ilTorinese

Focus Covid Piemonte, la situazione

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA

In Piemonte i tassi di occupazione dei posti letto restano più bassi di quelli nazionali. L’andamento in crescita dei contagi è analogo a quello presente nelle altre regioni. Nell’età scolastica si registra invece una diminuzione nella fascia di età 3-5 anni ed in quella 6-10 anni. Non si registrano allerte specifiche a livello locale.

Il Piemonte presenta un’incidenza di 517.6 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 26 settembre2 ottobre), a fronte del valore nazionale di 386.4.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 3 ottobre si attesta al 6.3%(il valore nazionale è 7.1 %) e quella delle terapie intensive all’1% (il valore nazionale è 1,4%), mentre la positività dei tamponi è al 12.2%.

CONFERMATA LA DOMINANZA DI OMICRON 5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 26 settembre nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara evidenziano la dominanza di Omicron 5 e la presenza di mutazioni appartenenti ad alcune sue sottovarianti.

Mutazioni della sottovariante Omicron BA.4 sono presenti solo nel depuratore di Alessandria.

Mutazioni con bassa frequenza della sottovariante di Omicron BA.2.75 sono state identificate in tutti depuratori.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 26 settembre al 2 ottobre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 3.160.

Suddivisi per province: Alessandria 249, Asti 146, Biella 183, Cuneo 442, Novara 280, Vercelli 106, VCO 143, Torino città 513, Torino area metropolitana 1039.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 22.118 (+9.499).

Questa la suddivisione per province: Alessandria 1743 (+682), Asti 1023 (+345), Biella 1.279 (+614), Cuneo 3.093 (+1.173), Novara 1.961 (+898), Vercelli 741 (+277), VCO 999 (+411), Torino città 3.950 (+1587), Torino area metropolitana 7.275 (+3.323).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 26 settembre al 2 ottobre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 517.6 in aumento (+75,3%) rispetto ai 295.3 della settimana precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 273.3 (+90,9%).

Nella fascia 25-44 anni è 534.9 (+75,7%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 630.5 (+ 95%).

Nella fascia 60-69 anni è 606.6 (+88,9%).

Tra i 70-79 anni è 569.1 (+77%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 442.3 (+ 84,2%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 26 settembre al 2 ottobre, l’incidenza rispetto alla settimana precedente è in aumento,tranne che nelle fasce 3-5 anni e 6-10 anni in cui si registra una diminuzione.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 208.3(+6,1%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 170.2 (-22%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 309.5 (-10,2%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 506.2 (+32,9%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 399.7(+67%).

Apre il Salone dello Studente. Attese 20 mila presenze

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Il 6 e 7 ottobre a Torino seconda tappa del tour del Salone dello Studente evento organizzato da Campus Editori. Appuntamento al Pala Alpitour

Quale facoltà scegliere e come orientarsi tra le offerte post diploma: tutte le risposte in un evento

Una due giorni alla quale sono attesi oltre 20mila studenti piemontesi per conoscere le Università, per parlare con insegnanti, psicologi, tutor e con chi da questa esperienza ci è passato soltanto da qualche anno. E per affacciarsi al mondo del lavoro

Come orientarsi nel mondo universitario, quale facoltà scegliere, quale futuro lavorativo si prospetta per chi si iscrive all’Università e non solo. Psicologi, docenti, responsabili dell’orientamento, tutor e anche studenti daranno risposte alle domande di chi trova di fronte ad una scelta importante tra quale facoltà scegliere o se affrontare il mondo del lavoro.

Sono oltre 20mila gli studenti delle scuole superiori piemontesi attesi  alla seconda tappa del Salone dello Studente di Campus Editori, una full-immersion di due giorni che si terrà il 6 e 7 ottobre al Pala Alpitour di Torino.

«Come ogni anno da trent’anni, anche stavolta abbiamo scelto di guardare nella stessa direzione in cui state guardando voi ora, al futuro. Nel farlo, abbiamo pensato di ampliare e arricchire di novità le occasioni di incontro, con appuntamenti one-to-one, laboratori interattivi, spazi espositivi dedicati alle singole scuole, incontri con professionisti e possibilità di approfondire tematiche di interesse», sottolinea Domenico Ioppolo, amministratore delegato di Campus Editori.

Il Salone dello Studente vuole essere un aiuto a compiere una scelta consapevole, sia essa di continuare a studiare, sia di entrare nel mondo del lavoro. A Torino gli studenti avranno la possibilità di simulare i test di ammissione, di parlare con professionisti, manager ed esperti, valutare le soft skill e confrontarsi con professori e psicologi. Il Salone dello Studente, darà la possibilità di non precludere nulla e di avere una visione completa di quello che può essere il percorso post-diploma. A iniziare dalla presenza degli ITS.

«Siamo felici di essere presenti al Salone dello Studente. Il Sistema ITS Piemonte è un’eccellenza a livello nazionale esprimendo, per il secondo anno consecutivo, il primo posto assoluto nella graduatoria nazionale oltre che i primi posti di diverse graduatorie di filiera e di efficacia ed innovazione», commenta Sigfrido Pilone, rappresentante regionale delle Fondazioni ITS piemontesi. «La Regione Piemonte quest’anno ha investito molto su di noi e sull’orientamento che è fondamentale per le nostre Fondazioni. Indirizzare i ragazzi a scegliere il percorso giusto significa dare loro la possibilità in futuro di avere un posto di lavoro gratificante e adatto alle proprie competenze».

I numeri delle Università piemontesi. Per quanto riguarda i numeri delle quattro Università piemontesi, alla Piemonte Orientale a luglio di quest’anno risultavano iscritti 16.435 studenti, mentre gli immatricolati, sempre a luglio, erano 6.124. Uniupo dal 1998 al 2022 ha laureato 42mila studenti. A Scienze Gastronomiche di Pollenzo quest’anno si sono iscritti 123 studenti provenienti da 21 diverse nazionalità. Il Politecnico ha invece visto, lo scorso anno 5.619 immatricolazioni che hanno portato a 37mila il numero di iscritti, il 62% dei quali viene da fuori da regione. Nel 2020 si sono laureati 7.570 studenti e di questi l’89,5% trova occupazione ad un anno dalla laurea.

Il Salone dello Studente di Torino. Organizzato nel mese dell’Educazione finanziaria, il Salone dello Studente, tra test di ingresso e orientamento, incontri, percorsi a tema, sportello di ascolto e psicologi, offre un’ampia panoramica dell’offerta formativa del Piemonte tra cui quella degli ITS. Per quanto riguarda le Università, sono presenti il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche Pollenzo e l’Università del Piemonte Orientale.

I convegni in programma. Il Salone dello Studente di Torino dedica una serie di appuntamenti, “Vivi il mese dell’educazione finanziaria”, alla gestione delle finanze dal momento che la due giorni torinese  si tiene nel mese dedicato all’educazione finanziaria per le scuole. Appuntamenti in collaborazione con gli enti specializzati del settore (Banca del Piemonte, Intesa San Paolo, Banca d’Alba, Cnpr – Esperti Contabili, Anasf: Associazione nazionale consulenti finanziari) per aiutare i giovani a comprendere meglio questo tema e a scoprire quali professioni ruotino attorno.

Particolare attenzione sarà rivolta al post diploma. Tra gli incontri, “Io scelgo gli ITS – Le carriere formative ad alta specializzazione, pensate per il mondo delle imprese” con 7 ragazzi che raccontano la loro esperienza in ITS e perché hanno scelto questo percorso. Organizzato in collaborazione con Sistema ITS Regione Piemonte, l’incontro vede l’intervento di Domenico Ioppolo, ad di Campus Editori in un confronto con il direttore della Fondazione Aerospazio/Meccatronica del Piemonte Sigfrido Pilone, quale rappresentante del sistema ITS.

Informazioni e iscrizioni. Il Salone dello Studente si svolge al Pala Alpitour in via Sebastopoli 123, dalle 9 alle 13 di giovedì 6 e venerdì 7 ottobre. Per raggiungere il luogo dell’evento Dalle stazioni ferroviarie: Porta Nuova: linea 4, Porta Susa linea 10, Lingotto linee 14, 63. Dal centro città con i mezzi pubblici: metro linea 4 (Porta Nuova) o linea 10 Vinzaglio linee 4, 10, 17, 63. Per iscrizioni, informazioni e programma completo: https://www.salonedellostudente.it/events/salone-dello-studente-torino-2022/

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È un evento Campus Partner: Banca del Piemonte, Banca d’Alba, Esercito Italiano, Guardia Costiera, Consulenti del Lavoro, Dispenso, Irase Nazionale, Enfap Italia, Esn, Aspic, DiCultHer, Hurrah.eu; Sponsor: Università Mercatorum, Pegaso Università telematica, Intesa San Paolo; Media Partner: Telesia, Class Editori, New Sound Level; Patrocinio: Commissione Europea – Rappresentanza in Italia, Agenzia Nazionale per i Giovani, Indire.

Un settembre da record a Torino: 15 tonnellate di cibo salvato insieme a Too Good To Go

Compensato lo spreco di più di 7000 cittadini.

Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare, ha raggiunto e superato i risultati prefissati per settembre con 500 tonnellate di cibo salvate in tutta la penisola, di cui 15 solo nel capoluogo piemontese

Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare, si è impegnata sull’intero mese di settembre con l’obiettivo di coinvolgere partner, utenti e consumatori in una sfida: salvare 400 tonnellate di cibo, rendendolo così un vero e proprio “Settembre da record” contro lo spreco alimentare. L’obiettivo dell’app non solo è stato raggiunto, ma superato, con 500 tonnellate recuperate su tutta la penisola. Particolarmente importanti i risultati registrati a Torino: la città ha raggiunto le 15 tonnellate di alimenti salvati, equivalenti a circa 38 tonnellate di emissioni di CO2e, che non sono state a loro volta sprecate. Considerando che in media un italiano getta 2 kg di cibo al mese, i torinesi hanno permesso, nel solo mese di settembre, di compensare lo spreco alimentare di 7500 cittadini.*

Un impegno che non sorprende, considerando che Too Good To Go, in soli tre anni, ha coinvolto 150.000 torinesi che hanno scaricato l’app e che hanno acquistato più di 350.000 Magic Box, grazie ai 1000 esercizi commerciali attivi.

“Questo settembre da record ci fa ben sperare per una fine dell’anno che veda la lotta allo spreco alimentare in prima linea”, spiega Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go, “L’impegno dei cittadini torinesi ci ha permesso non solo di salvare cibo, ma anche di donarlo a chi in difficoltà, grazie alla collaborazione con Croce Rossa Italiana: un risultato davvero win-win.”

Una menzione speciale va a Natura Frutta e Verdura, Caffè Fiorio 1870 e Pasticceria Introvaia, che nel mese di settembre si sono distinti per il loro impegno.

“Abbiamo aderito a Too Good To Go per evitare lo spreco che può avvenire a fine giornata: con il tempo ci siamo accorti di quanto il servizio sia apprezzato, ogni volta che c’è una Magic Box a disposizione viene acquistata”, racconta Francesca Fornaca di Fiorio 1780 | Nizza. “Settembre è andato molto bene e, nonostante abbiamo rilevato dei cambiamenti nella clientela, dovuti all’inflazione e allo scenario economico, gli utenti di Too Good To Go sono rimasti fedeli e positivi nell’uso dell’applicazione”.

settembre da record a Torino: 15 tonnellate di cibo salvato insieme a Too Good To Go.

Compensato lo spreco di più di 7000 cittadini.

Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare, ha raggiunto e superato i risultati prefissati per settembre con 500 tonnellate di cibo salvate in tutta la penisola, di cui 15 solo nel capoluogo piemontese

Comunicato stampa | 5 ottobre 2022

Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare, si è impegnata sull’intero mese di settembre con l’obiettivo di coinvolgere partner, utenti e consumatori in una sfida: salvare 400 tonnellate di cibo, rendendolo così un vero e proprio “Settembre da record” contro lo spreco alimentare. L’obiettivo dell’app non solo è stato raggiunto, ma superato, con 500 tonnellate recuperate su tutta la penisola. Particolarmente importanti i risultati registrati a Torino: la città ha raggiunto le 15 tonnellate di alimenti salvati, equivalenti a circa 38 tonnellate di emissioni di CO2e, che non sono state a loro volta sprecate. Considerando che in media un italiano getta 2 kg di cibo al mese, i torinesi hanno permesso, nel solo mese di settembre, di compensare lo spreco alimentare di 7500 cittadini.*

Un impegno che non sorprende, considerando che Too Good To Go, in soli tre anni, ha coinvolto 150.000 torinesi che hanno scaricato l’app e che hanno acquistato più di 350.000 Magic Box, grazie ai 1000 esercizi commerciali attivi.

“Questo settembre da record ci fa ben sperare per una fine dell’anno che veda la lotta allo spreco alimentare in prima linea”, spiega Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go, “L’impegno dei cittadini torinesi ci ha permesso non solo di salvare cibo, ma anche di donarlo a chi in difficoltà, grazie alla collaborazione con Croce Rossa Italiana: un risultato davvero win-win.”

Una menzione speciale va a Natura Frutta e Verdura, Caffè Fiorio 1870 e Pasticceria Introvaia, che nel mese di settembre si sono distinti per il loro impegno.

“Abbiamo aderito a Too Good To Go per evitare lo spreco che può avvenire a fine giornata: con il tempo ci siamo accorti di quanto il servizio sia apprezzato, ogni volta che c’è una Magic Box a disposizione viene acquistata”, racconta Francesca Fornaca di Fiorio 1780 | Nizza. “Settembre è andato molto bene e, nonostante abbiamo rilevato dei cambiamenti nella clientela, dovuti all’inflazione e allo scenario economico, gli utenti di Too Good To Go sono rimasti fedeli e positivi nell’uso dell’applicazione”.

Nasce il progetto “Moncalieri Città dell’Abitare Collaborativo”

Al via il progetto con una serie di appuntamenti tra ottobre e dicembre 2022:

un convegno di apertura, dei laboratori tematici, un seminario conclusivo. Si parte con le attività che animeranno le giornate di venerdì 7 e sabato 8 ottobre: un’occasione per riflettere e confrontarsi sui temi dell’abitare collaborativo, considerato nelle sue diverse forme e come intreccio di prossimità e di cura.
Moncalieri Città dell’Abitare Collaborativo, è promosso dalla Fondazione Dravelli con il sostegno della Città di Moncalieri, con la cooperazione del Gruppo RIMEDIARE/RI-MEDIARE e dell’Associazione BuonAbitare. Un progetto che intende favorire lo scambio di buone pratiche sulle diverse forme dell’abitare collaborativo ritenute non solo azioni necessarie per sostenere le persone con fragilità e contrastare gli effetti dell’esclusione e del disagio sociale, ma anche come fattore di innovazione sociale: opportunità per promuovere lo sviluppo della comunità locale e la crescita del benessere individuale e collettivo.
L’intento è quello di individuare azioni utili a rimediare alcune delle criticità che caratterizzano la contemporaneità in campo ambientale, economico, sociale, culturale, educativo, formativo: criticità preesistenti, ma rese più evidenti dalla pandemia di COVID-19, dal ritorno della guerra in Europa, dal crescere della paura in relazione al futuro, così come viene percepito e rappresentato in termini individuali e collettivi.
Paolo Montagna, Sindaco della Città di Moncalieri, dichiara: “Gli effetti sociali ed economici sulla Città e sui cittadini generati del COVID prima e della guerra in Ucraina poi, ci impongono di aggiornare la riflessione sulle politiche di Comunità che offriamo alla popolazione. In questa cornice l’iniziativa sull’Abitare Collaborativo, della quale ringrazio gli organizzatori e i partner, rappresenta una importante occasione per fotografare la Città che abbiamo costruito, ma soprattutto per immaginare la visione della Moncalieri che verrà, partendo dalla centralità della Persona e da valori imprescindibili per la nostra Comunità come cura e prossimità”.
Il progetto prenderà avvio con due giornate che vogliono essere un’opportunità per dialogare – a partire dalle esperienze realizzate sul territorio di Moncalieri – su pratiche, interventi e servizi che cercano di rispondere alle diverse esigenze sociali legate ai diversi bisogni abitativi.
Si inizia venerdì 7 ottobre 2022 con il convegno Dialoghi sull’abitare Collaborativo che si terrà dalle ore 14.30 alle 18.00 presso la Biblioteca Civica Arduino “A. Arduino” – Via Cavour, 31 – Moncalieri TO. Interverranno: Silvia Di Crescenzo (Assessora alle Politiche sociali e abitative), Francesco De Biase (Gruppo RI-MEDIARE, Direttore della Collana Pubblico, Professioni e Luoghi della Cultura, FrancoAngeli), Ezio Manzini (Presidente del DESIS Network, Professore Onorario al Politecnico di Milano), Elvio Raffaello Martini (Psicologo di
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Comunità e promotore del progetto BuonAbitare), Daniela Ciaffi (Docente di Sociologia Urbana, Politecnico di Torino e Vice Presidente LABSUS, Laboratorio per la sussidiarietà), Elena Carli (Segretaria Generale della Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus di Torino). Aprirà i lavori Paolo Montagna, Sindaco della Città di Moncalieri; Introduce e conduce i lavori Francesco Maltese (Dottore di Ricerca in Scienze Umane, Responsabile Progetto Abitare Collaborativo della Fondazione Dravelli e referente del nuovo Gruppo BuonAbitare di Moncalieri).
A seguire sarà possibile partecipare al Tavolo Del Dialogo, uno spazio dedicato al confronto sui temi emersi con: assessore e assessori della Giunta, membri del Consiglio Comunale della Città di Moncalieri, rappresentanti delle realtà del territorio e cittadine e cittadini partecipanti al seminario.
Al termine del Convegno, dalle ore 18.30 presso la Fondazione Dravelli è prevista l’inaugurazione della Sede del Gruppo BuonAbitare Di Moncalieri.
Sabato 8 ottobre 2022 dalle ore 9.30 alle 13.00 presso la Fondazione Dravelli sarà possibile partecipare al Laboratorio Vicinato Solidale condotto da Elvio Raffaello Martini.
I partecipanti saranno coinvolti nell’identificare la modalità concreta per realizzare buone pratiche di vicinato solidale in contesti specifici, mettendo a fuoco strumenti utili per: creare un’organizzazione a base comunitaria; definire patti collaborativi per sostenere il buon vicinato; sviluppare capacità e competenze necessarie per sostenere il buon vicinato.
Moncalieri Città dell’Abitare Collaborativo è realizzato
con la collaborazione di: Moncalieri Comunità (Città di Moncalieri), ARCI Torino, CGIL SPI Lega 11 e AUSER di Moncalieri, LABSUS (Laboratorio per la Sussidiarietà), SIPCO (Società Italiana di Psicologia di Comunità), RETE DELLE CASE DEL QUARTIERE, Fondazione della Comunità di Mirafiori ONLUS, Fondazione della Comunità di Porta Palazzo; le cooperative sociali Educazione Progetto, P. G. Frassati e Animazione Valdocco, Open House srl ets, Associazioni CASEMATTE e TRA ME, Comitato Condominio Solidale Castello di Revigliasco, CORRISPONDENZE;
con il supporto di: FISSORE SPA, Cooperativa ASTRA, il Mercoledì, Libreria Arco Nuovo, Biblioteca Civica “A. Arduino” (Moncalieri)
Per info e prenotazioni: abitarecollaborativo.dravelli@gmail.com Telefono: 011.60.68.509 (dalle 10.00 alle 12.00)
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L’obiezione di coscienza: un convegno promosso dal Centro Studi Sereno Regis

Nella Sala Poli del Centro Studi Sereno Regis, il 7 e 8 ottobre prossimi, a Torino, verrà organizzato un convegno dal titolo “Preferirei di no. Storia, voci e prospettive dell’obiezione di coscienza al servizio militare tra l’Italia e Torino a cinquanta anni dalla legge 772”, in collaborazione con il Movimento Nonviolento, il Movimento Internazionale della Riconciliazione, la Scuola per la Buona Politica di Torino e il Tavolo Enti Servizio Civile del Piemonte. Il convegno è patrocinato dal Centro Interateneo di Studi per la pace e della Rete Università per la Pace.

È organizzato a distanza di cinquanta anni dall’apparizione della legge Marcora n. 772 del 15 dicembre 1972, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, che riconosce l’obiezione di coscienza al servizio militare.
Il convegno è promosso all’interno del progetto ‘Signorno’! Torino, città protagonista della storia dell’obiezione di coscienza in Italia.
“Nel convegno si ripercorreranno storia, vissuti, emozioni, contesti politici e ideali, oltre che i protagonisti di una lotta che ha opposto la libertà di coscienza, il principio di “non uccidere” all’obbligo militare in nome della difesa del territorio italiano – spiega Enzo Ferrara, presidente del Centro Studi Sereno Regis – Da qui sarebbe sorta un’idea più ampia di difesa della patria, rispetto a quella meramente militare, che comprende i campi della cultura, dell’ambiente, della marginalità sociale, come è previsto dall’attuale Servizio Civile Universale.
Tre le sessioni del convegno. La prima inizierà venerdì 7 ottobre alle 17 e sarà orientata al rapporto tra attualità e obiezione di coscienza.
Ad aprirla sarà uno dei maggiori studiosi della non violenza, Giuliano Portara, dell’Università di Stoccolma, che terrà una lectio magistralis sul tema dell’Obiezione di coscienza e disobbedienza civile in una società democratica. Seguirà poi una tavola rotonda coordinata dalla vicepresidente del Centro Studi Sereno Regis, Angela Dogliotti, sull’attualità dell’obiezione di coscienza.
La animeranno tre voci storiche del pacifismo, Mao Valpiana, presidente del Movimento nonviolento, Sam Biesemans, vicepresidente dell’European Bureau for Conscientious Objection, e Paolo Candelari, che appartiene al Movimento Internazionale della Riconciliazione.
Chiuderà il primo giorno la riflessione della Costituzionalista dell’ateneo torinese, Alessandra Algostino, che illustrerà i legami tra obiezione, disobbedienza e Costituzione.
La seconda giornata, di taglio prettamente storico, si aprirà a partire dalle 9.30 e sarà dedicata all’obiezione di coscienza in Italia, di cui illustrerà il quadro storico Nicola Labanca dell’Università di Siena.
Bruna Bocchini dell’Università di Firenze affronterà la presenza dell’obiezione di coscienza nel mondo cristiano, non solo in quello cattolico, ma anche nella chiesa Valdese e con il contributo dato all’obiezione dai testimoni di Geova.
Amoreno Martellini, dell’Università di Urbino, si concentrerà sui linguaggi dell’obiezione di coscienza e sul loro mutamento dalla non violenza all’approdo all’antimilitarismo presente alla fine degli anni Sessanta.
Seguiranno due relazioni che si concentreranno sulla controparte, quella di Claudio Vercelli dell’Università Cattolica di Milano, che percorrerà le trasformazioni dell’esercito nelle contestazioni presenti tra gli anni Sessanta e Settanta, mentre Pierpaolo Rivello dell’Università di Torino affronterà la peculiare vicenda della giustizia militare in Italia. La mattinata sarà conclusa da un’intervista a Daniele Lugli e Enzo Bellettato, collaboratori di Capitini e presenti alla Fondazione del Movimento non violento.
Sempre sabato 8 ottobre, a partire dalle 15, il confronto si sposterà sul rapporto tra l’obiezione di coscienza e la città di Torino. Tra i relatori Marco Labbate dell’Università di Urbino, che percorrerà questa relazione lungo le tappe più significative, mentre Marco Scavino dell’Università di Torino inquadrera’ il movimento per l’obiezione di coscienza dentro la Torino degli anni Settanta. Seguirà l’intervento di Pierpaolo Rivello dell’Università di Torino, che affronterà la vicenda peculiare della giustizia militare in Italia. Concluderanno il convegno quattro comunicazioni di storici e testimoni, da Sergio Albesano, che parlerà di Bruno Segre, lo storico avvocato degli obiettori e Pier Carlo Racca, che scriverà una testimonianza sul Corpo Europeo della Pace.
La giornata sarà conclusa da un dialogo tra Valentina Paze’ dell’Università di Torino e Luigi Ferrajoli dell’Università di Roma 3, che parlerà sul tema dell’obiezione di coscienza in relazione al complesso dei diritti fondamentali.

Mara Martellotta

“Steve McCurry. Texture” Al “Filatoio” di Caraglio, gli scatti del grande fotografo americano

Una mostra realizzata dalla cuneese “Fondazione Artea”

Da giovedì 29 settembre a domenica 29 gennaio 2023

Caraglio (Cuneo)

“Se sai aspettare , le persone si dimenticano della tua macchina fotografica e la loro anima esce allo scoperto”: le parole sono dell’americano di Filadelfia, Steve McCurry, da oltre cinquant’anni fra le voci più autorevoli della fotografia mondiale. Dalla street photography alla fotografia di guerra, a quella “urbana” e a tanta tanta ritrattistica. Chiamata a cogliere, in uno scatto improvviso o improvvisato, l’anima della gente. Ovunque nel mondo. Nei luoghi di guerra e nei Paesi di pace. L’anima. Gli occhi. Il volto. I gesti. E gli abiti. Eh, sì. Anche gli abiti. Siano essi intessuti di materia pregiata o di povera e misera fattura. Anche gli abiti, i tradizionali costumi celano e raccontano l’anima di un essere umano, l’anima di un popolo. Parte di qui l’idea della mostra “Steve McCurry. Texture”, promossa e realizzata dalla cuneese “Fondazione Artea” (curata da Biba Giacchetti con il contributo di Maddalena Terragni), ospitata da giovedì 29 settembre a domenica 29 gennaio 2023, negli spazi dell’antico Setificio – Museo di via Matteotti, a Caraglio (Cuneo). Trame di vita.

 

E “tessere” trame di vita è infatti il fine del progetto: le trame impresse nei 100 scatti fotografici provenienti da tutto il mondo a firma del celebre fotografo della “Magnum Photos”, con i tessuti e la storia del luogo, ex fabbrica di seta e oggi “fabbrica culturale”. Gli scatti più famosi e iconici di McCurry ci sono tutti. Compreso il ritratto, arcinoto nel mondo, di Sharbat Gula. Gli occhi verdi, il volto sorpreso, sospettoso (ignaro di cosa mai fosse quel marchingegno posto davanti a lei, fra le mani di uno sconosciuto occidentale) della “Ragazza afgana” ritratta in un campo profughi vicino a Peshawar, in Pakistan. Quel volto diventerà la “foto di copertina” nel giugno dell’’85 del “National Geographic” e sarà, nel tempo, ampiamente utilizzato sulle brochure di “Amnesty International”, oltre che su poster molteplici e calendari vari. Un volto, tanti volti, tante storie di un difficile e rischioso reportage in Afghanistan (travestito, McCurry, con abiti e folta barba da Mujahideen), proprio quando l’invasione russa chiudeva i confini a tutti i giornalisti occidentali, che gli varrà il “Magazine Photographer of the Year”, fra i tanti premi e riconoscimenti e mostre a lui (oggi 72enne) dedicate ovunque nel corso degli anni. L’esposizione organizzata oggi nell’antico “Filatoio” di Caraglio, dove la memoria del glorioso passato di “fabbrica della seta” è ancora viva dopo quasi 400 anni, vuole indagare “il rapporto intrinseco – scrive la curatrice Biba Giacchetti – tra l’essere umano e il modo di vestire, acconciarsi e apparire, attraverso un’ampia selezione di foto del celebre artista che hanno come ‘focus’ il tessuto, in un percorso espositivo che intreccia trama visiva e trama emotiva. Una narrazione che parte da una sezione dedicata alla manifattura e alla produzione che, in ogni paese, per tradizione e disponibilità, si avvale di mezzi e strumenti di realizzazione differenti ma allo stesso tempo è simile nell’approccio manuale e creativo, per proseguire con una galleria dei più celebri ritratti di McCurry, in cui le persone esprimono con fierezza il loro ‘essere’, tanto nei ricchi abiti tibetani quanto nelle più semplici condizioni dei rifugiati afgani come la tanto amata Sharbat Gula”.

Ad arricchire il percorso espositivo sono anche alcuni dei frammenti più significativi della “Collezione Antonio Ratti”: carte tecniche relative alla produzione tessile, antichi velluti e damaschi cinesi, pannelli ricamati della cultura “Kuba” del Congo, matrici di stampa a riserva giapponesi, velluti turchi, tessuti “ikat” dell’Asia centrale, coloratissimi indumenti provenienti dal centro America e una sezione significativa di sete settecentesche europee capaci di entrare in profondo dialogo con le fotografie di Steve McCurry. “Nasce così – conclude Maddalena Terragni, responsabile della ‘Collezione Tessile’ e della programmazione della ‘Fondazione Artea’ – un racconto capace di avvolgere nella sua forma estetica e di proiettare l’immaginario in uno spazio abitato dai riflessi propagati da forme artistiche che qui si fondono diventando complementari”.

Gianni Milani

“Steve McCurry. Texture”

“Filatoio” di Caraglio (Cuneo), via Matteotti 40; tel. 0171/618300 o www.fondazioneartea.org o www.filatoiocaraglio.it

Da giovedì 29 settembre a domenica 29 gennaio 2023

Orari: giov. e ven. 15/19; sab, dom. e festivi 10/19

Nelle foto:

–       “Omo Valley” Ethiopia, 2016

–       “Peshawar – Sharbat Gula” Pakistan, 1984

–       “Tagong” Tibet, 1999

–       “Rajasthan” India, 2005

Note di Classica: Jordi Savall, Vadym Kholodenko e Fabio Luisi, le “stelle” di Ottobre

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Martedì 11 alle 20.30 parte la nuova stagione di LingottoMusica. All’Auditorium Agnelli Les Concerts des Nations, diretti da Jordi Savall eseguiranno musiche di Schubert. Mercoledì 12 alle 20.30 al Conservatorio G. Verdi, debutto della nuova stagione dell’Unione Musicale.

 

Il pianista Vadym Kholodenko eseguirà musiche di Prokof’ev e Schubert. Sabato 15 alle 18 al Teatro Vittoria, Francesco Parodi e Michel Chenuil percussioni, presentano “In Principio era il Ritmo”  primo episodio con Antonio Valentino. Domenica 16 alle 16.30 al Teatro Vittoria, per l’Unione Musicale, Clarissa Bevilacquaviolino e Yu Nitahara pianoforte, eseguiranno musiche di Prokof’ev, Mozart, Brahms, e Saint-Saens. Lunedì 17 alle 20 al Teatro Vittoria, il Quartetto Altemps eseguirà musiche di Onslow e Schubert. Mercoledì 19 alle 20.00 e giovedì 20 alle 20.30, all’Auditorium Toscanini debutto della Stagione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Fabio Luisi dirigerà l’Orchestra Rai. Verrà eseguita la sinfonia n.2 “Resurrezione” di Mahler. Sempre mercoledi 19 alle 20.30 al Conservatorio, per la stagione dell’Unione Musicale, il Trio Karènineeseguirà musiche di Schubert, Ravel e Schumann. Sabato 22 alle 20 al teatro Vittoria, il Quartetto Esmè eseguirà musiche di Debussy e Cajkovskij.

Mercoledì 26 alle 20.30, l’Unione Musicale presenta al Conservatorio Diana Tishchenko al violino e Josè Gallardo al pianoforte, impegnati ad eseguire musiche di Ravel, Ysaye e Schubert. Venerdì 28 alle 20.30 all’Auditorium Toscanini per Rai Nuovamusica, l’Orchestra Rai diretta da Gergely Madaras, eseguirà musiche di Schonberg, Nono e Carter. Sabato 29 alle 20 al teatro Vittoria,  il Trio Debussy, con Andrea Chenna alle programmazioni, presenta il progetto “Lili”.

Pier Luigi Fuggetta

Presentata nella nuova sede di Borgo Crimea a Torino, la X edizione di “Flashback Art Fair”

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Il “cuore pulsante” dell’arte

Recita, da sempre, il claim: la Fiera “dove l’arte è tutta contemporanea”, sia essa appartenente al passato più passato, sia essa immersa nelle sperimentali bizzarrie del contemporaneo più contemporaneo. Manifestazione che lega cultura e mercato, è stata presentata nei giorni scorsi la X edizione di “Flashback Art Fair”. Un decimo compleanno festeggiato alla grande, con l’apertura (dopo le precedenti ospitate al “Pala Alpitour” e alla “Caserma” di via Asti) della nuova sede in corso Giovanni Lanza 75 (Borgo Crimea) a Torino. In quella che nell’Ottocento fu la villa del noto banchiere Luigi Marsaglia, utilizzata, in seguito ad un consistente ampliamento, come orfanotrofio per essere poi occupata dagli uffici della Provincia, e che, finalmente, dal 3 al 6 novembre prossimi, accoglierà l’attesa “Fiera d’Arte” ideata da Ginevra Pucci e Stefania Poddighelocation ideale – “Flashback Habitat”– grande hub culturale, aperto tutto l’anno (e questo conta!), rinato grazie allo strumento urbanistico dell’uso temporaneo deliberato dal Comune di Torino e all’accordo dell’“Associazione Flashback” con il “Gruppo Cassa Deposito e Prestiti” cui appartengono i 20mila metri quadri dell’area. Dieci anni e un titolo ch’è tutto un programma: “he.art”, con l’immagine guida realizzata da Alessandro Bulgini, direttore artistico della Fiera, e termine che nasce dall’elaborazione di “heart/cuore” e che contiene magicamente al suo interno la parola “arte”. Arte, dunque, come “cuore pulsante”. Che ben “rappresenta – sottolineano i responsabili – la complessità del ‘mondo Flashback’ che individua proprio nell’arte il motore del cambiamento, ponendo l’accento anche sulla necessità di ripensare la relazione centri/periferie”. Una trentina abbondante gli espositori (gallerie fra le più significative sul piano internazionale), tutti selezionati sulla base di un impegno comune nella ricerca e volontà di riscoprire tecniche, opere, artisti e provenienze sempre attuali. Nove quelli torinesi. Protagoniste assolute saranno le opere, che vanno a coprire circa duemila anni di storia dell’arte. Opere che pulsano e navigano tra sacro e profano: dalla luminosa “Fanciulchiara” di Giacomo Balla, ritratto della figlia Elica, presentata da “Aleandri Arte Moderna” di Roma alla cinquecentesca “Predella” (raffigurante “L’Adorazione del Bambino”, “Adorazione dei Magi” e “Fuga in Egitto”) di Bernardino Lanino (1523 – 1583) di “Flavio Pozzallo” di Oulx Torino); dal “Senza Titolo” ( “Il sogno” ) del 1950 di Carol Rama, presentata dalla “Galleria Del Ponte” di Torino, “dove l’artista è ancora giovane eppure già matura, morbosa e anomala”, fino all’emblematico “Habitat” di Stefano Di Stasio (“Galleria Alessandro Bagnai”, Foiano della Chiana – Arezzo), fra i protagonisti indiscussi del ritorno alla pittura d’immagine che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni del secolo scorso. E l’iter prosegue senza soluzione di continuità. E di forti emozioni. Sotto l’intesa (principio di base, sempre) che “l’arte è tutta contemporanea”. Interessante è anche ricordare che per il suo decennale, “Flashback Art Fair” ha in agenda (con il titolo di “Flashback exhibition”) un’articolata proposta di mostre, video, talk e laboratori didattici. Tre, soprattutto, le mostre da segnalare, all’insegna dell’internazionalità. La prima, “Opera viva Barriera di Milano, il Manifesto”, progetto ideato da Alessandro Bulgini, raccoglie le immagini di sette artisti islandesi selezionati dal curatore Jón Gnarr. La seconda, “Cuba introspettiva”, è un progetto espositivo ideato e curato da Giacomo Zaza con venti artisti contemporanei, attivi dalla metà degli anni Settanta all’ultimo ventennio, protagonisti delle più recenti ricerche “intermediali” dentro e fuori dell’isola. La terza, con la curatela di Michela Casavola, vede il coinvolgimento dell’ONG indipendente “WeWorld”, impegnata a garantire i diritti di donne e bambini in 27 Paesi del mondo, e raccoglie, in un percorso immersivo, le fotografie di Davide Bertuccio e Camilla Milani realizzate in Benin e Mozambico, con le immagini di un’umanità ritratta nelle sue estreme condizioni di precarietà, in luoghi spesso soggiogati dagli inarrestabili disastri del terrifico cambiamento climatico.

Per info e programmi: tel. 393/6455301 o www.flashback.to.itinfo@flashback.to.it

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Carol Rama: “Senza titolo”, Galleria Del Ponte, Torino

–       “Flashback Habitat”

–       Giacomo Balla: “Fanciulchiara”, Aleandri Arte Moderna, Roma

–       Bernardino Lanino: “Predella”, Flavio Pozzallo, Oulx (Torino)

Crolla un ponteggio a Rivoli, gravi tre operai

A Rivoli oggi un ponteggio ha ceduto per cause ancora da accertare  e si è staccato dal palazzo. Tre operai feriti, sono all’Ospedale CTO di Torino con gravi traumi. La struttura provvisioria per lavori sul tetto e sula facciata  negli ultimi piani dell’edificio  si è sganciata. Sono giunti sul  posto le squadre dei Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Polizia Locale, con  il sindaco di Rivoli e alcuni consiglieri comunali. Le Forze dell’Ordine stanno anche evacuando la vicina Scuola Materna, che resterà  chiusa anche domani.

(Foto archivio)

Molestava ragazze sul bus: arrestato dagli agenti in borghese

Nei giorni scorsi, gli agenti del Reparto Operativo Specialistico della Polizia Locale, durante uno dei servizi mirati a contrastare fenomeni di devianza sui mezzi di trasporto pubblico denominati “linea sicura”, hanno individuato e riconosciuto, mentre saliva a bordo dell’autobus della linea 68 alla fermata di via Accademia Albertina, un soggetto che nei giorni precedenti era già stato notato assumere atteggiamenti sospetti sulla stessa linea.

Alle 14, orario del servizio, il bus è sempre pieno di studenti che tornano a casa da scuola e gli agenti, in abiti civili, sono saliti a bordo del mezzo pubblico mischiandosi tra la folla.

Secondo l’ipotesi di accusa il soggetto, salito a bordo dell’autobus, si sarebbe reso responsabile di comportamenti costituenti il reato di cui all’art. 609 bis c.p. nei confronti di una ragazza che viaggiava a bordo dello stesso autobus. Gli agenti sono prontamente intervenuti, si sono qualificati e hanno proceduto in flagranza di reato al suo arresto.

Il soggetto, un uomo sessantaquattrenne di origine peruviana, è stato tradotto presso la Casa Circondariale “LORUSSO e CUTUGNO” di Torino.