ilTorinese

Extinction Rebellion contro i fogli di via

Ieri pomeriggio presidio di Extinction Rebellion in Piazza Castello.

La manifestazione si è svolta simbolicamente sotto il Palazzo della Regione Piemonte, dove  il 25 luglio scorso  due attiviste si sono arrampicate sul balcone dell’ufficio del presidente Cirio, per appendere uno striscione con scritto “Benvenuti nella crisi
climatica. Siccità è solo l’inizio”. 22 persone sono state denunciate e 15 espulse da Torino.

Serie A decima giornata Torino-Juventus 0-1: gol di Vlahovic che rilancia Allegri

Un gol con un gran guizzo del serbo al 74′ decide un derby molto equilibrato, il tecnico bianconero può respirare, Juric si arrende:niente più sogni europei, bisogna pensare a rimanere in serie A, a salvarsi, possibilmente, non all’ultima giornata.

La squadra di Allegri sale a quota 16 e scavalca momentaneamente l’Inter in classifica.
Oltre alla buona prov di  Vlahovic va aggiunta quella quasi impeccabile della difesa a tre tutta brasiliana, che lascia poco spazio ad un Toro ancora una volta troppo leggero davanti,spuntato I granata esprimono a tratti anche delle trame di gioco interessanti, ma  continua a mancare il gol e questo pesa tantissimo sulla classifica.Bella prova del portierone granata M.Savic che salva la porta granata con tre grandi interventi.

IL TABELLINO
Torino-Juventus 0-1
Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 7; Djidji 6,5, Schuurs 6, Rodriguez 5,5; Aina 6 (34′ st Singo 6), Lukic 6, Linetty 6 (33′ st Karamoh 6,5), Lazaro 6,5; Miranchuk 5, Radonjic 6 (25′ st Pellegri 5,5); Vlasic 5.
Allenatore: Juric 6

Juventus (3-5-2): Szczesny 6; Danilo 7, Bremer 6,5 (7′ st Bonucci 6), Alex Sandro 6,5; Cuadrado 5,5, McKennie 5, Locatelli 6, Rabiot 6, Kostic 6; Kean 5,5 (28′ st Milik 6), Vlahovic 7,5 (45′ st Paredes sv).

Allenatore: Allegri 6,5

Enzo Grassano

Il procuratore e il diavolo di Lucedio, il nuovo giallo di Giorgio Vitari

Il quarto romanzo dello scrittore, pubblicato da Neos Edizioni, è stato presentato al Circolo dei Lettori.

E’ stata una presentazione coinvolgente quella dedicata al romanzo dal titolo Il procuratore e il diavolo di Lucedio, una serata di lettori appassionati e di ammiratori di Giorgio Vitari, riuniti nella Sala Biblioteca al Circolo dei Lettori di Torino.
Lo scenario suggestivo e colto, la conduzione brillante della giornalista Germana Zuffanti, l’intervento di Silvia Ramasso di Neos Edizioni e l’interazione con il pubblico ha reso l’evento davvero speciale. Anche la sottoscritta ha avuto il grande piacere di fare delle domande all’autore.

Giorgio Vitari non delude mai, i suoi romanzi sono ricchi di contenuti, avvincenti, con suspense assicurata fino all’ultima riga; afferma l’autore: “quando mancano poche pagine e il caso sembra essere risolto arriva un fatto inaspettato e tutto cambia”.
Questa volta siamo a Vercelli, il Palazzo di Giustizia è ospitato nel castello medievale, è estate e fa un caldo insopportabile. C’è un omicidio, una statuetta raffigurante il diavolo, una famiglia importante, questioni di eredità e poi una chiesa sconsacrata, a Lucedio appunto, al centro di inquietanti leggende e probabili riti satanici. Il lavoro investigativo di Francesco Rotari è supportato come sempre dai suoi perseveranti collaboratori, dalla polizia giudiziaria e da giudici, figure femminili incantevoli e seducenti che rendono meno pesante il lavoro negli uffici della Procura. Alla complessa quotidianità professionale, come da tradizione nei libri di Vitari, si aggiunge quella familiare fatta di ironici scambi con la moglie e di appuntamenti telefonici sfuggenti con la figlia.
Giorgio Vitari condisce i suoi romanzi con elementi diversi che si integrano perfettamente: casi giudiziari da risolvere, tradizioni e curiosità del luogo, dialoghi interiori, rapporti umani, suggestioni e citazioni. L’autore crea una miscela armonica che fa del romanzo giallo-giuridico una lettura trascinante, interessante e a tratti umoristica.
Una scrittura dal ritmo serrato, una lettura con colpi di scena assicurati.

MARIA LA BARBERA

L’impatto culturale italiano sulla società argentina

Ricordo quanto ero confusa quando una cara amica, vedendomi fare il famoso gesto della mano di pigna o tulipano, mi disse: “Amore, sei già una vera italiana”.

In quel momento non capivo nemmeno cosa volesse dire. Succede che sono tanti i gesti, le parole, i cibi e le abitudini che noi argentini abbiamo preso come parte della nostra cultura, ma che in realtà abbiamo ereditato dalla comunità italiana. Anche se non vorrei cadere nel cliché di riferirmi automaticamente al cibo italiano, mi vengono subito in mente mia nonna e la sua bagna cauda a quella tavola enorme con tutta la famiglia presente, come piace a lei. Così faceva sua nonna ma anche tanti suoi vicini e amici, ognuno con una piccola variazione a seconda della regione dell’Argentina in cui si trova. La “pizza di buenos aires”, il “vitel toné” e il ”turron” (torrone) . Con le sue varianti, protagonisti delle tavole di Natale e della festa del 25 in cui si continua a mangiare tutto il giorno. Si finisce sempre per bere un amaro, tradizione che molti amici piemontesi mantengono quando vado a mangiare fuori con loro.

Succede che gli italiani ci hanno lasciato in eredità non solo la gastronomia, ma anche il culto, la festa che si fa attorno al cibo. Anzi , i nostri nonni si sono presi la responsabilità di spiegarci il motivo, di renderci più grati e di non dimenticare la storia. Tornando sull’argomento precedente, trovo interessante approfondire l’impatto che ha avuto la lingua italiana parlata e i suoi gesti, proprio come ha modificato la nostra lingua. É il caso del Lunfardo ( proveniente dall’italiano parlato in Lombardia)e del Cocoliche (una fusione tra lo spagnolo e i dialetti parlati dagli immigrati del nord e del sud) usati ancora oggi nel linguaggio colloquiale.

Anche le espressioni artistiche come la musica e l’architettura portate dagli immigrati hanno lasciato il segno. Vale la pena ricordare che all’inizio del 1917, durante il mandato dell’ex presidente Yrigoyen, l’insegnamento dell’italiano fu decretato come obbligatorio negli ultimi due anni delle scuole superiori.

È grazie a quella ricettività da parte di entrambi gli Stati e alla componente storica, certamente, che oggi entrambi i paesi hanno tali relazioni bilaterali e un legame fraterno.

Bernardita Feldman

 

“The Others”, ecco il programma musicale

 

#TIASPETTOFUORI

THE OTHERS ART FAIR 2022

XI edizione 

3 – 6 novembre 2022

Padiglione 3, Torino Esposizioni – Via Petrarca 39 b

 

PRESS KIT E FOTO: THE OTHERS 2022

 

Ospiti a The Others alcuni fra i maggiori dj del momento, per un lungo weekend 

di arte e sonorità contemporanee

 

L’appuntamento è a Torino dal 3 al 6 novembre

 

Locandina The Others Art Fair 2022

 

Torino, 13 ottobre 2022 L’XI edizione di The Others conferma la sua identità multidisciplinare e aggregante anche nell’Area Garden del Padiglione 3 di Torino Esposizioni, proponendo una programmazione musicale ricercata e d’avanguardia, una selezione di prelibatezze culinarie e i drink del magazzino più alternativo di Torino. The Others Sound, il programma musicale curato per il secondo anno da TUM animerà gli spazi esterni della fiera fino a tarda notte, da giovedì 3 novembre fino a domenica 6 novembre.

 

Quattro appuntamenti che vedranno in consolle dj e artisti di fama nazionale e internazionale, tra i nomi più interessanti del momento, per un viaggio dall’elettronica al jazz che intende trasformare la rassegna in un crossover tra tutte le espressioni della creatività. Un lungo weekend per immergersi nel mondo dell’arte lasciandosi travolgere anche dalle infinite sperimentazioni del sound più contemporaneo.

 

Ecco il programma: 

 

Giovedì: 

Ritual

Pho Bho records showcase

 

Etichetta indipendente nata a Bergamo ora con sede a Torino. Natura indefinita, linguaggio istintivo, antichi ritmi, nuovi suoni. Musica non convenzionale, riconoscibile al primo ascolto. Ormai onnipresenti nei migliori party della penisola.

 

Venerdì: 

Feel da bazz

Skip / Marc / Flavinio 

 

La bass music è un termine usato per descrivere i diversi generi di musica elettronica che a partire dagli anni ’80 in poi hanno influenzato il Regno Unito. Grancassa e linea di basso prominente, in consolle con alcuni dei nomi più rappresentativi del genere.

 

Sabato: 

Floating

Tagliabue / Luce Clandestina / A Hand

 

Il flusso sonoro, sinuoso, lento, seducente e profondo, si galleggia, sospesi, la materia a tratti impercettibile a tratti ci avvolge e ci stringe. Joseph Tagliabue da Milano, Luce Clandestina una delle dj più interessanti del panorama italiano, A-Hand label manager e producer per Details Sound. Immergetevi.

 

Domenica: 

Black is Back

Angie BacktoMono / Andrea Passenger / Red Rob

 

Le radici profonde della black music, jazz, r’n’b, soul, disco, funk. Un viaggio nel suono nero, che urla emancipazione e rivolta, dagli anni 60 a oggi, a domani. Musica con una storia, musica che muove gli animi, e i corpi.

 

 

Per saziare la fame atavica e repentina (onnivora, vegetariana e vegana) saranno presenti Jango Bistrot, Rock Burger e Van Ver Burger, al bancone del bar la crew di Magazzino sul Po.

 

 

www.theothersartfair.com

 

“Tuo nipote è in ospedale”. E rubano mille euro a un anziano

Un uomo di 91 anni è stato truffato ad Asti. Gli sono stati estorti 1000 euro. L’anziano ha ricevuto una telefonata in cui gli si diceva  che un suo familiare si trovava in ospedale e necessitava di soldi  per  le cure. Sempre ad Asti in questi giorni altre telefonate simili sono arrivate ad alcuni anziani, ma i truffatori non sono riusciti a raggirarli. Sono numerosi i tentativi di truffa di questo genere anche nella città di Torino. L’Arma dei Carabinieri sta organizzando una serie di incontri sul territorio per mettere in guardia la popolazione.

 

 

Confagricoltura Piemonte: “Avanti con l’abbattimento dei cinghiali”

Chiediamo alla Regione di non limitare la caccia al cinghiale; le operazioni di costruzione della recinzione per contrastare la diffusione della peste suina vanno a rilento e questo problema, in alcuni territori, diventa addirittura un motivo per bloccare gli abbattimenti. Il mondo agricolo è esasperato e non può più subire ulteriori danni”. È questo l’appello lanciato dal presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia in seguito alle decisioni della Regione  di bloccare la caccia al cinghiale in alcune aree della provincia di Alessandria.

La Regione Piemonte – precisa Confagricoltura in una nota –  nel mese di agosto aveva autorizzato l’esercizio venatorio al cinghiale con l’utilizzo di cani in zona di restrizione I e II, nei soli territori in cui fosse stata completata la recinzione e all’esterno della stessa; all’interno della barriera era invece consentito praticare caccia di selezione al cinghiale in forma singola senza cani ed interventi di controllo ai sensi dell’articolo 19 della legge 157/1992.

Tuttavia da settembre, a seguito di una precisa richiesta di alcuni Ambiti territoriali di caccia della provincia di Alessandria (ATC AL4 e AL3), le direzioni regionali competenti in materia hanno comunicato che, dal 2 ottobre, in tutto il territorio dell’ATC AL4 (zona di restrizione I e zona di restrizione II esterne alla recinzione) non è più consentita l’attività venatoria al cinghiale con utilizzo di cani, ad eccezione dei territori ricadenti nelle aziende faunistiche venatorie e nelle aziende agrituristico venatorie. Invece nel comprensorio dell’ATC AL3, in accoglimento della relativa richiesta, non è permessa l’attività venatoria al cinghiale in tutte le sue forme. Analogo divieto vige anche per le aziende faunistiche venatorie e aziende agrituristico venatorie ricomprese nell’ATC AL3.

Per quanto riguarda il restante territorio dell’ATC AL2 in zona di restrizione II a nord della recinzione, della barriera autostradale A26 e del raccordo autostradale, e nel comune di Mombaldone, ricadente nell’ATC AT2 (in provincia di Asti), in deroga a quanto stabilito dal calendario venatorio regionale 2022/2023, sempre dal 2 ottobre 2022 è autorizzata l’apertura dell’attività venatoria al cinghiale in forma di caccia programmata.

Nel territorio intercluso tra la recinzione ovest, le barriere autostradali A26 del raccordo autostradale e dell’A7, compresi i territori ricadenti nelle aziende faunistiche venatorie e nelle aziende agrituristico venatorie, è invece consentita, come da precedente delibera di agosto, la caccia di selezione al cinghiale in forma singola senza l’ausilio di cani, nonché gli interventi di controllo ai sensi dell’articolo 19 della legge 157/1992.

A est della barriera autostradale A7 (zona di restrizione I e zona restrizione II), compresi i territori ricadenti nelle aziende faunistiche venatorie e nelle aziende agrituristico venatorie, dove lo sbarramento provvisorio è ancora da terminare, non è autorizzata alcuna attività venatoria al cinghiale salvo eventuali interventi di controllo d’urgenza disposti dalla Provincia di Alessandria. La caccia, sia in forma programmata sia in selezione, sarà possibile solo dopo la comunicazione di completamento della posa della recinzione.

Siamo spiacevolmente sorpresi da questa decisione – afferma Enrico Allasia – perché dopo le nostre ripetute sollecitazioni, che avevano portato nei mesi scorsi la Regione ad assumere provvedimenti finalizzati a dare impulso all’attività di depopolamento dei cinghiali, ci troviamo ora di fronte a una battuta di arresto francamente poco comprensibile e assolutamente non condivisibile. Porre limitazioni all’attività venatoria non aiuterà certo a migliorare le percentuali di abbattimento, che al momento sono totalmente insoddisfacenti e a risolvere il problema della Psa”.

Ruffino (Azione): candidatura Zan spirale “estremista”

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     Come rispondere alla scelta “estremista” di Lorenzo Fontana presidente della Camera? Per il Pd non ci sono dubbi: candidando Alessandro Zan fra i vice presidenti. Non ho niente di personale contro il collega Zan, persona competente e autorevole per ricoprire quel ruolo. Non posso però non osservare nella sua indicazione da parte del Pd la reazione tipica di un partito che, uscito sconfitto dalle urne, sceglie la via della radicalità come risposta alla radicalità dei suoi avversari. La gravità di questa scelta non è certo nel merito, ma nel metodo scelto, cioè trasferire nei ruoli istituzionali una contrapposizione che dovrebbe restare confinata al terreno politico. Così non si rende un buon servizio alle istituzioni e men che meno alla causa del ddl Zan.

Premio Dressage 2022 Club Cavallo Italia

Domenica 16 ottobre è in calendario la Cerimonia di Premiazione del Premio Dressage 2022 Club Cavallo Italia presso il Centro Ippico Horse Bridge di None, in provincia di Torino, un evento da non perdere anche per l’eleganza che caratterizza questa disciplina dove l’affiatamento tra cavaliere e cavallo deve essere ai massimi livelli.
Il Premio Dressage 2022 Club Cavallo Italia è articolato su 5 tappe (per tappa si intende la partecipazione alle due giornate di gare), di cui tre obbligatorie (due a scelta dei partecipanti a cui si sommerà la partecipazione obbligatoria al Campionato Regionale Dressage 2022).
Per chi non lo conoscesse il dressage (dal francese raddrizzamento/addestramento) è una disciplina equestre che viene anche chiamata gara di addestramento in quanto cavallo e cavaliere eseguono movimenti prevalentemente geometrici (detti arie) su un campo rettangolare di due diverse dimensioni: la prima di 20×40 metri per le gare di basso livello e la seconda di 20×60 metri per le gare di livello medio/alto.
L’ingresso alla Cerimonia di Premiazione del Premio Dressage 2022 Club Cavallo Italia, nato in collaborazione con Fise Piemonte, è gratuito.
Per conoscere il Premio è a vostra disposizione la Pagina Ufficiale: https://www.clubcavalloitalia.it/premio-dressage-2022-club-cavallo-italia/

Carrello della spesa più caro del 30% per i piemontesi

Da Ferragosto ad oggi  il carrello della spesa costa il 30% in più per i torinesi e per i piemontesi.

La fotografia è del comitato regionale di Unc (Unione nazionale consumatori). Dice il presidente, l’avvocato Patrizia Polliotto:

“L’incremento dei prezzi dell’energia e del gas  pesa soprattutto sui beni di prima necessità che richiedono il maggior impiego di attrezzature e processi per giungere al prodotto finale. Ed è così che i prodotti dell’arte bianca, con zuccheri, farine, olii e pasta, fanno registrare un +30% di spesa nel carrello settimanale. Se già l’acquisto di carne, pesce, frutta e ortaggi ha subito un calo medio del 22%, è altresì vero che anche scatolame e alimenti a lunga scadenza, sinora preferiti in sostituzione di questi, stanno registrando incrementi importanti nel prezzo, stimabili attorno a un  +18%. E ciò in considerazione dei rincari delle materie prime, plastiche soprattutto, che allungano i tempi di confezionamento e consegna”. I più penalizzati sono i consumatori anziani che si servono dei negozi tradizionali e non comprano online.