POLITICA
Leggi l’articolo su L’identità:
I fronti caldi del centrosinistra, leadership di Schlein alla prova delle Regionali
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I fronti caldi del centrosinistra, leadership di Schlein alla prova delle Regionali
Una denuncia era stata presentata contro il 34enne che in un bar di Salussola nel Biellese aveva sferrato un pugno a un altro uomo nel corso di una lite. L’aggressore è stato denunciato per lesioni personali. Per evitare fatti più gravi i carabinieri hanno proceduto, in base al testo unico di pubblica sicurezza, al sequestro di armi e munizioni che l’uomo aveva regolarmente in casa.
Milano, 14 agosto 2025 – Il surf azzurro brilla sulla scena internazionale: grandi risultati individuali e di squadra testimoniano la crescita del movimento italiano.
Leonardo Fioravanti, punta di diamante del surf azzurro, ha chiuso ieri la sua stagione nella World Surf League con un prestigioso 9° posto nel ranking mondiale.
A soli 13 anni, Ginger Caimi continua a scrivere pagine indimenticabili per il surf italiano. A Fistral Beach (Cornovaglia), dove il 10 agosto si è concluso l’iconico Boardmasters, ha conquistato la vittoria completando il triplete QS stagionale dopo i successi in Uruguay e a Ferrol.
La finale in Inghilterra è stata intensa: qualche sbavatura in semifinale e una heat conclusiva gestita con pazienza. Dopo 20 minuti in acqua, con 6 onde surfate e un solo punteggio registrato, l’esito è rimasto incerto fino alla revisione dei replay da parte dei giudici. Il verdetto ha premiato l’azzurra con un 6.70, oltre il 6.43 necessario, regalando alla Caimi la terza vittoria stagionale. Questo risultato si inserisce in un percorso già storico: Ginger aveva da poco esordito a Huntington Beach nel campionato mondiale di longboard, diventando la più giovane atleta di sempre a competere stabilmente a questo livello e chiudendo con un nono posto la sua prima gara.
Sempre a Fistral Beach, Federico Nesti ha conquistato un ottimo 5° posto nel longboard maschile, aggiungendo punti preziosi nella corsa alla qualificazione per il Championship Tour 2025/2026. Solo due settimane fa, per lui, anche il secondo posto al prestigioso Barreltopia Salinas Longboard Festival in Spagna.

Il 25 luglio si è concluso, a Santa Cruz (Portogallo), l’Euro Surf 2025, Campionato Europeo organizzato dalla European Surfing Federation. L’Italia ha chiuso al quarto posto nella classifica a squadre, confermando il posizionamento degli ultimi anni tra le prime nazioni in corsa per il titolo. Un risultato frutto di una prova corale di grande valore, con in gara Leonardo Apreda (campione europeo junior under 18 in carica), Victoria Backhaus, Matteo Calatri, Chiara Cuppone, Khalil Da Silva, Diana Giorgi e Federico Nesti. Esordio positivo per Da Silva nel team Italia, prove di spessore per il giovane talento Apreda, per Calatri — pluricampione italiano — e prestazioni solide da parte di tutto il reparto femminile, con Backhaus, Cuppone e Giorgi protagoniste di heat combattute e di valore. La competizione si è svolta in condizioni impegnative, con onde potenti e veloci che si rompevano vicino al bagnasciuga, offrendo poche possibilità di manovra. Nel longboard maschile, in una finale combattutissima, Federico Nesti è rimasto in testa per gran parte della heat, cedendo il primo posto solo negli ultimi secondi a causa di un’onda dello spagnolo Nicolás, conquistando così un prezioso secondo posto.
Alla O2 Surfpool di Monaco di Baviera, nel Rip Curl Nations Trophy — gara non ufficiale ma dal livello tecnico molto elevato — l’Italia ha conquistato un meritato secondo posto grazie a Matteo Calatri, Leonardo Apreda, Chiara Cuppone e Diana Giorgi.
Risultati che confermano la costante crescita del surf italiano, sia a livello individuale che di squadra.
“Quello che mi fa capire che siamo sulla strada giusta – afferma il Direttore Tecnico Marco Gregori – è che, a livello internazionale, si parla del surf italiano non più soltanto per il nostro grandissimo portabandiera Leonardo Fioravanti, ma anche per i nostri giovani. Negli ultimi mesi ci siamo distinti sui palcoscenici internazionali e, quando partecipiamo alle competizioni, siamo ormai tenuti d’occhio come sfidanti di rilievo. Non dimentichiamo che siamo un Paese senza onde: mentre in molte nazioni basta scendere sotto casa per trovare l’onda giusta, noi dobbiamo prendere un aereo per allenarci al meglio. Nonostante queste condizioni, stiamo lavorando con grande impegno e costruendo un vivaio di giovanissimi destinato a far parlare di sé nei prossimi anni, grazie al lavoro costante della Federazione e dei nostri tecnici.”
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No ai populisti e alla sinistra estremista ed ideologica
“E’ sempre più evidente che saranno la credibilità, la coerenza e la lungimiranza nella politica
estera gli elementi decisivi per costruire alleanze e coalizioni nazionali altrettanto serie e credibili.
E, al riguardo, la postura europeista ed atlantista saranno la stella polare anche per misurare la
cultura di governo e la fedeltà alla storica collocazione politica italiana. Certo, non saranno i partiti
populisti di Conte e Salvini da un lato o gli estremisti della sinistra ideologica dall’altro ad indicare
la strada politica più coerente per continuare, come sistema Italia, ad essere seriamente e
coerentemente europeisti ed atlantisti”.
On. Giorgio Merlo
Presidente nazionale ‘Scelta Cristiano Popolare’
Prato Nevoso, con la suggestiva cornice dell’Alpet Balma, nel comune di Frabosa Sottana, è stata la protagonista del 45° Concerto Sinfonico di Ferragosto, appuntamento simbolo dell’estate piemontese e tra i più attesi nel panorama culturale italiano.
L’evento si è aperto con un momento di forte valore simbolico: la sciatrice cuneese e leggenda olimpica Stefania Belmondo, ultima tedofora incaricata di accendere il braciere di Torino 2006, ha simbolicamente “passato il testimone” alle montagne che ospiteranno i prossimi Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, creando un collegamento tra l’ultima regione italiana che ha ospitato le Olimpiadi e le prossime località che si preparano ad accoglierle.
Poi, la magia della musica: l’Orchestra Bartolomeo Bruni di Cuneo, diretta dal maestro Andrea Oddone, ha incantato il pubblico con un programma interamente dedicato alle colonne sonore di John Williams, da Superman a Harry Potter, da Schindler’s List a Star Wars.
Nato nel 1981, il Concerto di Ferragosto è organizzato dalla Cabina di Regia che riunisce Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Camera di Commercio di Cuneo, Provincia di Cuneo e ATL del Cuneese, con il supporto di RAI e Prato Nevoso Spa.
Ancora una volta, grazie allo Speciale TGR, a cura della redazione del Piemonte, il concerto è stato trasmesso in diretta nazionale su Rai 3 e in differita su Rai Italia, raggiungendo 174 Paesi nel mondo e portando così l’incanto delle Alpi Liguri nelle case di milioni di spettatori.
«Quando la cultura incontra la montagna, nasce un palcoscenico naturale capace di parlare al mondo – ha commentato l’assessore regionale allo Sviluppo e Promozione della Montagna, Marco Gallo -. Il Concerto di Ferragosto dimostra come arte e paesaggio, insieme, possano diventare motori di attrazione, emozione e sviluppo per le nostre vallate. Una montagna sempre più viva e vissuta tutto l’anno, capace di offrire esperienze autentiche che uniscono bellezza, identità e futuro».
Il pubblico, circa 15mila persone, ha raggiunto l’Alpet Balma a piedi lungo le strade bianche o con la telecabina panoramica, in un’ottica di mobilità sostenibile. Un’attenzione particolare è stata riservata all’accessibilità: grazie alla collaborazione con l’associazione Discesa Liberi, volontari dedicati hanno assistito le persone con disabilità durante salita e discesa dalla telecabina, garantendo comfort e sicurezza.
La sera del 13 agosto e nel corso della notte successiva, la polizia locale ha provveduto a mettere in sicurezza tre dei quattro minori coinvolti nella vicenda della morte di Cecilia De Astis morta investita da un’auto a Milano.
«Il provvedimento d’urgenza – ha comunicato la polizia locale – si è reso necessario poiché le famiglie si erano allontanate dalla loro abitazione senza fornire alcuna comunicazione sulle proprie intenzioni, nonostante la collaborazione mostrata nella fase iniziale delle indagini. L’intervento, disposto ai sensi dell’articolo 403 del Codice Civile, è stato adottato in accordo con la Procura minorile, che aveva appena presentato ricorsi urgenti a tutela dei minori ed era in attesa delle decisioni del Tribunale».
Secondo quanto riferito, una ragazza è stata rintracciata sull’autostrada A6 Torino-Savona, all’altezza del casello di Fossano, in direzione Ventimiglia. Altri due minori – fratelli, tra cui il conducente dell’auto coinvolta nell’incidente costato la vita a Cecilia De Astis – sono stati individuati in un terreno agricolo a Beinasco, in Piemonte.
I tre saranno collocati in comunità protette, con il supporto del pronto intervento minori del Comune di Milano. Restano in corso le ricerche per rintracciare il quarto minore.
SAUZE D’OULX – Tutto esaurito a Sportinia per il Concertone di Ferragosto.
Clara ha fatto il boom di presenze ed ha reso grande la 15° edizione del Grande Concerto di Ferragosto delle Montagne Olimpiche, organizzato dal Comune di Sauze d’Oulx, dall’Unione dei Comuni Olimpici della Via Lattea e dal Consorzio Fortur.

Anima Festival, direzione artistica della manifestazione ha saputo cogliere nel segno, portando a Sportinia un’artista in grande crescendo che ha dato prova della sua braqvura anche in altura.
Una Clara che si è trovata alla grande a Sauze: “Era la prima volta che venivo sulle Montagne Olimpiche e mi sono trovata davvero molto bene. Sauze d’Oulx mi ha riservato una grande accoglienza e mi ha messo nelle condizioni di esprimermi al meglio. Non posso che ringraziare per il trattamento di riguardo che ho ricevuto”.
Ma a Clara abbiamo strappato anche una spoilerata: “Mi piace sciare e oltre allo sci ho praticato anche lo snowboard. Ho visto la bellezza del posto e delle piste e non escludo di tornare quest’inverno per concedermi una sciata sulle Montagne Olimpiche di Sauze d’Oulx”.
I fans sono avvisati.
Fans che hanno gremito il parterre e che hanno avuto modo di concedersi selfie e autografi con Clara a fine concerto. Un gesto di gentilezza e disponibilità che è davvero piaciuto a tutti.
Il Sindaco Mauro Meneguzzi è soddisfatto: “Sono davvero soddisfatto della presenza di così tanta gente a Sportinia in una ambientazione straordinaria per questo concerto di Ferragosto che Sauze d’Oulx organizza da 12 anni. Un grazie a tutti coloro che hanno scelto le montagne Olimpiche e Sauze d’Oulx come meta per trascorrere la festività di Ferragosto. Un evento reso possibile da un grande lavoro di squadra. Un lavoro enorme che va avanti da mesi. Un primo grazie ad Anima Festival, nostri direttori artistici, grazie al Consorzio Fortur grazie a tutti i Volontari. Grazie alle forze d’ordine e grazie al Gruppo ABC che ci ospita qui a Capanna Kind. E un grazie a Clara che ci ha deliziato con la sua musica”.
Soddisfati anche Ivan e Natascia Chiarlo, patron di Anima Festival: ”Per noi è il primo concerto che organizziamo a Sauze d’Oulx e ci siamo trovati benissimo. Speriamo che questo possa essere il primo di una serie di concerti che proporremo nelle Montagne Olimpiche. E complimenti a Clara che si è confermata una grande artista”.
Le previsioni circa l’andamento occupazionale registrano un calo di quasi un punto percentuale passando da -5,44 a -6,17%.
Il dato relativo all’ipotesi di assunzione di apprendisti scende di circa 2 punti percentuali, passando da -19,22% al -20,96%.
Rimane sempre negativo il dato relativo alle previsioni di produzione totale, che sale leggermente passando dal -14,17% al -13,06%.
Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini mantiene un valore negativo, salendo da -12,95% a -14,44%.
Aumenta la percentuale di imprese che non hanno programmato investimenti: da 74,90% a 78,35%.
Diminuisce la percentuale negativa di previsione di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni passando dall’attuale valore -29,30% a -20,97%, diminuisce la percentuale di chi prevede un calo degli ordini per le esportazioni passando dal 33,20% al 22,34 ma diminuisce vertiginosamente la stima di esportazioni costanti che passa dal 62,90% al 34,71%.
Sale ancora la previsione di regolarità negli incassi: da 64,95% al 68,38%; diminuisce la stima dei ritardi, passando dal 33,50% al 30,58%; le previsioni di anticipinegli incassi continuano a rimanere minimi, passando dallo 1,55% all’1,03%.
Commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “L’indagine congiunturale relativa al terzo trimestre del 2025 ci conferma un clima di sfiducia da parte delle imprese. L’intensificarsi della predazione fiscale e della morsa burocratica non aiutano. Raddoppia la percentuale di imprese che non occupa personale dipendente che passa dal 9,22% al 18,56%, l’andamento occupazionale scende ancora passando dal -5,44% al -6,17%, diminuisce anche il dato relativo all’assunzione di apprendisti che passa dal -19,22% al -20,96%.”
Continua Felici: “I dati relativi alla produzione invece, pur rimanendo ancora negativi, salgono lievemente passando dal -14,17% al -13,06%. Preoccupante il dato relativo all’acquisizione di nuovi ordini che vede aumentare la negatività del saldo che passa dal -12,95% al -14,44%. Si denota però un sostanziale miglioramento per quanto riguarda la percentuale di carnet ordini superiori a tre mesi che aumenta e passa dall’11,95% al 20,62%.”
“Allarmante –conclude Felici- è il dato relativo alla previsione di acquisizione nuovi ordini per le esportazioni, il corto circuito mediatico legato ai dazi ha fatto scendere vertiginosamente la percentuale di stima degli ordini costanti per le esportazioni che passa dal 62,90% al 34,71%, questo dato ci dimostra che le imprese prevedono circa il 28% di ordinativi per le esportazioni in meno, la preoccupazione degli imprenditori si riflette anche sul dato percentuale relativo alle aziende che non prevedono di fare investimenti nei prossimi 12 mesi che sale ancora e passa al 78,35% ” “L’intensificarsi della predazione fiscale e della morsa burocratica non aiutano
L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la terza indagine trimestrale congiunturale del 2025 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.
Non avrei mai pensato, pur essendo dotato di buona fantasia, di subire con tanta forza il fascino del volo. Per di più su una mongolfiera per galleggiare nel cielo che sovrasta il lago Maggiore. Ero emozionato come un bambino. Il giorno prima della partenza avevamo controllato le previsioni meteorologiche. La mongolfiera non può staccarsi da terra in presenza di pioggia, temporali, vento troppo forte o gran caldo. Ma il tempo volgeva al bello. Il mio amico, pilota esperto, studiò i venti in quota e le loro direzioni per sfruttarne le correnti. Non vi dico che sensazione che provai quando ci staccammo da terra e iniziò l’ascensione. Il rumore del bruciatore, una fiammata e quasi non ci rendemmo conto di essere già in volo. In meno di un quarto d’ora l’altimetro segnava 3600 piedi. Stavamo viaggiando a poco più di mille metri d’altezza. La magia di volare era indescrivibile. Il panorama era completo, vario, mobile. Il lago pareva una creatura viva. La nostra ombra, in basso, sfiorava l’acqua e le terre che la circondano. Da quassù le cose mutavano forma: i profili dei monti, il reticolo delle strade, le strutture di case e piazze, i corsi d’acqua, i battelli, la ferrovia. Era davvero un altro punto di vista, una visione diversa del mondo. Ero eccitato. Come su una mappa in rilievo vedevamo i laghi d’Orta e di Mergozzo, il lungo fondovalle ossolano, la corona delle alpi Pennine e Lepontine. Ma erano i colori del lago, le increspature dell’acqua mossa dalla brezza di superficie, a provocare una vera e propria vertigine. Navigavamo nell’aria con traiettorie che lasciavano tracce impercettibili e sotto di noi non c’era angolo che non contribuisse a comporre la grande suggestione del paesaggio. Anche il tempo volava ed era giunto in momento di tornare con i piedi per terra e nel cuore la gioia intensa per questo memorabile viaggio.
Marco Travaglini
Cinquant’anni fa usciva nelle sale cinematografiche La donna della domenica, film diretto da Luigi Comencini e sceneggiato da Age e Scarpelli con Marcello Mastroianni (nei panni del commissario Santamaria), Jacqueline Bisset (Anna Carla Dosio), Jean-Louis Trintignant (Massimo Campi), Lina Volonghi (Ines Tabusso), Claudio Gora (Garrone), Aldo Reggiani, Pino Caruso, Omero Antonutti. La pellicola era tratta dall’omonimo romanzo edito tre anni prima da Mondadori, il primo e il più popolare dei libri di Fruttero & Lucentini, considerato dagli esperti del genere come il capostipite del giallo italiano. Il celebre critico e storico del cinema Gianni Rondolino commentò che il film raccolse un successo pari a quello del romanzo, aggiungendo che “non poteva essere diversamente con un regista come Comencini e due sceneggiatori come Age e Scarpelli a confezionare un prodotto filmico corrispondente.

Il film mantiene in sostanza quello che promette, e l’ingarbugliata vicenda gialla, un poco sfrondata di episodi collaterali, e di motivi secondari, si scioglie progressivamente secondo le regole di tal genere di prodotti. C’è da osservare che nel film manca quella torinesità che invece costituiva il fascino del romanzo”. La donna della domenica, ambientata da Fruttero e Lucentini nella Torino degli anni Settanta, vedeva la città come vera protagonista del racconto con tutte le sue luci e le ombre, descritta nei dettagli, resa reale in ogni sua piega quasi fosse una sintesi in grado di rappresentare la vita italiana di quegli anni. La trama è nota. Nella calda estate torinese del 1973 viene assassinato nel suo pied-à-terre l’architetto Garrone, un personaggio sordido e scontroso che vive di espedienti, piccoli imbrogli e ricatti. Il brutale omicidio viene consumato con un’arma originale dalla vena artistica: un fallo di pietra. La vittima, a causa del suo carattere e della tendenza a molestare il prossimo, aveva parecchi nemici e molti di loro lo avevano minacciato di morte. Così il tenebroso e affascinante commissario Santamaria si trova a indagare su una vasta lista di persone sospette che si trovano a vivere in modo trasversale tra tutti i ceti sociali della città. Tra queste vi sono Anna Carla Dosio, moglie di un ricco industriale, e Massimo Campi, giovane omosessuale della buona borghesia, che con Garrone deploravano vizi, ostentazioni e volgarità dei loro conoscenti. Santamaria ( con il volto di Marcello Mastroianni nel film) si trova così a indagare tra l’ipocrisia, le assurde velleità e i chiacchiericci che animano il mondo della borghesia piemontese, tra professionisti dalla doppia vita, dame dell’alta società dal fascino snob e industriali privi di scrupoli. Pagina dopo pagina si scopre che la vera indagine non è tanto quella tesa a scovare il colpevole quanto il desiderio di svelare vizi e difetti di una società dove regna la doppiezza. Si passa così dalla noia di ricchi imprenditori e agiati borghesi, alla stanca relazione omosessuale che trascina avanti Massimo Campi fino al disprezzo di quell’ambiente di parvenu per i meridionali immigrati e per i ceti popolari che vivono nei quartieri della città della Fiat. Si intuisce così che Torino, in apparenza ordinata e precisa fino ad essere noiosa, nasconde un cuore nero, cattivo e folle. Sono gli stessi Fruttero e Lucentini a far riflettere nel libro il commissario Santamaria, sostenendo come “altre città regalavano al primo venuto splendori e incantamenti, esaltanti proiezioni verso il passato o l’avvenire, febbrili pulsazioni, squisiti stimoli e diversivi; altre ancora offrivano riparo, consolazione, convivialità immediate. Ma per chi, come lui, preferiva vivere senza montarsi la testa, Torino, doveva riconoscerlo, era tagliata e squadrata su misura. A nessuno, qui, era consentito farsi illusioni: ci si ritrovava sempre, secondo la feroce immagine dei nativi, al pian dii babi, al livello di rospi”.
Marco Travaglini