicembre 1922, a rimarcare il nostro antifascismo. Il percorso continuerà verso Porta Susa e il grattacielo di Intesa San Paolo, simbolo del potere finanziario e delle privatizzazioni che noi combattiamo, si arriverà quindi alle ex officine Grandi Riparazioni prossima sede del polo bellico, polo della tecnologia militare Nato, al quale ci opponiamo rifiutando che lo sviluppo della città sia legato all’industria bellica degli armamenti, produzioni di morte.  Il percorso si concluderà nei pressi dei giardini di Piazza Adriano.

Con Luigi de Magistris saranno presenti le candidate e i candidati di Unione Popolare di Torino e provincia e Paolo Ferrero, vicepresidente della Sinistra Europea.

Unione Popolare Torino

Due opere d’arte in occasione del Festival dell’Acqua

Fino al 23 settembre, in occasione del Festival dell’Acqua di Torino (in programma dal 21 al 23 settembre al Centro Congressi del Lingotto), saranno esposte due opere d’arte contemporanea che abbelliranno due piazze del centro città.

1) Il Rubinetto magico pop della fontana dei Giardini Sambuy in piazza Carlo Felice

Davanti alla stazione di Porta Nuova, al centro di piazza Carlo Felice, in corrispondenza dello zampillo della fontana dei Giardini Sambuy, inaugurata nel 1859 proprio per celebrare l’apertura dell’acquedotto pubblico di Torino, è stata installata l’opera pop “Rubinetto magico” di Vincenzo Cusumano.

2) La “Linfa vitale” in piazza CLN

La città, in occasione del Festival dell’Acqua, si arricchisce di una seconda opera d’arte, che tutti i torinesi potranno ammirare, anche di sera, illuminata, passeggiando per il Centro storico.

In piazza CLN, dove sorgono le due fontane, con le allegoriche statue neoclassiche di Umberto Baglioni che raffigurano il Po e la Dora, è installata la doppia opera di Luisa Valentini “Linfa Vitale”.

Due opere d’arte in occasione del Festival dell’Acqua

 

Torino ospita per la prima volta il Festival dell’Acqua, il principale appuntamento nazionale incentrato sui temi del servizio idrico. Giunto quest’anno alla sua settima edizione, il Festival dell’Acqua, che si terrà nelle sale del Centro Congressi del Lingotto dal 21 al 23 settembre, è ideato e promosso da Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, che chiama a raccolta le oltre 450 aziende associate e tutti i soggetti che, a diverso titolo, si occupano dei servizi idrici e di pubblica utilità. L’edizione 2022 di Torino è organizzata in collaborazione con SMAT – Società Metropolitana Acque Torino, che si è direttamente occupata dell’installazione delle due opere d’arte, esposte fino al 23 settembre.

Sono 160 i relatori previsti per il festival, per una tre giorni di riflessioni e approfondimenti – 14 convegni tra sessioni plenarie ed eventi paralleli – con ospiti nazionali e internazionali per parlare di acqua, intesa come risorsa essenziale per la vita.


Il Festival dell’Acqua non sarà solamente un’occasione importante per addetti ai lavori, ma coinvolgerà anche la cittadinanza torinese con intrattenimenti, eventi artistici, culturali e sportivi, per approfondire il tema dell’acqua sotto varie angolature.

La porta della città, duemila anni di storia di Palazzo Madama

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torinoinaugura, dal 21 settembre 2022, un nuovo allestimento nella Corte Medievale, curato da Palazzo Madama in collaborazione con la Fondazione Francesco Corni.

Una narrazione visiva, che accoglie il visitatore al suo ingresso in museo, per raccontare i duemila anni di storia di Palazzo Madama e di Torino, dall’età romana al Novecento. Ambientata in Corte Medievale, dove sopravvivono le tracce architettoniche di questa evoluzione millenaria, l’esposizione si definisce a partire da una trentina di tavole realizzate dal disegnatore modenese Francesco Corni. Si tratta di disegni che illustrano dettagliatamente i momenti salienti di crescita della città e seguono le vicende costruttive di Palazzo Madama.

Si parte dalla fondazione di Julia Augusta Taurinorum in epoca augustea, quando viene impostato l’impianto quadrangolare della città basato sulle due strade principali: il decumanus maximus e il cardus maximus, che ancora oggi la caratterizza. È allora che vengono edificate le quattro porte urbiche monumentali, tra cui la porta decumana su cui sorgerà il castello degli Acaia, che nel XVIII secolo si trasformerà in Palazzo Madama.

Il percorso segue l’evoluzione della città medievale, ancora racchiusa tra le mura romane, e della porta Phibellona che gradualmente sostituisce quella decumana. Con essa si trasforma il castello: nel Trecento Filippo d’Acaia addossa alle torri romane due torri quadrate e realizza il nuovo rivestimento in cotto della corte interna; nel secolo successivo Ludovico d’Acaia allarga la pianta dell’edifico aggiungendo altre due torri simmetriche a quelle romane. Il castello diviene una residenza principesca dotata di camere da letto, un salone per le feste, una grande cucina e un giardino.

Nel Cinquecento, Emanuele Filiberto di Savoia trasferisce la capitale del ducato sabaudo da Chambéry a Torino (1563) e avvia la fortificazione della città con la creazione della cittadella. I tre ampliamenti che si succedono completano lo sviluppo della città capitale, quasi triplicandone le dimensioni: con Carlo Emanuele I verso Porta Nuova (dal 1619), con Carlo Emanuele II verso il Po (dal 1673) e con Vittorio Amedeo II a ovest, verso la Porta Susina (dal 1703). Le tavole degli ampliamenti si alternano ai disegni di Palazzo Madama all’epoca delle due Madame Reali di Savoia, Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours. L’intervento di Cristina porta alla copertura della Corte Medievale e alla creazione di una grande sala al primo piano, oggi Sala del Senato. A Maria Giovanna Battista si devono i lavori di rinnovamento dell’appartamento del primo piano e la chiamata di Filippo Juvarra a realizzare lo scalone monumentale e la facciata, capolavoro dell’architettura barocca (1718 – 1721).

Segue l’espansione territoriale dagli anni Quaranta dell’Ottocento nella zona di Porta Nuova, nel quartiere di San Salvario e nella zona Vanchiglia, con la costruzione dell’edificio simbolo della Mole Antonelliana. Le sale di Palazzo Madama vedono il succedersi di uffici pubblici, abitazioni private e grandi eventi. Vi hanno sede la Regia Pinacoteca, il Senato del Regno, l’Osservatorio astronomico. Qui viene dichiarata l’Unità d’Italia. Dal 1864 l’intervento di restauro dell’architetto Alfredo D’Andrade riconduce il monumento verso il suo aspetto medievale.

Il percorso si chiude con il Novecento e con l’arrivo nel 1934 del Museo Civico d’Arte Antica nella nuova sede di Palazzo Madama.

I disegni di Francesco Corni a china nera si basano su una solida conoscenza delle fonti storiche, documentarie e visive relative ai soggetti raffigurati. Essi consentono al visitatore di apprezzare i più minuti dettagli e di farsi un’idea molto concreta di come la città e il palazzo apparivano in ogni periodo storico. I testi che li accompagnano in mostra forniscono informazioni sulla storia, sui suoi protagonisti, sulle tecniche costruttive, sulla vita quotidiana dell’epoca.

Scopo del progetto è quello di restituire alla sensibilità dei visitatori il ruolo essenziale di Palazzo Madama nel suo essere il cuore pulsante di Torino, la cui crescita e sviluppo è riflessa dall’evoluzione della città medesima. Un Palazzo Madama perno di un sistema di città corte che vede, in poche centinaia di metri, svilupparsi nei secoli quanto ora divenuto uno dei grandi percorsi museali europei: dalla Real Chiesa di San Lorenzo a Palazzo Chiablese, al Duomo, a Palazzo Reale con la Cappella della Sindone e le sue aree archeologiche, la Galleria Sabauda, l’Armeria Reale e la Biblioteca Reale. Ma anche le segreterie di Stato con la prefettura, l’Archivio di Stato e il Teatro Regio, la Cavallerizza Reale e il Museo del Cinema, l’Accademia Albertina e la Biblioteca Nazionale, Palazzo Carignano e l’Accademia delle Scienze con il Museo Egizio. Decine di chilometri di luoghi della e per la cultura, che trovano una chiave di interpretazione nelle immagini e nei testi della Corte Medievale di Palazzo Madama, nuovamente restituito alla sua funzione di porta d’accesso alla Torino capitale europea.

Dal 21 settembre 2022 al 9 gennaio 2023 saranno anche esposti nella Corte Medievale 6 disegni originali di Francesco Corni.

L’allestimento è accompagnato dalla nuova guida, edita da Ink Line Edizioni, che illustra la genesi e la storia dei singolari duemila anni dell’edificio.

INFO UTILI:

 

SEDE ESPOSITIVA E DATE                                 Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica,

piazza Castello, Torino

Dal 21 settembre 2022

ORARI                                                                   Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 – 18.00. Martedì chiuso
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura

BIGLIETTI                                                              Biglietto incluso in quello di ingresso al museo:

Intero € 10,00 | Ridotto € 8,00

                                                                               Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card

INFORMAZIONI                                                   palazzomadama@fondazionetorinomusei.it   – t. 011 4433501

                                                                               www.palazzomadamatorino.it

PRENOTAZIONI                                                   011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com

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Salvini a Torino chiude la campagna elettorale

Riceviamo e pubblichiamo

Matteo Salvini per la chiusura della campagna elettorale in Piemonte ha scelto, non a caso, un luogo simbolo della classe operaia torinese, e piemontese.

Il Segretario Federale della Lega, accompagnato da Riccardo Molinari, Presidente dei parlamentari della Lega alla Camera e Segretario del partito in Piemonte, e da tutti i candidati della Lega alla Camera e al Senato, sarà infatti martedì 20 settembre, alle ore 21, all’Anfiteatro Dante Livio Bianco, nella piazza di fronte allo storico stabilimento Fiat (oggi Stellantis) di Mirafiori.

Dopo la straordinaria domenica a Pontida, che ha visto la partecipazione di 100 mila persone, Matteo Salvini e Riccardo Molinari chiudono martedì la campagna elettorale in Piemonte all’insegna del lavoro, e in particolare del settore auto.

Un modo per evidenziare l’impegno che, in questa legislatura, la Lega ha profuso a sostegno dell’automotive, facendo approvare dal Parlamento un’apposita mozione contro la transizione totale verso l’elettrico entro il 2035 (posizione sostenuta invece al Parlamento Europeo da Pd e 5 Stelle), che significherebbe la perdita di 75 mila posti di lavoro, buona parte dei quali proprio nella filiera piemontese.

Ruba trolley a due anziani ma la Polfer lo arresta

Una coppia di anziani è stata oggetto alla stazione di Novara del furto di un trolley che conteneva capi di abbigliamento ma anche oggetti preziosi. Grazie alle telecamere è stato arrestato dalla Polfer e denunciato  in stato di libertà un marocchino di 22 anni senza fissa dimora.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Juve in caduta libera: Monza-Juventus 1-0

Settima giornata serie A

Gytkjaer (M)

La prima vittoria del Monza in serie A arriva contro una bruttissima Juventus in evidente caduta libera.Una situazione da incubo in casa bianconera dove i dirigenti juventini stanno seriamente valutando la possibilità di esonerare l’allenatore Max Allegri.Dalla tribuna ospite,dove ci sono i tifosi bianconeri, s’alza forte e tempestoso il coro “andate tutti a lavorare”,un segnale eloquente del profondo scollamento e frattura insanabile che si è creato tra il popolo bianconero e la dirigenza(compresa la  squadra)juventina.
I numeri sono impietosi:un solo tiro in porta per la Juve contro i 4 ed 1 gol del Monza,con i brianzoli che hanno ottenuto un possesso palla del 70%.
Un nervoso Di Maria è stato espulso al 40esimo del primo tempo. L’argentino reagisce ad un fallo di Izzo con una gomitata ad altezza petto, non ci sono dubbi per l’arbitro Maresca che estrae subito il cartellino rosso.
Provvidenziale l’arrivo della sosta che consentirà ai bianconeri di raccogliere le idee e studiare il da farsi per risalire la china dell’attuale centroclassifica:ammesso che ci sia ancora Allegri allenatore.

Enzo Grassano

Lettera aperta di Quaglieni a Mauro Laus

Caro Senatore, questa mattina ho vinto la pigrizia domenicale ereditata dalla pandemia di leggere a letto i giornali e sono stato al teatro Alfieri ad ascoltarla

Ero curioso anche perché un comizio alle 9,30 del mattino oggi è cosa ardua.Nessuno finora si è azzardato a confrontarsi con l’Alfieri, luogo deputato nel passato remoto solo per grandi leader nazionali. Lei è riuscito a riempire il teatro, un fatto unico, credo negli ultimi dieci anni, per qualsiasi partito ed ha raggiunto anche altre  molte migliaia di ascoltatori via internet.
La conduttrice dell’intervista che ha reso agile con misura sapiente   il comizio che oggi appare  di per se ‘ improponibile, è stata una coprotagonista discreta  d’eccezione perché Laura Pompeo, donna di cultura e politica di razza, ha dimostrato cosa significhi parteggiare, ma anche stare al disopra con equilibrio, toccando tutti i temi senza censure.
Laura Pompeo ha alle sue spalle e davanti a sé il ruolo dei colloqui intervista da casa tramite internet che ci hanno salvato  dall’isolamento della pandemia attraverso una trasmissione su Fb di grande successo da cui è nato anche un libro che sta riscuotendo vasto interesse.
Io l’ho ascoltata con piacere e quasi mai ho dissentito da lei perché lei si è rivelato un politico che non parla il politichese, è appassionato delle sue idee e delle sue origini di cui è  anzi giustamente orgoglioso ,ma non è mai fazioso.
Quanta differenza con altri suoi colleghi! Ha anche dimostrato cosa ha fatto in Parlamento nei suoi cinque anni al Senato con una sorta di rendicontazione ai suoi elettori che molti paracadutati o non si scordano di fare.
Quando ha parlato di diritti non si è rivelato giacobino come altri suoi colleghi, anche se ha tralasciato di pronunciare la parola dovere. Sarà che ,occupandomi  quest’anno di Mazzini , io la parola doveri la dico spesso,ma credo che il senso di tutto il suo discorso-intervista sia stato all’insegna del dovere civile.
Oggi troppo spesso si rivendicano i diritti, ma  anche i doveri a me paiono  importanti perché senza doveri, come insegnava Mazzini, i diritti si vanificano.
Molte cordialità.
Pier Franco Quaglieni

Apli-Piemonte: “Media silenziano alternativa al regime”

Riceviamo e pubblichiamo

Lucianella PRESTA (APLI- PIEMONTE): 
“I media nazionali e territoriali silenziano l’unica vera alternativa al regime”.

Come dichiara Adinolfi in un suo recente comunicato, anche noi in Piemonte constatiamo il silenzio con cui radio e televisioni, tranne rarissime eccezioni, ignorino il ruolo di Alternativa per l’Italia.

Adinolfi arriva provocatoriamente a lanciare un invito “ABROGATE LA PAR CONDICIO: Non trasformate Lasorella di Agcom nella barzelletta d’Italia”

Egli usa l’ironia per denunciare lo scarso spazio riservato dalle televisioni alla lista di cui è capolista al Senato nel Lazio e in Abruzzo: “Sono qui a chiedere l’abrogazione della par condicio, per evitare al dott. Giacomo Lasorella di vedersi trasformato nella barzelletta d’Italia visto che come presidente di Agcom è il garante dell’applicazione della legge. Agcom ha riconosciuto che Alternativa per l’Italia, ai sensi dell’articolo 2 comma 2 lettera b del suo stesso regolamento diramato il 3 agosto 2022, è uno dei sedici soggetti politici nazionali che per diffusione sul territorio hanno diritto a veder divisi equamente gli spazi. Mario Adinolfi e Simone Di Stefano hanno avuto qualche manciata di secondi nei Tg Rai e Mediaset, zero secondi nel Tg La7, zero secondi a In Mezz’ora (la Annunziata ha invitato tutti, a partire dalle piccole liste di sinistra, ma noi no), Otto e Mezzo, Di Martedi, In Onda, Omnibus, L’aria che tira, Agorà, Controcorrente, Dritto e Rovescio, Carta Bianca, Piazza Pulita, Quarta Repubblica. Fossi nel dott. Lasorella, presidente Agcom, chiederei dunque l’immediata cancellazione della legge sulla par condicio visto che non è in grado di farla applicare e alcuni partiti hanno decine di ore a settimana di copertura e noi decine ai secondi. Qualora facesse istanza di abrogazione della par condicio per non risultare più la barzelletta d’Italia, sosterremmo la sua proposta a difesa del suo onore. O forse un nominato dai partiti in campagna elettorale preferisce non infastidire chi lo ha nominato al ben retribuito incarico all’Agcom?”
Mentre sottolineiamo la denuncia di Adinolfi ci appelliamo ai media piemontesi affinché provvedano a garantire ciò che la legge prescrive.

Rock Jazz e dintorni. I 99 Posse e la Ukulele Turin Orchestra

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Lambic Tonino Carotone rende omaggio a Fred Buscaglione.

Martedì. All’Otium Pea Club si esibisce il quartetto della vocalist Elis Prodon. Nel Sound Garden dell’Hiroshima Mon Amour è di scena il cantautore Alessandro Petulla.

Mercoledì. Al Blah Blah si esibisce Matt Elliott.

Giovedì. Al Jazz Club suonano i Beat In2. Al Blah Blah sono di scena i Blue Trip. Al Dash suona l’Ukulele Turin Orchestra. Al Cafè Neruda si esibisce il quartetto di Paolo Voghera.

Venerdì. Alla Suoneria di Settimo debutto della kermesse “Beatles Days” con The Beatless, Marco Roagna e Ticket To Beat. Nel Sound Garden dell’Hiroshima arrivano i 99 Posse.  A Piozzo nell’Open Garden del Baladin , i Marlene Kuntz presentano le canzoni di “Karma Clima”. Al Jazz Club suona il trio Fortune Teller. Al Cap 10100 si esibiscono i Worg, Beatkoinz e Headkube. Al Blah Blah sono di scena i NotFound. Il produttore elettronico Sonambient si esibisce al Bunker presentando l’album “Controforma”.

Sabato. Al Jazz Club suona il quartetto The Hipshakers. Al Cap 10100 è di scena il rapper Reks. Alla Suoneria di Settimo prosegue il tributo ai Beatles con l’esibizione di The Beat Circus, Repsilon, Powerllusi e Gabriele Daho. Al Blah Blah suonano i Five Ways To Nowhere. Allo Ziggy si esibiscono i Browbeat con  Niamh e Nabla Dot.

Domenica. Conclusione a Settimo del tributo ai Beatles con Rolando Giambelli, Oldies But Goldies, Blue Meanies , Let’s Beat e altri. Al Jazz Club suona il trio del chitarrista Dario Lombardo. Riapre il Folk Club con il cantautore nordirlandese Foy Vance.

Pier Luigi Fuggetta