ilTorinese

Note di Classica: Jordi Savall, Vadym Kholodenko e Fabio Luisi, le “stelle” di Ottobre

/

Martedì 11 alle 20.30 parte la nuova stagione di LingottoMusica. All’Auditorium Agnelli Les Concerts des Nations, diretti da Jordi Savall eseguiranno musiche di Schubert. Mercoledì 12 alle 20.30 al Conservatorio G. Verdi, debutto della nuova stagione dell’Unione Musicale.

 

Il pianista Vadym Kholodenko eseguirà musiche di Prokof’ev e Schubert. Sabato 15 alle 18 al Teatro Vittoria, Francesco Parodi e Michel Chenuil percussioni, presentano “In Principio era il Ritmo”  primo episodio con Antonio Valentino. Domenica 16 alle 16.30 al Teatro Vittoria, per l’Unione Musicale, Clarissa Bevilacquaviolino e Yu Nitahara pianoforte, eseguiranno musiche di Prokof’ev, Mozart, Brahms, e Saint-Saens. Lunedì 17 alle 20 al Teatro Vittoria, il Quartetto Altemps eseguirà musiche di Onslow e Schubert. Mercoledì 19 alle 20.00 e giovedì 20 alle 20.30, all’Auditorium Toscanini debutto della Stagione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Fabio Luisi dirigerà l’Orchestra Rai. Verrà eseguita la sinfonia n.2 “Resurrezione” di Mahler. Sempre mercoledi 19 alle 20.30 al Conservatorio, per la stagione dell’Unione Musicale, il Trio Karènineeseguirà musiche di Schubert, Ravel e Schumann. Sabato 22 alle 20 al teatro Vittoria, il Quartetto Esmè eseguirà musiche di Debussy e Cajkovskij.

Mercoledì 26 alle 20.30, l’Unione Musicale presenta al Conservatorio Diana Tishchenko al violino e Josè Gallardo al pianoforte, impegnati ad eseguire musiche di Ravel, Ysaye e Schubert. Venerdì 28 alle 20.30 all’Auditorium Toscanini per Rai Nuovamusica, l’Orchestra Rai diretta da Gergely Madaras, eseguirà musiche di Schonberg, Nono e Carter. Sabato 29 alle 20 al teatro Vittoria,  il Trio Debussy, con Andrea Chenna alle programmazioni, presenta il progetto “Lili”.

Pier Luigi Fuggetta

Presentata nella nuova sede di Borgo Crimea a Torino, la X edizione di “Flashback Art Fair”

/

Il “cuore pulsante” dell’arte

Recita, da sempre, il claim: la Fiera “dove l’arte è tutta contemporanea”, sia essa appartenente al passato più passato, sia essa immersa nelle sperimentali bizzarrie del contemporaneo più contemporaneo. Manifestazione che lega cultura e mercato, è stata presentata nei giorni scorsi la X edizione di “Flashback Art Fair”. Un decimo compleanno festeggiato alla grande, con l’apertura (dopo le precedenti ospitate al “Pala Alpitour” e alla “Caserma” di via Asti) della nuova sede in corso Giovanni Lanza 75 (Borgo Crimea) a Torino. In quella che nell’Ottocento fu la villa del noto banchiere Luigi Marsaglia, utilizzata, in seguito ad un consistente ampliamento, come orfanotrofio per essere poi occupata dagli uffici della Provincia, e che, finalmente, dal 3 al 6 novembre prossimi, accoglierà l’attesa “Fiera d’Arte” ideata da Ginevra Pucci e Stefania Poddighelocation ideale – “Flashback Habitat”– grande hub culturale, aperto tutto l’anno (e questo conta!), rinato grazie allo strumento urbanistico dell’uso temporaneo deliberato dal Comune di Torino e all’accordo dell’“Associazione Flashback” con il “Gruppo Cassa Deposito e Prestiti” cui appartengono i 20mila metri quadri dell’area. Dieci anni e un titolo ch’è tutto un programma: “he.art”, con l’immagine guida realizzata da Alessandro Bulgini, direttore artistico della Fiera, e termine che nasce dall’elaborazione di “heart/cuore” e che contiene magicamente al suo interno la parola “arte”. Arte, dunque, come “cuore pulsante”. Che ben “rappresenta – sottolineano i responsabili – la complessità del ‘mondo Flashback’ che individua proprio nell’arte il motore del cambiamento, ponendo l’accento anche sulla necessità di ripensare la relazione centri/periferie”. Una trentina abbondante gli espositori (gallerie fra le più significative sul piano internazionale), tutti selezionati sulla base di un impegno comune nella ricerca e volontà di riscoprire tecniche, opere, artisti e provenienze sempre attuali. Nove quelli torinesi. Protagoniste assolute saranno le opere, che vanno a coprire circa duemila anni di storia dell’arte. Opere che pulsano e navigano tra sacro e profano: dalla luminosa “Fanciulchiara” di Giacomo Balla, ritratto della figlia Elica, presentata da “Aleandri Arte Moderna” di Roma alla cinquecentesca “Predella” (raffigurante “L’Adorazione del Bambino”, “Adorazione dei Magi” e “Fuga in Egitto”) di Bernardino Lanino (1523 – 1583) di “Flavio Pozzallo” di Oulx Torino); dal “Senza Titolo” ( “Il sogno” ) del 1950 di Carol Rama, presentata dalla “Galleria Del Ponte” di Torino, “dove l’artista è ancora giovane eppure già matura, morbosa e anomala”, fino all’emblematico “Habitat” di Stefano Di Stasio (“Galleria Alessandro Bagnai”, Foiano della Chiana – Arezzo), fra i protagonisti indiscussi del ritorno alla pittura d’immagine che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni del secolo scorso. E l’iter prosegue senza soluzione di continuità. E di forti emozioni. Sotto l’intesa (principio di base, sempre) che “l’arte è tutta contemporanea”. Interessante è anche ricordare che per il suo decennale, “Flashback Art Fair” ha in agenda (con il titolo di “Flashback exhibition”) un’articolata proposta di mostre, video, talk e laboratori didattici. Tre, soprattutto, le mostre da segnalare, all’insegna dell’internazionalità. La prima, “Opera viva Barriera di Milano, il Manifesto”, progetto ideato da Alessandro Bulgini, raccoglie le immagini di sette artisti islandesi selezionati dal curatore Jón Gnarr. La seconda, “Cuba introspettiva”, è un progetto espositivo ideato e curato da Giacomo Zaza con venti artisti contemporanei, attivi dalla metà degli anni Settanta all’ultimo ventennio, protagonisti delle più recenti ricerche “intermediali” dentro e fuori dell’isola. La terza, con la curatela di Michela Casavola, vede il coinvolgimento dell’ONG indipendente “WeWorld”, impegnata a garantire i diritti di donne e bambini in 27 Paesi del mondo, e raccoglie, in un percorso immersivo, le fotografie di Davide Bertuccio e Camilla Milani realizzate in Benin e Mozambico, con le immagini di un’umanità ritratta nelle sue estreme condizioni di precarietà, in luoghi spesso soggiogati dagli inarrestabili disastri del terrifico cambiamento climatico.

Per info e programmi: tel. 393/6455301 o www.flashback.to.itinfo@flashback.to.it

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Carol Rama: “Senza titolo”, Galleria Del Ponte, Torino

–       “Flashback Habitat”

–       Giacomo Balla: “Fanciulchiara”, Aleandri Arte Moderna, Roma

–       Bernardino Lanino: “Predella”, Flavio Pozzallo, Oulx (Torino)

Crolla un ponteggio a Rivoli, gravi tre operai

A Rivoli oggi un ponteggio ha ceduto per cause ancora da accertare  e si è staccato dal palazzo. Tre operai feriti, sono all’Ospedale CTO di Torino con gravi traumi. La struttura provvisioria per lavori sul tetto e sula facciata  negli ultimi piani dell’edificio  si è sganciata. Sono giunti sul  posto le squadre dei Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Polizia Locale, con  il sindaco di Rivoli e alcuni consiglieri comunali. Le Forze dell’Ordine stanno anche evacuando la vicina Scuola Materna, che resterà  chiusa anche domani.

(Foto archivio)

Molestava ragazze sul bus: arrestato dagli agenti in borghese

Nei giorni scorsi, gli agenti del Reparto Operativo Specialistico della Polizia Locale, durante uno dei servizi mirati a contrastare fenomeni di devianza sui mezzi di trasporto pubblico denominati “linea sicura”, hanno individuato e riconosciuto, mentre saliva a bordo dell’autobus della linea 68 alla fermata di via Accademia Albertina, un soggetto che nei giorni precedenti era già stato notato assumere atteggiamenti sospetti sulla stessa linea.

Alle 14, orario del servizio, il bus è sempre pieno di studenti che tornano a casa da scuola e gli agenti, in abiti civili, sono saliti a bordo del mezzo pubblico mischiandosi tra la folla.

Secondo l’ipotesi di accusa il soggetto, salito a bordo dell’autobus, si sarebbe reso responsabile di comportamenti costituenti il reato di cui all’art. 609 bis c.p. nei confronti di una ragazza che viaggiava a bordo dello stesso autobus. Gli agenti sono prontamente intervenuti, si sono qualificati e hanno proceduto in flagranza di reato al suo arresto.

Il soggetto, un uomo sessantaquattrenne di origine peruviana, è stato tradotto presso la Casa Circondariale “LORUSSO e CUTUGNO” di Torino.

Golf e food alleati per sostenere la ricerca sul cancro

Sul green del Royal Park I Roveri accanto ai professionisti del golf sono scesi in campo grandi chefper sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e dare il via alla campagna Life is Pink. Al termine della gara, all’asta una maglia rosa indossatae autografata dal capitano della Juventus Bonuccinell’ultima partita di campionato e una statuetta TOHfirmata dai campioni del tennis mondiale alle Atp Finals.

Golf e food alleati per sostenere la ricerca sul cancro. Per il terzo anno consecutivo è stata questa la formula di successo della Pro Am della Speranza –The Green is Pink, che si è svolta oggi, 4ottobre, al Royal Park I Roveri. La XXIII edizione della manifestazione – dedicata a Furio Maggiorotto, lo stimato oncologo dell’Istituto di Candiolo prematuramente scomparso ha permesso di raccogliere 102.000 euro.

La Pro Am della Speranza The Green is Pink ha dato il via all’edizione 2022 del progetto “in rosa” LIFE IS PINK, il mese di eventi per sensibilizzare alla lotta contro i tumori femminili lanciato dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. I fondi raccolti serviranno ad acquistare uno speciale microscopio a scansione laser progettato per l’analisi delle biopsie, in particolare per i tumori della mammella, che facilita l’esame estemporaneo del tessuto tumorale rimosso in pochi minuti, al fine di evitare successivi reinterventi.

Sul green di uno dei più bei club golfistici d’Italia si sono sfidate 21 squadre composte da un professionista e tre amatori, in rappresentanza di altrettanti sponsor e partner. Tra una buca e l’altra si sono potuti assaporare piatti in abbinamento a vini e cocktail, preparati da alcuni dei più importanti chef della nostra regione. Un break tutto da gustare organizzato in collaborazione con Città del Gusto Torino – Gambero Rosso e DeMaria Advisory Group.

A fine gara, dopo la premiazione, gli chef hanno organizzato un aperitivo durante il quale si è svolta un’asta benefica: in palio la speciale terza maglia “pink” della Juventus autografata e indossata dal capitanoLeonardo Bonucci nell’ultima gara di campionato contro il Bologna e la speciale statuetta “TOH” realizzata per leAtp Finals e autografata dai campioni del tennis mondiale.

Per l’occasione si è esibita la cantautrice italiana Neja, che ha venduto 4 milioni di copie delle sue canzoni nel mondo.

La “Pro Am della Speranza” è uno degli eventi storici della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: nata nel 1998 ha raccolto negli anni oltre 2 milioni di euro grazie al sostegno generoso di numerosi importanti partner. Ad alcune edizioni hanno partecipato alcuni dei nomi più prestigiosi del golf italiano, dai fratelli Molinari a Costantino Rocca a Matteo Manassero, oltre a campioni internazionali.

Sono stati partner della XXIII edizione della Pro Am della Speranza The Green is Pink, oltre al main sponsor Allianz, anche Kappa, Juventus, Lavazza, Galup, Rinascente, Cofifast, Fondazione Bassanini, Iveco,Guido Gobino, Jolly Sport, Arriva, Banca Patrimoni, Chiusano Immobiliare, Romec, Banca Mediolanum – Diego Data Wealth Advisor, Francone, Bio Powerstock, Cassagna, KPMG, Between, Damilano, Getty Images, La Stampa, Tsubaki-Nakashima, Xerjoff, Strike Agency, Rovagnati, Baronio.

La parte Food è stata curata dai ristoranti: Kensho, Bananna Kitchen, Planet Farm, Spinosi, Sangiors, AgriBiscotto Bakery Bistrot, Chocolat, Languorini, Fuzion Food, QR-Quadrilatero Romano, Coppo, Casa Goffi e Affini.

Il secondo romanzo di Arianna Frappini: “Il soldato che amava l’alba”

Informazione promozionale

Il libro, di ambientazione storica reale, nell’Ottocento, ma con un tocco di fantasia per la collocazione spaziale degli avvenimenti: il regno in cui si svolge quasi tutta la vicenda è il Regno di Fano, di invenzione dell’autrice. È la storia di un bambino, William Catone, sensibile e determinato, che diventa uomo…

Arianna Frappini nasce nella cittadina umbra di Gualdo Tadino (PG) nel 1997. Fin da piccola ha una spiccata predilezione per la lingua italiana e per le materie umanistiche e scrive poesie, racconti e romanzi dalla sua più tenera età. Se dovesse riassumere in una parola che cosa è per lei l’attività dello scrivere, direbbe respirare: necessario, istintivo, naturale. Scrive per se stessa, per dare voce ai suoi pensieri, ai suoi sogni, ai suoi ideali, alle sue fantasie, al suo vissuto in modo diretto (soprattutto nelle poesie) o alle storie dei suoi personaggi, che esistono grazie a lei, ma, come dice sempre, è lei che vive ed esiste grazie alla loro esistenza.

Pubblica diverse poesie insieme ad altri autori all’interno di iniziative dell’Aletti Editore e una raccolta personale, “Di una vita” (2013). Nel 2020 pubblica con Albatros il suo primo romanzo, “L’ultimo dono prima di morire”, ambientato tra la Spagna e l’Impero ottomano nel Cinquecento. Nel 2022 esce con Editrice ZONA il suo secondo romanzo, “Il soldato che amava l’alba”. Gestisce il blog “Oltre” con due rubriche: “Libri senza pregiudizi” di riflessioni e di recensioni di libri di autori arabi e di tutti quegli scrittori capaci di farsi ponte tra culture o di andare oltre le apparenze e “Emozioni da lupi” sulla musica di Ermal Meta.

“Il soldato che amava l’alba” è il suo secondo romanzo, di ambientazione storica reale, nell’Ottocento, ma con un tocco di fantasia per la collocazione spaziale degli avvenimenti: il regno in cui si svolge quasi tutta la vicenda è il Regno di Fano, di invenzione dell’autrice. È la storia di un bambino, William Catone, sensibile e determinato, che diventa uomo. E la sua crescita si realizza anzitutto attraverso la sua professione, il soldato, che gli fa conoscere tutta l’essenza dell’esistenza, la cui bellezza risiede proprio nelle sue apparenti contraddizioni o nelle sue diverse facce: la guerra e la pace, il dolore e l’amore, l’amicizia e l’abbandono, il valore e la paura.

E solo passando per tutti gli stadi di questa vita, strana e bellissima, William potrà essere davvero se stesso, trovare il suo posto nel mondo, conoscere amici che si porterà dietro per sempre, conquistare il cuore di una donna che odia i soldati e che si protegge dietro la sua durezza e, soprattutto, ricordare e ricordarsi che si può sempre cadere, l’importante è avere la forza e imparare il segreto per rialzarsi: guardare sempre l’alba, anche nella notte più buia, e credere nella luce, anche quando il mondo sembra inghiottito dalle tenebre.

***

Per acquistare il libro
https://amzn.eu/d/hG2eL2V

Per visitare il blog dell’autrice
https://oltreblogdiariannafrappini.wordpress.com/

Caro bollette, il Comune spegne la Mole

La Città di Torino prende i primi provvedimenti per il risparmio energetico. Il riscaldamento si potrà accendere il 17 ottobre ma solo nelle scuole. Spente le luci notturne della Mole Antonelliana e di altri monumenti. Nei viali resterà acceso solo un lampione su due. All’ipotesi anche un ampliamento dello Smart working tra i dipendenti per risparmiare su luce e riscaldamento. Intanto Iren ha messo il Piombino ai contatori di oltre 150 impianti in condomini di Torino e cintura per questioni di morosità. Il Comune di  Torino e la Regione stanzieranno fondi straordinari per aiutare le attività economiche in crisi per il caro bollette.
(foto Mihai Bursuc)

A Travaglini il premio Salviamo la montagna riservato al giornalismo

Per la terza volta lo scrittore e giornalista, collaboratore de Il Torinese e della rivista Le Rive, originario del lago Maggiore e residente a Torino, si è aggiudicato il primo premio nella sezione “giornalismo”

Si terrà sabato 8 ottobre, alle 15 nella Sala multiuso di Carvegno, frazione del comune svizzero di Cevio nella ticinese Vallemaggia la premiazione della 13° edizione del concorso letterario transfrontaliero “Salviamo la montagna”, dedicato allo scrittore elvetico Plinio Martini e al vigezzino Andrea Testore. L’evento è organizzato dalla Fondazione Valle Bavona e sarà animato dalla lettura di brani dei testi vincitori e da stacchi musicali proposti da Paolo Tomamichel e Sandra Eberle. Oltre alle sezioni riservate a narrativa, poesia e giornalismo, dal 2021 è nato il settore dedicato a progetti, idee, suggerimenti utili per limitare lo spopolamento delle regioni montane denominato “La montagna del futuro”. Per la terza volta lo scrittore e giornalista Marco Travaglini, collaboratore de Il Torinese e della rivista Le Rive, originario del lago Maggiore e residente a Torino, si è aggiudicato il primo premio nella sezione “giornalismo” con un lungo articolo dedicato alla storia del turismo montano. Tema che Travaglini conosce bene anche per i trascorsi che l’hanno visto impegnato in campo politico, istituzionale  e culturale sui temi dello sviluppo montano e del turismo, come consigliere regionale del Piemonte e componente dell’ASA, l’associazione della sinistra democratica della regione alpina, aderente al Partito del Socialismo Europeo. In quella vesta lo scrittore, rappresentando l’Italia del nordovest, fu tra i redattori del  manifesto intitolato “Die alpen sind Leben – Les alpes, c’est la vie; Alpe so zivljenje; le Alpi sono vita“, un vademecum in dieci punti vertenti su argomenti comuni a tutte le zone della regione alpina, spazianti dalla tutela ambientale alle fonte rinnovabili, dalla cultura all’economia, senza trascurare gli aspetti legati al traffico, ai rapporti transfrontalieri e ai fenomeni migratori.

Piemontesi/italiani emigranti in Argentina: il ritorno

L’emigrazione italiana in Argentina iniziò nel 1860 e terminò quasi nel 1970. Predominante l’emigrazione dal nord nel XIX secolo, nel primo periodo, di circa 710mila migranti piemontesi, il 23 per cento scelse come meta l’Argentina.

 

Nel secondo il numero dei migranti aumentò e l’Argentina continuò ad essere tra le mete preferite.

Conosciamo tutti il forte legame che unisce Italia e Argentina. Ma conosciamo lo sfondo? Da argentina emigrata a Torino all’età di 20 anni  e nipote di piemontesi, in 5 articoli ve lo racconterò  in prima persona.

I miei trisnonni sonno  emigrati  in Argentina nel 1895. Mia nonna aveva solo 16 anni; mio nonno 31. Anche se in Italia lui era dedito alla vitivinicoltura, a differenza di tanti piemontesi (che all’epoca rappresentavano il 30 per cento dell’emigrazione italiana) che si dedicavano all’agricoltura e si sono stabiliti principalmente nelle province di Santa Fe e Cordoba, lui si è stabilito a Buenos Aires e si è dedicato alla panetteria.

Mentre l’Italia è stata colpita dalla crisi economica, dalla disoccupazione e dalla povertà (evidenziando la crisi agraria degli anni ’70), in Argentina sono state date le condizioni politico-sociali per accogliere i migranti.

Dato che l’Argentina è stata percepita dagli italiani  come un Paese di crescita economica, di opportunità e di lavoro, non mi sorprende lo stupore di qualsiasi  italiano quando gli diciamo che ora siamo i suoi discendenti che  si lasciano tutto alle spalle, alla ricerca semplicemente di un futuro.

Succede  che, negli ultimi anni, questo fenomeno migratorio si è invertito: ora siamo i nipoti di quegli italiani emigrati in Argentina, quelli che tornano.

 

Bernardita Feldman

Accademia Piemonte, gli atleti selezionati

Lo staff tecnico ed il direttore Gianmario Costa, valutati gli atleti che hanno preso parte al try-out selettivo svolto a Torino lo scorso 21 settembre, hanno reso noto e comunicato la lista dei 14 corsisti che faranno parte dell’Accademia Piemonte 2022/23.

Elenco nominativi:
1. Agosto Andrea, 2006, Grizzlies Torino 48
2. Alioto Giuseppe, 2005, Porta Mortara Novara
3. Bolla Diego, 2006, Bc Settimo
4. Blunda Luca, 2007, Grizzlies Torino 48
5. Cavallo Tommaso, 2007, Skatch Boves Softball Baseball
6. Garra Michele, 2006, Baseball Club Cairese
7. Garzone Alberto, 2006, Avigliana Rebels
8. Lariccia Edoardo, 2006, Porta Mortara Novara
9. Mascarino Matteo, 2008, Cairese

10. Meloni Giulio, 2006, Grizzlies Torino 48
11. Murgia Riccardo 2005, Avigliana Rebels
12. Resca Alessandro, 2006, Grizzlies Torino 48
13. Resca Corrado, 2008, Grizzlies Torino 48
14. Zotti Isetta Cesar Augusto, 2006, JFK Baseball MondovìIn caso di rinuncia si procederà secondo la graduatoria a scorrimento e di comunicare l’ulteriore innesto.

𝗣𝗲𝗿𝗶𝗼𝗱𝗼:
Inizio 18/10/2022 – fine 16/03/2023
𝗦𝗲𝗱𝘂𝘁𝗲 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶:
martedì 16:45-19:15giovedì 16:45-19:15 – sabato 15-17:30
STAFF DELL’ACCADEMIA
𝗥𝗘𝗦𝗣𝗢𝗡𝗦𝗔𝗕𝗜𝗟𝗘 𝗔𝗖𝗖𝗔𝗗𝗘𝗠𝗜𝗔: Sabrina Olivero 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗙𝗜𝗕𝗦
𝗖𝗢𝗢𝗥𝗗𝗜𝗡𝗔𝗧𝗢𝗥𝗘 𝗜𝗡 𝗟𝗢𝗖𝗢: Michela Passarella
𝗗𝗜𝗥𝗘𝗧𝗧𝗢𝗥𝗘 𝗦𝗣𝗢𝗥𝗧𝗜𝗩𝗢: Gianmario Costa (𝗛𝗶𝘁𝘁𝗶𝗻𝗴𝗲 𝗕𝗮𝘀𝗲𝗿𝘂𝗻𝗻𝗶𝗻𝗴 𝗖𝗼𝗮𝗰𝗵)
𝗖𝗢𝗔𝗖𝗛: Luca Costa (𝗗𝗲𝗳𝗲𝗻𝘀𝗲𝗲 𝗖𝗮𝘁𝗰𝗵𝗶𝗻𝗴 𝗖𝗼𝗮𝗰𝗵)
𝗖𝗢𝗔𝗖𝗛: Alessandro Rosa Colombo (𝗣𝗶𝘁𝗰𝗵𝗶𝗻𝗴 𝗖𝗼𝗮𝗰𝗵)
𝗣𝗥𝗘𝗣𝗔𝗥𝗔𝗧𝗢𝗥𝗜 𝗔𝗧𝗟𝗘𝗧𝗜𝗖𝗜: operatori dello studio SURF  “Specialisti Uniti Rivolti alla Funzione” SRLS