ilTorinese

Consiglio regionale: orari estivi URP e Biblioteca

Da lunedì 25 luglio e fino al 2 settembre 2022 l’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale (via Arsenale 14/G a Torino) sarà aperto sia per i servizi di informazione istituzionale che per i servizi bibliotecari, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.30 e il venerdì dalle 9 alle 12.30.

Nello stesso periodo la Biblioteca Umberto Eco di via Confienza 14 sarà chiusa la pubblico.

All’Urp di via Arsenale negli orari previsti il personale sarà a disposizione per fornire informazioni sulle attività dell’Assemblea e dei suoi organi e sulle iniziative promosse dal Consiglio regionale.

Il servizio di prestito dei libri della Biblioteca sarà attivo su appuntamento mentre la riconsegna dei volumi presi in prestito potrà avvenire liberamente.

Negli orari di apertura il personale sarà a disposizione degli utenti per fornire informazioni bibliografiche in presenza, al telefono e via email.

La consultazione di libri e periodici della Biblioteca sarà possibile su appuntamento presso la postazione allestita presso l’Urp.

Un francobollo per il bicentenario della scuola allievi carabinieri

Poste Italiane comunica che il 23 luglio 2022 viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollocelebrativo del Bicentenario dell’inizio dell’attività addestrativa nell’Arma con l’istituzione del “deposito di reclutamento” di Torino, relativo al valore della tariffa B pari a 1,20. (racchiuso in un foglietto).

Tiratura:centocinquantamila foglietti.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva non fluorescente.

Bozzetto a cura di Maria Carmela Perrini.

La vignetta del francobollo, racchiusa al centro di un foglietto, raffigura due carabinieri in uniforme, rispettivamente moderna e d’epoca, in primo piano sulla caserma Cernaia di Torino; suggella la vignetta, in alto a sinistra, lo stemma dell’Arma dei Carabinieri incastonato entro una fascia con il tricolore e il rosso e il blu caratteristici dell’Arma.

Completano il francobollo la legenda “1822 ISTITUZIONE DEL“DEPOSITO DI RECLUTAMENTO” DI TORINO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Carattesristiche del foglietto:

Il foglietto, idealmente diviso da una fascia con il tricolore e il rosso e il blu caratteristici dell’Arma, raffigura, a sinistra, un particolare della Mole Antonelliana di Torino e, a destra, un’antica stampa della fortificazione pentagonale della Cittadella di Torino, sede nel 1822 del deposito di reclutamento dei Carabinieri, la prima scuola di addestramento dell’Arma.

Completano il foglietto, in alto, le date “1822 – 2022” e la legenda “BICENTENARIO DELL’INIZIO DELL’ATTIVITÀ ADDESTRATIVA NELL’ARMA CON L’ISTITUZIONE DEL ‘DEPOSITO DI RECLUTAMENTO’ DI TORINO”.

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo Spazio Filatelia di Torino.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postalicon sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione è stata realizzata una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente il foglietto, una cartolina annullata e affrancata, una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15€.

Tav: Gariglio (Pd), bene Osservatorio, nuove risorse per piano strategico Valsusa

“I tavoli tematici che verranno istituiti sulla Tav sulla sostenibilità ambientale, territoriale e legalità rappresentano uno strumento opportuno e utile per coinvolgere concretamente le comunità locali sulla realizzazione dell’opera e confermano l’ottimo lavoro svolto dall’Osservatorio e dal commissario di Governo per l’Asse ferroviario Torino-Lione, Calogero Mauceri”: è quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio.
“È necessario utilizzare nel migliore dei modi le risorse già stanziate per le opere di compensazione procedendo con una concertazione ampia e con scelte condivise che garantiscano lo sviluppo sostenibile e la crescita dei territori interessati. É inoltre indispensabile lavorare per aumentare la somma dei 100 milioni di euro, attualmente previsti, in modo da poter finanziare un piano strategico per lo sviluppo della Valsusa”: conclude Davide Gariglio.

I ghiacciai, testimoni della crisi climatica: al Forte di Bard, le foto – verità di Fabiano Ventura

“Earth’s Memory”

 

Fino al 18 novembre

Bard (Aosta)

C’erano una volta i ghiacciai. Triste, drammatica, realtà. Da anni, ormai, il più grande serbatoio d’acqua dolce sulla Terra (che fino a 20mila anni fa ricopriva il 32% delle terre emerse e oggi meno del 10%) sta infatti pian piano consumandosi sotto l’incessante tragico fenomeno del surriscaldamento del pianeta e della crisi climatica più in generale. A darne ulteriore testimonianza la mostra “Earth’s Memory”, promossa ed organizzata, fino al prossimo 18 novembre, dal valdostano “Forte di Bard” e che, in anteprima mondiale, presenta i risultati – 90 scatti fotografici – del progetto “Sulle tracce dei ghiacciai”, il viaggio fotografico – scientifico, portato avanti per tredici anni, dal fotografo romano Fabiano Ventura.

Scatti a confronto. Repeat Photography. Immagini d’oggi poste in relazione con le identiche inquadrature immortalate dai grandi maestri del passato, la mostra (che ha ricevuto il patrocinio dell’“Unesco” e vanta una collaborazione scientifico divulgativa con l’“ESA – European Space Agengy”) comunica in modo inequivocabile gli effetti del riscaldamento globale sugli ecosistemi, proponendo al visitatore un’intensa riflessione sul rapporto che lega la specie umana e l’ambiente naturale. Una foto sull’altra. Uguale il soggetto, uguale il punto di ripresa. Terribilmente diverso il racconto delle immagini. Quelle di ieri e quelle d’oggi. Un esempio su tutti. 1893: a 2976 metri d’altezza, Vittorio Sella (alpinista biellese e grandissimo fotografo di montagna) fermava in uno scatto di eccelsa perfezione il “Prager – Hutte”, il terzo Rifugio del “Club Alpino Austriaco”, allora nel cuore dei ghiacciai del “Parco Nazionale degli Alti Tauri”; 2021, la stessa immagine, la stessa inquadratura la ritroviamo in uno scatto a colori di Fabiano Ventura. Un disastro! Non la foto del bravissimo fotografo romano, per l’amor del cielo!, ma ciò che quelle identiche immagini ci svelano.  Nello scatto di Ventura l’azzurro intenso dei ghiacciai cede inesorabilmente al grigio della roccia, della pietraia e al verde minimo della rada vegetazione. Un confronto impietoso. Ma documento reale. La ritirata, il lento scioglimento dei ghiacciai. In poco più di un secolo. Stessa sorte (per citare ancora due casi ben documentati in mostra) occorsa al “Ghiacciaio del Morteratsch” (Canton Grigioni) ripreso intatto nel 1883 da Florio Tognoli e al “Ghiacciaio del Lys” (Valle di Gressoney) come appare nel 1921 nello scatto di Umberto Monterin. Un gran lavoro, quello di Fabiano Ventura che, dal 2009 al 2021, insieme ad un team di registi e ricercatori, ha condotto ben otto spedizioni sui maggiori ghiacciai del Pianetta, dal Karakorum al Caucaso, dall’Alaska alle Ande fino all’Himalaya e, ovviamente, alle nostre Alpi. Oggi i 90 confronti fotografici esposti al “Forte di Bard” con immagini di grande formato e altissima qualità, si affiancano alla restituzione dei dati scientifici raccolti durante le spedizioni e divulgati in mostra con le più moderne tecniche di interactive design e data visualization: proiezioni su grande schermo, video-installazioni e immagini immersive che consentono al visitatore di addentrarsi nel magico mondo dei ghiacciai e nel complesso tema dei cambiamenti climatici.

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Completano l’esposizione i video delle spedizioni e le interviste ai vari ricercatori coinvolti, le collezioni di abbigliamento di ieri e oggi, le raccolte di documenti e mappe di valore storico-scientifico. Obiettivo “trasmettere l’idea – racconta Ventura – che l’uomo è un abitante della terra e non è estraneo alla natura. Salvaguardarla vuol dire salvaguardare noi stessi come specie e come umanità. L’abbandono di una visione totalmente antropocentrica, che sembra quasi una banalità, è diventata una delle sfide più importanti del nostro tempo”. In mostra, fra l’altro, anche una preziosa selezione di mappe e documenti storici sulle prime esplorazioni geografiche, confronti fotografici in formato panoramico ad effetto immersive, video-installazioni e una teca con documenti originali di Vittorio Sella.

Gianni Milani

“Earth’s Memory”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II 85, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 18 novembre

Orari: mart. e ven. 10/18; sab. – dom. e festivi 10/19. Lun. chiuso

Nelle foto:

–       Fotografia storica: Vittorio Sella “Prager – Hutte”, 1893, Credit “Fondazione Sella”/ Fotografia moderna: Fabiano Ventura, 2021, Credit “Associazione Macromicro”

–       Fotografia storica: Florio Tognoli “Canton Grigioni. Ghiacciaio del Morteratsch”, 1883, Credit “SLUB Dresden- Deutsche Fotothek/Fotografia moderna: Fabiano Ventura, 2021, Credit “Associazione Macromicro”

–       Fotografia storica: Umberto Monterin “Ghiacciaio Lys”, 1921, Credit: Famiglia Monterin/ Fotografia moderna: Fabiano Ventura, 2020, Credit: “Associazione Macromicro”

Dal Pnrr le risorse per riqualificare i parchi storici

A TORINO E PROVINCIA SONO STATI FINANZIATI PROGETTI DEL VALORE DI 10,1 MILIONI DI EURO

Il presidente Cirio e gli assessori Poggio e Carosso: «In arrivo più di 18 milioni di euro. Lavorando in sinergia con i sindaci e i privati stiamo incamerando risorse per difendere l’ambiente valorizzando le nostre perle verdi»

 

Parchi e giardini storici del Piemonte riceveranno oltre 18,3 milioni di euro del Pnrr sul programma di valorizzazione di luoghi particolarmente significativi. Torneranno al loro antico splendore 18 luoghi distribuiti su tutta la Regione che hanno conquistato il 15% della posta di 150 milioni a livello nazionale. Enti locali e privati hanno presentato piani giudicati dalla commissione ministeriale ben al sopra della soglia minima di valutazione con un rating quasi sempre attorno agli 85 punti.

«I tanti obiettivi raggiunti sono una buona notizia per Comuni e privati spesso alle prese con ristrettezze economiche che impedivano di eseguire lavori di manutenzione di autentiche perle disseminate sui territori – hanno sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio con l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio e il vicepresidente con delega ai Parchi Fabio Carosso -. I target raggiunti sono la cartina di tornasole dell’importanza dei fondi europei che il Piemonte sta riuscendo a intercettare grazie al lavoro fatto in sinergia con tante realtà pubbliche e private e naturalmente anche tanti sindaci che ce la stanno mettendo tutta per incamerare risorse utili a difendere l’ambiente, valorizzando le nostre perle verdi».

A Torino e provincia sono stati finanziati 9 progetti del valore di 10,1 milioni di euro: oltre alla palazzina di Caccia di Stupinigi che ottenuto 1,9 milioni, hanno vinto i progetti del castello di Miradolo di San Secondo di Pinerolo finanziato con 1.869.432 euro e il Parco del Castello Reale di Moncalieri a cui saranno consegnati 2.000.000 euro. In graduatoria anche il Giardino storico della dimora Lajolo di Piossasco il cui progetto è stato valutato 798.725 euro e quello del Parco del castello di Bruino che ha preso 253.040 euro. Al giardino storico all’italiana di palazzo d’Oria di Ciriè saranno assegnati 330.000 euro, e altri fondi arriveranno per i giardini di Levante dei musei reali (1.336.992 euro) per il parco del Torrione di Pinerolo(1.151.469 euro) e per il Castello di San Giorgio Canavese (540.000 euro).

Amichevole Trabzonspor-Torino 0-3

Gran bel Toro!

Radonjic (2)
Demba Seck

È un gran bel Toro, già in forma,quello che ha sconfitto,oggi,il Trabzonspor squadra campione della Turchia.
La squadra di misterJuric ha dimostrato grande carattere,occupazione del campo perfetta e trame di gioco interessanti,nonostante manchino ancora 4 acquisti,giocatori titolari,che renderanno competitiva la squadra per lottare ed arrivare al settimo posto utile per qualificarsi in Conference League.
Molto bene i trequartisti Seck e Radonjic,acquistato in questa sessione di mercato,ed il redivivo Verdi che ha procurato più di qualche pericolo al portiere avversario.Bene Singo sulla fascia destra,sempre attento e veloce nell’inserirsi in avanti e creare superiorità numerica.
Terza amichevole per il Toro con 2 vittorie ed 1 sconfitta con un bilancio, al momento, positivo nonostante la dura preparazione atletica che imballa le gambe dei calciatori granata.
Mercoledì 27 luglio quarta amichevole contro i ciprioti dell’Apoel Limassol e sabato 30 luglio la quinta ed ultima gara di questo precampionato granata,avversario il Nizza.

Enzo Grassano

Sicurezza. Italexit (Torino): un flash mob per dire basta al degrado

Sicurezza. Italexit (Torino): un flash mob per dire basta al degrado delle nostre periferie torinesi in preda al far west

Questo pomeriggio in piazza della Vittoria, insieme agli abitanti della zona, abbiamo simbolicamente ricordato e rivendicato il valore storico di questo luogo, simbolo della liberazione dalle truppe franco-spagnole.
Proprio pochi giorni fa l’ennesimo atto di violenza, culminato con un omicidio, che testimonia l’abbandono delle nostre periferie teatro di: furti, scippi, pestaggi, spaccio di droga e delinquenza perfino con baby gang. Le periferie conquistano un po’ di ipocrita considerazione solo in balia delle campagne elettorali, come potenziali bacini di voto a cui semplicemente attingere. Con la caduta del governo auspichiamo che la gestione vergognosa della sicurezza a prima firma del duo Lamorgese – Salvini ponga fine all’ipocrisia politica dei paladini a parole della sicurezza. I cittadini meritano di più. Così in una nota i referenti torinesi e metropolitani di Italexit per l’Italia con Paragone.

Mattarella: compleanno al giuramento dei carabinieri in piazza Castello

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 Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel giorno del suo 81esimo compleanno, ha partecipato in piazza Castello a Torino, alla cerimonia del giuramento degli Allievi carabinieri del 140/o corso.

Il corso è intitolato ad Alberto La Rocca,  Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il carabiniere nell’agosto 1944 si consegnò ai tedeschi a Fiesole per salvare la vita di dieci ostaggi civili che sarebbero stati uccisi per la sua fuga per unirsi ai partigiani.

Oggi è il bicentenario dalla fondazione della prima scuola di formazione dell’Arma dei carabinieri, presso la caserma Cernaia, che Torino ospita dal 1822. Il 12 ottobre 1822 il re Carlo Felice emanò a Torino le Regie Patenti con le quali istituì la figura dell’Allievo carabiniere.

Alla cerimonia era presente anche il ministro della Difesa Guerini.

Amichevole Juventus – Chivas 2-0

Marcatori: Da Graca e Compagnon, bianconeri già super!

Benissimo Pogba e Di Maria
Incredibile Fagioli che sfiora il gol da metà campo

La Juventus,in giro per l’America, si presenta alla prima sfida con una formazione che è all’80% di quella che vedremo all’inizio del campionato
Mister Allegri davanti a Szczesny sceglie Gatti e Danilo centrali con Alex Sandro e Cuadrado esterni, centrocampo con Pogba, Fagioli e Locatelli, Di Maria  e Kean a supporto di Da Graca.
La Juve vince e convince,nella prima amichevole della stagione,con un netto 2-0.Molto buone le sensazioni del primo tempo, mentre nella ripresa tanti cambi con diversi ragazzi dell’Under 23 ma comunque la Juve regge benissimo  con un ottimo  Bremer al suo esordio in maglia bianconera.
La Juve c’è!

Enzo Grassano

Tav Torino – Lione: formazione in valle, attesi 1000 posti di lavoro dal 2023 a fine cantieri

LA REGIONE ATTIVA IN UN ACCOMPAGNAMENTO PARTECIPATO E DETERMINATO. PRONTA LA RETE DI SERVIZI PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI IN VALLE

Presentato all’Osservatorio “Una rete per la Valle di Susa”, l’accordo approvato  tra Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro e TELT.  Strategico il completamento del nodo di Torino per rendere efficaci i benefici della nuova linea per il territorio

Un accompagnamento alla realizzazione della Torino-Lione ‘partecipato’ ma anche ‘determinato’ nelle decisioni e con l’attenzione puntata fermamente sulle opportunità lavorative per la Valle. Questi i temi portati dagli assessori della Regione Piemonte ai Trasporti e Infrastrutture, Marco Gabusi, e al Lavoro e Formazione professionale, Elena Chiorino, al secondo incontro dell’Osservatorio per l’Asse ferroviario Torino-Lione sotto la guida del Presidente Calogero Mauceri svoltosi oggi a Torino.

«Siamo entrati in una fase, per nulla scontata – sottolineano gli assessori Marco Gabusi ed Elena Chiorino – in cui la realizzazione della Torino-Lione vede finalmente avanzare anche la tratta nazionale italiana. È una fase cruciale sia perché vediamo crescere un’infrastruttura strategica in grado di rendere il Piemonte il cuore pulsante della logistica europea, sia perché possiamo veramente accompagnare il territorio creando opportunità importanti di ricadute in Valle».

Fondamentale per il territorio è, secondo l’assessore Marco Gabusi, «considerare parte integrante della Torino Lione i lavori relativi al nodo di Torino, senza il quale l’opera non può esprimere a pieno tutti i benefici che porta con sé per i territori dalla Valle in giù».

Tra i benefici immediati per il territorio al primo posto c’è senza dubbio la ricaduta occupazione dei cantieri. È stata definita una linea ben chiara di supporto e accompagnamento allo sviluppo economico e occupazionale sul territorio della Val di Susa. L’obiettivo dell’accordo “Una rete per la Valle di Susa” tra Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro e TELT approvato oggi dalla giunta regionale ė concreto: incrociare le necessità di professionalità delle imprese, che vi operano oggi e che vi opereranno nei prossimi anni, e declinare tutte le tipologie di percorsi formativi cogliendo tutto il ventaglio di opportunità che si creeranno grazie alla linea Torino Lione. L’intesa attua la Legge Regionale 4/2011 e il “Patto per il Territorio”, un programma coordinato, organico e congiunto volto a rendere i cantieri della Torino-Lione un motore di sviluppo per l’economia locale.

I lavori inerenti all’asse Torino-Lione rappresentano una concreta opportunità per costruire una rete pubblico-privata capace di sviluppare una logica di sistema, affrontare adeguatamente la complessità dei mercati del lavoro locali e soddisfare le richieste delle persone alla ricerca di prima o nuova occupazione. In questa traiettoria, per rispondere ai fabbisogni professionali prospettati da TELT, l’assessorato al lavoro e alla formazione professionale guidato da Elena Chiorino metterà al servizio della rete per la Valle di Susa tutti gli strumenti “di nuova generazione” che ha sviluppato e sostenuto in questi anni, dall’apprendistato duale al nuovo sistema della formazione professionale e alle innovative Academy di filiera, oltre ai percorsi di alta formazione specialistica degli istituti ITS. L’iniziativa è rivolta non solo ai giovani che si stanno formando, ma anche alle persone in cerca di lavoro (perché disoccupate o da ricollocare).

Agenzia Piemonte Lavoro, ente strumentale del medesimo assessorato regionale, attraverso i Centri per l’impiego coinvolti (Susa, Rivoli e Chivasso), predisporrà degli sportelli dedicati sia alle persone interessate a ricoprire le mansioni offerte, sia alle imprese richiedenti personale. Tutti gli attori territoriali coinvolti – soggetti istituzionali, enti scolastici e atenei- daranno il proprio contributo per favorire l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro che scaturirà da questa preziosa opportunità di sviluppo. Anche le imprese della Torino-Lione saranno coinvolte nelle attività di continuo aggiornamento dei fabbisogni delle figure professionali necessarie, così che l’intero sistema possa beneficiare delle opportunità lavorative che si creano.

Secondo le prime stime di TELT, dal 2023 alla fine dei lavori, per lo scavo del tratto italiano del tunnel di base saranno impiegati circa mille lavoratori. Diverse le figure professionali che saranno interessate: per circa il 60% si tratta di manodopera impiegata nello scavo meccanizzato e nella logistica interna (minatori, addetti alla fresa, elettricisti, ecc.); un altro 20% riguarda figure della logistica esterna (autotrasportatori, escavatoristi, addetti agli approvvigionamenti, ecc.), mentre il restante 20% sono quadri, impiegati e personale tecnico. In una prospettiva di lungo periodo invece, i mestieri e le figure professionali da formare – e poi impiegare – evolveranno verso le professionalità dell’esercizio ferroviario (manutentori, manovratori, addetti alla sicurezza e alla circolazione ferroviaria, ecc.).

I contenuti dell’accordo, che sarà firmato prossimamente, verranno condivisi con tutte le parti interessate.