In Sala Rossa ieri si è svolta una seduta straordinaria del Consiglio comunale per l’evento conclusivo del Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze.
In apertura della seduta il sindaco Lo Russo ha ricordato che “Sono passati un po’ di anni da quando, per la prima volta, sono entrato in Sala Rossa. Ricordo perfettamente l’emozione, il senso di responsabilità, e quella speranza che ti cresce dentro quando senti di poter contribuire, anche solo un po’, al futuro della tua. Oggi quella stessa emozione la ritrovo negli occhi di voi giovani componenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, riuniti per l’ultima seduta del vostro percorso proprio qui, nel cuore della democrazia torinese. È bello essere seduti di fianco alla sindaca Lojain Amer e vedere come le cittadine e i cittadini di oggi e di domani si impegnano, discutono, propongono, come si confrontano con passione e intelligenza su temi importanti per Torino. Ed è bello trovarsi di fronte il presente e il futuro di Torino, fatto di giovani concreti, curiosi, pieni di voglia di partecipare. Grazie a voi ragazze e ragazzi per l’entusiasmo e le idee”.
Alla riunione erano presenti la Presidente del Consiglio Maria Grazia Grippo con accanto il giovane Presidente Manuel Miranda, l’assessora ai Servizi educativi Carlotta Salerno, i Consiglieri comunali e numerosi rappresentanti degli allievi e delle allieve di 29 scuole cittadine.
Nel corso dell’incontro i sei responsabili delle commissioni che hanno lavorato in questi mesi sui temi dell’Urbanistica e viabilità, Sanità e servizi sociali, Cultura sport e turismo, Ecologia e ambiente, Diritti e pari opportunità, Contrasto intolleranza e razzismo e promozione della solidarietà, hanno portare all’attenzione dell’aula le istanze, le idee, le proposte, i problemi che riguardano loro e i loro coetanei, il loro modo di vivere la città e le loro scuole.
In conclusione dell’evento l’assessora Salerno ha sottolineato che “l’impegno civico e la politica sono fatti di rapporti umani, di rispetto, di discussioni e a volte anche di contrarietà. Tutte le proposte che avete fatto qui questa mattina sono raccomandazioni sentite, studiate e approfondite e noi ci impegniamo, anche lavorando insieme, perché vengano realizzate. Sono convinta che da questa esperienza che avete fatto in ognuno di voi ci sarà un seme di passione, di interesse e di attenzione nei confronti della nostra città. L’attenzione civica e l’attenzione alla democrazia la mettiamo in campo in qualsiasi cosa facciamo e in qualunque mestiere voi decidiate di fare. Quando guardiamo agli interessi della nostra comunità facciamo un atto di democrazia e di impegno civico”.
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è un progetto di partecipazione politica mirato a far conoscere i meccanismi di funzionamento dell’istituzione pubblica e degli organi politici locali, favorendo la partecipazione attiva delle giovani generazioni alla vita politica.
TORINO CLICK
La Salvia Bianca del Cielo di Nut
Informazione promozionale
Purificazione degli ambienti e connessione con il sacro
L’uso della Salvia Bianca per purificare gli ambienti, sempre più diffuso anche in Italia, trae la sua origine dalle tradizioni sciamaniche di oltre oceano. Questo rituale antico ha attraversato i confini del tempo e delle culture, arrivando fino a noi come una chiave spirituale per liberare gli spazi (e noi stessi) da energie negative, pensieri pesanti e vibrazioni che non ci appartengono.
La salvia bianca (Salvia apiana) è molto più di una semplice pianta: è un ponte tra il visibile e l’invisibile, usata da secoli dalle popolazioni nativo-americane nei rituali di guarigione, protezione e connessione con il sacro. Per loro ogni foglia è un dono della Terra, ogni voluta del suo fumo un messaggio che sale al cielo.
Al Cielo di Nut (via Madama Cristina 80 bis/g a Torino), puoi trovare una perfetta Salvia Bianca Sacra che arriva a te carica di sole, di vento e di mistero. Raccolta secondo i ritmi naturali, essiccata con rispetto, pronta per accompagnarti in ogni rito di purificazione, centratura e rinascita spirituale.
Il Fumo che Guarisce: Il Rituale Magico della Purificazione con la Salvia Bianca
La pratica è semplice, ma carica di significato. Si accende l’estremità di un mazzetto di salvia bianca essiccata (smudge) finché inizia a fumare. Con lentezza e intenzione, si guida il fumo lungo le pareti, negli angoli nascosti, attorno agli oggetti e a se stessi. Alcuni recitano preghiere, altri affermazioni: l’importante è l’intenzione con cui si compie il gesto.
È anche importante procedere in senso antiorario sia all’interno degli ambienti (quindi dalla porta di accesso della stanza verso destra) sia intorno agli oggetti e alle persone, muovendo lo smudge fumante con piccole rotazioni della mano sempre in senso antiorario. La rotazione in questa direzione infatti contiene un forte impulso di allontanamento, di eliminazione, che è proprio ciò che vogliamo ottenere con questo rituale. Per lo stesso motivo è importante effettuare la purificazione durante la luna calante e potremmo quindi programmare una pulizia periodica mensile seguendo il ciclo della luna. Tutto deve convergere il più possibile verso lo scopo che vogliamo raggiungere: il momento, la direzione, il nostro focus.
La purificazione va effettuata con le finestre chiuse, in modo che il fumo possa fare il suo lavoro con profondità arrivando in tutti gli angoli dell’ambiente. Al termine, dopo qualche minuto, si aprono le finestre per consentire a tutto ciò che è stato smosso di allontanarsi.
È importante ricordare che non è solo il fumo in sé a purificare, ma l’energia dell’intenzione, il desiderio profondo di liberazione e rinascita. Anche se studi moderni hanno dimostrato che la combustione di questa pianta sprigiona composti antibatterici e può contribuire a sanificare l’aria, l’effetto più potente resta quello invisibile: una sensazione di leggerezza che si percepisce subito dopo, come se la casa – o l’anima – avesse respirato a fondo per la prima volta dopo giorni.
Molti riferiscono una chiarezza mentale maggiore, un sonno più profondo, o semplicemente un senso di pace difficile da descrivere. È come se il fumo portasse via con sé le ombre invisibili che ci seguivano senza che ce ne accorgessimo.
Quando e Perché Usarla
La salvia bianca può essere efficacemente bruciata dopo una discussione per ristabilire l’armonia, in una nuova casa per “ripulire” le energie del passato, prima di una meditazione per facilitare la concentrazione o, semplicemente, quando sentiamo che qualcosa non va e non sappiamo spiegare cosa.
Al Cielo di Nut puoi trovare la salvia bianca legata in mazzetti (smudge) da sola o in abbinamento con altre piante: rosmarino, eucalipto, lavanda.
Con il rosmarino, archetipo Sole
Salvia bianca e rosmarino non sono semplici erbe. Sono antichi alleati, portatori di saggezza e guarigione. Nei loro profumi si nasconde la voce della Terra, e nel loro fumo la possibilità di ritrovarsi, più centrati, più puliti, più forti. Bruciarle insieme è come chiamare due guardiani: uno che scaccia le ombre, l’altro che accende la luce. Un gesto semplice, ma sacro. Un piccolo atto di magia quotidiana che rinnova corpo, casa e spirito.
C’è qualcosa di antico e misterioso che accade quando il fumo di salvia bianca incontra il profumo resinoso del rosmarino. Come due spiriti vegetali che si riconoscono, queste piante sacre intrecciano le loro energie in un rito potente di purificazione, protezione e risveglio interiore. Nel silenzio del rituale, le loro essenze si fondono: la salvia scaccia, il rosmarino chiama; una libera, l’altro fortifica. Insieme formano un incantesimo aromatico che non solo purifica l’ambiente, ma anche l’anima. Il Rosmarino veniva bruciato nell’antichità nei templi greci e romani come incenso sacro. È simbolo di memoria, protezione e chiarezza mentale. Ha la capacità di “chiudere” energeticamente gli spazi dopo un rituale. Quando si uniscono, questi due spiriti vegetali offrono un rito completo: la salvia bianca pulisce e dissolve, il rosmarino consacra e rafforza.
Con l’eucalipto, archetipo Marte
Con questa combinazione, nel cuore del fumo sacro dove l’aria vibra di memoria e rinnovamento, si incontrano due piante straordinarie: la salvia bianca, custode del fuoco purificatore, e l’eucalipto, spirito dell’aria che guarisce. Insieme, creano un rituale di profonda pulizia energetica e rigenerazione spirituale, che agisce come un soffio di luce nelle stanze dell’anima.
La Salvia Bianca (Salvia apiana) contiene gli elementi Terra e Fuoco: radicata, intensa, dissolvente. Bruciandola, sciogliamo pesi invisibili: emozioni represse, pensieri ossessivi, energie altrui rimaste attaccate.
L’Eucalipto, invece, porta con sé lo spirito dell’Aria e dell’Acqua. Le sue foglie sono balsamiche, fresche, penetranti: aprono il respiro, liberano i polmoni, calmano la mente. Nell’ambito spirituale, l’eucalipto guarisce le ferite del cuore e rafforza il campo energetico, portando chiarezza dove prima c’era confusione.
Usare salvia bianca ed eucalipto in un unico rituale amplifica gli effetti della purificazione. La salvia libera, l’eucalipto ricarica. È come pulire un tempio interiore e poi riempirlo di ossigeno divino. Questa combinazione è perfetta quando ci sentiamo scarichi, emotivamente “contaminati” o ansiosi, desideriamo chiudere un ciclo emotivo o una relazione tossica, cerchiamo guarigione dopo una malattia, un trauma o una perdita; desideriamo creare uno spazio sacro, calmo e protetto.
Con la lavanda, archetipo Luna-Mercurio
Lavanda e salvia bianca sono come lo yin e lo yang dell’energia sottile — l’una calma e armonizza, l’altra libera e purifica. Insieme, diventano un rito profondo di guarigione del cuore e dell’anima. C’è un tipo di magia che non abbaglia, ma sussurra. Una magia fatta di piccoli gesti, di aromi che curano e di fumo che danza come un incantesimo nel vento. Quando la salvia bianca incontra la lavanda, nasce un rituale di purificazione unico: potente e gentile, liberatorio e avvolgente, come un abbraccio che scioglie le ombre. La lavanda è dolce, ma non debole. È una guaritrice gentile, con una forza che penetra in profondità. I suoi fiori blu-violacei parlano il linguaggio della pace, della protezione e dell’amore. Bruciata insieme alla salvia, la lavanda riequilibra il cuore, calma la mente e protegge lo spazio appena purificato, sigillandolo con un velo di serenità.
Salvia bianca e lavanda sono perfette quando sentiamo il bisogno di purificare l’ambiente senza creare spazi “vuoti”, ma colmandoli di dolcezza, lasciare andare qualcosa o qualcuno con amore, calmare ansia, nervosismo o insonnia energetica, creare uno spazio sacro prima della meditazione o di una lettura di tarocchi.
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In un mondo frenetico, il rituale della salvia – da sola o in abbinamento con altre erbe – è un invito a fermarsi, a riconnettersi con il proprio spazio sacro, interiore ed esteriore. È una magia semplice, ma potente, che chiunque può compiere. Non servono strumenti complessi o formule arcane: solo le piante, un fuoco e la volontà di rinascere, ancora una volta, più leggeri e più liberi.
E quando il fumo svanisce, resta il silenzio. Un silenzio nuovo, sacro. Resta la casa che respira. Resta la tua anima, più vicina alla luce.
www.ilcielodinut.it
Esplosivi e costruzioni abusive nel campo nomadi
Un fuoco d’artificio esplosivo e cinque candelotti artigianali sono stati trovati dai carabinieri nel campo nomadi di via Regione Cravero, a Settimo Torinese durante un controllo straordinario svolto insieme alla polizia locale e all’ufficio tecnico del Comune. Scoperte anche alcune costruzioni abusive tra cui un capannone di circa 240 metri quadrati, costruite senza autorizzazione. Una giovane di 26 anni è stata denunciata per detenzione illecita di materiale esplosivo.
La leggenda del trasformismo, dal 29 maggio al 2 giugno
Dal 29 maggio al 2 giugno atteso ritorno di Arturo Brachetti, il più noto trasformista torinese, con lo spettacolo “SOLO – the legenda of Quick Change”, grande one man show che ha fatto registrare numeri da record, sold out e standing ovation in tutto il mondo. Protagonista il trasformismo, che qui la fa da padrone con oltre 60 nuovi personaggi, molti ideati appositamente per questa esibizione, che appaiono davanti agli spettatori a un ritmo incalzante e coinvolgente. In “SOLO” Brachetti propone anche un viaggio incentrato sulla sua storia artistica, le altre affascinanti discipline in cui eccelle: grandi classici come le ombre cinesi, il mimo e la chapeaugraphie, oltre alla sorprendente novità della poetica sand painting e il magnifico raggio laser. Il mix tra scenografia tradizionale e il videomapping permette di enfatizzare i particolari e coinvolgere gli spettatori. Brachetti apre le porte della sua casa, una casa senza tempo e luogo, come quella che esiste dentro ognuno di noi, dove le stanze raccontano un aspetto diverso del nostro essere, e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita conducendoci in mondi straordinari, dove l’unico limite è la fantasia. La casa interiore di Arturo Brachetti è uno spazio senza confini temporali e geografici, dove reale e surreale si fondono in un varietà funambolico in cui varietà e finzione si mescolano con la magia e la realtà, creando un universo di possibilità illimitate. Dai personaggi di telefilm celebri a Magritte, dalle grandi icone della musica pop, passando per le favole della lotta con i raggi laser in stile Matrix, l’artista batte il ritmo sul palco. Si tratterà di 90 minuti di vero spettacolo pensato per tutti, a partire dalle famiglie.
Biglietti: 35 – 38 euro
Orari: giovedì e venerdì ore 20.45 – sabato ore 19.30 – domenica e lunedì ore 15.30
Info: www.ticketone.it
Mara Martellotta
Raccolta tartufi: “Aiutiamo il Piemonte”
Così ha sintetizzato il presidente della terza Commissione, Claudio Sacchetto, al termine dell’audizione della delegazione dell’Unione delle associazioni tartufai del Piemonte sulle proposte di modifiche a livello nazionale della legge sulla ricerca, la coltivazione, la commercializzazione e la tutela del tartufo.
La delegazione era composta da Pierantonio Botto (presidente Associazione tartufai astigiani e monferrini) e Giancarlo Bressano (presidente Associazione tartufai del Monregalese e del Cebano).
Secondo gli auditi, “dovrebbe essere specificata nella nuova legge la possibilità della ricerca notturna dei tartufi che è coerente agli usi e costumi tradizionali e con il riconoscimento Unesco (ottenuto nel 2021 per tutta Italia). La normativa deve consentire la libertà di ricerca nei boschi e nei terreni incolti e non dovrebbe differenziare tra i vari tipi di boschi. Tutti gli anni le associazioni distribuiscono migliaia di alberi per poter continuare questo tipo di attività. Un’attività che aiuta a conservare la biodiversità. Bisognerebbe anche limitare le concessioni rilasciate dalle province, che dovrebbero essere distribuite comune per comune. I municipi, che conoscono meglio il territorio, dovrebbero forse essere loro a rilasciare le autorizzazioni. Sui terreni pubblici dovrebbe essere possibile la libera ricerca”.
Nel corso dei lavori sono intervenuti, oltre allo stesso presidente Sacchetto, Sarah Disabato e Alberto Unia (M5s), Fabio Carosso (Lega), Gianna Pentenero e Mauro Calderoni (Pd) e Daniele Sobrero (Lista Cirio).
Ufficio stampa CRP
La Città di Pietrasanta rende omaggio a Luca Beatrice con l’evento “Sulle strade dell’arte-Il viaggio di Luca Beatrice”, tributo a una delle voci più autorevoli della critica d’arte italiana, curatore, saggista e Presidente della Quadriennale di Roma, prematuramente scomparso lo scorso gennaio. L’iniziativa, promossa dal Comune di Pietrasanta, con il plauso del Ministero della Cultura, si terrà sabato 31 maggio alle ore 18 presso il teatro comunale Cesare Galeotti. Figura centrale del panorama culturale e dell’arte contemporanea, Beatrice era profondamente legato alla Città di Pietrasanta, di cui apprezzava il fermento artistico, la bellezza e la vivacità culturale. Con le istituzioni e le gallerie del centro storico aveva collaborato all’allestimento di numerose mostre, e il suo rapporto con la città si era maggiormente intensificato con la nomina da parte dell’amministrazione comunale alla direzione artistica dell’edizione 2024 del Festival Parole ad Arte, accolta con grande successo dal pubblico e dalla critica.
“Celebrare Luca Beatrice oggi, a pochi mesi dalla sua scomparsa, non è un semplice atto dovuto, ma un gesto sinceramente sentito da parte della nostra comunità – ha dichiarato il Sindaco di Pietrasanta Alberto Stefano Giovannetti – è stato un amico, un compagno di viaggio con cui abbiamo condiviso visioni e progetti. Pietrasanta era nel suo cuore: il suo entusiasmo, la sua capacità di valorizzare arte e artisti resteranno un riferimento. Lo ricordiamo come avrebbe voluto, parlando di arte, cultura e bellezza”.
“Luca Beatrice è stato una delle menti più brillanti e autorevoli dell’arte contemporanea, che ha dato moltissimo alla cultura italiana, alla Città di Pietrasanta e alla Versiliana, figurando spesso tra gli ospiti del Caffè – ha affermato Paola Rovellini, Presidente della Fondazione Versiliana – Il suo sguardo, sempre lucido e originale, ha lasciato un’eredità culturale e umana che continueremo a custodire con gratitudine e rispetto”.
Tra coloro che ricorderanno Luca Beatrice al teatro di Pietrasanta figureranno Luigi Mascheroni, caposervizio cultura e spettacoli de Il Giornale, moderatore dell’incontro; Evelina Christillin, Presidente del Museo Egizio di Torino; Ugo Nespolo, artista, pittore e scultore e Piersandro Pallavicini, scrittore, docente e collezionista d’arte. Sono previsti due videomessaggi dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli e dallo scrittore Fabio Genovesi, legato a Luca Beatrice da una sincera amicizia.
Ingresso libero
Mara Martellotta
DIRITTI DEGLI ANIMALI
Il Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte Paolo Guiso ci parla di temi attuali e problematiche da affrontare.
La Regione Piemonte è stata la prima in Italia a istituire il Garante per i diritti degli animali, con compiti dettagliati nella L.R. n. 6/2010 rappresentando un punto di riferimento per la tutela dei diritti degli animali a livello locale. In ambito nazionale con l’articolo 727 del codice penale la modalità di trattamento degli animali è cambiata e questa norma si è perfezionata e ampliata nel 2004 con la legge 189 che ha introdotto il principio delle “condizioni incompatibili” con la loro etologia ovvero situazioni contrarie alla loro natura e produttive di grandi sofferenze.
Le funzioni ricoperte del garante sono diverse come, ad esempio, la ricezione di segnalazioni e reclami da parte di cittadini o associazioni che desiderano comunicare atti lesivi nei confronti degli animali, la trasmissione ufficiale alle autorità giudiziarie di quelli che possono configurarsi come reati, la diffusione delle norme locali, regionali e internazionali relative alla tutela degli animali e , infine, eventuali suggerimenti sull’adozione di provvedimenti da adottare alla Giunta e al Consiglio regionale, ma anche al Comune. Altre attività importanti che svolge questo ente è l’analisi delle condizioni degli animali, la mappa dei servizi dedicati agli animali.
Paolo Guiso, medico veterinario di Moncalieri, che dal 2022 ricopre la carica di Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte, ci spiega quali sono i temi e le problematiche che affronta quotidianamente questa importante figura istituzionale “il Garante si occupa di tutti gli animali e non solo di quelli domestici da compagnia. Se si osserva la città dall’alto si possono vedere quegli animali che vengono denominati sinantropi, ovvero quelle specie che vivono vicino all’uomo, ma che non sono propriamente integrati nella vita degli esseri umani come i topi, i piccioni, i gabbiani, le nutrie, gli scoiattoli grigi, i cinghiali e i lupi che sono aumentati nel corso del tempo anche a causa del Covid che a causa delle restrizioni ha lasciato loro maggiore campo libero”.
Questi animali sono alla ricerca di cibo e vengono a cercalo, soprattutto la notte, proprio nei centri abitati trovando dei veri e propri ristoranti, per esempio, tra l’immondizia che purtroppo viene lasciata in strada. Questo fenomeno, a cui non si era abituati, può creare problemi sanitari che devono essere tenuti sotto controllo attraverso l’analisi delle condizioni di salute delle vare specie. Un altro problema che è al centro dell’attenzione e della discussione è il tema dell’accattonaggio con gli animali, cani perlopiù, purtroppo non ancora risolto a causa di una norma perentoria che punisca chi li utilizza per fare soldi. Guiso chiosa “dovrebbe essere genericamente vietato accattonare con gli animali con un’unica condizione che è quella di proteggere coloro che li posseggono come animali da compagnia e affezione, che sfortunatamente sono finiti in strada per motivi personali e che spesso rinunciano ad andare nei rifugi o negli ospedali per non lasciarli. È assolutamente necessario proteggere questa categoria di persone che hanno con l’animale un rapporto di affezione”.
Un altro argomento molto interessante di cui ci parla il garante è di un fenomeno piuttosto recente ovvero il rapporto anomalo che si sta instaurando con gli animali domestici “gli animali hanno il loro modo di vivere, non hanno le nostre stesse abitudini. Si pensa che il rapporto affettivo con loro sia reciproco e vissuto con le stesse modalità, ma non è così. Molto spesso riversiamo sui nostri compagni di vita la tendenza a volere esercitare il controllo, decidiamo cose per loro di cui in realtà non hanno voglia né bisogno come decorarli o fargli la festa di compleanno. È un tema che sempre di più sta interessando la psicologia e la psichiatria perché’ un rapporto in cui l’uomo decide per l’animale in tutto e per tutto ignorando le sue esigenze reali può essere sintomo di disagio per il padrone e procurare disturbi comportamentali all’animale”.
MARIA LA BARBERA
Le Unioni Montane Valle Susa e Alta Valle Susa, preso atto dei continui disservizi sulla linea ferroviaria Torino-Susa-Bardonecchia, hanno segnalato più volte la questione a Trenitalia S.p.A. e a RFI – Rete Ferroviaria Italiana, chiesto interventi e proposto incontri che risultano, a oggi, ancora senza risposta.
Per portare all’attenzione pubblica e istituzionale i disservizi che da tempo affliggono la linea, lo scorso 28 marzo sindaci e amministratori locali hanno percorso l’intera tratta viaggiando insieme ai pendolari per rilevare di persona le criticità che, quotidianamente, rendono il trasporto ferroviario una fonte di disagio per migliaia di cittadine e cittadini. Anche in tale occasione la proposta di incontro con gli amministratori locali per affrontare il problema è stata ignorata.
«Una simile inerzia denota un atteggiamento totalmente irrispettoso nei confronti delle istituzioni del nostro territorio che, ricordiamo, annoverano tra le funzioni principali la tutela e lo sviluppo della montagna, con particolare riferimento al mantenimento dei servizi essenziali» hanno dichiarato il Presidente dell’Unione Montana Valle Susa Pacifico Banchieri e il Presidente dell’Unione Montana Alta Valle Susa Mauro Carena.
Il servizio di trasporto pubblico, così compromesso da ritardi, soppressioni e dal degrado progressivo delle stazioni, compromette gravemente ogni azione volta a contrastare lo spopolamento delle aree montane, già in posizione di svantaggio rispetto alle aree urbane, interferendo con la nostra missione istituzionale.
Le Unioni Montane hanno già avanzato la richiesta di un incontro con RFI lo scorso 28 marzo e rinnovano oggi la richiesta per un incontro urgente che porti a soluzioni efficaci e durature richiedendo, qualora necessario, un autorevole intervento dell’assessore regionale.
Estate su due ruote a Limone Piemonte
Limone Piemonte si riscopre anche in estate come una delle mete più affascinanti per chi ama la montagna in sella a una bici. Situata nel cuore delle Alpi Marittime e nota per il suo comprensorio invernale, la località si è affermata negli ultimi anni come punto di riferimento per il cicloturismo e la mountain bike, grazie a una rete di percorsi strutturati, servizi mirati e un’offerta outdoor sempre più integrata.
Tra i tracciati di punta spicca la Via del Sale, uno degli itinerari sterrati più spettacolari dell’arco alpino, che collega Piemonte e Liguria tra paesaggi da cartolina e profumi d’alta quota. La varietà altimetrica e la lunghezza del percorso lo rendono adatto al cicloturismo sportivo, con tappe panoramiche e punti ristoro lungo il tracciato. Accanto a questo percorso iconico, il territorio propone, grazie anche all’apertura estiva di una telecabina e di una seggiovia, diversi tracciati MTB e gravel, adatti a livelli di preparazione differenti, che si sviluppano tra crinali, boschi e strade forestali, con un’attenzione crescente anche alle esigenze delle e-bike.
Per gli appassionati di discipline gravity, il Bike Resort di Limone offre percorsi downhill e freeride attrezzati con salti, paraboliche e strutture tecniche, accessibili tramite impianti di risalita aperti durante la stagione estiva. L’insieme dei tracciati è stato progettato per garantire varietà, sicurezza e continuità dell’esperienza, valorizzando il patrimonio naturalistico della zona.
L’offerta bike è completata da un sistema di accoglienza dedicato: bike hotel, rifugi attrezzati, officine per riparazioni rapide e servizi di noleggio e shuttle permettono al visitatore di costruire itinerari su misura, sia per la giornata singola che per soggiorni prolungati. Il territorio sta investendo nella mobilità attiva con un’ottica integrata, che valorizza le due ruote come strumento di esplorazione sostenibile e leva di destagionalizzazione.
Accanto alla proposta ciclistica, Limone Piemonte offre un contesto ambientale e culturale in grado di ampliare l’esperienza di viaggio: itinerari trekking, arrampicata, escursioni verso laghi alpini e attività outdoor per famiglie si affiancano a momenti di relax, degustazioni e scoperta del borgo, con una tradizione gastronomica che racconta il territorio a ogni assaggio, tra formaggi d’alpeggio, polenta, selvaggina e dolci tradizionali, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino locale.
Con un mix equilibrato tra infrastrutture, offerta tecnica e fruibilità turistica, Limone Piemonte si posiziona oggi come meta bike-friendly competitiva, capace di soddisfare un pubblico sempre più attento alla qualità dell’esperienza e alla sostenibilità della proposta.