ilTorinese

Sala del Commiato ‘Giubileo’: veste di classe ed eleganza l’ultimo saluto

Informazione promozionale 

Una struttura unica in Europa capace di conciliare raffinatezza e multimedialità per consentire la partecipazione a distanza alla cerimonia di addio dei propri cari.

A Torino c’è un luogo unico, nel suo genere, in Europa. Uno spazio ampio, moderno e innovativo in cui dirsi addio con stile. E’la ‘Sala del Commiato’ di ‘Giubileo’, prima in assoluto a essere realizzata con le caratteristiche che la contraddistinguono.

Seguendo ormai uno stile consolidato e rodato in virtù del quale la stimata onoranza funebre torinese dal 1998 a oggi continua a innovare profondamente, nel rispetto delle tradizioni, l’arte dell’ultimo saluto.

Sita all’interno della rinomata Casa Funeraria di Corso Bramante 56 – che ospita anche apposite camere ardenti private per un migliore ricovero delle salme al di fuori delle mura domestiche – è una struttura tecnologica e raffinata atta a ospitare la celebrazione di qualsivoglia tipo di rito funebre.

Vero è che la società, specie negli ultimi vent’anni, ha subito profonde trasformazioni che meritano di essere accolte e comprese. A cominciare dal mutamento del gusto e dall’incremento delle numerose etnie presenti sul territorio, per le quali si pone altresì il problema di dove potersi riunire per commemorare un caro che parte per il viaggio più importante”.Esordisce così Serena Scarafia, Presidente del Cda di ‘Giubileo’.

Per poi proseguire: “Ed ecco dunque che la ‘Sala del Commiato’ nasce per rispondere in maniera efficace ed efficiente a questa esigenza. Coniugando eleganza e avanguardismo tecnologico. Un locale dotato di confortevoli poltrone pronte ad accogliere amici e parenti del defunto per un encomio pubblico o privato delicato e coinvolgente insieme. Con ampie pareti bianche funzionali a un coinvolgente e pionieristico sistema di videoproiezione sulle quali ricreare, con un impattante effetto-verità, gli ambienti tipici del commiato di ogni credenza e cultura: siano essi di natura religiosa o laica, con specifici accompagnamenti d’immagine e musicali tutti tesi a rendere omaggio alla salma. E, in più, un sistema di ripresa con moderne telecamere di fattezza e potenzialità identiche a quelle attualmente in uso nei principali studi televisivi nazionali, che consentono la trasmissione del commiato anche a distanza rendendolo fruibile telematicamente in ogni parte del mondo per tutti coloro che fossero eventualmente impossibilitati a parteciparvi di presenza. Inoltre, per chi volesse, è sempre disponibile la registrazione da conservare per eventuale ricordo, o da condividere nel tempo con familiari e amici”.

Tutte le informazioni sul sito www.giubileo.com.

Auto si scontrano: le due donne alla guida ferite

Ieri in territorio di Orbassano sulla Sp6, davanti al Centro ricerche Fiat di strada Torino una Fiat Croma e una Ford Fiesta si sono urtate per cause da chiarire. La Croma è finita fuori strada, tra la vegetazione. Le conducenti dei due veicoli sono state trasportate all’ospedale san Luigi ma non sono ferite gravemente. Sono intervenuti i Vigili del fuoco di Rivoli, gli agenti di Polizia locale e i carabinieri di Orbassano.

Un festival per raccontare “Le Professioni del Crimine”

TORINO CRIME FESTIVAL

20 – 23 OTTOBRE 2022

CIRCOLO DEI LETTORI e altre sedi

Dopo aver     riflettuto lo scorso anno su “Diritti e Delitti”, il Torino Crime Festival torna per la sua 7° Edizione dal 20 al 23 ottobre 2022 con il tema “Le Professioni del Crimine”.

Lo studio, la prevenzione, il racconto e il contrasto dei fenomeni criminali hanno negli ultimi anni allargato sempre di più il campo delle figure e delle specializzazioni impiegate su questi diversi fronti. Le tante e spesso nuove professioni che a più livelli intervengono oggi in questo ambito complesso e variegato con sempre maggiore precisione e applicazione diffusa delle nuove tecnologie concorrono a dare un quadro completo di come sia possibile analizzare, circoscrivere e neutralizzare il crimine in ogni sua manifestazione.

Per questo ogni incontro in programma all’interno del Festival sarà dedicato singolarmente e tematizzato su ciascuna delle maggiori professioni coinvolte sulla materia.

L’obiettivo è quello di raccontare a un pubblico il più ampio ed eterogeneo possibile quello che è il lavoro svolto da criminologi, magistrati, politici, avvocati, psicologi, docenti, analisti, esperti di geopolitica, cronisti, scrittori e naturalmente mettere in luce i numerosi interventi delle Forze dell’Ordine e non solo, effettuati nel nostro Paese e più nello specifico a Torino, per contrastare le diverse tipologie di crimini.

Basti pensare tra i tanti ad alcuni episodi particolarmente in crescita come gli attacchi cyber alla Sanità, che hanno colpito anche i nostri ospedali, al cyber bullismo tra i giovani e alla violenza di genere che dilaga anche nel linguaggio.

Una parte importante sarà dedicata all’Italia e all’Europa e al loro ruolo all’interno del conflitto russo-ucraino. Infatti, si inaugura giovedì 20 ottobre alle ore 17 presso l’Aula Magna del Palazzo del Rettorato con l’incontro intitolato “Il nuovo disOrdine geopolitico” dove l’ex Ministro Marco Minniti, presidente di Med’Or in dialogo con Valentina Ciappina parlerà delle ripercussioni della politica di guerra lanciata da Putin sul Mediterraneo e sul resto dello scacchiere mondiale. A seguire alle ore 18,30 il Prefetto Francesco Messina insieme al Generale Vincenzo Molinese accenderanno i riflettori sul buco nero aperto dentro l’economia ufficiale dagli ingenti e incalcolabili patrimoni accumulati dalle più importanti organizzazioni criminali e in chiusura di serata, spostandosi alle ore 21 al Circolo dei lettori insieme ad Armando Spataro, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino e Davide Mattiello, consulente della commissione parlamentare antimafia si affronterà una della piaghe più gravi della società italiana ovvero il moltiplicarsi dei casi di malagiustizia.

Una particolare attenzione sarà dedicata all’utilizzo di nuove tecnologie introdotte per il contrasto dei crimini, con una serie di focus specifici a partire dalla mattina di venerdì 21 ottobre alle ore 11 con gli interventi di  Marco Mazzaglia di Synesthesia e Francesco Saverio Bacco, Commissario Capo della Polizia Postale sui rischi della Rete e con l’intervento straordinario della Polizia Scientifica alle ore 18,30 che grazie a Davide Balbi, dirigente del Gabinetto della Polizia Scientifica del Piemonte trasformerà la Sala Gioco del Circolo dei Lettori in una scena del delitto in cui il pubblico in maniera interattiva potrà conoscere direttamente le tecniche e gli strumenti utilizzati per condurre i rilievi del caso e condurre le prime indagini.

L’evento sarà preceduto dal panel sulla violenza di genere alle ore 17 con la Prof.ssa Maria Borrello dell’Università di Torino, Ilda Curti, progettista sociale e Carmen Leotta, psicologa e docente per il Ministero della Giustizia dal titolo “La violenza nel linguaggio”.

A concludere la giornata alle ore 21 siederanno al tavolo dei relatori due tra i più noti esperti di geopolitica e questioni internazionali che in questi mesi abbiamo imparato a conoscere attraverso le più importanti testate di informazione e tribune televisive ovvero Alessandro Politi, Direttore della Nato Defense College Foundation e Germano Dottori, consigliere scientifico di Limes: il tema sarà nuovamente dedicato alle origini e allo sviluppo dei futuri scenari legati alla guerra in Ucraina.

Non possono mancare gli appuntamenti dedicati alla letteratura crime e noir come succederà in apertura della giornata di sabato 22 ottobre alle ore 15 con l’omaggio dedicato allo scrittore Andrea G. Pinketts grazie a Paolo Roversi che oltre a ricordare la sua figura illustrerà il lavoro del giallista e al termine del Festival, domenica 23 ottobre, quando alle ore 16,30 presso la Libreria Bodoni Spazio B si terrà la presentazione del libro “Tutto era cenere. Sull’uccisione seriale” di Simone Sauza (Ed. Nottetempo).

Ritornando a sabato 23 ottobre alle ore 17 sarà la volta delle “Donne nel crimine” con Monica Cristina Gallo, Garante delle persone private della libertà personale del Comune di Torino e Daniela Ronco, ricercatrice di sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale cui seguirà alle ore 19 il panel “L’Italia e la crisi del Mediterraneo” in cui si farà un’analisi della delicata posizione del nostro Paese rispetto agli sconvolgimenti in atto degli assetti geopolitici mondiali attraverso le parole di Claudio Bertolotti, Direttore START inSight e rappresentante italiano per l’iniziativa di Difesa 5+5, Matteo Bressan, docente della SIOI e Arturo Varvelli, Direttore dell’Ufficio di Roma e Senior Policy Fellow per l’European Council on Foreign Relations (ECFR).

Alle ore 21 invece Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino e Giuseppe Cusimano, esperto informatica e comunicazioni si confronteranno su un argomento di stringente attualità che rappresenta una minaccia tangibile dell’apparato sanitario nazionale: attacchi cyber alla Sanità e analisi predittiva.

Infine ancora un appuntamento al mattino di domenica 23 alle ore 11 presso il Circolo degli Ufficiali, prima dell’ultimo fissato nel pomeriggio alla Libreria Bodoni, dove si discuterà dell’evoluzione tecnologica al contrasto dei crimini finanziari con Piero Franco Maria Boccassino, Group Chief Compliance Officer Intesa Sanpaolo, Presidente AFC Digital Hub Scrl, Valerio Cencig – Responsabile Compliance Digital Transformation Intesa Sanpaolo, DG AFC Digital Hub Scrl e Alberto Perduca, già procuratore aggiunto di Torino e procuratore di Asti.

IL PROGRAMMA

Giovedì 20 ottobre

 

  1. 17.00 Aula Magna del Palazzo del Rettorato, Via Po 17, Torino

IL NUOVO disORDINE GEOPOLITICO

Saluti istituzionali: Vice Sindaco di Torino, Michela Favaro

Interventi: Marco Minniti, Presidente di Med’Or
Modera: Valentina Ciappina, direttrice Torino Crime Festival

h.18.30 Aula Magna del Palazzo del Rettorato, Via Po 17, Torino
I PATRIMONI CRIMINALI
Riciclaggio, finanziamenti illeciti e criptovalute. Sono tanti i filoni che vanno ad accrescere i patrimoni criminali, presenti ad ogni angolo del pianeta e che rappresentano il lato in ombra dell’economia ufficiale. Un universo sommerso capace di influenzare il normale sistema economico con numeri da capogiro. Proprio per questo l’intervento dello Stato su queste ricchezze accumulate illecitamente si rivela la strada ideale e più efficace per indebolire mafie ed organizzazioni criminali.
Saluto del Prof. Stefano Geuna, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino
Interventi: Prefetto Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Gen. Vincenzo Molinese, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Modera: Matteo Spicuglia

h.21.00 – 23.00 Circolo dei Lettori, Via Bogino 9, Torino
MALAGIUSTIZIA E RESPONSABILITÀ POLITICHE
Dagli innocenti in carcere alle ingerenze di alcuni magistrati nelle attività dei poteri legittimi, i casi di malagiustizia in Italia sono all’ordine del giorno a causa del mix esplosivo tra la lentezza dei processi e la certezza della pena. Una strage quotidiana dei diritti di cui abbiamo le evidenze, ma di cui troppo pochi ancora vengono chiamati a rispondere.
Interventi: Armando Spataro, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Davide Mattiello, consulente della commissione parlamentare antimafia
Modera: Stefano Tallia – Presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte

Venerdì 21 ottobre

  1. 11.00 – 13.00 Circolo dei lettori
    PLAY CRIME E I RISCHI DELLA RETE

Hacking, video giochi online e phishing: quali strani fenomeni si celano dietro queste parole? Sono eventi che accadono in momenti eccezionali oppure potenzialmente sono rischi che nella nostra quotidianità sono dietro l’angolo? Tramite l’utilizzo di videogiochi ed esperienze interattive, i partecipanti toccheranno con mano le tematiche delicate della Cybersecurity con l’aiuto di esperti appartenenti alle Forze di Polizia e del mondo della tecnologia. Sapranno i partecipanti compiere le scelte giuste per evitare di rimanere “intrappolati nella Rete”?
Interventi: Marco Mazzaglia, Video Game Evangelist per Synesthesia
Francesco Saverio Bacco, Commissario Capo del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta

h.17.00 -18.30 Circolo dei lettori
LA VIOLENZA DEL LINGUAGGIO
Tra le molteplici forme che la violenza può assumere nelle relazioni interpersonali, quella operata attraverso il linguaggio assume un ruolo assai rilevante, per quanto sia sovente considerata una questione secondaria, risibile. Soffermare l’attenzione su questo tipo di violenza consente allora di rivelare la potenza del linguaggio nel determinare la qualità delle nostre relazioni e orientare le pratiche discorsive a un uso più consapevole delle parole.
Interventi: Prof.ssa Maria Borrello, Università degli studi di Torino – Facoltà di Giurisprudenza, Ilda Curti, progettista sociale, esperta di innovazione, Carmen Leotta, psicologa e docente per il Ministero della Giustizia
Modera: Maria Teresa Martinengo

h.18.30 – 20.30 Circolo dei lettori
LA POLIZIA SCIENTIFICA E LE TECNICHE INVESTIGATIVE
Interventi: Davide Balbi, dirigente del Gabinetto della Polizia Scientifica del Piemonte e della Valle d’Aosta e personale del GIPS di Torino.

h.21.00 – 23.00 Circolo dei lettori
LA GUERRA NON È UNA NOVITÀ
Le origini del conflitto in Ucraina hanno radici che affondano tanto nella storia recente che in quella del secolo scorso. Una trama intricata, uno scenario internazionale imprevedibile, l’impatto su scala globale di una crisi preannunciata che sta cambiando per sempre il nostro sistema di vita.

Interventi: Alessandro Politi, Direttore della Nato Defense College Foundation; Germano Dottori, consigliere scientifico di Limes. Modera: Fabio Malagnino

 

Sabato 22 ottobre

 

h.15.00 – 17.00 Circolo dei lettori
PROFESSIONE GIALLISTA: Omaggio ad Andrea G. Pinketts
Interventi: Paolo Roversi, autore de “L’Eleganza del Killer” (Marsilio) e curatore della raccolta “Indaga Detective” per Croce Rossa Italiana. Modera: Fabrizio Vespa, presidente del Torino Crime Festival

h.17.00 – 19.00 Circolo dei lettori
LE DONNE NEL CRIMINE
Le donne rappresentano circa il 4,2% dei detenuti in Italia. Come gli istituti penitenziari possono fornire competenze e servizi specifici alle detenute, in un sistema carcerario pensato prevalentemente per gli uomini? La vita delle donne detenute ma anche delle addette di polizia penitenziaria, includendo anche chi le carceri le dirige è un affondo in un mondo fatto di sofferenza, ma anche di tanta voglia di riscatto.
Interventi: Monica Cristina Gallo, Garante delle persone private della libertà personale del Comune di Torino, Daniela Ronco, ricercatrice sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale, Università degli studi di Torino. Modera: Carla Piro Mander

h.19.00 -21.00 Circolo dei lettori
L’ITALIA E LE CRISI DEL MEDITERRANEO
Tradizionalmente il ruolo geopolitico del Mar Mediterraneo è duplice: è elemento di separazione e conflitto tra Paesi, ma al tempo stesso è spazio di unione culturale, economica, commerciale tra sponde opposte. Gli effetti del disordine che sconvolge alcuni paesi dell’area mediterranea si ripercuotono direttamente sulla nostra Penisola: guerre, terrorismo, immigrazione irregolare, criminalità, opportunità.

E ancora, i riflessi della guerra russo-ucraina, gli effetti dei cambiamenti climatici e la crisi del grano. Interventi: Claudio Bertolotti, Direttore START inSight e rappresentante italiano per l’iniziativa di Difesa 5+5, Matteo Bressan, docente della SIOI, Arturo Varvelli, Direttore dell’Ufficio di Roma e Senior Policy Fellow per l’European Council on Foreign Relations (ECFR).

h.21.00 – 23.00 Circolo dei lettori
ATTACCHI CYBER ALLA SANITÀ E ANALISI PREDITTIVA

L’attacco hacker che ha colpito l’Asl Città di Torino ha avuto una tempestiva reazione del Servizio Informatico e della Task Force aziendale, appositamente costituita, che, insieme ai tecnici dell’Agenzia per la Cybersicurezza del Ministero degli Interni, agli esperti del Csirt Italia e agli agenti della Polizia Postale, hanno adottato tutte le misure necessarie per mettere in sicurezza il sistema e riavviare gradualmente le attività, garantendo che le indagini investigative procedessero parallelamente. Quali sono i modi per prevenire futuri ed eventuali attacchi?
Interventi: Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino, Giuseppe Cusimano, esperto informatica e comunicazioni.

 

Domenica 23 ottobre

h.11.00 Circolo degli Ufficiali, Corso Vinzaglio 6, Torino
L’EVOLUZIONE TECNOLOGICA NEL CONTRASTO AI CRIMINI FINANZIARI
Negli ultimi anni il numero di reati connessi ai crimini finanziari è cresciuto esponenzialmente all’interno di uno scenario tecnologico e digitale dove le possibilità di commetterli trovano soluzioni sempre più sofisticate. La tecnologia oggi gioca un ruolo fondamentale nel contrasto ai crimini finanziari, in particolar modo l’intelligenza artificiale che, grazie a una potenza di calcolo inimmaginabile un tempo, è in grado di individuare le anomalie.
Saluti istituzionali: Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Giovanna Pentenero, Assessora alla Sicurezza del Comune di Torino
Interventi: Piero Franco Maria Boccassino, Group Chief Compliance Officer di Intesa Sanpaolo, Valerio Cencig, Responsabile Compliance Digital Transformation Intesa Sanpaolo, Alberto Perduca, già procuratore aggiunto di Torino e procuratore di Asti
Modera: Germana Zuffanti

h.16.30 Libreria Bodoni Spazio B, Via Carlo Alberto 41, Torino
TUTTO ERA CENERE
Presentazione del libro “Tutto era cenere. Sull’uccisione seriale” di Simone Sauza (Ed. Nottetempo). Alla presenza dell’autore in dialogo con Fabrizio Vespa.

Il Torino Crime Festival è a cura di Valentina Ciappina e Fabrizio Vespa ed è organizzato dall’Associazione Culturale Torino Crime Festival. In collaborazione con Fondazione Circolo dei lettori, con il Patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Ordine dei Giornalisti del Piemonte e in partnership con MNMRKT, Biesse Investment Company s.r.l, Synesthesia e TOH.

TUTTI GLI EVENTI IN PROGRAMMA SONO GRATUITI
Per accedere agli eventi organizzati al Circolo dei lettori è necessaria la prenotazione andando sul sito www.circololettori.it nelle altre sedi sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

www.crimefestival.it

FB https://www.facebook.com/TorinoCrimeFestival/

IG @TorinoCrime

 

Puledri debuttanti all’ippodromo

Saranno soprattutto i puledri i grandi protagonisti nella riunione di trotto in programma mercoledì 19 ottobre all’ippodromo di Vinovo. Sette corse che prenderanno il via alle 14,55 e tra queste, una riservata alle femmine l’altra ai maschi di 2 anni non vincitori di duemila euro in carriera. Quindi, o sono debuttanti o comunque con poca esperienza al loro attivo, ma hanno potenzialità per crescere. Nelle femmine (Premio Wagner) c’è il tanto atteso debutto per Elisabeth Bar, figlia di Lana Del Rio e Face Time Bourbon, che si presenta alla prima sulla pista torinese. Allenata da Erik Bondo, sarà affidata a Federico Esposito. Nei maschi invece il Premio Schubert vede 4 puledri alla prima uscita. I favori del pronostico potrebbero essere per Emerson, con Simone Di Lorenzo, ma anche per Enigma D’Amore del team Baroncini-Farolfi e per l’allievo di Marco Smorgon. Enock.

Di rilievo il Premio Berlioz, con dieci schierati dietro le ali dell’autostart. Tra loro Filippo Rocca con Dorothy Del Sauro, recente vincitrice sulla pista torinese. Molto bella e dal pronostico aperto, la corsa riservata alla categoria dei Gentlemen, che vede Stefano Manzato nel ruolo di protagonista principale alle guide di Camionst, affidatogli da Santo Mollo. Come sempre ingrasso gratuito.

Di notte ai “Musei Reali” con “Club Silencio” per il “Festival dello sviluppo sostenibile 2022”

Giovedì 20 ottobre, ore 19

L’iniziativa promette una serata di grandi suggestioni, ma anche di riflessione (il che non guasta mai, anzi!) su temi di grande attualità quali quelli relativi alla “sostenibilità ambientale”. “Una notte ai Musei Reali” è promossa da “Club Silencio” (“Associazione Culturale no profit” con sede a Torino in corso Massimo d’Azeglio 60, specializzata nella promozione e valorizzazione dei Musei e degli edifici storici attraverso visite serali), in collaborazione con i “Musei Reali”“ASviS” (“Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile”) e con il patrocinio della Città di Torino e di Regione Piemonte. L’appuntamento è per giovedì 20 ottobre prossimo, alle 19, in piazzetta Reale 1, a Torino, dove “in notturna” si apriranno le porte dei “Musei Reali” per il “Festival dello sviluppo sostenibile 2022”, il più grande evento a livello nazionale, rivolto alla più ampia diffusione di una cultura vicina alle tematiche ambientali. Obiettivo, quello di contribuire a “realizzare – dicono i responsabili – un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite’ e centrarne i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs)”. E proseguono: A testimoniare la mission di ‘Club Silencio’ vi è anche l’impegno a ottenere la certificazione ISO 20121, che attesta i dati di sostenibilità ambientale delle iniziative organizzate. Per questo motivo, al termine della serata saranno presentati anche i dati relativi all’impatto ambientale degli eventi realizzati da ‘Una notte ai Musei Reali’”.

Completamente declinata, quindi, sui temi di carattere ambientale, l’evento partirà dalle 19 nel “Cortile Reale”, dove verranno sviluppati quiz, installazioni interattive VR Experience “volte a divulgare e sensibilizzare il pubblico sui temi chiave dello sviluppo sostenibile, con applicazioni, giochi e video in realtà virtuale coerenti alle macrotematiche dell’iniziativa e mediante attività di ‘gamification’ con ‘Mytopya’ per costruire la propria città del futuro”.

Al centro dell’evento, anche la mostra fotografica Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU ideata dalla direttrice dei “Musei Reali” Enrica Pagella in un viaggio inedito attraverso 200 scatti che raccontano le situazioni di fragilità del nostro pianeta. Come da tradizione, durante “Una Notte ai Musei Reali”, sarà inoltre visitabile il primo ed il secondo piano di “Palazzo Reale”, l’“Armeria Reale” e la “Cappella della Sindone”. In agenda anche altre interessanti iniziative.

In occasione della serata sarà, infatti, possibile partecipare all’inaugurazione progettuale dell’“Osservatorio Generazione 2030” sul rapporto tra giovani e obiettivi di sviluppo sostenibile, nell’ambito di un progetto che durerà per tutta la stagione 2022/2023 di “Club Silencio”. Inoltre, fra  le attività a cura di Urban LAB*, con “37.20 – Patrimoni naturali per Torino” saranno distribuite mappe della città di Torino per narrare come natura e comunità si incontrano nell’obiettivo di generare nuovi spazi, nuovi usi e nuovi modi di vivere la città in maniera più sostenibile. Attraverso la proiezione Flying on urban rivers – Po, Dora, Sangone, Stura di Lanzo sarà poi possibile assistere ai filmati che raccontano l’osservazione in volo dei quattro fiumi torinesi durante diverse stagioni dell’anno. Non mancherà infine la sensibilizzazione alla cura e all’empatia verso ciò che ci circonda, grazie alla collaborazione nata con “Delbac Bonsai” per diffondere la filosofia del bonsai e stimolare l’empatia con la natura.

“Dalle nostre indagini – conclude Alberto Ferrari, fondatore e presidente di ‘Club Silencio’ – emerge come gli eventi da noi progettati abbiano una particolare presa sui giovani. Per questo motivo, ci siamo dati come obiettivo, quello di creare nuove occasioni di informazione, ma anche di dialogo con le grandi istituzioni della Città sui principali temi di attualità che ruotano proprio attorno alle nuove generazioni. A partire dall’ambiente, ma senza dimenticare i temi di attualità che ogni giorno scorrono sotto i nostri occhi nei telegiornali e più in generale attraverso il mondo dell’informazione”.

Per info: “Musei Reali”, piazzetta Reale 1, Torino; tel. 011/19560449 o www.museireali.beniculturali.itg

g.m.

Nelle foto:

–       “Palazzo Reale” di notte

–       “Club Silencio VR Experience”

–       “Club Silencio music” 

Ora, però, serve un Centro visibile

Diciamoci la verità sul cosiddetto Centro che pare essere timidamente rinato dopo le elezioni dello scorso 25 settembre.

Sì, è vero, il cosiddetto “terzo polo” non ha centrato l’obiettivo di un risultato a doppia cifra. Come, del resto, e almeno per il momento, non è stato determinante ai fini della costruzione degli equilibri politici. Ma il consenso al “terzo polo” – questo è abbastanza evidente al di là delle stesse analisi demoscopiche – è stato il frutto di due elementi incrociati. Da una lato una sorta di “identità in negativo”, come si suol dire, ovvero si è votato il “terzo polo” perchè il bipolarismo selvaggio che ha caratterizzato gli ultimi anni della politica italiana era ormai giunto al capolinea come credibilità complessiva. E, non a caso, l’esordio di questa legislatura lo ha già confermato platealmente. E, in secondo luogo, si è votato “terzo polo” perchè si è dato una delega in bianco a chi cercava di riproporre, dopo la lontana stagione di Marini e di Martinazzoli con il progetto del Ppi, una “politica di centro” nella cittadella politica del nostro paese. Queste, in sintesi, le due argomentazioni decisive che hanno portato il “terzo polo” ad un consenso che ha sfiorato l’8%. Al di là e forse anche al di fuori degli stessi leader che si sono fatti carico di questa scommessa politica ed elettorale.
Ora, però, questo Centro e, soprattutto, “la politica di centro”, devono ritrovare piena cittadinanza e visibilità nelle dinamiche quotidiane della politica italiana. Sarebbe quantomeno singolare, nonchè anacronistico, se il tutto si trasformasse nel consolidamento di due partiti personali con le rispettive ambizioni e prospettive. Forse è giunto veramente il momento per far decollare un cantiere che sia in grado di incidere nelle dinamiche politiche nazionali e per affrontare la nuova stagione che si è aperta. Una stagione che, inevitabilmente, sarà ricca di novità e forse anche di colpi di scena ma che, comunque sia, richiede di essere affrontata con le armi della politica e non della sola propaganda. Al riguardo, è persin patetico se non addirittura ridicolo, continuare ad assistere al grido d’allarme della sinistra italiana sul “nuovo corso” della politica contemporanea. Ma come si può, di fronte alle sfide immani che attendono il nostro paese e che ci metteranno alla prova nei propri mesi, continuare con la noiosissima litania del rischio della “postura fascista” dopo la vittoria del centro destra? Ma come si può declinare un’iniziativa politica credibile e seria se si limita ad un semplice e banale prolungamento dei soliti talk televisivi e dei rispettivi “soloni” che fanno ormai della battaglia antifascista e anti dittatura la loro ragion d’essere? È evidente a tutti, al di là del giudizio che ognuno di noi può e deve dare sul profilo politico della coalizione vincente e sui vertici appena eletti delle istituzioni parlamentari, che non si può costruire un progetto e una prospettiva politica se sono basati esclusivamente sul pregiudizio politico, sulle pregiudiziali ideologiche e sull’odio personale. Altrochè battere la “cultura dell’odio” che quotidianamente viene predicata e blaterata dai “guru” politici, televisivi e giornalistici della sinistra post comunista italiana.
Ecco, di fronte ad un quadro del genere è quantomai necessario, nonchè quasi imperativo, il ritorno della politica e di quegli istituti che sono collaterali ad una politica alta e nobile. E cioè, cultura della mediazione, cultura di governo, rispetto degli avversari e delle istituzioni democratiche, capacità di comporre interessi contrapposti, stop alla radicalizzazione del conflitto politico ed un approccio autenticamente e credibilmente riformista di fronte ai problemi che sono sul tappeto. Ed è proprio su questo versante che il Centro e una politica di centro possono e debbono giocare un ruolo determinante e decisivo ai fini del recupero della stessa qualità della democrazia. Un Centro che non deve vivere di soli pregiudizi e di disprezzo degli avversari, come la sinistra ha già manifestato in questo nuovo corso che la caratterizza e che, su questo versante, ritrova una piena corrispondenza con il qualunquismo e il populismo grillini.
È persin inutile ricordare, al riguardo, che l’apporto decisivo per declinare una vera ed autentica politica di centro arriva dal contributo della cultura cattolico popolare e cattolico sociale. Il Centro, cioè, non si può ridurre ad essere una semplice somma tra la cultura post azionista, liberale e repubblicana. Senza l’apporto decisivo del filone del cattolicesimo politico non si potrà parlare di una politica di centro ma solo e soltanto di una posizione “terza”. Però, senz’anima e forse anche senza una prospettiva reale di crescita elettorale e di spessore politico.

Giorgio Merlo

Riccardo Molinari confermato capogruppo della Lega alla Camera

Anche per la legislatura alle porte l’on. Riccardo Molinari sarà Capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati. La conferma, per acclamazione, è avvenuta martedì 18 ottobre, durante la riunione dei deputati della Lega, alla presenza del Segretario Federale Matteo Salvini.

L’on. Molinari guiderà un gruppo di 65 parlamentari, sui complessivi 400 deputati eletti alla Camera.

“Ringrazio i colleghi e il segretario Matteo Salvini per la riconferma. In un momento drammatico per il Paese, dobbiamo essere all’altezza delle aspettative dei cittadini e rilanciare l’azione della Lega con il nostro lavoro in Parlamento e sui territori. Solo sapendo chi e cosa rappresentiamo potremo essere efficaci e riaccendere la speranza nei cuori della gente”.

Il McDonald’s Job Tour ha fatto tappa ad Orbassano

Ieri alla Biblioteca Civica Carlo Maria Martini in Strada Piossasco, i colloqui per i 40 posti di lavoro da inserire nel ristorante di prossima apertura ad Orbassano

 Riceviamo e pubblichiamo        

 Approda ad Orbassano il McDonald’s Job Tour, l’evento itinerante di selezione del personale organizzato per le nuove aperture e assunzioni McDonald’s in tutta Italia. A partire dalle ore 10:00 presso la Biblioteca Civica Carlo Maria Martini in Strada Piossasco, ieri hanno preso il via i colloqui individuali per coloro che vogliono lavorare nel ristorante di prossima apertura in città.

 

McDonald’s è alla ricerca di 40 persone che abbiano voglia di mettersi in gioco, di lavorare in squadra e a contatto con i clienti, da inserire nel team del nuovo ristorante. Le persone selezionate verranno inserite in un percorso di formazione propedeutico alle mansioni che svolgeranno; verranno inserite con contratti part-time o full-time, in base alle esigenze del ristorante, e inquadrate secondo il contratto nazionale del turismo. La retribuzione è quella prevista dallo stesso contratto, chiaramente parametrata al numero di ore lavorative settimanali.

McDonald’s Job Tour ad Orbassano

Ai colloqui individuali sono stati convocati oltre 100 candidati che hanno già superato la prima fase di selezione online inserendo il proprio cv e compilando un questionario sul sito mcdonalds.it. Nel corso della giornata i partecipanti hanno avuto la possibilità di incontrare e confrontarsi con i dipendenti degli altri ristoranti della zona presenti in loco per raccontare e condividere la loro esperienza in azienda. La giornata  rappresenta per l’Azienda solo il primo step di un percorso di ricerca e selezione dei profili più idonei che interesserà le settimane a venire.

Lavorare in McDonald’s

Queste nuove posizioni rientrano nel piano di crescita nazionale, che quest’anno prevede l’assunzione di 5.000 nuove persone in tutta Italia. McDonald’s conta ad oggi 640 ristoranti in tutta la Penisola, dove lavorano 27.000 dipendenti, che ogni giorno servono circa un milione di persone.

Un ambiente inclusivo che garantisce a tutti le medesime opportunità di crescita: il 62% dei dipendenti è rappresentato da donne che sono il 50% degli store manager, mentre il 55% dei dipendenti ha meno di 29 anni e il 32% è studente. Un’opportunità di lavoro stabile e concreta, dove il 92% delle persone è assunto con contratto stabile.

Grazie ad un programma di formazione da un milione di ore all’anno, McDonald’s garantisce a tutte le sue persone un percorso strutturato, volto a valorizzare i propri talenti e a fornire tutti gli strumenti necessari per permettere a ciascuno di crescere in azienda.

 

Imprese estere in Piemonte, un patrimonio da conservare

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AL VIA TAVOLO DI MONITORAGGIO TRA STAKEHOLDER PUBBLICI E PRIVATI

A 18 mesi dal protocollo d’intesa firmato dal sistema Confindustria e Regione Piemonte
vengono individuate sei priorità che prevedono semplificazioni, formazione e promozione
con l’obiettivo di raggiungere un maggiore coinvolgimento delle Pmi e delle reti territoriali

Il Piemonte è al terzo posto in Italia per presenza di multinazionali con 4.381 unità locali di imprese a controllo estero che occupano 150mila addetti. Le grandi imprese a controllo estero rappresentano oltre un terzo dell’occupazione delle grandi imprese attive in Piemonte. Pur rappresentando numericamente soltanto l’1,3% del totale delle imprese regionali, quelle estere contribuiscono a quasi al 18% della creazione del valore aggiunto regionale, con un picco del 20,4% nel settore dell’industria. La propensione ad investire in asset intangibili è particolarmente elevata per il capitale umano, elevato anche l’impegno in sostenibilità ambientale, con un forte coinvolgimento dei fornitori. Le imprese a controllo estero presenti nella regione sono anche ai vertici per combinazione tra innovazione e R&S, entrambe su livelli molto elevati.

Questi alcuni dei dati presentati a Torino nell’incontro “Le imprese a capitale estero e il rilancio del territorio”, promosso da Confindustria, Confindustria Piemonte e Regione Piemonte per evidenziare le attività e le iniziative avviate per dare attuazione al Protocollo d’intesa per il consolidamento e l’attrazione degli investimenti esteri sottoscritto nel maggio 2021. In questa congiuntura economica è fondamentale puntare alla retention delle imprese estere, lavorando per poter migliorare il business environnement in termini di infrastrutture, ambiente regolatorio e supporto alle imprese. Innanzitutto, sarebbe fondamentale definire un metodo di lavoro che agevoli il confronto tra tutti gli stakeholders pubblici e privati, istituendo un tavolo di monitoraggio e confronto tra imprese, Regione, Ceip, Comuni e altri enti del territorio, per condividere l’avanzamento per ciascuna area di lavoro a partire da quelle che saranno considerate collegialmente prioritarie.

Le imprese straniere che operano in Piemonte, come dimostrano i dati che state presentando, rappresentano un valore aggiunto determinante per il nostro sistema economico. Allo stesso tempo, mi preme sottolineare, come anche il nostro tessuto imprenditoriale abbia saputo costruire ulteriori possibilità di sviluppo attorno a queste imprese” commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. “Se molto abbiamo da imparare da chi è arrivato dall’estero, credo però che anche chi viene a insediarsi in Piemonte, trovi possibilità e condizioni materiali e immateriali, che in Europa sono merce rara – aggiunge – certamente dobbiamo continuare a lavorare, fare di più è sempre possibile. Delle proposte che stanno emergendo, molte sono già state condivise con la Regione, così come siamo disponibili a partecipare a ogni ulteriore sforzo che emergerà a sostegno del sistema economico.

“Le imprese a capitale estero in Italia sono un partner indispensabile per la crescita e lo sviluppo del Paese. In un contesto complesso e mutevole come quello attuale, è importante ascoltare attentamente le loro esigenze e poter di conseguenza agire con rapidità e decisione. Proprio per questo è ancor più fondamentale intraprendere iniziative mirate alla loro retention” dichiara la Vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria, Barbara Beltrame Giacomello. “Il Piemonte è una delle regioni con il tessuto industriale più solido, dove la presenza delle multinazionali è ricca e diversificata in settori diversi. La combinazione delle competenze locali con quelle manageriali di alto livello – prosegue – tipiche delle imprese a capitale estero, produce tangibili effetti positivi, a livello economico e sociale. Tali effetti devono essere considerati la base di una relazione virtuosa ed efficace per il territorio, per la regione e per il Paese stesso”.

Per struttura economica, filiere e posizione geografica privilegiata, il Piemonte ha da sempre guardato all’Estero per sviluppare la propria economia. Di volta in volta, apprendendo, sviluppando e condividendo politiche economiche e scelte d’impresa. L’innovazione, oggi come due secoli orsono, non si crea lavorando da soli, ma respirando e condividendo scelte ambiziose” dichiara il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay. “Questo cammino non può prescindere dalle imprese straniere presenti in Piemonte – prosegue – e per questo vogliamo sviluppare il documento siglato nel 2021 per aumentare la conoscenza del ruolo e delle potenzialità derivanti dalle imprese a capitale estero, promuovendo l’istituzione di una funzione di supporto, aumentando le sinergie tra imprese a capitale estero, Pmi locali e le agenzie nazionali e le strutture regionali non solo per farle crescere nelle loro attività ma anche per renderle ambasciatrici di successo sul ruolo che la nostra regione e la sua industria possono giocare nello sviluppo futuro”.

Nel corso dell’evento, è stato presentato il secondo volume dell’Osservatorio Imprese Estere (www.impreseestere.it) per accrescere la conoscenza del ruolo e delle potenzialità delle imprese a capitale estero. Nel testo sono state identificate sei priorità su cui lavorare:

1) Risorse e incentivi: misure e bandi per le imprese
2) Catalogo per l’offerta localizzativa “100 aree per il Piemonte”
3) Snellimento delle procedure
4) Formazione
5) Sviluppo delle reti e maggiori connessioni con le filiere
6) Costruzione dell’offerta, comunicazione e promozione

Di immediata elaborazione deve essere un Vademecum Procedurale che illustri le procedure, i tempi massimi e minimi, i documenti da presentare per l’ottenimento dei permessi di costruzione, non solo per insediamenti ex novo, ma anche per gli interventi di “riuso”. Opportuno e altrettanto urgente deve essere l’esame del quadro normativo/burocratico per una semplificazione del sistema. L’obiettivo è assicurare e rendere chiari agli investitori incentivi e agevolazioni economiche. Si devono potenziare le risorse finanziarie destinate all’attrazione investimenti, predisporre misure per progetti Paese che prevedano formazione, assesment aziendale, progetti B2B, missioni imprenditoriali e incoming dei buyer, progetti Integrati di Filiera (PIF). La Regione può lavorare su contenuti settoriali d’impatto, sui fattori attrattivi peculiari in occasione di eventi e iniziative di portata internazionale. Vanno sviluppati i sistemi di rete territoriali, promozione di filiere locali (local for local), far “parlare” di più pmi e grandi imprese. Per la formazione vanno avviati investimenti su upskilling e reskilling e potenziamento dei percorsi formativi con il rafforzamento degli Its e il raccordo con le Academy. Si deve puntare alla riproposizione del programma di Apprendistato di alta formazione e ricerca, sui percorsi di Dottorato Industriale per il personale delle imprese, sulla promozione di programmi per la mobilità temporanea di ricercatori appartenenti agli organismi di ricerca e alle grandi imprese.

Covid, la situazione a Torino e in Piemonte

In Piemonte i tassi di occupazione dei posti letto sono sostanzialmente in linea con quelli nazionali. Per gli epidemiologi della Regione Piemonte, l’epidemia complessivamente dovrebbe essere arrivata al suo culmine. Per le classi di età giovani già dalle ultime due settimane si osserva una fase discendente, mentre per le classi di età adulte si è arrivati al plateau.

REPARTI COVID: LA MAGGIOR PARTE È IN OSPEDALE PER ALTRE PATOLOGIE

Dall’esame dei dati relativi alle ospedalizzazioni in Piemonte, e in particolare della distinzione tra ricoverati “con” Covid e “per” Covid, risulta che meno del 30% di chi si trova nei reparti Covid di degenza ordinaria lo è per complicazioni causate dal virus.

Gli altri, ovvero il 70%, sono in ospedale per altre patologie, ma ricoverati in reparti Covid in quanto risultati positivi al test. L’età media è di 75 anni.

Per quanto riguarda invece le terapie intensive, l’età media è di 65 anni. Il 40% si trova ricoverato a causa del Covid, mentre il 60% è positivo al Covid, ma si trova in terapia intensiva per altre patologie.

CONFERMATA LA DOMINANZA DI OMICRON 5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 10 ottobre nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara evidenziano la dominanza di Omicron 5 e delle sue sottovarianti. Sono presenti anche mutazioni della sottovariante Omicron BA.4 e con bassa frequenza della sottovariante di Omicron BA.2.75. Non si osservano mutazioni specifiche per le sottovarianti Omicron Ba.3, BA.2.12.1 e BG.

INCIDENZA E RICOVERI

Il Piemonte presenta un’incidenza in calo rispetto alla settimana precedente (690.3 casi ogni 100.000 abitanti nella settimana 10-16 ottobre rispetto a 740.3 nella settimana 3-9 ottobre).

Il valore nazionale è di 477.9. L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 17 ottobre si attesta all’11,5% (il valore nazionale è 10,9 %) e quella delle terapie intensive al 3,2% (il valore nazionale è 2.6%), mentre la positività dei tamponi è all’11,3%.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 10 al 16 ottobre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 4.214.

Suddivisi per province: Alessandria 377, Asti 187, Biella 263, Cuneo 506, Novara 313, Vercelli 141, VCO 187, Torino città 717, Torino area metropolitana 1.431.
In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 29.498 (-2.599).

Questa la suddivisione per province: Alessandria 2.636 (+162), Asti 1.312 (-33), Biella 1.843 (-7), Cuneo 3.545 (-465), Novara 2.194 (-417), Vercelli 986 (-5), VCO 1.310 (-204), Torino città 5.021 (-669), Torino area metropolitana 10.019 (-990).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 10 al 16 ottobre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 690.3 in diminuzione (-8,1%) rispetto ai 740.3 della settimana precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 374.4 (-12%).

Nella fascia 25-44 anni è 606.9 (-15,1%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 837.9 (-8,2%).

Nella fascia 60-69 anni è 938.8 (-2,6%).

Tra i 70-79 anni è 984.7 (+1,3%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 814.7 (+ 1%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 10 al 16 ottobre, l’incidenza rispetto alla settimana precedente è in diminuzione in tutte le fasce di età.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 226.2 (-14,8%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 117.7 (-29,6%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 177.3 (-22,6%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 247.1 (-39,4%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 243.1 (-38,4%).