ilTorinese

Ucraina, Ruffino “Sostegno al gruppo piemontese in missione”

“Con la missione del gruppo piemontese che dall’8 al 12 maggio si recherà in Ucraina per una serie di incontri politici e istituzionali dal forte valore culturale e umanitario, Azione conferma ancora una volta il proprio sostegno alla popolazione ucraina attraverso gesti concreti a favore delle comunità e dei territori colpiti.
La delegazione guidata dal nostro Vicesegretario regionale Prandi, assieme a Massimo Giachino, Coordinatore cittadino di Azione Alba e Luca Foglino, Responsabile dell’Organizzazione Provinciale di Azione Cuneo, rafforzerà l’attenzione nei confronti di una terra impegnata a difendere la propria libertà, ribadendo l’impegno sui progetti per la ricostruzione e su importanti interventi umanitari, *come la consegna, da parte della delegazione di Alba, di alcuni fondi raccolti per sostenere le spese umanitarie della comunità locale di Bucha*.
Lo scorso mese ho avuto modo di portare personalmente la mia solidarietà alle popolazioni affrante dalla guerra, raccogliendo le testimonianze dei rappresentanti istituzionali locali, in particolare nella regione del Kharkiv.
È nostro dovere continuare a sostenere la popolazione ucraina e per questo ringrazio i rappresentanti di Azione che, ancora una volta, si fanno portatori di valori solidali nei confronti di chi ha bisogno”.
Lo dichiara in una nota la segretaria regionale di Azione Piemonte, Daniela Ruffino.

Sicurezza, Ravello (Fdi): “Dati Censis bocciano Torino”

 SERVONO AGENTI NON RASSICURAZIONI

Roberto Ravello

“E’ una sonora bocciatura della Giunta Lo Russo, servono agenti e non rassicurazioni”. Così Roberto Ravello, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte, commentando i dati Censis contenuti nel 1° Rapporto Univ-Censis «La sicurezza fuori casa».

“In fatto di organico – continua Ravello – il Comune è inadempiente e non rispetta le leggi vigenti in termini di fabbisogno minimo. E’ inutile definire la sicurezza come un tema trasversale se poi ciascuno non fa la propria parte: credo che a fronte di un impegno concreto di Governo e Regione, che per esempio ha aumentato i fondi sulla sicurezza nell’ultimo bilancio, il Comune, per scelta politica, sia rimasto grossomodo con le mani in mano. Un torpore che pesa sulle vite dei cittadini, ogni giorno”.

Carceri, nuovi episodi di violenza

Grave episodio di violenza all’interno della Casa di Reclusione di Alessandria. Nella giornata di ieri, intorno alle ore 15:00, quattro detenuti italiani – di età compresa tra i venti e i trent’anni – si sono resi protagonisti di una violenta aggressione ai danni di un Vice Sovrintendente della Polizia Penitenziaria in servizio presso l’Istituto. A dare la notizia è Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Secondo quanto riferito, i quattro avrebbero colpito alle spalle il poliziotto, addetto alla Sorveglianza Generale del carcere, facendolo cadere rovinosamente a terra lungo le scale interne. Durante l’aggressione, l’uomo sarebbe poi stato raggiunto anche da un violento calcio al volto mentre si trovava già a terra, riportando una contusione e una lussazione alla spalla, oltre a un evidente trauma cranico. Il Vice Sovrintendente è stato prontamente soccorso dal personale sanitario dell’Istituto e, vista la gravità delle sue condizioni, è stato richiesto l’intervento del 118. Il collega è stato quindi trasferito in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Alessandria, dove è stato trattenuto in osservazione per ulteriori accertamenti”. Per il sindacalista, “l’episodio si inserisce in un clima di crescente tensione che investe le carceri piemontesi, alimentato da un diffuso aumento della violenza nella società, che si riflette inevitabilmente all’interno degli istituti penitenziari. La popolazione detenuta, spesso espressione degli ambienti più degradati e violenti, rappresenta una concentrazione di situazioni ad alto rischio, che la Polizia Penitenziaria si trova a fronteggiare ogni giorno con grande senso del dovere, ma con strumenti sempre più inadeguati”. Il SAPPE rinnova l’allarme: “Non possiamo più assistere in silenzio all’escalation di aggressioni ai danni del personale. Apprendiamo con favore che i quattro violenti sono stati trasferiti ad altro istituto, tuttavia, occorre una riflessione sull’efficacia di questi provvedimenti che non scoraggiano i più facinorosi dal mettere in atto simili condotte e come unico strumento di contrasto non sembrano proprio sortire gli effetti desiderati. Servono interventi urgenti e una nuova centralità della sicurezza penitenziaria nell’agenda politica”, conclude Santilli.

“Ditemi voi se è normale un Paese nel quale non uno ma ben quattro detenuti tentano di linciare un poliziotto penitenziario in servizio. Ma ci rendiamo conto? A questo senso di impunità, di cui larga parte della frangia violenta della popolazione detenuta è convinta di godere, devono assolutamente corrispondere provvedimenti penali e disciplinari efficaci, anche prevedendo di destinare  carceri dismesse come l’Asinara e Pianosa per contenere quei ristretti che si rendono protagonisti di gravi eventi critici durante la detenzione”. Lapidario il commento di Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che torna a sollecitare urgenti provvedimenti a tutela della Polizia penitenziaria in servizio: “Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Ed è grave, ad esempio, che pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti stranieri e psichiatrici, le Autorità competenti non sia ancora state in grado di trovare una soluzione. Ogni giorno nelle carceri italiane, per minori e adulti, succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano. Anche la gestione dei detenuti stranieri, come quelli con problemi psichiatrici che hanno invaso le carceri dopo la chiusura degli O.P.G., merita attenzione ed una urgente e compiuta risoluzione. Bisogna potenziare anche le espulsioni degli stranieri per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di provenienza. Certo è che la loro presenza ha fatto aumentare il numero degli eventi critici nelle carceri“.

SAPPE Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

A Nichelino uno sportello pubblico per il lavoro

Sarà ospitato nei locali dell’Informagiovani
Lunedì 12 maggio 2025 alle 16.30, all’interno dei locali dell’Informagiovani in via Galimberti 3, apre ufficialmente uno sportello pubblico per il lavoro del Centro per l’impiego di Moncalieri dedicato preferenzialmente a chi risiede a Nichelino e nei comuni limitrofi.
Giorni e orari di apertura
A partire dal 12 maggio lo sportello riceverà il pubblico solo su appuntamento ogni primo martedì del mese, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16.30, e ogni secondo lunedì del mese, dalle 13.30 alle 16.30.
Finalità
L’apertura di questo nuovo presidio pubblico è il risultato della sinergia fra Città di Nichelino e Agenzia Piemonte Lavoro, l’ente strumentale di Regione Piemonte per le politiche attive del lavoro. Le due istituzioni si sono infatti poste l’obiettivo condiviso di rendere ancora più capillare l’accesso ai servizi che favoriscono il lavoro, fornendo a persone e imprese strumenti concreti per creare opportunità di occupazione, valorizzare le competenze e sostenere il tessuto economico locale. A livello regionale l’iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia di rafforzare le politiche attive del lavoro.
In occasione dell’inaugurazione dello sportello saranno presenti rappresentanti istituzionali dell’amministrazione comunale.
Contatti
Per chiedere informazioni si può contattare il Centro per l’impiego di Moncalieri al 3384701570 o via email, (info.cpi.moncalieri@agenziapiemontelavoro.it) indicando nell’oggetto Sportello di Nichelino.

“E amami, amami, stringimi, sgonfiami…”

Music Tales, la rubrica musicale 

“E amami, amami, stringimi, sgonfiami
e allora amami, sdentami, stracciami, applicami
e stringimi, dammi l’ebrezza dei tendini
prendimi, con le tue labbra fracassami.”
Non ho mai apprezzato particolarmente la musica di Enzo Jannacci (Milano, 3 giugno 1935 – Milano, 29 marzo 2013), ma lui è stato un cantautore, cabarettista, pianista, attore, sceneggiatore e medico italiano, tra i maggiori protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra. Caposcuola lui del cabaret italiano,
che lo si voglia o meno.
Non so se mi sarei mai fatta operare da costui ma di sicuro “Silvano” mi ha fatta sorridere.
È il brano che apre la facciata B di Ci vuole orecchio, il suo undicesimo album in studio, appena pubblicato dalla Dischi Ricordi. Il pezzo è stato scritto a sei mani due anni prima insieme al duo comico Cochi e Renato, al secolo Aurelio Ponzoni e Renato Pozzetto. Lo pubblicarono nel 1978 poco prima di separarsi, dando spazio alla loro tipica demenzialità pop, canto del cigno di un sodalizio artistico lungo vent’anni. Jannacci decide di riappropriarsene, interpretandolo sotto una luce nuova: nel brano si parla di un amore gay, tra Rino e Silvano, alle prese tra contorsioni erotiche e nonsense, abbandoni, tradimenti e tentativi, da parte di Rino, di lasciarsi la storia alle spalle. Il più grande nonsense è contenuto all’interno del ritornello che precede la strofa “Silvano Non Valevole Ciccioli”.
Cosa significa Non Valevole?
La risposta la diede lo stesso Jannacci, dialogando col pubblico in sala durante un concerto, in una pausa tra una canzone e un’altra. Quando la mamma diede alla luce Silvano, il signor Ciccioli si recò all’anagrafe per registrarlo. All’impiegato disse che volevano chiamarlo Silvano e poi aveva farfugliato un secondo nome; l’impiegato inizialmente fece segno di aver compreso, ma poi, non avendo capito bene quale fosse il secondo nome, scrisse sul registro dell’anagrafe “Non Valevole”. Da quel momento “Non Valevole” diventò il secondo nome del Silvano di Enzo Jannacci.
“La comicità implica l’esperienza indispensabile della serietà, mentre la serietà non implica affatto l’esperienza della comicità.”
Buon ascolto
CHIARA DE CARLO
scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!
Ecco a voi gli eventi da non perdere

Vi invito inoltre  a seguire le pagine ed I link  sottostanti per far parte di una comunità che vuole cambiare il mondo radicalmente.
Che vuole più educazione al rispetto per le donne e lo fa con uno spettacolo chiamato “Respect” che, a breve, sarà nelle vostre pcittà italiane.
Uno spettacolo intenso interamente cantato da uomini affinchè sia la voce maschile ad esortare al rispetto per le donne.
Oltre 30 artisti tra cantanti musicisti ballerini e performer, al lavoro per offrire un’esperienza immersiva che trasmette un grande senso di appartenenza e gruppo.
In aiuto ed  un sostegno concreto a chi, dall’inferno della violenza, è già passato ed è riuscito a fuggire.
Vuoi far parte della rivoluzione? 
Seguici e prenota il tuo biglietto sarai una goccia importante  in un mare di speranza 
Prossime date 13 Settembre 2025 Bologna
                       25 novembre 2025 Livorno

Dall’8 maggio in sala il film “Chi sono io” di Roberto Gasparro 

 

“Per la prima volta prendo la distanza da tutti i miei personaggi. Li ho creati, amati sul set, accompagnati nel loro percorso scenico ma ora è giusto lasciarli andare via, non prenderli d’esempio – Roberto Gasparro”

Al cinema Massaua di Torino dal giorno 8 maggio per una settimana e in tour in varie località italiane il  film ‘Chi sono io‘, scritto e diretto da Roberto Gasparro, regista torinese, al suo sesto film. Le riprese, tenutesi a Montaldo Torinese presso una location riservata della famiglia Borello – main sponsor del film insieme all’azienda MFGA – Make Fashion Great Again che ha fornito tutti gli abiti di scena, si sono concluse il giorno 30 ottobre e dopo 6 mesi di post produzione l’opera è giunta alla sua fase finale. Il film, prodotto dalla 35MM Produzioni srl, si è avvalso del sostegno di Film Commission Torino Piemonte e dell’ Accademia delle Belle Arti di Torino.

Chi sono io‘ è stato interpretato da Massimiliano Rossi, Stefania De Francesco, Vittoria Chiolero, Max Cavallari, Tony Sperandeo, Gianni Parisi, Fabio Fulco, Gianpiero Perone, Massimo Walz Brenta, Massimo De Rosa, Rosanna Pantano, Marco Serra Degani e Ylenia Norbedo. L’uscita in sala è curata da 35MM produzioni srl, società indipendente di produzione e distribuzione cinematografica. Il film sarà disponibile sulla piattaforma streaming Prime Video Italia, Usa, Uk dal 16 settembre 2025.

Le musiche sono state composte da Stefano Lori, Paolo Ottimo e Gianluca Savia.

 

Questa è la storia di due amiche e di una famiglia che si troveranno ad affrontare una realtà fatta di segreti e continui colpi di scena, in un viaggio tra le parafilie ed i precari equilibri di una società immorale e perversa. Attraverso le loro vicende si avrà una fotografia in bianco e nero di una umanità che evidenzia un bisogno di continuo di novità, di comprensione e in ultima analisi di accettazione.

Tutti i personaggi saranno costretti ad affrontare le loro menzogne.

Al centro del racconto le diverse personalità di ogni personaggio – i diversi IO – sono un chiaro e incondizionato omaggio a Luigi Pirandello e al suo libro “Uno, nessuno e centomila”.



Ci sono film che rappresentano un cammino, una crescita, una visione e che sono in grado di aiutarci ad analizzare la realtà con assoluta lucidità. Essi hanno un potere così forte che sono all’altezza, nella finzione, quale è l’opera filmica, di aiutarci a comprendere una verità, di assisterci ad interpretare meglio i tempi moderni di cui siamo molto spesso protagonisti ingrati. La scrittura di un film per l’autore è sempre un viaggio, una trasformazione. Esiste un prima del film e un dopo il film. Esiste un uomo con delle convinzioni che lo portano a scrivere, ad immaginare una storia e, contemporaneamente, ne nasce un altro che lo porta a riflettere, ad interrogarsi, a verificare. Spesso i due uomini che compongono la stessa persona sono in totale disaccordo: su una frase, su un dialogo, su un’azione. Sono la stessa persona ma di fatto si ha a che fare con due proiezioni diverse dello stesso, quello che ha sviluppato l’idea, il soggetto, e quell’altro che si deve occupare di scrivere la sceneggiatura. Come si fa a non perdersi? Come si fa a trovare un equilibrio tra i due? Occorre tornare allora ai grandi film, a quelli citati poche righe fa. Loro riescono a mettere d’accordo tutti, a trovare la giusta strada per arrivare alla conclusione. Per me, per la scrittura di questo film, il punto di riferimento è stato il Maestro Paolo Sorrentino e la sua opera immensa “La grande bellezza”.

 

IL REGISTA

Roberto Gasparro nasce a Moncalieri, provincia di Torino, il 7 febbraio 1975. Dall’età di 15 anni scrive canzoni, testi per sit-com e per molti comici della TV. Studia sceneggiatura sulle dispense di colui che definisce il suo faro, Claudio Dedola che lo indirizza definitivamente a scrivere per il cinema. Dal 2015 al 2018 scrive 98 puntate di sitcom e collabora con molti comici di Zelig tra cui Franco Neri con il quale realizza il suo primo lungometraggio dal titolo “IL CIELO GUARDA SOTTO”. Nel 2019 scrive e dirige il suo secondo lungometraggio con protagonista il David di Donatello Tony Sperandeo dal titolo “QUI NON SI MUORE” vincendo al Festival Internazionale del Cinema di Salerno il premio per la migliore sceneggiatura e miglior soggetto e ricevendo lo stesso anno l’onorificenza del Comune di Montiglio Monferrato che lo nomina CITTADINO ONORARIO. Nel 2020 scrive e dirige la sua opera terza dal titolo “LUI E’ MIO PADRE” con protagonista Gianni Parisi vincendo al Festival Internazionale del Cinema di Salerno il premio come miglior Regista e al Vesuvius International Film Fest il premio per la migliore sceneggiatura. Il lungometraggio è stato in concorso per i David di Donatello ed ha ricevuto i patrocini della Regione Campania, della Città di Agropoli, del Parco Nazionale del Cilento, della Valle di Diano e di Alburni e premiato da LEGAMBIENTE CAMPANIA. Nel 2020 scrive e produce il suo quarto lungometraggio dal titolo “STESSI BATTITI” e lancia per la prima volta sullo schermo tre giovani nella parte di protagonisti del film. Nell’opera sono presenti anche l’attore Gianni Parisi, l’attrice Stefania De Francesco e il campione del mondo di ciclismo Claudio Chiappucci.
Nel 2023 scrive e dirige il suo quinto lungometraggio dal titolo “LA CHIOCCIOLA” che vede protagonista l’attore Enzo Decaro e la partecipazione di Tony Sperandeo, Massimiliano Rossi e Massimiliano Cavallari. Il film è stato proiettato in oltre 200 sale con numerosi incontri con gli studenti delle scuole medie e superiori. Il 17 giugno il film sarà proiettato anche al Parlamento Italiano.

Dal giorno 8 maggio esce in sala la sua opera sesta dal titolo “Chi sono io” con protagonisti Massimiliano Rossi e Vittoria Chiolero.

Tutti i suoi film sono distribuiti da PRIME VIDEO e in tre continenti: America – Europa – Asia

Filmografia:

IL CIELO GUARDA SOTTO – Lungometraggio 105’ – 2019

QUI NON SI MUORE – Lungometraggio 98’ – 2019

LUI E’ MIO PADRE – Lungometraggio 89’ – 2020

STESSI BATTITI – Lungometraggio 104’ – 2022

LA CHIOCCIOLA – Lungometraggio 110’’ – 2023

CHI SONO IO – Lungometraggio 107 – 2024

Si amplia il servizio di accoglienza per le persone senza dimora in via Traves e nell’ex Buon Pastore

La Città di Torino prosegue e rafforza l’impegno a tutela delle persone senza dimora e in condizione di grave marginalità.

Con una delibera approvata questa mattina dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli e co-firmata dagli assessori alla Sicurezza e Polizia Locale Marco Porcedda e alla Protezione civile Francesco Tresso, viene confermata fino al 30 aprile 2026 la continuità delle attività dei due hub di prima accoglienza e protezione civile e sociale della città, situati in via Traves 15 e nel compendio “ex Buon Pastore” di corso Regina Margherita 153.

Le due strutture, operative 24 ore su 24, rappresentano un presidio fondamentale per l’accoglienza temporanea di persone in stato di grave fragilità, tra cui nuclei familiari e minori stranieri non accompagnati in attesa di collocazione, a cui offrono ospitalità, supporto socioeducativo e orientamento verso soluzioni di inclusione abitativa e sociale.

Attualmente i due hub sono in grado di accogliere complessivamente fino a 150 persone e nel corso del 2024 sono oltre mille quelle che vi hanno trovato ospitalità.

La proroga si inserisce nell’ambito del Piano di Inclusione Sociale della Città e fa seguito agli esiti positivi della sperimentazione dell’apertura annuale della struttura di corso Regina Margherita, avviata per far fronte anche agli impatti dei cambiamenti climatici e delle ondate di calore sulle condizioni di vita delle persone senza dimora. Grazie alla riqualificazione del sito di via Traves, oggi attrezzato anche per l’utilizzo estivo, entrambe le sedi saranno operative in continuità durante tutto l’anno.

«Garantire la continuità di questi due presidi significa consolidare un modello di intervento fondato sulla personalizzazione dei percorsi, l’accesso ai diritti fondamentali e la costruzione di opportunità concrete di inclusione – afferma Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali della Città di Torino -. Questi spazi non sono solo un riparo sicuro, ma luoghi in cui le persone possono essere ascoltate e accompagnate verso opportunità di autodeterminazione. È un risultato molto importante della nostra amministrazione, frutto della cooperazione di diversi settori, che ci sprona a fare sempre di più per una città giusta e inclusiva”.

Nicco: “Nessuna riconversione per l’ospedale di Carmagnola”

“Non esiste alcuna volontà di riconversione dell’ospedale di Carmagnola”. Lo dichiara Davide Nicco, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, confutando in maniera netta le notizie che stanno circolando in queste ore.

“Insieme all’assessore Federico Riboldi, con cui mi confronto quasi quotidianamente, – sottolinea Nicco – voglio rassicurare tutti i cittadini del carmagnolese smentendo categoricamente l’ipotesi di ridimensionamento. Non esiste alcuna indicazione politica di dare seguito ad una scelta del genere nel Piano Socio Sanitario in fase di elaborazione. Anzi si sta lavorando per incrementare i servizi territoriali dell’intera ASL TO5. Un nuovo assetto che troverà il suo completamento definitivo, non prima di 4-5 anni, con la realizzazione del nuovo ospedale di Cambiano. Fino ad allora è comunque prevista la messa in funzione di due ospedali di comunità, uno a Nichelino e l’altro a Carignano, e tutta una serie di ‘Case di comunità’ i cui lavori sono in corso: a Vinovo, Trofarello, La Loggia, Castelnuovo Don Bosco, Poirino e la stessa Carmagnola. Sono state anche giá attivate tre Centrali Operative Territoriali a Nichelino, Moncalieri e Chieri. Non vi è, quindi, alcuna intenzione di toccare, in diminuzione, i servizi”.

Il presidio ospedaliero di Carmagnola rappresenta un punto di riferimento fondamentale per tutto il territorio “e il suo ruolo prezioso non è, da noi, in alcun modo messo in discussione”, rimarca il presidente.

“Siamo consapevoli della difficoltà del compito, ma, con l’assessore Riboldi, la nostra volontà è quella di continuare a lavorare in modo responsabile per difendere i nostri presidi territoriali e lavoriamo per rafforzarli, non per ridurli. Per aumentare le prestazioni garantite ai cittadini, non per diminuirle”, conclude Nicco.

Trentenne cerca di stuprare ragazza in corso Orbassano

Questa mattina a Torino verso le 4,30 i carabinieri hanno arrestato un 30enne. È  accusato di tentata violenza sessuale nei confronti di una 22enne. La giovane e’ stata aggredita e palpeggiata mentre stava camminando per strada all’angolo con via Gorizia. Le sue urla sono state udite dal gestore del vicino bar Delia che è giunto in suo soccorso fino all’arrivo dei militari.

Ucciso a coltellate per strada: identificati i partecipanti alla rissa

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Dopo l’uccisione del 19enne ivoriano in Barriera  di Milano le telecamere  di videosorveglianza hanno permesso alla polizia di identificare alcuni tra i presunti partecipanti alla rissa della notte di venerdì 2 maggio. A svolgere le indagini la squadra mobile di Torino, coordinata dal pubblico ministero Francesco La Rosa. Alla rissa, legata con ogni probabilità a questioni di spaccio,  erano presenti circa  venti persone. Al momento non sono ancora stati effettuati arresti.