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Natale e Capodanno, a Torino la festa torna in piazza

Le strade e le piazze della città accoglieranno nuovamente i festeggiamenti delle prossime festività natalizie e del Capodanno.

La creazione del programma che andrà ad arricchire le iniziative della Città realizzate tradizionalmente nel periodo di dicembre, è affidata alla Fondazione per la Cultura Torino. Sarà suo compito costruire, dall’1 al 25 dicembre un palinsesto di attività d’intrattenimento culturale diffuse sul territorio e iniziative di animazione nell’area centrale della città. Per il progetto la Città ha previsto un contributo alla Fondazione fino a un massimo di 150mila euro.

Anche il Capodanno torna all’aperto, in piazza Castello, con uno spettacolo di musica dal vivo. L’evento, destinato a un pubblico eterogeneo, ha l’obiettivo di attrarre sia i cittadini, per invitarli a riappropriarsi degli spazi urbani, sia i turisti, nell’ottica di consolidare il trend positivo registrato anche grazie ai grandi appuntamenti internazionali ospitati sul territorio.

Il progetto artistico originale dovrà coniugare talenti locali, nell’ottica del coinvolgimento del ricco tessuto musicale e culturale, con grandi nomi di rilevanza nazionale e/o internazionale.

Per individuare i soggetti che realizzeranno l’evento di fine anno in piazza sarà pubblicato sul sito istituzionale della Città l’avviso di manifestazione di interesse. L’importo previsto è di 500mila euro (somma che deriva per 310mila euro da economie nella gestione dell’evento Eurovision e che la Città intende destinare alla realizzazione del Capodanno).

(Foto Mario Alesina)

È finita? Maccabi Haifa-Juventus 2-0

Atzili show, ora serve un miracolo
Champions League – Quarta giornata

Atzili (2)

Al peggio bianconero di questa stagione non c’è una fine.Un primo tempo disastroso condanna la Juventus al ko sul campo del non irresistibile Maccabi Haifa.È un Inizio da incubo per i colori bianconeri ed è subito  gol al 7’ di Atzili, protagonista assoluto e autore della doppietta:entrambe le reti avvengono in contropiede. Nella ripresa il risultato non cambia ed ora alla Juve servirà un miracolo per sperare di passare il turno con a grande rischio anche la qualificazione di consolazione  in Europa League.Come se non bastasse piove ancora sul bagnato: si fa, nuovamente, male Di Maria: problema muscolare alla coscia destra non da poco e gravità dell’infortunio da valutare attentamente. Sicuramente salterà il derby contro il Toro e poi si vedrà.

Enzo Grassano

Mattarella a Torino per le celebrazioni della Corte dei Conti

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato nuovamente a Torino, oggi per l’anniversario della Corte dei conti. A palazzo Reale, nel salone degli Svizzeri si è svolta la cerimonia per i 160 anni dell’istituzione. Infatti nell’ottobre 1862, la Corte dei conti del Regno d’Italia si insediava nella sede di via Bogino 6, successivamente distrutta dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale. L’attenzione è incentrata sull’impiego responsabile dei fondi del Pnrr. Spetta alla Corte dei conti vigilare, per prevenire e reprimere eventuali frodi e corruzione, come ha evidenziato il presidente Guido Carlino.

 

Scoperto e multato taxi abusivo in centro città

Esercitava un servizio di taxi, ma era privo del certificato di abilitazione professionale necessario per esercitare il trasporto di persone. Si tratta dell’ennesima attività abusiva che la Polizia Locale sta cercando di contrastare con una serie di servizi mirati in borghese, soprattutto in prossimità delle zone della movida, dove spesso i ragazzi ricorrono a questo tipo di trasporto per tornare a casa a tarda notte.

Gli agenti della Reparto Sicurezza Stradale Integrata e del Comando Territoriale VIII, appostati davanti ai locali notturni di San Salvario, avevano notato l’auto in Largo Marconi mentre caricava a bordo un cliente. I ‘civich’ hanno seguito e poi fermato il veicolo in via Stampini. Dagli accertamenti è emerso che il soggetto stava effettuando un servizio di noleggio con conducente abusivo, pubblicizzato anche con una locandina all’interno di alcuni locali notturni.

L’uomo è stato sanzionato per un totale di quasi 600 euro, mentre il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo e la carta di circolazione è stata ritirata.

Giubileo, “Ecco ‘100 Anni’: il commiato disposto in vita”

Informazione promozionale

La rinomata impresa dell’ultimo saluto presenta un’importante innovazione in linea con il cambiamento della società.

Un tempo era il fondo patrimoniale, poi è stato il momento di trust, vincoli di destinazione e, più in generale, del recepimento, nel nostro Ordinamento giuridico e legislativo, dei più moderni istituti legati la concetto di autotutela patrimoniale, come insegnano i ben più civili ed evoluti Paesi del Nord.

Ed è risaputo che, oggi, la legge offre importanti e ancora poco diffusi strumenti per consentire, a chi è ancora in vita, utili atti dispositivi tesi a migliorare il benessere di chi resta. “E’ questo, in sintesi, il punto di partenza sul quale il nostro centro studi e ricerche interno ha elaborato, tra i primi in Italia, un nuovo tipo di servizio in linea con il mutamento della società.Perché, per noi di ‘Giubileo’, è fondamentale il rispetto delle tradizioni in un mondo che cambia. Evolve così ‘100 Anni’, il Commiato disposto in vita. Una formula nata nel lontano 1998 e rimasta sempre al passo con i tempi che consente di manlevare i propri cari dalla fatica di incombenze e pratiche complesse che rendono ancora più pesante il momento del lutto. Con in più anche tutta una serie di vantaggi fiscali, previdenziali e patrimoniali di cui possono godere in due: chi lo attua, e chi un domani avrà solo il compito di partecipare alla cerimonia d’addio”.

Esordisce così Serena Scarafia, Presidente del Cda della nota e stimata onoranza funebre torinese. La stessa che per prima ha smascherato in Italia il turpe e diffuso fenomeno del racket del caro-estinto: ovvero, la compravendita quotidiana di cadaveri nei luoghi di cura, dolore e riposo, battaglia che l’azienda continua a sostenere con ingenti investimenti di risorse tese ad affermare anche qui il primato della legalità e della dignità.

Presso il nostro head quarter di Corso Bramante 56 a Torino, abbiamo creato una Office Unit dedicata in cui forniamo consulenza preventiva gratuita a quanti intendano approfondire per tempo e in misura dettagliata la cosiddetta previdenza funeraria. Un team di professionisti titolati composto da notai, avvocati ed esperti fiscali affronterà singolarmente, caso per caso, ogni esigenza individuando in forma tailor made, quindi sartoriale, quale migliore percorso proporre per affrontare al meglio, da ambo le parti, il momento dell’ultimo saluto”.

Tutte le informazioni sul sito www.giubileo.com.

Smantellata rete che scambiava materiale pornografico sfruttando minori

Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino ha concluso, nei giorni scorsi, una complessa operazione di contrasto alla pedopornografia online, che ha condotto all’esecuzione di 12 decreti di perquisizione e alla denuncia di altrettanti soggetti, di cui 4 minorenni, responsabili di detenzione e diffusione di contenuti realizzati mediante sfruttamento di minori di anni 18.

L’attività, diretta dalla Procura di Torino – Gruppo Criminalità Organizzata e Reati Informatici e coordinata dal Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, ha interessato tutto il territorio nazionale, coinvolgendo altri Uffici della Specialità, quali i Compartimenti Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Veneto.

3 gli arresti, in Campania, Calabria e Lombardia. Sequestrati migliaia di files.

L’indagine trae origine da un’attività sotto copertura svolta nell’ambito del contrasto alla diffusione di materiale pedopornografico attraverso la rete e, in particolare, su una piattaforma di messaggistica che garantisce ampio anonimato agli utenti.

Gli operatori undercover sono entrati in contatto con gli utenti che, apertamente, sulla chat di gruppo, dichiaravano di possedere o pubblicavano materiale pedopornografico, proponendo di scambiarlo con altri internauti.

Al fine di identificare gli utenti del gruppo, dopo averne acquisito la fiducia, gli investigatori, grazie alla loro abilità tecnica, sono risaliti alle tracce informatiche che hanno consentito l’individuazione dei partecipanti e, in particolare, dell’amministratore di un canale ove reperire materiale illegale “particolare”, previa iscrizione e pagamento di 25 euro.

L’uomo, nei confronti del quale si è verificata una convergenza investigativa tra Polizia Postale di Torino e di Napoli, è stato tratto in arresto in Calabria, congiuntamente da personale di quegli Uffici, per commercio di materiale pedopornografico aggravato per aver utilizzato strumenti volti a impedirne l’identificazione. A suo carico, oltre numerosi supporti informatici, sono state sequestrate carte di debito/credito e un portafogli elettronico.

Torino, sesso in cambio di crack, scoperta una casa di appuntamento

Eseguite 4 ordinanze

 I carabinieri della Tenenza di Settimo Torinese hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali (2 in carcere, 1 arrestidomiciliari e 1 divieto di dimora) emesse dal G.I.P. del Tribunale di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica – Gruppo di Criminalità Organizzata e Sicurezza Urbana nei confronti di altrettante persone.

Sono gravemente indiziate, a vario titolo, di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività d’indagine ha avuto inizio nell’aprile 2021, quando una donna ha formalizzato ai carabinieri una denuncia nella quale ha dichiarato di essersi prostituita in molteplici occasioni a casa di un suo amico (gestore della casa d’appuntamento) in cambio di crack quale controvalore per le prestazioni sessuali.  Sostanza stupefacente che l’uomo si sarebbe procurata tramite diversi spacciatori,  utilizzando le somme versate dai clienti e che poi consumava insieme alle ragazze (almeno dieci).

Le indagini hanno svelato un via vai di persona dall’appartamento oggetto dell’indagine. L’attività non si mai fermata neanche durante l’emergenza Covid.

(foto archivio)

Confini/Sconfinamenti, ovvero un contemporaneo percorso di riflessione

Dall’11 ottobre al 6 novembre ritorna il “Festival delle Colline”

 

Un ritorno in palcoscenico, l’organizzazione di TPE – Teatro Astra, un calendario fitto di impegni dall’11 ottobre al 6 novembre, un panorama costruito attraverso 7 prime, 8 produzioni, 20 spettacoli, 27 giorni e 37 recite: il Festival delle Colline si ripresenta al pubblico torinese e non soltanto, nella sua 27ma edizione. L’appuntamento teatrale – sottolineano le storiche guide, Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla – “prosegue il suo nuovo cammino di festival d’autunno ribadendo il rapporto con la creazione contemporanea anche grazie alla partnership progettuale con la Fondazione Merz, nei cui spazi, durante la settimana di Contemporary Art, avranno luogo gli appuntamenti di teatro performativo.” Come con altrettanta forza i responsabili guidano lo spettatore all’interno del tema generale del Festival che “viene sintetizzato ancora da ‘confini/sconfinamenti’, ovvero da un percorso di riflessione che accompagna al superamento dei molti steccati posti tra i linguaggi artistico-espressivi e che ipotizza un affrancamento – per spettacoli e performance, ove possibile – dai luoghi che tradizionalmente li ospitano. Si tratta di un tema a più declinazioni se si pensa anche agli sconfinamenti generati dalle guerre, di drammatica attualità, dalle migrazioni di ogni genere; senza dimenticare le diaspore di artisti minacciati e perseguitati.”

L’inaugurazione (al teatro Astra, 11 ottobre, replica il 12) è affidata a “Una imagen interior” con la Compagnia El Conde de Torrefiel, un ritorno al festival del gruppo spagnolo che coniuga teatro e arte dalle pitture rupestri all’action painting di Pollock, il tentativo di portare in primo piano la propria personale immaginazione nel tentativo di contrastare la padronanza della parola. Una scommessa è lo spettacolo ideato e raccontato attraverso i linguaggi del digitale dalla regista Irene Dionisio e dalla drammaturga Francesca Puopolo, “Queer Picture Show”, interprete Giovanni Anzaldo recente Premio Ubu, tracciando un percorso cinematografico che va da Gus Van Sant a Todd Haynes, da Derek Jarman a Bruce LaBruce (Off Topic, 13/15 ottobre); al Teatro BellArte, il 15 e il 16 ottobre, “Funerale all’italiana”, un monologo di Benedetta Parisi (in scena) e Alice Senigaglia (regista) che tra passato e futuro ci parla di famiglia e di tradizione, di quelli che sono stati e di discendenze; all’Astra, con il teatro della Tosse, la serata del 18, il copione più censurato di Fassbinder, scritto nel 1975 e rappresentato soltanto nel 2009, “I rifiuti, la città e la morte”, ovvero le ferite aperte della guerra e del dopoguerra, dal nazismo all’antisemitismo, dalla corruzione capitalistica alla violenza metropolitana.

Ancora, tra le altre proposte, la danza di Virgilio Sieni con una nuova creazione condivisa e proposta con un danzatore non vedente (“Danza cieca”, 20 e 21), “Manfred” tra le parole di Byron e la musica di Schumann (Fondazione Merz, 28/29), “The dancing public” nei giorni 28 e 29, al teatro Astra, che è un invito a tutti gli spettatori da parte della coreografa e danzatrice danese Mette Ingvartsen a godere del ballo, “un concerto di parole e una manifestazione di follia fisica fino allo sfinimento.” Tra il 30 ottobre e il 6 novembre una trilogia dedicata ai Motus e suddivisa tra gli spazi dell’Astra e della Fondazione Merz.

 

e.rb.

 

 

Nelle immagini, scene tratte da “Una imagen interior”, “Danza cieca” e “”The dancing public”

Il presidente degli industriali: “Torino non è una città triste, si dedichi di più all’innovazione e alla crescita”

“Torino non è una città triste. Abbiamo bisogno di una grande Torino, dedichiamoci di più all’innovazione e alla crescita. Torino resterà, deve restare, uno dei luoghi cardine del futuro della mobilità: su questo occorre un impegno comune di tutti coloro che hanno responsabilità decisionali”

Lo afferma il presidente dell’Unione Industriali di Torino, Giorgio Marsiaj, in apertura dell’assemblea degli imprenditori alla quale è intervenuto il capo di Confindustria Carlo Bonomi. Presenti il governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, i vertici delle Fondazioni Francesco Profumo e Giovanni Quaglia, i rettori degli atenei torinesi, i leader dei sindacati.

Ha aggiunto Marsiaj:  A Stellantis possiamo chiedere di più solo se a anche noi stessi chiediamo di più e se aumentiamo la densità di chi investe in mobilità a Torino. Al nuovo governo chiediamo di valutare un impegno speciale  su questo punto, che non sia  non vago”.

Le visionarie “psichedeliche” realtà di Gianluca Capozzi

“Il giardino reciso / The severed garden”

In mostra alla “galleria metroquadro” di Torino

Fino al 12 novembre

Se si dovesse accompagnare la personale di  Gianluca Capozzi  – allestita alla torinese “metroquadro” di Marco Sassone, fino al 12 novembre –  con una specifica colonna sonora capace di interpretare ad hoc le immaginifiche realtà narrate e poste in parete dall’artista avellinese, penso si potrebbe scegliere qualche pagina (fra le più famose, misteriche e mistiche e sensuali) del “rock psichedelico” di Jim Morrison, “profeta della libertà” per antonomasia, fra le figure “di maggior potere seduttivo” nella storia della musica e una delle massime icone, nel mondo dello spettacolo, dell’inquietudine giovanile. Perché questa mia affermazione? Per due ragioni.

La prima è che lo stesso Capozzi ci porta su questa strada, fin da subito e volutamente (ritengo) attraverso il titolo della stessa rassegna, quel “The severed garden” letteralmente “rubato” al titolo di una tarda poesia del cantautore e “poeta maledetto” di Melbourne, suo “addio annunciato”  a una vita quotidianamente e brutalmente sfidata e che tristemente si spegnerà il 3 luglio del 1971 a Parigi, quando Jim aveva solo 27 anni. “Sai quanto pallida e sfrenatamente eccitante  – scriveva Jim Morrison – viene la morte a una strana ora / inattesa, imprevista / come uno spaventoso ospite più che amichevole che ti / sei portato a letto”: parole dure, profetiche. Fortemente visionarie.

Scritte in una sorta di nirvana psichedelico in cui s’agitano forme, memorie, pensieri, squarci di vita srotolati in una discesa senza fine e senz’ombre di paura. Un intreccio di emozioni, parvenze tattili o impalpabili apparentemente fra loro inconciliabili, che abitano anche i lavori di Capozzi. E questa è allora la seconda ragione. Anche se indubbiamente s’ha da credere ad Andris Brinkmanis (critico d’arte di origine lettone) curatore della mostra, quando asserisce che “se per Morrison il giardino con i fiori recisi era quello simile a un cimitero, per Capozzi forse significa esattamente l’opposto, poiché resta pregno di una possibile rifioritura. Anche se attualmente reciso seguendo i canoni estetici, sociali e politici dominanti, questo Giardino può rifiorire selvaggiamente, appena lasciato intatto o incondizionato per un certo periodo di tempo”.

Sono d’accordo. Ma, sia chiaro, non è facile entrare e appropriarsi degli stranissimi universi dell’artista di Avellino. Puoi trovarci di tutto. Girotondi di figure libere e in pieno volo circondate – in una sorta di decomposizione del reale – da “coriandoli” o informi pianeti di colore,  stanze (quasi sempre la stessa) dove al soffitto o appese a testa in giù sbucano sagome figurali – fantasmi, memorie, un lontano passato? – entrate a curiosare chissà chi chissà da dove, forse la giovane “addivanata” con il telefono alla mano sinistra e la sigaretta alla destra o ancora, in un sussulto di piena astrazione, girandole di colore, gialli, bianchi, verdi o turchesi o grigi, come frammenti meteoritici inarrestabili nel loro confuso orbitare. “L’arte – afferma lo stesso Capozzi – è la possibilità di rendere visibile agli occhi tutto quello che non è visibile”. Affermazione che uno come lui può tranquillamente permettersi di fare, senza destare sospetti. Dietro a queste sue personalissime opere, ci sta infatti un mestiere indubitabile. Inizialmente artista iper-iper-realista, Capozzi è sempre, ancora oggi, grande maestro di segno e colore. I colori lo esaltano, diventano grumo e materia capace di dare corpo ed espressionistico spessore al racconto. Tanto più a un racconto di straordinaria spaesante surreale e onirica visionarietà. E allora puoi permettergli di tutto. “Luce e colore– dice –sono l’anima dell’arte e della vita”. Sono strumenti di pura magia nelle mani, negli occhi e nel cuore di un artista che, negli ultimi anni, è anche particolarmente attratto – ricorda ancora il curatore della mostra, Brinkmanis – da temi e teorie di singolare impronta filosofica: dalla psichedelia, al pensiero magico sudamericano e a quello orientale. “Lo sgretolarsi della percezione del reale, che vediamo in alcune opere esposte – afferma Brinkmanis –  deriva quindi non soltanto dalle sue riflessioni teoriche, ma anche da stati di coscienza espansa attraverso profonda meditazione e altre pratiche, seguendo le quali è possibile accedere a più sottili piani della realtà, per vedere come la nostra vita quotidiana in fondo non è altro che una sorta di teatro d’ombre cinesi”.

Gianni Milani

“Il giardino reciso / The severed garden”

Galleria “metro quadro”, corso San Maurizio 73/F, Torino; tel. 328/4820897 o www.metroquadroarte.com

Fino al 12 novembre

Orari: dal giov. al sab. ore 16/19

Nelle foto:

–       “Sky”, acrilici su lino, 2021

–       “Interior”, acrilici su lino, 2021

–       “Untitled”, acrily on canvas, 2021

–       “Mushroom”