ilTorinese

Garage rock USA 1966. Discografia minore / 23

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60

La sessione di registrazione in studio per l’uscita del tanto anelato primo 45 giri era un traguardo ambìto per molte garage bands americane di liceali di metà anni sessanta. Ma come riuscirci? Si poteva tentare la via delle “Battles of the Bands”, le quali non di rado annoveravano tra i premi proprio la sessione di registrazione gratuita presso una sala locale o regionale; oppure sondare il terreno delle “conoscenze” e dei “ganci”, magari tramite amici di discografici locali o di responsabili di programmazione delle radio; o ancora si tentava l’invio “al buio” di demo e registrazioni casalinghe, sperando di finire sotto il radar di qualcuno del “giro”. Nella presente sezione discografica troviamo bands che tentarono (con sorti variegate) tutte e tre le vie, ma in particolar modo quella delle demo e delle registrazioni “home made”. Quando si concluderà questa ampia discografia garage rock del 1966 cercheremo di scavare nel mondo di acetati e demo, fin là dove davvero quasi nessuno spinge lo sguardo…

– Spencer’s Van Dykes “I’ll Blow My Mind / When I See Her” (Doré 779);
– Tom and The Cats “Walkin’ Man / Summertime Blues” (Paula Records 242);
– Paul Martin “It Happened / I Can’t Stay Here Anymore” (Impex Records 7-66);
– The Improper Bostonians “How Many Tears / I Still Love You” (Minuteman MA 207);
– Lonnie & The Legends “I Cried / Baby Without You” (Impression Records 109);
– The Page Boys “Sweet Love / All I Want” (Ruff Records 45-1020);
– The Descendants “Garden Of Eden / Lela” (MTA Records MTA 112);
– The Unusuals “Summer Is Over / I Could Go On” (Mainstream Records 653);
– The Trashmen “Hanging On Me / Same Lines” (Tribe Records 45-8315);
– The Loved Ones “Surprise, Surprise (For You) / Another Time Or Place” (Ambassador TIF 212);
– Denny Belline and The Rich Kids “Money Isn’t Everything / Summer Girl” (RCA Victor 47-8883);
– The Wanted “Here To Stay / Teen World” (The Detroit Sound 222);
– The Heros “I Can Only Give You Everything / Say It With A Smile” (M-Gee Records MG-001);
– Polk Shelton and The Front “Catch A Thief / Slash ‘N’ Drip” (Askel Records AK-106);
– The Trojans “The Kids Are Allright / Leave Me Be” (Boss BOS 006);
– The Voyagers “I Want You Back / Can’t Save This Heart” (Feature Records F-101);
– The Av[a]lons “Mad Man’s Fate / Come Back Little Girl” (Pyramid 6-6877);
– The Cult “Here I Stand / You Know You Really Hurt Me Girl” (20th Century Fox Records 636);
– The Abstrack Sound “Your Gona Break My Heart / Judge Him If You Can” (CBM);
– The Outcasts “People / You’re Teaching Me” (Sola 12);
– The Brave New World “It’s Tomorrow / Don’t You Know You Better Love Me” (Piccadilly Records 225);
– The Sparkles “Something That You Said (Makes Me Cry) / Daddy Gonna’ Put The Hurt On You” (Hickory 45-1390);
– The Inrhodes “Hold The High Ground / Lookin’ Around” (Dunhill D-4055);
– Sir David & His Knights “Shotgun / All My Love” (Pa-Go-Go 45-103).

(…to be continued…)

Gian Marchisio

Cresce il polo di innovazione delle life sciences

Un bilancio all’insegna della crescita e dello sviluppo per il Polo di Innovazione bioPmed il cluster piemontese di imprese, centri di ricerca e Università specializzato nei campi della Salute umana e delle Scienze della vita, uno dei sette tasselli del Sistema Poli di Innovazione del Piemonte.

E’ quanto emerge dall’assemblea dei Soci bioPmed che si è svolta il 16 dicembre, introdotta dal Presidente Franco Osta, nella sede di Bioindustry Park Silvano Fumero S.p.A. SB, Ente gestore del Polo di Innovazione Piemontese delle Scienze della vita e sede della Fondazione ITS Biotecnologie e Nuove Scienze della Vita.

Il Polo di Innovazione guarda al futuro puntando su innovazione, sostenibilità e digitalizzazione del sistema per favorire la competitività delle aziende e far crescere il settore Life Sciences in Piemonte, con alcune importanti novità. L’ampliamento della rete che conta ottantasette cluster member e ha visto l’adesione di cinque nuove realtà negli ultimi mesi; sono le aziende: Value Service S.p.A.(Roma); Myna Project S.r.l. (Valle d’Aosta); Aequip S.r.l. (TO); AGORA’ S.R.L.- Salute 360 (TO) e l’Azienda ospedaliera di Alessandria SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo che si aggiunge alle due aziende ospedaliere e alle quattro ASL piemontesi già parte del Polo. Appena siglato anche il rinnovo dell’accordo quadro tra Regione Piemonte e Regione Valle d’Aosta in materia di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, attivo dal 2015 e che permette alle imprese valdostane di fruire dei servizi e del supporto offerti da Bioindustry Park e bioPmed, favorendo la nascita di iniziative comuni a favore dell’innovazione.

«L’adesione al cluster bioPmed rende più concreto l’impegno del Dipartimento Attività Integrate Ricerca Innovazione (DAIRI), diretto dal dott.Antonio Maconi, per l’innovazione del settore –afferma la dott.ssa Marta Betti Referente Clinical Trial Center – Grant Office (DAIRI) dell’Azienda ospedaliera di Alessandria SS – offrendoci l’opportunità di essere a contatto con la filiera e di metterci a disposizione per supportare le aziende nello sviluppo di innovazioni che potranno impattare favorevolmente per la cura e il benessere delle persone e per l’obiettivo comune di migliorare la qualità dei servizi sanitari nella nostra regione».

Tre le nuove progettualità: il Sistema Poli d’Innovazione finanziato dalla Regione Piemonte, il progetto NODES Ecosistemi dell’Innovazione – PNRR impegnato nello sviluppo della sostenibilità e della digitalizzazione del Nord-ovest e InnoFacilitator, avviato nell’ambito del programma Horizon Europe, che mira a creare competenze in materia di public procurement innovativo nel settore sanitario attraverso formazione, mentoring e coaching.

 

L’incontro è stato occasione di confronto sui bisogni e sulle prospettive per la crescita del sistema imprenditoriale e la competitività dei soci bioPmed, in vista dell’attuazione della Strategia regionale S3 a sostegno della ricerca e innovazione, in particolare dei bandi della nuova programmazione regionale POR FESR 2021-27, di cui la filiera locale delle Scienze della vita potrà beneficiare.

«Il cluster  bioPmed è da sempre strategico per orientare le politiche regionali di sostegno a ricerca e innovazione nelle Scienze della Vita – spiega Giuliana Fenu Direttore Competitività del Sistema regionale del Piemonte – in quest’ottica la Regione Piemonte ha previsto l’istituzione di tavoli tematici per la governante della Strategia regionale S3 che verranno attivati dal prossimo anno».

«Colgo l’entusiasmo e la numerosa partecipazione dei soci all’assemblea quale segnali di dinamicità e “buona salute” del Polo di Innovazione bioPmed – ha commentato Fiorella Altruda Presidente di Bioindustry Park – un patrimonio che ci permette, come Parco scientifico e tecnologico, di sedere al tavolo insieme a importanti interlocutori internazionali, e che con il supporto di Bioindustry Park, insieme alle risorse che il Sistema Regionale potrà mettere a disposizione, sarà d’impulso per rendere il Piemonte HUB di riferimento per il settore Life Sciences».

Per quanto riguarda le attività promozionali sono stati presentati il nuovo sito del Polo bioPmed e l’edizione del Catalogo 2023 che raccoglie e presenta prodotti e servizi innovativi del sistema piemontese delle Scienze della vita. Introdotte, infine, le novità che riguarderanno le attività formative per il nuovo anno.
La giornata ha previsto anche un’intensa attività di networking con incontri b2b volti a favorire la conoscenza reciproca tra i soci e gli operatori del settore, per creare collaborazioni progettuali e di business, e per incontrare il team bioPmed a disposizione degli associati per la raccolta di bisogni e il supporto delle iniziative di R&I.

Trading online, riciclavano i profitti delle frodi

Tre arresti in provincia di Torino con perquisizioni e sequestri in tutta Italia eseguiti dal Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della polizia postale di Torino. L’operazione si è svolta con il coordinamento del servizio polizia postale ed è iniziata nel 2019 sotto la direzione della Procura della Repubblica  di Torino. È stata smantellata una importante realtà coinvolta nel fenomeno delle frodi da trading online. L’indagine ha individuato un’organizzazione criminale che agiva tra l’Italia e l’Albania che ripuliva  il denaro proveniente dalle truffe dei falsi investimenti ai danni di ignari utenti del web. La struttura era guidata da un uomo residente nel Torinese che forniva ai complici  disposizioni sugli importi e i conti correnti dove far convergere somme di denaro per occultarne la provenienza.

“Le rassicurazioni di Marta”. Nel romanzo di Repetti la vacuità dell’esistenza e l’amore per la natura

Manuela Repetti, originaria di Novi Ligure, già Deputata e Senatrice, è Dirigente d’azienda.

Anche se ha lasciato la politica da anni, continua il suo impegno sociale per i diritti civili, in particolar modo sulla parità di genere e per la tutela dei diritti degli animali, la sua grande passione. Oggi la intervistiamo nel suo nuovo ruolo di scrittrice: “Le rassicurazioni di Marta” è il suo primo romanzo.
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Come si è  scoperta scrittrice? L’ispirazione per questo suo primo romanzo da cosa nasce?
R- Probabilmente è una cosa che ho sempre desiderato fare ma non lo avevo capito o forse non ci credevo. Qualche anno fa ho cominciato a scrivere, così per caso, senza però pensare di scrivere un romanzo e tanto meno di pubblicarlo. E lì ho scoperto che mi faceva stare bene. Tutto il resto è venuto naturalmente

Nel libro ci sono molti aspetti autobiografici?
R- La storia e i personaggi sono completamente inventati. Certamente e inevitabilmente lo scrittore riflette nei personaggi parte delle proprie ansie, inquietudini, dei propri pensieri.
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I rapporti interpersonali sono il filo conduttore del romanzo?
R- Più che i rapporti interpersonali, è il senso di solitudine, di inadeguatezza al mondo che li circonda che lega i personaggi. Le loro relazioni sono basate proprio sul malessere di vivere.
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Il libro è anche una riflessione su sentimenti come l’amore e l’amicizia?
R- La storia mette in rilievo la vacuità dell’esistenza umana e dunque tutto è messo in discussione, dall’amicizia all’amore. In particolar modo la protagonista è caratterizzata da un sentimento di sfiducia nell’essere umano ma al contempo riserva un grande sentimento d’amore per la natura.
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E poi un finale a sorpresa che ovviamente non sveliamo, che ha a che fare con la morte.
R- La morte è sempre presente durante tutta la storia anche quando non viene citata. È come una spettatrice che fa sentire la sua ombra sui protagonisti, fino a irrompere nel finale quasi come se fosse invocata per esorcizzare la paura della morte stessa.
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Pensa di creare un filone con alcuni personaggi ricorrenti in prossimi romanzi?
R- No. Non mi piacciono molto i filoni. Il romanzo finisce cosi. Non ho alcuna intenzione di riprenderlo, almeno per ora. Mentre invece ho già in testa un’altra storia che ho già iniziato a scrivere.

Paté vegetariano di Zucca e olio al mandarino: zero sprechi e 100% veggie

Paola Uberti di Libricette e Vignoli Food celebrano l’autunno con il Paté vegetariano di Zucca e olio al mandarino: una ricetta zero sprechi e 100% veggie per valorizzare l’ortaggio simbolo dell’autunno

Vignoli Food, azienda italiana produttrice di Olio Evo e Aceto Balsamico, in collaborazione con la Food writer Paola Uberti (Libricette.eu) propone un’inedita ricetta autunnale, per celebrare uno degli ortaggi protagonisti di questa stagione : la zucca.

Il paté con zucca e olio al mandarino è un piccolo ma appetitoso antipasto al 100% vegetariano e vegano, che valorizza un ortaggio dalle preziose proprietà antiossidanti e ricco di Vitamine (A, C ed E). La ricetta è studiata all’insegna della filosofia “Zero waste”. Tra gli ingredienti, infatti, anche il pane raffermo e la parte verde dei cipollotti, che solitamente viene scartata. Il tutto insaporito con poche preziose gocce di olio aromatizzato al Mandarino Vignoli Food.

Paola Uberti, da anni impegnata sui temi del recupero e del riciclo in cucina, ha studiato questo insolito abbinamento per valorizzare uno dei prodotti di punta della linea di condimenti aromatizzati proposti da Vignoli Food. L’estratto al mandarino aggiunto all’olio extra vergine di oliva crea una miscela agrumata avvincente da aggiungere a condimenti per insalate, pesce alla griglia, crostacei, salmone, carpacci di carne e persino gelato o torta all’olio d’oliva fatta in casa.

La ricetta

Paté vegetariano con zucca e olio al mandarino Vignoli Food

Questo paté è un’esplosione di bontà 100% vegetariana e affascina i sensi con accenti mediterranei che culminano nel meraviglioso e intenso profumo dell’olio extravergine di oliva al mandarino. Ma non finisce qui perché le virtù di questo piccolo antipasto, ideale per aprire un pranzo o una cena tra amici, ma anche come portata per un buffet, sono molte. Ci aiuta ad evitare lo spreco del pane raffermo e della parte verde del cipollotto, propone un’idea diversa per gustare la zucca e si può preparare in anticipo (sarà ancora più buono!).

Tempo totale:70 minuti

Difficoltà: facile

Pasto: pranzo, cena

Dieta: vegetariana, vegana.

Ingredienti per 4 persone

2 grossi pomodori secchi

40 grammi di pane raffermo

100 grammi di polpa di zucca

2 frutti di cappero finemente tritati per la preparazione più 4 interi per la decorazione

10 grammi di mandorle non pelate, finemente tritate, più 4 frutti interi per la decorazione

3 grammi della parte verde di un cipollotto finemente tritata

1,5 cucchiaini di Olio Evo (Everyday Kitchen di Vignoli Food)

Sale q.b.

Pepe nero macinato al momento q.b.

Olio Evo aromatizzato al mandarino Vignoli Food q.b.

Procedimento

Riempire una piccola ciotola con acqua calda ma non bollente, immergere i pomodori secchi e lasciare riposare da 30 minuti a 1 ora (o fino a quando saranno morbidi). Scolarli, asciugarli con carta da cucina e tritarli finemente con un coltello.

Rompere il pane in grossi pezzi, porlo in una ciotola e bagnarlo abbondantemente con acqua fredda. Lasciare riposare per 15 minuti.

Nel frattempo, tagliare la polpa di zucca a fette sottilissime.

Arroventare una grande padella antiaderente su fiamma alta, poi ridurre il calore portandolo a media intensità.

Cuocere le fette di zucca 3 minuti per parte o fino a quando appariranno leggermente abbrustolite e saranno morbide ma ancora leggermente croccanti. Allontanare dal fuoco, lasciare raffreddare, infine tritare finemente con un coltello affilato.

Scolare il pane, strizzarlo delicatamente per eliminare l’acqua, poi tritare anch’esso.

In una ciotola media riunire i pomodori secchi, il pane, la zucca,i capperi, la parte verde del cipollotto e le mandorle. Mescolare con cura.

Condire con l’olio EVO Vignoli Food – Everyday Kitchen, sale e pepe e mescolare ancora. Il composto dovrà essere morbido ma non molle o bagnato.

Lasciare riposare per 10 minuti.

Appoggiare un anello taglia-biscotti di 5 centimetri di diametro in un piattino e riempirlo con ¼ della preparazione. Compattare bene con il dorso di un cucchiaino o con un forma-tartine e sfilare l’anello. Procedere allo stesso modo per le rimanenti tre porzioni.

Profumare i paté con poche gocce di olio EVO aromatizzato al mandarino Vignoli Food e decorare con i frutti di cappero e le mandorle restanti prima di servire.

Scopri altre ricette su IG vignoli_italianfoodanthology

Informazioni di acquisto: l’olio Evo al mandarino e l’Olio Evo Everyday Kitchen Vignoli Food sono disponibili su www.vignolifood.com/italia o numero Whatsapp dedicato +39 338 1145852.

Paola Uberti, torinese, classe 1975, una laurea all’Accademia delle Belle Arti e un passato professionale nel settore delle energie rinnovabili.

In campo enogastronomico ha iniziato come food blogger nel 2011. Nel 2016 ha fondato LIBRICETTE.eu, trasformando le esperienze maturate negli anni in un’attività imprenditoriale in crescita che ha già lavorato per prestigiosi Clienti.

Libricette ha una missione rivolta al pubblico appassionato di cibo e cucina – poiché diffonde contenuti culturali legati all’enogastronomia – e un core business dedicato alle aziende produttrici, alle Associazioni e i Consorzi di Tutela.

Paola lavora per le aziende del settore cibo e bevande come comunicatrice gastronomica, autrice di ricettari che fondono cultura e cucina, brand ambassador, social media creator e manager, creatrice di progetti di comunicazione e graphic designer.

 

 

 

Primi in Piemonte gli ambulatori veterinari sociali

 

Saranno sei, in tutta la Regione, e garantiranno prestazioni sanitarie gratuite a favore degli animali di proprietà delle persone in carico ai servizi sociali. L’assessore Caucino: «Si tratta di un passaggio fondamentale, il primo passo verso una vera e propria mutua per gli animali da affezione che conferma quanto il Piemonte sia avanti nella tutela dei più fragili». Il presidente Cirio:«I nostri animali sono un valore prezioso per ognuno di noi» 

Una vera e propria pietra miliare per quanto riguarda il sostegno sociale alle fasce deboli con animali di affezione: è quella che è stata collocata oggi in Piemonte, grazie all’iniziativa dell’assessore regionale con delega, prima in Italia, al Benessere Animale, Chiara Caucino, da sempre impegnata nel sostegno alle fragilità e nell’aiuto agli ultimi.

Durante la seduta della giunta odierna, infatti, è stato dato il via libera agli «Ambulatori veterinari sociali». Si tratta di un unicum e di un primo passo, significativo, verso la «mutua» per gli animali alla quale Caucino sta già pensando di arrivare, ovviamente per gradi.

Ma quello che nascerà in Piemonte è una novità assoluta: sei ambulatori veterinari sociali, per quattro aree interaziendali, alle quali si aggiungono l’AslTo3 e l’AslTo4.

Ogni area avrà una Asl capofila che gestirà il progetto. Si tratta di numeri importanti perché gli ambulatori serviranno le 260mila persone in carico ai servizi sociali, buona parte delle quali possiede un animale d’affezione. Gli ambulatori garantiranno le prestazioni di base e saranno operativi entro il 30 giugno del 2023.

«I nostri animali sono un valore prezioso per ognuno di noi e ancor più per persone che vivono un disagio, ma proprio per questo è importante garantirne le condizioni di benessere», sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Spiega Caucino: «Si tratta di un provvedimento sul quale ho lavorato mesi e per giungere al quale, ovviamente, ho avuto interlocuzioni con l’ordine dei veterinari e con le Asl». «E’ noto fin dall’antichità – prosegue l’assessore al Benessere Animale – che gli animali da compagnia rivestono un importante ruolo terapeutico in particolare per i soggetti fragili come anziani, minori e persone diversamente abili e che si stia di recente rivalutando e individuando una strutturazione metodologica e impieghi terapeutici mirati a specifiche psicopatologie. Inoltre la situazione dopo la pandemia, di profonda crisi economica, ha inciso pesantemente sui soggetti fragili in stato di bisogno seguiti dai servizi sociali piemontesi che, in molti casi, sono detentori di animali daffezione».

L’esponente della giunta regionale aggiunge che «gli obiettivi di questa misura sono molteplici: evitare gli abbandoni degli animali, magari perché non si hanno le risorse per curarli, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico per il sopraggiungere di una malattia al proprio animale ed evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà».

Caucino non parla ovviamente ancora di «mutua per gli animali», ma conferma che «con quanto sottoscritto oggi la Regione Piemonte si fa pioniera di un percorso che va in quella direzione. Diciamo che possiamo considerarlo il primo, importante, passo».

In Italia, secondo i più recenti rapporti del Censis e dell’Eurispes, gli animali da compagnia sono 32 milioni tra cui oltre 14 milioni di cani e gatti e il 39,5% degli italiani ha almeno un animale domestico. In Piemonte i soli cani censiti all’anagrafe canina, raggiungono circa le 800mila unità e quindi si stima la presenza di un cane ogni cinque residenti piemontesi.

«Con questa iniziativa – conclude Caucinoperseguiremo due finalità: la prima è quella di riqualificare gli ambulatori che verranno individuati con tutte le infrastrutture necessarie e una parte per garantire il servizio. Il Piemonte si conferma, con questa misura, sempre di più una regione amica degli animali. E anche dei loro padroni, specie quelli più in difficoltà».

Da imprenditori a finanzieri

Chi non ricorda i tempi in cui le aziende, che ancora non erano multinazionali, erogavano ai propri dipendenti ed ai loro familiari una serie di prestazioni gratuite (o a costo ridottissimo) quali, ad esempio, colonie estive, regali di Natale, cure termali?

E che dire delle case, magari con box auto, che alcune aziende (pensate al Villaggio Leumann di Rivoli, alle case di Mirafiori sud per la Fiat) concedevano ai propri dipendenti con affitto a riscatto per permettere a famiglie anche numerose di avere un’abitazione più che dignitosa?

O delle case di cura, come Ville Roddolo a Moncalieri dove i dipendenti potevano effettuare la convalescenza postoperatoria?

Col passare degli anni, molti di quegli imprenditori si sono trasformati in finanzieri non accollandosi il rischio di impresa, non capendo la differenza fra maestranze coinvolte nell’azienda e maestranze sfruttate dall’azienda, giungendo così agli scenariattuali.

Un tempo era quasi un orgoglio personale non aver mai effettuato un giorno di malattia nell’arco di anni ed anni di lavoro o restare legati ad una sola azienda che avrebbe, per contro, premiato tale fedeltà con aumenti periodici di livello e premi economici; ora i dipendenti sono spesso costretti a porsi in mutua per i ritmi disumani, per lo stress insopportabile e per il mobbing.

Un modello socioeconomico aberrante ha via via sostituito quel modello di impresa con quello attuale, antieconomico (nel senso di molto costoso e, in rapporto, poco redditizio), provvisorio, raffazzonato.

Corsi di laurea, master dai nomi altisonanti non hanno ancora fatto capire ai nostri geni dell’imprenditoria che la vera ricchezza di un’impresa sono le maestranze; se lavorano bene l’azienda otterrà profitti ma se i dipendenti riducono il rendimento anche i profitti si ridurranno in proporzione e, in particolare, la qualità dei beni prodotti o dei servizi resi crollerà drasticamente.

In questi giorni ho sguinzagliato alcuni miei collaboratori che fingessero di acquistare alcuni prodotti nei negozi del centro di Torino: salvagoccia da apporre alle bottiglie di vino, snocciolatori per olive, e poco altro.

La situazione è stata a dir poco drammatica: non soltanto tutti i negozi interpellati (soprattutto quelli specializzati in articoli casalinghi o regalo) non sapevano cosa fossero (pur spiegandoglielo in italiano corretto) ma non li contemplavano tra gli oggetti in vendita.

Uno solo aveva uno snocciolatore, brutto e poco resistente, ad un prezzo decisamente eccessivo.

Un controllo fatto sul sito re dell’e-commerce non soltanto ha permesso di acquistare (simulazione) ben 8 salvagoccia a poco più di 3 euro (metallo e panno) ed uno snocciolatore alla stessa cifra, ma ha permesso di farlo da casa senza il pagamento del parcheggio, che a dicembre in centro è a pagamento (giusto per fare cassa, perché la rotazione dei posti immaginata e venduta ai cittadini quando il parcheggio è a pagamento è un’invenzione amministrativa).

Qual è la differenza tra i due sistemi? E’ evidente che quello tradizionale sia un commercio che è andato peggiorando neltempo, utilizzando personale non preparato, che non conosce assolutamente il settore in cui è chiamato ad operare, che non ha particolare voglia di passare la domenica lavorando anziché andando a sciare, complici i contratti effimeri che vengono loro stipulati e la retribuzione spesso da fame; quello recente dell’e-commerce mostra invece come l’imprenditoria possa essere efficiente, orientata al cliente, ed economica se l’imprenditore sa essere tale.

Certo, l’economia di scala conta molto: se il commerciante di prossimità acquista 10 pezzi di un oggetto il grossista applicherà un certo prezzo, mentre all’imprenditore che acquista 1000 pezzi direttamente dal produttore, questi applicherà un prezzo sicuramente minore.  Ma non è solo una questione economica, è soprattutto questione di aver rispetto per chi ti dà da mangiare, per chi scegliendoti ti permette di mantenere la famiglia, di andare in vacanza e cambiare l’auto.

Anni fa mi occorreva un adattatore dalla tensione domestica al 12 v per un frigorifero da auto; ho cercato quel componente in alcuni negozi di elettronica constatando che mi costava più l’adattatore di un frigorifero nuovo. Passando davanti ad un negozio arabo provai a chiedere e, con mia sorpresa, mi mostrò ciò che cercavo ad un prezzo notevolmente inferiore. Ma, e qui si vede la professionalità, prima di consegnarmelo volle provarlo: non funzionava. Ne cercò un altro nel soppalco, in alcuni scatole nuove ma niente, non ne aveva altri.  Cosa fece, allora, il commerciante? Uscì, si recò da un concorrente a pochi passi e mi portò ciò che avevo chiesto. Non importava non aver guadagnato, era importante aver soddisfatto un cliente.

Ma se il commerciante avesse badato solo al profitto mi avrebbe venduto l’apparecchio senza provarlo: io per così poco non avrei riattraversato la città per cambiarlo, lui avrebbe guadagnato quel poco subito senza curarsi di fidelizzarmi; ovviamente sono tornato altre volte in quel negozio.

Una indagine di alcuni anni fa rivelò come la maggior parte degli imprenditori attuali siano affetti da turbe psichiche, incapaci di portare a termine progetti complessi e dediti a incassare quanto più si possa nel minor tempo possibile, anche a costo di mandare in fallimento l’azienda.

Gli imprenditori degni di tale nome, però, sono sempre meno ed alcuni nomi famosi compaiono spesso sui giornali per aver erogato premi considerevoli ai dipendenti anche in periodi di vacche magre, per aver aiutato famiglia in difficoltà o per aver convertito da contratto a termine ad uno a tempo indeterminato il contratto di una dipendente che nel frattempo era rimasta incinta.

Ecco, basterebbe evitare quelle imprese che non considerano l’essere umano come tale ma come schiavi e supportare chi fa della clientela il proprio punto di forza.

Sergio Motta

I mercati chiedono aiuto

Mercati e fiere chiedono sostegno pubblico. Lo ha detto nell’audizione di Terza commissione in Consiglio regionale (presidente Claudio Leone) il presidente nazionale dell’Associazione “GOIA Fenapi Giancarlo Nardozzi.

L’assessore al Commercio Vittoria Poggio ha garantito il sostegno della Regione, soprattutto per la questione dei mezzi di trasporto, visto che la categoria risulta caratterizzata dalla presenza di un parco mezzi nel complesso datato.

Per delucidazioni sono intervenuti nell’ordine: Sarah Disabato (M5s), Giorgio Bertola (Europa Verde), Valter Marin (Lega), Alberto Avetta (Pd), lo stesso Leone e Silvana Accossato (Luv).

Come sottolineato da Nardozzi, questo tipo di commercio è aiuta a contenere i prezzi, inoltre è fonte di sostentamento per centinaia di famiglie italiane, di cui quasi 15 mila nel solo Piemonte:  “Il nostro territorio regionale – come spiegato – vanta la presenza di 53 mercati sopra i 150 banchi di cui 27 sopra i 200, con il primato europeo del mercato di Porta Palazzo a Torino, costituendo quindi un importante asset strategico in tema di promozione turistica del territorio, purtroppo ad oggi mal sfruttato”.

“GOIA Fenapi – ha affermato ritiene necessario che, considerata l’importanza storica, sociale ed economica che il sistema dei mercati e delle fiere comporta per il territorio regionale, la Regione Piemonte debba intervenire con provvedimenti a tutela della categoria”.

Torino sogna Miss Italia

GIULIA CORDARO E FRANCESCA POMA IN FINALE

LA GARA SI TERRA’ IL 21 DICEMBRE A ROMA, LE RAGAZZE SONO STATE
SELEZIONATE DA MIRELLA ROCCA: “E’ IL LAVORO DELLA MIA VITA”
Anche Torino e il Piemonte sono pronti per la finale nazionale di Miss Italia 2022 che si terrà mercoledì 21 dicembre presso il Centro Congressi Multimediale del Crowne
Plaza Rome St. Peter’s durante una diretta, sui canali social dell’evento, condotta da Salvo Sottile. Torino giocherà le sue carte più “belle” grazie alla Miss Piemonte,
Giulia Giada Cordaro e Francesca Poma , Miss Valle D’Aosta. Le due bellissime ragazze sono giunte fin qui grazie alle selezioni dell’agente regionale, la torinese
Mirella Rocca, che ha guidato anche la Liguria verso questo meraviglioso viaggio. La sua finalista sarà la stupenda Mirela Nunez .“Questo mio primo anno da esclusivista di Miss Italia Piemonte Liguria e Valle D’Aosta, è stato semplicemente meraviglioso, ogni serata è stata ricca di grandi emozioni, un grande lavoro molto impegnativo, che mi ha tenuta impegnata su tutti i fronti, ma questo è il mio lavoro e la mia vita a cui mi dedico con molta passione – spiega Mirella Rocca -. Ho un rapporto meraviglioso con tutte le giovanissime ragazze, bisogna capirle, comprenderle e supportarle sempre, per superare tutti i problemi che possono esistere nel loro cammino. Miss Italia per me è stato un sogno che si è realizzato e perché non sognare ancora”. Ecco, invece, il commento della torinese Giulia, 25 anni, segretaria in uno studio dentistico e modella, che gareggerà per il Piemonte: “ Miss Italia è stata una delle più belle esperienze degli ultimi anni. Dalle prime selezioni è stato tutto magico, divertente e bello! Sono grata al concorso per tutto il meraviglioso percorso che sto facendo. Ringrazio Mirella per averci accompagnate dall’inizio e per aver creduto in noi. Naturalmente non so come andrà la finale, ma una cosa è certa: sarà un successo ”. L’entusiasmo non manca neppure alla bella Francesca Poma, 19 anni, studentessa universitaria e ginnasta, già all’attivo con le Farfalle Azzurre: “Siamo arrivati ormai alla fine di questo meraviglioso percorso di Miss Italia e mi sento di dire che è stato per me una grande fonte di crescita personale: mi ha spinta a prendere consapevolezza di me stessa e mi ha fatto rivivere le emozioni e l’adrenalina che ho provato negli anni di agonismo, riaccendendo la “fiamma” di chi vuole raggiungere i propri sogni, mettendoci l’anima. Inoltre, questo concorso mi ha permesso di conoscere delle ragazze meravigliose che sono entrate a far parte della mia vita e che mi sostengono e con cui è nata un’amicizia. Sono infinitamente grata per tutto ciò e spero che questo sia solo l’inizio di una carriera nel mondo della moda, del cinema e dello spettacolo, pur sempre coordinando il tutto con lo studio universitario. Un grande in bocca al lupo a tutte Noi per la Finale e… che vinca la migliore!”.

Servizio civile Piemonte: quasi 400 posti in Anpas

Al via la possibilità per ragazze e ragazzi di età compresa fra i 18 e i 29 anni non compiuti di presentare domanda di servizio civile nelle associazioni Anpas del Piemonte. È infatti pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il nuovo bando del servizio civile universale. Un anno di crescita civile e formativa, di valore sociale e di cittadinanza attiva. Le associazioni Anpas del Piemonte mettono a disposizione dei giovani in totale 375 posti.

Per orientare le ragazze e i ragazzi nella scelta dei progetti di servizio civile e negli adempimenti richiesti, Anpas Piemonte ha predisposto un sito web dedicato http://serviziocivile.anpas.piemonte.it/.

La durata del servizio è di 12 mesi. Ai volontari in servizio civile spetta un assegno mensile di 444,30 euro per un impegno settimanale di 25 ore. La presentazione delle candidature va fatta esclusivamente su piattaforma on line del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale: https://domandaonline.serviziocivile.it entro le ore 14.00 del 10 febbraio 2023. L’accesso alla piattaforma Domanda On Line per i cittadini italiani residenti in Italia o all’estero deve avvenire esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Anpas Comitato regionale del Piemonte avvierà i propri progetti di servizio civile negli ambiti del trasporto infermi per i servizi di tipo socio sanitario, del soccorso in emergenza 118 e nel settore educazione e promozione culturale dando la possibilità a 375 giovani di diventare volontari soccorritori e soccorritrici.

I progetti di servizio civile in Anpas che riguardano l’ambito del socio sanitario in Piemonte prevedono lo svolgimento di servizi socio-sanitari sia su pulmini sia su autoambulanze per quei cittadini che devono effettuare terapie come dialisi, trasporti interospedalieri, essere dimessi da ospedali o case di cura, frequentare centri diurni di socializzazione o riabilitazione. In molti casi gli utenti possono essere persone con disabilità che spesso necessitano di essere accompagnate negli spostamenti in quanto non autosufficienti o perché bisognose di particolari accorgimenti durante la fase del trasporto.

I progetti di servizio civile in Pubblica Assistenza Anpas nel campo del soccorso di emergenza 118 in Piemonte includono, oltre alla possibilità di effettuare i servizi sociali precedentemente descritti, anche l’impiego in servizi di emergenza urgenza 118.

I volontari in servizio civile saranno quindi impegnati nel ruolo di soccorritore in ambulanza e in tutte le mansioni riguardanti le attività di emergenza e primo soccorso. I progetti prevedono l’inserimento e il tutoraggio degli operatori volontari in servizio civile a partire da una puntuale formazione certificata dalla Regione Piemonte e da un successivo periodo di affiancamento a personale più esperto.

I progetti nel settore educazione e promozione culturale hanno il fine di divulgare tra gli studenti delle scuole superiori e tra la cittadinanza la cultura del volontariato assistenziale e del primo soccorso nonché promuovere stili di vita più sani e salutari.

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Asti e Alessandria (totale 102 posti disponibili)

Croce Bianca Acqui Terme (8 posti); Croce Verde Alessandria (12 posti); Croce Verde Arquatese (6 posti); Croce Verde Casale Monferrato (6 posti); Croce Verde Cassanese (4 posti); Croce Verde Felizzano (8 posti); Croce Verde Ovada (12 posti); Croce Verde Ovada sezione di Basaluzzo (2 posti); Avis Primo Soccorso Valenza (5 posti); Croce Verde Asti Onlus (14 posti); Croce Verde Castagnole delle Lanze (2 posti); Croce Verde Mombercelli (4 posti); Croce Verde di Montemagno (5 posti); Croce Verde di Nizza Monferrato (12 posti), Pubblica Assistenza Tonco Frinco Alfiano Natta (2 posti).

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Cuneo (totale 33 posti disponibili)

Croce Verde Bagnolo Piemonte (4 posti); Croce Bianca Ceva (4 posti); Gruppo Volontari del Soccorso Clavesana (4 posti); Associazione Volontari del Soccorso Dogliani (2 posti); Croce Bianca Fossano (4); Croce Verde Saluzzo (10 posti); Croce Verde Saluzzo sezione di Sanfront (1 posto); Volontari Valli Monregalesi (2 posti); Asava Associazione Servizio Autisti Volontari Ambulanza Grinzane Cavour (2 posti).

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Novara (totale 29 posti disponibili)

Pubblica Assistenza Novara Soccorso (8 posti); Servizio Radio Emergenza Volontari Soccorso Grignasco (4 posti); Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante di Nebbiuno (6 posti); Volontari Del Soccorso Cusio Sud-Ovest San Maurizio d’Opaglio (9 posti); Gres Gruppo Radio Emergenza Sizzano (2 posti).

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Torino (totale 162 posti disponibili)

Croce Verde Bricherasio (12 posti); Volontari Soccorso Sud Canavese di Caluso (4 posti); Vasc Volontari Assistenza Soccorso Caravino (3 posti); Croce Verde Cavour (6 posti); Croce Verde Cumiana Onlus (6 posti); Anpas Comitato Regionale Piemonte Onlus (3 posti); Associazione di Volontariato Ivrea Soccorso (6 posti); Croce Verde None (10 posti); Croce Bianca Orbassano (12 posti); Croce Verde di Perosa Argentina Onlus (6 posti); Croce Verde Pinerolo (12 posti); Croce Verde Porte (6 posti); Croce Bianca Rivalta (6 posti); Croce Verde Rivoli (14 posti); Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx (2 posti); Volontari Croce Verde Bessolese di Scarmagno (2 posti); Croce Verde Torino (20 posti); Croce Verde Torino sezione di Ciriè (3 posti); Croce Verde Torino sezione Alpignano (2 posti); Croce Verde Torino sezione Borgaro (2 posti); Croce Verde Torino sezione di San Mauro T.se (2 posti); Croce Verde Torino sezione Venaria Reale (2 posti); Croce Giallo Azzurra Torino (4 posti); Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi (8 posti); Croce Bianca Volpiano (5 posti); Croce Bianca del Canavese di Valperga C.se (4 posti).

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Verbania (totale 27 posti disponibili)

Croce Verde Gravellona Toce (4 posti); Corpo Volontari del Soccorso Città di Omegna e Cusio (4 posti); Corpo Volontari Soccorso Ornavasso (4 posti); Squadra Nautica Salvamento di Verbania (5 posti); Pubblica Assistenza Croce Verde di Verbania e Dintorni (4 posti); Corpo Volontari del Soccorso Villadossola (6 posti).

Elenco Associazioni Anpas della provincia di Vercelli (totale 22 posti disponibili)

Gvss Gruppo Volontari Soccorso Santhià (4 posti) Vapc Volontari Assistenza Pubblica Cigliano (4 posti); Pal Pubblica Assistenza Livornese di Livorno Ferraris (6 posti); Pat Pubblica Assistenza Trinese (8 posti).